Ascolta il nostro Podcast: open.spotify.com/show/3ztFvhzhRu1Qm0C0nYI4jP Sostieni DENTRO LA STORIA su Patreon: www.patreon.com/dentrolastoria Visita il Blog RACCONTI DI STORIA: raccontidistoria.blogspot.com/ Abbonati al canale: th-cam.com/channels/1vziHBEp0gc9gAhR740fCw.htmljoin
Grazie x il servizio. Mio padre era imbarcato sull' incrociatore Zara. In sala macchine. Era presente e mi riferì che vi era l'ordine di non sparare e la contraerea non fece fuoco. Non so se vi è traccia di questa notizia. Partecipò alla battaglia di punta Stilo ed evitò la tragica battaglia di Matapan perché trattenuto a Taranto durante uno scalo tecnico in quanto richiamato a Milano come operaio specializzato alla Ercole Marelli per la produzione bellica. Terzo genito orfano di guerra fece il servizio in marina...25 mesi, a quei tempi! Dapprima imbarcato sul cacciatorpediniere Fulmine. Il padre (mio nonno) morì nella prima guerra mondiale come fante. Mio padre fece la seconda e io spero vivamente che il mondo non si orienti verso la terza. Mi pare vi sia in corso una grande spinta al ricorso alle armi e non vi siano più persone di livello per una ricerca diplomatica, di compromesso, di mediazione nei conflitti in corso.
Ottima disamina e molto avvincente quest'episodio. Mi sono appena iscritto sto guardando i video anche precedenti e devo dire che sono uno più interessante dell'altro. Non ho ancora sondato se vi occupate anche delle vicende dell'Impero Romano e di altri significativi periodi storici. Complimenti è stata una bella scoperta trovarvi su YT!!!!
Mi perdoni, a mio modesto avviso, Balbo non aveva il potere di bloccare la costruzione della portaerei in quanto dal 1937 era stato allontanato con l'incarico di governatore della Libia.Nel contempo l'Italia dal 1935 anni in cui la teoria delle portaerei si sviluppo' non aveva la capacita' economica /industriale di poter costruirne , la guerra dEtiopia e di Spagna avevano accentuato il tutto.Dal 1941 in poi si decise di costruirne una denominata Aquila sullo scafo di un transatlantico, ma solo dopo la notte di Taranto.Ho avuto modo di parlare con cittadini Tarantini (ormai deceduti) che gia' nei mesi precedenti subito dopo il 10 giugno, la citta' viveva uno stato di allerta permanente come se l'attacco era gia a conoscenza di tutti da verificarsi da un momento all'altro.Infatti la citta' era senza cittadini scappati nei paesi dell'entroterra Tarantino . La citta' era abitata solo dai militari e dagli operai dei Cantieri Navali Tosi (si costruivano i sommergibili) e dell'Arsenale Militare. Sono state scritte tante pagine e libri. Dalle testimonianze dei pochi cittadini presenti , i palloni frenati allontanati dal mar grande, le batterie antiaeree di capo San Vito , punta rondinella e Sain Bon (localita' costiere strategiche del mar grande) che rimasero senza sparare, le reti antisiluro ad una profondita' errata; Misteri Italiani come Ustica ecc. ecc., per non citare la corrente anglofona presente in alcuni alti vertici della Regia Marina contrari alla guerra . Grazie
Gentilissimo, mi preme farle alcune precisazioni: a)alla Conferenza Navale di Washington del 1922 l'Italia non solo ottenne un risultato di sostanziale parità con la Francia, utile per gonfiare il petto ma sciocco nella definizione della flotta futura. In tale occasione il Regno d'Italia si vide garantire una componente da circa 24mila tonnellate per le portaerei che non venne sfruttata: la motivazione, più che tecnica, fu di politica militare e navale. Non dipese tanto o solo dalla frase attribuita a Mussolini sulla natura geografica dello Stivale quanto all'opposizione di Balbo, che non voleva che la neonata Regia Aeronautica da lui fortemente voluta cedesse aerei e strutture alla Regia Marina. Una proposta di sfruttare il tonnellaggio da portaerei per costruire due grossi incrociatori con un piccolo ponte di volo fu scartata ancor prima delle valutazioni tecniche. Quindi, riassumendo, le portaerei non furono prese in considerazione anche a causa di Balbo: difficile renderle operative se mancano materiali (aerei) e uomini (aviatori). Lo stesso scontro politico si sarebbe visto anni dopo in Germania, protagonisti Raeder e Goering, per la mai completata "Graf Zeppelin" il cui sviluppo fu ritardato appositamente da questioni riguardanti gli aerei imbarcati b)in verità, nel medesimo periodo in cui l'Italia rinunciava ad esplorare le portaerei, una nazione non esattamente ricchissima ed anzi preda dei contraccolpi della crisi economica post bellica come la Francia sfruttava lo scafo di un mai completato incrociatore da battaglia per costruire la "Béarn" ossia una portaerei sperimentale. Solo la mancanza di fondi per sviluppare il progetto portò alla cancellazione della successiva "Joffre", già comunque disegnata dagli ingegneri navali c)prima della "Aquila", trasformazione comunque apprezzabile del transatlantico "Roma", si era presa in considerazione la trasformazione del "Bolzano" con l'eliminazione di due torri d'artiglieria e lo spostamento della plancia e dei fumaioli su modello delle prime portaerei mezzo-ponte giapponesi: un progetto abortito. Nel dopoguerra tuttavia la Spagna franchista dimostrò interesse per il relitto del "Bolzano" le cui macchine erano ancora in ottimo stato proprio per una conversione in portaerei, abbandonando il progetto solo per l'eccessiva onerosità. Tutti tali progetti erano comunque successivi alla morte di Balbo, avvenuta a Tobruk a fine giugno 1940 d)i famigerati sospetti sugli ammiragli italiani di connivenza o collusione con gli inglesi furono alla base di una serie di dicerie poi confluite in una vergognosa campagna stampa diffamatoria contro l'ammiraglio Maugeri. Le inchieste della magistratura e del Ministero della Difesa scagionarono Maugeri e i suoi colleghi dall'accusa di tradimento. Come dimostrato molto tempo dopo, le pubblicazioni scandalistiche erano basate su presupposti ideologici di nostalgici fascisti che rifiutavano le responsabilità del regime nella disfatta militare e sulla segretezza del programma di intercettazione ULTRA che aveva svelato i codici delle comunicazioni dell'Asse. Spero di averle così offerto alcune informazioni utili. Un saluto F.B.
Di questi fatti abbiamo sentito parlare da chi ha vissuto la guerra in prima persona. Si tratta di eventi che si possono spiegare di con la dibattuta questione del tradimento dello stato maggiore italiano a favore dei nemico inglesi.. Questo un argomento ampiamente trattato nel libro Navi e Poltrone di Trissino. Se il tradimento c'è stato o non c'è stato, questo non è mai stato ufficialmente confermato ,lasciando molti nel dubbio, ma non il sottoscritto, sicuro che il tradimento è un fatto incontrovertibile. Resta la questione morale. Si può operare contro la propria patria?
I quadri militari italiani erano nettamente impreparati nella seconda guerra mondiale . Siamo stati mandati allo sbaraglio , mio zio volontario in Spagna torno a piedi dalla Russia e si salvò per miracolo mi racconto di una mancanza completa di equipaggiamenti e di “ sabotaggi “
anche durante la prima non e' che si scherzasse... Caporetto ricorda qualcosa? Li la riaddrizzammo ma per poco non perdevamo anche una guerra dome tutto sommato non eravamo inferiori....
La notte di Taranto, le reti pa rasuluri invece che a protezione delle navi alla fonda erano nei 8:38 magazzini, nel golfo non c'era alcuna nave in servizio di vigilanza e prevenzione di possibili attacchi, in tempo di guerra la Flotta concentrata in un porto, a portata del nemico, senza alcun tipo di protezione, incredibile, questa non è inefficienza, si chiama tradimento
da tarantino ti posso dire che non c'e' nemmeno una targa da nessuna parte a ricordare l'evento... Mia nonna passeggiando sul lungomare parlava dell'impressione che lasciarono le immagini delle corrazzate che colavano a picco in mar grande... credo parlasse della Cavour in particolare...
Complimenti, come sempre. Ioso bene come fossero mandati al macero i poveri soldati. Anche se in parte, io sono qui, nata a questo mondo anche per questo. Mio nonno, giovanissimo, fu mandato in Russia. Si prese una scheggia, una ferita importante alla spalla. Beh fu rimandato fortunatamente indietro in tempo, prima del totale declino che avvenne in pochissimo tempo. Credo fossero gli inizi, altrimenti… basta pensare al film dei Girasoli 🌻 con Mastroianni e la Loren. In ogni caso , credo se se lui non avesse preso quel pezzo di bomba, pezzo , di guerra… Non sarei a questo mondo oggi. Purtroppo non ho avuto la fortuna di conoscerlo. Ma in famiglia ne abbiamo altre! La mia Bisnonna ricevette la Croce di Guerra per aver salvato partigiani. Alcuni dei quali poi, finiti nel governo gliela mandarono da Roma. Con tanto di elogi al tesserino da combattente. Questo era nell’’entroterra Ligure . Lei fino alla fine dei suoi giorni, il suo coltello non lo se lo faceva portare via neanche , quando, su da sola a quasi 100 anni non poteva restare. Ma ostinata!!! Se lo è portato con lei fino alla fine. E niente, piccolo aneddoto, ma di storia vera , e un po‘ col sorriso, nonostante il contesto di totale amarezza. Un abbraccio 🤗
Fortunato tra virgolette il tuo nonno i fratelli dei miei nonni materni uno per parte furono mandati in Russia e non ne tornarono mai più, ricordo che mia nonne sino alla fine ricordava sempre questo suo adorato fratello che non aveva potuto ne salutare ne seppellire 😞e brava la tua nonna, donne così non ne nascono più. Buona vita 😘👋
Al 10 giugno 1940 l'Italia le forze armate italiane disponevano di 9 mesi di scorte di carburante. Il problema è che verrà tolto il carburante alla flotta per dirottarlo alle altre forze armate. Con il risultato che le missioni in mare saranno dettate da improvvisazioni ad ogni livello. Per altro sono disponibile al confronto. Cordialmente
@@paologregorini3158 Certo perchè sapevano che le perdite non sarebbero state colmate. Però mi chiedo... Se gli ammiragli italiani non hanno combattuto battaglie dopo quella di Lissa del 1866 dove presero tutte le medaglie che avevano sulle loro divise da sfoggiare già negli anni '30?
