Buonasera, Complimenti per la spiegazione ed i concetti esposti bene, le volevo chiedere se alternare l'inerbimento e la minima lavorazione del suolo con coltivatore a dischi che vada ad una profondità circa di 10-15 cm possa essere anche una soluzione accettabile, nel senso che, nel periodo primaverile - estivo trincio, e nel periodo autunnale - infernale eseguo una lavorazione superficiale del terreno. (e magari poco prima della lavorazione del terreno semino un po' di veccia o favino).. Grazie in anticipo
Salve Emanuele, la invito a guardare la parte 2 e 3 del vídeo che verranno pubblicate nei prossimi giorni, troverà tutti gli strumenti per capire se il suo metodo è ottimale o si può migliorare.
@@matteogrieco4997 l’inerbimento deve coprire il 40% della superficie libera dalla proiezione della chioma. In terreni con pendenza maggiore al 10% deve avere una larghezza di un metro in più.
Ciao..io ho dei noccioleti..tengo l erba nel mio noccioleto da settembre inoltrato a metà luglio..proprio per proteggere il terreno dalle calde temperature estive..poi trincio per pacciamare e dare sostanze nutritive al terreno con l erba che va in decomposizione..e poi l ultima trinciatura prima della raccolta..da quando faccio cosi mai più fungicidi e altre zozzerie..a volte nelle stagioni più calde un po' di polvere di roccia per difendere le foglie dalle scottature..niente concime ormai da anni..e le nocciole salvo intemperie della stagione le ho sempre fatte..sono dell idea che noi pensiamo di sapere tanto sulla natura..ma la natura ha molto da insegnare a noi.. Complimenti per il video
Ciao grazie per la testimonianza. L’areale di coltivazione delle nocciole è più umido di quello dell’olivo ed il suo apparato radicale può scendere molto più in profondità rispetto all’olivo, arrivando fino anche a due metri se il terreno lo permette. Deduco che questo consente di risentire meno della competizione delle erbacee ed avere buone produzioni anche con un inerbimento permanente vivo fino ad estate inoltrata come da lei riportato.
Io quando taglio l'erba tra i filari la ammucchio sotto gli ulivi per fare da pacciamatura, cioè umidità, humus e concime a gratis. Quando raccolgo le olive pulisco tutto e poi con una forca rimetto la paccimatura sotto gli ulivi. Nove o dieci mesi all'anno i miei ulivi sono paccimati e non cresce un filo d'erba sotto la chioma. Io vedo solo grossi vantaggi con questo metodo. Tu vedi qualche svantaggio?
Sicuramente questo può essere un modo interessante di gestire la copertura vegetale. Il suo effetto dipende soprattutto dalla distanza tra le file, in quanto se non molto amplia, l’erba che cresce tra i filari potrebbe esercitare una certa competizione con gli olivi. Umidità e nutrienti vengono comunque sottratti dal suolo dell’interfilare dove cresce l’erba, nel caso in cui il sesto sia molto amplio questo non sarà un problema.
@@PotaturaOlivoItalia le radici sono larghe come la chioma e quando il perimetro massimo è pacciamato, le distanze contano poco. In questo modo ho risolto anche il grosso problema dei cinghiali perché non toccano la pacciamatura e scavano intorno. Prima dovevo controllare spesso e ricoprire i buchi fatti sotto gli ulivi a grave danno delle piante giovani.
@@PotaturaOlivoItalia importante quello che dici perché l'olivo non è fatto solo di potatura ma anche di altre cose e fino a oggi diciamo che l'olivo e stato sempre come una coltura secondaria e c'è poca coltura😉
@@valeriodiciocco5730 proprio così, storicamente è sempre stata una coltura secondaria relegata a terreni marginali, per produzione di olio primariamente da consumo familiare e solo in caso di eccedenze le olive sono state destinate a vendita.
Sul discorso lavorazioni e radici, io so che l' importante è non alternarli, perché vai a stressare la pianta, perché gli toglie bruscamente una parte di apparato radicale , è lo stesso concetto della potatura per il discorso chioma/radice
Negli oliveti inerbiti che soffrono di competizione con le erbacee, tornare a fare lavorazioni conferisce un rigoglio vegetativo notevole. Ovviamente vanno fatte nei tempi giusti (inizio primavera) e non profonde.
