Il confine tra serietà e parodia è così sfumato che non si capisce più come prendere il video, ed è bellissimo così. Letteratura per Rimorchiare, la rubrica di cui non sapevamo di aver bisogno!
Caro Renato, sono professore di letteratura russa, e studioso di Dostoevskij da trent'anni. Il tuo sketch mi ha fatto sganasciare per mezz'ora, complimenti!
Questo uomo e' incredibile: divertentissimo, erudito e originale. Difficile coniugare il tutto, il solo analogo che mi sovviene, e' Alessandro Bergonzoni.🥂
_"(...) mo' sbrocca, mo' sbrocca. Non sbrocca mai. Non sbrocca mai, piuttosto muore."_ La mia modesta versione: _"(...) mo' sbrocca, mo' sbrocca. Non sbrocca mai: muore. E poi puzza."_ Gran bel video! Mi hai fatto morire! (La chiusa del tuo video: formidabile! E direi anche che è ora di sfoderare gli Heine che sono in noi!)
E, comunque, a prescindere dallo scopo, io ieri ho comprato il libro...😉... grande Renato... vinciamo noi! P.S. Nonostante tutto, io stasera guardo la partita
"Ma eccoti una scenetta che m’ha destato un interesse particolare. Immagina: un bambinello da latte fra le braccia della madre trepidante, e intorno i turchi che le sono entrati in casa. Costoro ne hanno pensata una fina: fanno vezzi al bambinello, gli ridono perché stia allegro, e ci riescono: il bambino comincia a ridere. In quell’istante, un turco gli punta la pistola a un palmo di distanza dal viso. Il bambino, tutto giulivo, scoppia nelle sue risatelle, tende i braccini per acchiappar la pistola, e a bruciapelo l’artista gli fa scattare il colpo dritto nel viso, e gli sfracella la testolina… "
Prima di tutto...sicuri che avessero l'età per essere chiamate donne? Se la risposta è no, allora capisco il wingardium leviosa che avete nei pantaloni Ahahaha scherzo
Tutto molto bello e giusto,MA... se vogliamo essere credibili come sapiosessuali abbiamo bisogno assolutamente della recensione dell'Insostenibila leggerezza dell'' essere. diciamoci la verità:quello è il libro per cuccare dagli anni 90 in poi... Bisogna provvedere Maestro
La creatività non ha bisogno di parolacce o situazioni squallide...ecco perché mi piace molto più questo modo di fare ironia e comicità (oltreche i caratteri di Nietzsche motivatore e la parodia di Barbero) piuttosto che alcuni interventi dei primi tempi da canale televisivo, dove sembrava non ci fossero altri topici se non la volgarità...
aaaah lo starec, non capivo! noi laureate in russo siamo esigenti sulla pronuncia, scusa. mio marito è quasi alla fine del corso di litigate, ti ringrazia, ci hai fatto piegare dal ridere.
Bellissimo questo video, mi sono iscritto subito al canale. Io sono pure fortunato, non solo sono mezzo cesso (il "mezzo" deriva dalla mia profonda autostima in realtà...), cosa che quindi, non essendo più negli anni '90 o peggio, nei favolosi anni '80, mi favorisce quando si tratta di attirare l'attenzione da parte delle donne che sanno guardare oltre, molto oltre, ma i miei autori preferiti sono pure Kafka, Dostojevski e Leopardi, il trio degli ottimisti, con cui dovrei conquistare a mani basse le fanciulle sapiens e nonostante questo, mi mantengo umile....Ah, poi, eventualmente, chiedo, potrei discettare anche del mio filosofo preferito, Shopenahuer? Magari lo tengo come colpo finale? Comunque, ad oggi, l'unica vera sapiosessuale che ho conosciuto, ho scoperto poi che era lesbica, vedi la fortuna, così sono finito in un amen in quella che oggi si chiama "friendzone"...Ma non dispero, tra l'altro, "I fratelli Karamazov" ce li abbastanza freschi di lettura, sperando di non imbattermi in qualche estimatore di Nabokov, il quale, semplicemente, considerava Dostojevski uno scrittore mediocre, che parlava solo di malati di mente, temo che in questo caso finisca tutto prima ancora di cominciare...
"Qualche estimatore di Nabokov": presente, e concordo col giudizio del sommo Vladimir. Poco male, tanto noi due non avremmo mai quagliato: sapiosessuali forse, uranisti mai.