Quello che non si dice è che l' Italia non aveva combustibili neanche per la sua industria e senza energia si ferma la industria militare, quella civile ed i trasporti .Gli inglesi erano disponibili a darci energia solo in cambio di fare lavorare la nostra industria per la loro causa, cioè fare in questo modo un atto di ostilità ai tedeschi, con le conseguenze ovvie.
@@paologregorini3158 Credo che era viltà, tradimento, interessi personali, menefreghismo, penuria di nafta e soprattutto la paura di esporsi troppo, sempre sulla scia di una antica e consolidata tradizione di paraculismo italico.
@@carloconte1069 Per non parlare dello spreco di risorse da parte industriale. Visto che ogni industria voleva un profitto e le grandi industrie erano quelle più voraci, si produceva e si sprecava. C'era anarchia industriale che portava a prodotti di qualità ottima se c'erano teste capaci altrimenti si arrivava a produrre aerei come il S.M. 85 di cui nessuno comprese l'uso oppure come il Breda 88 che era ottimo da primato e completamente inutile come aereo da guerra.
La nostra fortuna , nonostante il disastro, era che Canningam aveva una potenza di fuoco limitata, avesse potuto contare su più mezzi, non rimaneva a galla neanche una nave. Mussolini era cosciente che non eravamo pronti, ma credeva fermamente che la Germania con o senza l'Italia, avrebbe vinto la guerra velocemente, non immaginava che Hitler avrebbe poi invaso anche la Russia, questa decisione infausta segnó il destino del conflitto.
La Germania la guerra l'aveva già iniziato ha perdere con la battaglia d'Inghilterra. Quegli aerei sarebbero serviti contro i russi. Hitler era solo uno stupido caporale
Io sono barese … il 2 dicembre 44 anche Bari è stata Pearl Harbor per un giorno ahinoi….Il bombardamento di una nave piena di iprite (gas tossicò che la nave trasportava “sotto copertura “ ) devastò Bari vecchia (che era ed è a ridosso del porto ) e si persero un sacco di vite soprattutto fra i civili … Off topic, ma volevo ricordarlo visto si parlerà di Taranto che è a noi molto vicina ! 😅🤟🏽🖤
Ho visto tempo fa un documentario a riguardo, è pazzesco che se ne parli così poco, fu una vera e propria strage, senza contare che incriminava gli americani per l'uso di armi chimiche.
@@Dentrolastoria confermo quanto dice il mio concittadino. Un evento insabbiato perche' a quanto pare una delle navi alleate trasportava Ipriteche causo' diverse morti tra i civili
ottima analisi e precisa ricostruzione ; la storia ha dimostrato che anche l'Italia, nel suo piccolo, ha dato prova di spettacolari successi bellici, ma quasi sempre dettati dall'improvvisazione e dai singoli protagonisti e l'eroismo dimostrato dai semplici soldati, si è sempre scontrato con una cronica impreparazione degli alti comandi .
@@aldoadorisio7106 L'Italia era una media potenza, industriale e militare, poteva essere sostenuta quanto volevi che oltre quello che aveav fatto non poteva fare
@@delsifr l'Italia era comandata da gente incompetente e presuntuosa. Il vero coraggio lo hanno dimostrato i partigiani che senza mezzi hanno liberato l'Italia dai barbari fascisti dimostrando di avere coraggio, inventiva senso pratico e soprattutto ideali.
Bel video. Se mi permette ci furono un concerto degli elementi che ha descritto sulle cause del disastro italiano. Però rimane il fatto che allo scoppio della guerra nel Mediterraneo l'Italia era la Potenza, superiore per mezzi e numeri anche agli inglesi. Si pensi solo a Malta, praticamente disarmata allo scoppio della guerra, ma non vi era nessun piano per sbarcarvici sopra. Avevamo più uomini, più mezzi e tecnologicamente non così inferiori a quelli inglesi (mi riferisco al solo Mediterraneo, perché effettivamente gli inglesi in Gran Bretagna avevano lo Spitfire che non aveva uguali in quel momento in Italia). No all'Italia mancò soprattutto un quadro d'insieme e un'organizzazione degna di tale nome. Esattamente come oggi!
la superiorità italiana era meramente quantitativa: dal punto di vista qualitativo e soprattutto sull'addestramento dei reparti la superiorità britannica era quasi schiacciante
Eravamo superiori solo nei numeri, non di certo per qualità ed addestramento a partire dalla marina, avevamo più navi ma 0 portaerei, teoricamente eravamo la 2° potenza mondiale per sommergibili, con un numero spropositato rispetto alla marina inglese, ma avevamo meno sommbergibili adatti alla navigazione atlantica di quelli inglesi, non parliamo degli aerei, iniziammo la guerra con meno di 40 caccia a lungo raggio in gran parte Fiat CR42 Egeo privi pure di radio. Potevamo questo è vero conquistare Malta, ma mancò la volontà politica perché l'unica stategia di guerra italiana era aspettare la resa dell'Impero UK susseguente allo sbarco nazista, per reclamare territori non conquistati, come il membro sfigato di una gang giovanile, che si fa forza solo perché ha alle spalle i veri bulli, questo era Mussolini ed il fascismo in guerra
Grazie di approfondire la storia! Ho una domanda, all'inizio del servizio affermi che non c'è stata collaborazione tra marina e aeronautica e indichi come responsabile Italo Balbo. Vorrei sapere cosa ti da la certezza di questo. Non certo per criticare ma per curiosità di scoprire un altro pezzetto di storia! Balbo era di Quartesana in provincia di Ferrara, il paese dei miei nonni, tanto mi bastò per interessarmi alla sua storia e scoprire come si arrivò anche a una certa rivalità con Mussolini. Che spaventato dai suoi successi iniziò a vederlo come rivale! Grazie del gran lavoro che fai!
Ciao Alex. Per rispondere alla tua domanda, pazienta qualche giorno: è in fase di montaggio una monografia dedicata proprio a Italo Balbo. Continua a seguirci e... grazie del prezioso feedback. FB
Quella notte fu una carneficina, mio nonno era meccanico presso l'arsenale militare di Taranto. Cmq nonostante questo tanti aerei li abbiamo mandati giù. Attualmente la base navale di Taranto e allocata non più in mar Piccolo (trappola naturale) bensì in mar Grande pronta ad uscire in mare aperto e ad aprire il fuoco. Cmq
per la mancanza di carburante vedere le memorie di kesselring che nelle grotte dell'entroterra genovese trovò migliaia di barili conservati mentre i nostri aerei navi e mezzi su tutti fronti soffrivano
Si e sono morto dal ridere per le cazzate che spara, non c'è altro termine per questo incapace fantastorico neo fascista. La perla di puntare su Alessandria con la nostra flotta in un unico formidabile colpo, roba da Topolino
Non chi lo sà! I motivi della disfatta italiana li ha ben analizzati Montanelli nella sua Storia d'Italia. Chi non impara dai propri errori è condannato a ripeterli!!! Il mio parere è che la responsabilità maggiore della disfatta dell, Italia fù di Mussolini che era l' unico a prendere le decisioni. Responsabilità da dividere col re e con Badoglio e i papaveri dello stato maggiore. Per nostra fortuna Mussolini riuscì forse anche a causare grossi problemi a Hitler ritardando il suo attacco alla Russia che poi non ebbe più il tempo e la forza di annientare prima dell' intervento decisivo degli Stati Uniti.
Decisamente no. Nel 40 sulla carta vi erano ottime probabilità di vincere sul fronte africano contro gli inglesi. Un conflitto limitato e circoscritto contro l inghilterra avrebbe portato il pieno compimento del dominio italiano nel mediterraneo. Grecia ? Errore Francia ? Errore. Ma nel 40 le ultime due sembrava ottime scelte in vista di una guerra prossima alla fine.
@@gianlucamobilia9164 c'era ancora in piedi la gran Bretagna e gli stati uniti oltre alla Russia. Solo un folle poteva pensare di vincere la guerra senza avere nulla. Neanche i radar avevamo
Ci vorrà l'agguato notturno di Capo Matapan perchè si pensasse di proporre la costruzione di una portaerei in Italia. Il crapone di Predappio aveva dato tempo 1 anno per la costruzione della prima portaerei in Italia. All'8 settembre 1943, dopo oltre 2 anni e mezzo, non era ancora terminata.
Non è certo colpa sua se non è stata terminata in un anno. Purtroppo era circondato da burocrati e nulla facenti stipendiati bene. Lo sai che per far vedere la potenza aerea spostavano gli stessi aerei da una base all' altra ovunque andasse lui in rivista? La storia non è cambiata..grandi militari ma comandati da generali inetti e legati ai propri interessi.
