Io ho 50 anni e pedalo da diversi anni a livello amatoriale, senza aver mai fatto gare. L'anno scorso sono passato dalle pedivelle 172,5 alle 165 e ho notato un comfort di pedalata molto migliore soprattutto sulle lunghe distanze. Questo nonostante la sensazione di dover applicare una forza maggiore a parità di velocità. In pratica si ha la sensazione che la bici sia più pesante ma l'affaticamento muscolare derivante dal semplice fatto di ruotare i pedali risulta minore.
Video competente e onesto, che ha l’indubbio merito di analizzare vantaggi e limiti delle nuove posizioni adottate da professionisti del livello di Pogacar, senza per questo scivolare in facili entusiasmi e ideologie alla moda (cit. Lucio Battisti) Bravi, oggettivamente BRAVI 👏 👏👏
Complimenti per l’analisi .ci sono 2cose importanti nell’analisi che hai fatto sulla posizione avanzata che possono dare un vantaggio non indifferente :1) Con le pedivelle più corte hai una angolazione busto coscia inferiore e questo consente all’arteria iliaca di inginocchiarsi meno ogni pedalate per cui il sangue che porta ossigeno ai muscoli passa più facilmente 2 ginocchio e anca vengono meno sollecitate ogni pedalata. 3 con la pedivella corta diminuisce il momento angolare 4 il ciclismo è uno sport di potenza e non di forza per cui con la pedivella più corta riesce a fare più potenza con meno forza. Se ci pensi i motori delle auto da corsa hanno bielle corte e fanno potenza con poca corsa e tanti giri.A presto Luigi
Ciao Luigi, mi sembrano osservazioni interessanti ma non sono d'accordo con il punto 4. La potenza è Coppia*numero di giri, e la Coppia è forza*braccio. Quindi possiamo dire che la potenza è (forza*braccio)*numero di giri. Con una pedivella più corta hai braccio minore: per fare stessa potenza devi per forza o aumentare il numero di giri o fare più forza. Questo è dato da pure deduzioni matematiche. Perchè l'effetto di una pedivella corta porti dei vantaggi, bisogna che ti aiuti a fare o più forza o aumentare il numero di giri. Serve per quello? non lo so, mi sa che DIPENDE!!!
Buon giorno, e’ ’ vero che occorre più forza perché hai una leva più corta . Il problema da capire è se è più facile fare potenza aumentando il numero dei giri, cioè la cadenza, oppure applicando più forza sul pedale . Io penso che aumentando la cadenza ,cosa molto più facile con pedivelle corte, la forza applicata sia comunque nell’arco di 1 minuto minore dell’ambito della singola pedalata. Questo penso che comporti un minor uso delle fibre muscolari bianca che sono le fibre che si esauriscono più facilmente. Inoltre le pedivelle corte diminuiscono il momento di inerzia che rende più facile aumentare la cadenza. A presto Luigi
Siccome la matematica non è un opinione, con le leve più corte a parità di rapporto come percorrenza in metri lineari, i piedi di pogachar in un giro di pedale percorrono meno strada e di conseguenza meno velocità che alla fine magari dopo 200 klm magari forse fanno un po' di differenza ma personalmente non credo che questo sia il suo vantaggio e penso che il suo fisico assieme al ottima bici che usa facciano la differenza
@@robertomora115 meno velocità e meno strada = devi fare più forza sui pedali per avere la stessa potenza, che è l'unica cosa che conta per la performance.
Bel video conferma cio che Faccio da anni con la differenza che il motore non e quello di pogacar😅 ho sempre pedalato molto avanzato Al dispetto del meccanico che ogni Volta prende bolla rotula e pedivella Sono regole che non vanno bene per tutti non siamo tutti uguali e il ciclista che deve capire la posizione sui vari tipi di terreno per sprigionare maggior potenza e per me Modesto amatore una posizione Cosi mi a sempre giovato anche in salita.
Grazie mille. Ottima spiegazione. Ma soprattutto ottimo il consiglio finale! I pro NON VANNO emulati. Loro hanno i migliori medici e le migliori cure e se si sfasciano le articolazioni se ne fregano perche ne avranno messi da parte abbastanza denari per farsi le protesi migliori. Noi amatori no! Dove dobbiamo andare? Basta divertirsi spensierandosi senza estremizzare...tanto non diventiamo Campioni 😂🎉🎉🎉
Complimenti !!! Analisi complessa spiegata in modo chiaro. Le chiederei solo una cosa: se riduco la lunghezza della pedivella cala la leva e quindi dovrò esprimere più forza a parità di rpm o no ?
Non è affatto vero, come si dice al min 7:55 del video, che la velocità angolare cambia al cambiare della lunghezza delle pedivelle ! In entrambi i casi l'angolo percorso e il tempo per percorrerlo sono infatti gli stessi e la vel. angolare è il loro rapporto.
Salve @marcoquadranti hai perfettamente ragione. Nel video faccio riferimento alla velocità angolare, avendo in testa la velocità tangenziale (o periferica). Infatti nella spiegazione alla lavagna evidenzio la circonferenza. Grazie mille per avermi fatto notare l'errore. Spero che il resto del contenuto lo hai trovato sufficientemente chiaro.
No , tutta la lezioncina alla lavagna è di fondo errata e fuorviante ! Le scuse non vanno a chi eventualmente commenta con dubbi , ma a tutti gli spettatori
Grande Massimiliano Sellini, me lo ricordo eccome. Gara mitica di mtb del 28 /06/09, marathon valle del farfa. Massimiliano subì una foratura alla ruota posteriore e cacciò un bestemmione che riecheggio' tra le montagne perché costretto a finire tutta la gara a piedi... Ancora rido 😂😂😂
Vorrei aggiungere una precisazione. Gli attacchi manubrio sono più lunghi, si... ma solo per i professionisti o coloro che scelgono di avere una taglia in meno sul telaio, per avere questo piú piccolo, reattivo, rigido... altrimenti nel mondo normale, rispetto a 20 anni fa gli attacchi manubrio si sono anche accorciati... Un tempo vedere attacchi da 130 mm era normale su biciclette per altezze importanti, ora se andiamo a vedere, non si va oltre i 120mm.
