Walfere State come coercizione arbitraria illegittima, poiché non esiste un criterio per rappresentare il contrario, nella libera scelta dell’individuo, obbligato a seguire le scelte dello Stato, le sue preferenze. Quindi costretto a finanziare il Walfere State anche quando non lo vuole. = violazione della libertà dell’individuo.
Quindi se con i suoi soldi uno fa quello che vuole, perché io sono obbligato a pagare le imposte per pagare i poliziotti che difendono la vostra merdosa proprietà privata? Io non voglio dare soldi ai poliziotti perché sono contro la proprietà privata. Pagherò volentieri le imposte quando i poliziotti saranno pagati per difendere la proprietà collettiva.
@@ClassicalMusicAndSoundtracks la difesa della proprietà, o la giustizia in generale rientrano in paradigma dei diritti naturali/individuali. (Per non parlare della convivenza di più libertà e quindi dei vari limiti) Anche alcuni aiuti economici ai più poveri (non considerando le dinamiche dei libero commercio sul lungo termine) possono essere sostenuti da liberali classici, vedi Friedman o Hayek. Questo riguarda sia la sanità che la scuola e gli istituti provvidenziali.
@@ClassicalMusicAndSoundtracks la priorità collettiva, come presumo tu la intenda, se esiste (mi fanno sempre sorridere i termini: collettivo o dittatura del proletariato, osservando come concretamente essi si sono realizzatati nel corso della storia...), è assolutamente paradossale in quanto criminosamente invade. Tuttavia sussistono servizi che non possono stare alle logiche di mercato o distorsioni nel breve periodo, per questo però le misure auspicate in un’ottica liberale dovranno essere coerenti con il mercato stesso e con la libertà. Ad ogni modo la soluzione più esaustiva, basta analizzare i dati, è il libero mercato.
@@ugogaddoA il mio commento sopra è provocatorio, ma è così che può rispondere un comunista: uno stato è etico per definizione, anche il liberismo e il liberalismo sono un'etica, quindi è inevitabile che lo stato imponga un sistema etico dall'alto. La difesa della proprietà privata, mi spiace dirtelo, è un'etica tanto quanto lo è il ritenere che non ci debba essere la proprietà privata. Un comunista in un sistema liberista è costretto a subire (e anche a finanziare) un sistema con cui non è d'accordo, ma è giusto così, perché la maggioranza della popolazione decide il sistema economico. Se non ti sta bene il sistema economico voluto dalla maggioranza te ne vai fuori dalle palle. Non ti sta bene che devi pagare il welfare state? Fuori dal cazzo! Nessuno ti obbliga a vivere qui. Comunque visto che hai scritto cose un po' più di buonsenso nei commenti successivi (diciamo che ti sei un po' salvato) abbandono il tono provocatorio e ti dico che sono d'accordo con quanto hai scritto negli ultimi commenti, cioè applicare il libero mercato dove possibile ma adottare soluzioni più stataliste ai servizi universali come scuola e sanità. Io in realtà non sono un comunista, ma un liberale favorevole ai servizi universali e al reddito minimo garantito.
No, più semplicemente non si è d'accordo con tale visione e perciò si appoggia politicamente chi sostiene quella avversa. Certo, il ragionamento può anche portare a non pagare le tasse ma quella è una scelta individuale, ed ovviamente non lecita.
@@deceiver157 non lecita per la legge ma per principio etico è una violazione della proprietà privata ossia mi obblighi a versare per avere qualcosa che non voglio
@@capitanp.findus6576 se ci sono aspetti della tassazione che trovi ingiusti è giusto che appoggi politicamente chi sostiene più efficacemente la tua visione, ma evadere non è legale e nemmeno etico, non fai altro che scaricare quella spesa su chi invece le tasse le paghe, perchè qualcuno che dovrà pagarle c'è sempre, anche solo per mancanza di alternative
@@deceiver157 guarda che la maggior parte dei soldi che paghi in tasse li paghi per dei servizi inefficienti, per tonnellate di burocrazia inutile e per sostenere il governo mafioso che sta al potere, e uno schema Ponzi che è l'INPS. Io le tasse non le pago (le pago ma rispetto all'Italia un niente) perché lavoro all'estero ma sappi che eticamente le tasse come l'inflazione della supply monetaria sono l'obbligo ad acquistare un servizio che uno potrebbe non volere e che nella maggior parte dei casi è inefficiente.
