La diga di Campolattaro

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  • เผยแพร่เมื่อ 18 ธ.ค. 2024
  • Dopo 40 anni, grazie alla Regione Campania e alla grande collaborazione istituzionale innanzitutto con la Provincia di Benevento e poi con il Consorzio di Bonifica Sannio-Alifano, l’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino meridionale, l’Ente Idrico Campano e gli Enti Territoriali e Locali coinvolti, si rende operativo uno dei più rilevanti invasi artificiali del Mezzogiorno. La diga di Campolattaro in provincia di Benevento.
    Un lago di 7 chilometri quadrati in grado di fornire acqua potabile a più di 500 mila cittadini e irrigare oltre 15 mila ettari di terreni agricoli; affrancando, al contempo, la Campania dalla sempre più critica importazione di risorse idriche dal Molise durante la stagione estiva.
    L’opera, avviata nel 1980 dalla Cassa per il Mezzogiorno, mancava di una derivazione per poter utilizzare gli oltre 100 milioni di metri cubi di acqua presenti nell’invaso.
    Per questo motivo la Regione Campania ha approvato la progettazione di una galleria di 7 chilometri e mezzo che avrà il compito di convogliare 6500 litri d’acqua al secondo sino all’area impianti del comune di Ponte.
    Qui l’acqua di Campolattaro si dividerà per gli usi a cui è destinata: quello potabile e quello irriguo.
    Il 43% sarà opportunamente trattato in un nuovo grande impianto di potabilizzazione.
    L’acqua potabile verrà in parte pompata verso i comuni beneventani dell’alto Sannio e dell’alto Fortore, dando in ogni caso priorità alla carenza idrica di tutti i comuni sanniti a partire dalla città di Benevento, alleggerendo, così, il carico degli acquedotti molisani e l’utilizzo delle sorgenti irpine del Cassano impegnate a dissetare anche la Puglia. La parte residua sarà immessa in uno dei due nuovi acquedotti destinati all’uso irriguo e potabile.
    I nuovi acquedotti costituiranno una vera e propria “autostrada dell’acqua” che attraverserà, irrigandola, l’intera valle telesina, andando, poi, ad innestarsi nell’acquedotto campano. Ciò accrescerà notevolmente la quantità di acqua potabile, made in Campania, che servirà i comuni delle province di Napoli e Caserta e il bacino sarnese-vesuviano.
    La nuova risorsa sarà essenziale per contribuire a mantenere in equilibrio il bilancio idrico potabile della Campania, oggi compromesso dall’instabilità delle importazioni della sorgente del Biferno. La risorsa molisana, soprattutto durante il periodo estivo, riduce notevolmente la sua portata. L’invaso di Campolattaro, con i suoi 2800 litri d’acqua al secondo, compenserà largamente il disavanzo, consentendo alla Campania di non subire stress idrici nel prossimo futuro.
    La messa in funzione della diga, inoltre, avrà cura di rispettare l’importante ruolo naturalistico assunto dall’invaso di Campolattaro. Sarà sempre conservato, infatti, il livello di acqua necessario a preservare una zona umida divenuta fondamentale per l’ecosistema locale.

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