Ma ch kazzo dici Lapre! Con tutti i video che fai ,vai a dare ragione a sto morto di figa che tenta la carriera di youtuber senza preparazione. non sei tu quello che dice di avere sempre troppo lavoro?Ma seguiti i video di questo ragazzo a metà strada tra il paese del mago Zurlì e e la sindrome di narciso
ha scoperto l'acqua alla temperatura del piscio e lachiama vin brule'.... ci sarebbero stati gli anni 70, l'autonomia e tutto quello che si dovrebbe sapere per dare scontate queste cose! guardatevi qualcuno dei miei... miei cosa? il cazzo che vi frega!
La cosa assurda è quando prendono il lavoro come giustificazione a non usare argomentazioni in delle discussioni. Ho parlato con un idiota di cinema l'altro ieri, lo smerdai in ogni punto e questo paladino del lavoro non sapendo argomentare mi attacca su quell'argomento del tipo: ma che parlo a fare con te che sei un reietto della società, io ho uno stipedio tu invece? MA COSA CENTRA?!?!? La gente si vanta delle cose sbagliate e hanno una totale non curanza delle cose giuste come l'arte, la cultura o il solo intelletto...
Esatto Enrico a me viene da ridere quando mi sento dire: tu non hai voglia di lavorare... esiste qualche essere umano che lavora perchè ne ha voglia? Non scherziamo. Comunque l'Italia non è una repubblica fondata sul lavoro ma sul fregare il prossimo!
@@florinz1697 se non li pagassero lo farebbero lo stesso?
10 ปีที่แล้ว +11
Il lavoro è una necessità per ricavare risorse economiche che ti consentono di vivere una vita più adagiata ma purtroppo le persone facenti di questa società tendono a reputare o a stimare un individuo in base alla posizione lavorativa che si ha. Penso che questo metodo di giudizio sia totalmente sbagliato. Una persona si giudica attraverso la sua personalità. Io stimo una persona se questa ha dei valori e degli ideali forti che puntano alla collettività e al bene delle persone e non dal lavoro che svolge. Purtroppo in un mondo in cui i soldi vengono messi prima di ogni cosa questi concetti non verranno mai presi in considerazione.
Sì hai ragione, ma spiegami una cosa... quella casa da borghese, con tutti quei quadri e le pareti belle imbiancate (io sono 20 anni che non imbianco le pareti non avendo denaro per farlo, tanto per farti un esempio), come la mantieni? Lavora qualcuno o avete delle rendite? Non per farmi i cazzi tuoi, ma se hai delle convinzioni, mi piacerebbe capire se vengono da profonda riflessione o da uno status di comodo.
Il lavoro può essere considerato un valore solo quando si ha la fortuna di guadagnare attraverso un'attività che ci appassiona. Voglio dire, se uno è costretto a fare un lavoro che odia perchè ha una famiglia da mantenere, quello non è un lavoro ma una fatica, una frustrazione ... altro che valore. Viceversa se uno ha la fortuna di fare un lavoro che lo appassiona e gratifica allora si che si può parlare di "valore" perchè tutto quel che ci piace e appassiona ha un suo valore intrinseco. Insomma il lavoro può non essere un valore come può esserlo.
Mi ricordo quando mi volevo licenziare da un posto dove mi facevano vivere una vita impossibile (mobbing ecc) e un mio collega mi fa "Ma se ti licenzi poi che fai tutto il giorno?" E io gli avevo risposto "Ma scherzi? Con tutte le belle cose che si possono fare in una giornata fuori di qui???" Mi ha guardata come fossi un'aliena e forse voleva farmi sentire come tale, non riuscendoci. Sì, poi c'è stato un periodo in cui mi hanno fatto sentire inutile e triste perché non lavoravo. Ma per fortuna mi è passato. Ora anche quando non lavoro dico che lavoro (tanto non capirebbero). Oppure - dipende - quando voglio far proprio rosicare qualcuno - dico che non lavoro e non appena cominciano a commiserarmi dico "No, no... non c'è da preoccuparsi, assolutamente, va tutto bene! Solo che non lavoro, tutto lì!" :-) Video geniale, credo che nessuno abbia mai parlato di questo argomento nei termini in cui l'hai fatto tu qui.
***** Penso piacerebbe proprio a tutti... è per questo che quando uno non lavora, o fa esattamente il lavoro che gli piace fare (di solito guadagnando molto poco), fanno di tutto per farlo sentire male... ;-))
@@andreascevaroli92 ma scherzi!? Sarebbe il mio sogno lavorare 4/5 ore al giorno, guadagnerei di meno ma chissenefrega, più tempo libero da dedicare a me 😃
Concordo con Enrico, l'uomo non è nato per lavorare, nessun essere vivente è nato per lavorare e quindi per affaticarsi per il 90% della giornata, avendo una vita senza hobby, senza passioni , senza tempo libero e senza un ciclo di sonno adeguato. Ammettiamolo, noi lavoriamo per permetterci beni primari e sfizi, non di certo per essere utili alla società (poi a me non va di essere utile ad una società inutile) o per sentirci valorosi. Svegliarsi alle 7 del mattino e lavorare 10 ore al giorno, togliendo tempo alle cose che a noi sono più care solo per prendere dei pezzi di carta. Ma anche se guadagnassi 10mila € al mese preferirei vivere senza la costrizione del lavoro . Si inizia a lavorare più o meno intorno ai 18 anni e , per i più fortunati,si va in pensione a 65 anni. Il tempo libero nella nostra vita ne abbiamo troppo poco. Il lavoro per me deve pur esserci per ovvi motivi (sempre se uno ha il bisogno di lavorare) ma bisognerebbe lavorare 5/6 ore al giorno massimo, avere una buona paga che ti consenta di sfamare una famiglia , dedicando il resto del tempo libero alle cose che più ci piacciono. Siamo umano , no robot
molto bello. lo predico da sempre e l'ho realizzato ancora prima di iniziare a lavorare. a me piaceva da matti studiare. QUando ho finito di studiare ho realizzato che lavorare non faceva per me. assumendomi tutte le conseguenze monetarie del caso.
Aspetta, volevo dirtene un'altra! Una volta un parente mi ha detto "Va bene, non lavori, ma almeno... sposati, fai dei figli!" Come ad intendere che anche lì c'è un sacco da darsi da fare per qualcuno. In effetti... Come ad intendere che in qualche modo devo pur rovinarmi la vita, no??? :-)))
"Voglio sempre fare quel cazzo che mi pare Io non posso sopportare, io non posso concepire Una vita intera passata a lavorare Di fare una famiglia e di doverla mantenere Insomma, solo sacrifici, per poi cosa? Morire Io non posso mai pensare Una vita intera passata a lavorare È un ragionamento un po' infantile Ma voglio sempre fare quel cazzo che mi pare Io non posso sopportare, io non posso concepire Una vita intera passata a lavorare Nessuna catena, io voglio volare Non fare come tutti: arrendersi al normale Io non posso mai pensare Di passare la mia vita intera a lavorare Voglio essere libero di fare Sempre e comunque quel cazzo che mi pare"
E' CHIARO per me che uno è disperato per la mancanza di lavoro perchè non ha i soldi per campare, o deve vivere coi genitori, etc. Ma a parte questo, sentirsi in colpa o non realizzati come persone quando non si lavora è effettivamente patologico. Con tutti i distinguo del caso. Tipo un dirigente che viene fatto fuori per metterne uno piu disonesto al suo posto. O uno che viene trasferito e mandato via dal posto che amava. Altrettanto inaccettabile è il giudizio di chi fa un lavoro molto faticoso e ti da del parassita perchè non lavori. Ma andiamo, tu lavori per lo stipendio che ti danno, mica lavori per me, quindi che vuoi da me? :)
Il lavoro serve al sostentamento della comunità, è una necessità, né più né meno. In alcuni casi può anche aiutare a tare lontani dal troppo tempo libero e dalla ruminazione mentale.
Possiamo scegliere di essere, o di avere. Se scegliamo di avere non "saremo" mai. Se scegliamo di essere, molto probabilmente avremo. Ma ci disidentificheremo dai nostri beni, dal nostro aspetto, da qualsiasi cosa che abbiamo costruito. In sintesi, dalla nostra immagine.
Il problema è la società,se si è un barbone,un lavoratore o uno ricco di famiglia o arricchito,si è le stesse persone,ma per la società sei solo quello che hai
Il lavoro è un valore invece!!! Ma in Italia credo che non siamo persone al lavoro, credo qua da noi non diventa valore....siamo schiavi, pagati una miseria, non lavoriamo per quello per cui studiamo, le ore di lavoro sono troppe se rapportate ai contributi, alle tasse e agli stipendi...... e poi bisogna fare quello che ci piace fare, imparare mestieri veri!!!!