@@belin-teamdjokovic1628 usti, pensavo si fossero estinti...scherzi a parte, il grande Fedor è forse l'autore russo più divisivo, non solo in Russia, ma soprattutto, in Russia. Ad esempio, i giovani liberali russi lo detestano, perché ha rappresentato una Russia vecchia e nel lato peggiore, altri criticano la sua visione di una Russia salvifica grazie al suo cristianesimo (cosa che nessuno ad esempio rinfaccia a Tolstoj, anche lui cristiano, ma diverso da Fedor). Nabokov, forse, almeno in parte, nelle sue "Lezioni sulla letteratura russa", critica molto Fedor anche perché, scrivendo negli anni 50, in piena guerra fredda ed essendo scappato dalla URSS, avvertiva il fastidio per le ideologie e vedeva in Fedor una forte componente ideologica. Non a caso credo, tra i suoi autori preferiti mette Bulgakov e considera l'unico testo da salvare di Fedor, "Il sosia", che è quello meno "dostojeskiano" e ancora vicino a Gogol. Fuori dalla Russia, Hemingway, disse che non si capacitava che, uno che scrivesse così male come il Fedor, riuscisse a raggiungere una tale profondità di pensiero e di prosa. Certo che il bravo Hemingway, ha sulla coscienza le ore che mi ha fatto perdere a leggere quella sua oscenità che è "Verdi colline d'Africa", uno dei peggiori libri mai letti in vita mia....A parziale difesa di Fedor, si può dire che era povero in canna e dovette scrivere tutto in fretta e furia per ricavare dei soldini per tirare avanti. Detto questo, il Tolstoj, dopo la morte di Fedor, disse che, pur non avendolo mai incontrato, sentiva di avere perso un pilastro morale e che era sicuro che prima o poi, se non fosse morto, l'avrebbe incontrato. E se lo diceva Tolstoj...Ora vado a rileggere il bigino dei "Fratelli" che appena finisce sto Covid, si parte a caricare le sapie..........
@@lucat5479 "Pilastro morale": è questo il punto. A me della moralità non me ne frega niente - e, se me ne fregasse, non sarebbe certo quella roba piagnucolosa delle eroine dostojevskiane, che (quasi) invariabilmente agiscono da zoccole (e quindi lo sono) ma, inspiegabilmente (a meno di sostituire il raziocinio con un febbricitante pseudomisticismo), conservano la "purezza" di una non meglio identificata "grande anima". Il che vale anche per il Tolstoj di "Resurrezione", con la differenza che Tolstoj scrive meglio - che è l'unica cosa che conta. P.S. Hemingway, l'altro buono...
@@belin-teamdjokovic1628 Infatti la parte "mistica cristiana" è certamente divisiva, non lo si dica a me che non sono manco credente, per tutti vale anche per Manzoni, infatti il De Sanctis lo stroncava, così come Gramsci ci vedeva l'ennesimo esempio di intellettuale lontano dal popolo, perché rappresentava i difetti solo dei popolani, mentre esaltava i vari Fra Cristoforo, Innominato, ecc. Sciascia invece ci vedeva le grida manzoniane laddove Don Abondio era l'unico che rimaneva uguale, tutto gli passava sopra, mentre persino Renzo e Lucia dovevano andarsene. Però certo, l'aspetto morale contava come conta il cristianesimo, volente o nolente, per quegli autori, non si può prescindere. Poi l'animo mano è fatto di contraddizioni, anche su questo scavava Dostojevski. Anche in Skakespeare, se lo si analizza bene, ci sono molte cose che non tornano, sia a livello logico, narrativo e anche di esasperazione, dall'Othello, che forse è quello più "assurdo", alla "saga" degli Enrichi, seguiti da Riccardo II e III, per tacere del Macbeth sia di anacronismi veri e propri,Più che altro, di Tolstoj non condivido la narrazione e quindi la sua visione riguardo la storia, il finale di Guerra e pace mi ha lasciato perplesso ma de gustibus, però il romanzo è davvero importante. Io continuo ad amare Dostojevski ma come tanti altri autori, sono ben conscio che possa essere odiato o altro. Hemingway scriveva da Dio, ma qualcosa problema e grosso ce l'aveva anche lui, comunque non mi fa impazzire. Poi