Complimenti per i video. Ho avuto ed ho moto Harley Davidson e Buell con trasmissione finale a cinghia, mai datole attenzioni o cure e mai avuto problemi. Vero che non c'ho mai fatto sterrato. Ora ho anche una FZ6 e ammetto che le cure che richiede la catena un po' mi annoiano; soprattutto la regolazione più che la pulizia. Ci fosse un kit di conversione a cinghia come alcuni modelli di moto hanno sarebbe allettante.
Esisteva una azienda brasiliana che li produceva. Non so se esiste ancora, ma potrei suggerirti una soluzione molto più pratica ed economica: l'oliatore automatico. Mantiene costantemente lubrificata e pulita la catena. Sull'ultima moto avuta a catena io mi trovai molto bene con il Tutoro, un oliatore meccanico. L'unica accortezza e cambiare la regolazione e/o l'olio fra estate e inverno per via della diversa temperatura. Esistono però anche modelli più sofisticati con regolazione elettronica che si auto-adatta alla temperature.
Ingegnere, in linea di massima concordo sulle sue considerazioni. Una piccola riflessione però la farei in merito ad una specifica applicazione della cinghia relativamente a moto di nicchia quali sono le Harley Davidson e anche altre custom che adottano questo sistema. In termini di silenziosità, dolcezza della trasmissione del moto dal cambio alla ruota (mi passi l'espressione profana) e intervalli di sostituzione molto dilatati nel tempo, la cinghia a mio avviso si presenta come una pregevole soluzione. Ovviamente si tratta di mezzi che non fanno sterrato e si muovono ad andature abbastanza costanti e non esasperate. In quest'ottica secondo me la cinghia ha un suo senso 😊
Dopo aver avuto due moto con la catena nel 70 e una Guzzi v65 nell’80 ero sempre stato curioso riguardo alla cinghia che a me sembra la soluzione più razionale per una moto. Non mi piace l’idea di guardare moto pesanti o con le pedane in avanti: avevo guardato con interesse alle Buell ma era “troppo”, poi ho comprato una Scarver, uno dei due modelli BMW con la cinghia, peraltro quasi uguali come forcellone e trasmissione. Ora ha circa 60000 km, penso che dovrei farla sostituire, ma devo dire che sembra a posto, si vedono ancora le scritte sulla superficie esterna e non ha praticamente chiesto manutenzione, considerando però che la moto era normalmente tenuta in garage, quindi è andata benissimo. Non posso dire altrettanto delle catene che all’epoca richiedevano una manutenzione continua oltre a frequente sostituzione e del cardano, che si fa sentire nella guida e nel mio caso a circa 70000 km aveva cominciato a dare segni di usura, pur avendo fatto la manutenzione prevista. Mi sembra che l’argomento sia stato trattato in modo un po’ superficiale al contrario di altri che ho apprezzato molto. Dovendo riassumere direi che i lati negativi della cinghia stanno negli ingombri, per alcuni anche nell’estetica e soprattutto nella limitazione dell’ escursione del forcellone se il pignone non coincide col suo perno, ma i vantaggi sono innegabili. La perdita di potenza non sembrava superiore alla catena, dalle prove di Mototecnica; non credo che il peso aggiunto alla ruota posteriore sia molto più alto di una corona e certamente inferiore alla coppia conica con la sua scatola. Forse richiede che i cuscinetti della ruota siano più robusti perché deve stare alla giusta tensione per non usurarsi. Ma che dire della catena? Andrebbe bene se fosse chiusa e lavorasse in olio, ma così esposta chiede di metterci sempre le mani per pulizia e manutenzione. Ho conosciuto due persone che ci hanno rimesso la prima falange delle dita, visto moto sportive girare pericolosamente con la catena lentissima ed anche chi si è trovato con la ruota posteriore bloccata dopo che era uscita dalla corona incastrandosi. Inoltre nelle auto era stata abbandonata un secolo fa, per ovvi motivi.