Concordo assolutamente. Purtroppo ci sono persone, la maggior parte, che giudicano una persona dal lavoro che svolge, o se lavora. Come se una persona senza un lavoro fosse una mer..d. Non c'è nulla da fare.. purtroppo è pieno di persone superficiali, che non comprendono le vere qualità di una persona.
Il dramma del lavoro si collega ad un altro dramma: i finti sentimenti. L´uomo é terrorizzato dal perdere il lavoro per la paura di perdere anche la famiglia. E spesso é proprio questo quello che accade.
Sarebbe l'ideale, ma ad eccezione di alcuni talenti naturali che hanno fatto la storia dell' umanità, far coincidere lavoro e passione è molto più facile per i figli di papà e per i figli degli ndranghetisti ecc. Insomma senza baciare i culi e senza essere nati con la camicia è difficile
Alesandro,anche se ho trovato un minimo di cose giuste dette in questo video, ho espresso esplicitamente giudizi ampiamente negativi, non so se tu sei l'autore( scusatemi autori se vi paragono) o un commentatore, ma non trovo opportuno scambiarci opinioni su questa pagina, il cui autore se capitasse tra le mie mani,minimo lo manderei a raccogliere riso nel Vercellese con l'acqua fino alle ginocchia, anche se adesso il riso, è raccolto meccanicamente.
Anche perchè a questo non frega un bel niente del lavoro o non lavoro, fa questi video solo per intortare ragazzine cerebrolese o inesperte, da incontrare
Diciamo che è facile ripudiare il lavoro quando alle spalle hai chi ti ha permesso di vivere una vita dignitosa.Diverso è rifiutarsi di lavorare vivendone le conseguenze .E ' come dire guidare è da fessi quando ti sei fatto scarrozzare tutta la vita .Senza giudicare nessuno perché ho sempre rispettato i punti di vista di tutti .
Ma infatti presto o tardi tutti inizieranno a lavorare, il mantenuto non potrà esserlo per tutta la vita, lo stesso Enrico ha detto che prima o poi se con youtube non riuscirà ad avere un’entrata per campare dovrà cercarsi un lavoro anche part time. Ma a quel punto ci si penserà, i genitori? Sono loro che hanno deciso di metterci al mondo e hanno l’obbligo di manternerci. Meglio fare lavori pericolosi o sottopagati in nero per far vedere di valere agli altri piuttosto di fare i mantenuti? Ma anche no. Il lavoro è sinonimo di frustrazione.
Non credo queste persone esprimano certi concetti per intortare qualcuno ;sono modi per elevarsi allo stile di vita comune .Una mia ex sosteneva che il lavoro era insano bisognava ricorrere al baratto ;ognuno doveva mettere a disposizione le proprie capacità scambiandosi le proprie abilità gratuitamente ;peccato che questa dormiva fino a tarda mattinata e non ha mai fatto niente per nessuno .Ideologie contraddittorie fine a se stesse che a chi come me ha potuto condurre una vita agiata non urtano a chi si è dovuto sudare il soldo anche solo per vivere urtano
Concordo pienamente che una persona che lavora vale di più di una persona che non lavora. Non è quello che determina una bella persona da una brutta. Sarebbe come dire che una persona che va a messa tutte le domeniche, è una brava persona. Dove sta scritto??? Chi dice che è automatico?? cosi come non è automatico che una persona che lavora vale di più. Detto questo, il lavoro è una necessità per campare. E la situazione di oggi è veramente seria e drammatica. L'assenza di lavoro infatti, proprio ora come non mai, assume importanza proprio nel senso che dici tu: Una necessità per CAMPARE, non per valere di più. Proprio per questo in molti sono disposti ad accettare qualsiasi tipo di lavoro, anche se "non confacente" con quello fatto fino ad ora o per quello che si ha studiato...
Non sono d'accordo sul fatto che si è creata una società che considera il lavoro un valore, questa è una frase ormai anacronistica che leggiamo ormai solo su internet o sui vecchi affreschi del Duce sui muri di qualche casa di corte fuori città. Si è creata una Società che non può più vivere se non ha un lavoro, perchè chi non lavora non avrà accesso mai a forme di credito o rateizzazioni o altro. Non ti confondere con chi invece del lavoro non ne fa un valore, bensì una forma di vanto - "io lavoro in un bel posto, io guadagno tanto", che col concetto di valore del lavoro han ben poco. Questi sono i veri imbecilli.
Viviamo in un mondo dove il 90% degli esseri umani passa una vita intera senza capire un C di cosa è veramente importante nella vita e per migliorare questo mondo e di conseguenza il benessere collettivo. Una vita intera da id. Piu assoluti
La verità è che il lavoro come valore è un'utopia. E' un valore perchè serve a mandare avanti la società in cui viviamo, società vista come gruppo di persone che, lavorando, fanno cose l'un per l'altro. Quindi sentirsi inutili perchè non si lavora non vuol dire necessariamente essere persone tristi. Io posso non lavorare, vivere una vita bellissima, ma sentirmi inutile perchè non faccio niente PER GLI ALTRI. Non perchè non sono capace di essere felice se non lavoro. Poi ovviamente la nostra società è una società pessima, dove se lavoro finisco per lavorare non realmente per gli altri membri della comunità bensì per società ricche che monopolizzano il mondo e che, comunque, in ogni caso, finiscono, attraverso le persone che ci lavorano, per portare servizi alla comunità. Si lavora per sè stessi perchè il lavoro è retribuito, ma si lavora per gli altri perchè se il salumiere non lavorasse tu non mangeresti.... Tutto questo è un escamotage per fare in modo che le persone siano altruiste senza saperlo.
Art.#1 Comma 1 L'Italia è una Repubblica Democratica FONDATA sul LAVORO. E tu che a 30 anni non lavori e sei ancora mantenuto...chi sei a dirci che il lavoro NON rende liberi (economicamente)?
e chi lo dice che il lavoro non rende indipendenti economicamente? è un dato di fatto a meno che non si sia vinto alla lotteria! ma che c'entra col valore della persona, realizzarsi, ecc?
Io Enrico ho 22 anni e non lavoro, vorrei trovare un lavoro legato alla mia passione come in albergo. Il lavoro è solo essere indipendenti economicamente e basta
Mai così d'accordo, Enrico! L'articolo 1 della Costituzione è infatti il peggiore dopo il numero 7 (quello sui patti lateranensi). Quella del lavoro, se sapete guardare negli occhi la realtà, è un'arma ricattatoria del potere che il popolo ignorante e ciuco - nato servo - accetta e alla visione della quale si genuflette, autoflagellandosi. Che se ne farebbe, il potere, di un'umanità che pensa? Facciamoli lavorare, allora, così avranno le proprie preoccupazioni a cui pensare, e non il resto. Citazioni più o meno dotte: "L'etica del lavoro è l'etica degli schiavi" (Bertrand Russell) "Qualunque uomo può lavorare fino a uccidersi" (Daniele Costa, persona operosissima) "L'uomo è arrivato quando fa per mestiere quel che farebbe gratis" (George Bernand Shaw) “Mio nonno mi disse una volta che ci sono due tipi di persone: quelli che fanno il lavoro e quelli che si prendono il merito. Mi disse anche di cercare di essere nel primo gruppo; ci sarà sempre molta meno competizione” (Indira Gandhi) “Il buon lavoro non fa un buon uomo, ma un buon uomo fa un buon lavoro. Il cattivo lavoro non fa un cattivo uomo, ma un cattivo uomo fa un cattivo lavoro” (Martin Lutero) “Eravamo in tre e lavoravamo come un sol uomo. Cioè due di noi poltrivano sempre” (Groucho Marx) “La vita delle persone che lavorano è noiosa. Interessanti sono le vicende e le sorti dei perdigiorno” (Hermann Hesse) "Il lavoro debilita" (Roberto Gervaso) "Ma come? Con tutte le libertà che avete, volete anche la libertà di pensare?" (Giorgio Gaber) ""Le cose che veramente servono sono un tetto sulla testa, un minimo di cibo quotidiano e un letto su cui riposare" (Krishnamurti) “Io sono uno statale e come tutti gli statali lavoro pochissimo. Quando morirò sulla mia lapide scriveranno: Qui riposa, per la seconda volta, Dario Vergassola" (Dario Vergassola) MrNichilista sugli scudi! Avanti così, Enrico, che la gente ha bisogno di esser pungolata in queste cose, altrimenti fa la fine della rana che non aveva più l'energia per saltar fuori dall'acqua quando iniziava a bollire. E poi è bello scoprire che non sono poi così pochi a pensarla come te.
mi spiace che non la pensiamo alla stessa maniera, chi non lavora non vale meno di chi lavora, ma fidati, si sente in difficoltà sia dal punto di vista monetario che umano, perchè vuole sentirsi utile a se stesso e a chi gli sta intorno (famiglia persone care ecc... non alla società o allo stato).
non intendevo ovviamente rubando :) intendevo cavandosela che ne so tra tra caritas, aiuti di amici, lavoretti saltuari, e altre cose che non sono il lavoro classico, non reati :)
Il lavoro non sarà un valore, ma non vedo dove sia la dignità o il valore nel farsi mantenere da mamma e papà, nell'andare alla Caritas, nel fare lavoretti saltuari.