Verissimo Infatti Hirschi (tanto per rimanere in casa UAE) alto 1,74 mt e che perciò starebbe benissimo su un telaio di taglia S, in realtà usa un XS con attacco da 130 mm
Un appunto,ma prendere la misura dell'arretramento della sella dalla punta non è poco logico visto che ci sono selle molto molto corte, non sarebbe semmai mettere il limite considerando il centro anatomico??🤔
la norma UCI parla specificamente di "punta della sella" proprio per evitare che possano esserci punti di seduta troppo avanzati. Se ci si riferisse al centro anatomico della sella (che è più o meno dove la sella è larga 72 mm) potrebbero aversi situazioni fuori regola (attuale) in caso di selle con scafo molto molto lungo. Ciao e continuaci a seguire
One impressive detail is that we don't see any rotation on his knees. The legs move on a perfect straight line when we see it from the front. Just like a piston. Remember that our legs are not equal on both sides, but cranks are. I wonder if he uses different sizes to compensate those differences and achieve such perfection when pedalling? I've the same result when using 165mm cranks (not forgetting to compensate the saddle height), instead 170mm, with which it is impossible to happen.
Ottime spiegazioni. Ci siamo dimenticati di una piccolezza: IL TELAIO. Che misura di telaio usa Tadei rispetto alla sua altezza? È quello che suggerisce il biomeccanico ad una cicloturista? O no?
Io sto provando la posizione alla Pogacar, o quasi... Questo il risultato con sella con inclinazione a 5 gradi negativo: sento di spingere di più e personalmente non ho nessun dolore. Una precisazione: bisogna andare agili., se si va con rapporti duri, specialmente in salita, il giorno dopo fanno male le ginocchia. Mi spiego meglio: stesso percorso, 75 km con D+ 1000 m e, usando rapporti duri viene il male alle ginocchia. Con rapporti agili nessun problema. In questi 75 km, ci sono salite di 3-4 km al 5-6% e ho provato a farle con il 50x24 o 50x19, 70 rpm, così viene male alle ginocchia. Con il 34x19, 90-95 rpm vado alla grande. Il giorno dopo nessun problema. Nei rettilinei in pianura, sempre agile, nessun problema con le gambe. Vado in bici da 12 anni, sono un amatore e non faccio gare. Però mi piace provare soluzioni nuove. Ho provato le manopole piegate all'interno ma non mi trovo bene. Questa è la mia esperienza.
@@GiuseppeFuscoGuitar niente. Le manopole le ho livellate con la bolla a zero. Come si vede nel video, nella posizione bassa, i miei avambracci sono perpendicolari. Se la sella la metto in bolla ho problemi nel pavimento pelvico in presa bassa.
@@michelelopriore4863 quando pedalavo sulla bici più piccola (quindi più corta) avevo gli avambracci quasi perpendicolari al terreno ma ho sempre trovato fastidioso questo angolo di lavoro
Non ho capito però che vantaggi da spostare il baricentro avanti, con avanzamento sella e manubrio. Posizione più aerodinamica, non credo. Diversa distribuzione della potenza sui pedali? Potresti spiegarlo? grazie!!
Fin da piccolo tenevo la sella un più alta rispetto agli altri e stando piu avanti per stare più in vertucale sui pedali ….perché mi ero accorto che così facevo meno fatica😊
Sig. biomeccanico Massimiliano, lei ha confuso molte cose, tra cui la velocità angolare con quella periferica e con quel disegnino non ha spiegato assolutamente nulla. Inoltre anche lei, come molti altri biomeccanici, non ha ancora capito i motivi per i quali una pedivella più corta è meglio PER TUTTI nel ciclismo di endurance (ovviamente rispetto al passato e sempre in rapporto al cavallo) e quali sono i vari benefici biomeccanici e fisiologici che porta. Un consiglio: la prossima volta prima di parlare di fisica, faccia un bel ripasso di statica e dinamica, soprattutto su potenza, coppia, forza, velocità angolari e tangenziali. Sulla parte relativa al manubrio impeccabile spiegazione. Buon lavoro
Salve @vittoriopodesta3549 ha perfettamente ragione. Nel video faccio erroneamente riferimento alla velocità angolare, avendo in mente la velocità tangenziale (o periferica). Infatti nella spiegazione alla lavagna evidenzio la circonferenza. Grazie mille per avermi fatto notare l'errore. Spero che il resto del contenuto lo abbia trovato sufficientemente chiaro. Saluti
Per caso ho trovato una vecchia bici in discarica pedivelle 170 mm e sella un po' più avanzata e mi sono trovato meglio. La sensazione che si esprime più forza al ritorno di pedalata. Una sensazione maggiore con una bici da cicloturismo sulla quale devo avere una pedata più rotonda quando è completamente carica.
la velocità angolare non varia al variare della distanza dal centro,bensì è la velocità tangenziale ad essere direttamente proporzionale alla lunghezza del braccio.
Salve @Saviourwent ha perfettamente ragione. Nel video faccio erroneamente riferimento alla velocità angolare, avendo in mente la velocità tangenziale (o periferica). Infatti nella spiegazione alla lavagna evidenzio la circonferenza. Grazie mille per avermi fatto notare l'errore. Spero che il resto del contenuto lo abbia trovato sufficientemente chiaro. Saluti
Scusate ma, credo che ci sia un po' di confusione sulla velocità angolare. Di sicuro non dipende dal raggio del cerchio che in questo caso è la lunghezza della pedivella.