Dottore buongiorno, seguo ogni sua uscita e desideravo appellarmi a lei per un consiglio che predilige conoscenza del settore. Posseggo un Alfa 146 2000 Twin Spark Quadrifoglio del 1996 ovviamente benzina. Ieri a motore ben caldo Ho estratto l'astina del controllo livello olio per vedere Se uscissero vapori dal foro e così è stato. Da quest'ultimo fuoriescono dei leggeri vapori, una sorta di condensa umida, lo stesso svitando il tappo per il rabbocco dell' olio. Premetto che io abito in montagna e da me la temperatura è più bassa. Desideravo chiederle se questo vapore leggero che fuoriesce dalla astina dell'olio fosse dovuto ai vapori dell'olio all'interno della Coppa, oppure fosse qualcosa di anomalo. Premetto che ho installato il decanter per i vapori dell'olio a parte, chiudendo i tubi frontali che portavano lo stesso nel corpo farfallato. Ringraziandola per il suo grande lavoro La saluto e le auguro buona domenica
Ovviamente è difficile se non impossibile valutare senza vedere con i propri occhi, ma in linea di massima tenderei a tranquillizzarti. Si tratta di un fenomeno piuttosto normale. Diventa un'anamolia se fosse molto abbondante, ma mi sembra di capire che non è così.
@moxgarage dottore grazie infinite per la sua udienza, ne approfitto per porre un ultimo quesito assai tecnico. Mesi a dietro mi si è rotto lo scambiatore acqua olio, in quanto ha cominciato a tirare fuori acqua da uno dei due tubicini,l ho riparato con una guaina ad alte temperature,purtroppo, anche se meno ha continuato a perdermi. Se lo scambiatore acqua e olio si rompesse o si fosse rotto anche internamente, c'è il rischio che l'acqua vada a finire all'interno dell'olio motore?e se si, come verificarlo? La ringrazio infinitamente
Capisco caro Mox che per te l’Harley Davidson non è una moto come pensano la maggior parte dei BMWisti e motociclisti in genere. Se però consideri anche questi modelli come delle moto, allora sappi che HD produce circa 180.000 moto all’anno il che significa che circolano nel mondo alcuni milioni di questi “cancelli” con trasmissione finale a cinghia. Non ho recensioni o segnalazioni di cinghie che si rompono e spero che non sia la mia la prima ora che ho circa 60000 km ed è un cancello da 500 kg con 130 Nm di coppia! Questa è la quinta HD con cinghia che ho avuto, certo ho amato di più il GS 1200 la penultima che ho dovuto cambiare per ragioni di età ed acciacchi. Nella mia vita ho cambiato circa 18 moto per lo più Honda e Suzuki a catena ed era una bella rottura di scatole. Cardano n.1, cinghia n.2 catena fuori classifica. Ciao
Assolutamente nessuna discriminazione verso HD. Al contrario di quanto molti credono, sono moto che in un contesto molto classico, hanno spesso soluzioni tecnologicamente molto avanzate. Ciò detto, sono architetture particolari e, per quanto leader in uno specifico segmento, rimangono di nicchia rispetto i volumi dell'intero mercato. Pure il cardano, nonostante sia montato sulla moto più venduta, è comunque da considerarsi una soluzione di nicchia se paragonata all'intero mercato moto che monta quasi sempre una catena. La praticità non si discute e concordo al 100% Sull'ultima moto che ho avuto a catena avevo montato l'oliatore automatico, maledicendomi per non averci mai pensato prima.
La cinghia, se si escludono pista e sterrati, ha solo vantaggi e sinceramente rimane un mistero il fatto che non venga utilizzata sulla maggior parte delle moto. Manutenzione quasi assente, auto tensione, silenziosità (altro che pignoni gommati), dolcezza, durata pressoché infinita, pulizia. Gestisce coppie mostruose. La stragrande maggioranza delle moto ne gioverebbe, tecnicamente la catena è davvero incomprensibile, visto poi le zozzerie sferraglianti che vedo in giro poi... Va bè questo è un altro discorso. Saluti
Probabilmente siccome catena corona e pignone richiedono manutenzione, regolazione e dopo tot chilometri la loro sostituzione, ciò comporta ovviamente spese di denaro per i proprietari delle moto. Se i produttori decidessero di installare di serie puleggie e cinghia si priverebbero di futuri guadagni.
Complimenti per i video.
