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Sarei interessato a sentire qualcosa sulle PARANOIE degli USA, tanto per avere un contraltare. Vorrei vedere le reazioni degli USA se qualche ipotetica nazione si permettesse di piazzare missili, armi nucleari e truppe ai suoi confini. Non dimentichiamo l'episodio di Cuba ( nemico ideologico di sempre) che avrebbe potuto innescare la terza guerra mondiale. Nel suo comodo isolamento geografico si può permettere di esportare in tutto il mondo guerre e disastri sociali, confidando nella quasi assoluta impunibilità. Una degna erede dell'imperialismo inglese, autore dei grandi casini politici e sociali lasciati nell'Asia centrale e pronto a darsela a gambe quando gli eventi precipitano. Si punta ad enfatizzare l'intervento dei russi come la violazione di uno stato sovrano, facendo finta di non vedere la minaccia concreta operata dagli Usa tramite la SUA Nato. Un discorso a parte meriterebbe l'analisi delle pressioni esercitate dai poteri forti Usa (lobby delle armi, della finanza, dei militari, ecc.) ma il brodo diverrebbe eccessivamente lungo.
nel suo ammirabile e quanto mai difficile sforzo di offrire una versione non di parte (non-biased) ci sono degli aspetti che penso sia importante sollevare. le scrivo solo in parte conscio dei miei biases. a. lei si basa su alcuni fatti errati. 1. min 3-5 quelle aree non sono occupate in maggioranza da russi (min 3:35). si corregge poco dopo. 2. min 2:50 le scuole in russo ci sono. le offro altre informazioni: zelensky nel 2019 ha solo abolito una legge (introdotta nel 2012 dal presidente filorusso yanukovic) considerata da alcuni come anticostituzionale, che rendeva il russo lingua ufficiale regionale. senza contare che zelensky ha probabilmente reagito in funzione di un’invasione che già era in atto. forse e’ importante dirlo 3. min 2:57. le zone dell’est non sono abitate da russi. semmai sovietici. e se deve per forza andare indietro nel tempo, per assurdo si arriva a dire che i veri ‘russi’ sono a kyiv. esagero un po’: e’ come dire che i romani di oggi si sentono parte dell’impero romano (cosa che si sente allo stadio e fa sorridere). e b. manca di 3 aspetti fondamentali. 1. ripeto perche e’ importante: la risposta di zelensky e’ funzione di una aggressione già in corso; 2. la lingua (come dice lei) e’ profondamente radicata, sicuramente come il portoghese per i brasiliani, e non e’ ragione di un attacco assassino e spietato. non e’ una ragione in senso stretto, e dunque va ridimensionata come ‘ragione di guerra’. a tal fine andrei a cercare di capire le ragioni di yanukovic del 2012 piu che affermare che i poveri “connazionali oppressi” siano stati privati di un qualcosa che non esiste. infatti zelensky ha solo riportato lo status quo di una nazione sovrana. le ricordo inoltre che quelle popolazioni emergono dal trauma dell’unione sovietica e della sua rottura. se vuole andare indietro 100 anni anche dalle sofferenze dell’holodomor. lei è un serio punto di rifermento per le persone e ha una responsabilità di conoscere a fondo i fatti locali prima di fare paralleli o permettere facili conclusioni. 3. “la corda a livello propagandistico” e’ termine azzeccatissimo, quello che lei manca e’ che essa emerge nel campo affettivo dalla stimolazione di una paura umana (ad esempio incertezza) che manca di consapevolezza e spesso fa leva proprio sul nazionalismo e genera violenza. aggiungo una conclusione, non si tratta perciò di “responsabilità del dominatore” di “salvare gli oppressi” bensì di un mezzo di propaganda sfruttato da pochi. ipotizzo anche per altri scopi più importanti, come ad esempio l’allargamento territoriale fino ai carpazi, includendo la maggior parte del mar nero, o un furto di risorse naturali, e perché no, anche le note fissazioni ideologiche di un noto assassino di persone e di diritti umani. min 7+ la paranoia e’ un’altra paura spesso non consapevole. rimane responsabilità delle parti coinvolte nella situazione attivarsi affinché emerga maggiore consapevolezza. ci tengo a chiarire in questo il ruolo dell’occidente. cosa che, come lei concorda in altri video, non giustifica affatto l’aggressione.
Professore, non sono d'accordo su vari punti : la fascia costiera dall' Istria alla Dalmazia , arcipelaghi dalmatI , compreso il Litorale Montenegrino [ Bocche di Cattaro] , che costituisce la parte meridionale di essa, fino ad arrivare al lago di Scutari, [ con la celebre cittadina balneare di Dulcigno ( in serbo croato Ulcinj)], confine naturale colla limitrofa Albania , È VENEZIANA ( ITALIANA , QUINDI, ESSENDONE L' ITALIA LA NATURALE EREDE) DAL XIII SEC. Cioè quando il medioevale Regno di Croazia si dissolse nelle guerre con il Regno d'Ungheria e la Serenissima ( in un certo periodo c'entrò anche il Regno angioino di Napoli, se non erro). Ho letto molto nel passato su questo argomento ma non ricordo esattamente , ora, rileggero' comunque. E da questi ricordi ho tratto queste conclusioni. Anche perché, da piccola, sono stata testimone del delicato periodo di riappacificazione tra l' allora Jugoslavia del maresciallo Tito ( Josip Broz) e l' Italia, per cui si riaprirono le frontiere per una circolazione libera tra idue popoli e relativi rapporti commerciali turistici etc, con la mia famiglia ho villeggiato in Jugoslavia: ad Abbazia (escursioni a Rovigno, Portorose, Spalato, rovine archeologiche di Salona [ Solin ]) ; Cattaro ( escursioni a Ragusa [ attuale Dubrovnik]; Cettigne, [ antica capitale del glorioso, indomito stato teocratico Principato-Vladikato, (eterno, acerrimo nemico dei Turchi nelle lunghissime guerre di difesa territoriale dagli assalti imperialistici di quest'ultimi) e poi Regno del Montenegro , Isolotto di Santo Stefano [Sveti Stefan], antico covo di pirati , trasformato in un pittoresco luogo di vacanze celebre dal tempo di Tito; Ulcinj, altra celebre località balneare montenegrino. Ebbene quando Venezia conquistò Istria e Dalmazia, la fascia costiera era popolata da gente latinizzate da secoli, con delle intrusioni residue retro illiriche comunque assimilate ai Romani. Basta vedere l'architettura di questo paesi citate ( ad esclusione di Cettigne , perché appartenente al Montenegro interno ortodosso; l' altra , Dulcigno, islamizzata , dopo la conquista ottomana del ' 500. Il centro antico è abbandonato , anche perché distrutto, dopo la conquista turca , varie volte da terremoti. È vicino al nuovo e lo si visita. Comunque ritornando alle terre istro dalmate, solo nel profondo dell' interno sono state abitate dagli Slavi all' epoca della loro diffusione in Europa , tra il.Basso Impero e l' Alto Medioevo. Ci sono quei pochissimi veneti coloniali che parlano l'italiano ed il dialetto Veneto coloniale. Agli inizi anni '60 proibito ora con reciproci accordi ( finalmente) insegnato nelle scuole. Oltretutto il Veneziano con l'Italiano erano le lingue ufficiali di queste terre. Tutto è impregnato di Venezia fino a laggiu ' , alle Isole Jonie greche. Con la differenza che Corfù e le altre la maggioranza schiacciante era ed è greca cristiana ortodossa. La comunità italiana , non totalitaria comunque, e peraltro legata al patriziato ed alla ricca borghesia mercantile discendente dai Veneziani, fu scacciata quasi in massa, dopo la II G. M., perché tacciata di collaborazionismo con l' invasore italiano del'41. Ma anche qui architettura civile , militare, musica e canti tradizionali, cucina , parlata e termini parla di Venezia.
@@carlodraghi Carlo, mio zio è stato infoibato solo perchè italiano, non era nè fascista nè militare era solo nato a Trieste ma aveva un cognome italiano, che disdetta, fosse stato slavo magari ancora campava e la sua famiglia aveva ancora la sua casa e la sua terra nella amata slovenia e non era stata costretta a fuggire con le pezze al culo e con i loro beni confiscati dagli sloveni, quindi saluti a lei ed alle sue delucrubazioni storiche pro tito o pro montegro o pro slavi. Comunque un grazie anche a nome di tutti coloro costretti a fuggire dalla bella e giusta jugoslavia titina priva di ingiustizie e solidale con tutti compreso quei poveri italiani!
@@---Snaporaz--- non sai ascoltare, Barbero ha detto di tutto per far intendere che non é per niente sicuro che la Nato si sia espansa e avvicinata ai confini russi con intenzioni bellicose, ma di fatto si é avvicinata.
i miei piu vivi complimenti al professor Barbero che ha messo fine alle terribile tensioni e diatribe pro tuni e contro putin veramente deplorevoli e oltretutto non storiche...grazie professore
A me non sembra per niente super partes, anzi, mi sembra anche lui schierato tra le nutrite fila degli "orsiniani", e anche tra le fila di quelli che... "E però, anche noi..." Proprio come al bar....
Putin guida in modo autoritario?che servile eufemismo...fa comodo, quando si vuole sostenere una tesi,dimenticarsi di quello che la Russia di Putin ha fatti in Cecenia, Georgia, Siria e di quello che sta facendo nel Sahel. Ci siamo già dimenticati dei suoi assassini politici e degli oppositori portati nei nuovi gulag? Nessuno ha letto il libro di Anna Politoskaya?
Il professore, che proviene da studi di storia medievale, conosce le differenze , anche giuridiche, fra governo autoritario, dittatura e totalitarismo? Da come parla, non mi sembra proprio.Mlivia Paltrinieri
Anche qui il suo più grande insegnamento sono il metodo e la capacità di analizzare ogni evento storico in modo lucido e indipendente,impeccabile.Grazie
Non lo sa? Voland gli ha donato un'arte magica, ogni sera, il Professore vola attraverso la città a cavallo di una scopa con la sua Margherita, per raggiungere il sabba.
Se non esistesse bisognerebbe inventarlo PROFESSOR BARBERO... È talmente preciso ed esaustivo che non so quanti ne esistano su questo pianeta...per me si contano...MENO MALE CHE DA LEI SI IMPARA SEMPRE... INTELLIGENZA E CULTURA NELLE SUE PAROLE NON SI SMENTISCONO MAI💯🙏🏼
Purtroppo non sempre preciso. Nel video ci sono un po' di inesattezze e un paragone ardito: confrontare due situazioni a distanza di 100 anni con 2 guerre mondiali che nel frattempo hanno portato a un cambiamento sostanziale nel modo di concepire le relazioni internazionali, almeno in Europa.
caro grancini la storia non si ripete in modo identico ma in modo analogico. il buon senso e la cultura aiutano a modulare il giudizio ed ad orientarsi nel futuro comportamento sociale.
Non fa una piega. Non è questione di essere filoputin, ma bisogna essere storicamente onesti e il prof. barbero è l'esempio massimo di onestà intellettuale.
Discorso che non quadra dall'inizio alla fine. Zelesny ha pure condotto programmi in TV in lingua russa, da emittenti televisive ucraine, in Russia si era aperta la porta all'occidente, ci sono cantanti ucraini che cantano in lingua russa. L'Italia non ha mai bombardato tutto l'impero austro-ungarico, ma ha fatto la guerra solo nelle zone interessate. Putin ha bombardato tutta l'Ucraina, se lo dimentica il pro onesto intelettualmente. Le nazioni staccate dall'ex URSS sono contente di essere indipendenti, altro che oppresse. Nessuno costringe i popoli russofoni a rimanere li. Nessuno li opprime. Ma stiamo scherzando proprio.
"IO SONO OVVIAMENTE DISPOSTO AD AMMETTERE CHE QUESTO E' STATO FATTO IN MODO INNOCENTE, CANDIDO, SENZA AFFATTO PENSARE CHE QUALCUNO AVREBBE POTUTO RIMANERCI MALE" meravigliosa ironia di Barbero, questa frase me la segno
[…] l’occidente nel suo candore e nella sua benevolenza [ironia d’accatto] senza alcuna intenzione di minacciare la Russia [la NATO è un organismo di difesa] però dopo aver promesso a Gorbačëv, che la NATO non si sarebbe mai allargata ad Est ha progressivamente fatto entrare nella NATO tutti i Paesi dell’Europa Orientale […] Ironia d’accatto! Ricapitoliamo la Storia Per decenni il mondo democratico-capitalista occidentale guidato dagli USA e il mondo sovietico-comunista orientale guidato dall’URSS si sono guardati in cagnesco. Poi alla fine degli anni ‘80 e all’inizio degli anni ‘90, il mondo sovietico-comunista orientale guidato dall’URSS, improvvisamente e inaspettatamente, implose. É difficile comprendere come ciò prese, in fondo, di sorpresa tutti quanti, … soprattutto per la marcata intensità dell’implosione. E il leader Michail Gorbačëv con il cappello in mano chiese, per piacere, agli Occidentali, mentre il loro mondo franava fragorosamente, di non approfittarne. E gli Occidentali risposero “a voce” in modo affermativo. Anche perché non erano nemmeno preparati per approfittarne. Ma furono solo parole, solo bla … bla … nessuna reale promessa, nessun accordo scritto D’altra parte, non poteva essere altro. La Russia non era infatti in grado di offrire alcuna contropartita. Un vero patto è un “do ut des”. Un vero patto è uno scambio che dovrebbe essere all’insegna del win win, a mutuo vantaggio. La Russia chiede che la NATO non si allarghi a Est … e in cambio che cosa offre? Gli Occidentali, sul momento, danno generiche rassicurazioni verbali, ma perché il Presidente Gorbačëv non chiese garanzie scritte e controfirmate? Perché il Presidente Gorbačëv è con il cappello in mano mentre il suo mondo che si sta sgretolando: non ha forza di chiedere alcunché. Perché il Presidente Gorbačëv è con il cappello in mano mentre il suo mondo che si sta sgretolando: NON HA NULLA DA OFFRIRE IN CAMBIO, rispetto alla richiesta, rivolta alla NATO, di “auto-ammanettarsi i polsi”. E quindi le parole, il bla… bla… fra NATO e i leader russi non possono che essere aria fritta. E poi che accadde? Accadde che i vari Paesi dell’Europa dell’Est cominciarono a bussare freneticamente alla porta della NATO e a chiedere di entrare nella NATO. E perché Paesi sovrani indipendenti e autonomi avrebbero dovuto liberamente scegliere - con tutta quella fretta - di chiedere di entrare nella NATO, un organismo militare di mutua difesa? Perché avevano assaggiato lo Scarpone Russo e non volevano più saperne della protervia imperialista russa. Sapevano che la Russia in quel momento era in difficoltà, ma sapevano che, una volta uscita dalle difficoltà, la Russia avrebbe potuto ricominciare ad assumere un atteggiamento guerrafondaio e imperialista. Come è stato.
@@aristarcomonocalpo5290 Veramente la russia ha permesso l'unificazione della germania senza opporsi, in cambio del non allargamento della nato ad est.... le cose se non le sai, salle.
@@Penthotal71 ha permesso l'unificazione in cambio di una politica non intromissiva sulle loro mire espansionistiche sul baltico e per spartirsi la polonia, come la metti la metti, la russia è sempre stata per il conflitto armato e per la dominazione col pugno di ferro senza mai dare poi questo granchè al popolo, basti vedere la situazione adesso, i russi vivono letteralmente con le pezze al culo nonostate sia una nazione ricchissima di risorse la loro economia è basata come quella di paesi del terzo mondo, incentrata totalmente sulla vendita di materie prime. Se i russi aprissero gli occhi capirebbero bene che fare guerre è stupido, soprattutto nella loro situazione, da superpotenza si sta trasformando in stato secondario, non si sa quale sarà il loro (e nostro, che dipendiamo da loro più di quanto dipendiamo dagli americani) destino, ma sicuramente ne usciranno meglio e più in fretta loro, tanto agli oligarchi (che sono gli unici a fare soldi) fare 10 miliardi contro 2 non credo cambi molto
@@Penthotal71 tranquillo sará uno pagato per commentare e convincerci a entrarr in guerra e ad accettare la fame e la miseria per la libertá dell'Ucraina(Ucraina che é pronta ora a sacrificaficare anche fino all'ultima donna perché telecomandata dagli americani)
@@Penthotal71 l URSS (e non la Russia) ha "permesso" la riunificazione della Germania perché non era in grado impedirla. Di li a poco sarebbe crollato tutto il pacchetto URSS e patto di Varsavia. Non esiste alcun trattato in cui la NATO si impegna a non accettare fra i suoi membri paesi del patto di Varsavia. Viceversa esistono trattati in cui la Russia riconosce i confini ucrioni in cambio della restituzione degli armamenti abbandonati li dall URSS.