sullo scrivere bene in generale, boh, sì, conta ma intanto sarebbe bello leggere tutto in originale, perché inevitabilmente si perde qualcosa, purtroppo non è possibile (e Shakespeare ne è un esempio tipico, non solo i giochi di parole, come ad esempio in "Molto rumore per nulla", ma anche le singole parole: Albertazzi su una accezione di una parola in Amleto, costruì un monologo con un senso più sfumato. Oppure la parola "question" nel famoso monologo dell'essere o non essere, tradotta spesso con "problema", che però non è la stessa cosa, anche perché se no Shakespeare avrebbe usato "problem". ecc.) e poi scrivere bene senza contenuto, per me conta poco. Certo, ripeto è importante anche la forma. Penso a certi storici italiani, prendo De Felice su tutti: onestamente, lo trovo difficile da leggere, come prosa, mentre quelli inglesi sono molto più scorrevoli. Però De Felice è stato ed è fondamentale nello studio sul fascismo. Su una cosa concordo con Nabokov, che Bulgakov (e Gogol) sono superlativi. Però secondo me gli autori russi, poi ci sono sfumature diverse, o piacciono o no si sopportano, non vedo vie di mezzo. E poi è difficile prescindere dalla loro storia, in un Paese come la Russia intendo. Che poi dimenticavo Cechov, tra quelli lodati da Nabokov: senza Cechov , forse non ci sarebbe stato neanche il teatro moderno, o meglio la rottura con un certo modo di rappresentare, dalla tragedia greca fino alla Commedia dell'arte, che erano "stereotipate", Stanivlsaski fu il primo a cercare di dare delle regole alla recitazione, inquadrandola, dando una personalità, una "verosimiglianza" ai vari attori: dal Gabbiano infatti Stanislavski elaborò il suo metodo. Discutibilissimo se vogliamo ma fondamentale. Infatti i personaggi di Cechov, teatralmente, sono belli e hanno uno spessore.
Puoi, cortesemente, dirmi una cosa Renato, il patronimico nella tua edizione è anche scritto, per esempio, Fëdoroviè invece che Fëdorovic? in tutti gli altri romanzi Dostoevskij invece utilizza l "ic" finale
Vabbè se lo scopo di leggere il mitico Dosto è quello di rmorchiare, allora è meglio non leggerlo. Ti leggi Baricco e va benissimo: è più facile e secondo me acchiappi pure di più. Inoltre: penso che il nostro Renato Minutolo rimorchi perchè è esteticamente gradevole, Dosto non c'entra nulla o quasi. Insomma Fedor leggiamolo perchè... perchè sì.
Il confine tra serietà e parodia è così sfumato che non si capisce più come prendere il video, ed è bellissimo così. Letteratura per Rimorchiare, la rubrica di cui non sapevamo di aver bisogno!
Caro Renato, sono professore di letteratura russa, e studioso di Dostoevskij da trent'anni. Il tuo sketch mi ha fatto sganasciare per mezz'ora, complimenti!
Grazie mille, davvero onorato!
Dì che l'hai scritto per rimorchiarci?!
🤣🤣🤣😜🙃
Ti scopro solo ora, ma è come se ti conoscessi da anni. Sono io, siamo noi, siamo identici. Dio, che abisso!
Sei un grande.
Questo uomo e' incredibile: divertentissimo, erudito e originale. Difficile coniugare il tutto, il solo analogo che mi sovviene, e' Alessandro Bergonzoni.🥂
Grazie di questa lezione, oh Sommo Luca! Metto il like a te e a Renato Minutolo. Che I fratelli Karamazov mi assistano! (sei un genio!)
_"(...) mo' sbrocca, mo' sbrocca. Non sbrocca mai. Non sbrocca mai, piuttosto muore."_
La mia modesta versione: _"(...) mo' sbrocca, mo' sbrocca. Non sbrocca mai: muore. E poi puzza."_
Gran bel video! Mi hai fatto morire!
(La chiusa del tuo video: formidabile! E direi anche che è ora di sfoderare gli Heine che sono in noi!)
Anche secondo me. Renato minutolo è un grande, la penso proprio come te
Un bellissimo regalo di Natale, fanculo il derby e forza sommo Luca, ora vado a cercarmi questo tal Renato Minutolo, dev'essere un tipo interessante
Leggerezza e cultura: sei un ottimo modello didattico...grande!
Parodia PERFETTA e che mi ha fatto scompisciare spesso da subito.