Salve @bicyclerit ha perfettamente ragione. Nel video faccio erroneamente riferimento alla velocità angolare, avendo in mente la velocità tangenziale (o periferica). Infatti nella spiegazione alla lavagna evidenzio la circonferenza. Grazie mille per avermi fatto notare l'errore. Spero che il resto del contenuto lo abbia trovato sufficientemente chiaro. Saluti
ma scusa, la velocità angolare NON cambia (descrive lo stesso angolo nel tempo). Semmai cambia la velocità periferica cioè: la pedivella più lunga percorre una circonferenza maggiore nello stesso tempo di quella corta.
Salve @eugenioradaelli hai perfettamente ragione. Nel video faccio riferimento alla velocità angolare, avendo in testa la velocità tangenziale (o periferica). Infatti nella spiegazione alla lavagna evidenzio la circonferenza. Grazie mille per avermi fatto notare l'errore. Spero che il resto del contenuto lo hai trovato sufficientemente chiaro.
Ricordo sempre a tutti gli smanettoni che questi hanno fisici eccezionali, tutti i giorni fanno massaggi e due volte a settimana li rigira l'osteopata.... Fate pure😂
Bellissimo video, bravi. Sono convinto che Pogacar se va avanti così correrà ancora per pochi anni, troppo estremi a lungo andare le articolazioni cosi come tendini e nervi ne risentiranno eccome. Voi cosa ne pensate?
I problemi ad articolazioni e tendini che accorciavano le carriere dei corridori sono cose risalenti agli anni '70, quando si abusava di cortisone che "vetrificava" i tendini stessi, quando non esistevano apparecchiature medicali come la Tecar e quando le conoscenze in campo biomeccanico erano ancora piuttosto empiriche Per quanto correrà ancora Pogy a questi livelli nessuno può saperlo, ma se ci fosse un suo prematuro ritiro dalle competizioni non sarà per le cause da te ipotizzate
Non credo che la carriera di Pogacar sarà influenzata da problemi articolari...l'attenzione alla biomeccanica e il lavoro in palestra per potenziare muscoli agonisti e antagonisti credo lo metta al riparo da futuri problemi del genere.
@@ilVerista-yk5ckCiò che dici è possibile ma comunque a questi livelli non può durare molti anni gli sforzi profusi con delle posizioni in sella estreme e con sforzi anormali per il corpo è un veleno.
@@mpedrini64 No! Quello che scrivo è una verità comprovata dai fatti e dalle esperienze Se vuoi il nome di un corridore con la carriera accorciata da problemi tendinei ti faccio quello di Cyrille Guimard, e dopo di lui (che comunque correva ai tempi di Merckx) non ho più sento di casi simili a determinati livelli Oppure anche quello di Gianni Motta (stesso periodo storico), che però pare soffrisse di un sopravvenuto problema di circolazione ad una gamba Che poi lo sport a livelli cosi elevati possa (e sottolineo POSSA) avere ALTRE e successive ripercussioni a livello fisico è un ALTRO paio di maniche
Ma come fa a essere ridotto il tempo che impiega a fare una pedalata con la pedivella più corta se partono tutte e due dallo stesso asse e il fulcro è il medesimo? Per me il tempo è lo stesso.. Poi che con la leva più corta si faccia più sforzo quello è risaputo
Salve @MrFerrari288gto hai perfettamente ragione. Nel video faccio riferimento alla velocità angolare, avendo in testa la velocità tangenziale (o periferica). Infatti nella spiegazione alla lavagna evidenzio la circonferenza. Grazie mille per avermi fatto notare l'errore. Spero che il resto del contenuto lo hai trovato sufficientemente chiaro.
la dimostrazione che la biomeccanica fondamentalmente è na fregnaccia...semo tutti diversi e non è detto che posizionati scentificamente vada bene.....
scusa ma forse non ti sei spiegato bene. vari punti (165mm e 172.5mm) sulla stessa linea (pedivella) ci mettono esattamente lo stesso tempo per compiere un giro completo, quindi di sicuro il tempo per fare un giro completo non e' ridotto ma uguale. quello che invece li differisce durante un giro completo compiuto nello stesso tempo e' la distanza coperta....
Salve @highandicap ha perfettamente ragione. Nel video faccio erroneamente riferimento alla velocità angolare, avendo in mente la velocità tangenziale (o periferica). Infatti nella spiegazione alla lavagna evidenzio la circonferenza. Grazie mille per avermi fatto notare l'errore. Spero che il resto del contenuto lo abbia trovato sufficientemente chiaro. Saluti
se non fosse buono non lo utilizzerebbe. quindi in qualche modo lui è sufficientemente comodo. almeno potevate provarlo, invece di bocciarlo "sulla carta"
eh sì. Credo che l'80% delle volte che UCI mette regole è per i problemi derivanti dal folle spirito di emulazione del ciclodopolavorista che, caschi il mondo, vuole imitare quelli bravi. Una delle follie più recenti è quella del manubrio stretto che, da scuola antica, doveva essere largo come le spalle. Al ciclista della domenica direi di seguire questa regola e, di più, seguirla "al minimo", cioè semmai mettilo più largo, che guidi meglio, respiri meglio, stai più comodo. Macchè. (PS, io ho le spalle da 43cm. Sempre usato manubri da 43 cm, comunque corretto. Ma ora da qualche anno uso un bel 46: con grande soddisfazione).
Si ,ma se non esprimi i watt/kg che ha pogj quando accorci le pedivelle devi imprimere una forza maggiore per mantenere la stessa velocità....per un cicloamatore è senza senso!
Poi mi chiedo , oltre ad un tale avanzamento ed inclinazione della sella , vi pedala anche in punta , per centinaia di km , come fa a non distruggersi il perineo?????? . Secondo me , tutti gli elementi tecnici che gli servono per migliorare la già grande agilità, suo punto di forza, gli permettono di sfruttare al massimo anche la tipologia di ruote utilizzate che hanno una architettura , canale 25 hookless , larghezza cerchio e basse pressioni , che le fa rendere al massimo con un elevato numero di rpm , cioè devono essere lanciate perchè per conformazione in basso sono molto pastose e poco reattive.