Peccato che la guerra è iniziata nel 2014 quando nel Donbass e in Crimea non c'era alcuna discriminazione: la lingua russa era tollerata e considerata una lingua ufficiale. Dal 2010 al 2014 c'era persino un presidente dell'Ucraina che era del Donbass! DOPO l'invasione della Russia del 2014 è OVVIO che a Kiev nascesse un risentimento antirusso! Ed è lo stesso motivo per il quale Lettonia Estonia e Lituania hanno voluto SUBITO entrare nella NATO, altrimenti ora sarebbero nelle stesse situazioni dell'Ucraina o della Moldavia che spera solo che Kiev resista altrimenti con la "storiellina" della Transnistria ha già la scusa pronta. Tutti questi paesi conoscono molto bene i russi e non ne vogliono più sapere!
Solo un appunto: la legge che obbliga all'uso della lingua ufficiale (l'ucraino) nella sfera pubblica è stata promulgata dal governo Porošenko nel 2019 (legge n° 5670-d), poco prima del passaggio di consegne con Zelensky, che invece ha espresso opinioni contrarie a questa risoluzione. La legge revocava lo status di lingue regionali che era stato attribuito da Janukovič nel 2012 alle lingue parlate da almeno il 10% della popolazione in alcune aree dell'Ucraina (Donetsk, Lugansk, Kherson, Kharkov, Crimea ecc.) Dopo il 2014 ed Euromaidan, la legge dell'autonomia linguistica era diventato uno dei simboli della subalternità di Janukovič alla Russia, e pertanto oggetto di violente critiche da parte di un folto numero di ucraini filo-occidentali.
La cosa più fastidiosa di quell'argomento è che Zelensky aveva fondato la sua campagna elettorale su una promessa di riconciliazione con Russia e UE, per tentare di mettere fine alla guerra del Donetsk ed era stato eletto con tipo l'80% dei voti, roba che in una democrazia è quasi impossibile, da neoarrivato sulla scena. Avrebbe dovuto essere la dimostrazione del fatto che l'ucraino medio era ancora interessato alla pace e all'indipendenza e stava dando alla Russia il beneficio del dubbio. E Putin ha buttato tutto nel cesso perché perso nelle sue fantasie zariste. E adesso la Russia è in crisi, l'Ucraina ha sostenuto i danni di una guerra e probabilmente ad averci guadagnato è solo l'UE e soprattutto gli Stati Uniti. Il peggior nemico della Russia è la sua classe dirigente.
@@antonioscendrategattico2302?? _elensky ha vinto promettendo pace ma ha continuato a fare la guerra in Donbass, a chiedere testate nucleari da pasizionare sul suolo Ucraino,minacciava di "riprendersi" la Crimea con la forza. _elensky ha fatto tutto il contrario di cio che aveva promesso al popolo che lo ha votato. Putin ha perso? Staremo a vedere, di certo i popoli Europei finanziariamente ne stanno pagando le conseguenze e sara anche peggio, se non si tolgono le Sanzioni alla Russia, smettendo di seguire le direttive USA.
@@antonioscendrategattico2302 Va detto che anche il "Re del Cioccolato Porošenko" ha fatto i suoi bei danni, cavalcando l'onda nazionalista e porgendo il fianco alle accuse di Putin. Gli accordi di Minsk però, soprattutto il primo, sono crollati per colpa dello sciovinismo criminale dei Repubblichini di Donetsk, soprattutto di Zacharčenko.
Ancora, per guastare l'immagine di russofobo di Zelensky, basterebbe far notare che i suo film e la serie servitore del popolo sono girati in russo (e anche nella serire si vede come il personaggio di zelensky sia contrario al nazionalismo linguistico). e ovviamente indovinate in quale paese la serie è stata vietata... (non è l'ucraina)
Lei è talmente bravo da potersi permettere di dire la verità in modo "candido",e questo è un terribile segno dei tempi in occidente,dove vengono su liste di prescrizioni!
@@ControCultura- si dice MI SA e non mi MI SA HA. Per il resto, invece è esattamente ciò che dice la realtà dei fatti : l' Italia non può impartire lezione alla Russia di Putin. Se vuoi la provare sulla tua pelle, puoi sempre scrivere una e mail al PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA con scritto che LA RUSSIA NON È IL DIAVOLO. VEDRAI CHE NEL GIRO DI 2 ORE, AVRAI LA DIGOS A CASA TUA
Una cosa che già dicevo da tempo, e sono contento di non essere l'unico a pensarla così, la ringrazio di cuore, professor Barbero per la sua lucida analisi
Finalmente la verità degli avvenimenti sul conflitto Russia- Ucraina. Concordo perfettamente sull'analisi precisa puntuale e intelligente del Prof. Barbero..
Quando uno storico preparato, dal pensiero lucido e indipendente ti racconta i fatti, senza l'intervento di giornalistucoli di parte, vedi tutto sotto una luce diversa.
Enorme differenza tra uno storico di questo livello e gli attuali giornalaisti, che differenza rispetto a Giorgio Bocca, ad Enzo Biagi, Indro Montanelli, RobertoGervaso,.
Io invado: ho sempre ragione, tu invadi: sei un guerrafondaio, egli invade: dipende se e' un nostro amico, noi invadiamo :esportiamo la democrazia, voi invadente: siete uno stato canaglia, essi invadono: se. nostri amici li appoggiamo, anche se hanno torto. Affermazione "segreta di un diplomatico USA, durante un colloquio con il collega Russo.
@@Teobald14 "Alessandro Barbero è uno storico, accademico e scrittore italiano, specializzato in storia del Medioevo e in storia militare" - Wikipedia Questi sono i suoi campi specialistici, se poi lei dice che "non è uno storico" solamente perché dice delle cose che a lei non sono gradite, è un altro discorso.
@@davideluciani1754 MAH, si lamentano tutti della censura, della stampa di regime, eppure tutte le sere quando accendo la TV li trovo lì a parlare (fare propaganda) nei talk show. Alla faccia della censura.
@@davideluciani1754 certo che lo posso dire, come posso andare in giro con un fucile a sparare a tutti o dare fuoco alle case, il punto sono le conseguenze di ciò che si dice. Se si va contro ciò che è stato imposto dai media e dalla NATO, assumendo una posizione 'non belligerante', si viene etichettati nei peggiori modi e messi a tacere.
@@Nick68Green ah si? Quindi I REPORT DEI SERVIZI SEGRETI ITALIANI su 9 persone che dicono che la Russia di Putin non è il diavolo? Lo sai che sul Corriere della sera ci sono le liste di PROSCRIZIONE fornite dai Servizi Segreti?
@@Nick68Green ah sì? Quindi I REPORT DEI SERVIZI SEGRETI con tanto di liste di PROSCRIZIONE, pubblicate sul Corriere della sera : NON ESISTONO? Fai una prova: manda una e mail al PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA con scritto che LA RUSSIA DI PUTIN NON È IL DIAVOLO. Vedrai come la DIGOS TI ARRIVA A CASA IN 3 ORE
Certo è che il prof. Barbero ti coinvolge nelle sue narrazioni, concise e precise, che riesce a bloccarti alla sedia fino alla fine. Grazie anche in questa occasione-.
L'analisi è come sempre impeccabile, ma il professore avrebbe fatto bene a citare anche il trattato più recente (1994 credo) in cui Eltsin si impegnava a rispettare la sovranità Ucraina. Senza contare che, a differenza del 1941-45, i missili odierni possono minacciare Mosca senza necessariamente essere piazzati in Ucraina.
Concordo. Aggiungo che i missili che ' possono minacciare Mosca', sono presenti ormai solo sui sottomarini e nelle basi a terra negli USA. Ci sono poi gli aerei americani in Germania con bombe nucleari. Infine la risposta missilistica Francese e Britannica non dipendente da NATO, basata su sottomarini a comando nazionale. Non ci sono più in Europa missili 'puntati' contro la Russia. Le stesse armi tattiche sono state smantellate, da parte occidentale, dopo gli accordi New Start firmati da Obama e Medvedev a Praga nel 2010 e validi fino al 4/02/26.
Per me è sbagliato il paragone con la situazione dell'Italia del 1866-1915: era tutta un'altra epoca. Il paragone andrebbe fatto nel caso che l'Austria OGGI invade l'Italia con la scusa del sud Tirolo e che con tale scusa si prende pure il triveneto. L'Italia dovrebbe accettare passivamente la situazione soprattutto se gli austriaci si comportano con i civili come hanno fatto i russi a Mariupol o Bucha?
Grande Prof. Barbero. Estremamente analitico, obbiettivo e neutrale come sempre. Grazie di spiegare con parole semplici la difficilissima questione russo-ucraina.
Diverse da quelle di usare la forza? Tipo in Iraq Afghanistan Siria e Libia? E non ti azzardare a dire che gli USA hanno bombardato quei paesi perché c'erano dittatori, in quanto i dittatori quando sono alleati e non mettono in discussione il capitalismo come in sud America o i signori Saud vanno benissimo.
Solo nei Paesi subordinati come il nostro, e quindi post-storici, le cose funzionano diversamente. Gli Stati sovrani fanno esattamente quello che facevano 100, 200 o 1000 anni fa
Magistrale, onesto intellettualmente e competente ... Dr. Barbero, grazie anche da parte di molti bambini russi senza gambe e senza mamma ora, dei quali dal 2014 non importa niente a nessuno (in occidente) ma che la Russia prenderà con sè a Rostov per farli crescere con amore ed amor di Patria ...
Molto chiaro, come al solito. E' sempre un piacere ascoltare le conferenze del prof. Barbero. Come trentino, aggiungo (per la storia) che i trentini erano così poco oppressi dal Kaiser, che, quando si trattò di fare il plebiscito per confermare l'annessione del Trentino all'Italia, Degasperi stesso consigliò di non farlo, perché sarebbe stato negativo. E infatti il plebiscito non si fece, e noi rimanemmo "Italiani ciapadi col s'ciòp", cioè italiani presi col fucile. Ohinoi!
Si Enzo lei ha ragione, si figuri a uno come me nato a Merano di madre lingua italiana ma Sudtirolese dentro, in ogni caso rispetto i confini e il territorio dove mi trovo.
Erano così poco oppressi che il Kaiser emanò il Decreto del 12 novembre 1866. Per quanto riguarda il plebiscito, quello era rivolto solo all'Alto Adige. Ovviamente De Gasperi ha giocato un ruolo importante , ma nessuno tra i vincitori era interessato a mettere sul tavolo l'argomento del rispetto dei diritti e tanto meno dell’autodeterminazione dei popoli. L'Austria non avrebbe mai riottenuto l'Alto Adige poiché l’Italia poteva vantare alcuni meriti che l’Austria non poteva mettere in tavola. In maniera autonoma aveva determinato la caduta e l’arresto di Mussolini e aveva poi contribuito all’impegno bellico antinazista. Diversa la situazione dell’Austria, le cui sorti restarono legate al Reich fino alla fine della guerra e che non aveva conosciuto un movimento resistenziale paragonabile a quello italiano. Il Trentino non rientrava minimamente nei pensieri dell'Austria, per cui sarebbe scesa ai margini di trattativa il 27 marzo 1914, se l'Italia non si fosse spinta oltre con le pretese territoriali. Ohinoi
@@italiamia Ahinoi, cara signora. Lei sta confondendo i plebisciti. Lei parla del referndum proposto dopo la seconda guerra mondiale. Io parlo del plebiscito che si sarebbe dovuto tenere dopo la prima. Il plebiscito era stato fatto per tutte le province italiane. Mi dispiace dirLe che allora il Trentino, (Alto Adige allora compreso) come avvertì Degasperi, avrebbe votato compattamente per l'Austria, dopo aver assaggiato per diversi anni l'amministrazione italiana. E ciò malgrado, al tempo, gli elettori di lingua tedesca fossero circa un terzo del totale, perché mancavano i duecento e passa mila italici portati quassù dal fascismo. Ricordo che mio nonno mi disse di essere rimasto assai deluso che non si fosse tenuto il plebiscito. Perciò i vecchi ci dicevano : ricòrdeve che sen taliani ciapàdi col sciòp!
@@enzopaiar6926 Ricordo che l'Italia entrò in guerra soprattutto per le idee irredentiste su Trento e Trieste, e da vincitrice, arrivata addirittura al Brennero, non credo che si sarebbe abbassata ad ascoltare i desideri di chi voleva riunirsi all'Austria.
@@italiamia Questo non lo so, anzi è probabile; quel che è certo è che, secondo Degasperi, il plebiscito si sarebbe risolto contro l'Italia; e che a mio nonno dispiaceva molto essere diventato italiano.
Non solo l'Italia si è annessa Trento e Trieste ma per la sua sicurezza nazionale ha portato i suoi confini allo spartiacque alpino annettendo popolazioni tedesche e slovene.
Mai stato vietato parlare russo in Donbass e c'erano professori che insegnavano in russo a scuola. Si sentono troppe cazzate a questo riguardo come se fosse un motivo valido e veritiero, che assolutamente non è
Come sempre fantastico. Però non basta dire che Putin non si sarebbe dovuto sentire minacciato. La NATO non ingloba paesi solo per volontà dei membri: se stati ex sovietici sono sempre più desiderosi di unirsi alla nato o all' UE, il rapporto è reciproco. Il senso di inferiorità di una Russia sempre meno importante a livello globale, costretta tra una Cina in crescita e un'Europa sempre più unita (perché ovviamente i russi finanziano non a caso i partiti antieiropeisti) non può giustificare un attacco su larga scala all' Ucrina, specialmente andando ben al di là delle repubbliche filo russe. Non è solo la NATO che si è espanso ad est, è soprattutto l'oriente europeo che si è voluto spostare ad occidente, e di questo bisogna sempre tener conto
Vero, ma purtroppo nel continente europeo, l'Europa come istituzione sembra avere meno potere della NATO. Il che è assurdo. La NATO agisce come rappresentate dell'Europa in politica estera in questo caso e la stessa NATO aveva accordi di non accettare come membri, i paesi vicini ai confini russi. Questo è stato disatteso sapendo di fare un torto alla Russia. Quindi a prescindere, perché l'Europa non prende in mano la situazione e cerca di garantire la pace nei propri "confini" con la diplomazia?
@@robyconfa questo è falso. La UE è nata come unione commerciale, non politica. Solo negli ultimi anni vista la necessità di maggiore integrazione la UE si sta dando delle regole di politica estera comune, prima no. Nessuno ha promesso niente alla Russia, men che meno che le nazioni vicine alla Russia non entrassero nella NATO. Infatti la Russia stessa tra il 1994 e il 1997 ha firmato accordi ufficiali per garantire i confini degli stati ex sovietici e ne ha riconosciuto la totale sovranità e libertà di fare richiesta per entrare nella NATO. Tutti gli stati ne hanno fatto richiesta tranne Svezia e Finlandia che avevano accordi diversi ma sempre partner NATO. A tal proposito la Russia stessa diventa partner NATO nel 2002... non crediamo alle fandonie russe su queste questioni. Carta canta.
LECTIO MAGISTRALIS !! Non una virgola fuori posto !! Barbero pur di SX ...piacevole da ascoltare in quanto persona Libera e Obiettiva .....oltreché ONESTA !!
Secondo me non esiste in questo caso giusto o sbagliato, siamo semplicemente difronte a poteri che giocano allo stesso gioco, c’è chi vince e c’è chi perde, le motivazioni di ognuna delle parti può avere delle motivazioni ma comunque vada, sappiamo che la storia è irrimediabilmente scritta dai vincitori
Apprezzo moltissimo il Prof. Alessandro Barbero perché mentre ci racconta la storia riesce a spiegare anche fatti complessi in modo chiaro e coinvolgente : è bravo ...molto bravo !!!
Finalmente un'analisi lucida ed oggettiva senza afflati emotivi ...quanto buon senso ....lo avessero i nostri politici e i mediatori diplomatici complimenti Professore ad Majora
La storia ci insegna che le paure della Russia sono plausibili. Anche la chiesa ha contribuito a questa russofobia quando dicevano che i Russi si mangiavano i bambini.
Questo video nella sua brevità ti fa capire e riflettere su molte questioni. Peccato Professore non averla vista in qualche trasmissione per spiegare la Vera storia ma, in realtà, sappiamo tutti il perché …
Grazie professore, una trattazione completa in tutto, anche nell'ammettere con saggezza che non possiamo sapere tutto oggi. Resta il fatto che.... Se non vuoi avere bisticcio col condominio.... Non mettere la spazzatura sulla porta del vicino di casa....
@@mariasilviatesi L' ONU ha già fallito con comportamenti ambigui o con decisioni imposte dalla una delle potenze di turno. L' ONU non ha mai avuto e non avrà mai in futuro alcuna autorevolezza sulle dispute tra nazioni, gruppi etnici e quant'altro.
@@mariasilviatesi peccato per te, CHE NON CAPISCI CHE CI È ANDATO ALL' ONU ( ESSENDO LA RUSSIA MEMBRO PERMANENTE), PURTROPPISSIMO PERÒ L' ONU SE NE È FOTTUTA ALTAMENTE ( L' AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO È INADEMPIENTE) SIN DA QUANDO L' UCRAINA DI POROSHENKO NON HA RISPETTATO GLI ACCORDI DI MINSK
Nessuno, infatti voglio sperare che Barbero stia riportando l' opinione di russi o filorussi. Quante volte li abbiamo sentiti affermare :" avevano promesso di non espandersi "ecc. ecc.
