Grazie per la spiegazione . Mi sembra che non è citato l'apporto del mondo religioso cristiano, che in merito all'assistenza agli svantaggiati è fortemente integrato nei vari Welfastate Europei ed Americani. se non in alcune parte del mondo è l'unica forma di assistenza sociale.
altra domanda oltre alla conferma....piena occupazione....su wikepedia è scritto livello di occupazione al quale non ce disoccupazione ciclica....giusto?
le consiglio la lettura delle ultime 20 righe di questa voce della Enciclopedia Treccani www.treccani.it/enciclopedia/occupazione-piena_%28Enciclopedia-Italiana%29/
non siamo welfare remunerativo giusto? ossia i benefici sono differenziati in relazione alla posizione occupazionale, il finanziamento si basa sui contributi piu che sulla tassazione
Il welfare remunerativo è un costrutto idealtipico elaborato da Richard Titmuss e ripreso da Esping Andersen. Secondo questo modello l'Italia sarebbe un welfare remunerativo e prevalgono trasferimenti monetari rispetto ai servizi tipici dei sistemi nordici che attenuano le differenze sociali. Se diamo 500 euro a un appassionato di scommesse potrebbe avere la tentazione di giocare i soldi. Se forniamo un servizio potrà solo avere accesso a quello.
Per lavorare ci vuole un contratto. La flessibilità è legata al tipo di contratti e alla durata di questi contratti. I nostri nonni venivano assunti e facevano lo stesso lavoro per tutta la vita. Oggi un giovane si considera lavoratore anche se lavora come commesso con un contratto della durata di tre mesi poi vive con un sussidio per qualche mese e in seguito trova un altro contratto breve. Esiste una flessibilità in entrata (contratti brevi e con meno tutele rispetto al passato) e in uscita (maggiore facilità nel licenziare il lavoratore).
Attenzione. La flexsecurity è una politica di welfare che garantisce la sicurezza a coloro che sono flessibili. Solitamente si fa l'esempio della Danimarca dove è molto più semplice essere licenziati ma lo stato predispone sussidi di disoccupazione e corsi per il reinserimento lavorativo che si adattano al mercato del lavoro flessibile.
@@altalena1971 è un concetto collegato quindi a quello di flessibilità. ho capito bene ....mi scusi se le pongo tutte queste domande...mi risponde velocemente...ho un esame si sociologia economica giovedì......il professore ha spiegato questi concetti riperdendo parola par parola le parole del testo
grazie mille. forse hai salvato la mia ultima interrogazione di sempre!
Molto esaustivo e competente. Complimenti
Spiegazione perfetta e completa! Grazie
Grazie mille per il chiarimento 🥂🥂💪💪
Il sistema socialdemocratico è stato adottato dall'unione sovietica e da Cuba?
Grazie mille , davvero pieno di conoscenze
Grazie per la spiegazione . Mi sembra che non è citato l'apporto del mondo religioso cristiano, che in merito all'assistenza agli svantaggiati è fortemente integrato nei vari Welfastate Europei ed Americani. se non in alcune parte del mondo è l'unica forma di assistenza sociale.
altra domanda oltre alla conferma....piena occupazione....su wikepedia è scritto livello di occupazione al quale non ce disoccupazione ciclica....giusto?
le consiglio la lettura delle ultime 20 righe di questa voce della Enciclopedia Treccani
www.treccani.it/enciclopedia/occupazione-piena_%28Enciclopedia-Italiana%29/
non siamo welfare remunerativo giusto? ossia i benefici sono differenziati in relazione alla posizione occupazionale, il finanziamento si basa sui contributi piu che sulla tassazione
Il welfare remunerativo è un costrutto idealtipico elaborato da Richard Titmuss e ripreso da Esping Andersen. Secondo questo modello l'Italia sarebbe un welfare remunerativo e prevalgono trasferimenti monetari rispetto ai servizi tipici dei sistemi nordici che attenuano le differenze sociali. Se diamo 500 euro a un appassionato di scommesse potrebbe avere la tentazione di giocare i soldi. Se forniamo un servizio potrà solo avere accesso a quello.
@@altalena1971 grazie gentilissimo
le faccio un altra domanda : che cosa è il lavoro flessibile?!
Per lavorare ci vuole un contratto. La flessibilità è legata al tipo di contratti e alla durata di questi contratti. I nostri nonni venivano assunti e facevano lo stesso lavoro per tutta la vita. Oggi un giovane si considera lavoratore anche se lavora come commesso con un contratto della durata di tre mesi poi vive con un sussidio per qualche mese e in seguito trova un altro contratto breve. Esiste una flessibilità in entrata (contratti brevi e con meno tutele rispetto al passato) e in uscita (maggiore facilità nel licenziare il lavoratore).
@@altalena1971 we complimenti come è bravo a spiegare..........
comunque il termine flexicuryty è sinonimo
Attenzione. La flexsecurity è una politica di welfare che garantisce la sicurezza a coloro che sono flessibili. Solitamente si fa l'esempio della Danimarca dove è molto più semplice essere licenziati ma lo stato predispone sussidi di disoccupazione e corsi per il reinserimento lavorativo che si adattano al mercato del lavoro flessibile.
@@altalena1971 è un concetto collegato quindi a quello di flessibilità. ho capito bene ....mi scusi se le pongo tutte queste domande...mi risponde velocemente...ho un esame si sociologia economica giovedì......il professore ha spiegato questi concetti riperdendo parola par parola le parole del testo
Peccato che oggi stiamo perdendo tutto