@@ricchirock credo che lei non stia considerando la necessità di compensare il trasferimento di carico sugli assi delle ruote in fase di frenata. ...più la posizione è avanzata e maggiore è la difficoltà per diminuire la velocità prima di affrontare una curva. Osservi con attenzione i filmati e vedrà come Pogacar stesso si spinga esageratamente indietro sulle sella in fase di approccio e percorrenza di curva. Questo serve per frenare più forte senza ribaltarsi o perdere contatto tra ruota anteriore e fondo stradale. È una questione di fisica
E dove sarebbe la copiata?? Forse non sai che le posizioni molto avanzate dei triatleti sulla bici furono adottate sin dagli albori del triathlon, questo perché si ritenevano più "affini" al gesto della corsa a piedi che il triatleta affronta (o almeno affrontava) subito dopo la frazione ciclistica La "copiata" di cui parli tu deriva dunque da una mera supposizione originaria volta a non creare scompensi biomeccanici nell'ultima frazione di gara, e spero non vorrai mettere a paragone le esperienze maturate in oltre un secolo di Ciclismo rispetto a quelle di qualche decade del triathlon
@@ilVerista-yk5ck il ciclismo per oltre un secolo promuoveva posizioni sdraiate, pedivelle da 180 e altre amenità. In passato hanno già copiato molto, dai manubri agli “spinaci”. Il resto non possono perché ci sono regole uci ridicole. Fatto sta che oggi pogi pedala come lessing negli anni 90 …
@@paolo3966 Ma niente affatto! Le posizioni di un secolo fa erano assolutamente compatibili con QUEL ciclismo e NON con quello di oggi, un ciclismo fatto di strade in terra battuta e con tappe che arrivavano anche a 300 km, il tutto compatibilmente con i mezzi tecnici e le conoscenze biomeccaniche di cui potevi disporre allora Le pedivelle da 180 mm dici? Beh, ti assicuro che sono molto più recenti, mentre quelle da 165 mm si usavano proprio nel periodo a cui ti riferisci tu! Regole UCI ridicole dici? E, di grazia, a che titolo? Mai sentito parlare di misure di sicurezza? (che ovviamente ineriscono anche alle posizioni in bici degli atleti) Secondo te la prova in bici di una gara di triathlon è la stessa cosa di una corsa ciclistica su strada? Ma vorrai scherzare spero! Dai retta, fatti prima una seria cultura in materia... poi ne riparliamo eh!?
Bravo! Ma poi dove poggi l'incavo della mano tra pollice e indice per agire sulla leva del freno nel caso in cui devi fare maggior forza? Ma soprattutto, quale sarà la posizione degli sprinter, che per lanciare la bici a 70 km/h, hanno bisogno di un appoggio più basso e saldo possibile? Appoggio che poi deve contemporaneamente garantirgli ma maggior manovrabilità possibile del mezzo?? Devi proprio essere un GRANDE esperto di ciclismo agonistico tu! Ma per favore va'!
@AlessioPunzi 5 euro a czata vorrai dire! Ma che vuoi fare? Una volta czate come queste rimanevano nei bar dove venivano sparate Oggi però con i social possono essere diffuse praticamente ovunque, e questo è un gran guaio Ecco perché bisogna avere competenza (e spirito critico) per discernere le czate dalle realtà, così come i competenti dagli incompetenti
video davvero chiaro, semplice, che fa ben presente che loro sono pro e noi no (manco da lontano)
Chiarissimi ed esaustivi, senza fronzoli. Ottimo video, bravi🫲👍
Video esaustivo 👌
Grande Massimiliano....lo consiglio a tutti come biomeccanico...molto competente
Bell’analisi, competenza e chiarezza espositiva: bravi.
Ottima esposizione, ormai rara, vi seguirò spesso. Grz
Complimenti per questa chiarissima ed interessantissima analisi.
Che dire sei proprio un professionista del settore Bravo 👏🏼
Io ho 50 anni e pedalo da diversi anni a livello amatoriale, senza aver mai fatto gare. L'anno scorso sono passato dalle pedivelle 172,5 alle 165 e ho notato un comfort di pedalata molto migliore soprattutto sulle lunghe distanze. Questo nonostante la sensazione di dover applicare una forza maggiore a parità di velocità. In pratica si ha la sensazione che la bici sia più pesante ma l'affaticamento muscolare derivante dal semplice fatto di ruotare i pedali risulta minore.
Grazie per il contenuto esaustivo e ben esplicato
Video competente e onesto, che ha l’indubbio merito di analizzare vantaggi e limiti delle nuove posizioni adottate da professionisti del livello di Pogacar, senza per questo scivolare in facili entusiasmi e ideologie alla moda (cit. Lucio Battisti)
Bravi, oggettivamente BRAVI 👏 👏👏
Video molto chiaro e didattico. davvero bravi!
Analisi eccellente. Grazie.
Complimenti, video molto interessante ed esaustivo 🙂
ho imparato un saco di cose, grazie. Bravi
Complimenti per l’analisi .ci sono 2cose importanti nell’analisi che hai fatto sulla posizione avanzata che possono dare un vantaggio non indifferente :1) Con le pedivelle più corte hai una angolazione busto coscia inferiore e questo consente all’arteria iliaca di inginocchiarsi meno ogni pedalate per cui il sangue che porta ossigeno ai muscoli passa più facilmente 2 ginocchio e anca vengono meno sollecitate ogni pedalata.
3 con la pedivella corta diminuisce il momento angolare 4 il ciclismo è uno sport di potenza e non di forza per cui con la pedivella più corta riesce a fare più potenza con meno forza. Se ci pensi i motori delle auto da corsa hanno bielle corte e fanno potenza con poca corsa e tanti giri.A presto Luigi
Ciao Luigi, mi sembrano osservazioni interessanti ma non sono d'accordo con il punto 4. La potenza è Coppia*numero di giri, e la Coppia è forza*braccio. Quindi possiamo dire che la potenza è (forza*braccio)*numero di giri. Con una pedivella più corta hai braccio minore: per fare stessa potenza devi per forza o aumentare il numero di giri o fare più forza. Questo è dato da pure deduzioni matematiche. Perchè l'effetto di una pedivella corta porti dei vantaggi, bisogna che ti aiuti a fare o più forza o aumentare il numero di giri. Serve per quello? non lo so, mi sa che DIPENDE!!!