Non si menziona, ma è altrettanto importante la paura dei paesi cobfinanti con la russia, terrorizzati della medesima che hanno richiesto a gran voce l'entrata nella nato
questa volta non è molto imparziale, ha tralasciato il fattore più importante: la nato si è espansa a est non solo per sua volontà, ma gli stessi stati ex-sovietici hanno fatto richiesta. Se questi hanno voluto allontanarsi e difendersi dal cremlino credo che una ragione ci sia, non possiamo limitarci a dire "sticazzi, putin non vuole che vi uniate a noi, quindi subiteli, da bravi", sarebbe stupido. La Russia semplicemente non ha nulla da offrire, non può lamentarsi che sia colpa nostra, con le risorse che hanno avrebbero potuto tenerci per le palle in ogni senso e senza doverci ricordare ogni 3 per 2 che hanno arsenale nucleare, ma non è così, perchè se c'è una cosa che i russi non sanno fare e proprio far stare bene e arricchire il loro popolo.
@@qualcunoacaso4865 Il fatto di fare richiesta non implica l'ingresso automatico nella NATO. Occorre l'assenso unanime dei paesi appartenenti all'alleanza. Sarebbe il caso di smettere di dire cose come "non è la Nato che si espande, sono gli altri che vogliono entrare". Non è così, in realtà sono vere entrambe le cose.
@@Set10100 sottointeso, ma si, ovvio. Potrebbero anche dire di no, ciò non di meno sono i singoli stati a fare domanda, non la nato a chiedere loro di unirsi, e direi che incolpare la nato è forzato. Sì, sanno di far incazzare putin, ma al tempo stesso non è la nato a pressare per entrare.
sono un po' perplesso da questo video del Professore. se da una parte sono d'accordo nel paragonare la visione di Trento e Trieste con quello che potrebbe aver usato Putin per giustificare internamente l'invasione Ucraina, dall'altro proprio il fatto che stiamo parlando di concetti geopolitici propri dell'inizio del '900 dovrebbe evidenziare come la loro applicazione oggi, in un quadro in cui disponiamo di strumenti di politica sovranazionale ben più articolati, è decisamente fuori tempo massimo. la questione della "minaccia NATO" che aveva promesso di non espandersi a est torna sempre nel più ampio discorso della sovranità nazionale, perchè ricordiamoci che sono state le nazioni dell'ex blocco sovietico a fare domanda di ingresso. doveva essere loro impedita l'adesione perchè sennò la Russia poteva averne a male? è davvero libero un paese la cui politica estera è limitata da quello che pensa il vicino? e la battuta sui missili ai confini è abbastanza fuorviante: il Professore sa perfettamente che la NATO non aveva basi permanenti nei paesi confinanti con la Russia, proprio in ossequio all'accordo ricordato. e che le basi nei paesi baltici sono state approntate solo dopo l'intervento russo in Crimea, intervento che è stato in gran parte sopportato nonostante i malumori. quindi prima del 2014 la Russia non aveva nessun missile ai confini nè alcuna ragione di sentirsi "minacciata". interessante invece la questione della "paranoia", e sarebbe bello poter chiedere al Professore come la inquadra in un contesto storico, anche alla luce dei rapporti di parentela che legavano la monarchia russa a quelle occidentali fino al secolo scorso.
Sono d’accordo con te, penso sia troppo semplicistico paragonare totalmente le due vicende(trento e trieste con l’ucraina) anche perché quello che risulta alla fine, non è altro che due azioni in contesti mondiali e storici completamente diversi. Parliamo di una guerra d’indipendenza italiana dove in quell’epoca era all’ordine del giorno le invasioni da parte di potenze straniere, e mi permetto di dire che le nostre guerre di indipendenza siano state quantomeno “giuste” sotto un punto di vista ideologico. La guerra di putin, invece, trovo che sia un oltraggio alla recente volontà di porre fine alle guerre; non solo, abbiamo cambiato mentalità e oggi parlò di potenze quelle che dominano in campo economico e non militare. La russia però è ancora una sorta URSS che punta solo sulla bellicosità ed estremizzazione della loro potenza in quanto “superiori”. Quindi, questa paranoia è anche un bel po’ ipocrita, del tipo: “io ho paura di essere invaso ma quando mi fa comodo lo faccio anche io”. Secondo me questo è un pretesto bello e buono per convincere che questa sia una giusta guerra. Noi dell’occidente non saremo santi ma penso che dal secondo dopoguerra stiamo cercando di cambiare mentalità e comprendere dai nostri sbagli, o almeno in parte.
dovresti chiederti pero' visto che si hanno a disposizione mezzi diversi da quelli che si usavano nel 900, perche' si e' insistito da parte nostra proprio con uno del 900, la NATO. Non sono d'accordo che entrare o meno nella NATO sia un fatto di autodetermonazione dei popoli. e' una alleanza militare e si entra per invito, non e' il circolo del tennis o delle boccie. Se l'entrata di un paese puo scatenare una crisi geopolitica, mi sembra sia nell'interesse di tutti fermarsi a ragionare un po'. Come mai l'EU che sta pagando i costo maggiori, oltre all'Ucraina e alla Russia, non ha voce in capitolo su questa allenaza militare, ormai obsoleta e esclusivamente priezione di potenza degli Stati Uniti in Europa? e poi visto che sembra con grande sorpresa che la Russia e i suoi leader continuano a vivere ancora nel 900 e credono di essere ancora una superpotenza globale, come mai i nostri politici siano cosi' repentinamente passati da rassicuranti tecnocrati interessati ai punti di PIL e percentuali di spread, a ferventi militaristi? Con questo nessuno sta minimamente insinuando che la razione russa sia giustificabile, che le paure ataviche del popolo russo siano oggi giustificabili, ma almeno che il tutto sia cosi' dannatamente prevedibile e quasa volutamente cercato e' il minimo ed anche una persona moderata e rassicurante come Barbero lo ha chairamente messo in luce tracciando un parallelismo davvero forrte con la nostra storia recente. Poi chi avrebbe deciso che nel 2000 ormai la guerra sia fuori dalla storia? ancora noi occidentali con la nostra logica che una guerra non conviene a nessuno (stessa storiella che rircolava all'inizio del 900) pensando che tutti debbano starci dietro (anche chi nel frattempo non si e' arricchito per niente) ma purtroppo non e' cosi e lo abbiamo visto ripetutamente dal crollo del muro di Berlino in poi. Per quanto rigiarda la paranoia russa e' facilmente inquadrabiile nel contesto geopolitico che la Russia occupa, senza barriere naturali a protezione delle potenze Occidentali, le quali hanno ripetutamente cercato di annientare l'orso russo finendo inevitabilmente sconfitte anche a costo di ingentissime perdite umane. Basta pensare che di fatto la 2 guerra mondiale l'hanno vinta loro perdendo 25 milioni di persone. Gli Usa e Regno Unito insieme non arrivano a 1 milione. I leader valgono poco in un contesto cosi' ben delineato, se vogliono passare alla storia devono farsi interpreti del sentimento del loro popolo, guidandolo ma sempre assecondandolo. TI consiglio se vuoi approfondire, vedi i video di Limes sul youtube, oltre alle lezione di George Friedman, forse il maggiore geopolitico della sotria recente, e del professor Maersheimer, anche se devi masticare un po' di inglese. Comunque sarebbe interessante la lasciare a barbero la possibilita' di dire queste cose in TV!
perplesso e molto deluso. Barbero si è bevuto la versione della propaganda russa. Perchè ha aspettato il 2022 per sentirsi minacciato dalla NATO? Prima non si sentiva minacciato? A EST ha la Cina che è una potenza imperialista. Non si sente minacciato? Due settimane prima del 24 febbraio hanno chiesto a Putin se avesse intenzione di invadere l'Ucraina, e lui ha risposto che non lo avrebbe fatto. Se si sentiva minaccato perchè non lo ha ribadito in quella occasione? Le deportazioni forzate, gli stupri e i campi di concentramento che scopo avrebbero nella "strategia" putiniana di difendersi da questa inesistente minaccia? E potrei andare avanti....... E' davvero triste vedere Barbero ridursi al basso livello di orsini. I veri motivi di questa guerra sono i soliti di sempre. Conquistane nuove terre ricche, fare soldi per se e la propria cerchia (chissenefrega del popolo), e nel caso dell'ennesimo tiranno egocentrico, passare alla storia come il conquistatore di qualcosa per dare da mangiare al proprio ego insaziabile. Tutto il resto è solo propaganda. E la propaganda è sempre servita per due categorie di persone: Quelli con poco sale in zucca (che ci devono credere senza aver compreso bene a cosa stiano credendo) e quelli più "furbi" (che ci guadagnano economicamente nel farlo sapendo bene che si tratti di sola propaganda, e quindi mentendo ed ingannando di proposito).
@@torres_xp9089 o forse siamo soltanto ipocriti salvo mettere la ipocrisia riposta nell'armadio quando è scomoda perché la faccenda scotta da vicino Purtroppo nel momento in cui lei dice che noi avevamo ragione e loro invece oggi hanno torto, sta facendo il doppiopesismo di cui accusa i russi. Ma lo decide lei l'orologio della storia? O io? O noi occidentali da soli? Siamo sempre lì Egoismo e ancora di più egocentrismo, quindi eurocentrismo. Quando nell'ottocento noi ci scannavamo nel nome di quello che allora stimavamo un alto ideale, cioè quello nazional-nazionalista (o se preferisce patriottico: si ricordi però che pure all'azov si considerano patrioti), eravamo noi nel giusto, noi avanguardia del mondo, noi santi ed inventori di un nuovo ecumene di libertà dei popoli (cosiddetta). E bollavamo coloro che stavano anche bene nei cari vecchi imperi multietnici dove si conviveva tutti in pace, come dei maramaldi traditori del sangue patrio... Ora che la nazione è passata di moda dalle nostre parti, deve automaticamente passare dalle altre? Non sappiamo uscire dalla pretesa inconscia (inconscia proprio in senso freudiano) di essere noi la guida filosofica dell'umanità intera. Il nostro tempo è il tempo di tutti, nella nostra stupidità vanesia. Tipo re sole. "sua maestà non gradisce più l'azzurro: ora l'azzurro è demodè e da vecchi. Ora va il rosa. Viva il rosa!" Piccola nota di merito. Il nazionalismo, il revanscismo e tutto il loro codazzo di lutti e tragedie, lo abbiamo insegnato noi al resto del mondo. Ora i cattivi maestri ravvedutisi per strada (sempre a loro insindacabile e perfetto giudizio, mi raccomando) piagnucolano si strappano le vesti e rimproverano gli allievi? Mi torna in mente il grande De Andrè in Bocca di Rosa "parlano sentendosi come Gesù nel Tempio. Dispensano buoni consigli quando non possono più dare il cattivo esempio"
Non solo l'impero AustroUngarico aveva scuole per Italiani, ma diversi italiani hanno combattuto per l'Austro Ungheria, paese ancora più multietnico della Russia , Trieste tra parentesi era città più ricca e viva sotto l'impero d'Austria. Tutti gli stati multietnici danno origine a problemi simili guerra civile Iugoslava compresa.
È importante non dimenticare che la storia delle "terre irredente" era solo una scusa,la vera ragione era che l'Italia aveva mire "espansionistiche" (altrimenti perché non "redimere" anche il Canton Ticino?...parlano italiano!...)gli italiani hanno bombardato le nostre case e ucciso parte delle nostre famiglie e come aveva ammesso anche Mussolini : i Trentini non saranno mai italiani di mente...
@@NoName-hg6cc scusi ma quanti erano i volontari italiani? gli ufficiali di completamento italiani erano tutti studenti universitari reclutati a forza e mandati a morire in prima linea con perdite in percentuale superiori alla truppa. È lì che sono nate le condizioni che hanno permesso la nascita del fascismo e la seconda guerra mondiale, che a sua volta ha causato la cacciata di istriani e dalmati una volta persa la guerra. La prima guerra mondiale NON era da fare.
L'impero austroungarico aveva scuole per italiani, sì, ma l'università a Trieste non la concesse mai. L'aspirazione a fare di Trieste sede universitaria, negli anni antecedenti alla prima guerra mondiale, fu al centro di acute tensioni fra la componente italiana della città e le autorità austriache, che rifiutarono ripetutamente di darvi seguito. Per non parlare dei fatti di Innsbruck.
Alla base di una parte dei ragionamenti ripresi nel video ci sono delle inesattezze metodologiche che onestamente non mi sarei mai aspettato da un professore del calibro di Barbero. Rimango basito.
Potrebbe parere pure una semplificazione eccessiva paragonare Trento e Trieste con Donesk e Lugansk, però fa capire una delle motivazioni che ha spinto la Russia a combattere.
@@Set10100 no! oggi nessuno in questo paese si sognerebbe mai di sostenere un intervento militare in un paese limitrofo per la difesa di persone che parlano italiano, nessuno dalla classe politica alla gente comune e questo perché il livello di cultura e democrazia del 2022 non è quello di 100 anni fa. In ucraina non era in atto un genocidio dei russofoni ma una forte discriminazione che per quanto possa essere considerata da condannare di certo non giustifica nemmeno lontanamente un intervento militare russo.
@@mdhdshshs6868 Mi sai spiegare dove e quando avrei scritto che l'invasione russa sia in qualche modo sostenibile o giustificabile? Secondo te io penso che nell'attacco all'Ucraina ci potrebbero essere delle attenuanti? E da cosa lo avresti dedotto? La tua risposta non ha NESSUNA ATTINENZA con quello che avevo scritto. Io non ho fatto nessuna considerazione di ordine morale. Nella storia, piaccia o non piaccia, queste cose si sono ripetute molte volte, e guardando il problema da questo punto di vista, purtroppo i 100 anni di cui parlavi sono un dettaglio. Non è bello ma è così.
@@mdhdshshs6868 Considerando poi che metà degli ucraini parla russo regolarmente. Lo stesso Zelensky è russofono. Questa cosa degli ucraini che si sentono russi è un po' un mito ma non molto reale. Era più vera 20-30 anni fa, ma adesso no. A esclusione del Donbass i russofoni ucraini si sentono ucraini, non russi. Un po' come gli scozzesi e Irlandesi non si sentono inglesi anche se sono anglofoni.
@@mdhdshshs6868 non si chiama cultura e democrazia ma vigliaccheria menefreghismo svendita allo straniero in cambio del vil denaro e ragionare col "eh ma se tanto è brutto e non ti piace e ti trattano male, vattene, che ci stai a fare lì", ignorando bellamente l'attaccamento alla propria terra natia che una persona potrebbe (dovrebbe?) avere. Invece la cosidetta cultura di cui tu parli è quella dell'egoismo e del "basta che sto bene io" e del continuo arrangiarsi per schivare le merde nel fiume in cui ci si ostina ad arrancare. Ma pulirlo sto fiume invece? A noi di come stanno i nostri vicini di casa mediamente non frega un cazzo, figurati se ci frega cazzo dei connazionali bistrattati all'estero. Peraltro questa evirazione del nostro amore patrio e del senso di unità nazionale è stata voluta dopo la guerra persa per sodomizzarci fino a renderci geopoliticamente impotenti. Come infatti ormai siamo. E come spesso accade a prenderla a quel posto, alla fine ci si rassegna. Ed anzi piace pure. I russi hanno uno stile più risoluto. Noi cerchiamo di ignorare raggirare fregare con sotterfugi un'imposizione che non ci piace da parte del mondo esterno. Altri popoli, quelli con la maiuscola (non sto a dire quali siano) li abbattono a testate gli ostacoli. Lottano per cambiarli. Ci sta bene essere così? Ti sta bene essere così? Ok. Ma non essere ipocrita con l'ammantarti di chissà quale cultura superiore. Noi siamo il paese che ha lasciato massacrare migliaia di italiani nelle foibe. E che non ha fatto nulla per impedire l'esodo istriano. Anzi sì, li maltrattavamo anche noi perché venivano a rubarci il lavoro. Siamo il paese che sputava addosso a quei poracci che fuggivano perdendo tutto per salvare almeno la pelle, perché se scappavano dal paradiso comunista (che ingenuità: non verso il comunismo ma verso gli jugoslavi) dovevano certo essere dei reprobi fascistoni... Come ho detto prima, hanno lavorato bene per tirare fuori di noi all'ennensima potenza il nostro classico andazzo, da sempre esistito, ma che almeno prima della guerra si cercava di contenere: "Franza o Spagna basta che se magna" Anzi, basta che IO mangio
Parla per te e per chi dà retta al tg5,che in Italia ormai e la TV a decidere cosa deve pensare il popolo, è stato deciso che zelensky è un eroe e Putin il nuovo Hitler e in Italia tutti convinti sia cosi senza sapere cosa sia successo prima
@@micheleruiu3749 Tutti e due sono dei fantocci messi su dai poteri forti dei rispettivi Paesi. Uno con una campagna mediatica stile Berluscao. Anche noi, popolo di lavoratori, abbiamo demolito la nostra nazione votando un imprenditore che l'ha distrutta totalmente.