@@giovanniottoboni7148 No. La colpa non era sua. Ma di quegli industriali che facevano i soldi sulle disgrazie delle forze armate. E lui non ha mai rimosso dal loro posto.
@@giovanniottoboni7148 quello degli aerei spostati è solo un mito. L'Italia, al 10 giugno 1940, aveva quasi 1800 aerei di pronto impiego tra territorio metropolitano e coloniale. Che non fossero tutti idonei ad affrontare gli aerei francesi prima e inglesi poi è un altro discorso, di cui si può parlare. Anche perchè qui gli industriali si sono fatti ricchissimi.
@@giovanniottoboni7148 Lui scelse i generali da avere accanto, scelse i collaboratori, scelse perchè era lui a comandare. E siccome la classe militare italiana aveva soprattutto asini allora lui era il crapone circondato da asini. Anche perchè quelli in gamba e che dicevano come erano realmente le cose a lui non interessavano. Erano bravi? Andavano allontanati. Erano capaci? Via. E così chi rimane fa quel che dice Gaber nella canzone "La democrazia" : "E quando saremo tutti scemi allo stesso modo la democrazia avrà vinto". Solo che la democrazia di cui parla Gaber è la democrazia com'è diventata in Italia e non quella che i padri e le madri della Costituzione auspicavano per il nostro Paese.
@@alessandrofarris7714 esattamente come oggi,-basta vedere l'ex ilva di taranto, costruita con soldi pubblici, regalata ai privati che ne hanno fatto solo profitto e quando e' a pezzi che piu' a pezzi non si puo' se l'e' ricomprata lo stato per rimpinguarla di continuo con i soldi pubblici, e se costruiranno le centrali nucleari faranno la stessa fine.
La notte di Taranto e stata una vera batosta per la marina italiana...ma non capisco il perché non si sia investito nella tecnologia radar,avevamo il "gufo" e non lo abbiamo minimamente calcolato....perché??? Ottimo video
Regia marina era si la più preparata, Ma, 1) il numero dei cacciatorpediniere era limitato per la scorta 2) i stessi cacciatorpediniere non avevano i sonar funzionanti e funzionali per fare la caccia ai sommergibili inglesi, questo fino al 1942, quindi caccia senza occhi e orecchi per trovare le prede, 3) senza radar , basta ricordare capo Mattapan cosa è successo 4) senza portaerei. 5) senza addestramento per il combattimento notturno, 6) senza cordamento con l'aviazione, Come si vede, ma dove volevamo andare.
...e non solo. Basti pensare che il vestiario + scarpe erano uguali sia nella guerra in Grecia che in Africa. Mio nonno, del quale mi onoro di portare il Suo nome, che fu in Africa e un di lui cugino in Grecia, avevano lo stesso equipaggiamento. Altro mio compaesano che fu in Russia, aveva le scarpe di una sorta di cartone pressato. Al "grande" capo, cosa interessavano questi particolari, il suo scopo era quello di poi sedersi al tavolo della pace. Quel giorno, per fortuna, non vide mai, anzi, lo vide a.... testa in giù. Anno 1966 si scopri il perché mio nonno non aveva una lira di pensione di guerra, nonostante la lunga prigionia e le 5 ferite, una delle quali la baionetta di un Abissino lo aveva colpito al collo vicino alla vena principale sul collo e altra baionetta a 6 cm del polso sx, gli aveva bucato il braccio da parte a parte. Motivo della NON pensione? A fine guerra e rimpatrio in italia, a fronte di 500 lire (dico 500) gli fecero firmare un foglio dove rinunciava a ogni beneficio di legge. Mi dirà....quindi!!! Mio nonno era analfabeta e la sua firma era una + convalidata da un Capitano . W l'ita ...lietta di 💩.
Sulla storia che l’Italia fosse entrata in guerra impreparata la storiografia italiana ci ha costruito un mito che ha fatto comodo a tanti. Sopratutto a molti dei vertici militari che avrebbero meritato un processo. In primis Badoglio. Infatti la storiografia italiana parte dal vizio non da poco di non raccontarci mai quanto fossero impreparati gli inglesi. Siamo cresciuti col mito di una forza armata potentissima e modernissima contro la nostra Armata Brancaleone. Nella realtà dei fatti l’unica arma che in termini di mezzi, e non di uomini, era in condizione di impreparazione era l’Esercito, anche se anche lì ci sarebbe molto da dire. Per esempio chiedersi come mai Graziani non sia riuscito a prendere l’Egitto in un momento in cui era presidiato da 4 gatti e l’Inghilterra era in ginocchio ad aspettare lo sbarco tedesco. La guerra con la Gran Bretagna sarebbe stata quasi certamente una guerra prevalentemente navale, e qua, ogni saggio serio di storia militare italiana riporta chiaramente che nel giugno 1940, nel Mediterraneo la flotta italiana era superiore per numero e modernità dei mezzi rispetto alla Mediterranean Fleet. Oltretutto godendo di un immenso vantaggio strategico. Ovvero poter attaccare in superiorità sia la flotta di Alessandria sia la flotta di Gibilterra, arrivando a una condizione di parità se le si fossero incontrate insieme, cosa che non avvenne comunque mai in tutto il conflitto. Gli inglesi nel Mediterraneo schieravano principalmente navi della prima guerra mondiale mentre la flotta italiana era stata pesantemente rimodernata negli anni’30 dove la nostra cantieristica navale partorì alcune delle più belle corazzate di tutta la seconda guerra mondiale. Si sono raccontate frottole per decenni come il fatto che abbiamo perso perché gli inglesi avevano la portaerei e il radar. La celebre Illustrious, da cui partì l’attacco a Taranto già due mesi dopo fu messa fuori uso dalla caccia italiana e tedesca e non la si vide più nel Mediterraneo per più di due anni. La Formidable che la sostituì duró nel Mediterraneo 4 mesi (ci fece male a Capo Marapan) poi fu messa fuori uso da un attacco aereo. La Victorius e la Indomitable furono messe fuori combattimento a lungo nella battaglia di mezzo agosto nel 1942. Un po’ poco per sostenere che abbiamo perso per colpa delle portaerei inglesi, in quanto 4 ne hanno mandate nel Mediterraneo, e 4 ne abbiamo colpite e allontanate. Ció che lascia veramente sconcertati è la condotta di alcuni ammiragli che non sfruttarono quasi mai questo vantaggio. Senza contare i fortissimi sospetti di tradimento da alcune talpe di Supermarina nel caso sopratutto di Capo Matapan e di Taranto. Non dimentichiamo inoltre che un anno dopo Taranto, l’11 dicembre 1941, sei uomini di numero della Decima Mas vendicarono Taranto compiendo una delle più spettacolari imprese di Marina della storia moderna ovvero l’impresa di Alessandria attaccando da dove nessuno si sarebbe mai aspettato. Cioè dal fondale! Lì facemmo malissimo agli inglesi facendo fuori le due principali navi di cui disponevano nel Mediterraneo, la Queen Elisabeth e la Valiant. Una piccola chiosa anche sulla storia della famosa “pugnalata alle spalle” sulla Francia inerme. A prescindere che se contassimo le pugnalate francesi all’Italia non avremmo alcunché di cui dispiacerci, Qui c’è da ringraziare solamente Badoglio. Mussolini aveva proposto ai tedeschi di mandare un’Armata a combattere con loro sul fronte francese e partecipare insieme alla conquista francese. Dopo un’iniziale riluttanza Hitler accettó la proposta italiana. Furono i vertici dell’esercito italiano a opporsi e così i tedeschi fecero da soli e a noi toccó accontentarci della guerretta di due settimane sulle Alpi. Almeno Mussolini ebbe il buon gusto di non farsi cedere ciò che gli era stato offerto su un piatto d’argento da Hitler. Si rifece due anni più tardi con l’Operazione Anton, dove effettivamente le forze italiane occuparono la Francia meridionale e la Corsica.
Solamente che avvenne PRIMA di pearl harbour……e chi prese spunto furono i giapponesi e gli americani…ma a😂😂😂questo significa che entrambi sapevano che avrebbero potuto…..
Da cosa strana tra le nazioni che portarono la guerra in Europa ovvero le potenze dell'asse i suoi stati alleati Perché portarono sì la guerra ma non si capisce bene il perché c'era competizione tra le varie forze armate non cooperazione e collaborazione..(O almeno lo fu per l'Italia) . Quindi come si vuole dire per utilizzare un linguaggio moderno le forze armate non erano coordinate e collaboranti tra loro e non c'era quella che si chiama oggi Inter potabilità tra le varie componenti delle forze armate... Quindi guardandola così dalla guerra era già persa in partenza... Al di là dell'addestramento uomini mezzi eccetera eccetera... Sicuramente importante ma se le forze armate non combattono e non Si coordinano tra di loro differenza delle forze alleate E delle singole componenti delle forze armate che erano integrate tra di loro e non in competizione tra di loro per vincere sì ben comprende il risultato quale che poteva essere per comprendere meglio questo mio discorso Di collaborazione tra le varie forze armate se vi fosse stata collaborazione e cooperazione al primo avvistamento e/o durante la notte e quindi l'addestramento a combattere sia di giorno che di giorno di notte alla avvistamento delle navi inglesi L'Italia non aveva bisogno delle portaerei almeno per difendere le proprie coste per avere l'impero questo video dimostra che le portaerei servivano essendo già una portaerei del Mediterraneo Bastava far alzare gli aerei per difendersi al largo delle coste quella misura che oggi si chiama scramble.. e l'esercito si è messo lì una buona contraerea per difendere e difendersi... Quindi sì fu colpa della purtroppo della competizione e non collaborazione e la cooperazione delle singole forze armate per voler perdere la guerra... Per capire Invito tutti a guardarsi le tre serie che un appassionato del mestiere delle armi della storia della seconda Guerra mondiale non può non guardare ovvero band of Brothers the pacific per ultimo Che conclude questa trilogia masters of the air... Che fa vedere più o meno come combattevano le forze americane le singole componenti integrate tra di loro .