Buon giorno,
e’ ’ vero che occorre più forza perché hai una leva più corta . Il problema da capire è se è più facile fare potenza aumentando il numero dei giri, cioè la cadenza,
oppure applicando più forza sul pedale . Io penso che aumentando la cadenza ,cosa molto più facile con pedivelle corte, la forza applicata sia comunque
nell’arco di 1 minuto minore dell’ambito della singola pedalata. Questo penso che comporti un minor uso delle fibre muscolari bianca che sono le fibre che
si esauriscono più facilmente. Inoltre le pedivelle corte diminuiscono il momento di inerzia che rende più facile aumentare la cadenza.
A presto
Luigi
Siccome la matematica non è un opinione, con le leve più corte a parità di rapporto come percorrenza in metri lineari, i piedi di pogachar in un giro di pedale percorrono meno strada e di conseguenza meno velocità che alla fine magari dopo 200 klm magari forse fanno un po' di differenza ma personalmente non credo che questo sia il suo vantaggio e penso che il suo fisico assieme al ottima bici che usa facciano la differenza
@@robertomora115 meno velocità e meno strada = devi fare più forza sui pedali per avere la stessa potenza, che è l'unica cosa che conta per la performance.
Riescono a fare tanti giri,cosa più difficile con corse lunghe...
ottimo video. grazie!
Bel video conferma cio che Faccio da anni con la differenza che il motore non e quello di pogacar😅 ho sempre pedalato molto avanzato Al dispetto del meccanico che ogni Volta prende bolla rotula e pedivella Sono regole che non vanno bene per tutti non siamo tutti uguali e il ciclista che deve capire la posizione sui vari tipi di terreno per sprigionare maggior potenza e per me Modesto amatore una posizione Cosi mi a sempre giovato anche in salita.
Video molto interessante. Grazie
Video molto interessante.. più contenuti del genere. Esposizione top 🔝
Bel video! Complimenti!
Veramente un bel video
Ottima analisi!
Grazie mille.
Ottima spiegazione.
Ma soprattutto ottimo il consiglio finale!
I pro NON VANNO emulati.
Loro hanno i migliori medici e le migliori cure e se si sfasciano le articolazioni se ne fregano perche ne avranno messi da parte abbastanza denari per farsi le protesi migliori.
Noi amatori no!
Dove dobbiamo andare?
Basta divertirsi spensierandosi senza estremizzare...tanto non diventiamo Campioni 😂🎉🎉🎉
Complimenti !!! Analisi complessa spiegata in modo chiaro. Le chiederei solo una cosa: se riduco la lunghezza della pedivella cala la leva e quindi dovrò esprimere più forza a parità di rpm o no ?
Non è affatto vero, come si dice al min 7:55 del video, che la velocità angolare cambia al cambiare della lunghezza delle pedivelle ! In entrambi i casi l'angolo percorso e il tempo per percorrerlo sono infatti gli stessi e la vel. angolare è il loro rapporto.
Salve @marcoquadranti hai perfettamente ragione. Nel video faccio riferimento alla velocità angolare, avendo in testa la velocità tangenziale (o periferica). Infatti nella spiegazione alla lavagna evidenzio la circonferenza.
Grazie mille per avermi fatto notare l'errore. Spero che il resto del contenuto lo hai trovato sufficientemente chiaro.
No , tutta la lezioncina alla lavagna è di fondo errata e fuorviante !
Le scuse non vanno a chi eventualmente commenta con dubbi , ma a tutti gli spettatori
ottimo video
Grande Massimiliano Sellini, me lo ricordo eccome. Gara mitica di mtb del 28 /06/09, marathon valle del farfa. Massimiliano subì una foratura alla ruota posteriore e cacciò un bestemmione che riecheggio' tra le montagne perché costretto a finire tutta la gara a piedi... Ancora rido 😂😂😂
Un video interessante spiegato molto bene bravissimi.
Vorrei aggiungere una precisazione. Gli attacchi manubrio sono più lunghi, si... ma solo per i professionisti o coloro che scelgono di avere una taglia in meno sul telaio, per avere questo piú piccolo, reattivo, rigido... altrimenti nel mondo normale, rispetto a 20 anni fa gli attacchi manubrio si sono anche accorciati... Un tempo vedere attacchi da 130 mm era normale su biciclette per altezze importanti, ora se andiamo a vedere, non si va oltre i 120mm.
Verissimo
Infatti Hirschi (tanto per rimanere in casa UAE) alto 1,74 mt e che perciò starebbe benissimo su un telaio di taglia S, in realtà usa un XS con attacco da 130 mm
Grandi!
Un appunto,ma prendere la misura dell'arretramento della sella dalla punta non è poco logico visto che ci sono selle molto molto corte, non sarebbe semmai mettere il limite considerando il centro anatomico??🤔
la norma UCI parla specificamente di "punta della sella" proprio per evitare che possano esserci punti di seduta troppo avanzati. Se ci si riferisse al centro anatomico della sella (che è più o meno dove la sella è larga 72 mm) potrebbero aversi situazioni fuori regola (attuale) in caso di selle con scafo molto molto lungo. Ciao e continuaci a seguire
@@Cyclinside si ma se mettono come limite la punta,si può togliere cm alla parte anteriore meno sfruttabile e si avanza
@@Cyclinsidescusa ma l appunto fatto e’ assolutamente pertinente
Le pedivelle corte innescano una serie di vantaggi, ricordate Nibali quando provò le 175mm non andava
One impressive detail is that we don't see any rotation on his knees. The legs move on a perfect straight line when we see it from the front. Just like a piston. Remember that our legs are not equal on both sides, but cranks are. I wonder if he uses different sizes to compensate those differences and achieve such perfection when pedalling? I've the same result when using 165mm cranks (not forgetting to compensate the saddle height), instead 170mm, with which it is impossible to happen.