Ho avuto ed ho moto Harley Davidson e Buell con trasmissione finale a cinghia, mai datole attenzioni o cure e mai avuto problemi. Vero che non c'ho mai fatto sterrato.
Ora ho anche una FZ6 e ammetto che le cure che richiede la catena un po' mi annoiano; soprattutto la regolazione più che la pulizia. Ci fosse un kit di conversione a cinghia come alcuni modelli di moto hanno sarebbe allettante.
Esisteva una azienda brasiliana che li produceva. Non so se esiste ancora, ma potrei suggerirti una soluzione molto più pratica ed economica: l'oliatore automatico. Mantiene costantemente lubrificata e pulita la catena. Sull'ultima moto avuta a catena io mi trovai molto bene con il Tutoro, un oliatore meccanico. L'unica accortezza e cambiare la regolazione e/o l'olio fra estate e inverno per via della diversa temperatura. Esistono però anche modelli più sofisticati con regolazione elettronica che si auto-adatta alla temperature.
Ingegnere, in linea di massima concordo sulle sue considerazioni. Una piccola riflessione però la farei in merito ad una specifica applicazione della cinghia relativamente a moto di nicchia quali sono le Harley Davidson e anche altre custom che adottano questo sistema. In termini di silenziosità, dolcezza della trasmissione del moto dal cambio alla ruota (mi passi l'espressione profana) e intervalli di sostituzione molto dilatati nel tempo, la cinghia a mio avviso si presenta come una pregevole soluzione. Ovviamente si tratta di mezzi che non fanno sterrato e si muovono ad andature abbastanza costanti e non esasperate. In quest'ottica secondo me la cinghia ha un suo senso 😊
Concordo.
Dopo aver avuto due moto con la catena nel 70 e una Guzzi v65 nell’80 ero sempre stato curioso riguardo alla cinghia che a me sembra la soluzione più razionale per una moto. Non mi piace l’idea di guardare moto pesanti o con le pedane in avanti: avevo guardato con interesse alle Buell ma era “troppo”, poi ho comprato una Scarver, uno dei due modelli BMW con la cinghia, peraltro quasi uguali come forcellone e trasmissione. Ora ha circa 60000 km, penso che dovrei farla sostituire, ma devo dire che sembra a posto, si vedono ancora le scritte sulla superficie esterna e non ha praticamente chiesto manutenzione, considerando però che la moto era normalmente tenuta in garage, quindi è andata benissimo. Non posso dire altrettanto delle catene che all’epoca richiedevano una manutenzione continua oltre a frequente sostituzione e del cardano, che si fa sentire nella guida e nel mio caso a circa 70000 km aveva cominciato a dare segni di usura, pur avendo fatto la manutenzione prevista. Mi sembra che l’argomento sia stato trattato in modo un po’ superficiale al contrario di altri che ho apprezzato molto. Dovendo riassumere direi che i lati negativi della cinghia stanno negli ingombri, per alcuni anche nell’estetica e soprattutto nella limitazione dell’ escursione del forcellone se il pignone non coincide col suo perno, ma i vantaggi sono innegabili. La perdita di potenza non sembrava superiore alla catena, dalle prove di Mototecnica; non credo che il peso aggiunto alla ruota posteriore sia molto più alto di una corona e certamente inferiore alla coppia conica con la sua scatola. Forse richiede che i cuscinetti della ruota siano più robusti perché deve stare alla giusta tensione per non usurarsi. Ma che dire della catena? Andrebbe bene se fosse chiusa e lavorasse in olio, ma così esposta chiede di metterci sempre le mani per pulizia e manutenzione. Ho conosciuto due persone che ci hanno rimesso la prima falange delle dita, visto moto sportive girare pericolosamente con la catena lentissima ed anche chi si è trovato con la ruota posteriore bloccata dopo che era uscita dalla corona incastrandosi. Inoltre nelle auto era stata abbandonata un secolo fa, per ovvi motivi.
Dottore buongiorno, seguo ogni sua uscita e desideravo appellarmi a lei per un consiglio che predilige conoscenza del settore.
Posseggo un Alfa 146 2000 Twin Spark Quadrifoglio del 1996 ovviamente benzina.
