Negli ultimi 25 anni ,ho acquistato n°3 impianti completi ( escluso diffusori ) prodotti e venduti direttamente dal loro costruttore di VIGEVANO .Oggetti fatti come DIO comanda ( sono stati anche, per qualche anno ,riferimenti di SUONO). Ho 70 anni e se dovessi cadere nella demenza senile e sentire il bisogno di cambiare impianto , andrei di corsa ancora a VIGEVANO. P.S. casse acustiche SNELL+torrette REGA ma ho anche INFINITY e MAGNAT Signature per un secondo impianto in altra stanza.I prezzi letti per diffusori da decine, centinaia di migliaia di EURO mi lasciano incredulo............Ognuno spende i suoi soldi come crede, ma penso che a monte ci sia una discreta dose di immoralità
Sono d'accordo sul fatto che uno puó fare quello che vuole, ma... purtroppo non funziona così...i diffusori sono costruiti con componenti che hanno caratteristiche intrinseche. Mi spiego: se un woofer ha il cono in cartone, polipropilene, kevlar .... sospensione in foam, gomma, tela trattata.... questo lo caratterizza: un cono in cartone ha un punch "secco" e il basso "corto" viceversa in polipropilene ha un punch piu morbido e il basso piu "lungo"...quindi se uno ascolta rock ,cono in cartone, se ad esempio jazz meglio in polipropilene. Chiaramente la musica classica la puoi ascoltare con qualsiasi diffusore...ma ...spiegalo ad un audiofilo. (Ascolta la classica con casse planari che so Martin Logan) Il tuo discorso é come dire compro una Ferrari e voglio andare a 300 km orari ma anche andare in fuoristrada...si puoi farlo....ma te lo sconsiglio (soprattutto lo sterrato ...ahahah). Detto ciò concordo sul discorso venditori di parte...anche perché se spendi 100 in elettronica (ampli, diffusori ,cavi ecc) dovresti spendere almeno il 40% in trattamento acustico del locale e non solo, in una stanza da 4 x 4 m i tuoi diffusori dai 42 hz in giu avranno una attenuazione che "nasconderà quelle frequenze " causa il locale stesso...i parametri sono molteplici. Io ho la mia piccola esperienza quasi quarantennale e i diffusori a tromba (conosco i tweeters) tendono a fischiare o urlare e comunque usati nei live grandi e prevalentemente all'aperto...non ho mai visto un live (e né ho fatti un po' sia come come musicista che fonico) con sez bassi a tromba. Comunque come ho detto all'inizio ogniuno puó fare quello che vuole...ma anche in studi di registrazione belli, a seconda del genere usano elettroniche diverse (mix eff ecc) pertanto chiedere che musica si ascolterà prevalentemente non mi sembra così sbagliato, se poi t chiedono come t piace la sez bassi, medi e alti hanno più info sul diffusore da consigliare. Ma questa è solo la mia umile opinione. Grazie, Gianluca
Leggo 1610 iscritti al canale.. Ma è possibile che una persona sola, con un piccolo numero di iscritti, metta cosi tanta paura a dei negozianti con decenni di presenza nel settore? Possibile che non possa esprimere il suo punto di vista senza infastidire " i professionisti dell'hifi", ora solo più hi end? Ma in che cavolo di mondo viviamo? Un saluto Sante
Quasi tutti i mercati, per non dire tutti, sappiamo essere drogati. Nell'hi fi per di più, può capitare che, sia il cliente, sia, udite udite, il venditore, siano molto all'asciutto persino delle regolette dell'acustica, quella davvero basiche. Ho fatto 13 anni di mostre e credo di aver visto di tutto e di più, soprattutto in quel "merdaio" che è il CES di Las Vegas. I dietro le quinte erano spesso esilaranti, diciamo che il tutto era spesso condito da prodotti e produttori almeno improvvisati, l'ex audiofilo che si mette a far cavi o altro...Oggi che sono tornato al mio mestiere originale, maneggio per lavoro, molto hardware per i live e/o per studi. Faccio un piccolo esempio: Molti anni fa, la EV per battagliarsi il mercato col gigante Shure, mise in commercio il microfono dinamico cardioide PL80, quello color sabbia per capirsi. La guerra era un po con l'SM57 ma soprattutto col 58 della Shure. Parliamo quindi di mics prevalentemente per live e principalmente per cantanti (soprattutto il 58) usato anche in studio in molte situazioni invece il 57. Chi ha usato 57 58 e PL80 sa quali sono le differenze: il 57 meno gonfiato sui medio bassi rispetto al 58 ma apparentemente (per questo...) più freddo, Il 57 ha però una btutta gobba di diversi DB intorno ai 7khz. Il PL80 invece a fronte di una risposta in frequenza buona ma non eccezionalmente piatta, ha una musicalità ed un dettaglio soprattutto nelle voci femminili, che fa a pezzi gli altri due. La costruzione, anche quì, se li apriamo e osserviamo capsula e sospensione per isolarlo dam maneggiamento, il PL 80 è ad un altro livello. Oggi i PL80 vintage si trovano nell'usato e chi li trova, li prende, giustamente, perchè è veramente una splendida alternativa agli Shure di cui sopra ma all'epoca EV non riuscì a vendere più di Shure eppure, se li provate a confronto cantandoci dentro, avrete immediatamente la sensazione che gli Shure diano una resa timbricamente basica, non esaltante. Mentre PL80 vi sembrerà immediatamente qualcosa di molto molto particolare e che se ben capito, può rendere finezze che 57 e 58 si sognano. E' sempre stato così, il mercato è fatto da mille inganni e mille venditori di fumo (non riferito a Shure che cmq rimane un marchio assoluto in molti prodotti) PS: PL80 vintage, gli attuali fanno abbastanza schifo...
