Oggi è avvenuto il miracolo. L'algoritmo di youtube mi ha suggerito un video (e un canale) degno di essere seguito. Finalmente qualcuno che è in grado di ragionare...
Ciao Yasmina e Buon 2023. La passione per la storia è, per me, la passione per una grande tragedia greca, in cui si empatizza spesso anche per quello che oggigiorno è definito un avversario. Siamo stati abituati a una narrazione spesso manichea e abbiamo perso quell'empatia che ci faceva vedere l'umano anche in chi si combatteva.
La cosa fondamentale che hai detto ( e che tanti a sinistra non capiscono, e sono di sinistra pure io) è aver la capacità di comprendere un fatto storico in relazione al periodo in cui è successo evitando di usare criteri critici attuali e strumentali. Come sempre... bravissima!
Video molto interessante. Le posizioni che esprimi sono chiare, mi sembra impossibile equivocarle e mi piace anche come le esponi, non nascondendone gli aspetti più critici e soppesandole con realismo (mentre di questi tempi sembra tornata la tendenza a ragionare su posizioni ideologiche e lontane dal confronto con la realtà).
Molto interessante questo viaggio.Esplorare, conoscere luoghi per approfondire conoscenze storiche trovo sia un' attività estremamente edificante, complimenti.
Ciao Yasmina ,hai spiegato benissimo in questo video una realtà totalmente distante dal nostro pensiero .Io ti trovo sempre molto oggettiva ed esaustiva nel tuo racconto ed è sempre un piacere ascoltarti con tutta la tua sottile ironia (strappi sempre un sorriso )Grazie per il video ,buon rientro in Italia
Ti seguo da qualche video perché sono interessato alla letteratura italiana e alle questioni linguistiche. Con questo video però mi hai convinto pienamente a iscrivermi al tuo canale, da tempo cercavo chi una persona che riuscisse a descrivere così bene l'essere di sinistra, l'ammirare certe situazioni senza doverle sposare per intero e capendo anche dove, troppo spesso, hanno fallito. Brava continua così.
Video davvero paicevole! Tra l'altro, l'audio si sente bene, senza rumori che disturbino, quindi ottimo lavoro! Aspetto altri aggiornamenti e videini 😎
Ti ho scoperta qualche giorno fa con il video sull'indoeuropeo. Adoro i tuoi contenuti divulgativi, ma anche le tue opinioni. La scollatura poi intrattiene abbastanza per arrivare a fine video in quelli che durano più di venti minuti Ti seguo 👌
Ciao Yasmina, ti scrivo e ti seguo dal Messico paese che ormai mi ospita da tanti anni. Ti seguo da pochissimo tempo ma per il momento tutto quello che ho visto mi è sembrato molto interessante, e per me particolarmente utile considerato che a volte per motivi professionali mi devo relazionare proprio con la linguistica , materia interessante e complessa. Complimenti per il tuo lavoro e per il tuo bell'accento sardo ciao!!!
@@YasminaPani se passi dalle mie parti o hai bisogno di qualche consiglio sarei felice di aiutarti! O...potrei organizzarti una conferenza nella facolta di lingue nell' università di governo!
Molto interessante anche l'aspetto per il quale un regime, di qualsiasi tipo, è di fatto una cosa viva e come tale tende a perpetuare sé stesso. Al di là di aspetti anacronistici e quasi risibili se visti da una prospettiva moderna, è sempre bello capire come si vivono le cose "dal di dentro". Grazie!
Ciao Yasmina. Mi piace molto l'impostazione di questo video, semplice, ma con qualcosa di esotico, sarà anche il fatto che sia in esterna. Man mano che ti sentivo parlare mi rendevo conto di quanto sia scarso sulla storia contemporanea. Mi ricordo che all'ultimo anno di liceo siamo arrivati all'Italia repubblicana e io l'ho solo letta perché non avevo la forza di impegnarmi di più. Mi sono piaciute molto le tua esternazioni spontanee su ciò che ti accadeva attorno, non sono mai stato di quelli che si deve tollerare tutto, anzi. Aspettiamo i prossimi contenuti, sperando che nel prossimo tu non difenda Lenin;)
Gli aspetti apologetici e quasi agiografici di questi personaggi sono comprensibili nei regimi soprattutto se si pensa che nemmeno le cosiddette democrazie ne sono scevre(si pensi a g.washington ecc). Una cosa non molto nota ai più è che i vietnamiti non "sconfissero" solo francesi e americani, ma respinsero anche un tentativo di invasione/offensiva dei compagni cinesi qualche anno dopo, poiché essendo sostenuti dall'unione sovietica(che aveva rotto con la cina da cui la diplomazia del ping pong di nixon e relativo raffreddamento-riavvicinamento usa-cina) avevano rovesciato il regime sanguinario dei khmer rossi in Cambogia allineato con Pechino. Solo i giapponesi hanno tenuto il paese dovendo abbandonarlo per la sconfitta nella II guerra mondiale.
Yasmina ho scoperto i tuoi video e ti faccio i complimenti per il tuo tentativo, forse alle volte un pò debordante ma pieno di energia e di sana invettiva, di porre nuovamente al centro la "questione linguistica" e l'impatto che il linguaggio, l'uso della lingua ha nel nostro vivere quotidiano. Volevo sottoporti quello che secondo me è un problema e se magari in futuro vorrai fare un video su questo tema mi piacerebbe moltissimo ascoltare come la pensi. Cerco di essere breve. Il tema è molto attuale., lo riassumo così: sul totale fallimento di una coscienza della morte, del vivere per la morte, sulla banalizzazione della morte stessa, dal "Ciao Luca" al "Ciao Sinisa" dal "Santo Subito" alle "Partite di Calcio in Cielo", si dovrà ben riflettere, prima o poi, come fenomeno di massa, al di là della simpatia o antipatia suscitata dai singoli defunti. Banalizzare la morte non è un modo di esorcizzarla, tutt'altro. Salutando un morto con un "Ciao" come se il morto potesse alzarsi e risponderti, come se potesse continuare a fare quello che faceva quando esisteva, magari non avendo mai conosciuto il defunto in vita, se non attraverso i media, non si procrastina affatto il momento in cui anche ciascuno di noi cesserà di esistere. A questo dovrebbero pensae i filosofi, invece di schierarsi pro o contro Putin (e Cirillo). Dovrebbero ricordarci che, banalizzando la morte, si ottiene, come unico risultato, il mandare in vacca tutto quello che precede la morte, cioè la nostra stessa vita. Ma a noi comuni mortali che viviamo senza riflettere sulle cose, resta il problema quotidiano di come salutare un defunto, mostrando a lei o lui vicinanza ma adeguato rispetto. Non apostrofandolo con un "Ciao", ma neppure potendo più usare disinvoltamente, come si faceva da sempre, un "Addio",perchè in fondo in fondo anche se non lo si dice pubblicamente perchè ancora considerato maleducato soprattutto in occasione di eventi funebri, molti di noi non credono più e quindi, a rigor di logica, spedire qualcuno a un mittente sconosciuto suonerebbe come il, quello si mitico, "Return to Sender" di Elvis Presley memoria, dobbiamo allora inventarci una nuova allocuzione da usare per rivolgere ai morti un saluto? Potrebbe essere una idea ripristinare il latino "Vale" che era sì anche una formula di saluto conviviale, ma veniva usata anche negli epitaffi ed è meno "sputtanata" del "Ciao" che è troppo amichevole e informale, e ha anche il problema di derivare dal dialetto veneto e quindi spesso si accompagnava a bestemmie non proprio adeguate a un commiato funebre 🙂 Oltretutto ho letto che Ciao deriva da una forma contratta veneta di una espressione che significava "Servo Vostro" o qualcosa del genere, insomma saremmo in piena commedia dell'arte, Arlecchino servo di due Padroni. Che ci vogliamo fare, le radici culturali dell'Italia poggiano sulla Commedia dell'Arte più che sulla Divina Comedia. Vabbè ma tanto il "Ciao" è una delle poche espressioni italiane, assieme a Pizza e Pasta e (that's) Amore, che è stata adottata da mezzo mondo, quindi una battaglia contro il "Ciao" forse è proprio una battaglia persa. Ma tornando al probelma del commiato ai defunti, che ne dici? Vale va bene o proporresti altro? "Vale Luca" o "Vale Sinisa" suonano un pochino meglio, no? Credo che poi questo ragionamento possa essere apprezzato dai nostri attuali nuovi governanti. Che dici, si scrive al Ministero della Cultura (Popolare) ? Buonanotte e grazie per i tuoi video
Meglio dei RIP messi a caso però, non trovi? Ad ogni modo il congedarsi da un morto che non si conosce personalmente credo sia un tentativo di creare una vicinanza emotiva che però non si ha. Ti dirò, lo trovo un modo più delicato dei vari "Addio" o "Condoglianze". Se ci pensi anticamente i cimiteri erano un modo per mantenere il contatto con gli estinti: le vedove andavano a trovare i mariti e parlavano con le tombe, le abellivano, ti dicevano "Un giorno sarò io lì, ho prenotato il loculo accanto". Più che un modo per esorcizzare la morte credo sia più un modo per ricordare la vita.
Intanto io non sono un'antropologa o una psicologa quindi non vedo a quale titolo dovrei suggerire alle persone come affrontare la morte 😅 comunque "vale" era davvero il corrispettivo di "ciao", si usava anche tra amici!
@@YasminaPani e quindi è appropriato salutare un morto con "ciao"? Non un morto che si conosceva bene in vita, non un proprio parente o amico. Un morto che in vita al più si è visto in TV. Credo sia una questione linguistica da porsi, ti chiedevo un parere e basta
@@YasminaPani si vede che il signore non é sardo altrimenti saprebbe come noi sardi amiamo estremizzare con epiteti sulla morte tipo " e bai e boccidì" tradotto ma vai e ammazzati, o molto amorevolmente quando un birbantello dei tuoi figli ne combina una " ti n'di segu su tzugu" ti taglio il collo. Mi ha fatto moto ridere la tua RIsPosta 🤣😂
Permettimi Il ciao deriva dal Veneto sciao ( schiavo). Il ciao non è mai accostato a una bestemmia ( ci saranno eccezioni ma in una vita passata in Veneto non mi ricordo di aver sentito un tale accostamento) Per il resto non credo che ci sia un problema linguistico sulla morte, il maggior problema , a mio avviso, è la paura della vecchiaia, vecchi che vogliono fare gli amiconi dei giovani solo per non dover accettare che sono anagraficamente parte della preistoria. Qui è il vero problema linguistico, fare un bel lifting al proprio linguaggio pur di essere giovanili.
A pleasure to listen to your recent studies into the development of Vietnam. I recently took interest in the life of Ho Chi Minh-one has to ‘unlearn’ all of the hearsay and preconceptions about the plight of Minh, as well as his mission to free Vietnam from French Colonialism. In the limited amount of time I have spent reading about Minh, and 20th century politics in Vietnam, I feel I have already obtained lucidity where there was only confusion. For instance, Minh’s education in America, in addition to his love of basic democratic rights, have been brought to my attention. I was very misinformed in my early years as a student. The invaluable role Buddhism has played in Vietnam, is also part of my fascination with the country (and all of South East Asia.) Have you read some of the foundational texts in Buddhism, such as the Dhammapada, the Diamond Sutra, or the Platform Scripture? I take an active interest in these texts, and would like to be seen more as a ‘practitioner’ of Buddhism, than as a scholar.
Thank you for your comment. I've studied Indian religions when I was at the university, because one of the languages that I was focusing on was sanskrit, so I read the Dhammapada. It's an interesting book, not different from the Bible or any other "sacred" text.
Hai visitato posti bellissimi. Forse un giorno riusciro`anche io a vedere il Vietnam. Nei film muore sempre il cattivo, oppure il buono e il cattivo insieme, oppure ancora il cattivo, il traditore e la persona amata ecc ecc, ma quelli che non muoiono mai sono lo stupido e l´ignorante, dai quali non vi e` rimedio alcuno. Sei bravissima Yasmina, ho visto questo video e mi sono iscritto🙂
Che bel video, complimenti! Divertente, istruttivo e fonte di dibattito. Per mia personale convinzione, è tipico degli esseri umani (democratici e non), cercare eroi da glorificare, forse per crearsi una piccola tana mentale di valori e consuetudini dove stare perfettamente a nostro agio. Ne sono ancora più convinta dai recenti avvenimenti vaticani: non c'è niente di meglio di un defunto illustre per attribuirgli miracoli mai avvenuti e mettergli in bocca frasi mai pronunciate. (Non oso immaginare la bibbia, e chi la interpreta alla lettera 😳) Il culto della personalità è fenomeno universale, ma nei paesi sedicenti comunisti, che tecnicamente rifiutano la superiorità elettiva (dovremmo essere tutti uguali, no?) fa ancora più specie. È anche interessante il fenomeno per cui ad una divinità tradizionale viene sostituito un umano illustre ma totalmente divinizzato. È evidente che la nostra psiche ha necessità di questa figura. Scusa la prolissità ma hai toccato argomenti molto interessanti e che fruttano una riflessione. Grazie davvero, continua con i video reportage, si sente benissimo e l'interazione con il milite locale è da singhiozzo per trattenere le risate. ❤️
Io in realtà penso che il forte spirito patriotico e di identità nazionale, che coincide con quella culturale ,sia tipica, invece, dei Paesi comunisti (ma anche dei paesi con dittature di Destra, anche se, secondo me, in misura minore). Non mi sorprende che proprio in questi Paesi vi sia una forte glorificazione di una singola personalità che diventa emblema di tutti quelli che sono i valori che ogni cittadino deve incarnare nella sua vita: se tutti aspiriamo ad un singolo modello umano, allora tutti ci comporteremo, o tenteremo di farlo, come si è comportato questo Modello. Avere un simbolo unico, quasi divino, è il modo migliore per uniformare la popolazione che, TUTTA, cercherà di emularlo. Quindi, ripeto, per me è normalissimo che ci sia in questi paesi un Uomo modello, che incarni tutti i valori di quel popolo. L'essere "tutti uguali" a cui tu ti riferisci non è l'"essere tutti uguali" al quale possiamo pensare noi occidentali nati e vissuti nelle democrazie occidentali. E', invece, nei paesi democratici, nelle democrazie occidentali che non esistono modelli unici e riconosciuti dall'intera popolazione. Anche il culto del passato è molto diverso. Avete presente i discorsi di Putin e il continuo riferimento alla seconda guerra mondiale, al valore dei Russi, ecc? Vi immaginate Mattarella che parla dell'Italia nella seconda guerra (beh, anche perché non ci abbiamo fatto una gran figura)? Per noi suonerebbero decisamente anacronistici. Non ci ricordiamo cosa abbiamo fatto per liberare Trieste, figurarsi se andiamo più indietro!