Ue’prof,veda un po’ di mantenersi libero com’è,che noi(e siamo tanti)abbiamo bisogno di chi riesce a dar voce alla ragionevolezza e al raziocinio Grazie
La promessa a Gorbacev è stato un accordo verbale tra due capi di Stato che non poteva in nessun modo andare oltre i rispettivi mandati. Il memorandum di Budapest del 1994 invece è stato un trattato internazionale multilaterale. Tra l'altro poi non è che la NATO si sia espansa come una marea imperiale verso est, sono stati i paesi dell'ex patto di Varsavia a fare esplicita richiesta di adesione e sono stati ammessi dopo un lungo iter e accesi dibattiti. Anche il paragone con l'Italia del '15 fa acqua: altro mondo, condizioni completamente diverse. Per dirne una: i partiti filorussi erano in netta ascesa in ucraina prima dell'invasione e Zelensky in caduta libera. Zelensky che tra l'altro era russofono, tanto che veniva preso in giro per il suo ucraino marcato da forte accento russo (quindi anche la questione della discriminazione è complessa, relativa a certi ambienti e non generalizzata).
Il memorandum di Budapest > Ucraina rinuncia alle testate nucleari (per non minacciare la Russia) in cambio dell'integrità territoriale > sempre Ucraina dal 2008 intende entrare nella NATO (Membership action plan) e quindi poter ospitare testate nucleari in grado di minacciare la Russia. MAP rinunciato dal presidente eletto democraticamente Yanukovich e fatto fuori con un colpo di Stato (perché questo è Euromaidan). Contano solo i rapporti di forza, URSS si stava dissolvendo non ha potuto pretendere nulla per iscritto, la Russia non poteva neppure richiedere indietro la Crimea. Ora i rapporti stanno cambiando, il mondo unipolare americano è in declino. Avanzano la potenza cinese, russa, indiana ecc.
@@mala19297 Ricapitoliamo la Storia Per decenni il mondo democratico-capitalista occidentale guidato dagli USA e il mondo sovietico-comunista orientale guidato dall’URSS si sono guardati in cagnesco. Poi alla fine degli anni ‘80 e all’inizio degli anni ‘90, il mondo sovietico-comunista orientale guidato dall’URSS, improvvisamente e inaspettatamente, implose. É difficile comprendere come ciò prese, in fondo, di sorpresa tutti quanti, … soprattutto per la marcata intensità dell’implosione. E il leader Michail Gorbačëv con il cappello in mano chiese, per piacere, agli Occidentali, mentre il loro mondo franava fragorosamente, di non approfittarne. E gli Occidentali risposero “a voce” in modo affermativo. Anche perché non erano nemmeno preparati per approfittarne. Ma furono solo parole, solo bla … bla … nessuna reale promessa, nessun accordo scritto D’altra parte, non poteva essere altro. La Russia non era infatti in grado di offrire alcuna contropartita. Un vero patto è un “do ut des”. Un vero patto è uno scambio che dovrebbe essere all’insegna del win win, a mutuo vantaggio. La Russia chiede che la NATO non si allarghi a Est … e in cambio che cosa offre? Gli Occidentali, sul momento, danno generiche rassicurazioni verbali, ma perché il Presidente Gorbačëv non chiese garanzie scritte e controfirmate? Perché il Presidente Gorbačëv è con il cappello in mano mentre il suo mondo che si sta sgretolando: non ha forza di chiedere alcunché. Perché il Presidente Gorbačëv è con il cappello in mano mentre il suo mondo che si sta sgretolando: NON HA NULLA DA OFFRIRE IN CAMBIO, rispetto alla richiesta, rivolta alla NATO, di “auto-ammanettarsi i polsi”. E quindi le parole, il bla… bla… fra NATO e i leader russi non possono che essere aria fritta. E poi che accadde? Accadde che i vari Paesi dell’Europa dell’Est cominciarono a bussare freneticamente alla porta della NATO e a chiedere di entrare nella NATO. E perché Paesi sovrani indipendenti e autonomi avrebbero dovuto liberamente scegliere - con tutta quella fretta - di chiedere di entrare nella NATO, un organismo militare di mutua difesa? Perché avevano assaggiato lo Scarpone Russo e non volevano più saperne della protervia imperialista russa. Sapevano che la Russia in quel momento era in difficoltà, ma sapevano che, una volta uscita dalle difficoltà, la Russia avrebbe potuto ricominciare ad assumere un atteggiamento guerrafondaio e imperialista. Come è stato.
Quando Alessandro Barbero parla di storia antica è un piacere ascoltarlo. Quando parla dell'oggi-ieri esprime opinioni (e sottolineo "opinioni") che esprimono, IMHO, faziosità e settarismo d'accatto. Un esempio, fra i tanti: quello della “promessa” che la NATO (minuto 13:07) non si sarebbe mai (?) allargata a Est. Ricapitoliamo la Storia per capire di che razza di promessa si trattava. Per decenni il mondo democratico-capitalista occidentale guidato dagli USA e il mondo sovietico-comunista orientale guidato dall’URSS si sono guardati in cagnesco. Poi alla fine degli anni ‘80 e all’inizio degli anni ‘90, il mondo sovietico-comunista orientale guidato dall’URSS, improvvisamente e inaspettatamente, implose. É difficile comprendere come ciò prese, in fondo, di sorpresa tutti quanti, … soprattutto per la marcata intensità dell’implosione. E il leader Michail Gorbačëv con il cappello in mano chiese, per piacere, agli Occidentali, mentre il loro mondo franava fragorosamente, di non approfittarne. E gli Occidentali risposero “a voce” in modo affermativo. Anche perché non erano nemmeno preparati per approfittarne. Ma furono solo parole, solo bla … bla … nessuna reale promessa, nessun accordo scritto D’altra parte, non poteva essere altro. La Russia non era infatti in grado di offrire alcuna contropartita. Un vero patto è un “do ut des”. Un vero patto è uno scambio che dovrebbe essere all’insegna del win win, a mutuo vantaggio. La Russia chiede che la NATO non si allarghi a Est … e in cambio che cosa offre? Gli Occidentali, sul momento, danno generiche rassicurazioni verbali, ma perché il Presidente Gorbačëv non chiese garanzie scritte e controfirmate? Perché il Presidente Gorbačëv è con il cappello in mano mentre il suo mondo che si sta sgretolando: non ha forza di chiedere alcunché. Perché il Presidente Gorbačëv è con il cappello in mano mentre il suo mondo che si sta sgretolando: NON HA NULLA DA OFFRIRE IN CAMBIO, rispetto alla richiesta, rivolta alla NATO, di “auto-ammanettarsi i polsi”. E quindi le parole, il bla… bla… fra NATO e i leader russi non possono che essere aria fritta. E poi che accadde? Accadde che i vari Paesi dell’Europa dell’Est cominciarono a bussare freneticamente alla porta della NATO e a chiedere di entrare nella NATO. E perché Paesi sovrani indipendenti e autonomi avrebbero dovuto liberamente scegliere - con tutta quella fretta - di chiedere di entrare nella NATO, un organismo militare di mutua difesa? Perché avevano assaggiato lo Scarpone Russo e non volevano più saperne della protervia imperialista russa. Sapevano che la Russia in quel momento era in difficoltà, ma sapevano che, una volta uscita dalle difficoltà, la Russia avrebbe potuto ricominciare ad assumere un atteggiamento guerrafondaio e imperialista. Come è stato.
Condivido e aggiungo il disgusto per questo intollerabile ricorso al"l'abbiamo fatto anche noi" che accomuna Barbero all'opinione del barista sotto casa, senza offendere i baristi che a volte sono più saggi di tanti predicatori prezzolati
chiese pure tanti soldini agli americani,e poi gli americani non potevano promettere di far entrare o non far entrare uno stato nella NATO perche devono decidere i stati europei come sta facendo ora la turchia
In Italia stiamo avendo grossi problemi di libertà di espressione. Se non ti allinei al racconto dei media occidentali, ricevi il disprezzo, il disgusto e l'odio di chi ti ascolta. Il prof. Barbero è stato come al solito coraggioso. Ha espresso un'opinione scomoda, attraverso un'analoga ancora più scomoda ma perfettamente calzante, secondo me. Forse non ci si rende ancora conto della portata epocale di quello che sta accadendo oggi. La guerra in Ucraina non è una guerra locale, che dura un certo periodo di tempo e poi finisce. La guerra in Ucraina è l'inizio dell'attacco all'occidente. E questo attacco ci rende chiaro come stiano cambiando gli equilibri geopolitico-economici mondiali. Detto questo, con il senno del poi, ad oggi mi sembra che sia legittimo ritenere che la NATO si sia comportata in maniera superficiale nell'accettare le richieste di ingresso degli stati dell'est Europa. È chiarissimo che uno stato può fare richiesta di entrare nella NATO. Ma la Nato può anche rifiutare quella richiesta, non deve necessariamente accettare tutti. Adesso, a causa di questa politica così leggera, siamo alle porte di un conflitto mondiale, con un'economia traballante e un'emergenza climatica che non guarda in faccia a nessuno. Nel frattempo ci sono state decine di migliaia di morti e chissà quanti altri ce ne saranno. La Russia non poteva chiedere nulla? Credo che una potenza militare con 6000 testate atomiche, anche se in crisi, abbia comunque qualcosa da offrire. Forse ancora non è chiaro che oggi ci troviamo sotto scacco Russo, tra la minaccia dell'atomica e la minaccia di affamare il mondo, mentre siamo in una situazione di siccità (per non parlare del taglio dei rifornimenti di petrolio e gas). Alla luce di tutto questo, ha fatto bene la NATO a fare le esercitazioni militari vicino al confine Russo? Ha fatto bene a scegliere di accettare le richieste degli stati dell'est Europa? Io direi proprio di NO. Ripeto, siamo all'inizio di una fase storica che è soltanto iniziata. Chissà cosa ci aspetta. Ritornando al paragone con l'ingresso dell'Italia nella prima guerra mondiale, in quel momento nessuno si immaginava cosa sarebbe successo dopo (nei 30 anni successivi), altrimenti credo che non sarebbero entrati in Guerra.
Sarebbe interessante analizzare i sottobanco in tercorsi tra gli USA e Gorbaciov. Forse si potrebbe inquadrare meglio la cosiddetta "implosione" dell'URSS.
@@mimmo1988able Hai ragione da vendere. Lo splendido isolamento geografico e le grandi risorse naturali ed economiche, portano gli USA a sentirsi autorizzati a gestire il mondo come se fosse una loro proprietà, aiutati in questo da tanti servi sciocchi inconsapevoli di essere diventati schiavi.
Esimio professore vorrei chiedere se pensa che la volontà di liberarsi dalla Russia dei popoli dei paesi dell’ex patto di Varsavia conti qualcosa. la Nato poteva non farli entrare nell’alleanza ma in quei paesi c’era e c’è un forte risentimento verso la Russia. Conosco un po’ meglio il caso estone perché lì ho avuto una società, nel periodo sovietico vivevano in un regime assolutamente oppressivo, oltre alla mancanza di libertà di stampa e di parola non potevano spostarsi da una città ad un’altra senza averlo notificato alla polizia, non potevano lasciare il paese se non autorizzati, ai bambini adolescenti insegnavano ad usare le armi per difendersi dell’invasione occidentali che sarebbe sicuramente avvenuta. Il risultato fu che nel 1991 ai russi fu tolta la cittadinanza e avrebbero potuto riottenerla soltanto dopo l’esame di lingua estone che è diversissima da quella Russa. I russi ci sono in tutti i paesi ex urss perché la gente veniva costretta a spostarsi armi e bagagli secondo le decisioni del poter centrale, ci sono in Abkhazia dove la Russia muove guerra per “difenderli”.
Esatto, nell'analisi si tralascia sempre questo aspetto, i paesi ex Urss vedono la Russia come un nemico e hanno x libera scelta aderito alla nato. Il paragone con Trento e Trieste non regge proprio professore, li eravamo in corso di guerra, qui c'è stata occupazione di uno stato sovrano
@@sator3946 posso farti una domanda di curiosità? Cosa avrebbero dovuto fare i neri guidati da Mandela in Sudafrica dopo la fine dell'apartheid? Tu cosa avresti fatto fossi stato Mandela?
@@gabrieleguerrisi4335 Quello che ha fatto Mandela. Nel suo caso i bianchi vivevano lì da secoli ormai ed erano per di più una parte vitale dell'economia
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E grazie per i libri consigliati
Sarei interessato a sentire qualcosa sulle PARANOIE degli USA, tanto per avere un contraltare.
Vorrei vedere le reazioni degli USA se qualche ipotetica nazione si permettesse di piazzare missili, armi nucleari e truppe ai suoi confini.
Non dimentichiamo l'episodio di Cuba ( nemico ideologico di sempre) che avrebbe potuto innescare la terza guerra mondiale.
Nel suo comodo isolamento geografico si può permettere di esportare in tutto il mondo guerre e disastri sociali, confidando nella quasi assoluta impunibilità.
Una degna erede dell'imperialismo inglese, autore dei grandi casini politici e sociali lasciati nell'Asia centrale e pronto a darsela a gambe quando gli eventi precipitano.
Si punta ad enfatizzare l'intervento dei russi come la violazione di uno stato sovrano, facendo finta di non vedere la minaccia concreta operata dagli Usa tramite la SUA Nato.
Un discorso a parte meriterebbe l'analisi delle pressioni esercitate dai poteri forti Usa (lobby delle armi, della finanza, dei militari, ecc.) ma il brodo diverrebbe eccessivamente lungo.
nel suo ammirabile e quanto mai difficile sforzo di offrire una versione non di parte (non-biased) ci sono degli aspetti che penso sia importante sollevare. le scrivo solo in parte conscio dei miei biases.
a. lei si basa su alcuni fatti errati.
1. min 3-5 quelle aree non sono occupate in maggioranza da russi (min 3:35). si corregge poco dopo.
2. min 2:50 le scuole in russo ci sono. le offro altre informazioni: zelensky nel 2019 ha solo abolito una legge (introdotta nel 2012 dal presidente filorusso yanukovic) considerata da alcuni come anticostituzionale, che rendeva il russo lingua ufficiale regionale. senza contare che zelensky ha probabilmente reagito in funzione di un’invasione che già era in atto. forse e’ importante dirlo
3. min 2:57. le zone dell’est non sono abitate da russi. semmai sovietici. e se deve per forza andare indietro nel tempo, per assurdo si arriva a dire che i veri ‘russi’ sono a kyiv. esagero un po’: e’ come dire che i romani di oggi si sentono parte dell’impero romano (cosa che si sente allo stadio e fa sorridere).
e
b. manca di 3 aspetti fondamentali.
1. ripeto perche e’ importante: la risposta di zelensky e’ funzione di una aggressione già in corso;
2. la lingua (come dice lei) e’ profondamente radicata, sicuramente come il portoghese per i brasiliani, e non e’ ragione di un attacco assassino e spietato. non e’ una ragione in senso stretto, e dunque va ridimensionata come ‘ragione di guerra’. a tal fine andrei a cercare di capire le ragioni di yanukovic del 2012 piu che affermare che i poveri “connazionali oppressi” siano stati privati di un qualcosa che non esiste. infatti zelensky ha solo riportato lo status quo di una nazione sovrana. le ricordo inoltre che quelle popolazioni emergono dal trauma dell’unione sovietica e della sua rottura. se vuole andare indietro 100 anni anche dalle sofferenze dell’holodomor. lei è un serio punto di rifermento per le persone e ha una responsabilità di conoscere a fondo i fatti locali prima di fare paralleli o permettere facili conclusioni.
3. “la corda a livello propagandistico” e’ termine azzeccatissimo, quello che lei manca e’ che essa emerge nel campo affettivo dalla stimolazione di una paura umana (ad esempio incertezza) che manca di consapevolezza e spesso fa leva proprio sul nazionalismo e genera violenza.
aggiungo una conclusione, non si tratta perciò di “responsabilità del dominatore” di “salvare gli oppressi” bensì di un mezzo di propaganda sfruttato da pochi. ipotizzo anche per altri scopi più importanti, come ad esempio l’allargamento territoriale fino ai carpazi, includendo la maggior parte del mar nero, o un furto di risorse naturali, e perché no, anche le note fissazioni ideologiche di un noto assassino di persone e di diritti umani.
min 7+
la paranoia e’ un’altra paura spesso non consapevole. rimane responsabilità delle parti coinvolte nella situazione attivarsi affinché emerga maggiore consapevolezza. ci tengo a chiarire in questo il ruolo dell’occidente.
cosa che, come lei concorda in altri video, non giustifica affatto l’aggressione.