Non credo sia così e spiego il motivo: Il valore non è altro che un coefficiente attribuito da un osservatore. Alla base della natura c'è il riprodursi e il preservare la specie. Alla donna appartiene la pulsione di preservare la specie, quindi è un osservatore che attribuisce valore ai soldi, al successo e al lavoro per il sostentamento proprio e della famiglia. Di conseguenza il lavoro assume un valore collettivo perché da un ruolo nella natura (la società è un concetto ridondante). La capacità di portare profitti materiali insieme alla messa in pratica di tale capacità quindi diventa valore, nel suo reale significato del termine, attraverso il quale si distingue il singolo. Che ci piaccia o no questa è la vita.
l'uomo e la donna hanno una mente per distaccarsi d queste cose! Sarebbe come dire che il mammifero uomo ha il compito di inseminare. Ed è cosi, ma avendo una mente anche piu complessa io sn molto selettivo e non ce la faccio a desiderare di stare con chiunque (sentire eccitazione si) ma poi mica mi fidanzo con una solo perche mi eccita! Idem una donna , essere umano, con cervello e profondita, non può e non deve avere al centro quello
La mente, quindi presumo la capacità di formulare pensieri complessi e razionali, deriva dalla corteccia celebrale, tutta la restante e più antica massa grigia non è un cagnolino che puoi mettere al guinzaglio. Semmai avviene l'opposto non credi? Come dici tu non ti fidanzi con tutte (senza tirare in ballo la poligamia ahah), quindi sia l'uomo che la donna fanno delle selezioni per scegliere il proprio partner su piani diversi. E in questa selezione gli istinti prevalgono e non sono confinati solo all'attrazione fisica. Siamo noi che diamo i valori e “noi” siamo il prodotto di una evoluzione che ci porta a ripetere la dinamiche che ci hanno agevolato nel mandarci avanti come specie.
Sig. Giammai ma se io nel mio caso una donna mica la cerco per figliare... ho un idea di rapporto che non è certo funzionale al volersi fare una famiglia; esistono persone (che per carita , conitnuando ed essere esseri umani, non alieni) che oltre agli istinti hann anche molto altri, piu profondi livelli interiori umani (rare). La maggiorparte delle persone certo che sono come dici tu, ma infatti per me la maggiorparte delle persone sono mammiferi e basta, e uomini/donne mancati
MrNichilista Come caso generico nessuno cerca un partner per fare figli è ovvio, ma tale ricerca è indirizzata inconsciamente a tramandare il patrimonio genetico, che si concluda o meno l'atto di procreare, ugualmente non si mangia per assumere proteine ma perché si sente la fame. Sulla profondità non saprei... cos'è? Chi ti dice che l'intelligenza è meglio di un bel culo? Chi lo ha deciso? In fondo sono solo parametri. Credo che ci si crei l'illusione che esistano dei livelli, e da li si giudica la superiorità e l'inferiorità di un individuo, ma la regola del più forte rimane sempre quella: chi si adatta ha la meglio. I valori cambiano, la profondità è dunque relativa. Sempre riguardo a prediligere un partner piuttosto che un altro, prendiamo forse l'unico esempio di vera profondità umana: l'arte. Bene, l'arte è inutile (per fortuna), quindi meglio un bel culo.
Non si lavora in modo sterile, il lavoro ti da qualcosa in più, si lavora per rendere la vita degli altri migliore, pensa ai politici, questo non significa che “se lavori sei migliore” ma lavorare non è solo una necessità, ricorda che siamo all’interno di una società, e per questa società bisogna essere utili, la società è una macchina, se tutti la pensassimo come te e lavorassimo solo per “necessità” o “per avere quei soldi per campare” la società andrebbe a rotoli, pensaci.
MrNichilista se questa è una società a rotoli è proprio perché la gente non si impegna sul lavoro, lavora in modo sterile e nessuno compie il proprio dovere pensando che lo fa per la comunità, pensa ai poliziotti, che lavorano solo per i loro interessi (non tutti ovviamente), i politici (ripeto), chi lavora per un’azienda o qualsiasi altra cosa, dovresti pensarci secondo me, un conto è dire che non c’è nulla di male se una persona non riesce a lavorare, è un conto è dire che si lavora solo per riuscire a farsi passare qualche sfizio, se fossimo tutti come te non solo ci si stancherebbe di lavorare dopo una settimana, ma non si riuscirebbe a essere veramente utili nel mondo del lavoro, il che è veramente sbagliato perché ricade sulla comunità, non bisogna vivere nel proprio mondo.
MrNichilista infatti non è utile “perché ha un valore economico” sei tu che dai un valore esclusivamente economico al lavoro, anzi, io ho detto esattamente il contrario, è utile non solo perché ti permette di vivere, ma perché è utile ALLA SOCIETÀ
Genny Genny e ti riformulo la domanda, solo col lavoro si puo esser utili alla società ? (Tralasciando che quello è un effetto secondario,la gente nn lavora di certo per il bene del prossimo)
MrNichilista non solo con il lavoro si è utili alla società e non ho mai detto questo, il tuo discorso però a mio parere va fuori ogni logica, perché è un discorso individualista e banale, “se vincessi la lotterei non lavorerei”. Ma cosa significa? Se tutti vincessimo la lotteria e non lavoreremmo non ci sarebbe occupazione, non ci sarebbero servizi, se tutti la pensassimo come te l’efficienza di questa nazione scenderebbe ad un livello ancora inferiore di quello a cui si trova, resta qualche persona al giorno d’oggi che compie il proprio dovere a prescindere dalla paga, dagli sfizi e dal superfluo, ma la tua concezione del lavoro va contro ogni logica.
concordo con tutto se non lavori per passione (e codesto non sara lavoro)allora avrai svoltato..vero!ma io mi chiedo una persona che : sola senza nessuno senza cASA SENZA soldi in tasca e questo e un mondo dove anche per respirare si paga (infatti in città i poveri respirano aria di merda mentre i ricchi con villoni respirano aria sana)come possiamo comportarci?parlaci di questo insegnaci..io sono d'accordo con te odio il LAVORO anche se magari non si capisce che il lavoro e qualunque cosa si faccia anche pulire un tavolo in casa ....aiutaci a capire cosa fare specie per chi non ha nessuno ...e con i tempi d oggi!fossimo negli anni 30....
Io quando lavorerò non lo farò per realizzarmi Mr. Lo farò solo per avere i soldi e per diventare benestante, certo se divento ricco meglio per me! Ovvio io però non giudico una persona se lavora o no o non fa un cazzo, a me ad esempio fotte sega!
Antonino Pascolo si ma se hai fortuna di avere attività di famiglia che ti piacciono o raccomandazioni per lavorare in posti di un certo tipo dove sei ben pagato e lavori anche poche ore. Nel 98% dei casi fai la vita da schiavo per 1.200€ al mese e a fine mese ci arrivi sempre su una gamba, magari ti puoi solo permettere una panda scassata e vestiti del mercato, non che ci sia qualcosa di male, ma dico, ti spacchi il culo per continuare a rimanere un morto di fame, ecco come funziona. Poi c’è gente che ha guadagnato milioni con un mestiere, ma erano altri tempi.
Se non lavori e non hai i soldi cosa fai per divertirti?? Anche se ho ereditato 10 milioni di euro preferisco certamente lavorare (magari aprendomi un'azienda che mi piace...) che annoiarmi a stare sempre in vacanza...
Antononio, forse pe te "vacanza" vor di' stare stravaccato su na straio a dormi' tutto er giorno. Si tu nun hai nessun interesse naa vita, allora er lavoro diventa anche un modo pe sfuggi' dalla noia, ma quanno hai un sacco de passioni e 'ste passioni te fanno senti' vivo e gioioso de vive, er lavoro diventa addirittura un ostacolo (spesso inevitabile, artrimenti nun poi magna') paa realizzazione tua, perché te porta via un sacco de tempo. Hai toccato comunque un punto cruciale: molte persone senza lavoro nun sanno fa' artro che mettese davanti aa televisione o a dormi'. Certo che in questo modo sarebbe noioso! Ma si occupi er tempo co ciò che te piace fa', allora perché dovrebbe esse uno svantaggio?
PoisonCosmetics e chi ha detto che il valore di una persona si vede da quante cose sa fare? esiste la propria profondita interiore , il proprio modo di ragionare..da queste cose si vede se una persona è interessante..
MrNichilista certo è così... ma una cosa non esclude l'altra. parlo per me, ho bisogno di tangere dei frutti del mio lavoro, anche non remunerato, perchè mi darebbe la soddisfazione di essere capace di far qualcosa, di aver superato i miei limiti!