@@PotaturaOlivoItalia scusami ma ci sono casi un cui non si può scegliere che attrezzature usare, terreni collinari, anche se terrazzato, puoi andare solo con cingolati e non vedo alternativa alla fresa, e non è chirurgico gestire la profondità. Purtroppo io parlo per la mia esperienza, e la mia considerazione è se usi la fresa
@@marcellomorelli2346 la fresa fa una lavorazione tra le più superficiali, l’unico inconveniente è che se ripetuta costantemente come unico mezzo tende a formare la suola di lavorazione.
@@PotaturaOlivoItalia mi arrendo, avrai più esperienza di me in macchine agricole, perché con la fresa in mezzo all' oliveto ci abbiamo fatto pure l' orto ( classico non su sodo e con la trincia se voglio faccio un simil fresato
Nel mio piccolo oliveto 80 piante su terreno terrazzato asciutto in Toscana sono piu' di 20 anni che non lo lavoro piu', trincio potature e erba quando e' alta circa 30 cm dalle 5 alle 8 volte a seconda della piovosita', ho visto che si e' formato uno strato di humus di circa 10 cm e gli olivi hanno un ottima risposta vegetativa
@@PotaturaOlivoItalia Comunque sara' un caso ma ho verificato che da quando non faccio piu' lavorazioni (fresa e estirpatore in estate) le piante hanno piu' vegetazione e soffrono meno la siccita'... e' evidente che lo strato accumulato negli anni tra erba e potatura ha anche una funzione pacciamante oltre che nutritiva. La piovosita' nella zona e' circa 1000 mm annui
@@fabioc.9905 con 1000 mm di solito l’acqua cessa di essere un fattore limitante e si può tenere anche la copertura vegetale. In ogni caso come detto nel video, le lavorazioni andrebbero fatte da inizio primavera, nel suo caso forse il realizzarle in estate andava a danneggiare le radici in un momento critico e la pianta non avendo il tempo di ricreare i peli radicali assorbenti finiva in stress idrico.
@@PotaturaOlivoItalia Probabilmente e' cosi' ma con la sola lavorazione primaverile non risolvevo il problema e con le piogge tardo primaverili/estive avevo una consistente nascita di annuali con radici fittonanti come l'amaranto e il farinello
Fate tutti i professionisti ma la realtà alla fine è un'altra, tutto sta a avere un irrigazione oggi negli uliveti, ormai il clima è cambiato se non irrighi è inutile tutto
Direi che non è assolutamente vero dato che si riescono a produrre olive con pluviometrie di 300-350 litri/mq di pioggia/anno e in Italia abbiamo dei valori che non scendono sotto i 450-500 litri/mq nelle zone meno piovose.
Io nn ne ho tante faccio olio x la famiglia o poco piu, e di acqu pigliano solo quella del cielo. Certo proturebbero di più, ma il gioco vale la candela???
@@pioconchiglia7218 no perché da noi in Calabria l'acqua è preziosa , il problema è che da una decina d'anni il clima è molto cambiato, quindi io ormai ho deciso di investire su una adeguata irrigazione a goccia, se vuoi dei risultati consistenti sulla fine del raccolto ... Quindi secondo me la cosa più essenziale su gli alberi di ulivi è l'acqua....
Grande Carletto!!
@@MarcoGraziani-y5k ciao Marcooo 😉💪
Buona sera hai perfettamente ragione se c’è poco da mangiare bisogna scegliere chi far mangiare
Esattamente, hai colto perfettamente l’idea. Invito a vedere la parte 2 e 3 che verranno pubblicate nei prossimi giorni per ulteriori informazioni
Buonasera, Complimenti per la spiegazione ed i concetti esposti bene, le volevo chiedere se alternare l'inerbimento e la minima lavorazione del suolo con coltivatore a dischi che vada ad una profondità circa di 10-15 cm possa essere anche una soluzione accettabile, nel senso che, nel periodo primaverile - estivo trincio, e nel periodo autunnale - infernale eseguo una lavorazione superficiale del terreno. (e magari poco prima della lavorazione del terreno semino un po' di veccia o favino).. Grazie in anticipo
Salve Emanuele, la invito a guardare la parte 2 e 3 del vídeo che verranno pubblicate nei prossimi giorni, troverà tutti gli strumenti per capire se il suo metodo è ottimale o si può migliorare.