Professore, non sono d'accordo su vari punti : la fascia costiera dall' Istria alla Dalmazia , arcipelaghi dalmatI , compreso il Litorale Montenegrino [ Bocche di Cattaro] , che costituisce la parte meridionale di essa, fino ad arrivare al lago di Scutari, [ con la celebre cittadina balneare di Dulcigno ( in serbo croato Ulcinj)], confine naturale colla limitrofa Albania , È VENEZIANA ( ITALIANA , QUINDI, ESSENDONE L' ITALIA LA NATURALE EREDE) DAL XIII SEC. Cioè quando il medioevale Regno di Croazia si dissolse nelle guerre con il Regno d'Ungheria e la Serenissima ( in un certo periodo c'entrò anche il Regno angioino di Napoli, se non erro). Ho letto molto nel passato su questo argomento ma non ricordo esattamente , ora, rileggero' comunque. E da questi ricordi ho tratto queste conclusioni. Anche perché, da piccola, sono stata testimone del delicato periodo di riappacificazione tra l' allora Jugoslavia del maresciallo Tito ( Josip Broz) e l' Italia, per cui si riaprirono le frontiere per una circolazione libera tra idue popoli e relativi rapporti commerciali turistici etc, con la mia famiglia ho villeggiato in Jugoslavia: ad Abbazia (escursioni a Rovigno, Portorose, Spalato, rovine archeologiche di Salona [ Solin ]) ; Cattaro ( escursioni a Ragusa [ attuale Dubrovnik]; Cettigne, [ antica capitale del glorioso, indomito stato teocratico Principato-Vladikato, (eterno, acerrimo nemico dei Turchi nelle lunghissime guerre di difesa territoriale dagli assalti imperialistici di quest'ultimi) e poi Regno del Montenegro , Isolotto di Santo Stefano [Sveti Stefan], antico covo di pirati , trasformato in un pittoresco luogo di vacanze celebre dal tempo di Tito;
Ulcinj, altra celebre località balneare montenegrino. Ebbene quando Venezia conquistò Istria e Dalmazia, la fascia costiera era popolata da gente latinizzate da secoli, con delle intrusioni residue retro illiriche comunque assimilate ai Romani. Basta vedere l'architettura di questo paesi citate ( ad esclusione di Cettigne , perché appartenente al Montenegro interno ortodosso; l' altra , Dulcigno, islamizzata , dopo la conquista ottomana del ' 500. Il centro antico è abbandonato , anche perché distrutto, dopo la conquista turca , varie volte da terremoti. È vicino al nuovo e lo si visita.
Comunque ritornando alle terre istro dalmate, solo nel profondo dell' interno sono state abitate dagli Slavi all' epoca della loro diffusione in Europa , tra il.Basso Impero e l' Alto Medioevo. Ci sono quei pochissimi veneti coloniali che parlano l'italiano ed il dialetto Veneto coloniale. Agli inizi anni '60 proibito ora con reciproci accordi ( finalmente) insegnato nelle scuole.
Oltretutto il Veneziano con l'Italiano erano le lingue ufficiali di queste terre. Tutto è impregnato di Venezia fino a laggiu ' , alle Isole Jonie greche. Con la differenza che Corfù e le altre la maggioranza schiacciante era ed è greca cristiana ortodossa. La comunità italiana , non totalitaria comunque, e peraltro legata al patriziato ed alla ricca borghesia mercantile discendente dai Veneziani, fu scacciata quasi in massa, dopo la II G. M., perché tacciata di collaborazionismo con l' invasore italiano del'41. Ma anche qui architettura civile , militare, musica e canti tradizionali, cucina , parlata e termini parla di Venezia.
@@carlodraghi Carlo, mio zio è stato infoibato solo perchè italiano, non era nè fascista nè militare era solo nato a Trieste ma aveva un cognome italiano, che disdetta, fosse stato slavo magari ancora campava e la sua famiglia aveva ancora la sua casa e la sua terra nella amata slovenia e non era stata costretta a fuggire con le pezze al culo e con i loro beni confiscati dagli sloveni, quindi saluti a lei ed alle sue delucrubazioni storiche pro tito o pro montegro o pro slavi. Comunque un grazie anche a nome di tutti coloro costretti a fuggire dalla bella e giusta jugoslavia titina priva di ingiustizie e solidale con tutti compreso quei poveri italiani!
In questa buia e lunga notte della ragione fortunatamente ogni tanto si accende una luce...grazie professor Barbero
Di boiate in questo discorso ne spara anche lui, come la presunta minaccia nato sui confini russi, e la falsità della promessa infranta
@@---Snaporaz--- non sai ascoltare, Barbero ha detto di tutto per far intendere che non é per niente sicuro che la Nato si sia espansa e avvicinata ai confini russi con intenzioni bellicose, ma di fatto si é avvicinata.
@@---Snaporaz--- falsità della promessa infranta???
@@19Marmaduke84 Non sembra ci sia stata alcuna promessa, come confermato dallo stesso Gorbachev.
@@rotting_dreams
La Nato si è espansa per offrire ghirlande di rose, un po come i figli dei fiori?
Il prof di Storia che tutti avrebbero voluto avere!! .... Un GRANDE!!
nemmeno per idea, guarda come è inquinato dalla politica !
i miei piu vivi complimenti al professor Barbero che ha messo fine alle terribile tensioni e diatribe pro tuni e contro putin veramente deplorevoli e oltretutto non storiche...grazie professore
Spiegazione chiarificatrice eccellente! Grazie Prof!👏
Da storico quale sono ringrazio il cielo che Barbero esista...
Il professor Barbero riesce sempre a spiegare le 2 facce della stessa medaglia.. riuscendo a rimanere equilibrato, misurato e super partes... chapeau!
A me non sembra per niente super partes, anzi, mi sembra anche lui schierato tra le nutrite fila degli "orsiniani", e anche tra le fila di quelli che... "E però, anche noi..." Proprio come al bar....
È il migliore ❤️😍
@@giovannim.9725 rispetto la tua opinione ma non la condivido
Super partes? Se avesse fatto riferimento ai fatti accertati in modo preciso, si. Purtroppo non lo ha fatto.
@@carlograncini Opinione tua (e credo di pochi altri fissati con la stupida idea del "se non sei a favore della guerra sei un filoputiniano").
Se tutti gli insegnanti fossero così, saremmo un popolo di scienziati. Complimenti Professore.
Putin guida in modo autoritario?che servile eufemismo...fa comodo, quando si vuole sostenere una tesi,dimenticarsi di quello che la Russia di Putin ha fatti in Cecenia, Georgia, Siria e di quello che sta facendo nel Sahel. Ci siamo già dimenticati dei suoi assassini politici e degli oppositori portati nei nuovi gulag? Nessuno ha letto il libro di Anna Politoskaya?
Il professore, che proviene da studi di storia medievale, conosce le differenze , anche giuridiche, fra governo autoritario, dittatura e totalitarismo? Da come parla, non mi sembra proprio.Mlivia Paltrinieri
@@marialidiapaltrinieri7767 Glielo spieghi lei vadi vadi
Per raccontare la storia così bisogna conoscerla e i professori mediamente sono molto lontani dal dominare la loro materia in questo modo...
Dimenticando 3/4rti delle cose, cioè le più importanti ...
Meraviglioso Barbero, sempre un piacere ascoltarlo
Anche qui il suo più grande insegnamento sono il metodo e la capacità di analizzare ogni evento storico in modo lucido e indipendente,impeccabile.Grazie
Questo uomo deve avere un specie di magia che fa rendere interessante ogni cosa che dice è incredibile
È vero...
Il "re Mida" degli storici
Assolutamente d'accordo!
Non lo sa? Voland gli ha donato un'arte magica, ogni sera, il Professore vola attraverso la città a cavallo di una scopa con la sua Margherita, per raggiungere il sabba.
@@milalaurens1212 no un lo sapevo
Se non esistesse bisognerebbe inventarlo PROFESSOR BARBERO... È talmente preciso ed esaustivo che non so quanti ne esistano su questo pianeta...per me si contano...MENO MALE CHE DA LEI SI IMPARA SEMPRE... INTELLIGENZA E CULTURA NELLE SUE PAROLE NON SI SMENTISCONO MAI💯🙏🏼
Purtroppo non sempre preciso. Nel video ci sono un po' di inesattezze e un paragone ardito: confrontare due situazioni a distanza di 100 anni con 2 guerre mondiali che nel frattempo hanno portato a un cambiamento sostanziale nel modo di concepire le relazioni internazionali, almeno in Europa.
caro grancini la storia non si ripete in modo identico ma in modo analogico. il buon senso e la cultura aiutano a modulare il giudizio ed ad orientarsi nel futuro comportamento sociale.
@@carlograncini la guerra è sempre la stessa ora tra 100 o tra 1000 anni
Grande Barbero, sempre al servizio della verità storica, tanta stima
Grazie professore, sempre breve chiaro e conciso.
Insuperabile, un vero MAESTRO di storia e dialettica.
Non fa una piega. Non è questione di essere filoputin, ma bisogna essere storicamente onesti e il prof. barbero è l'esempio massimo di onestà intellettuale.
Discorso che non quadra dall'inizio alla fine. Zelesny ha pure condotto programmi in TV in lingua russa, da emittenti televisive ucraine, in Russia si era aperta la porta all'occidente, ci sono cantanti ucraini che cantano in lingua russa.
L'Italia non ha mai bombardato tutto l'impero austro-ungarico, ma ha fatto la guerra solo nelle zone interessate.
Putin ha bombardato tutta l'Ucraina, se lo dimentica il pro onesto intelettualmente.
Le nazioni staccate dall'ex URSS sono contente di essere indipendenti, altro che oppresse.
Nessuno costringe i popoli russofoni a rimanere li. Nessuno li opprime. Ma stiamo scherzando proprio.
Grandissimo nel chiarire la situazione sotto il suo reale aspetto
Impeccabile e chiaro come sempre. Grazie, Professore!
"IO SONO OVVIAMENTE DISPOSTO AD AMMETTERE CHE QUESTO E' STATO FATTO IN MODO INNOCENTE, CANDIDO, SENZA AFFATTO PENSARE CHE QUALCUNO AVREBBE POTUTO RIMANERCI MALE" meravigliosa ironia di Barbero, questa frase me la segno
[…] l’occidente nel suo candore e nella sua benevolenza [ironia d’accatto] senza alcuna intenzione di minacciare la Russia [la NATO è un organismo di difesa] però dopo aver promesso a Gorbačëv, che la NATO non si sarebbe mai allargata ad Est ha progressivamente fatto entrare nella NATO tutti i Paesi dell’Europa Orientale […]
Ironia d’accatto!
Ricapitoliamo la Storia
Per decenni il mondo democratico-capitalista occidentale guidato dagli USA e il mondo sovietico-comunista orientale guidato dall’URSS si sono guardati in cagnesco.
Poi alla fine degli anni ‘80 e all’inizio degli anni ‘90, il mondo sovietico-comunista orientale guidato dall’URSS, improvvisamente e inaspettatamente, implose.
É difficile comprendere come ciò prese, in fondo, di sorpresa tutti quanti, … soprattutto per la marcata intensità dell’implosione.
E il leader Michail Gorbačëv con il cappello in mano chiese, per piacere, agli Occidentali, mentre il loro mondo franava fragorosamente, di non approfittarne.
E gli Occidentali risposero “a voce” in modo affermativo.
Anche perché non erano nemmeno preparati per approfittarne.
Ma furono solo parole, solo bla … bla … nessuna reale promessa, nessun accordo scritto
D’altra parte, non poteva essere altro.
La Russia non era infatti in grado di offrire alcuna contropartita.
Un vero patto è un “do ut des”.
Un vero patto è uno scambio che dovrebbe essere all’insegna del win win, a mutuo vantaggio.
La Russia chiede che la NATO non si allarghi a Est … e in cambio che cosa offre?
Gli Occidentali, sul momento, danno generiche rassicurazioni verbali, ma perché il Presidente Gorbačëv non chiese garanzie scritte e controfirmate?
Perché il Presidente Gorbačëv è con il cappello in mano mentre il suo mondo che si sta sgretolando: non ha forza di chiedere alcunché.
Perché il Presidente Gorbačëv è con il cappello in mano mentre il suo mondo che si sta sgretolando: NON HA NULLA DA OFFRIRE IN CAMBIO, rispetto alla richiesta, rivolta alla NATO, di “auto-ammanettarsi i polsi”.
E quindi le parole, il bla… bla… fra NATO e i leader russi non possono che essere aria fritta.
E poi che accadde?
Accadde che i vari Paesi dell’Europa dell’Est cominciarono a bussare freneticamente alla porta della NATO e a chiedere di entrare nella NATO.
E perché Paesi sovrani indipendenti e autonomi avrebbero dovuto liberamente scegliere - con tutta quella fretta - di chiedere di entrare nella NATO, un organismo militare di mutua difesa?
Perché avevano assaggiato lo Scarpone Russo e non volevano più saperne della protervia imperialista russa.
Sapevano che la Russia in quel momento era in difficoltà, ma sapevano che, una volta uscita dalle difficoltà, la Russia avrebbe potuto ricominciare ad assumere un atteggiamento guerrafondaio e
imperialista.
Come è stato.
@@aristarcomonocalpo5290 Veramente la russia ha permesso l'unificazione della germania senza opporsi, in cambio del non allargamento della nato ad est.... le cose se non le sai, salle.
@@Penthotal71 ha permesso l'unificazione in cambio di una politica non intromissiva sulle loro mire espansionistiche sul baltico e per spartirsi la polonia, come la metti la metti, la russia è sempre stata per il conflitto armato e per la dominazione col pugno di ferro senza mai dare poi questo granchè al popolo, basti vedere la situazione adesso, i russi vivono letteralmente con le pezze al culo nonostate sia una nazione ricchissima di risorse la loro economia è basata come quella di paesi del terzo mondo, incentrata totalmente sulla vendita di materie prime. Se i russi aprissero gli occhi capirebbero bene che fare guerre è stupido, soprattutto nella loro situazione, da superpotenza si sta trasformando in stato secondario, non si sa quale sarà il loro (e nostro, che dipendiamo da loro più di quanto dipendiamo dagli americani) destino, ma sicuramente ne usciranno meglio e più in fretta loro, tanto agli oligarchi (che sono gli unici a fare soldi) fare 10 miliardi contro 2 non credo cambi molto
@@Penthotal71 tranquillo sará uno pagato per commentare e convincerci a entrarr in guerra e ad accettare la fame e la miseria per la libertá dell'Ucraina(Ucraina che é pronta ora a sacrificaficare anche fino all'ultima donna perché telecomandata dagli americani)
@@Penthotal71 l URSS (e non la Russia) ha "permesso" la riunificazione della Germania perché non era in grado impedirla. Di li a poco sarebbe crollato tutto il pacchetto URSS e patto di Varsavia. Non esiste alcun trattato in cui la NATO si impegna a non accettare fra i suoi membri paesi del patto di Varsavia. Viceversa esistono trattati in cui la Russia riconosce i confini ucrioni in cambio della restituzione degli armamenti abbandonati li dall URSS.
Finalmente un vero storico che ci racconta come stanno realmente le cose tra Russia e ucraina!
Peccato che la guerra è iniziata nel 2014 quando nel Donbass e in Crimea non c'era alcuna discriminazione: la lingua russa era tollerata e considerata una lingua ufficiale.
Dal 2010 al 2014 c'era persino un presidente dell'Ucraina che era del Donbass!
DOPO l'invasione della Russia del 2014 è OVVIO che a Kiev nascesse un risentimento antirusso!
Ed è lo stesso motivo per il quale Lettonia Estonia e Lituania hanno voluto SUBITO entrare nella NATO, altrimenti ora sarebbero nelle stesse situazioni dell'Ucraina o della Moldavia che spera solo che Kiev resista altrimenti con la "storiellina" della Transnistria ha già la scusa pronta.
Tutti questi paesi conoscono molto bene i russi e non ne vogliono più sapere!
Dimenticandosi una marea di cose importanti. Tipo la zona più ricca come risorse minerarie dell'Ucraina ... ed è solo una ...
Solo un appunto: la legge che obbliga all'uso della lingua ufficiale (l'ucraino) nella sfera pubblica è stata promulgata dal governo Porošenko nel 2019 (legge n° 5670-d), poco prima del passaggio di consegne con Zelensky, che invece ha espresso opinioni contrarie a questa risoluzione. La legge revocava lo status di lingue regionali che era stato attribuito da Janukovič nel 2012 alle lingue parlate da almeno il 10% della popolazione in alcune aree dell'Ucraina (Donetsk, Lugansk, Kherson, Kharkov, Crimea ecc.) Dopo il 2014 ed Euromaidan, la legge dell'autonomia linguistica era diventato uno dei simboli della subalternità di Janukovič alla Russia, e pertanto oggetto di violente critiche da parte di un folto numero di ucraini filo-occidentali.
La cosa più fastidiosa di quell'argomento è che Zelensky aveva fondato la sua campagna elettorale su una promessa di riconciliazione con Russia e UE, per tentare di mettere fine alla guerra del Donetsk ed era stato eletto con tipo l'80% dei voti, roba che in una democrazia è quasi impossibile, da neoarrivato sulla scena. Avrebbe dovuto essere la dimostrazione del fatto che l'ucraino medio era ancora interessato alla pace e all'indipendenza e stava dando alla Russia il beneficio del dubbio.
E Putin ha buttato tutto nel cesso perché perso nelle sue fantasie zariste. E adesso la Russia è in crisi, l'Ucraina ha sostenuto i danni di una guerra e probabilmente ad averci guadagnato è solo l'UE e soprattutto gli Stati Uniti. Il peggior nemico della Russia è la sua classe dirigente.