Ciao Yasmina, anche per via di varie connessioni familiari, il mio campo di studi è la storia e la cultura della diaspora vietnamita, in particolare la letteratura della diaspora vietnamita negli Stati Uniti; parlo un pochino la lingua (a livello elementare), e mi occupo nello specifico della memoria della guerra (anzi, delle guerre) del Vietnam tra romanzi, poesie e fumetto, vista dalla prospettiva dei rifugiati sudvietnamiti e dei loro figli. Ci tenevo a farti i complimenti per la lucida disamina che fai in questo video di questioni che purtroppo, complici una serie di ragioni, in Italia spesso vengono ignorate o fraintese. A distanza di decenni, anche per via di una bibliografia critica non aggiornata, certi equivoci sono infatti ancora duri a morire.
Mi ha sempre affascinato lo studio della propaganda in generale. Al di là del contenuto di matrice politica e e degli intenti, la propaganda fornisce moltissime informazioni rispetto la situazione economica, sociologica e psicologica di un dato luogo in un determinato tempo. Ricordo di non aver mai partecipato ad alcuna lezione alle superiori rispetto a questo tema, fondamentale a mio avviso per imparare a contestualizzare e per comprendere i comportamenti dei popoli davanti a certi governi. Ottimo contenuto.
Ciao Yasmina, complimenti e grazie per la passione e la competenza che metti in tutti i tuoi video (che ho scoperto da poco),e che reputo vero e proprio cibo per la mente.In questo,ti sei a un certo punto come chiesta ( o almeno così mi è parso), perché il destino di tutte le rivoluzioni comuniste fatte per liberare dei popoli oppressi,si siano poi trasformate in dittature. Ma se non sbaglio era proprio il marxismo a prevedere nel suo progetto politico,la dittatura del proletariato,in una società non più divisa in classi sociali.
Partiamo dalla premessa che, con buona pace di Barbero, non sono un amante della storia come la si studia a scuola, trovo molto più interessante un video come questo nel quale pur non facendo vedere nulla racconti molto di come stai vivendo questa esperienza, rispetto ad un video di un'ora in cui parli della guerra in Vietnam. Brava.
Sono pienamente d'accordo con te, quando dici che la storia, va valutata con i parametri sociali del tempo in cui i fatti sono accaduti. Noi tanti dettagli non li conosciamo e, penso che non li conosceremo mai.
Ciao Yasmina, complimenti per i tuoi video, sempre interessanti e thought-provoking. L'unica cosa che non ho capito del video è (immagino sia sardo) ASCALLONIS/ASCALLONES in riferimento al vietnamita urlante. Grazie!
Buongiorno Yasmina. Socialismo e democrazia...l'utopia del comunismo...Come tante utopie, difficile realizzarla... Credo abbia cercato di spiegarlo Francois Furet nel suo "Il passato di un'illusione". Cantavano i CCCP nell 1987 in "Manifesto" dall'album "Socialismo e barbarie" (parafrasi del libro di Rosa Luxemberg, "Socialismo o barbarie", per cui queste erano le due soluzioni possibili della società), "I Soviet più elettricitá non fanno il comunismo". Da noi si espone il tricolore quando la nazionale di calcio vince il mondiale o l'Europeo. Garibaldi in Italia altro che imbalsamato, negli ultimi dieci anni almeno molte sue statue sono state vandalizzate. Lo studio della storia è cambiata molto nel corso dei secoli, se pensiamo agli storici romani con i loro conflitti di interesse perché spesso provenienti dalla classe senatoriale, ai tempi più recenti con Block, Le Goff o Chabod, il salto è notevole. Quello che credo risulti difficile è raccontare la storia contemporanea, perché siamo ancora immersi in essa. Quanto tempo dovrebbe passare prima che se ne possa affrontare lo studio in maniera oggettiva? Video interessante, grazie, ciao.
Sulla glorificazione dei capi di stato vidi (nel 2018) una cosa simile in Russia, ovviamente molto più stemperata rispetto al Vietnam. Nel museo delle armi di Tula, zona dove visse Tolstoj e dove si fabbricarono quasi tutti i fucili usati dall'esercito russo nella seconda guerra mondiale, c'è un piano dell'edificio chiamato sala degli eroi. Si tratta di un esposizione di ritratti di diversi generali e a farla da padrone è un mega ritratto di Stalin in pompa magna. Parliamo di un paese che ha avuto la destalinizzazione. Io me la ridevo pensando che se in Italia facessero una cosa del genere per Garibaldi, il ritratto finisce imbrattato in una settimana. Comunque assolutamente sì per questo tipo di vlog in futuro.
Ma in tutti i totalitarismi vige il culto della persona, c'è anche in Italia solo non lo notiamo perché ci appare normale, anche se non condiviso o biasimato, l'unica reale differenza è il livello di morbosità o il fatto che non è riconosciuto dalle istituzioni.
@@marilenapetrella5285 beh ma quello riguarda la Chiesa, per quanto ci dovrebbero essere delle regole precise. Il vicario di Cristo dovrebbe teoricamente meritare qualcosa a meno di grandi errori, credo. Non ricordo più bene ma per essere santo dopo essere stati beatificati e canonizzati, bisogna che sia stato riconosciuto almeno un miracolo. Poi ci sono casi come Wojtila per cui i passaggi sono stati per qualcuno, sospettosamente brevi, mentre per un martire come il Cardinale Romero, ucciso nel 1980, la beatificazione è arrivata solo nel 2015.
@@marcoaltobelli2423 mah...si anche, ma tanto quelle contano poco, se contassero davvero la Chiesa avrebbe dovuto chiudere i battenti da tempo, ma Radetzky, pardon, Ratzinger, era il punto di riferimento di molti cattolici conservatori italiani, ben rappresentati dall'attuale Governo, io ho sentito soprattutto queste voci. Tanto che quando è seccato, ho pensato che finalmente non tritureranno più i gli zebedei con sta menata del papa emerito che sarebbe il papa vero mentre l'altro è il papa nero...tra l'altro essendo un gesuita Bergoglio, il gioco di parole veniva anche bene. Ultimamente ho sentito ancora Meluzzi e Fusaro ripetere la nenia che Bergoglio ê un impostore...detto da Meluzzi che si è inventato un titolo e una religione, non riconosciuta da nessuno, fa sorridere... I Pitura Freska l'avevano predetto più di venti anni fa, il Papa nero. A detta dei menarogna dovrebbe essere l'ultimo papa e poi arriverà l'anticristo o chi per lui.
A riguardo del Vietnam c'è una cosa che spesso non viene detta e invece è importante, e che in occidente solo quattro gatti sanno: e cioè che l'etnia Viet è solo UNA delle molte etnie del Vietnam (quella egemone, ovviamente), e che essa ha da secoli portato avanti (attraverso i vari regimi politici e le varie circostanze storiche) una propria costante politica di espansionismo imperialista ed espansionista della propria egemonia. A danno principalmente (fino alla sua cancellazione) dello storico tegno di Champa (a lungo florido nella parte centrale e meridionale dell'attuale Vietnam), che era egemonizzato dall'etnia Cham (di lingua austronesiana, cioè per dirla in modo semplificato imparentata col malese). Oggigiorno l'etnia e la lingua Cham sono subalterne e in recessione. Simile ruolo subalterno (e anche un certo uso spregiudicato dei loro villaggi e dei loro territori per scopi militari, fatto durante le guerre indocinesi, che manco a dirsi attirò addosso a questi poveracci le bombe e il napalm degli americani) è stato riservato alle numerose etnie minoritarie diffuse sull'arco montuoso (i "montagnais" dei francesi). La lunga lotta anticoloniale delle guerre indocinesi contro i francesi prima e gli americani dopo, in realtà fu solo un aspetto e un capitolo della lunga marcia dell'etnia Viet verso la costruzione d'un mini impero egemonico regionale. E negli anni '50, '60 e '70 comunismo e nazionalismo Viet (a danno di altre etnie locali) si fusero in un tutt'uno e si può dire che giunsero a compirmento gli obiettivi geopolitici e inperiali di lungo periodo da parte dell'etnia Viet, compimento per il quale le guerre indocinesi si rivelarono utili e funzionali. E i francesi prima e gli americani dopo ci si ritrovarono nel bel mezzo senza neanche rendersene ben conto. In un certo senso, furono "usati" e manco lo capirono.
Le do una notizia: Nel 99,999999999999999% dei casi, è così che nascono gli Stati Nazionali e gli Imperi. Non so, ne' mi interessa sapere se sia giusto oppure no. So solo che è così che funziona; che ci piaccia o meno.
Si', certo, molte etnie. Proprio per questo, durante la guerra con gli americani, vari antropologi furono impiegati dai militari per riconoscere le colture che circondavano i vari villaggi e quindi che cosa vi si mangiava. Da questo potevano stabilire se tali villaggi fossero popolati da "Sud" o "Nord" vietnamiti e quindi quale villaggio dovesse essere bombardato e quale no.
Messaggio comprensibilissimo, nulla da eccepire! Il video è stato davvero interessante e mi ha permesso di fare varie ricerche su Internet di cose su cui sapevo poco o nulla. Come vengono accolti gli occidentali in Vietnam? Questa è sempre la prima curiosità a cui penso, oltra a quella su usi e costumi. Ti senti tranquilla da sola? Secondo me la qualità video e audio è ottima, non te ne crucciare. Un abbraccio (io ti saluto - come sempre nel cuore della notte coi mie attacchi d'ansia - spero non ti stia sul cazzo!)
Grazie, come sempre ♥️ non riesco bene a capire come vengano visti gli occidentali! Sono tutti abbastanza gentili e accoglienti, e disponibili ad aiutarti, di solito. Quando sono da sola mi fermano molti uomini oppure mi fischiano, penso sia perché le donne lì tendono a coprirsi molto rispetto alle occidentali, quindi insomma mi notano. Poi chissà che idea hanno della nostra libertà sessuale o cose del genere! Però mi sento molto tranquilla e ho sentito davvero tante donne che viaggiano sole in Vietnam senza problemi 🙂
seppur sia stato molto emotivo nell'esprimersi, wesa nell'intervista aveva ragione a mio avviso, il comunismo non ha inventato niente, io ricordo le comuni che per poco si crearono in francia, ma anche prima certi sentimenti erano vissuti da noi, non si è inventato nulla, è l'ennesima bandieruola su cui sperare di poter riunirci, mentre dovremmo solo parlare dei principi su cui le tante bandieruole si son fatte soffiare, la radice dei tanti movimenti più o meno nobili, quella è la base su cui dovremmo tutti quanti ispirarci e su cui dovremmo parlare, non su quale asta ha la bandieruola più grossa, rimpiangendo in realtà il vento che la soffiava, cioè le nostre qualità, che anche se ci risulta difficile crederlo, ne abbiamo un bel pò... tante cose buone cara.... e buon viaggio.
In realtà per vedere musei propagandistici e non storici anche in Europa basta andare in posti tipo Budapest dove il passato comunista viene descritto in maniera molto parziale al punto che anch'io da "occidentale" l'ho trovato quasi grottesco, ma credo che l'obiettivo di questi musei sia la propaganda interna, non educare i turisti
Anche io quando sono stata più volte a Budapest fino al 2009 ho avuto questa impressione. Ad esempio la storia della persecuzione degli ebrei era pochissimo rappresentata, se non nei musei ebraici propri, e l'amica che mi ospitava e che aveva vissuto lì tutta l'infanzia, le superiori e l'università, non ne aveva mai visitati, anzi, le sembrava strano che a noi durante la scuola ci portassero a fare gite in tema Shoa.
Ma abbiamo esempi anche in Europa Occidentale: basta vedere come nei musei antropologici belgi e nei manuali per le scuole viene trattato il colonialismo in Congo.
