L'Italia contesa /2. Francia, Germania e il vincolo interno - Mappa Mundi

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  • เผยแพร่เมื่อ 18 พ.ค. 2020
  • Seconda puntata dedicata all'Italia contesa e al volume di Limes "Il vincolo interno". Il tema è l'Europa, a partire dalle ultime notizie sull'accordo Merkel-Macron e il 'Recovery Fund'. In studio Fabrizio Maronta di Limes. In collegamento Alessandro Aresu, consigliere scientifico di Limes. Conduce Alfonso Desiderio. Guarda tutte le puntate di Mappa Mundi www.bit.ly/2WtfSkE /// Trasmissione di storia e geopolitica per il canale TH-cam di Repubblica a cura di Alfonso Desiderio / aldesiderio in collaborazione con Limes, la rivista italiana di geopolitica www.limesonline.com /// carte di Laura Canali /// Mappa Mundi è il nome delle antiche carte medievali
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ความคิดเห็น • 119

  • @andrealiberovalori
    @andrealiberovalori 4 ปีที่แล้ว +11

    Grazie di creare e alimentare il dibattito sulla riscoperta di una strategia italiana! Spero continuiate la serie 'Italia contesa', che seguo con accesissimo interesse e che il numero delle visualizzazioni di Mappa Mundi continui a crescere come sta facendo ormai da tempo!

  • @leprotto89
    @leprotto89 4 ปีที่แล้ว +28

    fate un montaggio con solo le parti in cui Aresu inspira

    • @rodo86alb
      @rodo86alb 4 ปีที่แล้ว +2

      E intitolarlo "contro l'uso delle mascherine"

    • @lauromoroder6807
      @lauromoroder6807 4 ปีที่แล้ว

      è di una distrazione incredibile, mi chiedo io perché?????? Spero si rivolga al suo logopedista al più presto.

  • @giusepperisoli3995
    @giusepperisoli3995 4 ปีที่แล้ว

    NELL INTERESSE DELLA RES.ALESSANDRO SOLZENICIN E COMPANY GRAZIE DI CUORE.

  • @Yukosfamily
    @Yukosfamily 4 ปีที่แล้ว +7

    L'Italia deve ritrovare uno spirito unitario; ci si dovrebbe rendere conto che oggi è a rischio la tenuta complessiva del paese e che non c'è alternativa, giacché un'ulteriore stagione di austerità ucciderebbe il paese, a una patrimoniale che permetta di tagliare uno stock di debito e rendere disponibile, al di là delle controverse logiche europee, la liquidità necessaria a dare avvio a un grande piano di investimenti pubblici che possa fare ripartire il paese. Il tutto sulla base di un nuovo patto sociale che scommetta sulla crescita: pace fiscale, calo della pressione fiscale, iva al 19% etc... la politica deve ritrovare il coraggio di scelte necessarie anche se impopolari. Abbiamo il dovere di consegnare alle future generazioni un paese che cresce, non un paese in declino.

    • @angelodichiara7909
      @angelodichiara7909 4 ปีที่แล้ว

      Si, si, aspetta e spera ché chi campa di speranza muore soltanto.

    • @michelebaratt8403
      @michelebaratt8403 4 ปีที่แล้ว

      cioè altri favori agli evasori?

    • @Yukosfamily
      @Yukosfamily 4 ปีที่แล้ว

      @@michelebaratt8403 Insomma. Non puoi varare una patrimoniale da qualche centinaio di miliardi di euro senza dare nulla in cambio.

    • @junhuazhou297
      @junhuazhou297 4 ปีที่แล้ว +1

      Il problema è che le risorse delle future generazioni sono già state spese per farsi carico del benessere degli ultimi decenni. È brutto da dire ma bisogna accettare la verità: l'Italia vive al di sopra delle proprie risorse. Una demografia che cala e sempre più anziana, una pressione fiscale elevatissima (entrata in un circolo vizioso), una burocrazia da tartaruga, una classe di politici senza idee fanno sì che il suo peso sulla scacchiera internazionale conti sempre meno, questo apre le porte alla fame di potenza dei cinesi e altri paesi (tra cui Germania e Francia).

