una lucida interpretazione del'io e del concetto ricerca di se, l'ha compiuta indirettamente Rovelli nel saggio Helgoland dove esplora la teoria dei quanti: "il mondo frammentato e insonstanziale della teoria dei quanti è, per il momento, l'allucinazione meglio in armonia con il mondo.." "quell'io che credeva di essere completamente indipendente e totalmente libero...alla fine si riconosce come solo un'increspatura, in una rete di reti.." "gli enti non sono che effimeri nodi di questa rete. Le loro proprietà non sono determinate che nel momento di queste interazioni e lo sono solo in relazione ad altro; ogni cosa è solo ciò che si rispecchia in altre" "non esiste un modo di vedere la realtà che non dipenda da una prospettiva. I punti di vista tuttavia comunicano, i saperi sono in dialogo fra loro e con la realtà, nel dialogo si modificano, si arricchiscono, convergono, la nostra comprensione della realtà si approfondisce." queste affermazioni non riducono il concetto di "se stessi" ad un' effimera narrazione di se ma a come questo "se" o "io" siano determinati dal convergere di un interazione incessante di forze\prospettive ed il suo esistere sia il frutto di una rete e non di un ente.
video che ho quasi interamente trascritto per poter approfondire certi aspetti per i fatti miei. Grazie mille degli spunti riflessivi e spero di vederne altri in futuro su queste tematiche✌🏻
Alla fine si tratta di non demordere di fronte a se stessi. Di ascoltarsi. E di individuare i bisogni e i desideri (da De-sidera: ciò che viene dalle stelle)... e bisogna continuare a farlo per tutta la vita per non tradirsi.
Mi ha colpito il tema trattato, ma più di tutti la creatività nel montarlo. Non sempre leggo complimenti sulla struttura del video, che per molti versi, dà forza e potenza al discorso e veicola meglio e con leggezzera ciò di cui si parla. Complimenti!
video interessantissimo, avete toccato in profondità e con grande chiarezza un tema tra i più spinosi. Ho imparato più di quanto mi aspettassi, continuate così❤❤❤
" non credo nell'autonarrazione",mi piacerebbe capire il senso e le dinamiche che hanno spinto la tua amica a questa affermazione. MI ha colpito moltissimo. Comunque i contenuti del video sono stati estremamente interessanti e ho apprezzato la trattazione dell'argomento sotto innovative angolazioni.Compllimenti
La conoscenza di me, mi ha permesso di avere maggior stabilità emotiva e presenza intesa come maggior attenzione alle mio mondo interiore, attenzione alle cose semplici come i propri bisogni fisiologi. Questa conoscenza di sé è una bella barca con cui attraversare la vita, acqua calma, acqua tempestosa e le varie sfumature di acqua, é per me avere gli strumenti per reagire agli avvenimenti della vita e conoscere meglio i propri limiti. Io credo di essere nato, o influenzato da quando ero piccolo, da questa grande chiamata al conoscersi, dico questo perché sono un essere molto meditativo e dal profondo sento che per esprimere la propria essenza è necessario conoscersi per poi mettersi da parte come in una sorta di gioco di sottrazioni dopo aver fatto varie moltiplicazioni. Poche cose, credo che poche sono le cose davvero essenziali che premono dentro di noi come "missioni da portare avanti" forse cambiano o forse no. Vivere come: atto dello svelamento, rendersi conto di quello che si è, e umilmente mettersi al servizio di sé e dell'altro. Si forse è sbagliato credere a un proprio destino, quest'ultimo probabilmente frutto di cose ancora non comprese di noi, ma in fondo siamo umani e dalle porte delle nostre sofferenze e gioe dovremmo passare con responsabile presenza per poter far sì che la conoscenza si sveli a noi tramite il cammino della vita. Pensieri e riflessioni personali dopo aver visto il video. Sono felice di aver trovato Lucy, i vostri contenuti hanno un timbro di spessore e di originalità.