Non basta vedere i musei per vedere cosa anno fatto i democratici americani anno portato morte e terrore al popolo vietnamita e ai ragazzi americani 50000mila morti senza contare i mutilati senza contare i pazzi che ne sono usciti
La guerra in Vietnam è l'anima nera dell'occidente e i giovani di tutto il mondo si immedesimarono in quei "piccoli uomini in pigiama nero che correvano sotto la pioggia" capaci di tenere testa all'esercito americano (e non solo). Ho Chi Min li guidava mi sembra comprensibile che sia quasi venerato. Commento interessante. Arrori du gò.😊
Allora prima di tutto grazie per quella che considero una prima parte del tuo racconto su Ho Chi Min Poi adoro i tuoi video per la semplicità e spontaneità. Racconti anche cose semplici e banali - esempio le guardie che passano o con cellulare ad alto volume - e le rendi gradevoli. Grazie e buona giornata e continuazione del viaggio
Ciao Yasmina! Il video si sente benissimo, e i contenuti sono stimolanti. Il tema politico si lega ad un commento che ti avevo scritto riguardo il femminismo contemporaneo. Si evince come il comunismo realizzato, poco importa come sia stato declinato, prenda sempre la forma di una religione politica con caratteristiche identiche alle quelle non politiche: in determinati luoghi vigono certe regole non imposte all'esterno di essi, viene venerata la figura di un messia o di un dio, poi seguono gli altri punti da te toccati e che non vado a ripetere. Anche la tua commozione per l'anniversario della rivoluzione d'ottobre, è un sentimento tipicamente religioso. Lo provavo anche io quando ero ragazzo e fervente comunista. Col tempo mi sono però accorto che le ideologie radicate nella realtà interiore divenivano mostri; quando ero comunista non mi sentivo equilibrato, il fanatismo mi portava ad una lettura della realtà che voleva piegare i fatti alle idee. '...tutti possono tendendo le braccia afferrare la sorte schiaffeggiarle la faccia renderla solida ed obbediente renderla tenera, incandescente ' cantava Ferreti spesso ubriaco fradicio. La verità è che ci sono delle leggi chiamiamole naturali, o biologiche se si vuole, che vanno rispettate. Se non lo si fa, le punizioni da pagare sono molto severe: il comunismo ha portato morte e distruzione ovunque. Ce ne sono certo versioni migliori di altre, ma la sostanza rimane la stessa: disfunzionale e non adatta a creare l’armonia prefigurata. Confrontarmi su certe temi e dover cambiare radicalmente le mie prospettive politiche mi fece soffrire molto, ma fu un importante momento di crescita ed evoluzione personale. I sentimenti ‘religiosi’ fanno parte di me, ma ora li sperimento solo attraverso l’alta letteratura o la filosofia. Rimangono nell’alveo della mia singolarità, senza più prendere una dimensione comunitaria, ma non per questo perdendo di importanza ed intesnità. Ma tu, sei comunista tipo Rifondazione? Oppure hai una visione più utopica? Oppure ancora ti rifai ai vecchi fasti del PCI? Ti saluto, altrimenti scrivo troppo e annoio. Ciao, e ancora buon viaggio! Aspettiamo nuovi video!
E' vero che Ba Ho lo hanno mitizzato (perché come generale era anche piuttosto spietato anche coi suoi), però se ci pensi c'è spesso un racconto bianco/nero, in Italia per esempio c'è molto coi partigiani. I Vietnamiti poi hanno sempre avuto questo mito della resistenza, fin dai vari attacchi cinesi respinti con l'aiuto di spade magiche fornite da tartarughe che uscivano dal lago ;-)
Ottimo video. Sicuramente durante la guerra non si sono fatti complimenti nè da una parte nè dall'altra. Rimane comunque la grande ammirazione per un popolo che ha saputo conquistare la propria autodeterminazione. Può darsi che, col tempo , la loro democrazia evolva con magari una nuova classe dirigente.
In realtà sei riuscita a rendere molto bene l'idea del mito che si è creato attorno la figura di Ho Chi Min. Personalmente, la cosa non mi sorprende, è un po' come avviene adesso in Ucraina con Bandera. Certo, non ai livelli del Vietnam e con le dovute distanze da quello che hanno rappresentato, ma trovo sia una risposta naturale di quasi tutti i popoli, che per contrapposizione a quelli che sono stati gli oppressori e padroni, scelgono di votarsi completamente a personaggi talvolta discutibili, come appunto il nazionalista ucraino.
Io ho vissuto 4 anni in Tailandia, Laos e Cambogia è normale ,fa parte della cultura asiatica , specie nel Sud est. È una società gerarchica , dove dal monaco , al mgr , al leader le autorità sono rispettate e venerate più si sale . La società poi non è individuale ma sociale e collettiva ( non nel senso politico in Tailandia ma affettivo ) ....PS : io a casa da decenni ho la bandiera esposta fuori casa e regolarmente pulita e stirata ( tradizione alpina ) ....Infine non ti offendere , ti offriamo una scatola di cioccolatini per ogni " caxxx" rimosso dal lessico . Buona permanenza
Ciao Yasmina, non vorrei che ti esponessi troppo, ma mi piacerebbe capire cosa ne pensi della nascita dell'Italia, osservare il modo in cui viene raccontata la storia... Ho libri di storia dei miei nonni... La storia d'Italia, leggendo quei libri, è stomachevole da quanto lusinghi in modo spropositato i suoi creatori. E non uso a caso questo termine in genere associato a divinità. Mi ricordo ancora un aggettivo "i redenti trentini", come se fossero peccatori perché fuori dai sacri confini! Sono libri prima della seconda, sarei curiosa di vedere come inculcavano ai bimbi che pure la seconda è stata una missione di redenzione... Hai citato Garibaldi... Garibaldì, e non mi soffermo sugli altri. Perdona lo sfogo con argomenti fuori dal tema trattato.
Ah, scusami se aggiungo, come annullare l'identità di un popolo? Usare la lingua imposta così da sradicare le radici delle civiltà che hai sottomesso. Italia approved! (niente contro l'italiano, lingua affascinante con sempre spunti nuovi da studiare, ma è stato uno strumento e la colpa e di chi l'ha usato).
Bel video, mi è piaciuta la tua riflessione su come si sia instaurato un culto su una persona che sì, avrà avuto dei grandi meriti, ma era un essere umano in fin dei conti. Mi sembra che questo tipo di fenomeno avvenga spesso quando ci sono leader di rivoluzioni o spirituali, e lo ritengo in generale un elemento da criticare. Se un popolo ottiene dei cambiamenti (che siano in meglio o in peggio poi è difficile da stabilire), non deve elevare a eroe o divinità colui che ha iniziato questo cambiamento, perché se il desiderio di cambiamento era sentito nella popolazione, avrebbe potuto partire da chiunque. Il fatto poi che questi movimenti di popolo per la libertà o l'indipendenza, ispirati da ideali comunisti o socialisti, si siano poi trasformati in regimi (o comunque non-democrazie) è un po' indizio del fatto che il popolo non è stato in grado di auto-governarsi, perché ha affidato il ruolo di leader a colui o coloro che hanno iniziato questa rivoluzione, i quali non si sono dimostrati degni di governare. Insomma, una cosa è essere leader di una rivoluzione, per cui servono carisma, coraggio, passione e altre qualità che chiamerei adolescenziali, altra cosa è essere un buon governante, per cui servono saggezza, capacità di analisi della situazione socio-economica, competenze amministrative e altre qualità che chiamerei adulte o mature. Comunque è interessante osservare queste cose negli eventi storici, perché lì queste dinamiche si realizzano e si possono studiare.
Bellissimo vlog, con punte di risate, va detto. Abbasso i saluti e viva i video alla mentula canis. P.S.: Chissà cosa studieranno/studieremo della guerra in corso...
Diranno quel che vogliono e del resto finché si attacca qualcuno si evita di farsi un proprio esame di coscienza. Per me il solo pensiero di milioni e milioni di persone che hanno vissuto la propria esistenza in nome di quel che Ovadia chiama "un impegno fraterno e generoso", di un ideale di giustizia sociale, uguaglianza, fine dello sfruttamento dell'uomo, ancora fa venire la pelle d'oca e mi riempie di orgoglio fino alle lacrime.
Sì, la solita storiella. Un impegno fraterno di cosa? Ho Chi Minh è stato un criminale di guerra, corrotto, tirannico, che impose il suo pensiero con la forza, che ateizzò un paese credente per tradizione, che fu veicolato dall'Unione Sovietica in ogni mossa che faceva.
Bhe si può dire che sia simile ai musei del risorgimento in Italia... Con mantelli di Garibaldi etc. Diciamo che qui non sono molto conosciuti e frequentati ad oggi
Sono passati piu' di 30 anni da quando nel 1989 e' caduto il muro di Berlino e di conseguenza sono caduti i regimi comunisti dell' Europa orientale compresa l'Unione Sovietica. Oggi in Germania, dove si vive molto meglio rispetto all'Italia, molti tedeschi hanno la nostalgia della vecchia ddr, cioe' della vecchia Germania comunista. Se molti tedeschi orientali hanno nostalgia del comunismo, di cui hanno avuto un'esperienza diretta, avranno i loro buoni motivi, forse in quel regime comunista non tutto era cosi' negativo.
In qualunque Paese che ha vissuto un periodo dittatoriale c'è una certa nostalgia per quel passato (sì, anche in Italia. Lo stesso vale per la Russia, per la Spagna o per il Cile). Comunque oggi l'ex Germania est vota molto a destra lmao
Sì beh c'è anche gente che rimpiange Hitler, non è che voglia dire molto. Io sono comunista e proprio perché tale affermo che l'Unione Sovietica è stata un cancro della storia, che ha portato solo povertà e sofferenza e privazione della libertà ovunque abbia esteso il suo dominio. Ha avuto il ruolo cruciale di sconfiggere il nazismo e gliene saremo tutti sempre grati (cioè: grati ai soldati morti), ma non è che fosse molto meglio vivere sotto il comunismo sovietico che vivere con la minaccia nazista
@@YasminaPani Anche gli Stati Uniti dove hanno esteso il loro dominio nel mondo hanno portato solo morte, distruzione e terrore. Per esempio prima con la guerra in Corea, poi con la guerra in Vietnam. E poi ci sono state le dittature sanguinarie dell'America latina appoggiate dagli Stati Uniti, per esempio in Cile, Bolivia, El Salvador, Guatemala. Venendo a tempi piu' recenti ci sono state le guerre criminali e disastrose in Afghanistan e in Iraq. L'elenco potrebbe continuare ma mi fermo qui. Ho fatto questi esempi per quelle persone che sono ancora convinte che gli americani difendano la liberta' e la democrazia.
Vanno benissimo i video fatti a cazzo di cane ; ) pensa che il Vietnam è stato un mio sogno fino a qualche anno fa: hai testi di argomento da consigliarmi, in merito a tutto quanto da te esposto? Comunque, circa la sofferenza degli Americani... La mia prof, al liceo, asseriva che la guerra del Vietnam è stato il contrappasso vissuto da questi ultimi dopo Hiroshima e Nagasaki.
@Antonio Senese il contrappasso l'avevano già subito quelli che avevano buttato la bomba, che erano andati fuori di testa. I soldati mandati in Vietnam erano giovani di leva a cui era stato detto che sarebbe stata una passeggiata. Come al solito, a pagare non sono i governanti che mandano le persone a morire o che fanno disastri. Sono abbastanza convinto che se si decidesse di risolvere queste questioni organizzando dei pestaggi tra i governanti invece che usare la popolazione come carne da macello, nel giro di poco tempo le guerre scomparirebbero e vorrebbero sedersi tutti a un tavolo per fare le trattative.
@@antoniosenese9082 si si tardi, perché l'ho visto solo 4 anni fa, ma l'ho visto. Filmone. A parte che adoro Kubrik e adoro Peter Sellers. Lui e Jack Nicholson sono stati praticamente gli unici attori o quasi, a cui Kubrik, che era un maniaco della precisione, diede carta bianca. Infatti alcune scene del film da parte di Sellers furono improvvisate e Kubrik le tenne come "buona la prima".
@@lucat5479 ricorda, a proposito dei governanti di cui sopra, una frase di Chaplin: "Un assassino e siete un bandito; milioni di morti e siete un eroe. Il numero santifica."
Interessante analisi. I miei 2c: tra propaganda esplicita e manifesta da una parte e propaganda mascherata dall' altra, scelgo la prima. Hai scelto il paragone con Garibaldi: sai bene quanto il personaggio celebrato e costruito nei libri scolastici sia distante dalla realtà, ecco, avrei preferito una ricostruzione attendibile e oggettiva del personaggio alla propaganda che l'ha reso l'eroe nazionale. Su Hồ Chí Minh aggiungo: la venerazione che ne ha il popolo è genuina, e legittima. Osserva come ancora oggi sia presente su tutte le banconote, e nessuno se ne stupisce. Goditi la vacanza, io ci sono stato 3 anni fa, sono posti meravigliosi, e dei vietnamiti ho maturato ottime impressioni.
Quando ero giovanissimo mi sentivo comunista, quando ero meno giovane mi sentivo di sinistra. Oggi penso che è proprio vero che si nasce incendiari e si diventa pompieri. Oppure forse da semianziano comincio a rendermi conto che la realtà ha una complessità tale che .... ma mi fermo perché altrimenti la mia domanda successiva potrebbe sembrare retorica. E in realtà non lo è del tutto. E la domanda che voglio farti nasce dal fatto che ho radici proletarie (non che ora mi sia arricchito e appartenga alla classe borghese), mandato a fare le "scuole alte" per la volontà di genitori poveri ma intelligenti e per le condizioni che si sono create in un dato periodo storico, grazie anche alle lotte di gente di sinistra; quindi, come puoi capire, per me il tema di una società giusta affonda le sue radici veramente molto lontano. Può esistere in qualche luogo della storia, del presente o del futuro, il socialismo applicato alla società umana? Un socialismo che non stritoli l'essere umano e che sia tale che non si riformi quasi immediatamente una classe di oppressori? Ovviamente, da quel che racconti, non in Vietnam. Ma vorrei capire come la pensi in generale a questo riguardo. Non ti chiedo se preferisci il sistema socialista vietnamita oppure il nostro pseudodemocratico, inquinato dalla corruzione e dalle mafie, perché sono convinto che comunque non emigreresti mai in Vietnam.
Certamente preferirò sempre la democrazia, per quanto imperfetta, a qualsiasi forma di oppressione. Non so se ci sarà mai una nazione davvero socialista, perché è vero che è difficile conciliare socialismo e democrazia. Ma io non pretendo nemmeno il socialismo vero e proprio, mi basterebbe molto meno
Quanta verità nelle tue parole : son vecchio abbastanza per aver partecipato a qualche corteo pro Viet . A ventanni si può essere stupidi , anzi si deve , a settanta non ci son scuse.
@@YasminaPani Non penso volesse dire che vede il sé stesso di vent'anni come uno stupido in senso letterale né che credere nel valore della pace sia una stupidaggine in assoluto. Ai miei tempi c'erano i missili di Comiso in ballo e ho partecipato a qualche manifestazione studentesca senza capire bene il senso della questione e soprattutto la contraddizione di manifestare per la pace quando poi le bombe sovietiche c'erano già. Con l'età non si diventa più intelligenti (sono restato più o meno lo stesso stupido sfigato di allora) ma si percepisce più coscientemente la complessità di tutto il pasticcio che la specie umana ha creato sulla terra. Stessa cosa sul nucleare: qualche anno fa mi sono impegnato un pochino nella raccolta firme per il referendum, ma oggi la penso in maniera leggermente differente. All'epoca ha giocato un ruolo non indifferente il fatto di percepire la posizione pro nucleare come di destra e berlusconiana. Non è un comportamento stupido e poco obiettivo questo?