@@PotaturaOlivoItalia ok
@@emanuelearena4087 qui trova la seconda parte th-cam.com/video/te157ZQX-xE/w-d-xo.htmlsi=PzZeX1_TDGXkFWJ6
Ma con l'adesione all ecoschema 2 si può arare nel sotto chioma dell'albero? Quindi lasciare una striscia centrale inerbita?!
@@matteogrieco4997 l’inerbimento deve coprire il 40% della superficie libera dalla proiezione della chioma. In terreni con pendenza maggiore al 10% deve avere una larghezza di un metro in più.
@@matteogrieco4997 quindi il sottochioma si può tranquillamente lavorare
Ciao..io ho dei noccioleti..tengo l erba nel mio noccioleto da settembre inoltrato a metà luglio..proprio per proteggere il terreno dalle calde temperature estive..poi trincio per pacciamare e dare sostanze nutritive al terreno con l erba che va in decomposizione..e poi l ultima trinciatura prima della raccolta..da quando faccio cosi mai più fungicidi e altre zozzerie..a volte nelle stagioni più calde un po' di polvere di roccia per difendere le foglie dalle scottature..niente concime ormai da anni..e le nocciole salvo intemperie della stagione le ho sempre fatte..sono dell idea che noi pensiamo di sapere tanto sulla natura..ma la natura ha molto da insegnare a noi.. Complimenti per il video
Ciao grazie per la testimonianza. L’areale di coltivazione delle nocciole è più umido di quello dell’olivo ed il suo apparato radicale può scendere molto più in profondità rispetto all’olivo, arrivando fino anche a due metri se il terreno lo permette. Deduco che questo consente di risentire meno della competizione delle erbacee ed avere buone produzioni anche con un inerbimento permanente vivo fino ad estate inoltrata come da lei riportato.
Ciao, pensi che possa esistere competizione anche con gli ulivi secolari?
Si esiste con gli ulivi secolari. Le piante erbacee sono molto più efficienti nell’assorbimento di acqua e nutrienti.
Io quando taglio l'erba tra i filari la ammucchio sotto gli ulivi per fare da pacciamatura, cioè umidità, humus e concime a gratis. Quando raccolgo le olive pulisco tutto e poi con una forca rimetto la paccimatura sotto gli ulivi. Nove o dieci mesi all'anno i miei ulivi sono paccimati e non cresce un filo d'erba sotto la chioma. Io vedo solo grossi vantaggi con questo metodo. Tu vedi qualche svantaggio?
Sicuramente questo può essere un modo interessante di gestire la copertura vegetale.
Il suo effetto dipende soprattutto dalla distanza tra le file, in quanto se non molto amplia, l’erba che cresce tra i filari potrebbe esercitare una certa competizione con gli olivi. Umidità e nutrienti vengono comunque sottratti dal suolo dell’interfilare dove cresce l’erba, nel caso in cui il sesto sia molto amplio questo non sarà un problema.
@@PotaturaOlivoItalia le radici sono larghe come la chioma e quando il perimetro massimo è pacciamato, le distanze contano poco. In questo modo ho risolto anche il grosso problema dei cinghiali perché non toccano la pacciamatura e scavano intorno. Prima dovevo controllare spesso e ricoprire i buchi fatti sotto gli ulivi a grave danno delle piante giovani.
Complimenti come sempre 😉
Grazie Valerio, nei prossimi giorni pubblicherò le restanti parti, ho dovuto dividere il video perché era venuto di 40 minuti 🤷♂️
@@PotaturaOlivoItalia bravo sei davvero molto esaustivo, saluti da Vasto
@@PotaturaOlivoItalia importante quello che dici perché l'olivo non è fatto solo di potatura ma anche di altre cose e fino a oggi diciamo che l'olivo e stato sempre come una coltura secondaria e c'è poca coltura😉
@@valeriodiciocco5730 proprio così, storicamente è sempre stata una coltura secondaria relegata a terreni marginali, per produzione di olio primariamente da consumo familiare e solo in caso di eccedenze le olive sono state destinate a vendita.