Buonasera! 🙂 Cortesemente, potreste indicarmi un buon testo sulla "Notte di Taranto", in modo da poter capire meglio i fatti e rispondere, di conseguenza, a quelli che rompono le scatole con la storia dei traditori?
@@Dentrolastoria Mi raccomando: non abbiate la mano leggera, con i figuri che sparano certe fesserie ( Purtroppo, solo in questi ultimi anni, ho smesso di crederci... ). Soprattutto difendete, portando le prove, l' ammiraglio Maugeri, che mi pare il più bersagliato. Infatti, i seguaci di Trizzino e compagnia bella sono davvero fastidiosi.
mio padre era presente quella notte e i fatti sono completamente diversi........pensate la moglie del nostro ammiraglio in capo era inglese e quella notte ci fu un oscuramento ma la stanza della moglie era accesa e la finestra dava esattamente sulla nostra nave amiraglia,e pensate che le reti anti siluro erano state tolte i palloni frenati abbassate e udite udite ordine tassativo di non aprire il fuoco contraereo, lordine venne dato dopo che gli inglesi andarono via,aproposito sulla nostra ammiraglia sventolava la bandiera di allerta quindi si sapeva benissimo che gli inglesi erano in rada la bandiera di allerta che segnalava il pericolo sventolava già dalle 16,00 del pomerigio
@@sebastianaleta3439 Oddio con queste fansta storie, vi piace credere alle favolette del povero ducetto tradito. La realtà storica appurata è molto divers :gli UK avevano la ricognizione aerea, un ricognitore aereo fece le foto esatte della collocazione di ogni nave nel porto a 5 ore circa dal bombardamento, dal famoso cifrato "I fagiani sono tutti nel nido", dove i fagiani erano le nostre luccicanti ed inutili corazzate da parata. Per i soliti bisticci aviazione, marina, esercito, non si alzò la nostra aviazione a finirlo, anche se malconcio, perché l'esercito voleva tenersi il merito dell'abbattimento, mentre era una regola dell'esercito UK che ogni aereo colpito doveva essere comunque seguito dall'aviazione per confermane l'abbattimento, il nostro ricognitore, che avvistò la flotta del grande ammiraglio Cunningham, fece quella fine, fu colpito dalla contraerea e finito dalla caccia dell'aviazione navale, non avendo la radio a bordo, non poté avvisare della posizione della flotta inglese in arrivo, questa era l'Italia fascista in guerra, altro che favolette di traditori. Oggi almeno abbiamo standard NATO e procedure a cui attenerci in modo ferreo, altrimenti sarebbe uguale anche oggi
La stessa notte il nostro convoglio diretto ad Otranto fu intercettato e completamente distrutto, va detto che il grande risultato strategico di questa ottima operazione, era stata quella di costringere la nostra flotta a spostarsi a Messina e Napoli, oltre alla distruzione di un vitale deposito di carburante a Taranto che di fatto rese la base inservibile, cosa che a Pearl Harbor non fu fatto, per privilegiare scioccamente le corazzate, mentre il piano originale doveva essere una copia perfetta di Taranto e sicuramente avrebbe fatto molti più danni agli statunitensi.
Consiglio un libro che in una sua parte parla di Taranto : navi e poltrone. Se i britannici avessero avuto una forza d'attacco come quella giapponese...
Più accurato il libro FUCILATE GLI AMMIRAGLI di Gianni Rocca. Spiega come erano organizzati gli italiani in quel momento, o meglio disorganizzati e la pianificazione meticolosa degli inglesi per attaccare il porto di Taranto. Il capitolo si chiama TUTTI I FAGIANI SONO NEL NIDO. Si trova anche online in pdf.
@@dariodaprato6696 ah è vero! Lei è un viaggiatore nel tempo. Ha visto tutta la storia fin dai primi uomini che si organizzavano a vivere. Io sono ignorante e cito libri. Quale errore nei confronti di un viaggiatore nel tempo. Mi scusi.
@@alessandrofarris7714 il problema è conoscere la. Vera storia non le chiacchiere io sono il nipote del disegnatore capo della M M e sono in possesso di doc ufficiali. Quindi quando vuole contattarmi sono a sua disposizipne !!!
@@dariodaprato6696 Allora dunque tutti i libri come quello citato di Gianni Rocca è un libro che va bene per le massaie dalla parrucchiera e così anche la mia intervista ad un marinaio italiano che era a bordo del cacciatorpediniere Generale Antonio Chinotto è solo una chiacchierata tra un bicchiere e l'altro. D'altra parte essere così importanti mi fa pensare che tutta la cultura storica da me acquisita negli anni sia stata inutile, a cominciare dal libro LA GUERRA DEI POVERI di Nuto Revelli, che lessi all'età di 11 anni.
@@salvointerlandi1635 Anche se le classi mobilitate per le guerre fasciste andarono dalla 1910 alla 1922 non c'erano così tanti soldati disponibili. Al 10 giugno 1940 i soldati italiani arruolati erano 1,3 milioni tra Italia e colonie. Compresi i carabinieri che all'epoca avevano il compito della polizia militare.
No erano 180.000 e furono sbaragliati da 33.00 truppe dell'Impero britannico, australiani, nepalesi, indiani, neo zelandesi, inglesi, sud africani, in quella che è stata la peggior sconfitta dell'Esercito Italiano della storia, dal cifrato del generale Wavell a Chuchill "Fox killed in the open = X Armata italiana annientata in campo aperto" 15.000 morti e 130.000 prigionieri, contro 1000 morti e nessun prigioniero, tutti i soldati dell'impero inglese catturati vennero liberati dall'avanzata delle loro truppe, a fine operazione non c'era nessun soldato sul lato inglese rimasto prigioniero, uno dei primi casi in cui centinaia di soldati si arresero ai cronisti di guerra (ovviamente inglesi)...
Piccola correzione....nessun "Giorno dell'infamia"... l'impero Giapponese aveva presentato regolare dichiarazione di guerrama la burocrazia americana non ha consegnato la diciarazione in tempo... ma si sa, gli amerikani sono buoni e belli e quindi hanno ragione sempre loro. Video interessantissimo...mannaggia per l'audio....
Se ci fossero stati meno tradimenti la nostra Marina avrebbe fatto di più. Basta pensare al settembre nero, quando in un mese ci affrontarono quasi tutti i sommergibili.
Si affondarono tutti i sommergibil perché erano TOTALMENTE INADATTI, non ce li affondarono, partiamo da questo, non potevano navigare più di poche ore in immersione, li mandammo nel Pacifico dove dovevano stare immersi per ore ed ore, con il risulstato che morirono tutti per i fumi tossici sviluppati all'interno era una cosa arcinota. Avevamo oltre 80 sommergibili, adatti alla navigazione oceanica 12, l'impero UK ne aveva 15 TUTTI adatti alla navigazione oceanica, partiamo dai dati di fatto
Ascolta il nostro Podcast: open.spotify.com/show/3ztFvhzhRu1Qm0C0nYI4jP
Sostieni DENTRO LA STORIA su Patreon: www.patreon.com/dentrolastoria
Visita il Blog RACCONTI DI STORIA: raccontidistoria.blogspot.com/
Abbonati al canale: th-cam.com/channels/1vziHBEp0gc9gAhR740fCw.htmljoin
Grazie x il servizio. Mio padre era imbarcato sull' incrociatore Zara. In sala macchine. Era presente e mi riferì che vi era l'ordine di non sparare e la contraerea non fece fuoco. Non so se vi è traccia di questa notizia.
Partecipò alla battaglia di punta Stilo ed evitò la tragica battaglia di Matapan perché trattenuto a Taranto durante uno scalo tecnico in quanto richiamato a Milano come operaio specializzato alla Ercole Marelli per la produzione bellica.
Terzo genito orfano di guerra fece il servizio in marina...25 mesi, a quei tempi! Dapprima imbarcato sul cacciatorpediniere Fulmine.
Il padre (mio nonno) morì nella prima guerra mondiale come fante.
Mio padre fece la seconda e io spero vivamente che il mondo non si orienti verso la terza.
Mi pare vi sia in corso una grande spinta al ricorso alle armi e non vi siano più persone di livello per una ricerca diplomatica, di compromesso, di mediazione nei conflitti in corso.
Grazie a te Ettore
Nella terza c'è il nucleare 🙄🤔
Grazie ❤ non sapevo questa pagina della storia
Ottima disamina e molto avvincente quest'episodio.
Mi sono appena iscritto sto guardando i video anche precedenti e devo dire che sono uno più interessante dell'altro.
Non ho ancora sondato se vi occupate anche delle vicende dell'Impero Romano e di altri significativi periodi storici.
Complimenti è stata una bella scoperta trovarvi su YT!!!!
Grazie Alberto!
