Complimenti per la chiarezza dell'esposizione e finalmente una persona i telligente e pensante. Sono d'accordo completamente sui problemi dati dalla potatura polifonica. Grazie
Ciao Giancarlo, grazie del commento. Io mostro il mio lavoro e la mia visione delle cose. In tanti pensano sia sbagliato e lo accetto. Non pretendo che la mia venga presa come la verità universale, perché probabilmente sbaglierò ancora qualcosa, però sono molto contento se riesce a stimolare il pensiero critico di chi guarda. Grazie e un saluto
Grazie, x questo video, io ho questo problema con la carolea di andare verso l alto, mentre la tonda di cagliari e pendula ed è piu facile da gestire, guardando il video mi hai illuminato. Di nuovo un grazie
Complimenti sempre per il tuo lavoro si vede che sei una persona che lavora e sa lavorare Ti chiedo, la tonda o tondarella può essere imparentata con la moresca ? io ne ho un uliveto ed ho notato molte assomiglianze nel portamento ed anche le striature sui rametti chiedo per curiosità grazie
Sono d'accordo su tutto, però lascerei qualche succhione in più sulle branche, per evitare scottature dovute alle alte temperature estive che sembrano sempre più elevate almeno qui in Sicilia. Comunque bravo
@@FilippoCeraolo purtroppo venivano da anni di potatura fatta male. Dopo l’intervento fatto, in questo video si vedono i risultati produttivi: th-cam.com/video/qHqn2PQpZ7I/w-d-xo.htmlsi=p9sluc_ttuDvtMYe Gli alberi ora sono finalmente più vestiti.
Con l inerbimento abbiamo per cosi dire risparmiato sulle lavorazioni ma da un lato il terreno è diventato duro come il cemento con tutte le conseguenze, dall'altro in primavera non distrugiamo piu tutto cio che in inverno ha trovato riparo nel terreno e che poi proliferano e cerchiamo di recuperare con trattamenti con tutte le conseguenze che sappiamo .
Perché hai fatto un taglio molto raso al minuto 13,30? in quel modo l'olivo avrà difficoltà a compartimentare e inevitabilmente le due branche andranno in sofferenza per i prossimi anni. Bisognava rispettare il collare di corteccia. Buona potatura a tutti.
Ciao Mario, grazie per visualizzare il video e per il commento 🙏🏼 Capisco che sembra strano vedere tagli così rasi, ho frequentato anche io corsi in cui viene insegnato che non vanno fatti questi tagli e va lasciato il moncone. Per mia esperienza ho potuto osservare che i tagli con moncone fanno più fatica ad essere cicatrizzati ed inoltre c’è un motivo particolare per fare tagli sacrificati legati al germogliamento, come spiego in quasi tutti i video. Un saluto e buona potatura anche a lei
@@PotaturaOlivoItalia capisco, ma infatti l'olivo non fa il callo di cicatrizzazione come ad esempio gli alberi da frutto ma come sicuramente saprai fa la compartimentazione mettendo inatto delle barriere. Assolutamente non vanno lasciati monconi ma bisognerebbe solo lasciare qualche centimetro rispettando il collare di corteccia. Dove hai effettuato il taglio la pianta non può mettere in atto la protezione per i patogeni che potrebbero insediarsi. Comunque hai un bel canale e affronti argomenti interessanti che arricchiscono le persone che si approcciano a questa arte e anche per chi vuole approfondire le proprie conoscenze. Buona potatura a tutti.