PoisonCosmetics no che non esclude l'altra :D ma tu escludi se ti senti fallita solo per quello:) Ci son tante cose su cui concentrarsi, riguardo se stessi...
avere un'autostima e un sistema di vita completamente scollegato dal sociale, dai riconoscimenti è un atto di enorme presunzione, ed è anche molto comodo. E soprattutto una vita senza produrre non serve a niente. Di sicuro non serve alla società.... il mondo è passato dalla preistoria alla rivoluzione digitale, con condizioni igieniche attuali, aspettativa di vita a 80 anni e tutto il resto grazie alla TENSIONE verso il volersi realizzare del singolo, inseguire le proprie passioni, impegnarsi. Ognuno col suo talento: dal panettiere e l'autista del bus al ricercatore che ti sconfigge una malattia. Il mondo che sogni tu è in preda alla noia, e fatto di parassiti. Il lavoro ti da il diritto di essere cittadino, perchè servi a qualcosa per gli altri, paghi altri lavoratori, e con le tasse mantieni lo stato e i servizi, welfare compreso. Che video ingenuo, infantile e presuntuoso.
+ginofrascati3 Innanzi tutto tu presenti una situazione esistente in casi estremi e penalmente rilevanti di riduzione in schavitù: opicific cinesi o caporalato per la raccolta dei pomodori. O le condizioni di lavoro operaio pre-sindacato. Se oggi sei un operaio di una grande azienda in Europa le condizioni di lavoro non sono quelle che dici tu. Ciò premesso, quell'operaio sarà stato utile alla società, che lo percepisca o meno, e quando andrò al concessionario troverò ANCHE GRAZIE A LUI un'automobile da acquistare. Da un venditore, che nel fare il suo lavoro alimenta tutta la catena di auto, migliorandole di anno in anno. Questo avviene in tutti i settori. Gli unici uomini (e donne) che gravano come pesi inutili su questo sistema sono quelli che vivono di rendite, che sottraggono soldi alla collettività senza restituire nulla in termini di beni e servizi. Per questo il lavoro, anche quello umile, è un valore. C'è bisogno di chi tolgie l'immondizia dalle trade quanto dei medici che ti salvano la vita. Solo dei parassiti non c'è nessun bisogno.
Ho beccato sto commento allucinante e privo di senso dopo 9 anni ma ti rispondo lo stesso. Prima di tutto, sei imbevuto di una concezione del lavoro inteso solo in senso salariato ed estremamente materiale. Il lavoro, in ottica marxista può essere inteso come qualsiasi attività umana che veda una realizzazione personale anche apparentemente disinteressata. Secondariamente, secondo il tuo ragionamento essendo solo il lavoro un processo volto alla produzione materiale, il componimento di una poesia sarebbe per esempio da intendersi come inutile. Quando invece oltre al lato materiale il mondo vive di un miglioramento spirituale collettivo, il realizzare un quadro, lo scrivere un libro, o qualsiasi altra attività che non ha un effetto materiale immediato ma che giova ad altri esseri umani. Se un essere umano scrivesse una poesia e in sole 5 persone la trovassero bella, quell’essere umano avrebbe comunque dato un contributo significativo alla propria vita e a quella degli altri. Se una persona passasse le giornate ad aiutare gli anziani, i bambini, o confortasse chi sta male, pur non lavorando secondo lo standard del lavoro salariato e strettamente produttivo starebbe comunque facendo bene agli altri e quindi alla società e all’ umanità. Il lavoro ha senso solo se: dignitosamente retribuito, rispettoso dei diritti della persona e della sua salute psicofisica, possibilmente coerente con le sue aspirazioni e desideri. Il lavoro in quanto elogio della fatica, dello spaccarsi la schiena e produrre fine a se stesso è schiavitù pura, è elogio dei servi e dei camerieri. Enrico in questo video non ha ragione, ha ragionissima, e ripete concetti talmente semplici ma dissonanti con la struttura del nostro tempo da sembrare folli, invece sono la pura verità, e in un mondo migliore in futuro potremmo dirlo tutti serenamente liberi dalla propaganda idiota di oggi.
Non hai capito niente lui ha detto che il lavoro non è piaciuta n valore non ha detto che non si deve lavorare ha detto che chi lavora non vale di più di uno che non lavora e il lavoro spesso non piace a meno che non fai le tue passioni ma anche li fai un lavoro che ti dà soldi e in più ti piace quello che fai lo scopo del video è fare capire che chi lavora non vale di più di chi non lavora
Siccome tu spesso fai video provocatori apposta per generare reazioni bene.. la mia l'hai generata. "Beato chi non lavora?" , ma ti rendi conto di quale bestialita' dici? Ma perche' dici stronzate di questo genere? Apposta per farti insultare? ma ti rendi conto in che momento siamo? Hai una minima idea di che dramma vive la gente che non lavora?Uno che non lavora oltre a non avere i soldi per vivere con dignita' ,mangiare e crearsi un futuro non dispone neanche della possibilita' di coltivare le sue passioni. Quindi vergognati di dire certe stronzate , se ti esponi con argomentazioni del cazzo come la tua non sorprenderti se poi la gente risponde commentando aspramente. Beato te che anche senza fare un cazzo hai un computer,una connessione internet ,riesci a girare l'Italia ,hai un appartamento tutto solo grazie alla "passione". Oppure tutto cio che hai ha un costo che un qualcuno paga lavorando?
video come questo è il perché adoro questo ragazzo
Il lavoro è una triste necessità
Il concetto è giusto...conosco gente che lavora...ma moralmente non vale niente.
Uno dei tuoi video più belli Enrco.. "Una Repubblica fondata sul lavoro, anziché sull'intelligenza e sul pensiero".
Su questo video ha ragione
Ma ch kazzo dici Lapre! Con tutti i video che fai ,vai a dare ragione a sto morto di figa che tenta la carriera di youtuber senza preparazione. non sei tu quello che dice di avere sempre troppo lavoro?Ma seguiti i video di questo ragazzo a metà strada tra il paese del mago Zurlì e e la sindrome di narciso
Ma vai a lavorare lambre! !!Grazie a persone come te L' Italia sta andando a rottole!
ha scoperto l'acqua alla temperatura del piscio e lachiama vin brule'.... ci sarebbero stati gli anni 70, l'autonomia e tutto quello che si dovrebbe sapere per dare scontate queste cose! guardatevi qualcuno dei miei... miei cosa? il cazzo che vi frega!
Cè chi scambia la maturità di una persona con il lavoro " io lavoro quindi sono maturo " che stronzata
Un laureato di 27 anni e più maturo di un operaio di 43
La cosa assurda è quando prendono il lavoro come giustificazione a non usare argomentazioni in delle discussioni. Ho parlato con un idiota di cinema l'altro ieri, lo smerdai in ogni punto e questo paladino del lavoro non sapendo argomentare mi attacca su quell'argomento del tipo: ma che parlo a fare con te che sei un reietto della società, io ho uno stipedio tu invece? MA COSA CENTRA?!?!? La gente si vanta delle cose sbagliate e hanno una totale non curanza delle cose giuste come l'arte, la cultura o il solo intelletto...
Sei un grande cazzo .... che falliti quelli che ti danno del fallito se non hai un lavoro
grandeeeeeeeeeeeeee, il lavoro esiste per togliere la dignità all uomo!!!!!! viviamo in una società malata cazzo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
verissimo condivido al massimo.
Allora non lavoriamo tutti quanti, dai vediamo cosa succederà
Bravo tu si che hai capito...
Esatto Enrico a me viene da ridere quando mi sento dire: tu non hai voglia di lavorare... esiste qualche essere umano che lavora perchè ne ha voglia? Non scherziamo. Comunque l'Italia non è una repubblica fondata sul lavoro ma sul fregare il prossimo!
verissimo, verità assoluta
chi fa che gli piace lavora perche a voglia
@@florinz1697 se non li pagassero lo farebbero lo stesso?
Il lavoro è una necessità per ricavare risorse economiche che ti consentono di vivere una vita più adagiata ma purtroppo le persone facenti di questa società tendono a reputare o a stimare un individuo in base alla posizione lavorativa che si ha.
Penso che questo metodo di giudizio sia totalmente sbagliato. Una persona si giudica attraverso la sua personalità. Io stimo una persona se questa ha dei valori e degli ideali forti che puntano alla collettività e al bene delle persone e non dal lavoro che svolge.
Purtroppo in un mondo in cui i soldi vengono messi prima di ogni cosa questi concetti non verranno mai presi in considerazione.
Sì hai ragione, ma spiegami una cosa... quella casa da borghese, con tutti quei quadri e le pareti belle imbiancate (io sono 20 anni che non imbianco le pareti non avendo denaro per farlo, tanto per farti un esempio), come la mantieni? Lavora qualcuno o avete delle rendite? Non per farmi i cazzi tuoi, ma se hai delle convinzioni, mi piacerebbe capire se vengono da profonda riflessione o da uno status di comodo.
col fai da te. 20 euro e sbianchi.