Ottime spiegazioni. Ci siamo dimenticati di una piccolezza: IL TELAIO. Che misura di telaio usa Tadei rispetto alla sua altezza? È quello che suggerisce il biomeccanico ad una cicloturista? O no?
Bravo! Inutile parlare solo di pedivelle, dal momento che la posizione dipende da altri fattori importanti tra cui il telaio!
Tadej sei un fenomeno,ma il dolore nn lo patirai ora..ma dopo 🤦
Mi avete convinto: lo copio!
Io sto provando la posizione alla Pogacar, o quasi... Questo il risultato con sella con inclinazione a 5 gradi negativo: sento di spingere di più e personalmente non ho nessun dolore. Una precisazione: bisogna andare agili., se si va con rapporti duri, specialmente in salita, il giorno dopo fanno male le ginocchia. Mi spiego meglio: stesso percorso, 75 km con D+ 1000 m e, usando rapporti duri viene il male alle ginocchia. Con rapporti agili nessun problema. In questi 75 km, ci sono salite di 3-4 km al 5-6% e ho provato a farle con il 50x24 o 50x19, 70 rpm, così viene male alle ginocchia. Con il 34x19, 90-95 rpm vado alla grande. Il giorno dopo nessun problema. Nei rettilinei in pianura, sempre agile, nessun problema con le gambe. Vado in bici da 12 anni, sono un amatore e non faccio gare. Però mi piace provare soluzioni nuove. Ho provato le manopole piegate all'interno ma non mi trovo bene. Questa è la mia esperienza.
Con una sella così inclinata verso il basso non ti fanno male mani e spalle?
Ok che devi andare più agile se no hai male alle ginocchia.. ma la resa com'è? Bisogna vedere anche le prestazioni se sono migliori.
@@GiuseppeFuscoGuitar niente. Le manopole le ho livellate con la bolla a zero. Come si vede nel video, nella posizione bassa, i miei avambracci sono perpendicolari. Se la sella la metto in bolla ho problemi nel pavimento pelvico in presa bassa.
@@michelelopriore4863 quando pedalavo sulla bici più piccola (quindi più corta) avevo gli avambracci quasi perpendicolari al terreno ma ho sempre trovato fastidioso questo angolo di lavoro
@@antonioiarrera7836 a sensazione sento che vado meglio. Ripeto, è una esperienza personale. In molti potrebbero trovarsi male.
Non ho capito però che vantaggi da spostare il baricentro avanti, con avanzamento sella e manubrio. Posizione più aerodinamica, non credo. Diversa distribuzione della potenza sui pedali? Potresti spiegarlo? grazie!!
posizione bella da vedere ed estrema. Per nulla ripetibile da un amatore. Distruzione delle ginocchia assicurata.
Una domanda, la sella di solito si mette a livello da dove i appoggiano le ossa ,praticamente la parte di dietro sta alzata ... o mi sbaglio?
MI chiedo solo cosa succeda alla trazioen dal momento che il baricentro si sposta in avanti e meno peso grava sulla ruota posteriore.
Fin da piccolo tenevo la sella un più alta rispetto agli altri e stando piu avanti per stare più in vertucale sui pedali ….perché mi ero accorto che così facevo meno fatica😊
Ma tutto questo è valido anche per la Mtb?
Pogacar è unico . perché imitarlo con queste misure che sono da professionisti.un atleta se è forte vince anche con un a qualsiasi bici.
Stanno simulando con la sella le bici da crono
Sig. biomeccanico Massimiliano, lei ha confuso molte cose, tra cui la velocità angolare con quella periferica e con quel disegnino non ha spiegato assolutamente nulla. Inoltre anche lei, come molti altri biomeccanici, non ha ancora capito i motivi per i quali una pedivella più corta è meglio PER TUTTI nel ciclismo di endurance (ovviamente rispetto al passato e sempre in rapporto al cavallo) e quali sono i vari benefici biomeccanici e fisiologici che porta. Un consiglio: la prossima volta prima di parlare di fisica, faccia un bel ripasso di statica e dinamica, soprattutto su potenza, coppia, forza, velocità angolari e tangenziali. Sulla parte relativa al manubrio impeccabile spiegazione. Buon lavoro
Salve @vittoriopodesta3549 ha perfettamente ragione. Nel video faccio erroneamente riferimento alla velocità angolare, avendo in mente la velocità tangenziale (o periferica). Infatti nella spiegazione alla lavagna evidenzio la circonferenza.
Grazie mille per avermi fatto notare l'errore. Spero che il resto del contenuto lo abbia trovato sufficientemente chiaro.
Saluti
Ahhhhhh si si come no boccaloni..va forte per via della posizione...ahhhhh
Dovrebbe andare a cena da amstorng 🤣🤣🤣🤣🤣🪓🪓🪓🪓🪓🪓🥂
Ma quando queste cose qualcuno le diceva dieci anni fa, dove eravate? Chiedo per un amico eh
Per caso ho trovato una vecchia bici in discarica pedivelle 170 mm e sella un po' più avanzata e mi sono trovato meglio. La sensazione che si esprime più forza al ritorno di pedalata. Una sensazione maggiore con una bici da cicloturismo sulla quale devo avere una pedata più rotonda quando è completamente carica.
la velocità angolare non varia al variare della distanza dal centro,bensì è la velocità tangenziale ad essere direttamente proporzionale alla lunghezza del braccio.
Salve @Saviourwent ha perfettamente ragione. Nel video faccio erroneamente riferimento alla velocità angolare, avendo in mente la velocità tangenziale (o periferica). Infatti nella spiegazione alla lavagna evidenzio la circonferenza.