@@marioesposito1980 non fa il callo di cicatrizzazione ma se il taglio é radente la corda crescendo va ad inglobare il legno secco crescendogli intorno. Dopo una certa dimensione il legno dell’olivo si secca al centro e rimangono vive solo le correnti di linfa esterne. Questo perché dopo un certo diametro le correnti si separano e diventano indipendenti come immagino saprai bene. Per ogni corda corrisponde un settore radicale. Per questo motivo il centro verrà sempre abbandonato. Con i tagli radenti si facilita questo processo. Lasciando il collare invece, non si permette alla parte tagliata di essere assorbita dalla corda che cresce. Nei corsi in cui si insegna la teoria del cono di cicatrizzazione viene descritto l’olivo come una pianta fragile e l’essere umano come un distruttore. Il legno dell’olivo in realtà é durissimo e per questo é una pianta immortale, basta preservare le correnti di linfa del tronco. Se fosse come una normale pianta da frutto non esisterebbero olivi millenari perfettamente in salute, su cui per secoli nessuno ha saputo che bisognava rispettare il collare di corteccia. Le foto che vengono mostrate di settori di albero seccati per colpa dei tagli riguardano tagli fatti male, come ad esempio rimuovere sistematicamente TUTTI i succhioni, fare tanti tagli sulla stessa corrente di linfa, far tagli grandi senza assicurare il germogliamento sulla rispettiva corrente, fare più di un taglio grande sulla stessa corrente per varie potature consecutive senza aspettare che si sia cicatrizzato bene il taglio precedente, ecc. Questo é il mio parere personale frutto dei miei studi, la mia esperienza e osservazione delle piante, non lo scrivo pensando di possedere la verità universale. Potrei sbagliarmi in qualcosa e sono pronto a rivedere le mie idee in caso possa verificare che non siano del tutto corrette. Grazie per apprezzare il canale!
@@PotaturaOlivoItalia Non vorrei sembrare polemico ma quello che dici è corretto nell'aspetto teorico ma in pratica da quello che so non trovo un riscontro tangibile e verificato. Data la settorialitá dell'olivo che tu hai citato è vero che l'olivo emette le corde ma è altrettanto vero che lui abbandona i canali linfatici quando decide lui e soprattutto quando non possono più avvenire insediazioni di funghi e batteri. Rimanendo esposta la ferita, sicuramente è una condizione favorevole per l'insediamento di patogeni. Quindi tra le due condizioni di favorire l'inglobamento da parte della corda il prima possibile e invece di dare la possibilità all'albero di difendersi con le sue barriere/risorse io preferisco la seconda. Per quanto riguarda la longevità dell'olivo è risaputo che è una pianta molto resistente ma spesso le piante millenarie si trovano in posti o luoghi dove l'uomo o non c'ha messo mai mano oppure poche volte. Mi trovi perfettamente d'accordo sui tagli ripetuti indiscriminatamente e che creano a lungo andare danni irreversibili sulle branche. Nei corsi ci hanno detto che l'olivo è molto resistente ma assolutamente non ci dicono che per questo dobbiamo maltrattare le piante anzi ci invitano sempre al confronto e alla conoscenza per evitare e ridurre al minimo gli errori che possiamo commettere in potatura. Quindi massimo rispetto per gli alberi in generale e soprattutto per l'olivo. Comunque grazie per l'opportunità che dai alle persone, tramite il canale, di conoscere le buone pratiche della potatura dell'olivo. Si nota la tua conoscenza e la tua esperienza in campo. Alla fine è giusto sperimentare, come hai detto tu, sarà il tempo a darci delle conferme. Gli alberi purtroppo ci danno il loro riscontro sulle pratiche adottate a lungo termine, quindi le sperimentazioni sono lunghe e faticose. Per l'olivo "un momentino" sono 5 anni per noi sono 1 minuto, "vado a prendere un momentino un legno sul balcone". Grazie per il confronto e auguri per tutto e per il tuo canale.
Complimenti per la chiarezza dell'esposizione e finalmente una persona i telligente e pensante. Sono d'accordo completamente sui problemi dati dalla potatura polifonica. Grazie
Ciao Giancarlo, grazie del commento.