@@antonioscendrategattico2302?? _elensky ha vinto promettendo pace ma ha continuato a fare la guerra in Donbass, a chiedere testate nucleari da pasizionare sul suolo Ucraino,minacciava di "riprendersi" la Crimea con la forza. _elensky ha fatto tutto il contrario di cio che aveva promesso al popolo che lo ha votato.
Putin ha perso? Staremo a vedere, di certo i popoli Europei finanziariamente ne stanno pagando le conseguenze e sara anche peggio, se non si tolgono le Sanzioni alla Russia, smettendo di seguire le direttive USA.
@@antonioscendrategattico2302 Va detto che anche il "Re del Cioccolato Porošenko" ha fatto i suoi bei danni, cavalcando l'onda nazionalista e porgendo il fianco alle accuse di Putin. Gli accordi di Minsk però, soprattutto il primo, sono crollati per colpa dello sciovinismo criminale dei Repubblichini di Donetsk, soprattutto di Zacharčenko.
Ancora, per guastare l'immagine di russofobo di Zelensky, basterebbe far notare che i suo film e la serie servitore del popolo sono girati in russo (e anche nella serire si vede come il personaggio di zelensky sia contrario al nazionalismo linguistico).
e ovviamente indovinate in quale paese la serie è stata vietata... (non è l'ucraina)
@@antonioscendrategattico2302 Che cosa ci avrebbe guadagnato l'UE da questa guerra?
Lei è talmente bravo da potersi permettere di dire la verità in modo "candido",e questo è un terribile segno dei tempi in occidente,dove vengono su liste di prescrizioni!
Non confondiamo dei ragionamenti sensati con frasi del tipo "pensiamo ai bambini"
Si dice di proscrizione. E mi ha sa che hai capito poco di quello che voleva dire Barbero
@@ControCultura- si dice MI SA e non mi MI SA HA. Per il resto, invece è esattamente ciò che dice la realtà dei fatti : l' Italia non può impartire lezione alla Russia di Putin. Se vuoi la provare sulla tua pelle, puoi sempre scrivere una e mail al PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA con scritto che LA RUSSIA NON È IL DIAVOLO. VEDRAI CHE NEL GIRO DI 2 ORE, AVRAI LA DIGOS A CASA TUA
Non avevo l'abbonamento ma ogni tanto il Corriere della Sera lo compravo. D'ora in poi lo scanserò con ribrezzo, esattamente come Libero.
@@ControCultura- io credo invece che Giuseppe abbia capito benissimo.
Una cosa che già dicevo da tempo, e sono contento di non essere l'unico a pensarla così, la ringrazio di cuore, professor Barbero per la sua lucida analisi
Finalmente la verità degli avvenimenti sul conflitto Russia- Ucraina. Concordo perfettamente sull'analisi precisa puntuale e intelligente del Prof. Barbero..
Quando uno storico preparato, dal pensiero lucido e indipendente ti racconta i fatti, senza l'intervento di giornalistucoli di parte, vedi tutto sotto una luce diversa.
Enorme differenza tra uno storico di questo livello e gli attuali giornalaisti, che differenza rispetto a Giorgio Bocca, ad Enzo Biagi, Indro Montanelli, RobertoGervaso,.
Io invado: ho sempre ragione, tu invadi: sei un guerrafondaio, egli invade: dipende se e' un nostro amico, noi invadiamo :esportiamo la democrazia, voi invadente: siete uno stato canaglia, essi invadono: se. nostri amici li appoggiamo, anche se hanno torto. Affermazione "segreta di un diplomatico USA, durante un colloquio con il collega Russo.
storico ddeché? Dalla sessualità nel Medioevo a Stalingrado...questo è dottor Dulcamara mica un vero storico..
@@Teobald14 "Alessandro Barbero è uno storico, accademico e scrittore italiano, specializzato in storia del Medioevo e in storia militare" - Wikipedia
Questi sono i suoi campi specialistici, se poi lei dice che "non è uno storico" solamente perché dice delle cose che a lei non sono gradite, è un altro discorso.
Tenendo conto, ovviamente, che lui è stato premiato del Premio Strega nel 1996.
Bravo Prof, analisi storico/politica eccellente. 👍
cultura infinita, capacitá di analisi e onestá intellettuale bravissimo professore
Grande ed equilibrata analisi. Molte grazie Professore.
Menomale che Lei esiste, Barbero... e che ancora... possa esprimersi.
Grazie.
Come al solito un gigante il prof.
Grazie per dire (e contestualizzare storicamente) ciò che molti pensano ma non possono dire.
Certo che lo puoi dire, non abiti mica in Russia
@@davideluciani1754 MAH, si lamentano tutti della censura, della stampa di regime, eppure tutte le sere quando accendo la TV li trovo lì a parlare (fare propaganda) nei talk show. Alla faccia della censura.
@@davideluciani1754 certo che lo posso dire, come posso andare in giro con un fucile a sparare a tutti o dare fuoco alle case, il punto sono le conseguenze di ciò che si dice. Se si va contro ciò che è stato imposto dai media e dalla NATO, assumendo una posizione 'non belligerante', si viene etichettati nei peggiori modi e messi a tacere.
@@Nick68Green ah si? Quindi I REPORT DEI SERVIZI SEGRETI ITALIANI su 9 persone che dicono che la Russia di Putin non è il diavolo? Lo sai che sul Corriere della sera ci sono le liste di PROSCRIZIONE fornite dai Servizi Segreti?
@@Nick68Green ah sì? Quindi I REPORT DEI SERVIZI SEGRETI con tanto di liste di PROSCRIZIONE, pubblicate sul Corriere della sera : NON ESISTONO? Fai una prova: manda una e mail al PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA con scritto che LA RUSSIA DI PUTIN NON È IL DIAVOLO. Vedrai come la DIGOS TI ARRIVA A CASA IN 3 ORE
Certo è che il prof. Barbero ti coinvolge nelle sue narrazioni, concise e precise, che riesce a bloccarti alla sedia fino alla fine. Grazie anche in questa occasione-.
Grazie per dare la possibilità a molte persone ottuse di ampliare i punti di vista.
Grazie Prof BARBERO💯👏La sua chiarezza di discorso, fa riflettere anche una sprovveduta come me sul campo Storico/Politico
Come sempre, professore le porgo un grande grazie!😊
L'analisi è come sempre impeccabile, ma il professore avrebbe fatto bene a citare anche il trattato più recente (1994 credo) in cui Eltsin si impegnava a rispettare la sovranità Ucraina.
Senza contare che, a differenza del 1941-45, i missili odierni possono minacciare Mosca senza necessariamente essere piazzati in Ucraina.
Più i missili sono vicini, e più sono difficili da intercettare dai sistemi anti missile.
Concordo. Aggiungo che i missili che ' possono minacciare Mosca', sono presenti ormai solo sui sottomarini e nelle basi a terra negli USA. Ci sono poi gli aerei americani in Germania con bombe nucleari. Infine la risposta missilistica Francese e Britannica non dipendente da NATO, basata su sottomarini a comando nazionale.
Non ci sono più in Europa missili 'puntati' contro la Russia. Le stesse armi tattiche sono state smantellate, da parte occidentale, dopo gli accordi New Start firmati da Obama e Medvedev a Praga nel 2010 e validi fino al 4/02/26.
guarda che gli accordi di Minsk violati dall'Ucraina risalgono al 2014...
@@fairschyte9710 1) Gli accordi di Minsk sono stati violati DA ENTRAMBI
2) PRIMA c'era il Memorandum di Budapest (1994): chi non l'ha rispettato?
Per me è sbagliato il paragone con la situazione dell'Italia del 1866-1915: era tutta un'altra epoca.
Il paragone andrebbe fatto nel caso che l'Austria OGGI invade l'Italia con la scusa del sud Tirolo e che con tale scusa si prende pure il triveneto.
L'Italia dovrebbe accettare passivamente la situazione soprattutto se gli austriaci si comportano con i civili come hanno fatto i russi a Mariupol o Bucha?
Grazie. Sempre illuminato.
Grazie professore per il suo intervento così illuminante.
Grande Prof. Barbero. Estremamente analitico, obbiettivo e neutrale come sempre. Grazie di spiegare con parole semplici la difficilissima questione russo-ucraina.
Sì, il problema è che siamo nel 2022 e dovremmo aspettarci che la geopolitica globale funzioni con logiche diverse da quelle del 1915...
Diverse da quelle di usare la forza? Tipo in Iraq Afghanistan Siria e Libia? E non ti azzardare a dire che gli USA hanno bombardato quei paesi perché c'erano dittatori, in quanto i dittatori quando sono alleati e non mettono in discussione il capitalismo come in sud America o i signori Saud vanno benissimo.
È invece sì,ed è sempre stato così.
Solo nei Paesi subordinati come il nostro, e quindi post-storici, le cose funzionano diversamente. Gli Stati sovrani fanno esattamente quello che facevano 100, 200 o 1000 anni fa
@@toffonardi7037 sì ma pigliati qualcosa ogni tanto... e poi sei italiota anche tu eh
@@toffonardi7037 immagino...
Grazie, grazie, grazie!
Magistrale, onesto intellettualmente e competente ... Dr. Barbero, grazie anche da parte di molti bambini russi senza gambe e senza mamma ora, dei quali dal 2014 non importa niente a nessuno (in occidente) ma che la Russia prenderà con sè a Rostov per farli crescere con amore ed amor di Patria ...
Ma anche no
Complimenti è un piacere ascoltarla
Molto chiaro, come al solito. E' sempre un piacere ascoltare le conferenze del prof. Barbero. Come trentino, aggiungo (per la storia) che i trentini erano così poco oppressi dal Kaiser, che, quando si trattò di fare il plebiscito per confermare l'annessione del Trentino all'Italia, Degasperi stesso consigliò di non farlo, perché sarebbe stato negativo. E infatti il plebiscito non si fece, e noi rimanemmo "Italiani ciapadi col s'ciòp", cioè italiani presi col fucile. Ohinoi!
Si Enzo lei ha ragione, si figuri a uno come me nato a Merano di madre lingua italiana ma Sudtirolese dentro, in ogni caso rispetto i confini e il territorio dove mi trovo.
Erano così poco oppressi che il Kaiser emanò il Decreto del 12 novembre 1866.
Per quanto riguarda il plebiscito, quello era rivolto solo all'Alto Adige. Ovviamente De Gasperi ha giocato un ruolo importante , ma nessuno tra i vincitori era interessato a mettere sul tavolo l'argomento del rispetto dei diritti e tanto meno dell’autodeterminazione dei popoli.
L'Austria non avrebbe mai riottenuto l'Alto Adige poiché l’Italia poteva vantare alcuni meriti che l’Austria non poteva mettere in tavola. In maniera autonoma aveva determinato la caduta e l’arresto di Mussolini e aveva poi contribuito all’impegno bellico antinazista. Diversa la situazione dell’Austria, le cui sorti restarono legate al Reich fino alla fine della guerra e che non aveva conosciuto un movimento resistenziale paragonabile a quello italiano.
Il Trentino non rientrava minimamente nei pensieri dell'Austria, per cui sarebbe scesa ai margini di trattativa il 27 marzo 1914, se l'Italia non si fosse spinta oltre con le pretese territoriali. Ohinoi
@@italiamia Ahinoi, cara signora. Lei sta confondendo i plebisciti. Lei parla del referndum proposto dopo la seconda guerra mondiale. Io parlo del plebiscito che si sarebbe dovuto tenere dopo la prima. Il plebiscito era stato fatto per tutte le province italiane. Mi dispiace dirLe che allora il Trentino, (Alto Adige allora compreso) come avvertì Degasperi, avrebbe votato compattamente per l'Austria, dopo aver assaggiato per diversi anni l'amministrazione italiana. E ciò malgrado, al tempo, gli elettori di lingua tedesca fossero circa un terzo del totale, perché mancavano i duecento e passa mila italici portati quassù dal fascismo. Ricordo che mio nonno mi disse di essere rimasto assai deluso che non si fosse tenuto il plebiscito. Perciò i vecchi ci dicevano : ricòrdeve che sen taliani ciapàdi col sciòp!
@@enzopaiar6926 Ricordo che l'Italia entrò in guerra soprattutto per le idee irredentiste su Trento e Trieste, e da vincitrice, arrivata addirittura al Brennero, non credo che si sarebbe abbassata ad ascoltare i desideri di chi voleva riunirsi all'Austria.
@@italiamia Questo non lo so, anzi è probabile; quel che è certo è che, secondo Degasperi, il plebiscito si sarebbe risolto contro l'Italia; e che a mio nonno dispiaceva molto essere diventato italiano.
Analisi lucida, precisa e illuminante!
Non solo l'Italia si è annessa Trento e Trieste ma per la sua sicurezza nazionale ha portato i suoi confini allo spartiacque alpino annettendo popolazioni tedesche e slovene.
E croate anche
Quindi? Gli altri paese non l'hanno fatto? Oh no, porteremo questo fardello sulla coscienza
@@italiamiaallora non rimproveriamolo ai russi
Mai stato vietato parlare russo in Donbass e c'erano professori che insegnavano in russo a scuola. Si sentono troppe cazzate a questo riguardo come se fosse un motivo valido e veritiero, che assolutamente non è
Come sempre fantastico. Però non basta dire che Putin non si sarebbe dovuto sentire minacciato. La NATO non ingloba paesi solo per volontà dei membri: se stati ex sovietici sono sempre più desiderosi di unirsi alla nato o all' UE, il rapporto è reciproco. Il senso di inferiorità di una Russia sempre meno importante a livello globale, costretta tra una Cina in crescita e un'Europa sempre più unita (perché ovviamente i russi finanziano non a caso i partiti antieiropeisti) non può giustificare un attacco su larga scala all' Ucrina, specialmente andando ben al di là delle repubbliche filo russe. Non è solo la NATO che si è espanso ad est, è soprattutto l'oriente europeo che si è voluto spostare ad occidente, e di questo bisogna sempre tener conto
Dimentichi la responsabilità del genocidio commesso da Zelensky nel Donbass perpetrato dagli ucraini per oltre 7 anni!
Divertente
Esatto!
Vero, ma purtroppo nel continente europeo, l'Europa come istituzione sembra avere meno potere della NATO. Il che è assurdo. La NATO agisce come rappresentate dell'Europa in politica estera in questo caso e la stessa NATO aveva accordi di non accettare come membri, i paesi vicini ai confini russi. Questo è stato disatteso sapendo di fare un torto alla Russia. Quindi a prescindere, perché l'Europa non prende in mano la situazione e cerca di garantire la pace nei propri "confini" con la diplomazia?
@@robyconfa questo è falso. La UE è nata come unione commerciale, non politica. Solo negli ultimi anni vista la necessità di maggiore integrazione la UE si sta dando delle regole di politica estera comune, prima no. Nessuno ha promesso niente alla Russia, men che meno che le nazioni vicine alla Russia non entrassero nella NATO. Infatti la Russia stessa tra il 1994 e il 1997 ha firmato accordi ufficiali per garantire i confini degli stati ex sovietici e ne ha riconosciuto la totale sovranità e libertà di fare richiesta per entrare nella NATO. Tutti gli stati ne hanno fatto richiesta tranne Svezia e Finlandia che avevano accordi diversi ma sempre partner NATO. A tal proposito la Russia stessa diventa partner NATO nel 2002... non crediamo alle fandonie russe su queste questioni. Carta canta.
Sempre Super il Prof Barbero, grazie
GRANDE BARBERO !!!!!
LECTIO MAGISTRALIS !! Non una virgola fuori posto !! Barbero pur di SX ...piacevole da ascoltare in quanto persona Libera e Obiettiva .....oltreché ONESTA !!
Condivido al 100%
Il Professore ,molto diplomatico e sarcastico. Sempre un piacere ascoltarlo.
Grande frofessore,sempre illuminante,grazie mille.
Secondo me non esiste in questo caso giusto o sbagliato, siamo semplicemente difronte a poteri che giocano allo stesso gioco, c’è chi vince e c’è chi perde, le motivazioni di ognuna delle parti può avere delle motivazioni ma comunque vada, sappiamo che la storia è irrimediabilmente scritta dai vincitori
Adorabile Alessandro!
Apprezzo moltissimo il Prof. Alessandro Barbero perché mentre ci racconta la storia riesce a spiegare anche fatti complessi in modo chiaro e coinvolgente : è bravo ...molto bravo !!!
Semplice e geniale. Grazie
Finalmente un'analisi lucida ed oggettiva senza afflati emotivi ...quanto buon senso ....lo avessero i nostri politici e i mediatori diplomatici complimenti Professore ad Majora
Davvero un ottimo video, razionale ed imparziale
La storia ci insegna che le paure della Russia sono plausibili. Anche la chiesa ha contribuito a questa russofobia quando dicevano che i Russi si mangiavano i bambini.
Questo video nella sua brevità ti fa capire e riflettere su molte questioni. Peccato Professore non averla vista in qualche trasmissione per spiegare la Vera storia ma, in realtà, sappiamo tutti il perché …
Parole sante… realta incontestabile… ma negata dai media….. per interessi economici che vengono sempre di più a galla…
Grazie professore, una trattazione completa in tutto, anche nell'ammettere con saggezza che non possiamo sapere tutto oggi. Resta il fatto che.... Se non vuoi avere bisticcio col condominio.... Non mettere la spazzatura sulla porta del vicino di casa....