Vivo in Tailandia da 25 anni. Il sistema di governo e' molto distante da cio' che noi (occidentali) consideriamo democrazia. La societa' e' piramidale e l'uguaglianza fra individui e' inesistente. Solo per fare un piccolissimo esempio, in tailandese non puoi dire "fratello", ma devi specificare "fratello maggiore" o "fratello minore" (la qual cosa crea non pochi problemi ai traduttori di romanzi occidentali). Comunque, inaspettatamente, la liberta' che si respira' qui non e' neppure lontanamente comparabile a quella occidentale. Qui sei ancora padrone di te stesso e delle tue azioni.
Bel video è interessante la loro visione, anchio non mi aspettavo qualcosa di diverso, per me l'errore dei fan del comunismo è illudersi che ci sia una democrazia in seguito, confondono il desiderio delle persone di liberarsi da un oppressione con l'appartenenza politica e danno un nome a quel desiderio, quasi come se dall'altra parte non ci fosse mai stato un atto di ribellione in altri contesti. E se fosse stato sempre il contrario invece ? che è il comunismo che si è nutrito della speranza e dei sogni delle persone per avere forza di imporsi, non a caso oggi non ha quella forza in mancanza dell'URSS, provate a vederla in questo modo e vedrete che tutto vi torna.
Fortuna che da quelle parti nessuno capisca l'Italiano altrimenti rischiavi un soggiorno gratuito all' "Hilton Hotel" 😉🤣. Bel video. Un pò raccapricciante quello che descrivi. Buddha Hồ Chí Minh mi mancava 🤔😂
Da ragazzo di destra, mi viene solo una cosa da dire dopo aver visto questo video: perché non abbiamo più persone di sinistra dotate di un'intelligenza e di un'onestà intellettuale simili a quelle di cui sei fornita tu, perdiana!? Sarebbe così costruttivo poter discutere con gente di questo tipo, con vedute diverse, ma con onestà e discernimento. Tutta la società ne gioverebbe, e il discorso vale anche per chi si definisce di destra, ovviamente!
Ma se sono due visioni del mondo antitetiche come può esserci collaborazione? Non può esserci che conflitto, è naturale che sia così. Tra l'altro da come ti esprimi sembra quasi che le persone di destra abbiano buon senso mentre quelli di sinistra no. Anche questa è una prova che non ci può essere che conflitto.
@@argo8959 non sono d'accordo con te. In primo luogo nel commento ho chiosato dicendo che tutto ciò che sostengo vale anche per chi si dichiara di destra, come avresti potuto notare. In secondo luogo, no, non ci deve essere conflitto per forza. Io sono di destra, ma ciò che auspico è un'Italia in cui il livello di qualità della sinistra e quello della destra siano allo stesso livello, un livello alto. Perché essendo in democrazia, e non in uno stato conflittuale per fortuna, qualora vincesse la sinistra, pur essendo io di destra, vorrei che quella sinistra esprima una politica (sebbene diversa dalla mia idea) di qualità, ovvero nutrita di onestà intellettuale ed intelligenza. La democrazia non è un conflitto, come tu la dipingi con tinte fosche, è una giostra, è una danza, è un'alternanza di potere: lo scettro passa di mano in mano. Capisci ora perché preferirei che entrambi gli schieramenti si elevassero, pur conservando la mia preferenza per la destra? Prima di essere di destra o di sinistra, siamo cittadini italiani, e in quanto cittadino italiano io pretendo dei politici italiani di qualità e serietà, sia di destra che di sinistra. Il confronto deve essere di alto livello, non uno scontro in una porcilaia in cui perdono tutti. Io voglio un' Italia migliore e ciò significa volere una destra migliore e una sinistra migliore. Spero di aver chiarito il punto.
Comunque basta la presenza del culto della personalità per capire che certe ideologie sono simili a religioni, e nulla hanno a che fare con il materialismo dialettico di Engels e Marx
Anche nel museo del Risorgimento di Genova c'è il tavolino di Mazzini, la penna e il calamaio con cui scriveva. Non è né inconsueto né sorprendente. La sorpresa viene dal fatto che gli Italiani non soltanto non sanno di avere in casa degli eroi, ma non sono più abituati a credere ad uno straccio di ideale.
Ti assicuro che non è assolutamente paragonabile. Qui conservano ogni stronzata, letteralmente la ciotola dove mangiava, e raccontano la sua vita come quella di un messia
I miti sono essenziali alle persone per mantenere un equilibrio e non sentirsi delle nullità di fronte al mondo. Però non è la presenza o l'assenza di temi mitici nella psicologia personale che determina la sanità mentale, ma il modo in cui l'ego si relaziona a questi.
Nella mia esperienza una cosa molto simile c'è in Turchia con la figura di Atatürk. A cominciare dall'Anıtkabir (il suo mausoleo, con annessa tomba... Anche se non mi sembra sia imbalsamato). Qua c'è un museo dove hanno ricostruito anche la sua casa, messo i vestiti che indossava etc. Ma non solo. Poi la sua foto è presente ovunque, da case a luoghi pubblici. E perfino su spille, adesivi etc indossati da ragazzi di ogni età, o album da colorare per dire. E la Turchia è anche simile per la presenza della bandiera OVUNQUE.
E la storia della prima Guerra mondiale, come per esempio la battaglia dei Dardanelli, è riscritta dando un'importanza sproporzionata al ruolo giocato da Kemal.
@@lorenzocoloni interessante. Posso chiederti una curiosità? Io ricordavo, ma parlo di qualche libro e articoli letti in tempi diversi anni fa, per questo chiedo delucidazioni, che Ataturk aveva di fatto secolarizzato la Turchia, con varie riforme. Erdogan mi sembra molto diverso, o sbaglio? Già dopo la morte di Ataturk le cose mi sembra fossero cambiate. A quanto pare invece coesiste il mito di Ataturk con Erdogan.
@@lucat5479 È una bella domanda (che onestamente sto anch'io cercando ancora bene di comprendere a pieno). Ti metto le riflessioni a cui sono arrivato per il momento... Partiamo dal fatto che Atatürk ha fatto certamente la secolarizzazione, ma non come spesso la intendiamo noi. Potrei scrivere un commento eterno sul secolarismo turco e le differenze con quello classico occidentale. Ma riassumendo: per noi è separazione Stato-"Chiesa" + declino delle pratiche religiose, per Atatürk era SUPERIORITÀ dello Stato sulla "Chiesa" + divieto della religiosità PUBBLICA (quindi una separazione solo di costume, non istituzionale). E in soldoni questo secolarismo, prima di essere motivato da una genuina convinzione ideologica, era risultato di una commistione tra nazionalismo turco e modernizzazione (questa è la versione molto molto stringata). Sul punto che sollevi, una premessa da tenere a mente: la società turca è molto polarizzata (come è sempre stata), tanto che, per dire, si sceglie se usare una parola o un'altra in base alle proprie convinzioni. In pratica chi è molto conservatore tende a scegliere parole d'origine araba, mentre chi è laico duro e puro rifiuta di usare parole che contengono "Allah" anche se il significato attuale è molto diverso... Come se da noi un ateo si rifiutasse di dire "se Dio vuole". Ciò nonostante, Atatürk resta tendenzialmente incontestabile (almeno in pubblico). Per la parte più laica della popolazione è certamente un idolo indissolubile, ma in realtà anche molti conservatori o religiosi praticanti lo adorano, per non parlare dei nazionalisti. Ciò che cambia, a seconda delle proprie convinzioni, è la parte della sua vita politica che si mette in risalto... Ma metterne in discussione la figura mai! Al massimo, se si vuole criticarlo, si criticano i suoi vecchi compagni (come il braccio destro İnönü), ma mai lui. Tuttavia è vero anche che, in più momenti, quando delle parti più religiose sono state al potere in Turchia (come accennavi anche tu), hanno cercato di cambiare parte della sua eredità laica, ed Erdoğan ci sta riuscendo molto meglio di tanti suoi predecessori. La parte che vuole cambiare non è tanto quella della superiorità statale sulla religione, quanto quella della religiosità pubblica. Ora con Erdoğan le donne possono usare il velo anche negli uffici pubblici, e un politico che citi il Corano in un comizio non rischia il carcere (com'era successo a lui quand'era sindaco di Istanbul). Ciò nonostante resta effettivamente il mito di Atatürk. Ovviamente per i laici, ma non solo. Anche per molti altri, che vedono in lui il salvatore della patria, che ha sconfitto le potenze occidentali, cacciato i greci in mare, e poi costruito la Turchia come la conosciamo oggi (molto più di quanto riusciamo ad immaginare, dalla lingua all'identità nazionale, a innumerevoli riforme draconiane). E appunto, come dicevo sopra, fin da piccoli hanno questo mito presente ovunque, e si segue una storia che unisce molti elementi veri ad altri imprecisi o inventati.
Povera Jasmina ; " ancella del patriarcato " , difendi Lenin e il comunismo 😆😆 Piacevole questo video , trovo saresti pure una ottima documentarista !😃😃
Cara Yasmina, se avessimo sconfitto noi sia l'esercito russo che quello americano nella stessa guerra ed essersi liberati dell'invasione francese, altro che celebrazioni... Avremmo ridato vita all'impero Romano
Perchè non viene insegnato e fatto comprendere che la storia va contestualizzata nel periodo dove è avvenuta. E non solo perchè nel XXI secolo ci sono conoscenze e consapevolezze che solo negli anni '60 del XX secolo erano tutt'altro che scontate.
Ciò che racconti sul mausoleo di Ho Chi Minh si ripresenta allo stesso identico modo nel mausoleo di Lenin, magari ad Hanoi hanno preso il mausoleo sulla Piazza Rossa come modello
brava sempre meglio grazie! dovresti aprire un altro canale dedicato ai viaggi includendo anche la parte ludica per capire come sia stato il cambiamento fino ad oggi.... bel video gazzu....!!! lol
@@YasminaPani quello di Lenin sono riuscito a vederlo, mentre quello di Ho Chi Minh era chiuso perché periodicamente devono sottoporre la salma a procedere di conservazione, o qualcosa del genere
Oggi è avvenuto il miracolo. L'algoritmo di youtube mi ha suggerito un video (e un canale) degno di essere seguito. Finalmente qualcuno che è in grado di ragionare...
Ti seguo da pochi giorni ma mi piace tantissimo la tua esposizione dell'argomento che ogni volta tratti grazie
Grazie
Ciao Yasmina e Buon 2023. La passione per la storia è, per me, la passione per una grande tragedia greca, in cui si empatizza spesso anche per quello che oggigiorno è definito un avversario. Siamo stati abituati a una narrazione spesso manichea e abbiamo perso quell'empatia che ci faceva vedere l'umano anche in chi si combatteva.
La cosa fondamentale che hai detto ( e che tanti a sinistra non capiscono, e sono di sinistra pure io) è aver la capacità di comprendere un fatto storico in relazione al periodo in cui è successo evitando di usare criteri critici attuali e strumentali.
Come sempre... bravissima!
Video molto interessante. Le posizioni che esprimi sono chiare, mi sembra impossibile equivocarle e mi piace anche come le esponi, non nascondendone gli aspetti più critici e soppesandole con realismo (mentre di questi tempi sembra tornata la tendenza a ragionare su posizioni ideologiche e lontane dal confronto con la realtà).
Ti ringrazio
Molto interessante questo viaggio.Esplorare, conoscere luoghi per approfondire conoscenze storiche trovo sia un' attività estremamente edificante, complimenti.
Ciao Yasmina ,hai spiegato benissimo in questo video una realtà totalmente distante dal nostro pensiero .Io ti trovo sempre molto oggettiva ed esaustiva nel tuo racconto ed è sempre un piacere ascoltarti con tutta la tua sottile ironia (strappi sempre un sorriso )Grazie per il video ,buon rientro in Italia
Ti seguo da qualche video perché sono interessato alla letteratura italiana e alle questioni linguistiche. Con questo video però mi hai convinto pienamente a iscrivermi al tuo canale, da tempo cercavo chi una persona che riuscisse a descrivere così bene l'essere di sinistra, l'ammirare certe situazioni senza doverle sposare per intero e capendo anche dove, troppo spesso, hanno fallito.
Brava continua così.
Grazie mille 🙂
Yasmina, la sezione commenti sotto ai tuoi video è sempre piena di contributi interessanti, è evidente che il messaggio che mandi coglie nel segno 👏
Sì, devo dire che sono molto fortunata!
@@YasminaPani Non è fortuna, solo qualità di pensiero e spontaneità vera... 🙂
"Io non è che venga da una terra di silenzio"! Fantastico! :D
Video davvero paicevole! Tra l'altro, l'audio si sente bene, senza rumori che disturbino, quindi ottimo lavoro! Aspetto altri aggiornamenti e videini 😎
Grazie ♥️
Ti ho scoperta qualche giorno fa con il video sull'indoeuropeo. Adoro i tuoi contenuti divulgativi, ma anche le tue opinioni.
La scollatura poi intrattiene abbastanza per arrivare a fine video in quelli che durano più di venti minuti
Ti seguo 👌
Interessantissimo video dall'altro capo del mondo!
Ciao Yasmina, ti scrivo e ti seguo dal Messico paese che ormai mi ospita da tanti anni.
Ti seguo da pochissimo tempo ma per il momento tutto quello che ho visto mi è sembrato molto interessante, e per me particolarmente utile considerato che a volte per motivi professionali mi devo relazionare proprio con la linguistica , materia interessante e complessa. Complimenti per il tuo lavoro e per il tuo bell'accento sardo ciao!!!
