salve e complimenti per la spiegazione, non sono un tecnico ma le vorrei fare una domanda: se ho capito bene nell'avvolgimento primario passa una corrente alternata in corto circuito perchè non ci sono resistenze giusto? quindi com'è possibile? cioè per capirci, se io metto in corto circuito la 220 volt di casa mi scatta il salvavita... spero di essermi spiegato? Grazie
Ciao. Grazie per le considerazioni. Parlando del funzionamento in cto cto del trasformatore tengo a precisare che esso viene simulato mettendo in corto uno dei due lati ed alimentando l'altro a tensione ridotta fino a quando le correnti che circolano in entrambi i lati non raggiungono il valore nominale cioè, in soldoni, il massimo valore che consente un funzionamento senza danni. È chiaro che esistono sia le resistenze che le reattanze perché se così non fosse la corrente sarebbe infinitamente grande e distruggerebbe tutto in un'attimo. Infatti se esistono gli avvolgimenti devono esserci le resistenze e le reattanze. Questa simulazione serve a determinare le caratteristiche elettriche del trasformatore ed è quindi un funzionamento particolare. Nella pratica se si verificasse un corto circuito, la corrente sarebbe molto più alta. Per questo motivo esistono gli interruttori magnetotermici che intervengono rapidamente per salvare il circuito trasformatore compreso. Il salvavita o interruttore differenziale svolge un'altra funzione: interviene nel caso di dispersione a terra di corrente cioè nel caso di cedimento dell'isolamento di un utilizzatore elettrico non in caso di corto circuito. Per fortuna nelle nostre case ma anche in laboratori artigianali o in fabbriche ci sono questi due protettori che salvano l'impianto elettrico. In caso contrario saremmo rovinati perché in un attimo andrebbe tutto in fumo. Spero di aver sollevato qualche dubbio con queste mie parole. Arrivederci e grazie.
@@salvatoreriolo1228 La ringrazio per la delucidazione, in maniera più semplice quello che vorrei sapere è: prendendo un comunissimo alimentatore da banco di quelli che trasformano la corrente da 220 volt alternata , a corrente continua, allinterno hanno un trasformatore giusto.... ecco cosa c'è prima dell'avvolgimento primario per far si che non si bruci tutto?
@@Fapic Ciao. Un alimentatore da banco, come tu lo definisci, alimentato a 220 V alternati, può fornire una tensione continua di valore più basso se ha un trasformatore ed un gruppo raddrizzatore. Ti ricordo che il trasformatore funziona solo in alternata. Se lo alimenti a tensione continua, si brucia. Pertanto se fai un corto hai morsetti dell'alimentatore rischi di bruciare sia il ponte di raddrizzamento che il trasformatore. Credo che non ci sia nulla a monte del primario del trasformatore se non delle protezioni interne sotto forma di fusibili contro i corto circuiti. Almeno credo che sia così.
La reattanza Xo nel funzionamento a vuoto cosa rappresenta ?
Rappresenta la stessa che nel funzionamento sotto carico. Infatti anche a vuoto la macchina si magnetizza altrimenti non avresti la V2 a vuoto
salve e complimenti per la spiegazione, non sono un tecnico ma le vorrei fare una domanda: se ho capito bene nell'avvolgimento primario passa una corrente alternata in corto circuito perchè non ci sono resistenze giusto? quindi com'è possibile? cioè per capirci, se io metto in corto circuito la 220 volt di casa mi scatta il salvavita... spero di essermi spiegato?
Grazie
Ciao. Grazie per le considerazioni. Parlando del funzionamento in cto cto del trasformatore tengo a precisare che esso viene simulato mettendo in corto uno dei due lati ed alimentando l'altro a tensione ridotta fino a quando le correnti che circolano in entrambi i lati non raggiungono il valore nominale cioè, in soldoni, il massimo valore che consente un funzionamento senza danni. È chiaro che esistono sia le resistenze che le reattanze perché se così non fosse la corrente sarebbe infinitamente grande e distruggerebbe tutto in un'attimo. Infatti se esistono gli avvolgimenti devono esserci le resistenze e le reattanze. Questa simulazione serve a determinare le caratteristiche elettriche del trasformatore ed è quindi un funzionamento particolare. Nella pratica se si verificasse un corto circuito, la corrente sarebbe molto più alta. Per questo motivo esistono gli interruttori magnetotermici che intervengono rapidamente per salvare il circuito trasformatore compreso. Il salvavita o interruttore differenziale svolge un'altra funzione: interviene nel caso di dispersione a terra di corrente cioè nel caso di cedimento dell'isolamento di un utilizzatore elettrico non in caso di corto circuito. Per fortuna nelle nostre case ma anche in laboratori artigianali o in fabbriche ci sono questi due protettori che salvano l'impianto elettrico. In caso contrario saremmo rovinati perché in un attimo andrebbe tutto in fumo. Spero di aver sollevato qualche dubbio con queste mie parole. Arrivederci e grazie.
Scusa....chiarito qualche dubbio....non sollevato.
@@salvatoreriolo1228 La ringrazio per la delucidazione, in maniera più semplice quello che vorrei sapere è: prendendo un comunissimo alimentatore da banco di quelli che trasformano la corrente da 220 volt alternata , a corrente continua, allinterno hanno un trasformatore giusto.... ecco cosa c'è prima dell'avvolgimento primario per far si che non si bruci tutto?
@@Fapic
Ciao. Un alimentatore da banco, come tu lo definisci, alimentato a 220 V alternati, può fornire una tensione continua di valore più basso se ha un trasformatore ed un gruppo raddrizzatore. Ti ricordo che il trasformatore funziona solo in alternata. Se lo alimenti a tensione continua, si brucia. Pertanto se fai un corto hai morsetti dell'alimentatore rischi di bruciare sia il ponte di raddrizzamento che il trasformatore. Credo che non ci sia nulla a monte del primario del trasformatore se non delle protezioni interne sotto forma di fusibili contro i corto circuiti. Almeno credo che sia così.
Grazie!!!