Grazie Enrico per dire apertamente la verità sui must fasulli del vivere postmoderno
Il lavoro può essere considerato un valore solo quando si ha la fortuna di guadagnare attraverso un'attività che ci appassiona. Voglio dire, se uno è costretto a fare un lavoro che odia perchè ha una famiglia da mantenere, quello non è un lavoro ma una fatica, una frustrazione ... altro che valore. Viceversa se uno ha la fortuna di fare un lavoro che lo appassiona e gratifica allora si che si può parlare di "valore" perchè tutto quel che ci piace e appassiona ha un suo valore intrinseco. Insomma il lavoro può non essere un valore come può esserlo.
Bravo , non è un valore, è una necessità! Concordo in pieno.
Mi ricordo quando mi volevo licenziare da un posto dove mi facevano vivere una vita impossibile (mobbing ecc) e un mio collega mi fa "Ma se ti licenzi poi che fai tutto il giorno?" E io gli avevo risposto "Ma scherzi? Con tutte le belle cose che si possono fare in una giornata fuori di qui???" Mi ha guardata come fossi un'aliena e forse voleva farmi sentire come tale, non riuscendoci. Sì, poi c'è stato un periodo in cui mi hanno fatto sentire inutile e triste perché non lavoravo. Ma per fortuna mi è passato. Ora anche quando non lavoro dico che lavoro (tanto non capirebbero). Oppure - dipende - quando voglio far proprio rosicare qualcuno - dico che non lavoro e non appena cominciano a commiserarmi dico "No, no... non c'è da preoccuparsi, assolutamente, va tutto bene! Solo che non lavoro, tutto lì!" :-) Video geniale, credo che nessuno abbia mai parlato di questo argomento nei termini in cui l'hai fatto tu qui.
Grazie!! è sempre bello quando qualcuno è capace di apprezzare discorsi che si discostano dall' andazzo comune
Ma solo a me piacerebbe non lavorare o al massimo fare un lavoro tranquillo e vivere a contatto con la natura? Per me sarebbe il massimo
***** Penso piacerebbe proprio a tutti... è per questo che quando uno non lavora, o fa esattamente il lavoro che gli piace fare (di solito guadagnando molto poco), fanno di tutto per farlo sentire male... ;-))
@@andreascevaroli92 ma scherzi!? Sarebbe il mio sogno lavorare 4/5 ore al giorno, guadagnerei di meno ma chissenefrega, più tempo libero da dedicare a me 😃
Concordo con Enrico, l'uomo non è nato per lavorare, nessun essere vivente è nato per lavorare e quindi per affaticarsi per il 90% della giornata, avendo una vita senza hobby, senza passioni , senza tempo libero e senza un ciclo di sonno adeguato. Ammettiamolo, noi lavoriamo per permetterci beni primari e sfizi, non di certo per essere utili alla società (poi a me non va di essere utile ad una società inutile) o per sentirci valorosi. Svegliarsi alle 7 del mattino e lavorare 10 ore al giorno, togliendo tempo alle cose che a noi sono più care solo per prendere dei pezzi di carta. Ma anche se guadagnassi 10mila € al mese preferirei vivere senza la costrizione del lavoro . Si inizia a lavorare più o meno intorno ai 18 anni e , per i più fortunati,si va in pensione a 65 anni. Il tempo libero nella nostra vita ne abbiamo troppo poco. Il lavoro per me deve pur esserci per ovvi motivi (sempre se uno ha il bisogno di lavorare) ma bisognerebbe lavorare 5/6 ore al giorno massimo, avere una buona paga che ti consenta di sfamare una famiglia , dedicando il resto del tempo libero alle cose che più ci piacciono. Siamo umano , no robot
molto bello. lo predico da sempre e l'ho realizzato ancora prima di iniziare a lavorare. a me piaceva da matti studiare. QUando ho finito di studiare ho realizzato che lavorare non faceva per me. assumendomi tutte le conseguenze monetarie del caso.
Dipende però dal lavoro...se il lavoro è una passione e missione, diventa un valore. Vedi un artista, un musicista, uno scrittore, ecc
certo, ma in quel caso per me non si tratta nemmeno di lavoro, è una passione retribuita :P
Esattamente 9 anni dopo
Capolavoro. Lo stavo riguardando ora... aveva uno stile fighissimo Enrico..
Aspetta, volevo dirtene un'altra! Una volta un parente mi ha detto "Va bene, non lavori, ma almeno... sposati, fai dei figli!" Come ad intendere che anche lì c'è un sacco da darsi da fare per qualcuno. In effetti... Come ad intendere che in qualche modo devo pur rovinarmi la vita, no??? :-)))
"Voglio sempre fare quel cazzo che mi pare
Io non posso sopportare, io non posso concepire
Una vita intera passata a lavorare
Di fare una famiglia e di doverla mantenere
Insomma, solo sacrifici, per poi cosa?
Morire
Io non posso mai pensare
Una vita intera passata a lavorare
È un ragionamento un po' infantile
Ma voglio sempre fare quel cazzo che mi pare
Io non posso sopportare, io non posso concepire
Una vita intera passata a lavorare
Nessuna catena, io voglio volare
Non fare come tutti: arrendersi al normale
Io non posso mai pensare
Di passare la mia vita intera a lavorare
Voglio essere libero di fare
Sempre e comunque quel cazzo che mi pare"
È una canzone?
È "Lavorare" dei Kappa Kappa Kappa
a proposito di lavoro, la scena più divertente di sempre il gesto dell'ombrello
nel film di Fellini i Vitelloni
Enrico, grazie per questo bel video.
Mi hai risollevato un po' di più il morale.
mi fa molto piacere Rash!!:)
ecco uno che ha capito tutto
E' CHIARO per me che uno è disperato per la mancanza di lavoro perchè non ha i soldi per campare, o deve vivere coi genitori, etc. Ma a parte questo, sentirsi in colpa o non realizzati come persone quando non si lavora è effettivamente patologico. Con tutti i distinguo del caso. Tipo un dirigente che viene fatto fuori per metterne uno piu disonesto al suo posto. O uno che viene trasferito e mandato via dal posto che amava. Altrettanto inaccettabile è il giudizio di chi fa un lavoro molto faticoso e ti da del parassita perchè non lavori. Ma andiamo, tu lavori per lo stipendio che ti danno, mica lavori per me, quindi che vuoi da me? :)
Il lavoro serve al sostentamento della comunità, è una necessità, né più né meno. In alcuni casi può anche aiutare a tare lontani dal troppo tempo libero e dalla ruminazione mentale.
Quando sanno che sono disoccupato, mi guardano quasi dall'alto in basso come un modo per farmi sentire inferiore
Non è questione di stimare o meno. La questione è che il lavoro è un mezzo per realizzare la propria personalità e talvolta può essere una passione
Infatti ha detto che se uno lavora non diventa migliore di uno che non lavora non ha mai detto di non lavorare
Possiamo scegliere di essere, o di avere.
Se scegliamo di avere non "saremo" mai.
Se scegliamo di essere, molto probabilmente avremo. Ma ci disidentificheremo dai nostri beni, dal nostro aspetto, da qualsiasi cosa che abbiamo costruito.
In sintesi, dalla nostra immagine.
molto interessante il pensiero, se siamo realisti senza false morali verita quasi assoluta :-)
Il problema è la società,se si è un barbone,un lavoratore o uno ricco di famiglia o arricchito,si è le stesse persone,ma per la società sei solo quello che hai
Ci hanno detto a scuola che il lavoro nobilita l'uomo ma io credo che il pensare di testa tua e mettere in dubbio tutto nobilita l'uomo
Il lavoro è un valore invece!!! Ma in Italia credo che non siamo persone al lavoro, credo qua da noi non diventa valore....siamo schiavi, pagati una miseria, non lavoriamo per quello per cui studiamo, le ore di lavoro sono troppe se rapportate ai contributi, alle tasse e agli stipendi...... e poi bisogna fare quello che ci piace fare, imparare mestieri veri!!!!
Concordo con te.....il lavoro nn nobilita' l'uomo......e' una necessità' x vivere x ki nn è' ricco......
Concordo assolutamente. Purtroppo ci sono persone, la maggior parte, che giudicano una persona dal lavoro che svolge, o se lavora. Come se una persona senza un lavoro fosse una mer..d. Non c'è nulla da fare.. purtroppo è pieno di persone superficiali, che non comprendono le vere qualità di una persona.
Il dramma del lavoro si collega ad un altro dramma: i finti sentimenti. L´uomo é terrorizzato dal perdere il lavoro per la paura di perdere anche la famiglia. E spesso é proprio questo quello che accade.
