Da sabato 16 novembre sarà in edicola e in libreria (e on line sul sito per gli abbonati digitali) il nuovo volume di Limes "I signori degli oceani", dedicato agli argomenti di queste Giornate del Mare.
È,per me, fondamentale poter accedere ad informazioni di così grande importanza ed espresse con così grande lucidità e competenza. Grazie Limes , grazie dr. Caracciolo…..
1:11:25 in italia abbiamo maturato una sorta di Volontà di Pazienza, che forse è + utile in geologia che in geopolitica (mi chiedo come leggere il fatto che, a dispetto della volontà di limes e dei suoi utenti, la comunicaz pol e mediat nazionale continui imperterrita la sua deriva di 'incoscienza sostanziale' sui fatti - e nn è certo una sorpresa, anzi: ma ciò significa che non contiamo proprio nulla, che anche ragionare è inutile, forse pure deleterio se nn rischioso?)
Buon giorno, Spett. Limes Rivista Italina di geopolitica: non sono riuscito a seguire il vs live un sonoro (compresi i sottotitoli) dati a singhiozzo. Grazie per il Vs lavoro. Antonio
Leggo commenti su molti canali di 'geopolitici'. Solo su questo canale noto parecchie critiche. Che poi fossero costruttive, allora amplierebbero il dibattito. Anzi, sarebbero auspicabili. E invece. Due sono le cose. O ostracismo puro e allora vorrei conoscere origine, o una certa invidia professionale. Ascoltiamo e basta, poi ognuno si fa la sua idea
Oppure sono bot e fanatici russofili che danno contro ogni opinione non sia loro. Oppure sono fanatici americani liberali e liberalisti. Ma la gente non estremista difficilmente disprezza questi interventi
Chi decide dove vanno e che cosa vanno a fare le nostre navi da guerra? Certo si tratta di strategie NATO coordinate, ma chi le disegna? Come rileviamo lo spazio in esse del nostro interesse nazionale? Siamo solo esecutori, ripetitori o, autenticamente, co-decisori?
Quesiti più che giustificati. In tutta modestia,ricordando alcune puntate di LIMES,non recenti ma attualissime nei contenuti,risponderei che l'egemone detta la strategia e i satelliti cercano le tattiche per attuare il disegno strategico dell'egemone nelle modalità più consone alle proprie necessità o alle peculiari situazioni nazionali.È utile ricordare che ai satelliti(spesso generosamente definiti alleati)non è concesso avere strategie senza il benestare dell'egemone. Interesse nazionale e profondità strategica non sono concetti molto graditi al Pentagono quando altri desideranoapplicarli,ma,sempre riferendomi a LIMES,qualche leva contrattuale tutto sommato la abbiamo per guadagnare una discreta autonomia...sempre rapportata ai nostri mezzi.
Manca il fattore umano, emerge un po' solo grazie all'intervento del prof. Ivetic. Per il resto tutta l'attenzione è concentrata su aspetti istituzionali e tecnici.
Meno male che manca il fattore umano. Il potenziale delle nazioni va valutato nei termini: della geografia, dell'economia, della potenza tecnologica e finanziaria, della demografia e si può perfino valutare la grandezza storica e filosofica di un popolo. Bisogna però evitare in ogni modo di finire nelle valutazioni metafisiche o nei luoghi comuni che pretendono di definire il "carattere" di un popolo su scala geopolitica, cosa che è chiaramente ideologica in quanto le decisioni in politica estera sono prese dai vertici dei governi, non certo dai popoli.
@@Controlamonetaadebito io sono prima di tutto un grandissimo appassionato di stronzate, quindi intanto mi congratulo. Poi se volesse ogni tanto dire qualcosa di serio, visto il livello, le consiglio "il primo libro di antropologia" di Marco Aime. Non ha i baffi se questa è la sua passione, però è una buona lettura
@@Controlamonetaadebito non deve essere facile capire la differenza tra un libro e una sezione commenti, ma ci provo lo stesso: se cerca conoscenza provi un libro, se cerca risate provi a finirne uno e a rileggere quello che scrive
Non mi sorprende, purtroppo, che non si accenni al cosiddetto "Piano Mattei" anche solo per mortificarlo o massacrarlo. Ci sono sfaccettature geopolitiche al riguardo che hanno a che vedere con la proiezione italiana nel Mediterraneo, appunto, e in Africa. Non si tratta solo di lotta all'immigrazione e affari.
Da sabato 16 novembre sarà in edicola e in libreria (e on line sul sito per gli abbonati digitali) il nuovo volume di Limes "I signori degli oceani", dedicato agli argomenti di queste Giornate del Mare.
È,per me, fondamentale poter accedere ad informazioni di così grande importanza ed espresse con così grande lucidità e competenza. Grazie Limes , grazie dr. Caracciolo…..
Grazie. Splendido convegno...
Audio non all`altezza di un evento online di questa portata.
Grazie come al solito molto interessante
Gracias!