Buona questa 😊😊
@@ilGattoMistico resta il fatto che il vicino di casa non ci deve bombardare, deve andare all'ONU, cioè dall'amministratore di condominio
@@mariasilviatesi si ma se l'amministratore di condominio dopo 8 anni non fa niente?
@@mariasilviatesi L' ONU ha già fallito con comportamenti ambigui o con decisioni imposte dalla una delle potenze di turno. L' ONU non ha mai avuto e non avrà mai in futuro alcuna autorevolezza sulle dispute tra nazioni, gruppi etnici e quant'altro.
@@mariasilviatesi peccato per te, CHE NON CAPISCI CHE CI È ANDATO ALL' ONU ( ESSENDO LA RUSSIA MEMBRO PERMANENTE), PURTROPPISSIMO PERÒ L' ONU SE NE È FOTTUTA ALTAMENTE ( L' AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO È INADEMPIENTE) SIN DA QUANDO L' UCRAINA DI POROSHENKO NON HA RISPETTATO GLI ACCORDI DI MINSK
Intelligente e coraggiosa lapalissiana analisi. Grazie.
molto bravo a spiegare la storia peccato che in europa hanno dimenticato tutto
Secondo quale trattato la NATO avrebbe promesso a Gorbachev che non avrebbe mai accolto (espansa??? ROFL) stati dell'est europeo?
Nessuno, infatti voglio sperare che Barbero stia riportando l' opinione di russi o filorussi. Quante volte li abbiamo sentiti affermare :" avevano promesso di non espandersi "ecc. ecc.
Professore ascoltarla è sempre un immenso piacere e privilegio 🙏
Come sempre, "ci illumini d'immenso"
Non si menziona, ma è altrettanto importante la paura dei paesi cobfinanti con la russia, terrorizzati della medesima che hanno richiesto a gran voce l'entrata nella nato
Eh niente, starei ad ascoltarlo per ore, in pochi riescono ad avere una visione così imparziale e analitica
questa volta non è molto imparziale, ha tralasciato il fattore più importante: la nato si è espansa a est non solo per sua volontà, ma gli stessi stati ex-sovietici hanno fatto richiesta. Se questi hanno voluto allontanarsi e difendersi dal cremlino credo che una ragione ci sia, non possiamo limitarci a dire "sticazzi, putin non vuole che vi uniate a noi, quindi subiteli, da bravi", sarebbe stupido. La Russia semplicemente non ha nulla da offrire, non può lamentarsi che sia colpa nostra, con le risorse che hanno avrebbero potuto tenerci per le palle in ogni senso e senza doverci ricordare ogni 3 per 2 che hanno arsenale nucleare, ma non è così, perchè se c'è una cosa che i russi non sanno fare e proprio far stare bene e arricchire il loro popolo.
@@qualcunoacaso4865 Infatti gli ha definiti "paranoici" spiegando pure il significato, il che direi che racchiude molto bene la loro indole
@@qualcunoacaso4865 Il fatto di fare richiesta non implica l'ingresso automatico nella NATO. Occorre l'assenso unanime dei paesi appartenenti all'alleanza. Sarebbe il caso di smettere di dire cose come "non è la Nato che si espande, sono gli altri che vogliono entrare". Non è così, in realtà sono vere entrambe le cose.
@@Set10100 La NATO cosa avrebbe dovuto dire? "Non vi vogliamo. arrangiatevi!"?
@@Set10100 sottointeso, ma si, ovvio. Potrebbero anche dire di no, ciò non di meno sono i singoli stati a fare domanda, non la nato a chiedere loro di unirsi, e direi che incolpare la nato è forzato. Sì, sanno di far incazzare putin, ma al tempo stesso non è la nato a pressare per entrare.
Fantastico grazie
sono un po' perplesso da questo video del Professore.
se da una parte sono d'accordo nel paragonare la visione di Trento e Trieste con quello che potrebbe aver usato Putin per giustificare internamente l'invasione Ucraina, dall'altro proprio il fatto che stiamo parlando di concetti geopolitici propri dell'inizio del '900 dovrebbe evidenziare come la loro applicazione oggi, in un quadro in cui disponiamo di strumenti di politica sovranazionale ben più articolati, è decisamente fuori tempo massimo.
la questione della "minaccia NATO" che aveva promesso di non espandersi a est torna sempre nel più ampio discorso della sovranità nazionale, perchè ricordiamoci che sono state le nazioni dell'ex blocco sovietico a fare domanda di ingresso. doveva essere loro impedita l'adesione perchè sennò la Russia poteva averne a male? è davvero libero un paese la cui politica estera è limitata da quello che pensa il vicino?
e la battuta sui missili ai confini è abbastanza fuorviante: il Professore sa perfettamente che la NATO non aveva basi permanenti nei paesi confinanti con la Russia, proprio in ossequio all'accordo ricordato. e che le basi nei paesi baltici sono state approntate solo dopo l'intervento russo in Crimea, intervento che è stato in gran parte sopportato nonostante i malumori.
quindi prima del 2014 la Russia non aveva nessun missile ai confini nè alcuna ragione di sentirsi "minacciata".
interessante invece la questione della "paranoia", e sarebbe bello poter chiedere al Professore come la inquadra in un contesto storico, anche alla luce dei rapporti di parentela che legavano la monarchia russa a quelle occidentali fino al secolo scorso.
Sono d’accordo con te, penso sia troppo semplicistico paragonare totalmente le due vicende(trento e trieste con l’ucraina) anche perché quello che risulta alla fine, non è altro che due azioni in contesti mondiali e storici completamente diversi. Parliamo di una guerra d’indipendenza italiana dove in quell’epoca era all’ordine del giorno le invasioni da parte di potenze straniere, e mi permetto di dire che le nostre guerre di indipendenza siano state quantomeno “giuste” sotto un punto di vista ideologico.
La guerra di putin, invece, trovo che sia un oltraggio alla recente volontà di porre fine alle guerre; non solo, abbiamo cambiato mentalità e oggi parlò di potenze quelle che dominano in campo economico e non militare. La russia però è ancora una sorta URSS che punta solo sulla bellicosità ed estremizzazione della loro potenza in quanto “superiori”.
Quindi, questa paranoia è anche un bel po’ ipocrita, del tipo: “io ho paura di essere invaso ma quando mi fa comodo lo faccio anche io”. Secondo me questo è un pretesto bello e buono per convincere che questa sia una giusta guerra. Noi dell’occidente non saremo santi ma penso che dal secondo dopoguerra stiamo cercando di cambiare mentalità e comprendere dai nostri sbagli, o almeno in parte.
dovresti chiederti pero' visto che si hanno a disposizione mezzi diversi da quelli che si usavano nel 900, perche' si e' insistito da parte nostra proprio con uno del 900, la NATO. Non sono d'accordo che entrare o meno nella NATO sia un fatto di autodetermonazione dei popoli. e' una alleanza militare e si entra per invito, non e' il circolo del tennis o delle boccie. Se l'entrata di un paese puo scatenare una crisi geopolitica, mi sembra sia nell'interesse di tutti fermarsi a ragionare un po'. Come mai l'EU che sta pagando i costo maggiori, oltre all'Ucraina e alla Russia, non ha voce in capitolo su questa allenaza militare, ormai obsoleta e esclusivamente priezione di potenza degli Stati Uniti in Europa? e poi visto che sembra con grande sorpresa che la Russia e i suoi leader continuano a vivere ancora nel 900 e credono di essere ancora una superpotenza globale, come mai i nostri politici siano cosi' repentinamente passati da rassicuranti tecnocrati interessati ai punti di PIL e percentuali di spread, a ferventi militaristi? Con questo nessuno sta minimamente insinuando che la razione russa sia giustificabile, che le paure ataviche del popolo russo siano oggi giustificabili, ma almeno che il tutto sia cosi' dannatamente prevedibile e quasa volutamente cercato e' il minimo ed anche una persona moderata e rassicurante come Barbero lo ha chairamente messo in luce tracciando un parallelismo davvero forrte con la nostra storia recente. Poi chi avrebbe deciso che nel 2000 ormai la guerra sia fuori dalla storia? ancora noi occidentali con la nostra logica che una guerra non conviene a nessuno (stessa storiella che rircolava all'inizio del 900) pensando che tutti debbano starci dietro (anche chi nel frattempo non si e' arricchito per niente) ma purtroppo non e' cosi e lo abbiamo visto ripetutamente dal crollo del muro di Berlino in poi. Per quanto rigiarda la paranoia russa e' facilmente inquadrabiile nel contesto geopolitico che la Russia occupa, senza barriere naturali a protezione delle potenze Occidentali, le quali hanno ripetutamente cercato di annientare l'orso russo finendo inevitabilmente sconfitte anche a costo di ingentissime perdite umane. Basta pensare che di fatto la 2 guerra mondiale l'hanno vinta loro perdendo 25 milioni di persone. Gli Usa e Regno Unito insieme non arrivano a 1 milione. I leader valgono poco in un contesto cosi' ben delineato, se vogliono passare alla storia devono farsi interpreti del sentimento del loro popolo, guidandolo ma sempre assecondandolo. TI consiglio se vuoi approfondire, vedi i video di Limes sul youtube, oltre alle lezione di George Friedman, forse il maggiore geopolitico della sotria recente, e del professor Maersheimer, anche se devi masticare un po' di inglese. Comunque sarebbe interessante la lasciare a barbero la possibilita' di dire queste cose in TV!
perplesso e molto deluso. Barbero si è bevuto la versione della propaganda russa.
Perchè ha aspettato il 2022 per sentirsi minacciato dalla NATO? Prima non si sentiva minacciato?
A EST ha la Cina che è una potenza imperialista. Non si sente minacciato?
Due settimane prima del 24 febbraio hanno chiesto a Putin se avesse intenzione di invadere l'Ucraina, e lui ha risposto che non lo avrebbe fatto. Se si sentiva minaccato perchè non lo ha ribadito in quella occasione?
Le deportazioni forzate, gli stupri e i campi di concentramento che scopo avrebbero nella "strategia" putiniana di difendersi da questa inesistente minaccia?
E potrei andare avanti.......
E' davvero triste vedere Barbero ridursi al basso livello di orsini.
I veri motivi di questa guerra sono i soliti di sempre. Conquistane nuove terre ricche, fare soldi per se e la propria cerchia (chissenefrega del popolo), e nel caso dell'ennesimo tiranno egocentrico, passare alla storia come il conquistatore di qualcosa per dare da mangiare al proprio ego insaziabile.
Tutto il resto è solo propaganda.
E la propaganda è sempre servita per due categorie di persone: Quelli con poco sale in zucca (che ci devono credere senza aver compreso bene a cosa stiano credendo) e quelli più "furbi" (che ci guadagnano economicamente nel farlo sapendo bene che si tratti di sola propaganda, e quindi mentendo ed ingannando di proposito).
Non credi che il tuo "Fuori tempo massimo" lo si poteva dire anche ad inizio 900?
@@torres_xp9089 o forse siamo soltanto ipocriti salvo mettere la ipocrisia riposta nell'armadio quando è scomoda perché la faccenda scotta da vicino
Purtroppo nel momento in cui lei dice che noi avevamo ragione e loro invece oggi hanno torto, sta facendo il doppiopesismo di cui accusa i russi.
Ma lo decide lei l'orologio della storia? O io? O noi occidentali da soli?
Siamo sempre lì
Egoismo e ancora di più egocentrismo, quindi eurocentrismo.
Quando nell'ottocento noi ci scannavamo nel nome di quello che allora stimavamo un alto ideale, cioè quello nazional-nazionalista (o se preferisce patriottico: si ricordi però che pure all'azov si considerano patrioti), eravamo noi nel giusto, noi avanguardia del mondo, noi santi ed inventori di un nuovo ecumene di libertà dei popoli (cosiddetta). E bollavamo coloro che stavano anche bene nei cari vecchi imperi multietnici dove si conviveva tutti in pace, come dei maramaldi traditori del sangue patrio...
Ora che la nazione è passata di moda dalle nostre parti, deve automaticamente passare dalle altre?
Non sappiamo uscire dalla pretesa inconscia (inconscia proprio in senso freudiano) di essere noi la guida filosofica dell'umanità intera. Il nostro tempo è il tempo di tutti, nella nostra stupidità vanesia. Tipo re sole. "sua maestà non gradisce più l'azzurro: ora l'azzurro è demodè e da vecchi. Ora va il rosa. Viva il rosa!"
Piccola nota di merito. Il nazionalismo, il revanscismo e tutto il loro codazzo di lutti e tragedie, lo abbiamo insegnato noi al resto del mondo. Ora i cattivi maestri ravvedutisi per strada (sempre a loro insindacabile e perfetto giudizio, mi raccomando) piagnucolano si strappano le vesti e rimproverano gli allievi?
Mi torna in mente il grande De Andrè in Bocca di Rosa "parlano sentendosi come Gesù nel Tempio. Dispensano buoni consigli quando non possono più dare il cattivo esempio"
Paragone un tantino forzato.
Sempre con stima.
Non solo l'impero AustroUngarico aveva scuole per Italiani, ma diversi italiani hanno combattuto per l'Austro Ungheria, paese ancora più multietnico della Russia , Trieste tra parentesi era città più ricca e viva sotto l'impero d'Austria. Tutti gli stati multietnici danno origine a problemi simili guerra civile Iugoslava compresa.
È importante non dimenticare che la storia delle "terre irredente" era solo una scusa,la vera ragione era che l'Italia aveva mire "espansionistiche" (altrimenti perché non "redimere" anche il Canton Ticino?...parlano italiano!...)gli italiani hanno bombardato le nostre case e ucciso parte delle nostre famiglie e come aveva ammesso anche Mussolini : i Trentini non saranno mai italiani di mente...
Scuole chiuse, italiano vietato. E quanto combattenti erano volontari?
@@NoName-hg6cc scusi ma quanti erano i volontari italiani? gli ufficiali di completamento italiani erano tutti studenti universitari reclutati a forza e mandati a morire in prima linea con perdite in percentuale superiori alla truppa. È lì che sono nate le condizioni che hanno permesso la nascita del fascismo e la seconda guerra mondiale, che a sua volta ha causato la cacciata di istriani e dalmati una volta persa la guerra. La prima guerra mondiale NON era da fare.
L'impero austroungarico aveva scuole per italiani, sì, ma l'università a Trieste non la concesse mai. L'aspirazione a fare di Trieste sede universitaria, negli anni antecedenti alla prima guerra mondiale, fu al centro di acute tensioni fra la componente italiana della città e le autorità austriache, che rifiutarono ripetutamente di darvi seguito. Per non parlare dei fatti di Innsbruck.
Che meraviglia averla potuta ascoltare.
Se i nostri governanti fossero solo preparati come il professore allora sarebbe una società sana!
3:30 Cioè è molto meno pretestuoso di che non lo fu quello di Trento e Trieste. La strage di Odessa poi non è forse vera?
Il migliore
Grande Barbero! GRAZIE!
Alla base di una parte dei ragionamenti ripresi nel video ci sono delle inesattezze metodologiche che onestamente non mi sarei mai aspettato da un professore del calibro di Barbero. Rimango basito.
Esponile
Quali sarebbero
Potrebbe parere pure una semplificazione eccessiva paragonare Trento e Trieste con Donesk e Lugansk, però fa capire una delle motivazioni che ha spinto la Russia a combattere.
Magistrale
Adorabile🥰
Barbero e un grande sa spiegare anche ai meno istruiti grazie
Verissimo, la storia si ripete.......
Sempre grande professor Barbero.
Un dettaglio, 100 anni di differenza tra le due storie, ma giusto un dettaglio
"Meccanismi che si ripetono tante volte nella storia"... Si, hai ragione, è solo un dettaglio.
@@Set10100 no! oggi nessuno in questo paese si sognerebbe mai di sostenere un intervento militare in un paese limitrofo per la difesa di persone che parlano italiano, nessuno dalla classe politica alla gente comune e questo perché il livello di cultura e democrazia del 2022 non è quello di 100 anni fa. In ucraina non era in atto un genocidio dei russofoni ma una forte discriminazione che per quanto possa essere considerata da condannare di certo non giustifica nemmeno lontanamente un intervento militare russo.
@@mdhdshshs6868 Mi sai spiegare dove e quando avrei scritto che l'invasione russa sia in qualche modo sostenibile o giustificabile? Secondo te io penso che nell'attacco all'Ucraina ci potrebbero essere delle attenuanti? E da cosa lo avresti dedotto? La tua risposta non ha NESSUNA ATTINENZA con quello che avevo scritto. Io non ho fatto nessuna considerazione di ordine morale. Nella storia, piaccia o non piaccia, queste cose si sono ripetute molte volte, e guardando il problema da questo punto di vista, purtroppo i 100 anni di cui parlavi sono un dettaglio. Non è bello ma è così.
@@mdhdshshs6868 Considerando poi che metà degli ucraini parla russo regolarmente. Lo stesso Zelensky è russofono. Questa cosa degli ucraini che si sentono russi è un po' un mito ma non molto reale. Era più vera 20-30 anni fa, ma adesso no. A esclusione del Donbass i russofoni ucraini si sentono ucraini, non russi. Un po' come gli scozzesi e Irlandesi non si sentono inglesi anche se sono anglofoni.