'sto format era pazzesco, uno spreco non continuarloooooo
Siamo in attesa dei sequel "La minaccia dei Karamazov fantasma" e "l'attacco dei Karamazov"
Ok, rimorchiata istantaneamente ma solo perché l'ho già letto 🥰🤣
E bravo.continua così.
Sei davvero bravissimo!
Sei un genio🤣🤣🤣🤣
fantastico come sempre!
Grazie maestro
E, comunque, a prescindere dallo scopo, io ieri ho comprato il libro...😉... grande Renato... vinciamo noi!
P.S. Nonostante tutto, io stasera guardo la partita
genio assoluto...
"Ma eccoti una scenetta che m’ha destato un interesse particolare. Immagina: un bambinello da latte fra le braccia della madre trepidante, e intorno i turchi che le sono entrati in casa. Costoro ne hanno pensata una fina: fanno vezzi al bambinello, gli ridono perché stia allegro, e ci riescono: il bambino comincia a ridere. In quell’istante, un turco gli punta la pistola a un palmo di distanza dal viso. Il bambino, tutto giulivo, scoppia nelle sue risatelle, tende i braccini per acchiappar la pistola, e a bruciapelo l’artista gli fa scattare il colpo dritto nel viso, e gli sfracella la testolina…
"
Terrificante e superbo quel capitolo
Hai vinto tutto!
Che fenomeno!
ahahah bravo Renato! buon 2021!
Min 5:24 e l'eleganza di Dostoevskij per dire "ogni buco è trincea"
Miglior presentazione grafica
Ho deciso di aggiungere un sacco di frecce nella faretra della Letteratura per rimorchiare. Sono fiducioso che funzioni. Aspetto altre lezioni.
Grande!😂😂😂
Adoro questa forma di sarcasmo
Capolavoro
A me é piaciuto ma non sono mai riuscito a rimorchiare parlandone, sarà che col mio target funzionava meglio Harry Potter!
Idem per me. Ma con la differenza che devo leggere Il Signore degli anelli. Anzi, meglio se lo imparo a memoria, mi sa.
Prima di tutto...sicuri che avessero l'età per essere chiamate donne? Se la risposta è no, allora capisco il wingardium leviosa che avete nei pantaloni Ahahaha scherzo
Anche a me è piaciuto, ci conosciamo? 😂😂
@@primuladinverno non che io sappia 😅
Quanta sapiosexualità e cultura! Io sono già innamorata😁😂😍 "non sbrocca mai, piuttosto, muore" qui anche della psicologia! 😂
"Sto facendo un corso per gustarmelo in lingua"😂😂😂
Complimenti per il canale :)
Grazie, Pietro.
top😂😂
Tutto molto bello e giusto,MA... se vogliamo essere credibili come sapiosessuali abbiamo bisogno assolutamente della recensione dell'Insostenibila leggerezza dell'' essere. diciamoci la verità:quello è il libro per cuccare dagli anni 90 in poi... Bisogna provvedere Maestro
Ivan il più sofisticato e attraente perché schivo.
La creatività non ha bisogno di parolacce o situazioni squallide...ecco perché mi piace molto più questo modo di fare ironia e comicità (oltreche i caratteri di Nietzsche motivatore e la parodia di Barbero) piuttosto che alcuni interventi dei primi tempi da canale televisivo, dove sembrava non ci fossero altri topici se non la volgarità...
Io non riesco a reggere la letteratura russa😢
Twerking sulla gobba di Leopardi mi ha fatto cadere dalla sedia 😂😂😂😂😂
Ahahahaha bellissimo
'L'idiota' va bene lo stesso?
aaaah lo starec, non capivo! noi laureate in russo siamo esigenti sulla pronuncia, scusa. mio marito è quasi alla fine del corso di litigate, ti ringrazia, ci hai fatto piegare dal ridere.
Dalla redazione di "Gente di un certo livello".
Ah! La tauromachia!
Ah, umile Bepin!
Mi piace al decimo secondo!