Non fa una piega...unica cosa..Non è che dire di essere liberisti in certi casi possa diventare un modo per giustificare un' ingiustizia e tenere la coscienza pulita? c'è una piccolissima percentuale di uomini(probabilmente liberisti) che potrebbe sfamare quel miliardo di indiani ma non lo fa. Forse pensano sia compito di qualcun altro.. ma nel mondo globalizzato e liberista non c'è uno stato che redistribuisce i miliardi succhiati dalle multinazionali. Bene il liberismo, ognuno fa da sé, ma fino a un certo punto. Ci devono sì essere vinti e vincitori, ma i vinti non devono essere calpestati, dignità. Se nasco stupido o senza le tue capacità, o possibilità, non è colpa mia...questo bisogna metterselo in testa.
Gli uomini più ricchi del mondo valgono nei miliardi e non penso che quelli bastino per sfamare qualche migliaio per un o due anni.La ridistribuzione non funziona anzi provaca più povertà. La poverta in india, o in qualsiasi parte del mondo, si può diminuire attraverso l'abbassamento delle tasse e il libero mercato.
Quei ricchi di solito, donano ad associazioni di beneficienza, più per farsi belli che per reale voglia. Tipo la FAO. La FAO, che è pubblica, trattiene per "costi interni" il 90% della donazione e consegna il 10%. Probabilmente in maniera clientelare.
Il problema è che lo stato è inefficiente per definizione: non ha concorrenza e non deve garantire un servizio che funziona per ricevere soldi: li riceve anche se il servizio non funziona, anzi se non funziona dice che non ci sono abbastanza soldi e ne chiede di più. Lo stato è inefficiente, anche per redistribuire la ricchezza.
Walfere State come coercizione arbitraria illegittima, poiché non esiste un criterio per rappresentare il contrario, nella libera scelta dell’individuo, obbligato a seguire le scelte dello Stato, le sue preferenze. Quindi costretto a finanziare il Walfere State anche quando non lo vuole. = violazione della libertà dell’individuo.
Quindi se con i suoi soldi uno fa quello che vuole, perché io sono obbligato a pagare le imposte per pagare i poliziotti che difendono la vostra merdosa proprietà privata? Io non voglio dare soldi ai poliziotti perché sono contro la proprietà privata. Pagherò volentieri le imposte quando i poliziotti saranno pagati per difendere la proprietà collettiva.
@@ClassicalMusicAndSoundtracks la difesa della proprietà, o la giustizia in generale rientrano in paradigma dei diritti naturali/individuali. (Per non parlare della convivenza di più libertà e quindi dei vari limiti) Anche alcuni aiuti economici ai più poveri (non considerando le dinamiche dei libero commercio sul lungo termine) possono essere sostenuti da liberali classici, vedi Friedman o Hayek. Questo riguarda sia la sanità che la scuola e gli istituti provvidenziali.
@@ClassicalMusicAndSoundtracks la priorità collettiva, come presumo tu la intenda, se esiste (mi fanno sempre sorridere i termini: collettivo o dittatura del proletariato, osservando come concretamente essi si sono realizzatati nel corso della storia...), è assolutamente paradossale in quanto criminosamente invade. Tuttavia sussistono servizi che non possono stare alle logiche di mercato o distorsioni nel breve periodo, per questo però le misure auspicate in un’ottica liberale dovranno essere coerenti con il mercato stesso e con la libertà. Ad ogni modo la soluzione più esaustiva, basta analizzare i dati, è il libero mercato.
@@ugogaddoA il mio commento sopra è provocatorio, ma è così che può rispondere un comunista: uno stato è etico per definizione, anche il liberismo e il liberalismo sono un'etica, quindi è inevitabile che lo stato imponga un sistema etico dall'alto. La difesa della proprietà privata, mi spiace dirtelo, è un'etica tanto quanto lo è il ritenere che non ci debba essere la proprietà privata.