Grazie mille! Penso che questo autunno visiterò per qualche mese il centro o sud America 🙂
@@YasminaPani se passi dalle mie parti o hai bisogno di qualche consiglio sarei felice di aiutarti! O...potrei organizzarti una conferenza nella facolta di lingue nell' università di governo!
Addirittura 😂
Molto interessante anche l'aspetto per il quale un regime, di qualsiasi tipo, è di fatto una cosa viva e come tale tende a perpetuare sé stesso. Al di là di aspetti anacronistici e quasi risibili se visti da una prospettiva moderna, è sempre bello capire come si vivono le cose "dal di dentro". Grazie!
Ciao Yasmina. Mi piace molto l'impostazione di questo video, semplice, ma con qualcosa di esotico, sarà anche il fatto che sia in esterna. Man mano che ti sentivo parlare mi rendevo conto di quanto sia scarso sulla storia contemporanea. Mi ricordo che all'ultimo anno di liceo siamo arrivati all'Italia repubblicana e io l'ho solo letta perché non avevo la forza di impegnarmi di più. Mi sono piaciute molto le tua esternazioni spontanee su ciò che ti accadeva attorno, non sono mai stato di quelli che si deve tollerare tutto, anzi. Aspettiamo i prossimi contenuti, sperando che nel prossimo tu non difenda Lenin;)
Grazie come sempre 🙂
Gli aspetti apologetici e quasi agiografici di questi personaggi sono comprensibili nei regimi soprattutto se si pensa che nemmeno le cosiddette democrazie ne sono scevre(si pensi a g.washington ecc). Una cosa non molto nota ai più è che i vietnamiti non "sconfissero" solo francesi e americani, ma respinsero anche un tentativo di invasione/offensiva dei compagni cinesi qualche anno dopo, poiché essendo sostenuti dall'unione sovietica(che aveva rotto con la cina da cui la diplomazia del ping pong di nixon e relativo raffreddamento-riavvicinamento usa-cina) avevano rovesciato il regime sanguinario dei khmer rossi in Cambogia allineato con Pechino. Solo i giapponesi hanno tenuto il paese dovendo abbandonarlo per la sconfitta nella II guerra mondiale.
Sì, sono davvero un popolo notevole
Yasmina ho scoperto i tuoi video e ti faccio i complimenti per il tuo tentativo, forse alle volte un pò debordante ma pieno di energia e di sana invettiva, di porre nuovamente al centro la "questione linguistica" e l'impatto che il linguaggio, l'uso della lingua ha nel nostro vivere quotidiano. Volevo sottoporti quello che secondo me è un problema e se magari in futuro vorrai fare un video su questo tema mi piacerebbe moltissimo ascoltare come la pensi.
Cerco di essere breve. Il tema è molto attuale., lo riassumo così:
sul totale fallimento di una coscienza della morte, del vivere per la morte, sulla banalizzazione della morte stessa, dal "Ciao Luca" al "Ciao Sinisa" dal "Santo Subito" alle "Partite di Calcio in Cielo", si dovrà ben riflettere, prima o poi, come fenomeno di massa, al di là della simpatia o antipatia suscitata dai singoli defunti.
Banalizzare la morte non è un modo di esorcizzarla, tutt'altro.
Salutando un morto con un "Ciao" come se il morto potesse alzarsi e risponderti, come se potesse continuare a fare quello che faceva quando esisteva, magari non avendo mai conosciuto il defunto in vita, se non attraverso i media, non si procrastina affatto il momento in cui anche ciascuno di noi cesserà di esistere.
A questo dovrebbero pensae i filosofi, invece di schierarsi pro o contro Putin (e Cirillo).
Dovrebbero ricordarci che, banalizzando la morte, si ottiene, come unico risultato, il mandare in vacca tutto quello che precede la morte, cioè la nostra stessa vita.
Ma a noi comuni mortali che viviamo senza riflettere sulle cose, resta il problema quotidiano di come salutare un defunto, mostrando a lei o lui vicinanza ma adeguato rispetto.
Non apostrofandolo con un "Ciao", ma neppure potendo più usare disinvoltamente, come si faceva da sempre, un "Addio",perchè in fondo in fondo anche se non lo si dice pubblicamente perchè ancora considerato maleducato soprattutto in occasione di eventi funebri, molti di noi non credono più e quindi, a rigor di logica, spedire qualcuno a un mittente sconosciuto suonerebbe come il, quello si mitico, "Return to Sender" di Elvis Presley memoria, dobbiamo allora inventarci una nuova allocuzione da usare per rivolgere ai morti un saluto?
Potrebbe essere una idea ripristinare il latino "Vale" che era sì anche una formula di saluto conviviale, ma veniva usata anche negli epitaffi ed è meno "sputtanata" del "Ciao" che è troppo amichevole e informale, e ha anche il problema di derivare dal dialetto veneto e quindi spesso si accompagnava a bestemmie non proprio adeguate a un commiato funebre 🙂
Oltretutto ho letto che Ciao deriva da una forma contratta veneta di una espressione che significava "Servo Vostro" o qualcosa del genere, insomma saremmo in piena commedia dell'arte, Arlecchino servo di due Padroni. Che ci vogliamo fare, le radici culturali dell'Italia poggiano sulla Commedia dell'Arte più che sulla Divina Comedia.
Vabbè ma tanto il "Ciao" è una delle poche espressioni italiane, assieme a Pizza e Pasta e (that's) Amore, che è stata adottata da mezzo mondo, quindi una battaglia contro il "Ciao" forse è proprio una battaglia persa.
Ma tornando al probelma del commiato ai defunti, che ne dici? Vale va bene o proporresti altro?
"Vale Luca" o "Vale Sinisa" suonano un pochino meglio, no?
Credo che poi questo ragionamento possa essere apprezzato dai nostri attuali nuovi governanti.
Che dici, si scrive al Ministero della Cultura (Popolare) ?
Buonanotte e grazie per i tuoi video
Meglio dei RIP messi a caso però, non trovi? Ad ogni modo il congedarsi da un morto che non si conosce personalmente credo sia un tentativo di creare una vicinanza emotiva che però non si ha. Ti dirò, lo trovo un modo più delicato dei vari "Addio" o "Condoglianze". Se ci pensi anticamente i cimiteri erano un modo per mantenere il contatto con gli estinti: le vedove andavano a trovare i mariti e parlavano con le tombe, le abellivano, ti dicevano "Un giorno sarò io lì, ho prenotato il loculo accanto". Più che un modo per esorcizzare la morte credo sia più un modo per ricordare la vita.
Intanto io non sono un'antropologa o una psicologa quindi non vedo a quale titolo dovrei suggerire alle persone come affrontare la morte 😅 comunque "vale" era davvero il corrispettivo di "ciao", si usava anche tra amici!
@@YasminaPani e quindi è appropriato salutare un morto con "ciao"? Non un morto che si conosceva bene in vita, non un proprio parente o amico. Un morto che in vita al più si è visto in TV. Credo sia una questione linguistica da porsi, ti chiedevo un parere e basta
@@YasminaPani si vede che il signore non é sardo altrimenti saprebbe come noi sardi amiamo estremizzare con epiteti sulla morte tipo " e bai e boccidì" tradotto ma vai e ammazzati, o molto amorevolmente quando un birbantello dei tuoi figli ne combina una " ti n'di segu su tzugu" ti taglio il collo. Mi ha fatto moto ridere la tua RIsPosta 🤣😂
Permettimi
Il ciao deriva dal Veneto sciao ( schiavo).
Il ciao non è mai accostato a una bestemmia ( ci saranno eccezioni ma in una vita passata in Veneto non mi ricordo di aver sentito un tale accostamento)
Per il resto non credo che ci sia un problema linguistico sulla morte, il maggior problema , a mio avviso, è la paura della vecchiaia, vecchi che vogliono fare gli amiconi dei giovani solo per non dover accettare che sono anagraficamente parte della preistoria. Qui è il vero problema linguistico, fare un bel lifting al proprio linguaggio pur di essere giovanili.
A pleasure to listen to your recent studies into the development of Vietnam. I recently took interest in the life of Ho Chi Minh-one has to ‘unlearn’ all of the hearsay and preconceptions about the plight of Minh, as well as his mission to free Vietnam from French Colonialism. In the limited amount of time I have spent reading about Minh, and 20th century politics in Vietnam, I feel I have already obtained lucidity where there was only confusion. For instance, Minh’s education in America, in addition to his love of basic democratic rights, have been brought to my attention. I was very misinformed in my early years as a student.
The invaluable role Buddhism has played in Vietnam, is also part of my fascination with the country (and all of South East Asia.) Have you read some of the foundational texts in Buddhism, such as the Dhammapada, the Diamond Sutra, or the Platform Scripture? I take an active interest in these texts, and would like to be seen more as a ‘practitioner’ of Buddhism, than as a scholar.
Thank you for your comment. I've studied Indian religions when I was at the university, because one of the languages that I was focusing on was sanskrit, so I read the Dhammapada. It's an interesting book, not different from the Bible or any other "sacred" text.
Si sente benissimo ed è molto interessante! Grazie!
Si sente benissimo.
Fai ancora di questi reportage con altri panorami cittadini e monumenti alle spalle.
Vai benissimo... 👍❤️🇮🇹
Hai visitato posti bellissimi. Forse un giorno riusciro`anche io a vedere il Vietnam.
Nei film muore sempre il cattivo, oppure il buono e il cattivo insieme, oppure ancora il cattivo, il traditore e la persona amata ecc ecc, ma quelli che non muoiono mai sono lo stupido e l´ignorante, dai quali non vi e` rimedio alcuno.
Sei bravissima Yasmina, ho visto questo video e mi sono iscritto🙂
Grazie
Che bel video, complimenti! Divertente, istruttivo e fonte di dibattito. Per mia personale convinzione, è tipico degli esseri umani (democratici e non), cercare eroi da glorificare, forse per crearsi una piccola tana mentale di valori e consuetudini dove stare perfettamente a nostro agio. Ne sono ancora più convinta dai recenti avvenimenti vaticani: non c'è niente di meglio di un defunto illustre per attribuirgli miracoli mai avvenuti e mettergli in bocca frasi mai pronunciate. (Non oso immaginare la bibbia, e chi la interpreta alla lettera 😳)
Il culto della personalità è fenomeno universale, ma nei paesi sedicenti comunisti, che tecnicamente rifiutano la superiorità elettiva (dovremmo essere tutti uguali, no?) fa ancora più specie. È anche interessante il fenomeno per cui ad una divinità tradizionale viene sostituito un umano illustre ma totalmente divinizzato. È evidente che la nostra psiche ha necessità di questa figura.
Scusa la prolissità ma hai toccato argomenti molto interessanti e che fruttano una riflessione. Grazie davvero, continua con i video reportage, si sente benissimo e l'interazione con il milite locale è da singhiozzo per trattenere le risate. ❤️
Bellissimo commento, non scusartene! Anzi te ne ringrazio 🙂
Io in realtà penso che il forte spirito patriotico e di identità nazionale, che coincide con quella culturale ,sia tipica, invece, dei Paesi comunisti (ma anche dei paesi con dittature di Destra, anche se, secondo me, in misura minore). Non mi sorprende che proprio in questi Paesi vi sia una forte glorificazione di una singola personalità che diventa emblema di tutti quelli che sono i valori che ogni cittadino deve incarnare nella sua vita: se tutti aspiriamo ad un singolo modello umano, allora tutti ci comporteremo, o tenteremo di farlo, come si è comportato questo Modello. Avere un simbolo unico, quasi divino, è il modo migliore per uniformare la popolazione che, TUTTA, cercherà di emularlo. Quindi, ripeto, per me è normalissimo che ci sia in questi paesi un Uomo modello, che incarni tutti i valori di quel popolo. L'essere "tutti uguali" a cui tu ti riferisci non è l'"essere tutti uguali" al quale possiamo pensare noi occidentali nati e vissuti nelle democrazie occidentali.
E', invece, nei paesi democratici, nelle democrazie occidentali che non esistono modelli unici e riconosciuti dall'intera popolazione.
Anche il culto del passato è molto diverso. Avete presente i discorsi di Putin e il continuo riferimento alla seconda guerra mondiale, al valore dei Russi, ecc? Vi immaginate Mattarella che parla dell'Italia nella seconda guerra (beh, anche perché non ci abbiamo fatto una gran figura)? Per noi suonerebbero decisamente anacronistici. Non ci ricordiamo cosa abbiamo fatto per liberare Trieste, figurarsi se andiamo più indietro!
Ciao Yasmina, anche per via di varie connessioni familiari, il mio campo di studi è la storia e la cultura della diaspora vietnamita, in particolare la letteratura della diaspora vietnamita negli Stati Uniti; parlo un pochino la lingua (a livello elementare), e mi occupo nello specifico della memoria della guerra (anzi, delle guerre) del Vietnam tra romanzi, poesie e fumetto, vista dalla prospettiva dei rifugiati sudvietnamiti e dei loro figli. Ci tenevo a farti i complimenti per la lucida disamina che fai in questo video di questioni che purtroppo, complici una serie di ragioni, in Italia spesso vengono ignorate o fraintese. A distanza di decenni, anche per via di una bibliografia critica non aggiornata, certi equivoci sono infatti ancora duri a morire.
Grazie mille!
Mi ha sempre affascinato lo studio della propaganda in generale. Al di là del contenuto di matrice politica e e degli intenti, la propaganda fornisce moltissime informazioni rispetto la situazione economica, sociologica e psicologica di un dato luogo in un determinato tempo. Ricordo di non aver mai partecipato ad alcuna lezione alle superiori rispetto a questo tema, fondamentale a mio avviso per imparare a contestualizzare e per comprendere i comportamenti dei popoli davanti a certi governi. Ottimo contenuto.