Si può solo conoscere ciò che non si è...chi o cosa è cosciente di se stessi? Nel momento in cui lo si definisce, diventa automaticamente un oggetto e del soggetto, che è sempre presente poiché consapevole, nulla si può dire. Piergiorgio Caselli, Mooji, Echart Tolle e tanti altri maestri contemporanei e non, facenti parte di diverse tradizioni culturali, indicano sempre la stessa via: Chi è che osserva l'osservatore? Una domanda senza risposta che apre al Mistero. Grazie per il tuo video.
conoscere se stessi è più un'attitudine di vita, che una ricerca volta a conquistare qualcosa (felicità, realizzazione, ecc.). Questo non vuol dire che dalla pratica non possano sbocciare buoni frutti da gustare e assaporare
Di tutti i video di Lucy-sulla cultura, questo sinceramente è quello che mi ha lasciato di meno. È anche l' unico che ho interrotto a metà. Mi è sembrato slegato, trito nei contenuti e con un' aria da manuale di self-empowerement... Un' autonarrazione, appunto. Boh.
Figo, ma come mai la filosofia cristiana medioevale e rinascimentale sì, ma tipo stoicismo e filosofie orientali come il buddhismo zen no? Non sono un bel POV diverso sulla questione? Cmq figo il canale, sforna dei video totali, come quello con Vallortigara!
Questo video mi sembra un buon racconto, ma personalmente non mi ha apportato molto, se non qualche interessante citazione. Spunti riflessivi, ecco, ma niente di troppo profondo, diversamente dall'argomento: una domanda che ci poniamo dall'inizio dei tempi! Non concordo sul fatto di focalizzarsi così tanto solo su Freud mentre, per esempio, per Jung si è citata solo la frase finale. Non concordo sul dubbio che una maggior conoscenza di sé non porti a una maggior felicità. Cioè, se io conosco i miei limiti (a patto che ci siano) e le mie potenzialità, come riportato dal video, perché mai questo non dovrebbe portarmi felicità/serenità/pace? Credo fortemente che la felicità vera venga unicamente da noi stessi e dalla nostra scelta dell'influenza del mondo esterno con noi. Ma questo è solo il mio punto di vista. Rimango disponibile al dialogo 🙂🙏
Quando impari a conoscerti sul serio,sai dove e come muoverti tra gli avvenimenti della vita,ma...siamo umani! e come tali...possiamo scioccamente reiterare un errore anche se pienamente coscienti che sia un errore,di essere in errore! Io credo in tal senso si possa anche soffrire nell'avere coscienza di sé...sai la famosa frase "beata ignoranza"? Meno so di me e di quello che mi circonda, più non mi accorgo degli "errori" dentro e fuori di me!
10:47 "la conoscenza di se è impossibile ma se fosse possibile coinciderebbe con l'immobilità cioe con la morte." Frase veloce che invece fa nascere un ramo di discussione perche la meditazione, che è elemento fondamentale per la conoscenza di se, è immobilità e non soltanto fisica. È proprio l'immobilità che vi fara scoprire il vero. In una societa dove come minimo bisogna fare jogging per stare in forma, la verita della meditazione non facciamo altro che respingerla 😅
“Non credo nell’autonarrazione” è la frase che mi ha colpita di più. Video super interessante, grazie ❤️
elena è molto saggia
una lucida interpretazione del'io e del concetto ricerca di se, l'ha compiuta indirettamente Rovelli nel saggio Helgoland dove esplora la teoria dei quanti:
"il mondo frammentato e insonstanziale della teoria dei quanti è, per il momento, l'allucinazione meglio in armonia con il mondo.."
"quell'io che credeva di essere completamente indipendente e totalmente libero...alla fine si riconosce come solo un'increspatura, in una rete di reti.."