Enrico la penso come te .tuttavia beato chi riesce a fare della propria vita un'opera d'arte☺
Sarebbe l'ideale, ma ad eccezione di alcuni talenti naturali che hanno fatto la storia dell' umanità, far coincidere lavoro e passione è molto più facile per i figli di papà e per i figli degli ndranghetisti ecc. Insomma senza baciare i culi e senza essere nati con la camicia è difficile
Eggia è proprio così ;gente la cui passione e stata solo sempre il soldo che ha ricoperto ruoli ambiti per pura mafia
Alesandro,anche se ho trovato un minimo di cose giuste dette in questo video, ho espresso esplicitamente giudizi ampiamente negativi, non so se tu sei l'autore( scusatemi autori se vi paragono) o un commentatore, ma non trovo opportuno scambiarci opinioni su questa pagina, il cui autore se capitasse tra le mie mani,minimo lo manderei a raccogliere riso nel Vercellese con l'acqua fino alle ginocchia, anche se adesso il riso, è raccolto meccanicamente.
Anche perchè a questo non frega un bel niente del lavoro o non lavoro, fa questi video solo per intortare ragazzine cerebrolese o inesperte, da incontrare
Diciamo che è facile ripudiare il lavoro quando alle spalle hai chi ti ha permesso di vivere una vita dignitosa.Diverso è rifiutarsi di lavorare vivendone le conseguenze .E ' come dire guidare è da fessi quando ti sei fatto scarrozzare tutta la vita .Senza giudicare nessuno perché ho sempre rispettato i punti di vista di tutti .
Ti voglio bene Enrico.
Grazie mille di esistere .
ProOVA A PENSARE DI NON Avere un lavoro e non avere i genitori poi vedi cosa succede..
Ma infatti presto o tardi tutti inizieranno a lavorare, il mantenuto non potrà esserlo per tutta la vita, lo stesso Enrico ha detto che prima o poi se con youtube non riuscirà ad avere un’entrata per campare dovrà cercarsi un lavoro anche part time. Ma a quel punto ci si penserà, i genitori? Sono loro che hanno deciso di metterci al mondo e hanno l’obbligo di manternerci. Meglio fare lavori pericolosi o sottopagati in nero per far vedere di valere agli altri piuttosto di fare i mantenuti? Ma anche no.
Il lavoro è sinonimo di frustrazione.
@@simone1997ita si ma così non si stacca il cordone ombelicale ergo non diventi uomo
@@emanuelecupini2046 se per te un uomo è uno che lavora hai problemi seri.
@@simone1997ita certo meglio un mafioso
@@simone1997ita guarda io non sono uno di quelli che dice che a 20 anni si va in discoteca o che 18 la patente a 19 università no
La società ti rompe molte le palle se uno non lavora. Io ci sono dovuto quasi per forza....
Non credo queste persone esprimano certi concetti per intortare qualcuno ;sono modi per elevarsi allo stile di vita comune .Una mia ex sosteneva che il lavoro era insano bisognava ricorrere al baratto ;ognuno doveva mettere a disposizione le proprie capacità scambiandosi le proprie abilità gratuitamente ;peccato che questa dormiva fino a tarda mattinata e non ha mai fatto niente per nessuno .Ideologie contraddittorie fine a se stesse che a chi come me ha potuto condurre una vita agiata non urtano a chi si è dovuto sudare il soldo anche solo per vivere urtano
Concordo pienamente che una persona che lavora vale di più di una persona che non lavora. Non è quello che determina una bella persona da una brutta. Sarebbe come dire che una persona che va a messa tutte le domeniche, è una brava persona. Dove sta scritto??? Chi dice che è automatico?? cosi come non è automatico che una persona che lavora vale di più.
Detto questo, il lavoro è una necessità per campare. E la situazione di oggi è veramente seria e drammatica. L'assenza di lavoro infatti, proprio ora come non mai, assume importanza proprio nel senso che dici tu: Una necessità per CAMPARE, non per valere di più. Proprio per questo in molti sono disposti ad accettare qualsiasi tipo di lavoro, anche se "non confacente" con quello fatto fino ad ora o per quello che si ha studiato...
Non sono d'accordo sul fatto che si è creata una società che considera il lavoro un valore, questa è una frase ormai anacronistica che leggiamo ormai solo su internet o sui vecchi affreschi del Duce sui muri di qualche casa di corte fuori città. Si è creata una Società che non può più vivere se non ha un lavoro, perchè chi non lavora non avrà accesso mai a forme di credito o rateizzazioni o altro. Non ti confondere con chi invece del lavoro non ne fa un valore, bensì una forma di vanto - "io lavoro in un bel posto, io guadagno tanto", che col concetto di valore del lavoro han ben poco. Questi sono i veri imbecilli.
Viviamo in un mondo dove il 90% degli esseri umani passa una vita intera senza capire un C di cosa è veramente importante nella vita e per migliorare questo mondo e di conseguenza il benessere collettivo. Una vita intera da id. Piu assoluti
I migliori video sul lavoro!!
Video storico!
La verità è che il lavoro come valore è un'utopia. E' un valore perchè serve a mandare avanti la società in cui viviamo, società vista come gruppo di persone che, lavorando, fanno cose l'un per l'altro. Quindi sentirsi inutili perchè non si lavora non vuol dire necessariamente essere persone tristi. Io posso non lavorare, vivere una vita bellissima, ma sentirmi inutile perchè non faccio niente PER GLI ALTRI. Non perchè non sono capace di essere felice se non lavoro. Poi ovviamente la nostra società è una società pessima, dove se lavoro finisco per lavorare non realmente per gli altri membri della comunità bensì per società ricche che monopolizzano il mondo e che, comunque, in ogni caso, finiscono, attraverso le persone che ci lavorano, per portare servizi alla comunità. Si lavora per sè stessi perchè il lavoro è retribuito, ma si lavora per gli altri perchè se il salumiere non lavorasse tu non mangeresti....
Tutto questo è un escamotage per fare in modo che le persone siano altruiste senza saperlo.
Sarebbe bello un mondo senza lavoro... Facciamo lavorare i robots al posto nostro! Tutti in vacanza!
Art.#1 Comma 1
L'Italia è una Repubblica Democratica FONDATA sul LAVORO.
E tu che a 30 anni non lavori e sei ancora mantenuto...chi sei a dirci che il lavoro NON rende liberi (economicamente)?
e chi lo dice che il lavoro non rende indipendenti economicamente? è un dato di fatto a meno che non si sia vinto alla lotteria! ma che c'entra col valore della persona, realizzarsi, ecc?
GoDzSufian Ma vai a cagare
Una sola parola: grazie :')
Io Enrico ho 22 anni e non lavoro, vorrei trovare un lavoro legato alla mia passione come in albergo. Il lavoro è solo essere indipendenti economicamente e basta
bella affermazione!... non si può far coincidere il lavoro con la persona che siamo!
Mai così d'accordo, Enrico!
L'articolo 1 della Costituzione è infatti il peggiore dopo il numero 7 (quello sui patti lateranensi).
Quella del lavoro, se sapete guardare negli occhi la realtà, è un'arma ricattatoria del potere che il popolo ignorante e ciuco - nato servo - accetta e alla visione della quale si genuflette, autoflagellandosi.
Che se ne farebbe, il potere, di un'umanità che pensa? Facciamoli lavorare, allora, così avranno le proprie preoccupazioni a cui pensare, e non il resto.
Citazioni più o meno dotte:
"L'etica del lavoro è l'etica degli schiavi" (Bertrand Russell)
"Qualunque uomo può lavorare fino a uccidersi" (Daniele Costa, persona operosissima)
"L'uomo è arrivato quando fa per mestiere quel che farebbe gratis" (George Bernand Shaw)
“Mio nonno mi disse una volta che ci sono due tipi di persone: quelli che fanno il lavoro e quelli che si prendono il merito. Mi disse anche di cercare di essere nel primo gruppo; ci sarà sempre molta meno competizione” (Indira Gandhi)
“Il buon lavoro non fa un buon uomo, ma un buon uomo fa un buon lavoro. Il cattivo lavoro non fa un cattivo uomo, ma un cattivo uomo fa un cattivo lavoro” (Martin Lutero)
“Eravamo in tre e lavoravamo come un sol uomo. Cioè due di noi poltrivano sempre” (Groucho Marx)
“La vita delle persone che lavorano è noiosa. Interessanti sono le vicende e le sorti dei perdigiorno” (Hermann Hesse)
"Il lavoro debilita" (Roberto Gervaso)
"Ma come? Con tutte le libertà che avete, volete anche la libertà di pensare?" (Giorgio Gaber)
""Le cose che veramente servono sono un tetto sulla testa, un minimo di cibo quotidiano e un letto su cui riposare" (Krishnamurti)
“Io sono uno statale e come tutti gli statali lavoro pochissimo. Quando morirò sulla mia lapide scriveranno: Qui riposa, per la seconda volta, Dario Vergassola" (Dario Vergassola)
MrNichilista sugli scudi!
