In realtà i dialetti reatini sono molto diversi, poiché la provincia venne istituita nel 1927 unendo due parti appartenenti a due nazioni: lo stato pontificio ed il regno delle due Sicilie. Ci sono due blocchi linguistici tra la Sabina-rieti e l'allora circondario di Cittaducale (da Antrodoco ad Amatrice).
In realtà la provincia di Rieti fu ottenuta unendo il territorio del circondario di Rieti (che era stato parte della provincia di Perugia dall'unificazione italiana fino al 1923, per poi divenire parte della provincia di Roma dal 1923 al 1927) al territorio dell'ex circondario di Cittaducale (già parte della provincia di Aquila degli Abruzzi).
la Professoressa dice una marea di bischerate. L'italiano deriva dal toscano (vi fermo subito: non sono uno di quei toscani beceri che si vanta di essere originario dalla terra che ha creato l'italiano anzi avrei preferito che il toscano fosse rimasto toscano e basta), con alcune importanti differenze principalmente fonetiche. L'italiano-toscano è stato poi scelto come lingua nazionale e imposta a tutti gli altri, nonostante le profonde e marcate divergenze fra i vari volgari. I Savoia (che parlavano francese) riuscirono per una serie di colpi di fortuna, e con l'accondiscendenza di Francia e Inghilterra che volevano uno stato "fantoccio" per togliere i tedeschi dal mediterraneo (la Toscana era governata, e bene come si è visto poi, dagli Asburgo), a creare l'italia e a imporre l'italiano-toscano a tutti gli altri. A Rieti non è nato un bel nulla se non il "volgare" locale. Nella Costituzione spagnola vi è scritto che la lingua ufficiale dello Stato spagnolo è il "castigliano" (cosa che brucia ai catalani) : a quando una eguale giustizia per il toscano, per riportare chiarezza, su questo argomento, presso tutti i popoli della penisola?
Grandissimo, solitamente quando apro questo genere di video mi preparo all'incazzatura, ma stavolta ho trovato una persona ben informata. Le nostre lingue vanno usate a scuola e soprattutto si devono insegnare le basi di linguistica e perché il reatino (ad esempio) non è un dialetto dell'italiano. La lingue sono troppo utili per capire le culture, non possiamo eliminarle così... Per arrivare anche alla vera storia della nostra """""unificazione"""" aimé ci vorrà molto più tempo, molti credono ancora in SupermanGaribaldi. Io nel frattempo sto cercando di parlare e coinvolgere più persone possibili, è l'unica cosa che possiamo fare. Ho anche qualche progetto in cantiere, se sei interessato ne parliamo.
L'italiano moderno scritto deriva dal toscano trecentesco in particolare fiorentino e senese (ci sono piu vernacoli toscani). La dizione dell' italiano moderno invece non è naturale ma costruita artificialmente per accontentare tutto lo stivale. C'è stato anche qualche cambiamento che a noi toscani non piace per esempio Pino Pina Pinoli che in italiano diventa stupidamente e arbitrariamente (chissà chi l'avrà deciso) Pino Pigna Pinoli forse perché qualche professorone s'è svegliato male altrimenti avremmo avuto Pigno Pigna Pignoli 🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣 Il reatino si colloca prima del trecento in una fase di transizione tra il latino e il volgare toscano. Ora il romanesco sta mangiandosi tutti gli altri dialetti laziali ma va detto che è una variante del toscano. Furono i papi a importare il toscano a Roma.
@@brunobassi2440 c'è anche lo sconvolgente spengere(tosc.)/spegnere(ital.) ma "spengo" non diventa "spegno". Non per partigianeria ma preferisco il volitivo "spengere" al rachitico "spegnere". Come preferisco l'elegante "desinare" al posto dell'anonimo "pranzo". Per il resto concordo con quanto da te scritto precisando che la toscanizzazione della parlata di Roma (prima a Roma si parlava una variante del napoletano simile a quello che si sente ora nel sud "laziale") deriva dal fatto che le élite dell'Urbe erano toscane e quindi parlavano toscano. Come giustamente sottolinei il toscano si suddivide al suo interno in vernacoli, non dialetti. Mi piace anche far notare che, se prendiamo una cartina, le principali città toscane, almeno le più popolose, sono racchiuse tutte nella parte settentrionale a nord dell'Arno o nell'immediata prossimità meridiana: la rodata coppia urbana Pisa\Livorno, Lucca, Pistoia, Prato e Firenze. Restano gli importanti "avamposti" di Siena ed Arezzo (quest'ultima un po' meno legata al toscano ma pur sempre toscana). Fuori da quest'area nell'area amministrativa toscana c'è la Lunigiana (galloromanza), la Romagna Toscana e i territori a sud dell'Albegna (parlate mediane come il reatino anche se si stanno toscanizzando).
FORZA RIETEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE! 😙😘😚😙😘😚😙😘😘😚😙😘😚😚
Grande i reatino io lo sono
In realtà i dialetti reatini sono molto diversi, poiché la provincia venne istituita nel 1927 unendo due parti appartenenti a due nazioni: lo stato pontificio ed il regno delle due Sicilie. Ci sono due blocchi linguistici tra la Sabina-rieti e l'allora circondario di Cittaducale (da Antrodoco ad Amatrice).