@@mdhdshshs6868 non si chiama cultura e democrazia ma vigliaccheria menefreghismo svendita allo straniero in cambio del vil denaro e ragionare col "eh ma se tanto è brutto e non ti piace e ti trattano male, vattene, che ci stai a fare lì", ignorando bellamente l'attaccamento alla propria terra natia che una persona potrebbe (dovrebbe?) avere.
Invece la cosidetta cultura di cui tu parli è quella dell'egoismo e del "basta che sto bene io" e del continuo arrangiarsi per schivare le merde nel fiume in cui ci si ostina ad arrancare. Ma pulirlo sto fiume invece?
A noi di come stanno i nostri vicini di casa mediamente non frega un cazzo, figurati se ci frega cazzo dei connazionali bistrattati all'estero. Peraltro questa evirazione del nostro amore patrio e del senso di unità nazionale è stata voluta dopo la guerra persa per sodomizzarci fino a renderci geopoliticamente impotenti. Come infatti ormai siamo. E come spesso accade a prenderla a quel posto, alla fine ci si rassegna. Ed anzi piace pure. I russi hanno uno stile più risoluto. Noi cerchiamo di ignorare raggirare fregare con sotterfugi un'imposizione che non ci piace da parte del mondo esterno. Altri popoli, quelli con la maiuscola (non sto a dire quali siano) li abbattono a testate gli ostacoli. Lottano per cambiarli.
Ci sta bene essere così? Ti sta bene essere così?
Ok. Ma non essere ipocrita con l'ammantarti di chissà quale cultura superiore. Noi siamo il paese che ha lasciato massacrare migliaia di italiani nelle foibe. E che non ha fatto nulla per impedire l'esodo istriano. Anzi sì, li maltrattavamo anche noi perché venivano a rubarci il lavoro. Siamo il paese che sputava addosso a quei poracci che fuggivano perdendo tutto per salvare almeno la pelle, perché se scappavano dal paradiso comunista (che ingenuità: non verso il comunismo ma verso gli jugoslavi) dovevano certo essere dei reprobi fascistoni...
Come ho detto prima, hanno lavorato bene per tirare fuori di noi all'ennensima potenza il nostro classico andazzo, da sempre esistito, ma che almeno prima della guerra si cercava di contenere: "Franza o Spagna basta che se magna"
Anzi, basta che IO mangio
bravo Prof. Barbero.....per me il tuo pensiero è giusto......
Si però l'Italia non ha puntato a Vienna per prendere Trento. Quando abbiamo visto i tank a 20km da Kiev ci siamo fatti un'idea diversa.
Noi italiani abbiamo la memoria corta e non studiamo la storia. Inoltre non abbiamo la capacità di ragionamento di poche persone come il prof. Barbero
Parla per te e per chi dà retta al tg5,che in Italia ormai e la TV a decidere cosa deve pensare il popolo, è stato deciso che zelensky è un eroe e Putin il nuovo Hitler e in Italia tutti convinti sia cosi senza sapere cosa sia successo prima
@@micheleruiu3749 Tutti e due sono dei fantocci messi su dai poteri forti dei rispettivi Paesi. Uno con una campagna mediatica stile Berluscao. Anche noi, popolo di lavoratori, abbiamo demolito la nostra nazione votando un imprenditore che l'ha distrutta totalmente.
Analisi concreta e veritiera. GRAZIE
Ue’prof,veda un po’ di mantenersi libero com’è,che noi(e siamo tanti)abbiamo bisogno di chi riesce a dar voce alla ragionevolezza e al raziocinio
Grazie
E anche a qualche inesattezza per poter continuare a rimanere nella nostra confort zone e non doverci schierare.
@@carlograncini dal divano di casa vostra vi schierate, 😁 dopo aver ascoltato l’ opinione unidirezionale della propaganda nostrana
@@carlograncini
Lègga grancini,ci sono ben altre verità,il più pulito c’ha la rogna
Più che paranoia sono fatti oggettivi e gli sviluppi della situazione ad oggi lo confermano.
La promessa a Gorbacev è stato un accordo verbale tra due capi di Stato che non poteva in nessun modo andare oltre i rispettivi mandati. Il memorandum di Budapest del 1994 invece è stato un trattato internazionale multilaterale. Tra l'altro poi non è che la NATO si sia espansa come una marea imperiale verso est, sono stati i paesi dell'ex patto di Varsavia a fare esplicita richiesta di adesione e sono stati ammessi dopo un lungo iter e accesi dibattiti. Anche il paragone con l'Italia del '15 fa acqua: altro mondo, condizioni completamente diverse. Per dirne una: i partiti filorussi erano in netta ascesa in ucraina prima dell'invasione e Zelensky in caduta libera. Zelensky che tra l'altro era russofono, tanto che veniva preso in giro per il suo ucraino marcato da forte accento russo (quindi anche la questione della discriminazione è complessa, relativa a certi ambienti e non generalizzata).
Il memorandum di Budapest
> Ucraina rinuncia alle testate nucleari (per non minacciare la Russia) in cambio dell'integrità territoriale
> sempre Ucraina dal 2008 intende entrare nella NATO (Membership action plan) e quindi poter ospitare testate nucleari in grado di minacciare la Russia.
MAP rinunciato dal presidente eletto democraticamente Yanukovich e fatto fuori con un colpo di Stato (perché questo è Euromaidan).
Contano solo i rapporti di forza, URSS si stava dissolvendo non ha potuto pretendere nulla per iscritto, la Russia non poteva neppure richiedere indietro la Crimea. Ora i rapporti stanno cambiando, il mondo unipolare americano è in declino. Avanzano la potenza cinese, russa, indiana ecc.
@@flaviozanelli2442 Der Spiegel qualche settimana fa ha pubblicato tutto
@@mala19297 giusto, in realtà ci sono stati accordi verbali nel vertice 4+2, ma ciò esclude gli accordi scritti che sono avvenuti dopo.
Questo.
Rega mettete come primo commento questo commentom così i boomer magari si schiariscono le idee.
@@mala19297 Ricapitoliamo la Storia
Per decenni il mondo democratico-capitalista occidentale guidato dagli USA e il mondo sovietico-comunista orientale guidato dall’URSS si sono guardati in cagnesco.
Poi alla fine degli anni ‘80 e all’inizio degli anni ‘90, il mondo sovietico-comunista orientale guidato dall’URSS, improvvisamente e inaspettatamente, implose.
É difficile comprendere come ciò prese, in fondo, di sorpresa tutti quanti, … soprattutto per la marcata intensità dell’implosione.
E il leader Michail Gorbačëv con il cappello in mano chiese, per piacere, agli Occidentali, mentre il loro mondo franava fragorosamente, di non approfittarne.
E gli Occidentali risposero “a voce” in modo affermativo.
Anche perché non erano nemmeno preparati per approfittarne.
Ma furono solo parole, solo bla … bla … nessuna reale promessa, nessun accordo scritto
D’altra parte, non poteva essere altro.
La Russia non era infatti in grado di offrire alcuna contropartita.
Un vero patto è un “do ut des”.
Un vero patto è uno scambio che dovrebbe essere all’insegna del win win, a mutuo vantaggio.
La Russia chiede che la NATO non si allarghi a Est … e in cambio che cosa offre?
Gli Occidentali, sul momento, danno generiche rassicurazioni verbali, ma perché il Presidente Gorbačëv non chiese garanzie scritte e controfirmate?
Perché il Presidente Gorbačëv è con il cappello in mano mentre il suo mondo che si sta sgretolando: non ha forza di chiedere alcunché.
Perché il Presidente Gorbačëv è con il cappello in mano mentre il suo mondo che si sta sgretolando: NON HA NULLA DA OFFRIRE IN CAMBIO, rispetto alla richiesta, rivolta alla NATO, di “auto-ammanettarsi i polsi”.
E quindi le parole, il bla… bla… fra NATO e i leader russi non possono che essere aria fritta.
E poi che accadde?
Accadde che i vari Paesi dell’Europa dell’Est cominciarono a bussare freneticamente alla porta della NATO e a chiedere di entrare nella NATO.
E perché Paesi sovrani indipendenti e autonomi avrebbero dovuto liberamente scegliere - con tutta quella fretta - di chiedere di entrare nella NATO, un organismo militare di mutua difesa?
Perché avevano assaggiato lo Scarpone Russo e non volevano più saperne della protervia imperialista russa.
Sapevano che la Russia in quel momento era in difficoltà, ma sapevano che, una volta uscita dalle difficoltà, la Russia avrebbe potuto ricominciare ad assumere un atteggiamento guerrafondaio e imperialista.
Come è stato.
Ottimo canale. Barbero è un piacere ascoltarlo
Quando Alessandro Barbero parla di storia antica è un piacere ascoltarlo.
Quando parla dell'oggi-ieri esprime opinioni (e sottolineo "opinioni") che esprimono, IMHO, faziosità e settarismo d'accatto.
Un esempio, fra i tanti: quello della “promessa” che la NATO (minuto 13:07) non si sarebbe mai (?) allargata a Est. Ricapitoliamo la Storia per capire di che razza di promessa si trattava.
Per decenni il mondo democratico-capitalista occidentale guidato dagli USA e il mondo sovietico-comunista orientale guidato dall’URSS si sono guardati in cagnesco.
Poi alla fine degli anni ‘80 e all’inizio degli anni ‘90, il mondo sovietico-comunista orientale guidato dall’URSS, improvvisamente e inaspettatamente, implose.
É difficile comprendere come ciò prese, in fondo, di sorpresa tutti quanti, … soprattutto per la marcata intensità dell’implosione.
E il leader Michail Gorbačëv con il cappello in mano chiese, per piacere, agli Occidentali, mentre il loro mondo franava fragorosamente, di non approfittarne.
E gli Occidentali risposero “a voce” in modo affermativo.
Anche perché non erano nemmeno preparati per approfittarne.
Ma furono solo parole, solo bla … bla … nessuna reale promessa, nessun accordo scritto
D’altra parte, non poteva essere altro.
La Russia non era infatti in grado di offrire alcuna contropartita.
Un vero patto è un “do ut des”.
Un vero patto è uno scambio che dovrebbe essere all’insegna del win win, a mutuo vantaggio.
La Russia chiede che la NATO non si allarghi a Est … e in cambio che cosa offre?
Gli Occidentali, sul momento, danno generiche rassicurazioni verbali, ma perché il Presidente Gorbačëv non chiese garanzie scritte e controfirmate?
Perché il Presidente Gorbačëv è con il cappello in mano mentre il suo mondo che si sta sgretolando: non ha forza di chiedere alcunché.
Perché il Presidente Gorbačëv è con il cappello in mano mentre il suo mondo che si sta sgretolando: NON HA NULLA DA OFFRIRE IN CAMBIO, rispetto alla richiesta, rivolta alla NATO, di “auto-ammanettarsi i polsi”.
E quindi le parole, il bla… bla… fra NATO e i leader russi non possono che essere aria fritta.
E poi che accadde?
Accadde che i vari Paesi dell’Europa dell’Est cominciarono a bussare freneticamente alla porta della NATO e a chiedere di entrare nella NATO.
E perché Paesi sovrani indipendenti e autonomi avrebbero dovuto liberamente scegliere - con tutta quella fretta - di chiedere di entrare nella NATO, un organismo militare di mutua difesa?
Perché avevano assaggiato lo Scarpone Russo e non volevano più saperne della protervia imperialista russa.
Sapevano che la Russia in quel momento era in difficoltà, ma sapevano che, una volta uscita dalle difficoltà, la Russia avrebbe potuto ricominciare ad assumere un atteggiamento guerrafondaio e imperialista.
Come è stato.
Condivido e aggiungo il disgusto per questo intollerabile ricorso al"l'abbiamo fatto anche noi" che accomuna Barbero all'opinione del barista sotto casa, senza offendere i baristi che a volte sono più saggi di tanti predicatori prezzolati
chiese pure tanti soldini agli americani,e poi gli americani non potevano promettere di far entrare o non far entrare uno stato nella NATO perche devono decidere i stati europei come sta facendo ora la turchia
In Italia stiamo avendo grossi problemi di libertà di espressione. Se non ti allinei al racconto dei media occidentali, ricevi il disprezzo, il disgusto e l'odio di chi ti ascolta. Il prof. Barbero è stato come al solito coraggioso. Ha espresso un'opinione scomoda, attraverso un'analoga ancora più scomoda ma perfettamente calzante, secondo me. Forse non ci si rende ancora conto della portata epocale di quello che sta accadendo oggi. La guerra in Ucraina non è una guerra locale, che dura un certo periodo di tempo e poi finisce. La guerra in Ucraina è l'inizio dell'attacco all'occidente. E questo attacco ci rende chiaro come stiano cambiando gli equilibri geopolitico-economici mondiali. Detto questo, con il senno del poi, ad oggi mi sembra che sia legittimo ritenere che la NATO si sia comportata in maniera superficiale nell'accettare le richieste di ingresso degli stati dell'est Europa. È chiarissimo che uno stato può fare richiesta di entrare nella NATO. Ma la Nato può anche rifiutare quella richiesta, non deve necessariamente accettare tutti. Adesso, a causa di questa politica così leggera, siamo alle porte di un conflitto mondiale, con un'economia traballante e un'emergenza climatica che non guarda in faccia a nessuno. Nel frattempo ci sono state decine di migliaia di morti e chissà quanti altri ce ne saranno. La Russia non poteva chiedere nulla? Credo che una potenza militare con 6000 testate atomiche, anche se in crisi, abbia comunque qualcosa da offrire. Forse ancora non è chiaro che oggi ci troviamo sotto scacco Russo, tra la minaccia dell'atomica e la minaccia di affamare il mondo, mentre siamo in una situazione di siccità (per non parlare del taglio dei rifornimenti di petrolio e gas). Alla luce di tutto questo, ha fatto bene la NATO a fare le esercitazioni militari vicino al confine Russo? Ha fatto bene a scegliere di accettare le richieste degli stati dell'est Europa? Io direi proprio di NO. Ripeto, siamo all'inizio di una fase storica che è soltanto iniziata. Chissà cosa ci aspetta. Ritornando al paragone con l'ingresso dell'Italia nella prima guerra mondiale, in quel momento nessuno si immaginava cosa sarebbe successo dopo (nei 30 anni successivi), altrimenti credo che non sarebbero entrati in Guerra.
Sarebbe interessante analizzare i sottobanco in tercorsi tra gli USA e Gorbaciov. Forse si potrebbe inquadrare meglio la cosiddetta "implosione" dell'URSS.
@@mimmo1988able
Hai ragione da vendere.
Lo splendido isolamento geografico e le grandi risorse naturali ed economiche, portano gli USA a sentirsi autorizzati a gestire il mondo come se fosse una loro proprietà, aiutati in questo da tanti servi sciocchi inconsapevoli di essere diventati schiavi.
La sua onestà narrativa è incomparabile.
Esimio professore vorrei chiedere se pensa che la volontà di liberarsi dalla Russia dei popoli dei paesi dell’ex patto di Varsavia conti qualcosa. la Nato poteva non farli entrare nell’alleanza ma in quei paesi c’era e c’è un forte risentimento verso la Russia. Conosco un po’ meglio il caso estone perché lì ho avuto una società, nel periodo sovietico vivevano in un regime assolutamente oppressivo, oltre alla mancanza di libertà di stampa e di parola non potevano spostarsi da una città ad un’altra senza averlo notificato alla polizia, non potevano lasciare il paese se non autorizzati, ai bambini adolescenti insegnavano ad usare le armi per difendersi dell’invasione occidentali che sarebbe sicuramente avvenuta. Il risultato fu che nel 1991 ai russi fu tolta la cittadinanza e avrebbero potuto riottenerla soltanto dopo l’esame di lingua estone che è diversissima da quella Russa.
I russi ci sono in tutti i paesi ex urss perché la gente veniva costretta a spostarsi armi e bagagli secondo le decisioni del poter centrale, ci sono in Abkhazia dove la Russia muove guerra per “difenderli”.
Insomma facevano come Mussolini che ha trapiantato una generazione di Italiani in AltoAdige
Hanno fatto benissimo a toglierla. Erano coloni inviati appositamente per russificare l'Estonia
Esatto, nell'analisi si tralascia sempre questo aspetto, i paesi ex Urss vedono la Russia come un nemico e hanno x libera scelta aderito alla nato. Il paragone con Trento e Trieste non regge proprio professore, li eravamo in corso di guerra, qui c'è stata occupazione di uno stato sovrano
@@sator3946 posso farti una domanda di curiosità?
Cosa avrebbero dovuto fare i neri guidati da Mandela in Sudafrica dopo la fine dell'apartheid? Tu cosa avresti fatto fossi stato Mandela?
@@gabrieleguerrisi4335 Quello che ha fatto Mandela.
Nel suo caso i bianchi vivevano lì da secoli ormai ed erano per di più una parte vitale dell'economia
Perfetto!! Analisi ineccepibile!! ✌👍
Grande Barbero!