@@PotaturaOlivoItalia bravo solo che oggi con le spese che abbiamo dobbiamo metterci tutte le forze
Sul discorso lavorazioni e radici, io so che l' importante è non alternarli, perché vai a stressare la pianta, perché gli toglie bruscamente una parte di apparato radicale , è lo stesso concetto della potatura per il discorso chioma/radice
Negli oliveti inerbiti che soffrono di competizione con le erbacee, tornare a fare lavorazioni conferisce un rigoglio vegetativo notevole. Ovviamente vanno fatte nei tempi giusti (inizio primavera) e non profonde.
@@PotaturaOlivoItalia scusami ma ci sono casi un cui non si può scegliere che attrezzature usare, terreni collinari, anche se terrazzato, puoi andare solo con cingolati e non vedo alternativa alla fresa, e non è chirurgico gestire la profondità. Purtroppo io parlo per la mia esperienza, e la mia considerazione è se usi la fresa
@@marcellomorelli2346 la fresa fa una lavorazione tra le più superficiali, l’unico inconveniente è che se ripetuta costantemente come unico mezzo tende a formare la suola di lavorazione.
@@PotaturaOlivoItalia mi arrendo, avrai più esperienza di me in macchine agricole, perché con la fresa in mezzo all' oliveto ci abbiamo fatto pure l' orto ( classico non su sodo e con la trincia se voglio faccio un simil fresato
Nel mio piccolo oliveto 80 piante su terreno terrazzato asciutto in Toscana sono piu' di 20 anni che non lo lavoro piu', trincio potature e erba quando e' alta circa 30 cm dalle 5 alle 8 volte a seconda della piovosita', ho visto che si e' formato uno strato di humus di circa 10 cm e gli olivi hanno un ottima risposta vegetativa
È evidente che gestisce correttamente il cotico erboso facendo tutte quelle trinciature. Ipotizzo anche una buona pluviometria nella sua zona.
@@PotaturaOlivoItalia Comunque sara' un caso ma ho verificato che da quando non faccio piu' lavorazioni (fresa e estirpatore in estate) le piante hanno piu' vegetazione e soffrono meno la siccita'... e' evidente che lo strato accumulato negli anni tra erba e potatura ha anche una funzione pacciamante oltre che nutritiva. La piovosita' nella zona e' circa 1000 mm annui
@@fabioc.9905 con 1000 mm di solito l’acqua cessa di essere un fattore limitante e si può tenere anche la copertura vegetale. In ogni caso come detto nel video, le lavorazioni andrebbero fatte da inizio primavera, nel suo caso forse il realizzarle in estate andava a danneggiare le radici in un momento critico e la pianta non avendo il tempo di ricreare i peli radicali assorbenti finiva in stress idrico.
@@PotaturaOlivoItalia Probabilmente e' cosi' ma con la sola lavorazione primaverile non risolvevo il problema e con le piogge tardo primaverili/estive avevo una consistente nascita di annuali con radici fittonanti come l'amaranto e il farinello
Fate tutti i professionisti ma la realtà alla fine è un'altra, tutto sta a avere un irrigazione oggi negli uliveti, ormai il clima è cambiato se non irrighi è inutile tutto
Direi che non è assolutamente vero dato che si riescono a produrre olive con pluviometrie di 300-350 litri/mq di pioggia/anno e in Italia abbiamo dei valori che non scendono sotto i 450-500 litri/mq nelle zone meno piovose.
Io nn ne ho tante faccio olio x la famiglia o poco piu, e di acqu pigliano solo quella del cielo. Certo proturebbero di più, ma il gioco vale la candela???
@@pioconchiglia7218 ma in quale regione d'Italia sei?
@@pioconchiglia7218 no perché da noi in Calabria l'acqua è preziosa , il problema è che da una decina d'anni il clima è molto cambiato, quindi io ormai ho deciso di investire su una adeguata irrigazione a goccia, se vuoi dei risultati consistenti sulla fine del raccolto ... Quindi secondo me la cosa più essenziale su gli alberi di ulivi è l'acqua....