Bellissimo questo video, mi sono iscritto subito al canale. Io sono pure fortunato, non solo sono mezzo cesso (il "mezzo" deriva dalla mia profonda autostima in realtà...), cosa che quindi, non essendo più negli anni '90 o peggio, nei favolosi anni '80, mi favorisce quando si tratta di attirare l'attenzione da parte delle donne che sanno guardare oltre, molto oltre, ma i miei autori preferiti sono pure Kafka, Dostojevski e Leopardi, il trio degli ottimisti, con cui dovrei conquistare a mani basse le fanciulle sapiens e nonostante questo, mi mantengo umile....Ah, poi, eventualmente, chiedo, potrei discettare anche del mio filosofo preferito, Shopenahuer? Magari lo tengo come colpo finale? Comunque, ad oggi, l'unica vera sapiosessuale che ho conosciuto, ho scoperto poi che era lesbica, vedi la fortuna, così sono finito in un amen in quella che oggi si chiama "friendzone"...Ma non dispero, tra l'altro, "I fratelli Karamazov" ce li abbastanza freschi di lettura, sperando di non imbattermi in qualche estimatore di Nabokov, il quale, semplicemente, considerava Dostojevski uno scrittore mediocre, che parlava solo di malati di mente, temo che in questo caso finisca tutto prima ancora di cominciare...
"Qualche estimatore di Nabokov": presente, e concordo col giudizio del sommo Vladimir. Poco male, tanto noi due non avremmo mai quagliato: sapiosessuali forse, uranisti mai.
@@belin-teamdjokovic1628 usti, pensavo si fossero estinti...scherzi a parte, il grande Fedor è forse l'autore russo più divisivo, non solo in Russia, ma soprattutto, in Russia. Ad esempio, i giovani liberali russi lo detestano, perché ha rappresentato una Russia vecchia e nel lato peggiore, altri criticano la sua visione di una Russia salvifica grazie al suo cristianesimo (cosa che nessuno ad esempio rinfaccia a Tolstoj, anche lui cristiano, ma diverso da Fedor). Nabokov, forse, almeno in parte, nelle sue "Lezioni sulla letteratura russa", critica molto Fedor anche perché, scrivendo negli anni 50, in piena guerra fredda ed essendo scappato dalla URSS, avvertiva il fastidio per le ideologie e vedeva in Fedor una forte componente ideologica. Non a caso credo, tra i suoi autori preferiti mette Bulgakov e considera l'unico testo da salvare di Fedor, "Il sosia", che è quello meno "dostojeskiano" e ancora vicino a Gogol. Fuori dalla Russia, Hemingway, disse che non si capacitava che, uno che scrivesse così male come il Fedor, riuscisse a raggiungere una tale profondità di pensiero e di prosa. Certo che il bravo Hemingway, ha sulla coscienza le ore che mi ha fatto perdere a leggere quella sua oscenità che è "Verdi colline d'Africa", uno dei peggiori libri mai letti in vita mia....A parziale difesa di Fedor, si può dire che era povero in canna e dovette scrivere tutto in fretta e furia per ricavare dei soldini per tirare avanti. Detto questo, il Tolstoj, dopo la morte di Fedor, disse che, pur non avendolo mai incontrato, sentiva di avere perso un pilastro morale e che era sicuro che prima o poi, se non fosse morto, l'avrebbe incontrato. E se lo diceva Tolstoj...Ora vado a rileggere il bigino dei "Fratelli" che appena finisce sto Covid, si parte a caricare le sapie..........
@@lucat5479 "Pilastro morale": è questo il punto. A me della moralità non me ne frega niente - e, se me ne fregasse, non sarebbe certo quella roba piagnucolosa delle eroine dostojevskiane, che (quasi) invariabilmente agiscono da zoccole (e quindi lo sono) ma, inspiegabilmente (a meno di sostituire il raziocinio con un febbricitante pseudomisticismo), conservano la "purezza" di una non meglio identificata "grande anima". Il che vale anche per il Tolstoj di "Resurrezione", con la differenza che Tolstoj scrive meglio - che è l'unica cosa che conta.
P.S. Hemingway, l'altro buono...