Ciao Sante. Condivido pienamente la tua riflessione sulle stronzate dei venditori di olio di serpente; la domanda su che genere di musica ascolti, non si può proprio sentire. Personalmente ho un paio di Heresy 3, acquistate nuove a 1500, un pre e finale a valvole artigianale(kt88... 300b non potevo permetterlo) altri 2000, un dac della atoll usato a 500; ci si ascolta egregiamente ogni genere di musica.... e parlo da strimpellatore dilettante e da abbonato di uno dei più importanti teatri italiani...continua cosi
Infatti approvo molto la vendita più umana di Davide anche se i figli vogliono portare al livello più costoso,purtroppo molti negozianti preferiscono vendere un impianto da 100mila che 10 da 10mila
nel mio impianto ho una coppia di casse professionali JBL con grossi woofer e medio alti a tromba, con qualche modifica e un'installazione ben regolata, ottenuta dopo diverso tempo e impegno. Ci ascolto di tutto e anche tanta classica (musica da camera, sinfonica, barocco). Vi dico solo una cosa: N-O-N A-V-E-T-E L-A M-I-N-I-M-A I-D-E-A D-I C-O-M-E S-U-O-N-A-N-O Q-U-E-S-T-E C-A-S-S-E C-O-N L-A C-L-A-S-S-I-C-A !!!! se passate in Friuli vi invito per qualche ascolto, resterete esterrefatti, e doppiamente stupiti quando vi dirò quanto ho speso per il mio impianto. Signori, come sempre, i soldi non sono tutto!!
ma che so ste valvole? io con una coppia di altoparlanti professionali fullrange accoppiati a due sub+ convertitore digitale analogico ascolto da dio ogni genere musicale... tutto il resto è marketing! Fuffa!
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Negli ultimi 25 anni ,ho acquistato n°3 impianti completi ( escluso diffusori ) prodotti e venduti direttamente dal loro costruttore di VIGEVANO .Oggetti fatti come DIO comanda ( sono stati anche, per qualche anno ,riferimenti di SUONO). Ho 70 anni e se dovessi cadere nella demenza senile e sentire il bisogno di cambiare impianto , andrei di corsa ancora a VIGEVANO. P.S. casse acustiche SNELL+torrette REGA ma ho anche INFINITY e MAGNAT Signature per un secondo impianto in altra stanza.I prezzi letti per diffusori da decine, centinaia di migliaia di EURO mi lasciano incredulo............Ognuno spende i suoi soldi come crede, ma penso che a monte ci sia una discreta dose di immoralità
Sono d'accordo sul fatto che uno puó fare quello che vuole, ma... purtroppo non funziona così...i diffusori sono costruiti con componenti che hanno caratteristiche intrinseche. Mi spiego: se un woofer ha il cono in cartone, polipropilene, kevlar .... sospensione in foam, gomma, tela trattata.... questo lo caratterizza: un cono in cartone ha un punch "secco" e il basso "corto" viceversa in polipropilene ha un punch piu morbido e il basso piu "lungo"...quindi se uno ascolta rock ,cono in cartone, se ad esempio jazz meglio in polipropilene. Chiaramente la musica classica la puoi ascoltare con qualsiasi diffusore...ma ...spiegalo ad un audiofilo. (Ascolta la classica con casse planari che so Martin Logan) Il tuo discorso é come dire compro una Ferrari e voglio andare a 300 km orari ma anche andare in fuoristrada...si puoi farlo....ma te lo sconsiglio (soprattutto lo sterrato ...ahahah). Detto ciò concordo sul discorso venditori di parte...anche perché se spendi 100 in elettronica (ampli, diffusori ,cavi ecc) dovresti spendere almeno il 40% in trattamento acustico del locale e non solo, in una stanza da 4 x 4 m i tuoi diffusori dai 42 hz in giu avranno una attenuazione che "nasconderà quelle frequenze " causa il locale stesso...i parametri sono molteplici. Io ho la mia piccola esperienza quasi quarantennale e i diffusori a tromba (conosco i tweeters) tendono a fischiare o urlare e comunque usati nei live grandi e prevalentemente all'aperto...non ho mai visto un live (e né ho fatti un po' sia come come musicista che fonico) con sez bassi a tromba. Comunque come ho detto all'inizio ogniuno puó fare quello che vuole...ma anche in studi di registrazione belli, a seconda del genere usano elettroniche diverse (mix eff ecc) pertanto chiedere che musica si ascolterà prevalentemente non mi sembra così sbagliato, se poi t chiedono come t piace la sez bassi, medi e alti hanno più info sul diffusore da consigliare. Ma questa è solo la mia umile opinione. Grazie, Gianluca
Leggo 1610 iscritti al canale..