Ieri a motore ben caldo Ho estratto l'astina del controllo livello olio per vedere Se uscissero vapori dal foro e così è stato.
Da quest'ultimo fuoriescono dei leggeri vapori, una sorta di condensa umida, lo stesso svitando il tappo per il rabbocco dell' olio.
Premetto che io abito in montagna e da me la temperatura è più bassa.
Desideravo chiederle se questo vapore leggero che fuoriesce dalla astina dell'olio fosse dovuto ai vapori dell'olio all'interno della Coppa, oppure fosse qualcosa di anomalo.
Premetto che ho installato il decanter per i vapori dell'olio a parte, chiudendo i tubi frontali che portavano lo stesso nel corpo farfallato.
Ringraziandola per il suo grande lavoro La saluto e le auguro buona domenica
Ovviamente è difficile se non impossibile valutare senza vedere con i propri occhi, ma in linea di massima tenderei a tranquillizzarti. Si tratta di un fenomeno piuttosto normale. Diventa un'anamolia se fosse molto abbondante, ma mi sembra di capire che non è così.
@moxgarage dottore grazie infinite per la sua udienza, ne approfitto per porre un ultimo quesito assai tecnico.
Mesi a dietro mi si è rotto lo scambiatore acqua olio, in quanto ha cominciato a tirare fuori acqua da uno dei due tubicini,l ho riparato con una guaina ad alte temperature,purtroppo, anche se meno ha continuato a perdermi.
Se lo scambiatore acqua e olio si rompesse o si fosse rotto anche internamente, c'è il rischio che l'acqua vada a finire all'interno dell'olio motore?e se si, come verificarlo?
La ringrazio infinitamente
Per le auto le daf anni 70 mi pare.
Capisco caro Mox che per te l’Harley Davidson non è una moto come pensano la maggior parte dei BMWisti e motociclisti in genere. Se però consideri anche questi modelli come delle moto, allora sappi che HD produce circa 180.000 moto all’anno il che significa che circolano nel mondo alcuni milioni di questi “cancelli” con trasmissione finale a cinghia. Non ho recensioni o segnalazioni di cinghie che si rompono e spero che non sia la mia la prima ora che ho circa 60000 km ed è un cancello da 500 kg con 130 Nm di coppia! Questa è la quinta HD con cinghia che ho avuto, certo ho amato di più il GS 1200 la penultima che ho dovuto cambiare per ragioni di età ed acciacchi. Nella mia vita ho cambiato circa 18 moto per lo più Honda e Suzuki a catena ed era una bella rottura di scatole. Cardano n.1, cinghia n.2 catena fuori classifica. Ciao
Assolutamente nessuna discriminazione verso HD. Al contrario di quanto molti credono, sono moto che in un contesto molto classico, hanno spesso soluzioni tecnologicamente molto avanzate. Ciò detto, sono architetture particolari e, per quanto leader in uno specifico segmento, rimangono di nicchia rispetto i volumi dell'intero mercato. Pure il cardano, nonostante sia montato sulla moto più venduta, è comunque da considerarsi una soluzione di nicchia se paragonata all'intero mercato moto che monta quasi sempre una catena. La praticità non si discute e concordo al 100% Sull'ultima moto che ho avuto a catena avevo montato l'oliatore automatico, maledicendomi per non averci mai pensato prima.
La cinghia, se si escludono pista e sterrati, ha solo vantaggi e sinceramente rimane un mistero il fatto che non venga utilizzata sulla maggior parte delle moto. Manutenzione quasi assente, auto tensione, silenziosità (altro che pignoni gommati), dolcezza, durata pressoché infinita, pulizia. Gestisce coppie mostruose. La stragrande maggioranza delle moto ne gioverebbe, tecnicamente la catena è davvero incomprensibile, visto poi le zozzerie sferraglianti che vedo in giro poi... Va bè questo è un altro discorso. Saluti
Probabilmente siccome catena corona e pignone richiedono manutenzione, regolazione e dopo tot chilometri la loro sostituzione, ciò comporta ovviamente spese di denaro per i proprietari delle moto.
Se i produttori decidessero di installare di serie puleggie e cinghia si priverebbero di futuri guadagni.