Avanti così, Enrico, che la gente ha bisogno di esser pungolata in queste cose, altrimenti fa la fine della rana che non aveva più l'energia per saltar fuori dall'acqua quando iniziava a bollire. E poi è bello scoprire che non sono poi così pochi a pensarla come te.
Esattamente 8 Anni dopo
mi spiace che non la pensiamo alla stessa maniera, chi non lavora non vale meno di chi lavora, ma fidati, si sente in difficoltà sia dal punto di vista monetario che umano, perchè vuole sentirsi utile a se stesso e a chi gli sta intorno (famiglia persone care ecc... non alla società o allo stato).
Probabilmente ho capito male io, ma non credo che Enrico stimi chi "vive di espedienti"...vero?
non intendevo ovviamente rubando :) intendevo cavandosela che ne so tra tra caritas, aiuti di amici, lavoretti saltuari, e altre cose che non sono il lavoro classico, non reati :)
Il lavoro non sarà un valore, ma non vedo dove sia la dignità o il valore nel farsi mantenere da mamma e papà, nell'andare alla Caritas, nel fare lavoretti saltuari.
E infatti non è un valore nemmeno quello, chi lo hai mai detto? I valori sono il rispetto, la capacità d amare, il senso critico la bontà
Giustissimo
Uno dei tuoi migliori video :)
Grazie mille!!
Poesia...pura poesia👍🏻
Non credo sia così e spiego il motivo: Il valore non è altro che un coefficiente attribuito da un osservatore. Alla base della natura c'è il riprodursi e il preservare la specie. Alla donna appartiene la pulsione di preservare la specie, quindi è un osservatore che attribuisce valore ai soldi, al successo e al lavoro per il sostentamento proprio e della famiglia. Di conseguenza il lavoro assume un valore collettivo perché da un ruolo nella natura (la società è un concetto ridondante). La capacità di portare profitti materiali insieme alla messa in pratica di tale capacità quindi diventa valore, nel suo reale significato del termine, attraverso il quale si distingue il singolo. Che ci piaccia o no questa è la vita.
l'uomo e la donna hanno una mente per distaccarsi d queste cose! Sarebbe come dire che il mammifero uomo ha il compito di inseminare. Ed è cosi, ma avendo una mente anche piu complessa io sn molto selettivo e non ce la faccio a desiderare di stare con chiunque (sentire eccitazione si) ma poi mica mi fidanzo con una solo perche mi eccita! Idem una donna , essere umano, con cervello e profondita, non può e non deve avere al centro quello
La mente, quindi presumo la capacità di formulare pensieri complessi e razionali, deriva dalla corteccia celebrale, tutta la restante e più antica massa grigia non è un cagnolino che puoi mettere al guinzaglio. Semmai avviene l'opposto non credi? Come dici tu non ti fidanzi con tutte (senza tirare in ballo la poligamia ahah), quindi sia l'uomo che la donna fanno delle selezioni per scegliere il proprio partner su piani diversi. E in questa selezione gli istinti prevalgono e non sono confinati solo all'attrazione fisica. Siamo noi che diamo i valori e “noi” siamo il prodotto di una evoluzione che ci porta a ripetere la dinamiche che ci hanno agevolato nel mandarci avanti come specie.
Sig. Giammai ma se io nel mio caso una donna mica la cerco per figliare... ho un idea di rapporto che non è certo funzionale al volersi fare una famiglia; esistono persone (che per carita , conitnuando ed essere esseri umani, non alieni) che oltre agli istinti hann anche molto altri, piu profondi livelli interiori umani (rare). La maggiorparte delle persone certo che sono come dici tu, ma infatti per me la maggiorparte delle persone sono mammiferi e basta, e uomini/donne mancati
MrNichilista Come caso generico nessuno cerca un partner per fare figli è ovvio, ma tale ricerca è indirizzata inconsciamente a tramandare il patrimonio genetico, che si concluda o meno l'atto di procreare, ugualmente non si mangia per assumere proteine ma perché si sente la fame. Sulla profondità non saprei... cos'è? Chi ti dice che l'intelligenza è meglio di un bel culo? Chi lo ha deciso? In fondo sono solo parametri. Credo che ci si crei l'illusione che esistano dei livelli, e da li si giudica la superiorità e l'inferiorità di un individuo, ma la regola del più forte rimane sempre quella: chi si adatta ha la meglio. I valori cambiano, la profondità è dunque relativa. Sempre riguardo a prediligere un partner piuttosto che un altro, prendiamo forse l'unico esempio di vera profondità umana: l'arte. Bene, l'arte è inutile (per fortuna), quindi meglio un bel culo.
Hai ragione !!! Sei un Grande !!! Concordo pienamente!!!!!!
anch'io nn lavoro e la gente me lo fa pesare e mi fa sentire una fallita nella vita.
grazie DeepBlack
e tu rispondigli io non lavoro ma nemmeno delinquo meglio disoccupato che ricco ma criminale
I falliti sono loro che rosicano dalla mattina alla sera
Spettacolo!!
Non si lavora in modo sterile, il lavoro ti da qualcosa in più, si lavora per rendere la vita degli altri migliore, pensa ai politici, questo non significa che “se lavori sei migliore” ma lavorare non è solo una necessità, ricorda che siamo all’interno di una società, e per questa società bisogna essere utili, la società è una macchina, se tutti la pensassimo come te e lavorassimo solo per “necessità” o “per avere quei soldi per campare” la società andrebbe a rotoli, pensaci.
Genny Genny invece questa è una società non a rotoli? Utile non è soltanto ciò che si tocca con mano e ha valore Economico
MrNichilista se questa è una società a rotoli è proprio perché la gente non si impegna sul lavoro, lavora in modo sterile e nessuno compie il proprio dovere pensando che lo fa per la comunità, pensa ai poliziotti, che lavorano solo per i loro interessi (non tutti ovviamente), i politici (ripeto), chi lavora per un’azienda o qualsiasi altra cosa, dovresti pensarci secondo me, un conto è dire che non c’è nulla di male se una persona non riesce a lavorare, è un conto è dire che si lavora solo per riuscire a farsi passare qualche sfizio, se fossimo tutti come te non solo ci si stancherebbe di lavorare dopo una settimana, ma non si riuscirebbe a essere veramente utili nel mondo del lavoro, il che è veramente sbagliato perché ricade sulla comunità, non bisogna vivere nel proprio mondo.
MrNichilista infatti non è utile “perché ha un valore economico” sei tu che dai un valore esclusivamente economico al lavoro, anzi, io ho detto esattamente il contrario, è utile non solo perché ti permette di vivere, ma perché è utile ALLA SOCIETÀ
Genny Genny e ti riformulo la domanda, solo col lavoro si puo esser utili alla società ? (Tralasciando che quello è un effetto secondario,la gente nn lavora di certo per il bene del prossimo)
MrNichilista non solo con il lavoro si è utili alla società e non ho mai detto questo, il tuo discorso però a mio parere va fuori ogni logica, perché è un discorso individualista e banale, “se vincessi la lotterei non lavorerei”. Ma cosa significa? Se tutti vincessimo la lotteria e non lavoreremmo non ci sarebbe occupazione, non ci sarebbero servizi, se tutti la pensassimo come te l’efficienza di questa nazione scenderebbe ad un livello ancora inferiore di quello a cui si trova, resta qualche persona al giorno d’oggi che compie il proprio dovere a prescindere dalla paga, dagli sfizi e dal superfluo, ma la tua concezione del lavoro va contro ogni logica.
PROVA A LAVORARE ..POI VEDI CHE EFFETTO FA
concordo con tutto se non lavori per passione (e codesto non sara lavoro)allora avrai svoltato..vero!ma io mi chiedo una persona che : sola senza nessuno senza cASA SENZA soldi in tasca e questo e un mondo dove anche per respirare si paga (infatti in città i poveri respirano aria di merda mentre i ricchi con villoni respirano aria sana)come possiamo comportarci?parlaci di questo insegnaci..io sono d'accordo con te odio il LAVORO anche se magari non si capisce che il lavoro e qualunque cosa si faccia anche pulire un tavolo in casa ....aiutaci a capire cosa fare specie per chi non ha nessuno ...e con i tempi d oggi!fossimo negli anni 30....
Io quando lavorerò non lo farò per realizzarmi Mr. Lo farò solo per avere i soldi e per diventare benestante, certo se divento ricco meglio per me! Ovvio io però non giudico una persona se lavora o no o non fa un cazzo, a me ad esempio fotte sega!
Ecco un'altro che vive sulle spalle degli altri.
lo vedo adesso nel 2017 e conxordo con te in toto
linda lindas son contento linda!!
Ben detto direi le stesse cose, serve x i soldi senò si starebbe meglio e si farebbero altre belle cose!
Enrico c'è oggi il capacci quotidiani ?
riprende da domani
Sono d'accordo.... Anche se certe volte fare certi lavori possono essere anche belli da fare, ma succede raramente.