Io mostro il mio lavoro e la mia visione delle cose. In tanti pensano sia sbagliato e lo accetto. Non pretendo che la mia venga presa come la verità universale, perché probabilmente sbaglierò ancora qualcosa, però sono molto contento se riesce a stimolare il pensiero critico di chi guarda.
Grazie e un saluto
Grazie, x questo video, io ho questo problema con la carolea di andare verso l alto, mentre la tonda di cagliari e pendula ed è piu facile da gestire, guardando il video mi hai illuminato. Di nuovo un grazie
Ciao Antonio, ricevere commenti del genere mi da tanta motivazione per continuare a fare altri video, grazie a te per il commento.
Grande come sempre bei video ti seguo da poco dalla liguria👍💪
Grazie Paolo 🙏🏼🙏🏼🙏🏼
Complimenti sempre per il tuo lavoro si vede che sei una persona che lavora e sa lavorare
Ti chiedo, la tonda o tondarella può essere imparentata con la moresca ?
io ne ho un uliveto ed ho notato molte assomiglianze nel portamento ed anche le striature sui rametti chiedo per curiosità grazie
@@peppegiacchi8390 sinceramente non ho idea sulla possibile parentela tra moresca e oliva tonda.
Buongiorno
Quali sono le varietà di olive più resistenti al distacco ?
Grazie
@@natalecrosa4680 buongiorno, da noi la più resistente è la gentile di Chieti, poi ci sono la Peranzana e la Cerasa di Montenero.
Grazie a te perché alcune paricolarita non le conoscevo
Sono d'accordo su tutto, però lascerei qualche succhione in più sulle branche, per evitare scottature dovute alle alte temperature estive che sembrano sempre più elevate almeno qui in Sicilia. Comunque bravo
@@FilippoCeraolo purtroppo venivano da anni di potatura fatta male. Dopo l’intervento fatto, in questo video si vedono i risultati produttivi: th-cam.com/video/qHqn2PQpZ7I/w-d-xo.htmlsi=p9sluc_ttuDvtMYe
Gli alberi ora sono finalmente più vestiti.
Con l inerbimento abbiamo per cosi dire risparmiato sulle lavorazioni ma da un lato il terreno è diventato duro come il cemento con tutte le conseguenze, dall'altro in primavera non distrugiamo piu tutto cio che in inverno ha trovato riparo nel terreno e che poi proliferano e cerchiamo di recuperare con trattamenti con tutte le conseguenze che sappiamo .
Perché hai fatto un taglio molto raso al minuto 13,30? in quel modo l'olivo avrà difficoltà a compartimentare e inevitabilmente le due branche andranno in sofferenza per i prossimi anni. Bisognava rispettare il collare di corteccia. Buona potatura a tutti.
Ciao Mario, grazie per visualizzare il video e per il commento 🙏🏼
Capisco che sembra strano vedere tagli così rasi, ho frequentato anche io corsi in cui viene insegnato che non vanno fatti questi tagli e va lasciato il moncone.
Per mia esperienza ho potuto osservare che i tagli con moncone fanno più fatica ad essere cicatrizzati ed inoltre c’è un motivo particolare per fare tagli sacrificati legati al germogliamento, come spiego in quasi tutti i video.
Un saluto e buona potatura anche a lei
@@PotaturaOlivoItalia capisco, ma infatti l'olivo non fa il callo di cicatrizzazione come ad esempio gli alberi da frutto ma come sicuramente saprai fa la compartimentazione mettendo inatto delle barriere. Assolutamente non vanno lasciati monconi ma bisognerebbe solo lasciare qualche centimetro rispettando il collare di corteccia. Dove hai effettuato il taglio la pianta non può mettere in atto la protezione per i patogeni che potrebbero insediarsi. Comunque hai un bel canale e affronti argomenti interessanti che arricchiscono le persone che si approcciano a questa arte e anche per chi vuole approfondire le proprie conoscenze. Buona potatura a tutti.