Mi perdoni, a mio modesto avviso, Balbo non aveva il potere di bloccare la costruzione della portaerei in quanto dal 1937 era stato allontanato con l'incarico di governatore della Libia.Nel contempo l'Italia dal 1935 anni in cui la teoria delle portaerei si sviluppo' non aveva la capacita' economica /industriale di poter costruirne , la guerra dEtiopia e di Spagna avevano accentuato il tutto.Dal 1941 in poi si decise di costruirne una denominata Aquila sullo scafo di un transatlantico, ma solo dopo la notte di Taranto.Ho avuto modo di parlare con cittadini Tarantini (ormai deceduti) che gia' nei mesi precedenti subito dopo il 10 giugno, la citta' viveva uno stato di allerta permanente come se l'attacco era gia a conoscenza di tutti da verificarsi da un momento all'altro.Infatti la citta' era senza cittadini scappati nei paesi dell'entroterra Tarantino . La citta' era abitata solo dai militari e dagli operai dei Cantieri Navali Tosi (si costruivano i sommergibili) e dell'Arsenale Militare. Sono state scritte tante pagine e libri. Dalle testimonianze dei pochi cittadini presenti , i palloni frenati allontanati dal mar grande, le batterie antiaeree di capo San Vito , punta rondinella e Sain Bon (localita' costiere strategiche del mar grande) che rimasero senza sparare, le reti antisiluro ad una profondita' errata; Misteri Italiani come Ustica ecc. ecc., per non citare la corrente anglofona presente in alcuni alti vertici della Regia Marina contrari alla guerra . Grazie
Gentilissimo, mi preme farle alcune precisazioni:
a)alla Conferenza Navale di Washington del 1922 l'Italia non solo ottenne un risultato di sostanziale parità con la Francia, utile per gonfiare il petto ma sciocco nella definizione della flotta futura. In tale occasione il Regno d'Italia si vide garantire una componente da circa 24mila tonnellate per le portaerei che non venne sfruttata: la motivazione, più che tecnica, fu di politica militare e navale. Non dipese tanto o solo dalla frase attribuita a Mussolini sulla natura geografica dello Stivale quanto all'opposizione di Balbo, che non voleva che la neonata Regia Aeronautica da lui fortemente voluta cedesse aerei e strutture alla Regia Marina. Una proposta di sfruttare il tonnellaggio da portaerei per costruire due grossi incrociatori con un piccolo ponte di volo fu scartata ancor prima delle valutazioni tecniche. Quindi, riassumendo, le portaerei non furono prese in considerazione anche a causa di Balbo: difficile renderle operative se mancano materiali (aerei) e uomini (aviatori). Lo stesso scontro politico si sarebbe visto anni dopo in Germania, protagonisti Raeder e Goering, per la mai completata "Graf Zeppelin" il cui sviluppo fu ritardato appositamente da questioni riguardanti gli aerei imbarcati
b)in verità, nel medesimo periodo in cui l'Italia rinunciava ad esplorare le portaerei, una nazione non esattamente ricchissima ed anzi preda dei contraccolpi della crisi economica post bellica come la Francia sfruttava lo scafo di un mai completato incrociatore da battaglia per costruire la "Béarn" ossia una portaerei sperimentale. Solo la mancanza di fondi per sviluppare il progetto portò alla cancellazione della successiva "Joffre", già comunque disegnata dagli ingegneri navali
c)prima della "Aquila", trasformazione comunque apprezzabile del transatlantico "Roma", si era presa in considerazione la trasformazione del "Bolzano" con l'eliminazione di due torri d'artiglieria e lo spostamento della plancia e dei fumaioli su modello delle prime portaerei mezzo-ponte giapponesi: un progetto abortito. Nel dopoguerra tuttavia la Spagna franchista dimostrò interesse per il relitto del "Bolzano" le cui macchine erano ancora in ottimo stato proprio per una conversione in portaerei, abbandonando il progetto solo per l'eccessiva onerosità. Tutti tali progetti erano comunque successivi alla morte di Balbo, avvenuta a Tobruk a fine giugno 1940
d)i famigerati sospetti sugli ammiragli italiani di connivenza o collusione con gli inglesi furono alla base di una serie di dicerie poi confluite in una vergognosa campagna stampa diffamatoria contro l'ammiraglio Maugeri. Le inchieste della magistratura e del Ministero della Difesa scagionarono Maugeri e i suoi colleghi dall'accusa di tradimento. Come dimostrato molto tempo dopo, le pubblicazioni scandalistiche erano basate su presupposti ideologici di nostalgici fascisti che rifiutavano le responsabilità del regime nella disfatta militare e sulla segretezza del programma di intercettazione ULTRA che aveva svelato i codici delle comunicazioni dell'Asse.
Spero di averle così offerto alcune informazioni utili. Un saluto
F.B.
Grazie per le precisazioni
Di questi fatti abbiamo sentito parlare da chi ha vissuto la guerra in prima persona. Si tratta di eventi che si possono spiegare di con la dibattuta questione del tradimento dello stato maggiore italiano a favore dei nemico inglesi.. Questo un argomento ampiamente trattato nel libro Navi e Poltrone di Trissino. Se il tradimento c'è stato o non c'è stato, questo non è mai stato ufficialmente confermato ,lasciando molti nel dubbio, ma non il sottoscritto, sicuro che il tradimento è un fatto incontrovertibile. Resta la questione morale. Si può operare contro la propria patria?
@@carloconte1069 TRIZZINO?
ANCORA CON TRIZZINO?
MA BASTAAAAAAAA
BASTAAAAAAAAAAA
ABasta con quel pallonaro infame
@@Dentrolastoria 👎👎👎
Ciao da Taranto, vissuta dai miei nonni, quella notte
È incredibile la tua conoscenza sugli eventi storici. Bene, abbiamo tutti da imparare 📺 ✍️
Grazie 🙏
I quadri militari italiani erano nettamente impreparati nella seconda guerra mondiale . Siamo stati mandati allo sbaraglio , mio zio volontario in Spagna torno a piedi dalla Russia e si salvò per miracolo mi racconto di una mancanza completa di equipaggiamenti e di “ sabotaggi “
anche durante la prima non e' che si scherzasse... Caporetto ricorda qualcosa? Li la riaddrizzammo ma per poco non perdevamo anche una guerra dome tutto sommato non eravamo inferiori....
La notte di Taranto, le reti pa rasuluri invece che a protezione delle navi alla fonda erano nei 8:38 magazzini, nel golfo non c'era alcuna nave in servizio di vigilanza e prevenzione di possibili attacchi, in tempo di guerra la Flotta concentrata in un porto, a portata del nemico, senza alcun tipo di protezione, incredibile, questa non è inefficienza, si chiama tradimento
Ma come cazzo scrivi@@pietrogalbiati
Peccato per la qualità dell'audio...
Bravissimo, di questa storia non ne parla mai nessuno!
Grazie! Ne avremo altre, soprattutto sulla seconda guerra mondiale.
Ehhhhh...🤔??
Ma se ne parla ovunque..
da tarantino ti posso dire che non c'e' nemmeno una targa da nessuna parte a ricordare l'evento... Mia nonna passeggiando sul lungomare parlava dell'impressione che lasciarono le immagini delle corrazzate che colavano a picco in mar grande... credo parlasse della Cavour in particolare...
@@fablapp Che vergogna, è proprio una storia che vogliamo cancellare, e tutto per non ammettere che eravamo pronti ad usare armi chimiche.
Complimenti, come sempre. Ioso bene come fossero mandati al macero i poveri soldati. Anche se in parte, io sono qui, nata a questo mondo anche per questo. Mio nonno, giovanissimo, fu mandato in Russia. Si prese una scheggia, una ferita importante alla spalla. Beh fu rimandato fortunatamente indietro in tempo, prima del totale declino che avvenne in pochissimo tempo. Credo fossero gli inizi, altrimenti… basta pensare al film dei Girasoli 🌻 con Mastroianni e la Loren. In ogni caso , credo se se lui non avesse preso quel pezzo di bomba, pezzo , di guerra… Non sarei a questo mondo oggi. Purtroppo non ho avuto la fortuna di conoscerlo. Ma in famiglia ne abbiamo altre! La mia Bisnonna ricevette la Croce di Guerra per aver salvato partigiani. Alcuni dei quali poi, finiti nel governo gliela mandarono da Roma. Con tanto di elogi al tesserino da combattente. Questo era nell’’entroterra Ligure . Lei fino alla fine dei suoi giorni, il suo coltello non lo se lo faceva portare via neanche , quando, su da sola a quasi 100 anni non poteva restare. Ma ostinata!!! Se lo è portato con lei fino alla fine. E niente, piccolo aneddoto, ma di storia vera , e un po‘ col sorriso, nonostante il contesto di totale amarezza. Un abbraccio 🤗
Fortunato tra virgolette il tuo nonno i fratelli dei miei nonni materni uno per parte furono mandati in Russia e non ne tornarono mai più, ricordo che mia nonne sino alla fine ricordava sempre questo suo adorato fratello che non aveva potuto ne salutare ne seppellire 😞e brava la tua nonna, donne così non ne nascono più. Buona vita 😘👋
Contenuto di livello altissimo, ma serve un serio upgrade almeno sul fronte audio! Al giorno d'oggi è faticoso ascoltare questo tipo di qualità...
Al 10 giugno 1940 l'Italia le forze armate italiane disponevano di 9 mesi di scorte di carburante. Il problema è che verrà tolto il carburante alla flotta per dirottarlo alle altre forze armate. Con il risultato che le missioni in mare saranno dettate da improvvisazioni ad ogni livello. Per altro sono disponibile al confronto.
Cordialmente
Più che la penuria di nafta era il pericolo di perdere le navi che spingeva gli alti comandi a nn far uscire le navi
@@paologregorini3158 Certo perchè sapevano che le perdite non sarebbero state colmate. Però mi chiedo... Se gli ammiragli italiani non hanno combattuto battaglie dopo quella di Lissa del 1866 dove presero tutte le medaglie che avevano sulle loro divise da sfoggiare già negli anni '30?