È vero, è un argomento importante
Bel video, sei stata chiarissima e intellettualmente onesta
Grazie mille
Ciao Yasmina, complimenti e grazie per la passione e la competenza che metti in tutti i tuoi video (che ho scoperto da poco),e che reputo vero e proprio cibo per la mente.In questo,ti sei a un certo punto come chiesta ( o almeno così mi è parso), perché il destino di tutte le rivoluzioni comuniste fatte per liberare dei popoli oppressi,si siano poi trasformate in dittature.
Ma se non sbaglio era proprio il marxismo a prevedere nel suo progetto politico,la dittatura del proletariato,in una società non più divisa in classi sociali.
Partiamo dalla premessa che, con buona pace di Barbero, non sono un amante della storia come la si studia a scuola, trovo molto più interessante un video come questo nel quale pur non facendo vedere nulla racconti molto di come stai vivendo questa esperienza, rispetto ad un video di un'ora in cui parli della guerra in Vietnam. Brava.
Grazie mille
Sono pienamente d'accordo con te, quando dici che la storia, va valutata con i parametri sociali del tempo in cui i fatti sono accaduti. Noi tanti dettagli non li conosciamo e, penso che non li conosceremo mai.
Ciao Yasmina, complimenti per i tuoi video, sempre interessanti e thought-provoking. L'unica cosa che non ho capito del video è (immagino sia sardo) ASCALLONIS/ASCALLONES in riferimento al vietnamita urlante. Grazie!
Sì è un'imprecazione!
Buongiorno Yasmina. Socialismo e democrazia...l'utopia del comunismo...Come tante utopie, difficile realizzarla... Credo abbia cercato di spiegarlo Francois Furet nel suo "Il passato di un'illusione". Cantavano i CCCP nell 1987 in "Manifesto" dall'album "Socialismo e barbarie" (parafrasi del libro di Rosa Luxemberg, "Socialismo o barbarie", per cui queste erano le due soluzioni possibili della società), "I Soviet più elettricitá non fanno il comunismo". Da noi si espone il tricolore quando la nazionale di calcio vince il mondiale o l'Europeo. Garibaldi in Italia altro che imbalsamato, negli ultimi dieci anni almeno molte sue statue sono state vandalizzate. Lo studio della storia è cambiata molto nel corso dei secoli, se pensiamo agli storici romani con i loro conflitti di interesse perché spesso provenienti dalla classe senatoriale, ai tempi più recenti con Block, Le Goff o Chabod, il salto è notevole. Quello che credo risulti difficile è raccontare la storia contemporanea, perché siamo ancora immersi in essa. Quanto tempo dovrebbe passare prima che se ne possa affrontare lo studio in maniera oggettiva? Video interessante, grazie, ciao.
Sulla glorificazione dei capi di stato vidi (nel 2018) una cosa simile in Russia, ovviamente molto più stemperata rispetto al Vietnam. Nel museo delle armi di Tula, zona dove visse Tolstoj e dove si fabbricarono quasi tutti i fucili usati dall'esercito russo nella seconda guerra mondiale, c'è un piano dell'edificio chiamato sala degli eroi. Si tratta di un esposizione di ritratti di diversi generali e a farla da padrone è un mega ritratto di Stalin in pompa magna. Parliamo di un paese che ha avuto la destalinizzazione.
Io me la ridevo pensando che se in Italia facessero una cosa del genere per Garibaldi, il ritratto finisce imbrattato in una settimana.
Comunque assolutamente sì per questo tipo di vlog in futuro.
Ma in tutti i totalitarismi vige il culto della persona, c'è anche in Italia solo non lo notiamo perché ci appare normale, anche se non condiviso o biasimato, l'unica reale differenza è il livello di morbosità o il fatto che non è riconosciuto dalle istituzioni.
A proposito di di glorificazione dei capi di stato... come la mettiamo con lo slogan "santo subito" a ogni morte di papa?
@@marilenapetrella5285 beh ma quello riguarda la Chiesa, per quanto ci dovrebbero essere delle regole precise. Il vicario di Cristo dovrebbe teoricamente meritare qualcosa a meno di grandi errori, credo. Non ricordo più bene ma per essere santo dopo essere stati beatificati e canonizzati, bisogna che sia stato riconosciuto almeno un miracolo. Poi ci sono casi come Wojtila per cui i passaggi sono stati per qualcuno, sospettosamente brevi, mentre per un martire come il Cardinale Romero, ucciso nel 1980, la beatificazione è arrivata solo nel 2015.
@@marilenapetrella5285 Io ho letto molti più "pedofilo di merda" e affini quando Benedetto ha tirato le cuoia.
@@marcoaltobelli2423 mah...si anche, ma tanto quelle contano poco, se contassero davvero la Chiesa avrebbe dovuto chiudere i battenti da tempo, ma Radetzky, pardon, Ratzinger, era il punto di riferimento di molti cattolici conservatori italiani, ben rappresentati dall'attuale Governo, io ho sentito soprattutto queste voci. Tanto che quando è seccato, ho pensato che finalmente non tritureranno più i gli zebedei con sta menata del papa emerito che sarebbe il papa vero mentre l'altro è il papa nero...tra l'altro essendo un gesuita Bergoglio, il gioco di parole veniva anche bene. Ultimamente ho sentito ancora Meluzzi e Fusaro ripetere la nenia che Bergoglio ê un impostore...detto da Meluzzi che si è inventato un titolo e una religione, non riconosciuta da nessuno, fa sorridere... I Pitura Freska l'avevano predetto più di venti anni fa, il Papa nero. A detta dei menarogna dovrebbe essere l'ultimo papa e poi arriverà l'anticristo o chi per lui.
Grazie. Mi hai fatto scoprire qualcosa di cui ignoravo l'esistenza
Brava. Video molto interessante, come d’abitudine.
Si goda le vacanze! Un caro saluto
A riguardo del Vietnam c'è una cosa che spesso non viene detta e invece è importante, e che in occidente solo quattro gatti sanno: e cioè che l'etnia Viet è solo UNA delle molte etnie del Vietnam (quella egemone, ovviamente), e che essa ha da secoli portato avanti (attraverso i vari regimi politici e le varie circostanze storiche) una propria costante politica di espansionismo imperialista ed espansionista della propria egemonia. A danno principalmente (fino alla sua cancellazione) dello storico tegno di Champa (a lungo florido nella parte centrale e meridionale dell'attuale Vietnam), che era egemonizzato dall'etnia Cham (di lingua austronesiana, cioè per dirla in modo semplificato imparentata col malese). Oggigiorno l'etnia e la lingua Cham sono subalterne e in recessione.
Simile ruolo subalterno (e anche un certo uso spregiudicato dei loro villaggi e dei loro territori per scopi militari, fatto durante le guerre indocinesi, che manco a dirsi attirò addosso a questi poveracci le bombe e il napalm degli americani) è stato riservato alle numerose etnie minoritarie diffuse sull'arco montuoso (i "montagnais" dei francesi).
La lunga lotta anticoloniale delle guerre indocinesi contro i francesi prima e gli americani dopo, in realtà fu solo un aspetto e un capitolo della lunga marcia dell'etnia Viet verso la costruzione d'un mini impero egemonico regionale. E negli anni '50, '60 e '70 comunismo e nazionalismo Viet (a danno di altre etnie locali) si fusero in un tutt'uno e si può dire che giunsero a compirmento gli obiettivi geopolitici e inperiali di lungo periodo da parte dell'etnia Viet, compimento per il quale le guerre indocinesi si rivelarono utili e funzionali.
E i francesi prima e gli americani dopo ci si ritrovarono nel bel mezzo senza neanche rendersene ben conto. In un certo senso, furono "usati" e manco lo capirono.
Le do una notizia:
Nel 99,999999999999999% dei casi, è così che nascono gli Stati Nazionali e gli Imperi.
Non so, ne' mi interessa sapere se sia giusto oppure no.
So solo che è così che funziona; che ci piaccia o meno.
Si', certo, molte etnie. Proprio per questo, durante la guerra con gli americani, vari antropologi furono impiegati dai militari per riconoscere le colture che circondavano i vari villaggi e quindi che cosa vi si mangiava. Da questo potevano stabilire se tali villaggi fossero popolati da "Sud" o "Nord" vietnamiti e quindi quale villaggio dovesse essere bombardato e quale no.
Video meraviglioso ne dovresti fare molti di più perché sei un'ottima giornalista💕
Grazie (anche se non lo sono 🤣) 🙂
@@YasminaPani Lo diventerai
Complimenti per l'arricchimento dalla tua speciale prospettiva.
Messaggio comprensibilissimo, nulla da eccepire! Il video è stato davvero interessante e mi ha permesso di fare varie ricerche su Internet di cose su cui sapevo poco o nulla. Come vengono accolti gli occidentali in Vietnam? Questa è sempre la prima curiosità a cui penso, oltra a quella su usi e costumi. Ti senti tranquilla da sola?
Secondo me la qualità video e audio è ottima, non te ne crucciare.
Un abbraccio (io ti saluto - come sempre nel cuore della notte coi mie attacchi d'ansia - spero non ti stia sul cazzo!)
Grazie, come sempre ♥️ non riesco bene a capire come vengano visti gli occidentali! Sono tutti abbastanza gentili e accoglienti, e disponibili ad aiutarti, di solito. Quando sono da sola mi fermano molti uomini oppure mi fischiano, penso sia perché le donne lì tendono a coprirsi molto rispetto alle occidentali, quindi insomma mi notano. Poi chissà che idea hanno della nostra libertà sessuale o cose del genere! Però mi sento molto tranquilla e ho sentito davvero tante donne che viaggiano sole in Vietnam senza problemi 🙂
seppur sia stato molto emotivo nell'esprimersi, wesa nell'intervista aveva ragione a mio avviso, il comunismo non ha inventato niente, io ricordo le comuni che per poco si crearono in francia, ma anche prima certi sentimenti erano vissuti da noi, non si è inventato nulla, è l'ennesima bandieruola su cui sperare di poter riunirci, mentre dovremmo solo parlare dei principi su cui le tante bandieruole si son fatte soffiare, la radice dei tanti movimenti più o meno nobili, quella è la base su cui dovremmo tutti quanti ispirarci e su cui dovremmo parlare, non su quale asta ha la bandieruola più grossa, rimpiangendo in realtà il vento che la soffiava, cioè le nostre qualità, che anche se ci risulta difficile crederlo, ne abbiamo un bel pò... tante cose buone cara.... e buon viaggio.
Un prossimo video ci parli della religione/i e del misticismo vietnamita? Credenze popolari, superstizioni ecc?
Ci sta!
In realtà per vedere musei propagandistici e non storici anche in Europa basta andare in posti tipo Budapest dove il passato comunista viene descritto in maniera molto parziale al punto che anch'io da "occidentale" l'ho trovato quasi grottesco, ma credo che l'obiettivo di questi musei sia la propaganda interna, non educare i turisti
Anche io quando sono stata più volte a Budapest fino al 2009 ho avuto questa impressione. Ad esempio la storia della persecuzione degli ebrei era pochissimo rappresentata, se non nei musei ebraici propri, e l'amica che mi ospitava e che aveva vissuto lì tutta l'infanzia, le superiori e l'università, non ne aveva mai visitati, anzi, le sembrava strano che a noi durante la scuola ci portassero a fare gite in tema Shoa.
Ma abbiamo esempi anche in Europa Occidentale: basta vedere come nei musei antropologici belgi e nei manuali per le scuole viene trattato il colonialismo in Congo.
Assai probabile.
Non basta vedere i musei per vedere cosa anno fatto i democratici americani anno portato morte e terrore al popolo vietnamita e ai ragazzi americani 50000mila morti senza contare i mutilati senza contare i pazzi che ne sono usciti
Credo che in nessuna parte del mondo ci siano musei scevri da propaganda, e anche sul fatto della democrazia possiamo discutere.
La guerra in Vietnam è l'anima nera dell'occidente e i giovani di tutto il mondo si immedesimarono in quei "piccoli uomini in pigiama nero che correvano sotto la pioggia" capaci di tenere testa all'esercito americano (e non solo). Ho Chi Min li guidava mi sembra comprensibile che sia quasi venerato. Commento interessante. Arrori du gò.😊
Allora prima di tutto grazie per quella che considero una prima parte del tuo racconto su Ho Chi Min
Poi adoro i tuoi video per la semplicità e spontaneità.
Racconti anche cose semplici e banali - esempio le guardie che passano o con cellulare ad alto volume - e le rendi gradevoli.
Grazie e buona giornata e continuazione del viaggio
Grazie mille
Ciao Yasmina! Il video si sente benissimo, e i contenuti sono stimolanti. Il tema politico si lega ad un commento che ti avevo scritto riguardo il femminismo contemporaneo. Si evince come il comunismo realizzato, poco importa come sia stato declinato, prenda sempre la forma di una religione politica con caratteristiche identiche alle quelle non politiche: in determinati luoghi vigono certe regole non imposte all'esterno di essi, viene venerata la figura di un messia o di un dio, poi seguono gli altri punti da te toccati e che non vado a ripetere. Anche la tua commozione per l'anniversario della rivoluzione d'ottobre, è un sentimento tipicamente religioso. Lo provavo anche io quando ero ragazzo e fervente comunista. Col tempo mi sono però accorto che le ideologie radicate nella realtà interiore divenivano mostri; quando ero comunista non mi sentivo equilibrato, il fanatismo mi portava ad una lettura della realtà che voleva piegare i fatti alle idee. '...tutti possono tendendo le braccia afferrare la sorte schiaffeggiarle la faccia renderla solida ed obbediente renderla tenera, incandescente
' cantava Ferreti spesso ubriaco fradicio. La verità è che ci sono delle leggi chiamiamole naturali, o biologiche se si vuole, che vanno rispettate. Se non lo si fa, le punizioni da pagare sono molto severe: il comunismo ha portato morte e distruzione ovunque. Ce ne sono certo versioni migliori di altre, ma la sostanza rimane la stessa: disfunzionale e non adatta a creare l’armonia prefigurata. Confrontarmi su certe temi e dover cambiare radicalmente le mie prospettive politiche mi fece soffrire molto, ma fu un importante momento di crescita ed evoluzione personale. I sentimenti ‘religiosi’ fanno parte di me, ma ora li sperimento solo attraverso l’alta letteratura o la filosofia. Rimangono nell’alveo della mia singolarità, senza più prendere una dimensione comunitaria, ma non per questo perdendo di importanza ed intesnità. Ma tu, sei comunista tipo Rifondazione? Oppure hai una visione più utopica? Oppure ancora ti rifai ai vecchi fasti del PCI?