"gli enti non sono che effimeri nodi di questa rete. Le loro proprietà non sono determinate che nel momento di queste interazioni e lo sono solo in relazione ad altro; ogni cosa è solo ciò che si rispecchia in altre"
"non esiste un modo di vedere la realtà che non dipenda da una prospettiva. I punti di vista tuttavia comunicano, i saperi sono in dialogo fra loro e con la realtà, nel dialogo si modificano, si arricchiscono, convergono, la nostra comprensione della realtà si approfondisce."
queste affermazioni non riducono il concetto di "se stessi" ad un' effimera narrazione di se ma a come questo "se" o "io" siano determinati dal convergere di un interazione incessante di forze\prospettive ed il suo esistere sia il frutto di una rete e non di un ente.
grazie fulvio, molto interessante, recupero 🧚♂️
Hai una delle voci più belle che io abbia mai ascoltato
video che ho quasi interamente trascritto per poter approfondire certi aspetti per i fatti miei. Grazie mille degli spunti riflessivi e spero di vederne altri in futuro su queste tematiche✌🏻
Grazie, Irene. Spunti sempre molto utili e, soprattutto, necessari
Alla fine si tratta di non demordere di fronte a se stessi. Di ascoltarsi. E di individuare i bisogni e i desideri (da De-sidera: ciò che viene dalle stelle)... e bisogna continuare a farlo per tutta la vita per non tradirsi.
Che bella scoperta questo canale✨️
Bellissima questa narrazione. Dal momento che la nostra vita psichica è per lo più inconscia per conoscere se stessi occorre fare molta psicanalisi 😊
Mi ha colpito il tema trattato, ma più di tutti la creatività nel montarlo. Non sempre leggo complimenti sulla struttura del video, che per molti versi, dà forza e potenza al discorso e veicola meglio e con leggezzera ciò di cui si parla.
Complimenti!
video interessantissimo, avete toccato in profondità e con grande chiarezza un tema tra i più spinosi. Ho imparato più di quanto mi aspettassi, continuate così❤❤❤
Questo video è meraviglioso e porta pace. Grazie Irene Graziosi!
Bravissima. Bella e creativa comunicazione. Grazie. Questa è la prima volta che ti vedo. Vorrei continuare a farlo
" non credo nell'autonarrazione",mi piacerebbe capire il senso e le dinamiche che hanno spinto la tua amica a questa affermazione. MI ha colpito moltissimo. Comunque i contenuti del video sono stati estremamente interessanti e ho apprezzato la trattazione dell'argomento sotto innovative angolazioni.Compllimenti
La conoscenza di me,
mi ha permesso di avere maggior stabilità emotiva e presenza intesa come maggior
attenzione alle mio mondo interiore,
attenzione alle cose semplici come i propri bisogni fisiologi.
Questa conoscenza di sé è una bella barca con cui attraversare la vita, acqua calma, acqua tempestosa e le varie sfumature di acqua,
é per me avere gli strumenti per reagire agli avvenimenti della vita e conoscere meglio i propri limiti.
Io credo di essere nato, o influenzato da quando ero piccolo, da questa grande chiamata al conoscersi,
dico questo perché sono un essere molto meditativo e dal profondo sento che per esprimere la propria essenza è necessario conoscersi per poi mettersi da parte come in una sorta di gioco di sottrazioni dopo aver fatto varie moltiplicazioni.
Poche cose,
credo che poche sono le cose davvero essenziali che premono dentro di noi come "missioni da portare avanti" forse cambiano o forse no.
Vivere come:
atto dello svelamento,
rendersi conto di quello che si è, e umilmente mettersi al servizio di sé e dell'altro.
Si forse è sbagliato credere a un proprio destino,
quest'ultimo probabilmente frutto di cose ancora non comprese di noi,
ma in fondo siamo umani e dalle porte delle nostre sofferenze e gioe dovremmo passare con responsabile presenza per poter far sì che la conoscenza si sveli a noi tramite il cammino della vita.
Pensieri e riflessioni personali dopo aver visto il video.
Sono felice di aver trovato Lucy,
i vostri contenuti hanno un timbro di spessore e di originalità.
Ipnotico✨
❤
🤩 MA CHE BEL VIDEOO!!! 👍
Adoro l'ultima citazione. Grazie da Australia :)
tutto bello
Un video super interessante, complimenti!