    • @Yukosfamily
      @Yukosfamily 4 ปีที่แล้ว +1

      @@junhuazhou297 Quanto lei afferma non corrisponde del tutto alla realtà. Il problema demografico esiste, tuttavia le dolorose riforme hanno reso il sistema pensionistico sostenibile. Quanto al vivere al di sopra dei propri mezzi, i dati dimostrano che non è così! Negli ultimi trent'anni l'Italia è il paese che ha fatto più disciplina di bilancio al mondo, in termini di avanzo primario rispetto al PIL. Ancora se si guardano i dati relativi all'Euro Zona, è uno dei paesi che ha fatto meno deficit. Il problema è che manca la crescita da quasi vent'anni e che si pagano enormi interessi sul debito. In ogni caso è chiaro come il taglio della spesa pubblica sia, questo si, un circolo vizioso che inibendo la crescita finisce per impattare negativamente sul debito pubblico. Nel contesto Europeo, mentre l'Italia lotta oggi per la propria sopravvivenza; la Francia lotta per l'idea che conserva di se come potenza. Avviandosi a un debito pubblico pari al 120% del PIL infatti la Francia intravede il proprio declino (un pò come noi circa dieci anni fa) e con esso la necessità di mettere mano al suo mastodontico stato sociale e iniziare a una dolorosa stagione di austerità. Non c'è un asse franco tedesco oggi, piuttosto i due agiscono come capi delegazione. Anche la "ricca" Germania ha poi i suoi problemi. Perché dietro la sua ricchezza mercantilista si nasconde un sistema bancario in grave sofferenza, un sistema industriale molto esposto su un settore in crisi quale quello dell'automotive e una parte consistente degli occupati con contratti part time e stipendi da fame. L'Italia può tornare a crescere, ma deve mettere mano al suo debito pubblico (in trent'anni abbiamo pagato 2200 miliardi di soli interessi) tagliare le tasse e tornare a investire e auspicabilmente adottare una valuta che rifletta pienamente la sua economia sui mercati.

  • @rosariozampelli3385
    @rosariozampelli3385 4 ปีที่แล้ว +1

    Dividete i dividendi...

  • @Mistral790
    @Mistral790 4 ปีที่แล้ว +5

    La questione è: perché la Francia si è messa dalla parte dei Paesi mediterranei?

    • @guidog9953
      @guidog9953 4 ปีที่แล้ว +3

      Perche' il suo debito pubblico sta crescendo e crescera' ancora di piu adesso con le promesse fatte ai gilet gialli. Gli sforamenti del fatidico 3% per tre anni di fila non sono niente rispetto al deficit che gravera sulle spalle dei cittadini Francesi.

    • @Mistral790
      @Mistral790 4 ปีที่แล้ว +4

      @@guidog9953 diciamo che la Francia ha voluto credere di essere al livello della Germania e si ritrova al livello dell'Italia.

    • @vincenzocalvino6719
      @vincenzocalvino6719 4 ปีที่แล้ว +2

      Perche presto la francia perdera status in favore della Germania come prima lo ha fatto l italia con la stessa francia, e una parte dei francesi non accettano questo "progetto"

    • @emanuelesol1096
      @emanuelesol1096 4 ปีที่แล้ว +1

      La Francia è parte dell'Europa latina!!! E ha interesse, come noi, a fare dell'Eurozona uno STATO FEDERALE. L'Europa latina unita può controbilanciare la Germania e costringerla a scegliere fra rinunciare all'euro e rinunciare ad essere un soggetto geopolitico indipendente, per FONDERSI negli STATI UNITI D'EUROPA. L'Europa come giardino di casa della Germania, e l'Europa come STATI UNITI D'EUROPA sono due cose BEN DIVERSE, e l'Italia e la Francia devono perseguire la seconda.

    • @vincenzocalvino6719
      @vincenzocalvino6719 4 ปีที่แล้ว +1

      Intanto e in forte competizione con l Italia almeno cosi sembra

  • @lorghi
    @lorghi 3 ปีที่แล้ว

    Uno studioso di geopolitica che aspira per l'Italia una difesa europea comune con la Francia e la Germania?!?!?!?!?!?!?! Se all'esame di Relazioni Internazionali avessi espresso al mio professore tale auspicio avrebbe buttato via il libretto fuori dalla finestra!