Ti saluto, altrimenti scrivo troppo e annoio. Ciao, e ancora buon viaggio! Aspettiamo nuovi video!
Ciao Yasmina, che viaggio fighissimo. Volevo chiederti se hai qualche lettura interessante su Ho Chi Minh da suggerire. Grazie!
In realtà non saprei dirti dei titoli, ho sempre letto solo libri sulla guerra in generale più che su di lui
Mi fai morire ,mi piace tanto ascoltarti ,vivo da anni in Sardegna e assomigli tanto ad una mia amica , comunque brava in tutto
Grazie mille
Stupenda
Non sono mai stato di sinistra e apprezzo il lavoro di questa giovane dottoressa.
Grazie
E' vero che Ba Ho lo hanno mitizzato (perché come generale era anche piuttosto spietato anche coi suoi), però se ci pensi c'è spesso un racconto bianco/nero, in Italia per esempio c'è molto coi partigiani.
I Vietnamiti poi hanno sempre avuto questo mito della resistenza, fin dai vari attacchi cinesi respinti con l'aiuto di spade magiche fornite da tartarughe che uscivano dal lago ;-)
Hai capitto la Yasmina. Bravva davverro !
Ottimo video.
Sicuramente durante la guerra non si sono fatti complimenti nè da una parte nè dall'altra.
Rimane comunque la grande ammirazione per un popolo che ha saputo conquistare la propria autodeterminazione.
Può darsi che, col tempo , la loro democrazia evolva con magari una nuova classe dirigente.
Beh è una guerra 😅 ma non era una guerra tra pari, era la guerra di un popolo invaso che reclamava indipendenza
In realtà sei riuscita a rendere molto bene l'idea del mito che si è creato attorno la figura di Ho Chi Min. Personalmente, la cosa non mi sorprende, è un po' come avviene adesso in Ucraina con Bandera. Certo, non ai livelli del Vietnam e con le dovute distanze da quello che hanno rappresentato, ma trovo sia una risposta naturale di quasi tutti i popoli, che per contrapposizione a quelli che sono stati gli oppressori e padroni, scelgono di votarsi completamente a personaggi talvolta discutibili, come appunto il nazionalista ucraino.
Io ho vissuto 4 anni in Tailandia, Laos e Cambogia è normale ,fa parte della cultura asiatica , specie nel Sud est. È una società gerarchica , dove dal monaco , al mgr , al leader le autorità sono rispettate e venerate più si sale . La società poi non è individuale ma sociale e collettiva ( non nel senso politico in Tailandia ma affettivo ) ....PS : io a casa da decenni ho la bandiera esposta fuori casa e regolarmente pulita e stirata ( tradizione alpina ) ....Infine non ti offendere , ti offriamo una scatola di cioccolatini per ogni " caxxx" rimosso dal lessico . Buona permanenza
No grazie, sono a dieta
Com'è il clima?
Al nord freddo (10-15 gradi ma sulle montagne anche sotto zero), al sud caldo ma attualmente sta piovendo
M'hai commosso
Davvero? Mi fa molto piacere
Bel video , si vede e si sente bene.😀
Ciao Yasmina, non vorrei che ti esponessi troppo, ma mi piacerebbe capire cosa ne pensi della nascita dell'Italia, osservare il modo in cui viene raccontata la storia... Ho libri di storia dei miei nonni... La storia d'Italia, leggendo quei libri, è stomachevole da quanto lusinghi in modo spropositato i suoi creatori. E non uso a caso questo termine in genere associato a divinità. Mi ricordo ancora un aggettivo "i redenti trentini", come se fossero peccatori perché fuori dai sacri confini! Sono libri prima della seconda, sarei curiosa di vedere come inculcavano ai bimbi che pure la seconda è stata una missione di redenzione... Hai citato Garibaldi... Garibaldì, e non mi soffermo sugli altri.
Perdona lo sfogo con argomenti fuori dal tema trattato.
Ah, scusami se aggiungo, come annullare l'identità di un popolo? Usare la lingua imposta così da sradicare le radici delle civiltà che hai sottomesso. Italia approved!
(niente contro l'italiano, lingua affascinante con sempre spunti nuovi da studiare, ma è stato uno strumento e la colpa e di chi l'ha usato).
Bel video, mi è piaciuta la tua riflessione su come si sia instaurato un culto su una persona che sì, avrà avuto dei grandi meriti, ma era un essere umano in fin dei conti. Mi sembra che questo tipo di fenomeno avvenga spesso quando ci sono leader di rivoluzioni o spirituali, e lo ritengo in generale un elemento da criticare. Se un popolo ottiene dei cambiamenti (che siano in meglio o in peggio poi è difficile da stabilire), non deve elevare a eroe o divinità colui che ha iniziato questo cambiamento, perché se il desiderio di cambiamento era sentito nella popolazione, avrebbe potuto partire da chiunque. Il fatto poi che questi movimenti di popolo per la libertà o l'indipendenza, ispirati da ideali comunisti o socialisti, si siano poi trasformati in regimi (o comunque non-democrazie) è un po' indizio del fatto che il popolo non è stato in grado di auto-governarsi, perché ha affidato il ruolo di leader a colui o coloro che hanno iniziato questa rivoluzione, i quali non si sono dimostrati degni di governare. Insomma, una cosa è essere leader di una rivoluzione, per cui servono carisma, coraggio, passione e altre qualità che chiamerei adolescenziali, altra cosa è essere un buon governante, per cui servono saggezza, capacità di analisi della situazione socio-economica, competenze amministrative e altre qualità che chiamerei adulte o mature. Comunque è interessante osservare queste cose negli eventi storici, perché lì queste dinamiche si realizzano e si possono studiare.
Sì, è vero, infatti per esempio Che Guevara rimase poco a Cuba e preferì tornare a combattere.
Bellissimo vlog, con punte di risate, va detto. Abbasso i saluti e viva i video alla mentula canis.
P.S.: Chissà cosa studieranno/studieremo della guerra in corso...
Sarebbe interessante saperlo!
Diranno quel che vogliono e del resto finché si attacca qualcuno si evita di farsi un proprio esame di coscienza. Per me il solo pensiero di milioni e milioni di persone che hanno vissuto la propria esistenza in nome di quel che Ovadia chiama "un impegno fraterno e generoso", di un ideale di giustizia sociale, uguaglianza, fine dello sfruttamento dell'uomo, ancora fa venire la pelle d'oca e mi riempie di orgoglio fino alle lacrime.
È lo stesso per me
@@YasminaPani 💗
Sì, la solita storiella. Un impegno fraterno di cosa? Ho Chi Minh è stato un criminale di guerra, corrotto, tirannico, che impose il suo pensiero con la forza, che ateizzò un paese credente per tradizione, che fu veicolato dall'Unione Sovietica in ogni mossa che faceva.
Concordo in toto con le tue parole
Bhe si può dire che sia simile ai musei del risorgimento in Italia... Con mantelli di Garibaldi etc. Diciamo che qui non sono molto conosciuti e frequentati ad oggi
Beh il mantello è un po' diverso dalla tazza dove beveva il latte a 3 anni 😂
Sono passati piu' di 30 anni da quando nel 1989 e' caduto il muro di Berlino e di conseguenza sono caduti i regimi comunisti dell' Europa orientale compresa l'Unione Sovietica. Oggi in Germania, dove si vive molto meglio rispetto all'Italia, molti tedeschi hanno la nostalgia della vecchia ddr, cioe' della vecchia Germania comunista. Se molti tedeschi orientali hanno nostalgia del comunismo, di cui hanno avuto un'esperienza diretta, avranno i loro buoni motivi, forse in quel regime comunista non tutto era cosi' negativo.
Quanti voti prende il partito comunista tedesco in quelle zone? (Se esiste)
In qualunque Paese che ha vissuto un periodo dittatoriale c'è una certa nostalgia per quel passato (sì, anche in Italia. Lo stesso vale per la Russia, per la Spagna o per il Cile).
Comunque oggi l'ex Germania est vota molto a destra lmao
Sì beh c'è anche gente che rimpiange Hitler, non è che voglia dire molto. Io sono comunista e proprio perché tale affermo che l'Unione Sovietica è stata un cancro della storia, che ha portato solo povertà e sofferenza e privazione della libertà ovunque abbia esteso il suo dominio. Ha avuto il ruolo cruciale di sconfiggere il nazismo e gliene saremo tutti sempre grati (cioè: grati ai soldati morti), ma non è che fosse molto meglio vivere sotto il comunismo sovietico che vivere con la minaccia nazista
@@YasminaPani Anche gli Stati Uniti dove hanno esteso il loro dominio nel mondo hanno portato solo morte, distruzione e terrore. Per esempio prima con la guerra in Corea, poi con la guerra in Vietnam. E poi ci sono state le dittature sanguinarie dell'America latina appoggiate dagli Stati Uniti, per esempio in Cile, Bolivia, El Salvador, Guatemala. Venendo a tempi piu' recenti ci sono state le guerre criminali e disastrose in Afghanistan e in Iraq. L'elenco potrebbe continuare ma mi fermo qui. Ho fatto questi esempi per quelle persone che sono ancora convinte che gli americani difendano la liberta' e la democrazia.
Beh ma non è che le azioni degli Stati Uniti legittimino quelle dell'Unione Sovietica
No vabbè IO TI ADORO
Vanno benissimo i video fatti a cazzo di cane ; ) pensa che il Vietnam è stato un mio sogno fino a qualche anno fa: hai testi di argomento da consigliarmi, in merito a tutto quanto da te esposto?
Comunque, circa la sofferenza degli Americani... La mia prof, al liceo, asseriva che la guerra del Vietnam è stato il contrappasso vissuto da questi ultimi dopo Hiroshima e Nagasaki.
@Antonio Senese il contrappasso l'avevano già subito quelli che avevano buttato la bomba, che erano andati fuori di testa. I soldati mandati in Vietnam erano giovani di leva a cui era stato detto che sarebbe stata una passeggiata. Come al solito, a pagare non sono i governanti che mandano le persone a morire o che fanno disastri. Sono abbastanza convinto che se si decidesse di risolvere queste questioni organizzando dei pestaggi tra i governanti invece che usare la popolazione come carne da macello, nel giro di poco tempo le guerre scomparirebbero e vorrebbero sedersi tutti a un tavolo per fare le trattative.
@@lucat5479 già... Hai mai visto "Il dottor Stranamore", di Kubrick?
@@antoniosenese9082 si si tardi, perché l'ho visto solo 4 anni fa, ma l'ho visto. Filmone. A parte che adoro Kubrik e adoro Peter Sellers. Lui e Jack Nicholson sono stati praticamente gli unici attori o quasi, a cui Kubrik, che era un maniaco della precisione, diede carta bianca. Infatti alcune scene del film da parte di Sellers furono improvvisate e Kubrik le tenne come "buona la prima".
@@lucat5479 vero.
@@lucat5479 ricorda, a proposito dei governanti di cui sopra, una frase di Chaplin: "Un assassino e siete un bandito; milioni di morti e siete un eroe. Il numero santifica."
Interessante analisi. I miei 2c: tra propaganda esplicita e manifesta da una parte e propaganda mascherata dall' altra, scelgo la prima. Hai scelto il paragone con Garibaldi: sai bene quanto il personaggio celebrato e costruito nei libri scolastici sia distante dalla realtà, ecco, avrei preferito una ricostruzione attendibile e oggettiva del personaggio alla propaganda che l'ha reso l'eroe nazionale.
Su Hồ Chí Minh aggiungo: la venerazione che ne ha il popolo è genuina, e legittima. Osserva come ancora oggi sia presente su tutte le banconote, e nessuno se ne stupisce. Goditi la vacanza, io ci sono stato 3 anni fa, sono posti meravigliosi, e dei vietnamiti ho maturato ottime impressioni.
Quando ero giovanissimo mi sentivo comunista, quando ero meno giovane mi sentivo di sinistra. Oggi penso che è proprio vero che si nasce incendiari e si diventa pompieri. Oppure forse da semianziano comincio a rendermi conto che la realtà ha una complessità tale che .... ma mi fermo perché altrimenti la mia domanda successiva potrebbe sembrare retorica. E in realtà non lo è del tutto.
E la domanda che voglio farti nasce dal fatto che ho radici proletarie (non che ora mi sia arricchito e appartenga alla classe borghese), mandato a fare le "scuole alte" per la volontà di genitori poveri ma intelligenti e per le condizioni che si sono create in un dato periodo storico, grazie anche alle lotte di gente di sinistra; quindi, come puoi capire, per me il tema di una società giusta affonda le sue radici veramente molto lontano.
Può esistere in qualche luogo della storia, del presente o del futuro, il socialismo applicato alla società umana? Un socialismo che non stritoli l'essere umano e che sia tale che non si riformi quasi immediatamente una classe di oppressori?
Ovviamente, da quel che racconti, non in Vietnam. Ma vorrei capire come la pensi in generale a questo riguardo.
Non ti chiedo se preferisci il sistema socialista vietnamita oppure il nostro pseudodemocratico, inquinato dalla corruzione e dalle mafie, perché sono convinto che comunque non emigreresti mai in Vietnam.
Certamente preferirò sempre la democrazia, per quanto imperfetta, a qualsiasi forma di oppressione. Non so se ci sarà mai una nazione davvero socialista, perché è vero che è difficile conciliare socialismo e democrazia. Ma io non pretendo nemmeno il socialismo vero e proprio, mi basterebbe molto meno
Quanta verità nelle tue parole : son vecchio abbastanza per aver partecipato a qualche corteo pro Viet . A ventanni si può essere stupidi , anzi si deve , a settanta non ci son scuse.