Si può solo conoscere ciò che non si è...chi o cosa è cosciente di se stessi? Nel momento in cui lo si definisce, diventa automaticamente un oggetto e del soggetto, che è sempre presente poiché consapevole, nulla si può dire. Piergiorgio Caselli, Mooji, Echart Tolle e tanti altri maestri contemporanei e non, facenti parte di diverse tradizioni culturali, indicano sempre la stessa via: Chi è che osserva l'osservatore? Una domanda senza risposta che apre al Mistero. Grazie per il tuo video.
complimenti a lucia e irene ma soprattutto a elena viale per il fondamentale contributo tvb
Grazie, molto bello...
Complimenti! Video molto interessante
conoscere se stessi è più un'attitudine di vita, che una ricerca volta a conquistare qualcosa (felicità, realizzazione, ecc.). Questo non vuol dire che dalla pratica non possano sbocciare buoni frutti da gustare e assaporare
Bellissimo, complimenti! Come al solito, tutte le risposte le ha lui cgjung
Salto il video a pié pari: la risposta è sì, ci vuole solo volontà e consapevolezza
E Tanto coraggio... Metti che ci scopriamo essere ciò che non avevamo mai pensato...
ma la pettinatura di Nicola Lagioia conosce se stessa?
👏👏👏
Sono rapito da i tuoi video. ❤
Bello ❤️
💘
conosci te stesso, si dovrebbe tradurre "feconda te stesso", è il suo vero significato. Anna
Di tutti i video di Lucy-sulla cultura, questo sinceramente è quello che mi ha lasciato di meno. È anche l' unico che ho interrotto a metà. Mi è sembrato slegato, trito nei contenuti e con un' aria da manuale di self-empowerement... Un' autonarrazione, appunto. Boh.
Figo, ma come mai la filosofia cristiana medioevale e rinascimentale sì, ma tipo stoicismo e filosofie orientali come il buddhismo zen no? Non sono un bel POV diverso sulla questione?
Cmq figo il canale, sforna dei video totali, come quello con Vallortigara!
❤
freeed ❤
👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
Questo video mi sembra un buon racconto, ma personalmente non mi ha apportato molto, se non qualche interessante citazione. Spunti riflessivi, ecco, ma niente di troppo profondo, diversamente dall'argomento: una domanda che ci poniamo dall'inizio dei tempi!
Non concordo sul fatto di focalizzarsi così tanto solo su Freud mentre, per esempio, per Jung si è citata solo la frase finale.
Non concordo sul dubbio che una maggior conoscenza di sé non porti a una maggior felicità. Cioè, se io conosco i miei limiti (a patto che ci siano) e le mie potenzialità, come riportato dal video, perché mai questo non dovrebbe portarmi felicità/serenità/pace?
Credo fortemente che la felicità vera venga unicamente da noi stessi e dalla nostra scelta dell'influenza del mondo esterno con noi.
Ma questo è solo il mio punto di vista. Rimango disponibile al dialogo 🙂🙏
Quando impari a conoscerti sul serio,sai dove e come muoverti tra gli avvenimenti della vita,ma...siamo umani!
e come tali...possiamo scioccamente reiterare un errore anche se pienamente coscienti che sia un errore,di essere in errore!
Io credo in tal senso si possa anche soffrire nell'avere coscienza di sé...sai la famosa frase "beata ignoranza"? Meno so di me e di quello che mi circonda, più non mi accorgo degli "errori" dentro e fuori di me!
10:47 "la conoscenza di se è impossibile ma se fosse possibile coinciderebbe con l'immobilità cioe con la morte."
Frase veloce che invece fa nascere un ramo di discussione perche la meditazione, che è elemento fondamentale per la conoscenza di se, è immobilità e non soltanto fisica. È proprio l'immobilità che vi fara scoprire il vero. In una societa dove come minimo bisogna fare jogging per stare in forma, la verita della meditazione non facciamo altro che respingerla 😅
Andate ad ascoltare una conferenza di Vito Mancuso ,io lho fatto e mi ha fatto davvero un gran bene!😊😊
Sarebbe bello,
super interessante e arricchente esserti Amica!
..intanto mi godo il tuo canale.
Bel video ma le parole "La nostra creative strategist" hanno rovinato l'incanto 💔
Bello, però esistono anche filosofe donne! Avreste potuto sceglierne per una volta che a parlare sono filosofi ancora in vita
❤