Grazie mille per avermi fatto notare l'errore. Spero che il resto del contenuto lo abbia trovato sufficientemente chiaro.
Saluti
Le biciclette su misura dei professionisti non esistono, ogni corridore si adatta sopra il mezzo, secondo le proprie sensazioni di guida.
è possibile invece modificare il telaio? grazie.
Nessuno dei pro ha un telaio su misura
Quindi secondo voi è la posizioni che fa vincere lo sloveno.
Ma mi faccia il piacere😮
Quello lì vince anche con la graziella
Scusate ma, credo che ci sia un po' di confusione sulla velocità angolare. Di sicuro non dipende dal raggio del cerchio che in questo caso è la lunghezza della pedivella.
Salve @bicyclerit ha perfettamente ragione. Nel video faccio erroneamente riferimento alla velocità angolare, avendo in mente la velocità tangenziale (o periferica). Infatti nella spiegazione alla lavagna evidenzio la circonferenza.
Grazie mille per avermi fatto notare l'errore. Spero che il resto del contenuto lo abbia trovato sufficientemente chiaro.
Saluti
Riducendo la pedivella c'e piu velocita nella forza
ma scusa, la velocità angolare NON cambia (descrive lo stesso angolo nel tempo). Semmai cambia la velocità periferica cioè: la pedivella più lunga percorre una circonferenza maggiore nello stesso tempo di quella corta.
Salve @eugenioradaelli hai perfettamente ragione. Nel video faccio riferimento alla velocità angolare, avendo in testa la velocità tangenziale (o periferica). Infatti nella spiegazione alla lavagna evidenzio la circonferenza.
Grazie mille per avermi fatto notare l'errore. Spero che il resto del contenuto lo hai trovato sufficientemente chiaro.
Ricordo sempre a tutti gli smanettoni che questi hanno fisici eccezionali, tutti i giorni fanno massaggi e due volte a settimana li rigira l'osteopata.... Fate pure😂
Bellissimo video, bravi. Sono convinto che Pogacar se va avanti così correrà ancora per pochi anni, troppo estremi a lungo andare le articolazioni cosi come tendini e nervi ne risentiranno eccome. Voi cosa ne pensate?
I problemi ad articolazioni e tendini che accorciavano le carriere dei corridori sono cose risalenti agli anni '70, quando si abusava di cortisone che "vetrificava" i tendini stessi, quando non esistevano apparecchiature medicali come la Tecar e quando le conoscenze in campo biomeccanico erano ancora piuttosto empiriche
Per quanto correrà ancora Pogy a questi livelli nessuno può saperlo, ma se ci fosse un suo prematuro ritiro dalle competizioni non sarà per le cause da te ipotizzate
Non credo che la carriera di Pogacar sarà influenzata da problemi articolari...l'attenzione alla biomeccanica e il lavoro in palestra per potenziare muscoli agonisti e antagonisti credo lo metta al riparo da futuri problemi del genere.
@@ilVerista-yk5ckCiò che dici è possibile ma comunque a questi livelli non può durare molti anni gli sforzi profusi con delle posizioni in sella estreme e con sforzi anormali per il corpo è un veleno.
@@mpedrini64
No!
Quello che scrivo è una verità comprovata dai fatti e dalle esperienze
Se vuoi il nome di un corridore con la carriera accorciata da problemi tendinei ti faccio quello di Cyrille Guimard, e dopo di lui (che comunque correva ai tempi di Merckx) non ho più sento di casi simili a determinati livelli
Oppure anche quello di Gianni Motta (stesso periodo storico), che però pare soffrisse di un sopravvenuto problema di circolazione ad una gamba
Che poi lo sport a livelli cosi elevati possa (e sottolineo POSSA) avere ALTRE e successive ripercussioni a livello fisico è un ALTRO paio di maniche
se lo può permettere , ha già vinto tutto !
ciclista amatoriale, la razza più boccalona dello sport 🤣🤣🤣
Ma come fa a essere ridotto il tempo che impiega a fare una pedalata con la pedivella più corta se partono tutte e due dallo stesso asse e il fulcro è il medesimo? Per me il tempo è lo stesso.. Poi che con la leva più corta si faccia più sforzo quello è risaputo
Salve @MrFerrari288gto hai perfettamente ragione. Nel video faccio riferimento alla velocità angolare, avendo in testa la velocità tangenziale (o periferica). Infatti nella spiegazione alla lavagna evidenzio la circonferenza.
Grazie mille per avermi fatto notare l'errore. Spero che il resto del contenuto lo hai trovato sufficientemente chiaro.
@@massimilianosellini-simisi3082 grazie per il chiarimento, certo il resto del contenuto è spiegato benissimo
Bello, in pratica, "don't try this at home" 😉
la dimostrazione che la biomeccanica fondamentalmente è na fregnaccia...semo tutti diversi e non è detto che posizionati scentificamente vada bene.....
(pogi) è un fenomeno in bicicletta ma in quellla posizione, non lo si puo' vedere
scusa ma forse non ti sei spiegato bene. vari punti (165mm e 172.5mm) sulla stessa linea (pedivella) ci mettono esattamente lo stesso tempo per compiere un giro completo, quindi di sicuro il tempo per fare un giro completo non e' ridotto ma uguale. quello che invece li differisce durante un giro completo compiuto nello stesso tempo e' la distanza coperta....
Salve @highandicap ha perfettamente ragione. Nel video faccio erroneamente riferimento alla velocità angolare, avendo in mente la velocità tangenziale (o periferica). Infatti nella spiegazione alla lavagna evidenzio la circonferenza.
Grazie mille per avermi fatto notare l'errore. Spero che il resto del contenuto lo abbia trovato sufficientemente chiaro.