@@belin-teamdjokovic1628 Infatti la parte "mistica cristiana" è certamente divisiva, non lo si dica a me che non sono manco credente, per tutti vale anche per Manzoni, infatti il De Sanctis lo stroncava, così come Gramsci ci vedeva l'ennesimo esempio di intellettuale lontano dal popolo, perché rappresentava i difetti solo dei popolani, mentre esaltava i vari Fra Cristoforo, Innominato, ecc. Sciascia invece ci vedeva le grida manzoniane laddove Don Abondio era l'unico che rimaneva uguale, tutto gli passava sopra, mentre persino Renzo e Lucia dovevano andarsene. Però certo, l'aspetto morale contava come conta il cristianesimo, volente o nolente, per quegli autori, non si può prescindere. Poi l'animo mano è fatto di contraddizioni, anche su questo scavava Dostojevski. Anche in Skakespeare, se lo si analizza bene, ci sono molte cose che non tornano, sia a livello logico, narrativo e anche di esasperazione, dall'Othello, che forse è quello più "assurdo", alla "saga" degli Enrichi, seguiti da Riccardo II e III, per tacere del Macbeth sia di anacronismi veri e propri,Più che altro, di Tolstoj non condivido la narrazione e quindi la sua visione riguardo la storia, il finale di Guerra e pace mi ha lasciato perplesso ma de gustibus, però il romanzo è davvero importante. Io continuo ad amare Dostojevski ma come tanti altri autori, sono ben conscio che possa essere odiato o altro. Hemingway scriveva da Dio, ma qualcosa problema e grosso ce l'aveva anche lui, comunque non mi fa impazzire. Poi sullo scrivere bene in generale, boh, sì, conta ma intanto sarebbe bello leggere tutto in originale, perché inevitabilmente si perde qualcosa, purtroppo non è possibile (e Shakespeare ne è un esempio tipico, non solo i giochi di parole, come ad esempio in "Molto rumore per nulla", ma anche le singole parole: Albertazzi su una accezione di una parola in Amleto, costruì un monologo con un senso più sfumato. Oppure la parola "question" nel famoso monologo dell'essere o non essere, tradotta spesso con "problema", che però non è la stessa cosa, anche perché se no Shakespeare avrebbe usato "problem". ecc.) e poi scrivere bene senza contenuto, per me conta poco. Certo, ripeto è importante anche la forma. Penso a certi storici italiani, prendo De Felice su tutti: onestamente, lo trovo difficile da leggere, come prosa, mentre quelli inglesi sono molto più scorrevoli. Però De Felice è stato ed è fondamentale nello studio sul fascismo. Su una cosa concordo con Nabokov, che Bulgakov (e Gogol) sono superlativi. Però secondo me gli autori russi, poi ci sono sfumature diverse, o piacciono o no si sopportano, non vedo vie di mezzo. E poi è difficile prescindere dalla loro storia, in un Paese come la Russia intendo. Che poi dimenticavo Cechov, tra quelli lodati da Nabokov: senza Cechov , forse non ci sarebbe stato neanche il teatro moderno, o meglio la rottura con un certo modo di rappresentare, dalla tragedia greca fino alla Commedia dell'arte, che erano "stereotipate", Stanivlsaski fu il primo a cercare di dare delle regole alla recitazione, inquadrandola, dando una personalità, una "verosimiglianza" ai vari attori: dal Gabbiano infatti Stanislavski elaborò il suo metodo. Discutibilissimo se vogliamo ma fondamentale. Infatti i personaggi di Cechov, teatralmente, sono belli e hanno uno spessore.
@@lucat5479 Preferivo la versione corta.
''Riconoscimento vocale Aleksej'' XD
Impianto polifonico è per i veri intenditori di Dostoevskij 😉
Da quando ti ho incontrato la mia è una solitudine a due.
Dovresti fare Slavoj Zizek 🤣
Parentesi 10:48 - 11:07 🤣🤣 Sei un mito!!
Ma è Rick Dufer
Ahahaha è vero! Mi domandavo chi fosse il nuovo personaggio...
Puoi, cortesemente, dirmi una cosa Renato, il patronimico nella tua edizione è anche scritto, per esempio, Fëdoroviè invece che Fëdorovic? in tutti gli altri romanzi Dostoevskij invece utilizza l "ic" finale
Perfavore vieni a fare il professore al liceo linguistico di Rovigo 😂
Ahahah ah fare twerking sulla gobba di Leopardi!!!
12:36 !
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Certo che sotto Natale... dire che uno si suicida perché non serve più a livello drammaturgico...🤣🤣🤣
Vabbè se lo scopo di leggere il mitico Dosto è quello di rmorchiare, allora è meglio non leggerlo. Ti leggi Baricco e va benissimo: è più facile e secondo me acchiappi pure di più. Inoltre: penso che il nostro Renato Minutolo rimorchi perchè è esteticamente gradevole, Dosto non c'entra nulla o quasi. Insomma Fedor leggiamolo perchè... perchè sì.
10 balzac lol
Ma veramente siete ridotti così male?
inguardabile