Ma è possibile che una persona sola, con un piccolo numero di iscritti, metta cosi tanta paura a dei negozianti con decenni di presenza nel settore?
Possibile che non possa esprimere il suo punto di vista senza infastidire " i professionisti dell'hifi", ora solo più hi end?
Ma in che cavolo di mondo viviamo?
Un saluto Sante
Quasi tutti i mercati, per non dire tutti, sappiamo essere drogati. Nell'hi fi per di più, può capitare che, sia il cliente, sia, udite udite, il venditore, siano molto all'asciutto persino delle regolette dell'acustica, quella davvero basiche. Ho fatto 13 anni di mostre e credo di aver visto di tutto e di più, soprattutto in quel "merdaio" che è il CES di Las Vegas. I dietro le quinte erano spesso esilaranti, diciamo che il tutto era spesso condito da prodotti e produttori almeno improvvisati, l'ex audiofilo che si mette a far cavi o altro...Oggi che sono tornato al mio mestiere originale, maneggio per lavoro, molto hardware per i live e/o per studi. Faccio un piccolo esempio: Molti anni fa, la EV per battagliarsi il mercato col gigante Shure, mise in commercio il microfono dinamico cardioide PL80, quello color sabbia per capirsi. La guerra era un po con l'SM57 ma soprattutto col 58 della Shure. Parliamo quindi di mics prevalentemente per live e principalmente per cantanti (soprattutto il 58) usato anche in studio in molte situazioni invece il 57. Chi ha usato 57 58 e PL80 sa quali sono le differenze: il 57 meno gonfiato sui medio bassi rispetto al 58 ma apparentemente (per questo...) più freddo, Il 57 ha però una btutta gobba di diversi DB intorno ai 7khz. Il PL80 invece a fronte di una risposta in frequenza buona ma non eccezionalmente piatta, ha una musicalità ed un dettaglio soprattutto nelle voci femminili, che fa a pezzi gli altri due. La costruzione, anche quì, se li apriamo e osserviamo capsula e sospensione per isolarlo dam maneggiamento, il PL 80 è ad un altro livello. Oggi i PL80 vintage si trovano nell'usato e chi li trova, li prende, giustamente, perchè è veramente una splendida alternativa agli Shure di cui sopra ma all'epoca EV non riuscì a vendere più di Shure eppure, se li provate a confronto cantandoci dentro, avrete immediatamente la sensazione che gli Shure diano una resa timbricamente basica, non esaltante. Mentre PL80 vi sembrerà immediatamente qualcosa di molto molto particolare e che se ben capito, può rendere finezze che 57 e 58 si sognano. E' sempre stato così, il mercato è fatto da mille inganni e mille venditori di fumo (non riferito a Shure che cmq rimane un marchio assoluto in molti prodotti) PS: PL80 vintage, gli attuali fanno abbastanza schifo...
Ciao Sante. Condivido pienamente la tua riflessione sulle stronzate dei venditori di olio di serpente; la domanda su che genere di musica ascolti, non si può proprio sentire.
Personalmente ho un paio di Heresy 3, acquistate nuove a 1500, un pre e finale a valvole artigianale(kt88... 300b non potevo permetterlo) altri 2000, un dac della atoll usato a 500; ci si ascolta egregiamente ogni genere di musica.... e parlo da strimpellatore dilettante e da abbonato di uno dei più importanti teatri italiani...continua cosi
Infatti approvo molto la vendita più umana di Davide anche se i figli vogliono portare al livello più costoso,purtroppo molti negozianti preferiscono vendere un impianto da 100mila che 10 da 10mila
nel mio impianto ho una coppia di casse professionali JBL con grossi woofer e medio alti a tromba, con qualche modifica e un'installazione ben regolata, ottenuta dopo diverso tempo e impegno. Ci ascolto di tutto e anche tanta classica (musica da camera, sinfonica, barocco). Vi dico solo una cosa: N-O-N A-V-E-T-E L-A M-I-N-I-M-A I-D-E-A D-I C-O-M-E S-U-O-N-A-N-O Q-U-E-S-T-E C-A-S-S-E C-O-N L-A C-L-A-S-S-I-C-A !!!! se passate in Friuli vi invito per qualche ascolto, resterete esterrefatti, e doppiamente stupiti quando vi dirò quanto ho speso per il mio impianto. Signori, come sempre, i soldi non sono tutto!!
ma che so ste valvole? io con una coppia di altoparlanti professionali fullrange accoppiati a due sub+ convertitore digitale analogico ascolto da dio ogni genere musicale... tutto il resto è marketing! Fuffa!
Per certi diffusori le valvole sono imprescindibili! Bro!
Personslmente ascolto musica con investimenti ridotti e non ho mai sentito l'esigenza d'impianti costosi