In realtà la provincia di Rieti fu ottenuta unendo il territorio del circondario di Rieti (che era stato parte della provincia di Perugia dall'unificazione italiana fino al 1923, per poi divenire parte della provincia di Roma dal 1923 al 1927) al territorio dell'ex circondario di Cittaducale (già parte della provincia di Aquila degli Abruzzi).
Alla scoperta della sorca del tg3
Cmq ar paese mio, vicino Tagliacozzo.. L'Aquila, parlano praticamente uguale.. È anche vero che confiniamo con la Valle Del Salto
Rietii❤❤❤
Rieti è Rieti....❤
Forza reate
la Professoressa dice una marea di bischerate. L'italiano deriva dal toscano (vi fermo subito: non sono uno di quei toscani beceri che si vanta di essere originario dalla terra che ha creato l'italiano anzi avrei preferito che il toscano fosse rimasto toscano e basta), con alcune importanti differenze principalmente fonetiche. L'italiano-toscano è stato poi scelto come lingua nazionale e imposta a tutti gli altri, nonostante le profonde e marcate divergenze fra i vari volgari. I Savoia (che parlavano francese) riuscirono per una serie di colpi di fortuna, e con l'accondiscendenza di Francia e Inghilterra che volevano uno stato "fantoccio" per togliere i tedeschi dal mediterraneo (la Toscana era governata, e bene come si è visto poi, dagli Asburgo), a creare l'italia e a imporre l'italiano-toscano a tutti gli altri. A Rieti non è nato un bel nulla se non il "volgare" locale. Nella Costituzione spagnola vi è scritto che la lingua ufficiale dello Stato spagnolo è il "castigliano" (cosa che brucia ai catalani) : a quando una eguale giustizia per il toscano, per riportare chiarezza, su questo argomento, presso tutti i popoli della penisola?
Grandissimo, solitamente quando apro questo genere di video mi preparo all'incazzatura, ma stavolta ho trovato una persona ben informata.
Le nostre lingue vanno usate a scuola e soprattutto si devono insegnare le basi di linguistica e perché il reatino (ad esempio) non è un dialetto dell'italiano.
La lingue sono troppo utili per capire le culture, non possiamo eliminarle così...
Per arrivare anche alla vera storia della nostra """""unificazione"""" aimé ci vorrà molto più tempo, molti credono ancora in SupermanGaribaldi.
Io nel frattempo sto cercando di parlare e coinvolgere più persone possibili, è l'unica cosa che possiamo fare.
Ho anche qualche progetto in cantiere, se sei interessato ne parliamo.
L'italiano moderno scritto deriva dal toscano trecentesco in particolare fiorentino e senese (ci sono piu vernacoli toscani).
La dizione dell' italiano moderno invece non è naturale ma costruita artificialmente per accontentare tutto lo stivale.
C'è stato anche qualche cambiamento che a noi toscani non piace per esempio
Pino Pina Pinoli
che in italiano diventa stupidamente e arbitrariamente (chissà chi l'avrà deciso)
Pino Pigna Pinoli
forse perché qualche professorone s'è svegliato male altrimenti avremmo avuto
Pigno Pigna Pignoli
🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣
Il reatino si colloca prima del trecento in una fase di transizione tra il latino e il volgare toscano.
Ora il romanesco sta mangiandosi tutti gli altri dialetti laziali ma va detto che è una variante del toscano.
Furono i papi a importare il toscano a Roma.
@@brunobassi2440 c'è anche lo sconvolgente spengere(tosc.)/spegnere(ital.) ma "spengo" non diventa "spegno". Non per partigianeria ma preferisco il volitivo "spengere" al rachitico "spegnere". Come preferisco l'elegante "desinare" al posto dell'anonimo "pranzo". Per il resto concordo con quanto da te scritto precisando che la toscanizzazione della parlata di Roma (prima a Roma si parlava una variante del napoletano simile a quello che si sente ora nel sud "laziale") deriva dal fatto che le élite dell'Urbe erano toscane e quindi parlavano toscano. Come giustamente sottolinei il toscano si suddivide al suo interno in vernacoli, non dialetti. Mi piace anche far notare che, se prendiamo una cartina, le principali città toscane, almeno le più popolose, sono racchiuse tutte nella parte settentrionale a nord dell'Arno o nell'immediata prossimità meridiana: la rodata coppia urbana Pisa\Livorno, Lucca, Pistoia, Prato e Firenze. Restano gli importanti "avamposti" di Siena ed Arezzo (quest'ultima un po' meno legata al toscano ma pur sempre toscana). Fuori da quest'area nell'area amministrativa toscana c'è la Lunigiana (galloromanza), la Romagna Toscana e i territori a sud dell'Albegna (parlate mediane come il reatino anche se si stanno toscanizzando).
Non a caso si parla di "lingua toscana in bocca romana"
Io ho sempre sentito dire Anglicismi... Inglesismi mi suona alquanto strano 🤔
E anche occhio di riguardo non vuol dire quello che intende lui
Io so de Rieti
Che fregna la conduttrice
Roberta ammendola
Sono d accordo... 😅