Un comunista in un sistema liberista è costretto a subire (e anche a finanziare) un sistema con cui non è d'accordo, ma è giusto così, perché la maggioranza della popolazione decide il sistema economico. Se non ti sta bene il sistema economico voluto dalla maggioranza te ne vai fuori dalle palle. Non ti sta bene che devi pagare il welfare state? Fuori dal cazzo! Nessuno ti obbliga a vivere qui.
Comunque visto che hai scritto cose un po' più di buonsenso nei commenti successivi (diciamo che ti sei un po' salvato) abbandono il tono provocatorio e ti dico che sono d'accordo con quanto hai scritto negli ultimi commenti, cioè applicare il libero mercato dove possibile ma adottare soluzioni più stataliste ai servizi universali come scuola e sanità.
Io in realtà non sono un comunista, ma un liberale favorevole ai servizi universali e al reddito minimo garantito.
@@ClassicalMusicAndSoundtrackscioè sei un socialista liberale?
Ma cosa c'entra è come dire 'non mi riconoscono nello Stato, quindi non pago le tasse'.
Che ragionamento è!?
No, più semplicemente non si è d'accordo con tale visione e perciò si appoggia politicamente chi sostiene quella avversa. Certo, il ragionamento può anche portare a non pagare le tasse ma quella è una scelta individuale, ed ovviamente non lecita.
@@deceiver157 non lecita per la legge ma per principio etico è una violazione della proprietà privata ossia mi obblighi a versare per avere qualcosa che non voglio
@@capitanp.findus6576 se ci sono aspetti della tassazione che trovi ingiusti è giusto che appoggi politicamente chi sostiene più efficacemente la tua visione, ma evadere non è legale e nemmeno etico, non fai altro che scaricare quella spesa su chi invece le tasse le paghe, perchè qualcuno che dovrà pagarle c'è sempre, anche solo per mancanza di alternative
@@deceiver157 guarda che la maggior parte dei soldi che paghi in tasse li paghi per dei servizi inefficienti, per tonnellate di burocrazia inutile e per sostenere il governo mafioso che sta al potere, e uno schema Ponzi che è l'INPS. Io le tasse non le pago (le pago ma rispetto all'Italia un niente) perché lavoro all'estero ma sappi che eticamente le tasse come l'inflazione della supply monetaria sono l'obbligo ad acquistare un servizio che uno potrebbe non volere e che nella maggior parte dei casi è inefficiente.
th-cam.com/video/paJQ2mzQqz4/w-d-xo.html consiglio la visione di questo video
Non fa una piega...unica cosa..Non è che dire di essere liberisti in certi casi possa diventare un modo per giustificare un' ingiustizia e tenere la coscienza pulita? c'è una piccolissima percentuale di uomini(probabilmente liberisti) che potrebbe sfamare quel miliardo di indiani ma non lo fa. Forse pensano sia compito di qualcun altro.. ma nel mondo globalizzato e liberista non c'è uno stato che redistribuisce i miliardi succhiati dalle multinazionali. Bene il liberismo, ognuno fa da sé, ma fino a un certo punto. Ci devono sì essere vinti e vincitori, ma i vinti non devono essere calpestati, dignità. Se nasco stupido o senza le tue capacità, o possibilità, non è colpa mia...questo bisogna metterselo in testa.
Gli uomini più ricchi del mondo valgono nei miliardi e non penso che quelli bastino per sfamare qualche migliaio per un o due anni.La ridistribuzione non funziona anzi provaca più povertà.
La poverta in india, o in qualsiasi parte del mondo, si può diminuire attraverso l'abbassamento delle tasse e il libero mercato.
Quei ricchi di solito, donano ad associazioni di beneficienza, più per farsi belli che per reale voglia. Tipo la FAO. La FAO, che è pubblica, trattiene per "costi interni" il 90% della donazione e consegna il 10%. Probabilmente in maniera clientelare.
Il problema è che lo stato è inefficiente per definizione: non ha concorrenza e non deve garantire un servizio che funziona per ricevere soldi: li riceve anche se il servizio non funziona, anzi se non funziona dice che non ci sono abbastanza soldi e ne chiede di più. Lo stato è inefficiente, anche per redistribuire la ricchezza.
Cioé é un quasi comunista.
Come fai a dire che è quasi comunista?