  • @m1rc23
    @m1rc23 3 ปีที่แล้ว

    Comunque vi dico solo una cosa , il fatto che ci siano dei video di limes mi ha fatto venire curiosità, mentre il fatto che gli articoli da google non si possono leggere mi aveva fatto selezionare l'opzione tra le notizie : "limes non mi interessa " . Credo di non essere il solo e che pertanto dovreste rivedere le vostre politiche di marketing che sembrano obsolete sulle news e forse persino arroganti : l'appetito vien mangiando voi fate pagare prima il conto ...

  • @francescodarin8100
    @francescodarin8100 4 ปีที่แล้ว +3

    Solitamente apprezzo.
    Qui invece che trattare di strategie geopolitiche, che significa sapere con quale pasta si può lavorare, tirare in ballo la nuova IRI, significa solamente perseguire una vostra strategia di dialogo con un governo di assoluti incapaci.
    Il coronavirus ha messo ulteriormente in evidenza la scarsissima capacità del paese di gestire questioni complesse.
    Io sarei partito da lì perchè appunto la nostra inefficienza paese modificherà le catene del valore tendendo ad escluderci - non stiamo neppure trattando la questione delle frontiere da riaprire. Chi è bravo soffrirà dell'incompetenza del sistema Paese.
    Inoltre un piccolo ragionamento di microeconomia vi direbbe che siamo facilmente sostituibili.
    Anche fare una breve disamina su quanto sia il pil diretto o indiretto già nelle mani dello stato, compresi gli enti controllati e le partecipate, sarebbe utile a fotografare il paese. Calcoli arrivano a circa il 70%.
    Avete solo sfiorato l'argomento della burocrazia. Che essendo un compito non delegabile sarebbe la misura dell'efficienza dello Stato. E però, seguendo la linea discutibilissima della Mazzucato pensate di porre ancora più economia nelle mani dello stato. Basterebbero due parole su Alitalia e ILVA per far crollare qualsiasi sogno.

    • @markwhitethorn6743
      @markwhitethorn6743 4 ปีที่แล้ว +3

      Francesco Da Rin il 70% della produzione, in maniera diretta o indiretta, in mano allo Stato!?!? Ma quando mai! Ma dove l’hai letta questa cosa. Forse neanche prima delle privatizzazioni siamo arrivati a quella percentuale!
      I problemi dell’Italia sono per lo più interni, e sono questioni che ci trasciniamo da decenni e che per molti aspetti sono stati esacerbati:
      1) Mafie
      2) Corruzione
      3) Sistema giudiziario inefficiente
      4) Burocrazia inefficiente
      5) Costo dell’energia troppo caro
      6) Scuola e Università non all’altezza delle nuove esigenze del mercato del lavoro
      7 Enorme conflitto di interessi tra Stampa-Industria-Banche
      Tu hai visto un significativo passo avanti per risolvere uno di questi problemi?

    • @francescodarin8100
      @francescodarin8100 4 ปีที่แล้ว +2

      @@markwhitethorn6743 Considera pure che metà del pil circa è spesa dello stato - comuni, regioni ecc
      Poi ci aggiungi le controllate ENI ENEL ecc
      Poi ci aggiungi le partecipate.
      Sul resto puoi provare a fare una distinzione tra economia sovvenzionata e quei pochissimi che competono - i famosi liberisti maledetti che però trainano la nazione.
      Tutte le risorse arrivano da lì. Non basta essere imprenditore per poter dire che si stia producendo.
      Comunque visto che in Limes ci sono ottimi analisti avevo appunto chiesto una verifica.
      Chi l'ha fatta dice 70%.

    • @francescodarin8100
      @francescodarin8100 4 ปีที่แล้ว

      @@markwhitethorn6743 E' chiaro che sul resto sono d'accordo con lei.
      Ma dove non c'è discussione si resta ai modi di Arrow. Non perdiamoci tempo sopra.