Quello che non si dice è che l' Italia non aveva combustibili neanche per la sua industria e senza energia si ferma la industria militare, quella civile ed i trasporti .Gli inglesi erano disponibili a darci energia solo in cambio di fare lavorare la nostra industria per la loro causa, cioè fare in questo modo un atto di ostilità ai tedeschi, con le conseguenze ovvie.
@@paologregorini3158 Credo che era viltà, tradimento, interessi personali, menefreghismo, penuria di nafta e soprattutto la paura di esporsi troppo, sempre sulla scia di una antica e consolidata tradizione di paraculismo italico.
@@carloconte1069 Per non parlare dello spreco di risorse da parte industriale. Visto che ogni industria voleva un profitto e le grandi industrie erano quelle più voraci, si produceva e si sprecava. C'era anarchia industriale che portava a prodotti di qualità ottima se c'erano teste capaci altrimenti si arrivava a produrre aerei come il S.M. 85 di cui nessuno comprese l'uso oppure come il Breda 88 che era ottimo da primato e completamente inutile come aereo da guerra.
La nostra fortuna , nonostante il disastro, era che Canningam aveva una potenza di fuoco limitata, avesse potuto contare su più mezzi, non rimaneva a galla neanche una nave.
Mussolini era cosciente che non eravamo pronti, ma credeva fermamente che la Germania con o senza l'Italia, avrebbe vinto la guerra velocemente, non immaginava che Hitler avrebbe poi invaso anche la Russia, questa decisione infausta segnó il destino del conflitto.
La Germania la guerra l'aveva già iniziato ha perdere con la battaglia d'Inghilterra. Quegli aerei sarebbero serviti contro i russi. Hitler era solo uno stupido caporale
Io sono barese … il 2 dicembre 44 anche Bari è stata Pearl Harbor per un giorno ahinoi….Il bombardamento di una nave piena di iprite (gas tossicò che la nave trasportava “sotto copertura “ ) devastò Bari vecchia (che era ed è a ridosso del porto ) e si persero un sacco di vite soprattutto fra i civili …
Off topic, ma volevo ricordarlo visto si parlerà di Taranto che è a noi molto vicina ! 😅🤟🏽🖤
Argomento interessante!
@@Dentrolastoria
th-cam.com/video/-SS2KtQEso8/w-d-xo.html
Ho visto tempo fa un documentario a riguardo, è pazzesco che se ne parli così poco, fu una vera e propria strage, senza contare che incriminava gli americani per l'uso di armi chimiche.
@@darioildiario3001 Potrebbe essere un'argomento interessante per un video futuro
@@Dentrolastoria confermo quanto dice il mio concittadino. Un evento insabbiato perche' a quanto pare una delle navi alleate trasportava Ipriteche causo' diverse morti tra i civili
ottima analisi e precisa ricostruzione ; la storia ha dimostrato che anche l'Italia, nel suo piccolo, ha dato prova di spettacolari successi bellici, ma quasi sempre dettati dall'improvvisazione e dai singoli protagonisti e l'eroismo dimostrato dai semplici soldati, si è sempre scontrato con una cronica impreparazione degli alti comandi .
Se la guerra non è sostenuta dal popolo è destinata a fallire. Se invece è sostenuta la vittoria è certa.
@@aldoadorisio7106 L'Italia era una media potenza, industriale e militare, poteva essere sostenuta quanto volevi che oltre quello che aveav fatto non poteva fare
@@delsifr l'Italia era comandata da gente incompetente e presuntuosa. Il vero coraggio lo hanno dimostrato i partigiani che senza mezzi hanno liberato l'Italia dai barbari fascisti dimostrando di avere coraggio, inventiva senso pratico e soprattutto ideali.
Infatti nel film Storico " Torà Torà Torà " viene citata Taranto , come esempio per gli attacchi con Aereo-Silurante !!👍👍🙋🏻♂️
Bel video. Se mi permette ci furono un concerto degli elementi che ha descritto sulle cause del disastro italiano. Però rimane il fatto che allo scoppio della guerra nel Mediterraneo l'Italia era la Potenza, superiore per mezzi e numeri anche agli inglesi. Si pensi solo a Malta, praticamente disarmata allo scoppio della guerra, ma non vi era nessun piano per sbarcarvici sopra. Avevamo più uomini, più mezzi e tecnologicamente non così inferiori a quelli inglesi (mi riferisco al solo Mediterraneo, perché effettivamente gli inglesi in Gran Bretagna avevano lo Spitfire che non aveva uguali in quel momento in Italia). No all'Italia mancò soprattutto un quadro d'insieme e un'organizzazione degna di tale nome. Esattamente come oggi!
la superiorità italiana era meramente quantitativa: dal punto di vista qualitativo e soprattutto sull'addestramento dei reparti la superiorità britannica era quasi schiacciante
Eravamo superiori solo nei numeri, non di certo per qualità ed addestramento a partire dalla marina, avevamo più navi ma 0 portaerei, teoricamente eravamo la 2° potenza mondiale per sommergibili, con un numero spropositato rispetto alla marina inglese, ma avevamo meno sommbergibili adatti alla navigazione atlantica di quelli inglesi, non parliamo degli aerei, iniziammo la guerra con meno di 40 caccia a lungo raggio in gran parte Fiat CR42 Egeo privi pure di radio. Potevamo questo è vero conquistare Malta, ma mancò la volontà politica perché l'unica stategia di guerra italiana era aspettare la resa dell'Impero UK susseguente allo sbarco nazista, per reclamare territori non conquistati, come il membro sfigato di una gang giovanile, che si fa forza solo perché ha alle spalle i veri bulli, questo era Mussolini ed il fascismo in guerra
Grazie di approfondire la storia! Ho una domanda, all'inizio del servizio affermi che non c'è stata collaborazione tra marina e aeronautica e indichi come responsabile Italo Balbo. Vorrei sapere cosa ti da la certezza di questo. Non certo per criticare ma per curiosità di scoprire un altro pezzetto di storia! Balbo era di Quartesana in provincia di Ferrara, il paese dei miei nonni, tanto mi bastò per interessarmi alla sua storia e scoprire come si arrivò anche a una certa rivalità con Mussolini. Che spaventato dai suoi successi iniziò a vederlo come rivale! Grazie del gran lavoro che fai!
Ciao Alex. Per rispondere alla tua domanda, pazienta qualche giorno: è in fase di montaggio una monografia dedicata proprio a Italo Balbo. Continua a seguirci e... grazie del prezioso feedback.
FB
Non lo sapevo grazie x la divulgazione del video purtroppo l'Italia non aveva un gran esercito
Grazie Massimo!
La grande impreparazione dell'Italia alla guerra......😪
Quella notte fu una carneficina, mio nonno era meccanico presso l'arsenale militare di Taranto. Cmq nonostante questo tanti aerei li abbiamo mandati giù. Attualmente la base navale di Taranto e allocata non più in mar Piccolo (trappola naturale) bensì in mar Grande pronta ad uscire in mare aperto e ad aprire il fuoco. Cmq
2 o 3 swordfish
per la mancanza di carburante vedere le memorie di kesselring che nelle grotte dell'entroterra genovese trovò migliaia di barili conservati mentre i nostri aerei navi e mezzi su tutti fronti soffrivano
Le scorte trovate da Kesselring erano sufficenti si e no per una settimana alle necessità della flotta
@@metalmikefreeman vatti a vedere i numeri
@@davidecarbone6919 i numeri li conosco benissimo.
mi sa che sei te a non avere idea dei consumi e delle necessità
Qualcuno dei presenti ha mai letto il libro di Piero Baroni "1935-1943 LA FABBRICA DELLA SCONFITTA"?
lascia perdere.
cherry picking e bufale
@@metalmikefreeman grazie Mike.
Si e sono morto dal ridere per le cazzate che spara, non c'è altro termine per questo incapace fantastorico neo fascista. La perla di puntare su Alessandria con la nostra flotta in un unico formidabile colpo, roba da Topolino
Demagogia, arroganza, tradimenti, classi dirigenti non all'altezza, ieri come oggi..
Non chi lo sà! I motivi della disfatta italiana li ha ben analizzati Montanelli nella sua Storia d'Italia. Chi non impara dai propri errori è condannato a ripeterli!!! Il mio parere è che la responsabilità maggiore della disfatta dell, Italia fù di Mussolini che era l' unico a prendere le decisioni. Responsabilità da dividere col re e con Badoglio e i papaveri dello stato maggiore. Per nostra fortuna Mussolini riuscì forse anche a causare grossi problemi a Hitler ritardando il suo attacco alla Russia che poi non ebbe più il tempo e la forza di annientare prima dell' intervento decisivo degli Stati Uniti.
E te pareva...Mussolini...🤣🤣🤣.
La storia conosciuta dal barbiere...
Decisamente no. Nel 40 sulla carta vi erano ottime probabilità di vincere sul fronte africano contro gli inglesi. Un conflitto limitato e circoscritto contro l inghilterra avrebbe portato il pieno compimento del dominio italiano nel mediterraneo.
Grecia ? Errore
Francia ? Errore.
Ma nel 40 le ultime due sembrava ottime scelte in vista di una guerra prossima alla fine.
@@gianlucamobilia9164 c'era ancora in piedi la gran Bretagna e gli stati uniti oltre alla Russia. Solo un folle poteva pensare di vincere la guerra senza avere nulla. Neanche i radar avevamo
Ci vorrà l'agguato notturno di Capo Matapan perchè si pensasse di proporre la costruzione di una portaerei in Italia. Il crapone di Predappio aveva dato tempo 1 anno per la costruzione della prima portaerei in Italia. All'8 settembre 1943, dopo oltre 2 anni e mezzo, non era ancora terminata.
