Sono d’accordo, anche in Sicilia c’è la stessa tendenza ad accumulare legna. I potatori si fanno influenzare dai proprietari, spesso meno competenti dei potatori stessi.
Ciao, mi sto rigurdando i tuoi video dall'inizio. Non ricordo se ti ho gia detto che vivo in Lombardia, ma essendo di origine paterna sarda ho ereditato degli ulivi li. Qualcosa purtroppo ho dovuto rinunciarvi per ovvi motivi. Ora sto cercando di prendermi cura di quelli nel terreno di casa. Ovviamente quando riesco a scendere perché lavoro ancora. Sono circa 25 per lo più secolari. Non è un sesto di impianto ma sparsi un po a caso, probabilmente innestati da selvatico. Seguendoti, le tue potature sono realizzate in sesti di impianto, quindi in funzione di essi e in relazione chioma legno ettaro. Volevo quindi chiederti se questi tipo di interventi facevano comunque anche al caso mio. Grazie
@@mariosabiu4656 In generale l’olivo risponde sempre bene (a qualsiasi densità di piantagione) ad una rimozione di legno strutturale e potatura di rinnovo, soprattutto se non sono mai state praticate. Ora, dato che in un sesto intensivo (6x6, 5x5, 6x5, ecc.) è molto più probabile che il volume di chioma e la quantità di legno per ettaro siano molto sopra il valore ideale, praticare una potatura drastica porta di solito dall’anno stesso ad un incremento della produzione. In un sesto non intensivo invece, potrebbero darsi le condizioni per cui il sesto e la quantità di legna per ettaro non siano eccessive (sopratutto in terreni fertili e freschi), pertanto applicare una potatura drastica potrebbe non portare dall’anno zero un aumento di produzione ma anche un leggero calo. In questi casi sarebbe più sensato rinnovare in maniera più graduale e tagliare una branca solo se questa è non salvabile ovvero completamente sbilanciata verso il legno. Tutto questo ragionamento però si può fare solo conoscendo molto bene la storia produttiva dell’oliveto ed il terreno in cui si trova.
@@mariosabiu4656 Nel canale puoi trovare anche dei video di potature su olivi in sesto molto largo in cui non è stata fatta una potatura drastica ma sono stati tolti segmenti solo se mal posizionati.
@@mariosabiu4656 qua un chiaro esempio di potatura non drastica ma di semplice gestione delle branche vecchie. Dopo l’intervento: th-cam.com/video/FFCdV4TjF40/w-d-xo.htmlsi=Y7354PEJ8cv_L4h6 A ottobre: th-cam.com/video/FFCdV4TjF40/w-d-xo.htmlsi=Y7354PEJ8cv_L4h6
Ottimo lavoro complimenti
Sono d’accordo, anche in Sicilia c’è la stessa tendenza ad accumulare legna. I potatori si fanno influenzare dai proprietari, spesso meno competenti dei potatori stessi.
Ciao Nicholas, si c’è una certa paura a tagliare ed eliminare legno strutturale, un po’ in tutta Italia.
Grazie per visualizzare e commentare
Ciao, mi sto rigurdando i tuoi video dall'inizio.
Non ricordo se ti ho gia detto che vivo in Lombardia, ma essendo di origine paterna sarda ho ereditato degli ulivi li.
Qualcosa purtroppo ho dovuto rinunciarvi per ovvi motivi.
Ora sto cercando di prendermi cura di quelli nel terreno di casa.
Ovviamente quando riesco a scendere perché lavoro ancora.
Sono circa 25 per lo più secolari.
Non è un sesto di impianto ma sparsi un po a caso, probabilmente innestati da selvatico.
Seguendoti, le tue potature sono realizzate in sesti di impianto, quindi in funzione di essi e in relazione chioma legno ettaro.
Volevo quindi chiederti se questi tipo di interventi facevano comunque anche al caso mio.
Grazie
@@mariosabiu4656 In generale l’olivo risponde sempre bene (a qualsiasi densità di piantagione) ad una rimozione di legno strutturale e potatura di rinnovo, soprattutto se non sono mai state praticate.
Ora, dato che in un sesto intensivo (6x6, 5x5, 6x5, ecc.) è molto più probabile che il volume di chioma e la quantità di legno per ettaro siano molto sopra il valore ideale, praticare una potatura drastica porta di solito dall’anno stesso ad un incremento della produzione.
In un sesto non intensivo invece, potrebbero darsi le condizioni per cui il sesto e la quantità di legna per ettaro non siano eccessive (sopratutto in terreni fertili e freschi), pertanto applicare una potatura drastica potrebbe non portare dall’anno zero un aumento di produzione ma anche un leggero calo. In questi casi sarebbe più sensato rinnovare in maniera più graduale e tagliare una branca solo se questa è non salvabile ovvero completamente sbilanciata verso il legno.
Tutto questo ragionamento però si può fare solo conoscendo molto bene la storia produttiva dell’oliveto ed il terreno in cui si trova.
@@mariosabiu4656 Nel canale puoi trovare anche dei video di potature su olivi in sesto molto largo in cui non è stata fatta una potatura drastica ma sono stati tolti segmenti solo se mal posizionati.
@@PotaturaOlivoItalia grazie ancora, si gradualmente lì vedrò tutti i tuoi video
@@mariosabiu4656 qua un chiaro esempio di potatura non drastica ma di semplice gestione delle branche vecchie.
Dopo l’intervento: th-cam.com/video/FFCdV4TjF40/w-d-xo.htmlsi=Y7354PEJ8cv_L4h6
A ottobre: th-cam.com/video/FFCdV4TjF40/w-d-xo.htmlsi=Y7354PEJ8cv_L4h6
@@PotaturaOlivoItalia th-cam.com/video/MNx-SUB2ey4/w-d-xo.htmlsi=3HXh29MdqFhBWPbs *a ottobre intendevi questo video?*