    • @markwhitethorn6743
      @markwhitethorn6743 4 ปีที่แล้ว +2

      Francesco Da Rin io sono d’accordo nel privatizzare quando ci sono le condizioni di libero mercato e quindi di concorrenza, vedi telefonia mobile; quando invece x via della natura del business è possibile solo il monopolio, vedi acqua e autostrade, questo deve rimanere allo Stato. Tutte le reti, che sono state costruite con i soldi di tutti (vedi acquedotti, rete telefonica, rete autostradale, rete elettrica etc) devono rimanere in mano allo Stato, quest’ultimo dovrebbe garantire l’accesso in modo imparziale a tutti gli operatori.
      Vogliamo parlare delle privatizzazioni all’Italiana? Prendiamo Telecom, prima che la privatizzassero era tra i primi colossi al Mondo per le telecomunicazioni, ora è ridotta all’ombra di se stessa. Sai come hanno fatto i primi compratori ad acquistarla? Si sono fatti dare i soldi dalle banche (miliardi di euro), hanno acquistato Telecom (inclusa TIM, che faceva miliardi di utili) e poi i debiti contratti li hanno trasferiti a Telecom, fregando i piccoli azionisti che si sono trovati detentori di azioni di una società super indebitata con conseguente perdita di valore delle loro azioni e dei dividendi. In pratica questi “capitani coraggiosi” hanno acquistato Telecom con i soldi di Telecom, che poi li riversa sul canone.
      La legge avrebbe dovuto impedire lo scaricare dei debiti contratti sulla società acquisita, questo per tutelare i piccoli risparmiatori, invece!... . Stessa cosa per Autostrade e i Benetton.

    • @francescodarin8100
      @francescodarin8100 4 ปีที่แล้ว

      @@markwhitethorn6743 Credo che lei sia in grado di valutare quelle storie che cita e inserirle in una cornice di complessità. Per esempio considerare come le gare non dovessero o potessero essere veramente internazionali proprio per non affidare asset strategici a cordate esterne. Che vi fosse anche un elemento politico - quel nazionalismo cialtrone mai sopito e ora trionfante. Che le cordate interne vengano create artificialmente altrimenti non si formerebbero neppure. Io guardo al presente che contiene le stesse fallacie: Alitalia con il falso obbiettivo dell'orgoglio della compagnia di bandiera, e ILVA che venne ceduta agli indiani solo dopo una gara con la solita cordata italiana costretta a proporsi. Sempre delle stesse due situazioni Alitalia e ILVA penso che la statalizzazione sia oltremodo dannosa senza entrare ulteriormente nelle questioni puntuali. Ma sono il modello di intervento statale di questo governo sulle politiche industriali. Non ha termini di comparazione nel mondo.

  • @vincenzocalvino6719
    @vincenzocalvino6719 4 ปีที่แล้ว +4

    Sembra che la Germania, si nasconde dietro a paesi satelliti, come olanda e austria, geopoliticamente l Europa non esiste, tutti sono ancora nell ottica morte tua vita mia come nel 2008 e per questo che la rispota e sempre tardiva ed inadeguata

    • @emanuelesol1096
      @emanuelesol1096 4 ปีที่แล้ว

      Non tutti. Bisogna aiutare Macron a vincere. Poi l'Europa ci sarà davvero.

    • @vincenzocalvino6719
      @vincenzocalvino6719 4 ปีที่แล้ว +1

      L europa non ha capito neanche quali sono le sfide di questo millennio, rischia di essere un condominio di pazzi nella periferia della storia.

  • @sasino69to
    @sasino69to 4 ปีที่แล้ว

    Complimenti per costui che definisce "cicale" alcuni Paesi tra cui l'Italia

    • @danteernesti2150
      @danteernesti2150 4 ปีที่แล้ว +3

      Lo siamo, perciò è lecito che lo abbia detto.

    • @antonio2765
      @antonio2765 4 ปีที่แล้ว

      @@danteernesti2150 argomenti con i numeri, grazie...

  • @dariograssi9062
    @dariograssi9062 4 ปีที่แล้ว +2

    Infrastuttura pubblica ADEGUATA questa è la questione centrale !!!!!