Non è certo colpa sua se non è stata terminata in un anno. Purtroppo era circondato da burocrati e nulla facenti stipendiati bene. Lo sai che per far vedere la potenza aerea spostavano gli stessi aerei da una base all' altra ovunque andasse lui in rivista? La storia non è cambiata..grandi militari ma comandati da generali inetti e legati ai propri interessi.
@@giovanniottoboni7148 No. La colpa non era sua. Ma di quegli industriali che facevano i soldi sulle disgrazie delle forze armate. E lui non ha mai rimosso dal loro posto.
@@giovanniottoboni7148 quello degli aerei spostati è solo un mito. L'Italia, al 10 giugno 1940, aveva quasi 1800 aerei di pronto impiego tra territorio metropolitano e coloniale. Che non fossero tutti idonei ad affrontare gli aerei francesi prima e inglesi poi è un altro discorso, di cui si può parlare. Anche perchè qui gli industriali si sono fatti ricchissimi.
@@giovanniottoboni7148 Lui scelse i generali da avere accanto, scelse i collaboratori, scelse perchè era lui a comandare. E siccome la classe militare italiana aveva soprattutto asini allora lui era il crapone circondato da asini. Anche perchè quelli in gamba e che dicevano come erano realmente le cose a lui non interessavano. Erano bravi? Andavano allontanati. Erano capaci? Via. E così chi rimane fa quel che dice Gaber nella canzone "La democrazia" : "E quando saremo tutti scemi allo stesso modo la democrazia avrà vinto". Solo che la democrazia di cui parla Gaber è la democrazia com'è diventata in Italia e non quella che i padri e le madri della Costituzione auspicavano per il nostro Paese.
@@alessandrofarris7714 esattamente come oggi,-basta vedere l'ex ilva di taranto, costruita con soldi pubblici, regalata ai privati che ne hanno fatto solo profitto e quando e' a pezzi che piu' a pezzi non si puo' se l'e' ricomprata lo stato per rimpinguarla di continuo con i soldi pubblici, e se costruiranno le centrali nucleari faranno la stessa fine.
Come diceva il buon Emilio Fede: che figura di merda !!!
La notte di Taranto e stata una vera batosta per la marina italiana...ma non capisco il perché non si sia investito nella tecnologia radar,avevamo il "gufo" e non lo abbiamo minimamente calcolato....perché???
Ottimo video
Grazie Fabio
Io sono nato a Taranto e mio nonno era sommergibilista in questo conflitto .
Quella notte era nei ricordi di mia nonna.quella volta videro la guerra realmente vicino
Regia marina era si la più preparata, Ma, 1) il numero dei cacciatorpediniere era limitato per la scorta 2) i stessi cacciatorpediniere non avevano i sonar funzionanti e funzionali per fare la caccia ai sommergibili inglesi, questo fino al 1942, quindi caccia senza occhi e orecchi per trovare le prede, 3) senza radar , basta ricordare capo Mattapan cosa è successo 4) senza portaerei. 5) senza addestramento per il combattimento notturno, 6) senza cordamento con l'aviazione, Come si vede, ma dove volevamo andare.
Ecco perché tutto sommato ha ragione A. Trizzino.
Stendiamo un velo pietoso sull'esercito italiano non all'altezza
...e non solo.
Basti pensare che il vestiario + scarpe erano uguali sia nella guerra in Grecia che in Africa.
Mio nonno, del quale mi onoro di portare il Suo nome, che fu in Africa e un di lui cugino in Grecia, avevano lo stesso equipaggiamento.
Altro mio compaesano che fu in Russia, aveva le scarpe di una sorta di cartone pressato.
Al "grande" capo, cosa interessavano questi particolari, il suo scopo era quello di poi sedersi al tavolo della pace.
Quel giorno, per fortuna, non vide mai, anzi, lo vide a.... testa in giù.
Anno 1966 si scopri il perché mio nonno non aveva una lira di pensione di guerra, nonostante la lunga prigionia e le 5 ferite, una delle quali la baionetta di un Abissino lo aveva colpito al collo vicino alla vena principale sul collo e altra baionetta a 6 cm del polso sx, gli aveva bucato il braccio da parte a parte.
Motivo della NON pensione?
A fine guerra e rimpatrio in italia, a fronte di 500 lire (dico 500) gli fecero firmare un foglio dove rinunciava a ogni beneficio di legge.
Mi dirà....quindi!!!
Mio nonno era analfabeta e la sua firma era una + convalidata da un Capitano .
W l'ita ...lietta di 💩.
Sulla storia che l’Italia fosse entrata in guerra impreparata la storiografia italiana ci ha costruito un mito che ha fatto comodo a tanti. Sopratutto a molti dei vertici militari che avrebbero meritato un processo. In primis Badoglio. Infatti la storiografia italiana parte dal vizio non da poco di non raccontarci mai quanto fossero impreparati gli inglesi.
Siamo cresciuti col mito di una forza armata potentissima e modernissima contro la nostra Armata Brancaleone.
Nella realtà dei fatti l’unica arma che in termini di mezzi, e non di uomini, era in condizione di impreparazione era l’Esercito, anche se anche lì ci sarebbe molto da dire. Per esempio chiedersi come mai Graziani non sia riuscito a prendere l’Egitto in un momento in cui era presidiato da 4 gatti e l’Inghilterra era in ginocchio ad aspettare lo sbarco tedesco. La guerra con la Gran Bretagna sarebbe stata quasi certamente una guerra prevalentemente navale, e qua, ogni saggio serio di storia militare italiana riporta chiaramente che nel giugno 1940, nel Mediterraneo la flotta italiana era superiore per numero e modernità dei mezzi rispetto alla Mediterranean Fleet. Oltretutto godendo di un immenso vantaggio strategico. Ovvero poter attaccare in superiorità sia la flotta di Alessandria sia la flotta di Gibilterra, arrivando a una condizione di parità se le si fossero incontrate insieme, cosa che non avvenne comunque mai in tutto il conflitto. Gli inglesi nel Mediterraneo schieravano principalmente navi della prima guerra mondiale mentre la flotta italiana era stata pesantemente rimodernata negli anni’30 dove la nostra cantieristica navale partorì alcune delle più belle corazzate di tutta la seconda guerra mondiale.
Si sono raccontate frottole per decenni come il fatto che abbiamo perso perché gli inglesi avevano la portaerei e il radar. La celebre Illustrious, da cui partì l’attacco a Taranto già due mesi dopo fu messa fuori uso dalla caccia italiana e tedesca e non la si vide più nel Mediterraneo per più di due anni.
La Formidable che la sostituì duró nel Mediterraneo 4 mesi (ci fece male a Capo Marapan) poi fu messa fuori uso da un attacco aereo.
La Victorius e la Indomitable furono messe fuori combattimento a lungo nella battaglia di mezzo agosto nel 1942.
Un po’ poco per sostenere che abbiamo perso per colpa delle portaerei inglesi, in quanto 4 ne hanno mandate nel Mediterraneo, e 4 ne abbiamo colpite e allontanate.
Ció che lascia veramente sconcertati è la condotta di alcuni ammiragli che non sfruttarono quasi mai questo vantaggio. Senza contare i fortissimi sospetti di tradimento da alcune talpe di Supermarina nel caso sopratutto di Capo Matapan e di Taranto.
Non dimentichiamo inoltre che un anno dopo Taranto, l’11 dicembre 1941, sei uomini di numero della Decima Mas vendicarono Taranto compiendo una delle più spettacolari imprese di Marina della storia moderna ovvero l’impresa di Alessandria attaccando da dove nessuno si sarebbe mai aspettato. Cioè dal fondale! Lì facemmo malissimo agli inglesi facendo fuori le due principali navi di cui disponevano nel Mediterraneo, la Queen Elisabeth e la Valiant.
Una piccola chiosa anche sulla storia della famosa “pugnalata alle spalle” sulla Francia inerme.
A prescindere che se contassimo le pugnalate francesi all’Italia non avremmo alcunché di cui dispiacerci,
Qui c’è da ringraziare solamente Badoglio.
Mussolini aveva proposto ai tedeschi di mandare un’Armata a combattere con loro sul fronte francese e partecipare insieme alla conquista francese.
Dopo un’iniziale riluttanza Hitler accettó la proposta italiana.
Furono i vertici dell’esercito italiano a opporsi e così i tedeschi fecero da soli e a noi toccó accontentarci della guerretta di due settimane sulle Alpi. Almeno Mussolini ebbe il buon gusto di non farsi cedere ciò che gli era stato offerto su un piatto d’argento da Hitler. Si rifece due anni più tardi con l’Operazione Anton, dove effettivamente le forze italiane occuparono la Francia meridionale e la Corsica.
Quella dei traditori é uan cosa non vera. Da oltre quarant' anni, ormai, si sa che é una bufala.
all the pheasants were in the nest...
Solamente che avvenne PRIMA di pearl harbour……e chi prese spunto furono i giapponesi e gli americani…ma a😂😂😂questo significa che entrambi sapevano che avrebbero potuto…..
Da cosa strana tra le nazioni che portarono la guerra in Europa ovvero le potenze dell'asse i suoi stati alleati
Perché portarono sì la guerra ma non si capisce bene il perché c'era competizione tra le varie forze armate non cooperazione e collaborazione..(O almeno lo fu per l'Italia) . Quindi come si vuole dire per utilizzare un linguaggio moderno le forze armate non erano coordinate e collaboranti tra loro e non c'era quella che si chiama oggi Inter potabilità tra le varie componenti delle forze armate... Quindi guardandola così dalla guerra era già persa in partenza... Al di là dell'addestramento uomini mezzi eccetera eccetera...