Antonino Pascolo si ma se hai fortuna di avere attività di famiglia che ti piacciono o raccomandazioni per lavorare in posti di un certo tipo dove sei ben pagato e lavori anche poche ore. Nel 98% dei casi fai la vita da schiavo per 1.200€ al mese e a fine mese ci arrivi sempre su una gamba, magari ti puoi solo permettere una panda scassata e vestiti del mercato, non che ci sia qualcosa di male, ma dico, ti spacchi il culo per continuare a rimanere un morto di fame, ecco come funziona.
Poi c’è gente che ha guadagnato milioni con un mestiere, ma erano altri tempi.
@@simone1997ita Certo, d'accordo, io volevo dire che anche in fabbrica può capitare di fare lavori che ti piacciono, sempre con paghe a fame ovvio....
La mia vita fa cagare!
Siamo in tre!
Eccomi mi aggiungo anch'io
Spero solo che tu sia sincero
Meglio no ciao. Carissimo
Non posso che concordare, il lavoro serve solo per vivere. Pochi riescono a fare lavori piacevoli. Non lavorare se si può, è meglio di lavorare.
Dal 8.08 a 8.29 hai detto tutto... Grandi pensieri a mio parere bellissimi e giusti...
Se non lavori e non hai i soldi cosa fai per divertirti?? Anche se ho ereditato 10 milioni di euro preferisco certamente lavorare (magari aprendomi un'azienda che mi piace...) che annoiarmi a stare sempre in vacanza...
perchè uno non si diverte in "vacanza" o dedicandosi a passioni? si diverte solo lavorando?
Antononio, forse pe te "vacanza" vor di' stare stravaccato su na straio a dormi' tutto er giorno. Si tu nun hai nessun interesse naa vita, allora er lavoro diventa anche un modo pe sfuggi' dalla noia, ma quanno hai un sacco de passioni e 'ste passioni te fanno senti' vivo e gioioso de vive, er lavoro diventa addirittura un ostacolo (spesso inevitabile, artrimenti nun poi magna') paa realizzazione tua, perché te porta via un sacco de tempo.
Hai toccato comunque un punto cruciale: molte persone senza lavoro nun sanno fa' artro che mettese davanti aa televisione o a dormi'. Certo che in questo modo sarebbe noioso! Ma si occupi er tempo co ciò che te piace fa', allora perché dovrebbe esse uno svantaggio?
Io non lavoro e mi sento una fallita per questo.
non sei una fallita :)
non so fare niente, per cui lo sono ;)
PoisonCosmetics e chi ha detto che il valore di una persona si vede da quante cose sa fare? esiste la propria profondita interiore , il proprio modo di ragionare..da queste cose si vede se una persona è interessante..
MrNichilista certo è così... ma una cosa non esclude l'altra. parlo per me, ho bisogno di tangere dei frutti del mio lavoro, anche non remunerato, perchè mi darebbe la soddisfazione di essere capace di far qualcosa, di aver superato i miei limiti!
PoisonCosmetics no che non esclude l'altra :D ma tu escludi se ti senti fallita solo per quello:) Ci son tante cose su cui concentrarsi, riguardo se stessi...
rispetti quelli k mangiano i soldi ai genitori???? assurdo...............
avere un'autostima e un sistema di vita completamente scollegato dal sociale, dai riconoscimenti è un atto di enorme presunzione, ed è anche molto comodo. E soprattutto una vita senza produrre non serve a niente. Di sicuro non serve alla società.... il mondo è passato dalla preistoria alla rivoluzione digitale, con condizioni igieniche attuali, aspettativa di vita a 80 anni e tutto il resto grazie alla TENSIONE verso il volersi realizzare del singolo, inseguire le proprie passioni, impegnarsi. Ognuno col suo talento: dal panettiere e l'autista del bus al ricercatore che ti sconfigge una malattia. Il mondo che sogni tu è in preda alla noia, e fatto di parassiti. Il lavoro ti da il diritto di essere cittadino, perchè servi a qualcosa per gli altri, paghi altri lavoratori, e con le tasse mantieni lo stato e i servizi, welfare compreso. Che video ingenuo, infantile e presuntuoso.
+ginofrascati3 Innanzi tutto tu presenti una situazione esistente in casi estremi e penalmente rilevanti di riduzione in schavitù: opicific cinesi o caporalato per la raccolta dei pomodori. O le condizioni di lavoro operaio pre-sindacato. Se oggi sei un operaio di una grande azienda in Europa le condizioni di lavoro non sono quelle che dici tu. Ciò premesso, quell'operaio sarà stato utile alla società, che lo percepisca o meno, e quando andrò al concessionario troverò ANCHE GRAZIE A LUI un'automobile da acquistare. Da un venditore, che nel fare il suo lavoro alimenta tutta la catena di auto, migliorandole di anno in anno. Questo avviene in tutti i settori. Gli unici uomini (e donne) che gravano come pesi inutili su questo sistema sono quelli che vivono di rendite, che sottraggono soldi alla collettività senza restituire nulla in termini di beni e servizi. Per questo il lavoro, anche quello umile, è un valore. C'è bisogno di chi tolgie l'immondizia dalle trade quanto dei medici che ti salvano la vita. Solo dei parassiti non c'è nessun bisogno.
Mi avete cancellato il çommento! Sporchi sar dinisti!
Ho beccato sto commento allucinante e privo di senso dopo 9 anni ma ti rispondo lo stesso. Prima di tutto, sei imbevuto di una concezione del lavoro inteso solo in senso salariato ed estremamente materiale. Il lavoro, in ottica marxista può essere inteso come qualsiasi attività umana che veda una realizzazione personale anche apparentemente disinteressata. Secondariamente, secondo il tuo ragionamento essendo solo il lavoro un processo volto alla produzione materiale, il componimento di una poesia sarebbe per esempio da intendersi come inutile. Quando invece oltre al lato materiale il mondo vive di un miglioramento spirituale collettivo, il realizzare un quadro, lo scrivere un libro, o qualsiasi altra attività che non ha un effetto materiale immediato ma che giova ad altri esseri umani. Se un essere umano scrivesse una poesia e in sole 5 persone la trovassero bella, quell’essere umano avrebbe comunque dato un contributo significativo alla propria vita e a quella degli altri. Se una persona passasse le giornate ad aiutare gli anziani, i bambini, o confortasse chi sta male, pur non lavorando secondo lo standard del lavoro salariato e strettamente produttivo starebbe comunque facendo bene agli altri e quindi alla società e all’ umanità. Il lavoro ha senso solo se: dignitosamente retribuito, rispettoso dei diritti della persona e della sua salute psicofisica, possibilmente coerente con le sue aspirazioni e desideri. Il lavoro in quanto elogio della fatica, dello spaccarsi la schiena e produrre fine a se stesso è schiavitù pura, è elogio dei servi e dei camerieri. Enrico in questo video non ha ragione, ha ragionissima, e ripete concetti talmente semplici ma dissonanti con la struttura del nostro tempo da sembrare folli, invece sono la pura verità, e in un mondo migliore in futuro potremmo dirlo tutti serenamente liberi dalla propaganda idiota di oggi.
👍
si però i servizi pubblici e le comodità le volete tutti!! ipocriti
Non hai capito niente lui ha detto che il lavoro non è piaciuta n valore non ha detto che non si deve lavorare ha detto che chi lavora non vale di più di uno che non lavora e il lavoro spesso non piace a meno che non fai le tue passioni ma anche li fai un lavoro che ti dà soldi e in più ti piace quello che fai lo scopo del video è fare capire che chi lavora non vale di più di chi non lavora
tu non puoi essere del nord Italia a nord vivete tutti per lavorare
Siccome tu spesso fai video provocatori apposta per generare reazioni bene.. la mia l'hai generata. "Beato chi non lavora?" , ma ti rendi conto di quale bestialita' dici? Ma perche' dici stronzate di questo genere? Apposta per farti insultare? ma ti rendi conto in che momento siamo? Hai una minima idea di che dramma vive la gente che non lavora?Uno che non lavora oltre a non avere i soldi per vivere con dignita' ,mangiare e crearsi un futuro non dispone neanche della possibilita' di coltivare le sue passioni. Quindi vergognati di dire certe stronzate , se ti esponi con argomentazioni del cazzo come la tua non sorprenderti se poi la gente risponde commentando aspramente. Beato te che anche senza fare un cazzo hai un computer,una connessione internet ,riesci a girare l'Italia ,hai un appartamento tutto solo grazie alla "passione". Oppure tutto cio che hai ha un costo che un qualcuno paga lavorando?
Se non lavori o muori di fame o fai il delinquente non ci sono slternative
A me dicono che non valgo nulla perché non lavoro
Certo che voi giovani non capite prprio una mazza( non tutti per fortuna) . Io sono capitato qui per caso, ma non vale la pena di tornarci
MA CON 400 EURO COSA VUOI CHE CAMBI??