Saluti
25 kg a 250 watt ???
se non fosse buono non lo utilizzerebbe. quindi in qualche modo lui è sufficientemente comodo. almeno potevate provarlo, invece di bocciarlo "sulla carta"
eh sì. Credo che l'80% delle volte che UCI mette regole è per i problemi derivanti dal folle spirito di emulazione del ciclodopolavorista che, caschi il mondo, vuole imitare quelli bravi. Una delle follie più recenti è quella del manubrio stretto che, da scuola antica, doveva essere largo come le spalle. Al ciclista della domenica direi di seguire questa regola e, di più, seguirla "al minimo", cioè semmai mettilo più largo, che guidi meglio, respiri meglio, stai più comodo. Macchè. (PS, io ho le spalle da 43cm. Sempre usato manubri da 43 cm, comunque corretto. Ma ora da qualche anno uso un bel 46: con grande soddisfazione).
Si ,ma se non esprimi i watt/kg che ha pogj quando accorci le pedivelle devi imprimere una forza maggiore per mantenere la stessa velocità....per un cicloamatore è senza senso!
Poi mi chiedo , oltre ad un tale avanzamento ed inclinazione della sella , vi pedala anche in punta , per centinaia di km , come fa a non distruggersi il perineo?????? . Secondo me , tutti gli elementi tecnici che gli servono per migliorare la già grande agilità, suo punto di forza, gli permettono di sfruttare al massimo anche la tipologia di ruote utilizzate che hanno una architettura , canale 25 hookless , larghezza cerchio e basse pressioni , che le fa rendere al massimo con un elevato numero di rpm , cioè devono essere lanciate perchè per conformazione in basso sono molto pastose e poco reattive.
si e pantaloncini da 400 euro
Con una posizione da fachiro del genere mi chiedo come possa Tadei scendere veloce e in sicurezza ( baricentro sbilanciato in avanti). 🤔🤒
É proprio quella che aiuta a scendere in sicurezza. Prova a stare indietro e a girare una curva…
@@ricchirock credo che lei non stia considerando la necessità di compensare il trasferimento di carico sugli assi delle ruote in fase di frenata.
...più la posizione è avanzata e maggiore è la difficoltà per diminuire la velocità prima di affrontare una curva. Osservi con attenzione i filmati e vedrà come Pogacar stesso si spinga esageratamente indietro sulle sella in fase di approccio e percorrenza di curva. Questo serve per frenare più forte senza ribaltarsi o perdere contatto tra ruota anteriore e fondo stradale.
È una questione di fisica
@@ricchirock Scusa...ma te hai mai affrontato una discesa in bici ? 🤔
@@ermannogallo9774 no 🤣🤣🤣
@@corradocavalieri7781 mandare il culo indietro quando serve no?
Ancora una copiata ai triathlon
E dove sarebbe la copiata??
Forse non sai che le posizioni molto avanzate dei triatleti sulla bici furono adottate sin dagli albori del triathlon, questo perché si ritenevano più "affini" al gesto della corsa a piedi che il triatleta affronta (o almeno affrontava) subito dopo la frazione ciclistica
La "copiata" di cui parli tu deriva dunque da una mera supposizione originaria volta a non creare scompensi biomeccanici nell'ultima frazione di gara, e spero non vorrai mettere a paragone le esperienze maturate in oltre un secolo di Ciclismo rispetto a quelle di qualche decade del triathlon
@@ilVerista-yk5ck il ciclismo per oltre un secolo promuoveva posizioni sdraiate, pedivelle da 180 e altre amenità. In passato hanno già copiato molto, dai manubri agli “spinaci”. Il resto non possono perché ci sono regole uci ridicole. Fatto sta che oggi pogi pedala come lessing negli anni 90 …
@@paolo3966
Ma niente affatto!
Le posizioni di un secolo fa erano assolutamente compatibili con QUEL ciclismo e NON con quello di oggi, un ciclismo fatto di strade in terra battuta e con tappe che arrivavano anche a 300 km, il tutto compatibilmente con i mezzi tecnici e le conoscenze biomeccaniche di cui potevi disporre allora
Le pedivelle da 180 mm dici? Beh, ti assicuro che sono molto più recenti, mentre quelle da 165 mm si usavano proprio nel periodo a cui ti riferisci tu!
Regole UCI ridicole dici?
E, di grazia, a che titolo? Mai sentito parlare di misure di sicurezza? (che ovviamente ineriscono anche alle posizioni in bici degli atleti)
Secondo te la prova in bici di una gara di triathlon è la stessa cosa di una corsa ciclistica su strada? Ma vorrai scherzare spero!
Dai retta, fatti prima una seria cultura in materia... poi ne riparliamo eh!?
5-7 anni e spariranno le curve dei manubri (presa bassa)
Bravo!
Ma poi dove poggi l'incavo della mano tra pollice e indice per agire sulla leva del freno nel caso in cui devi fare maggior forza?
Ma soprattutto, quale sarà la posizione degli sprinter, che per lanciare la bici a 70 km/h, hanno bisogno di un appoggio più basso e saldo possibile?
Appoggio che poi deve contemporaneamente garantirgli ma maggior manovrabilità possibile del mezzo??
Devi proprio essere un GRANDE esperto di ciclismo agonistico tu!
Ma per favore va'!
@@ilVerista-yk5ck mi pagano 5€ a parere
@AlessioPunzi
5 euro a czata vorrai dire!
Ma che vuoi fare?
Una volta czate come queste rimanevano nei bar dove venivano sparate
Oggi però con i social possono essere diffuse praticamente ovunque, e questo è un gran guaio
Ecco perché bisogna avere competenza (e spirito critico) per discernere le czate dalle realtà, così come i competenti dagli incompetenti
L'unica rivoluzione che porta è un orotocollo doping sofisticatissimo, quello Serbo, lo stesso che usa Djokovic
Mamma mia che prolisso!
Se la pedivella si accorcia la velocità angolare della pedivella diminuisce, non aumenta.
Bravi, devi avere le gambe di Pocagar prima di tutto.
Se sei un professionista di livello lo puoi fare,se sei un pedalatore della domenica.......ma mangiati un bel panino col salame !!!!!!😅😅😅😅😅😅