Sicuramente importante ma se le forze armate non combattono e non Si coordinano tra di loro differenza delle forze alleate
E delle singole componenti delle forze armate che erano integrate tra di loro e non in competizione tra di loro per vincere sì ben comprende il risultato quale che poteva essere per comprendere meglio questo mio discorso
Di collaborazione tra le varie forze armate se vi fosse stata collaborazione e cooperazione al primo avvistamento e/o durante la notte e quindi l'addestramento a combattere sia di giorno che di giorno di notte alla avvistamento delle navi inglesi L'Italia non aveva bisogno delle portaerei almeno per difendere le proprie coste per avere l'impero questo video dimostra che le portaerei servivano essendo già una portaerei del Mediterraneo
Bastava far alzare gli aerei per difendersi al largo delle coste quella misura che oggi si chiama scramble.. e l'esercito si è messo lì una buona contraerea per difendere e difendersi... Quindi sì fu colpa della purtroppo della competizione e non collaborazione e la cooperazione delle singole forze armate per voler perdere la guerra... Per capire
Invito tutti a guardarsi le tre serie che un appassionato del mestiere delle armi della storia della seconda Guerra mondiale non può non guardare ovvero band of Brothers the pacific per ultimo
Che conclude questa trilogia masters of the air...
Che fa vedere più o meno come combattevano le forze americane le singole componenti integrate tra di loro .
Buonasera! 🙂
Cortesemente, potreste indicarmi un buon testo sulla "Notte di Taranto", in modo da poter capire meglio i fatti e rispondere, di conseguenza, a quelli che rompono le scatole con la storia dei traditori?
Dedicheremo un video anche ai presunti traditori 🙂
@@Dentrolastoria Mi raccomando: non abbiate la mano leggera, con i figuri che sparano certe fesserie ( Purtroppo, solo in questi ultimi anni, ho smesso di crederci... ). Soprattutto difendete, portando le prove, l' ammiraglio Maugeri, che mi pare il più bersagliato. Infatti, i seguaci di Trizzino e compagnia bella sono davvero fastidiosi.
Ti sfido a trovare qualcuno che conosce questa data!
A Taranto si..
@@angelo7691 mio
mio padre era presente quella notte e i fatti sono completamente diversi........pensate la moglie del nostro ammiraglio in capo era inglese e quella notte ci fu un oscuramento ma la stanza della moglie era accesa e la finestra dava esattamente sulla nostra nave amiraglia,e pensate che le reti anti siluro erano state tolte i palloni frenati abbassate e udite udite ordine tassativo di non aprire il fuoco contraereo, lordine venne dato dopo che gli inglesi andarono via,aproposito sulla nostra ammiraglia sventolava la bandiera di allerta quindi si sapeva benissimo che gli inglesi erano in rada la bandiera di allerta che segnalava il pericolo sventolava già dalle 16,00 del pomerigio
@@sebastianaleta3439 Oddio con queste fansta storie, vi piace credere alle favolette del povero ducetto tradito. La realtà storica appurata è molto divers :gli UK avevano la ricognizione aerea, un ricognitore aereo fece le foto esatte della collocazione di ogni nave nel porto a 5 ore circa dal bombardamento, dal famoso cifrato "I fagiani sono tutti nel nido", dove i fagiani erano le nostre luccicanti ed inutili corazzate da parata. Per i soliti bisticci aviazione, marina, esercito, non si alzò la nostra aviazione a finirlo, anche se malconcio, perché l'esercito voleva tenersi il merito dell'abbattimento, mentre era una regola dell'esercito UK che ogni aereo colpito doveva essere comunque seguito dall'aviazione per confermane l'abbattimento, il nostro ricognitore, che avvistò la flotta del grande ammiraglio Cunningham, fece quella fine, fu colpito dalla contraerea e finito dalla caccia dell'aviazione navale, non avendo la radio a bordo, non poté avvisare della posizione della flotta inglese in arrivo, questa era l'Italia fascista in guerra, altro che favolette di traditori. Oggi almeno abbiamo standard NATO e procedure a cui attenerci in modo ferreo, altrimenti sarebbe uguale anche oggi
Interessante, viziato pero dalla solita propaganda trita e ri trita.
👋
Casi pearl harbour fu la Taranto americana
La stessa notte il nostro convoglio diretto ad Otranto fu intercettato e completamente distrutto, va detto che il grande risultato strategico di questa ottima operazione, era stata quella di costringere la nostra flotta a spostarsi a Messina e Napoli, oltre alla distruzione di un vitale deposito di carburante a Taranto che di fatto rese la base inservibile, cosa che a Pearl Harbor non fu fatto, per privilegiare scioccamente le corazzate, mentre il piano originale doveva essere una copia perfetta di Taranto e sicuramente avrebbe fatto molti più danni agli statunitensi.
Tira. E. Molla. Gli. Italiani. Mitragliavano. Navi. Italiane.
Consiglio un libro che in una sua parte parla di Taranto : navi e poltrone. Se i britannici avessero avuto una forza d'attacco come quella giapponese...
Più accurato il libro FUCILATE GLI AMMIRAGLI di Gianni Rocca. Spiega come erano organizzati gli italiani in quel momento, o meglio disorganizzati e la pianificazione meticolosa degli inglesi per attaccare il porto di Taranto. Il capitolo si chiama TUTTI I FAGIANI SONO NEL NIDO. Si trova anche online in pdf.
Carissimo forse di storia vera non sai niente
@@dariodaprato6696 ah è vero! Lei è un viaggiatore nel tempo. Ha visto tutta la storia fin dai primi uomini che si organizzavano a vivere. Io sono ignorante e cito libri. Quale errore nei confronti di un viaggiatore nel tempo. Mi scusi.
@@alessandrofarris7714 il problema è conoscere la. Vera storia non le chiacchiere io sono il nipote del disegnatore capo della M M e sono in possesso di doc ufficiali. Quindi quando vuole contattarmi sono a sua disposizipne !!!
@@dariodaprato6696 Allora dunque tutti i libri come quello citato di Gianni Rocca è un libro che va bene per le massaie dalla parrucchiera e così anche la mia intervista ad un marinaio italiano che era a bordo del cacciatorpediniere Generale Antonio Chinotto è solo una chiacchierata tra un bicchiere e l'altro. D'altra parte essere così importanti mi fa pensare che tutta la cultura storica da me acquisita negli anni sia stata inutile, a cominciare dal libro LA GUERRA DEI POVERI di Nuto Revelli, che lessi all'età di 11 anni.
Secondo me 8 milioni di baionette non le avevamo neanche
Solo proclami che colpivano molto chi non voleva sapere realmente come andavano le cose. E non erano pochi.
Ma 8 milioni di giovani da mandare solo sbaraglio , si
@@salvointerlandi1635 Anche se le classi mobilitate per le guerre fasciste andarono dalla 1910 alla 1922 non c'erano così tanti soldati disponibili. Al 10 giugno 1940 i soldati italiani arruolati erano 1,3 milioni tra Italia e colonie. Compresi i carabinieri che all'epoca avevano il compito della polizia militare.
No erano 180.000 e furono sbaragliati da 33.00 truppe dell'Impero britannico, australiani, nepalesi, indiani, neo zelandesi, inglesi, sud africani, in quella che è stata la peggior sconfitta dell'Esercito Italiano della storia, dal cifrato del generale Wavell a Chuchill "Fox killed in the open = X Armata italiana annientata in campo aperto" 15.000 morti e 130.000 prigionieri, contro 1000 morti e nessun prigioniero, tutti i soldati dell'impero inglese catturati vennero liberati dall'avanzata delle loro truppe, a fine operazione non c'era nessun soldato sul lato inglese rimasto prigioniero, uno dei primi casi in cui centinaia di soldati si arresero ai cronisti di guerra (ovviamente inglesi)...
Piccola correzione....nessun "Giorno dell'infamia"... l'impero Giapponese aveva presentato regolare dichiarazione di guerrama la burocrazia americana non ha consegnato la diciarazione in tempo... ma si sa, gli amerikani sono buoni e belli e quindi hanno ragione sempre loro.
Video interessantissimo...mannaggia per l'audio....
Sottofondo metallico insopportabile
La colpa è di qualcuno che a fatto la spiano era possibile afarzi fregate in questa maniera
Se ci fossero stati meno tradimenti la nostra Marina avrebbe fatto di più. Basta pensare al settembre nero, quando in un mese ci affrontarono quasi tutti i sommergibili.
Parleremo anche dei tradimenti veri e presunti di quel periodo.
Tradimenti?????
Si affondarono tutti i sommergibil perché erano TOTALMENTE INADATTI, non ce li affondarono, partiamo da questo, non potevano navigare più di poche ore in immersione, li mandammo nel Pacifico dove dovevano stare immersi per ore ed ore, con il risulstato che morirono tutti per i fumi tossici sviluppati all'interno era una cosa arcinota. Avevamo oltre 80 sommergibili, adatti alla navigazione oceanica 12, l'impero UK ne aveva 15 TUTTI adatti alla navigazione oceanica, partiamo dai dati di fatto
Fondamentale fu il ruolo della ricognizione aerea, il messaggio che hai citato è quello del secondo ricognitore.
Qualcuno ha detto che i nostri ammiragli stavano attenti a non fare troppo male agli Inglesi
Il mondo senza gli Inglesi sarebbe stato un posto migliore 😏
Peccato non averla cancellata definitivamente quella città inutile