  • @iago972
    @iago972 4 ปีที่แล้ว

    lei fa il paragone con il 2008 2010 la c d questione meridionale non si risolve in due anni o si imposta una strategia pluriennale altrimenti irrisolvibile

  • @marcobaluardo196
    @marcobaluardo196 4 ปีที่แล้ว

    Minchia è gia finita la puntata

  • @joeragliardo
    @joeragliardo 4 ปีที่แล้ว +1

    Aresu fai qualcosa per la tua respirazione!

    • @francesco6744
      @francesco6744 4 ปีที่แล้ว +1

      quando parla di queste cose ha orgasmi multipli

  • @michelebaratt8403
    @michelebaratt8403 4 ปีที่แล้ว +2

    i falchi sono paesi minuscoli che non hanno la forza politica ed economica per imporre del tutto la loro volontà. Quindi se veramente l'ostacolo è rappresentato da Olanda, Austria e compagnia , si arriverà per forza a un compromesso. Se invece questi paesi sono manovrati come burattini dalla Germania è un problema più complesso.

    • @andrealiberovalori
      @andrealiberovalori 4 ปีที่แล้ว +2

      Sono manipolati come burattini dalla Germania :)
      Come dici tu, non avrebbero alcun peso altrimenti.

  • @emanuelesol1096
    @emanuelesol1096 4 ปีที่แล้ว +1

    La Francia è parte dell'Europa latina!!! E ha interesse, come noi, a fare dell'Eurozona uno STATO FEDERALE. L'Europa latina unita può controbilanciare la Germania e costringerla a scegliere fra rinunciare all'euro e rinunciare ad essere un soggetto geopolitico indipendente, per FONDERSI negli STATI UNITI D'EUROPA. L'Europa come giardino di casa della Germania, e l'Europa come STATI UNITI D'EUROPA sono due cose BEN DIVERSE, e l'Italia e la Francia devono perseguire la seconda.

    • @b.2003fat.
      @b.2003fat. 4 ปีที่แล้ว

      Il fatto è che la Francia è esattamente al centro in tutto e per tutto tra l'europa mediterranea e quella nordica.

    • @emanuelesol1096
      @emanuelesol1096 4 ปีที่แล้ว

      @@b.2003fat. E per questo la Francia è fondamentale. Inoltre i francesi ci sono vicinissimi per lingua e cultura, almeno per il Nord Ovest d'Italia.

  • @mariannaYouTube
    @mariannaYouTube 3 ปีที่แล้ว

    Non posso ascoltare Aresu senza sentirmi in crisi asmatica anche io. Terribile, salto

    • @mariettobizantino6331
      @mariettobizantino6331 7 หลายเดือนก่อน

      Non è solo il respiro. Quell'intercalare continuo di ..diciamo...diciamo che... lo rende inascoltabile. Purtroppo non basta la conoscenza dell'argomento. Devi anche saperlo esporre. Non è come scrivere un articolo.
      Meglio tornare a Caracciolo.

  • @antonellalaciura901
    @antonellalaciura901 4 ปีที่แล้ว

    Troppo nazionalisti sono

  • @silviadifranco9252
    @silviadifranco9252 4 ปีที่แล้ว +7

    Ora l'Europa mi ha davvero rotto le scatole l'Italia è degli italian

  • @angelodichiara7909
    @angelodichiara7909 4 ปีที่แล้ว +1

    Tante parole sprecate su una questione, come un futuro decente per l'Italia, che alla fine non cambierà mai in meglio. Non so nemmeno più perché continuo a seguire Limes, giacché è certo che l'Italia perderà la sfida del futuro.

  • @emanuelesol1096
    @emanuelesol1096 4 ปีที่แล้ว +1

    Se per "geopolitica" intendete "gli interessi de Roma" siete rimasti indietro assai. La nuova geopolitica deve ragionare sull'Europa Unita (Eurozona) come SOGGETTO UNICO e UNITARIO. FORZA MACRON!!!

    • @fabiostop100
      @fabiostop100 4 ปีที่แล้ว

      la francia vuole usare l'europa a suo favore e a discapito dei "partner", la libia e' un esempio

  • @gilbertofrau6207
    @gilbertofrau6207 4 ปีที่แล้ว +1

    Non crederete a questo giornale di venduti?

    • @elios2296
      @elios2296 4 ปีที่แล้ว +12

      Crederemo in te allora