Cosa c'era di stupido nel partecipare a una manifestazione in sostegno del Vietnam?
@@YasminaPani Non penso volesse dire che vede il sé stesso di vent'anni come uno stupido in senso letterale né che credere nel valore della pace sia una stupidaggine in assoluto. Ai miei tempi c'erano i missili di Comiso in ballo e ho partecipato a qualche manifestazione studentesca senza capire bene il senso della questione e soprattutto la contraddizione di manifestare per la pace quando poi le bombe sovietiche c'erano già. Con l'età non si diventa più intelligenti (sono restato più o meno lo stesso stupido sfigato di allora) ma si percepisce più coscientemente la complessità di tutto il pasticcio che la specie umana ha creato sulla terra.
Stessa cosa sul nucleare: qualche anno fa mi sono impegnato un pochino nella raccolta firme per il referendum, ma oggi la penso in maniera leggermente differente. All'epoca ha giocato un ruolo non indifferente il fatto di percepire la posizione pro nucleare come di destra e berlusconiana. Non è un comportamento stupido e poco obiettivo questo?
Vivo in Tailandia da 25 anni. Il sistema di governo e' molto distante da cio' che noi (occidentali) consideriamo democrazia. La societa' e' piramidale e l'uguaglianza fra individui e' inesistente. Solo per fare un piccolissimo esempio, in tailandese non puoi dire "fratello", ma devi specificare "fratello maggiore" o "fratello minore" (la qual cosa crea non pochi problemi ai traduttori di romanzi occidentali). Comunque, inaspettatamente, la liberta' che si respira' qui non e' neppure lontanamente comparabile a quella occidentale. Qui sei ancora padrone di te stesso e delle tue azioni.
13:54 ed è subito amore
check point charlie di Berlino è uno dei migliori musei storici che ho mai visto
Ciao Sto innescando una rivoluzione anche grazie a te....
Bel video è interessante la loro visione, anchio non mi aspettavo qualcosa di diverso, per me l'errore dei fan del comunismo è illudersi che ci sia una democrazia in seguito, confondono il desiderio delle persone di liberarsi da un oppressione con l'appartenenza politica e danno un nome a quel desiderio, quasi come se dall'altra parte non ci fosse mai stato un atto di ribellione in altri contesti.
E se fosse stato sempre il contrario invece ? che è il comunismo che si è nutrito della speranza e dei sogni delle persone per avere forza di imporsi, non a caso oggi non ha quella forza in mancanza dell'URSS, provate a vederla in questo modo e vedrete che tutto vi torna.
La fattoria degli animali di George Orwell è una geniale metafora delle parabole delle rivoluzioni del 900
da persona di sinistra, mi è piaciuto molto questo video, grazie❤️
Aspetto quello sulla lingua vietnamita!
Grazie 🙂
Fortuna che da quelle parti nessuno capisca l'Italiano altrimenti rischiavi un soggiorno gratuito all' "Hilton Hotel" 😉🤣. Bel video. Un pò raccapricciante quello che descrivi. Buddha Hồ Chí Minh mi mancava 🤔😂
El pueblo unido jamas sera vencido
Ognuno ha i suoi santi immagino
Probabilmente l'uomo ne ha bisogno
Da ragazzo di destra, mi viene solo una cosa da dire dopo aver visto questo video: perché non abbiamo più persone di sinistra dotate di un'intelligenza e di un'onestà intellettuale simili a quelle di cui sei fornita tu, perdiana!?
Sarebbe così costruttivo poter discutere con gente di questo tipo, con vedute diverse, ma con onestà e discernimento. Tutta la società ne gioverebbe, e il discorso vale anche per chi si definisce di destra, ovviamente!
stai zitto fascio.
Concordo 🙂
@@geppopallanzacarini5544 ❤
Ma se sono due visioni del mondo antitetiche come può esserci collaborazione? Non può esserci che conflitto, è naturale che sia così.
Tra l'altro da come ti esprimi sembra quasi che le persone di destra abbiano buon senso mentre quelli di sinistra no. Anche questa è una prova che non ci può essere che conflitto.
@@argo8959 non sono d'accordo con te.
In primo luogo nel commento ho chiosato dicendo che tutto ciò che sostengo vale anche per chi si dichiara di destra, come avresti potuto notare.
In secondo luogo, no, non ci deve essere conflitto per forza. Io sono di destra, ma ciò che auspico è un'Italia in cui il livello di qualità della sinistra e quello della destra siano allo stesso livello, un livello alto. Perché essendo in democrazia, e non in uno stato conflittuale per fortuna, qualora vincesse la sinistra, pur essendo io di destra, vorrei che quella sinistra esprima una politica (sebbene diversa dalla mia idea) di qualità, ovvero nutrita di onestà intellettuale ed intelligenza. La democrazia non è un conflitto, come tu la dipingi con tinte fosche, è una giostra, è una danza, è un'alternanza di potere: lo scettro passa di mano in mano. Capisci ora perché preferirei che entrambi gli schieramenti si elevassero, pur conservando la mia preferenza per la destra?
Prima di essere di destra o di sinistra, siamo cittadini italiani, e in quanto cittadino italiano io pretendo dei politici italiani di qualità e serietà, sia di destra che di sinistra. Il confronto deve essere di alto livello, non uno scontro in una porcilaia in cui perdono tutti.
Io voglio un' Italia migliore e ciò significa volere una destra migliore e una sinistra migliore.
Spero di aver chiarito il punto.
Audio pulito e ben equalizzato.
Grazie ♥️
Ps complimenti per il repotag
Comunque basta la presenza del culto della personalità per capire che certe ideologie sono simili a religioni, e nulla hanno a che fare con il materialismo dialettico di Engels e Marx
Eh sì, purtroppo
Vietnam. La nazione più forte al mondo . Nessuno lo ha mai sconfitto . La storia parla x tutti . Chiaramente.
Felici primi giorni dell'anno vietnamiti.
Alla fine di questa esperienza scriverai un libro sull'idioma locale e/o sui musei da te visitati?
Anche nel museo del Risorgimento di Genova c'è il tavolino di Mazzini, la penna e il calamaio con cui scriveva. Non è né inconsueto né sorprendente. La sorpresa viene dal fatto che gli Italiani non soltanto non sanno di avere in casa degli eroi, ma non sono più abituati a credere ad uno straccio di ideale.
Ti assicuro che non è assolutamente paragonabile. Qui conservano ogni stronzata, letteralmente la ciotola dove mangiava, e raccontano la sua vita come quella di un messia
A confronto la bandiera italiana la usano come carta da toilette. Il Vietnam ha invece un ossequio incredibile e un nazionalismo di Vittoria.
I miti sono essenziali alle persone per mantenere un equilibrio e non sentirsi delle nullità di fronte al mondo. Però non è la presenza o l'assenza di temi mitici nella psicologia personale che determina la sanità mentale, ma il modo in cui l'ego si relaziona a questi.
curiosità. ma chi te l'ha fatto fare di andare proprio in Vietnam?
Lo desideravo moltissimo, per i motivi che ho detto nel video, e anche per altri
Nella mia esperienza una cosa molto simile c'è in Turchia con la figura di Atatürk. A cominciare dall'Anıtkabir (il suo mausoleo, con annessa tomba... Anche se non mi sembra sia imbalsamato). Qua c'è un museo dove hanno ricostruito anche la sua casa, messo i vestiti che indossava etc.
Ma non solo. Poi la sua foto è presente ovunque, da case a luoghi pubblici. E perfino su spille, adesivi etc indossati da ragazzi di ogni età, o album da colorare per dire.
E la Turchia è anche simile per la presenza della bandiera OVUNQUE.
E la storia della prima Guerra mondiale, come per esempio la battaglia dei Dardanelli, è riscritta dando un'importanza sproporzionata al ruolo giocato da Kemal.
@@lorenzocoloni interessante. Posso chiederti una curiosità? Io ricordavo, ma parlo di qualche libro e articoli letti in tempi diversi anni fa, per questo chiedo delucidazioni, che Ataturk aveva di fatto secolarizzato la Turchia, con varie riforme. Erdogan mi sembra molto diverso, o sbaglio? Già dopo la morte di Ataturk le cose mi sembra fossero cambiate. A quanto pare invece coesiste il mito di Ataturk con Erdogan.
@@lucat5479 È una bella domanda (che onestamente sto anch'io cercando ancora bene di comprendere a pieno). Ti metto le riflessioni a cui sono arrivato per il momento...
Partiamo dal fatto che Atatürk ha fatto certamente la secolarizzazione, ma non come spesso la intendiamo noi. Potrei scrivere un commento eterno sul secolarismo turco e le differenze con quello classico occidentale. Ma riassumendo: per noi è separazione Stato-"Chiesa" + declino delle pratiche religiose, per Atatürk era SUPERIORITÀ dello Stato sulla "Chiesa" + divieto della religiosità PUBBLICA (quindi una separazione solo di costume, non istituzionale). E in soldoni questo secolarismo, prima di essere motivato da una genuina convinzione ideologica, era risultato di una commistione tra nazionalismo turco e modernizzazione (questa è la versione molto molto stringata).
Sul punto che sollevi, una premessa da tenere a mente: la società turca è molto polarizzata (come è sempre stata), tanto che, per dire, si sceglie se usare una parola o un'altra in base alle proprie convinzioni. In pratica chi è molto conservatore tende a scegliere parole d'origine araba, mentre chi è laico duro e puro rifiuta di usare parole che contengono "Allah" anche se il significato attuale è molto diverso... Come se da noi un ateo si rifiutasse di dire "se Dio vuole".
Ciò nonostante, Atatürk resta tendenzialmente incontestabile (almeno in pubblico). Per la parte più laica della popolazione è certamente un idolo indissolubile, ma in realtà anche molti conservatori o religiosi praticanti lo adorano, per non parlare dei nazionalisti. Ciò che cambia, a seconda delle proprie convinzioni, è la parte della sua vita politica che si mette in risalto... Ma metterne in discussione la figura mai! Al massimo, se si vuole criticarlo, si criticano i suoi vecchi compagni (come il braccio destro İnönü), ma mai lui.
Tuttavia è vero anche che, in più momenti, quando delle parti più religiose sono state al potere in Turchia (come accennavi anche tu), hanno cercato di cambiare parte della sua eredità laica, ed Erdoğan ci sta riuscendo molto meglio di tanti suoi predecessori. La parte che vuole cambiare non è tanto quella della superiorità statale sulla religione, quanto quella della religiosità pubblica. Ora con Erdoğan le donne possono usare il velo anche negli uffici pubblici, e un politico che citi il Corano in un comizio non rischia il carcere (com'era successo a lui quand'era sindaco di Istanbul).
Ciò nonostante resta effettivamente il mito di Atatürk. Ovviamente per i laici, ma non solo. Anche per molti altri, che vedono in lui il salvatore della patria, che ha sconfitto le potenze occidentali, cacciato i greci in mare, e poi costruito la Turchia come la conosciamo oggi (molto più di quanto riusciamo ad immaginare, dalla lingua all'identità nazionale, a innumerevoli riforme draconiane). E appunto, come dicevo sopra, fin da piccoli hanno questo mito presente ovunque, e si segue una storia che unisce molti elementi veri ad altri imprecisi o inventati.
@@lorenzocoloni Grazie, mi hai chiarito molte cose. Buona serata.
@@lucat5479 Un piacere. Buona serata!
ti prego, fai un qualcosa sulla lingua vietnamita, mi incuriosisce.
Sicuramente!
@@YasminaPani ti ringrazio!
Povera Jasmina ; " ancella del patriarcato " , difendi Lenin e il comunismo 😆😆
Piacevole questo video , trovo saresti pure una ottima documentarista !😃😃
Ce le ho proprio tutte 🤣
Grande popolo quello Vietnamita che ha dovuto difendersi dagli invasori occidentali in diverse occasioni, hanno tutta la mia stima e rispetto
Pure la mia !
Giap, Giap, Ho Chi Min, grandissimi personaggi e grande popolo!
Cara Yasmina, se avessimo sconfitto noi sia l'esercito russo che quello americano nella stessa guerra ed essersi liberati dell'invasione francese, altro che celebrazioni... Avremmo ridato vita all'impero Romano
Perchè non viene insegnato e fatto comprendere che la storia va contestualizzata nel periodo dove è avvenuta. E non solo perchè nel XXI secolo ci sono conoscenze e consapevolezze che solo negli anni '60 del XX secolo erano tutt'altro che scontate.
Io sono ufficialmente innamorato... Come la mettiamo Yasmì?
Mi spiace, il posto è già stato preso 🤣
@@YasminaPani 💔
Ciò che racconti sul mausoleo di Ho Chi Minh si ripresenta allo stesso identico modo nel mausoleo di Lenin, magari ad Hanoi hanno preso il mausoleo sulla Piazza Rossa come modello
Sì sì!
La sua finezza nel parlare è allucinante.
La sua rappresentazione non mi garba .
Pazienza
@@YasminaPani poteva fare a meno di rispondere
brava sempre meglio grazie! dovresti aprire un altro canale dedicato ai viaggi includendo anche la parte ludica per capire come sia stato il cambiamento fino ad oggi.... bel video gazzu....!!! lol
Sarebbe troppo impegnativo! Ho un profilo su instagram per quello
@@YasminaPani non uso né fb né insta per fortuna...
Ottimo audio
anche Lenin è imbalsamato a Mosca (in Russia c'è anche una certa parte del corpo di Rasputin in salamoia, ma sorvoliamo 😂)
Andrò a vedere anche lui infatti, prima o poi, e spero anche quello stronzo di Mao
@@YasminaPani quello di Lenin sono riuscito a vederlo, mentre quello di Ho Chi Minh era chiuso perché periodicamente devono sottoporre la salma a procedere di conservazione, o qualcosa del genere
A Vietnam que es nuestro hermano
y ha perdido tantas vidas
exigiremos le quiten
esa corona de espinas.