1:11:25 in italia abbiamo maturato una sorta di Volontà di Pazienza, che forse è + utile in geologia che in geopolitica (mi chiedo come leggere il fatto che, a dispetto della volontà di limes e dei suoi utenti, la comunicaz pol e mediat nazionale continui imperterrita la sua deriva di 'incoscienza sostanziale' sui fatti - e nn è certo una sorpresa, anzi: ma ciò significa che non contiamo proprio nulla, che anche ragionare è inutile, forse pure deleterio se nn rischioso?)
Ottimo il direttore
Buon giorno, Spett. Limes Rivista Italina di geopolitica: non sono riuscito a seguire il vs live un sonoro (compresi i sottotitoli) dati a singhiozzo. Grazie per il Vs lavoro. Antonio
Grande Prof. CARACCIOLO!!!
L'audio è intermittente. È impossibile ascoltarlo.
amo limes ma da sempre il punto debole è sempre stato l’audio bassissimo
Sì Ponte Sullo Stretto di Messina SUBITO!!!
Leggo commenti su molti canali di 'geopolitici'. Solo su questo canale noto parecchie critiche. Che poi fossero costruttive, allora amplierebbero il dibattito. Anzi, sarebbero auspicabili. E invece. Due sono le cose. O ostracismo puro e allora vorrei conoscere origine, o una certa invidia professionale. Ascoltiamo e basta, poi ognuno si fa la sua idea
Oppure sono bot e fanatici russofili che danno contro ogni opinione non sia loro. Oppure sono fanatici americani liberali e liberalisti. Ma la gente non estremista difficilmente disprezza questi interventi
Buongiorno. Non è possibile modificare / migliorare l’audio che diventa intermittente quando parla il Direttore?
Chi decide dove vanno e che cosa vanno a fare le nostre navi da guerra? Certo si tratta di strategie NATO coordinate, ma chi le disegna? Come rileviamo lo spazio in esse del nostro interesse nazionale? Siamo solo esecutori, ripetitori o, autenticamente, co-decisori?
Lo decidono gli strateghi e la politica insieme.
Quesiti più che giustificati.
In tutta modestia,ricordando alcune puntate di LIMES,non recenti ma attualissime nei contenuti,risponderei che l'egemone detta la strategia e i satelliti cercano le tattiche per attuare il disegno strategico dell'egemone nelle modalità più consone alle proprie necessità o alle peculiari situazioni nazionali.È utile ricordare che ai satelliti(spesso generosamente definiti alleati)non è concesso avere strategie senza il benestare dell'egemone.
Interesse nazionale e profondità strategica non sono concetti molto graditi al Pentagono quando altri desideranoapplicarli,ma,sempre riferendomi a LIMES,qualche leva contrattuale tutto sommato la abbiamo per guadagnare una discreta autonomia...sempre rapportata ai nostri mezzi.
Come mai non si è mai pensato realizzato un tubo quatar Kuwait irak Turchia per poi abbinarsi col tap ? i costi di trasporto inciderebbero di meno,
Omnes viae roman ducunt!, Vi invio in abbraccione a tutti, grazie mille dall'Argentina! Evivva l'Italia nel Limes!
Ricambio l'abbraccione, fratello argentino o italoargentino. Viva l'Italia e l'Argentina. Abbasso la Francia. :o)
@@claudiob3139 mia moglie parla benissimo il francese, hahahah
Sacre bleu.
Basta con questo pessimo audio!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Dai non si sente bene. Rosico.
ottimo evento ma sono le medesime cartine di un anno fa.
Manca il fattore umano, emerge un po' solo grazie all'intervento del prof. Ivetic. Per il resto tutta l'attenzione è concentrata su aspetti istituzionali e tecnici.
Meno male che manca il fattore umano.
Il potenziale delle nazioni va valutato nei termini: della geografia, dell'economia, della potenza tecnologica e finanziaria, della demografia e si può perfino valutare la grandezza storica e filosofica di un popolo.
Bisogna però evitare in ogni modo di finire nelle valutazioni metafisiche o nei luoghi comuni che pretendono di definire il "carattere" di un popolo su scala geopolitica, cosa che è chiaramente ideologica in quanto le decisioni in politica estera sono prese dai vertici dei governi, non certo dai popoli.
@@Controlamonetaadebito "carattere di un popolo" sarebbe la sua cultura? Mai aperto un libro di antropologia? Glielo consiglio
@@leprotto89 il carattere di un popolo a livello geopolitico non esiste.
@@Controlamonetaadebito io sono prima di tutto un grandissimo appassionato di stronzate, quindi intanto mi congratulo. Poi se volesse ogni tanto dire qualcosa di serio, visto il livello, le consiglio "il primo libro di antropologia" di Marco Aime. Non ha i baffi se questa è la sua passione, però è una buona lettura
@@Controlamonetaadebito non deve essere facile capire la differenza tra un libro e una sezione commenti, ma ci provo lo stesso: se cerca conoscenza provi un libro, se cerca risate provi a finirne uno e a rileggere quello che scrive
Non mi sorprende, purtroppo, che non si accenni al cosiddetto "Piano Mattei" anche solo per mortificarlo o massacrarlo. Ci sono sfaccettature geopolitiche al riguardo che hanno a che vedere con la proiezione italiana nel Mediterraneo, appunto, e in Africa. Non si tratta solo di lotta all'immigrazione e affari.