@@marioesposito1980 non fa il callo di cicatrizzazione ma se il taglio é radente la corda crescendo va ad inglobare il legno secco crescendogli intorno.
Dopo una certa dimensione il legno dell’olivo si secca al centro e rimangono vive solo le correnti di linfa esterne. Questo perché dopo un certo diametro le correnti si separano e diventano indipendenti come immagino saprai bene. Per ogni corda corrisponde un settore radicale. Per questo motivo il centro verrà sempre abbandonato.
Con i tagli radenti si facilita questo processo. Lasciando il collare invece, non si permette alla parte tagliata di essere assorbita dalla corda che cresce.
Nei corsi in cui si insegna la teoria del cono di cicatrizzazione viene descritto l’olivo come una pianta fragile e l’essere umano come un distruttore. Il legno dell’olivo in realtà é durissimo e per questo é una pianta immortale, basta preservare le correnti di linfa del tronco. Se fosse come una normale pianta da frutto non esisterebbero olivi millenari perfettamente in salute, su cui per secoli nessuno ha saputo che bisognava rispettare il collare di corteccia.
Le foto che vengono mostrate di settori di albero seccati per colpa dei tagli riguardano tagli fatti male, come ad esempio rimuovere sistematicamente TUTTI i succhioni, fare tanti tagli sulla stessa corrente di linfa, far tagli grandi senza assicurare il germogliamento sulla rispettiva corrente, fare più di un taglio grande sulla stessa corrente per varie potature consecutive senza aspettare che si sia cicatrizzato bene il taglio precedente, ecc.
Questo é il mio parere personale frutto dei miei studi, la mia esperienza e osservazione delle piante, non lo scrivo pensando di possedere la verità universale. Potrei sbagliarmi in qualcosa e sono pronto a rivedere le mie idee in caso possa verificare che non siano del tutto corrette.
Grazie per apprezzare il canale!
@@PotaturaOlivoItalia Non vorrei sembrare polemico ma quello che dici è corretto nell'aspetto teorico ma in pratica da quello che so non trovo un riscontro tangibile e verificato. Data la settorialitá dell'olivo che tu hai citato è vero che l'olivo emette le corde ma è altrettanto vero che lui abbandona i canali linfatici quando decide lui e soprattutto quando non possono più avvenire insediazioni di funghi e batteri. Rimanendo esposta la ferita, sicuramente è una condizione favorevole per l'insediamento di patogeni. Quindi tra le due condizioni di favorire l'inglobamento da parte della corda il prima possibile e invece di dare la possibilità all'albero di difendersi con le sue barriere/risorse io preferisco la seconda. Per quanto riguarda la longevità dell'olivo è risaputo che è una pianta molto resistente ma spesso le piante millenarie si trovano in posti o luoghi dove l'uomo o non c'ha messo mai mano oppure poche volte. Mi trovi perfettamente d'accordo sui tagli ripetuti indiscriminatamente e che creano a lungo andare danni irreversibili sulle branche. Nei corsi ci hanno detto che l'olivo è molto resistente ma assolutamente non ci dicono che per questo dobbiamo maltrattare le piante anzi ci invitano sempre al confronto e alla conoscenza per evitare e ridurre al minimo gli errori che possiamo commettere in potatura. Quindi massimo rispetto per gli alberi in generale e soprattutto per l'olivo. Comunque grazie per l'opportunità che dai alle persone, tramite il canale, di conoscere le buone pratiche della potatura dell'olivo. Si nota la tua conoscenza e la tua esperienza in campo. Alla fine è giusto sperimentare, come hai detto tu, sarà il tempo a darci delle conferme. Gli alberi purtroppo ci danno il loro riscontro sulle pratiche adottate a lungo termine, quindi le sperimentazioni sono lunghe e faticose. Per l'olivo "un momentino" sono 5 anni per noi sono 1 minuto, "vado a prendere un momentino un legno sul balcone". Grazie per il confronto e auguri per tutto e per il tuo canale.