Tutto molto vero. Il ruolo dell'arrangiamento è fondamentale e non a caso è (o forse era) un lavoro differente dal produttore, dal fonico e soprattutto dal musicista. Poi è chiaro che se il produttore ne capisce le cose sono piu semplici. Il fonico è un arrangiatore indiretto perchè ne subisce i risultati e quindi sa esattamente ciò che sarebbe giusto fare, ma che non sempre può fare. Complimenti per il canale e per i contenuti.
secondo me questo impoverimento dell'armonia e della creatività in generale è dato da due motivi: (scusate la franchezza) 1 la musica di oggi è fatta da ragazzini per ragazzini, e il 90% dei giovani di oggi non ha personalità. 2 la musica di oggi è fatta in maniera approssimativa perchè nella maggior parte dei casi non porta risultati ne economici ne di qualsiasi altra forma di gratificazione. A me capitano clienti giovano che non sono disposti a spendere soldi per fare musica di qualità e in un certo senso hanno anche ragione perché forse in questo periodo purtroppo non ha più molto senso. L'aspetto positivo è che chi ha veramente talento e idee chiare oggi può veramente emergere in un mercato dove la musica di qualità è praticamente inesistente, ma con quale obiettivo se poi impegnarsi non porta comunque a fare questo mestiere? scusate lo sfogo
La musica italiana, oggi, insegna che tra produttori "musicisti" e produttori "non musicisti" ( leggi completamente ignoranti) non c'è alcuna differenza... Vero che pur non conoscendo la teoria musicale puoi essere creativo e avere un orecchio che comunque ti porta ad un risultato, ma non credo (pur parlando da musicista) che oggi, purtroppo, ci siano tanti cultori nel professionismo musicale
Probabilmente è così. Ma dietro ai prodotti più curati penso ci sia sempre un buon bacground teorico. Altrettanto vero che c'è molta superficialità nella produzione e nell'utenza.
@@corradospadaIn realtà io vedo dei "producer" che mettono dentro accordi coerenti grazie ad un algoritmo che forza il rispetto della tonalità e poi quando è ora di cantare saltano fuori cose tipo Eb su un Do maggiore. Andare solo a orecchio o a software ha le gambe corte.
Bravissimo, bel video sull’argomento teorico musicale… 😉
Grazie mille!
Belle riflessioni, grazie
Grazie per aver seguito il video.
Grazie belissimo video
Sono contento che tu lo abbia apprezzato. Grazie.
Bravo Alberto.
Ottima riflessione.
Grazie
Grazie a te.
Argomento essenziale per tutti gli addetti al settore musicale, secondo me
Grazie
Si, io credo che sia difficile prescindre dalla teoria. Grazie per aver guardato il video.
@@albertomacerata9285 da quando vi ho scoperto non me ne perdo uno dei vostri bellissimi video
Tutto molto vero. Il ruolo dell'arrangiamento è fondamentale e non a caso è (o forse era) un lavoro differente dal produttore, dal fonico e soprattutto dal musicista. Poi è chiaro che se il produttore ne capisce le cose sono piu semplici. Il fonico è un arrangiatore indiretto perchè ne subisce i risultati e quindi sa esattamente ciò che sarebbe giusto fare, ma che non sempre può fare. Complimenti per il canale e per i contenuti.
Come si fa la ola sui commenti?
HAHAHAH!! Gtazie, troppo buono!
secondo me questo impoverimento dell'armonia e della creatività in generale è dato da due motivi: (scusate la franchezza) 1 la musica di oggi è fatta da ragazzini per ragazzini, e il 90% dei giovani di oggi non ha personalità. 2 la musica di oggi è fatta in maniera approssimativa perchè nella maggior parte dei casi non porta risultati ne economici ne di qualsiasi altra forma di gratificazione. A me capitano clienti giovano che non sono disposti a spendere soldi per fare musica di qualità e in un certo senso hanno anche ragione perché forse in questo periodo purtroppo non ha più molto senso. L'aspetto positivo è che chi ha veramente talento e idee chiare oggi può veramente emergere in un mercato dove la musica di qualità è praticamente inesistente, ma con quale obiettivo se poi impegnarsi non porta comunque a fare questo mestiere? scusate lo sfogo
La musica italiana, oggi, insegna che tra produttori "musicisti" e produttori "non musicisti" ( leggi completamente ignoranti) non c'è alcuna differenza... Vero che pur non conoscendo la teoria musicale puoi essere creativo e avere un orecchio che comunque ti porta ad un risultato, ma non credo (pur parlando da musicista) che oggi, purtroppo, ci siano tanti cultori nel professionismo musicale
Probabilmente è così. Ma dietro ai prodotti più curati penso ci sia sempre un buon bacground teorico. Altrettanto vero che c'è molta superficialità nella produzione e nell'utenza.
@@albertomacerata9285 direi più che altro che la maggior parte della musica di oggi non richiede obbligatoriamente una preparazione musicale
@@corradospadaIn realtà io vedo dei "producer" che mettono dentro accordi coerenti grazie ad un algoritmo che forza il rispetto della tonalità e poi quando è ora di cantare saltano fuori cose tipo Eb su un Do maggiore. Andare solo a orecchio o a software ha le gambe corte.