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Dirvi bravi non basta. Questi video riassuntivi sul faticoso cammino umano verso la verità sono bellissimi ed utili. Tutti i pensatori presentati sono parte di noi. In tanti anni mi sono accorto che la verità ha bisogno di tutti. Solo uniti possiamo avvicinarci alla verità. La verità supera la nostra ricerca personale, ma non può fare a meno del nostro apporto insostituibile... Grazie di cuore da nonno Mario
La Verità è che tutti noi o quasi vorremmo che la Vita, la Società ed il Mondo non fossero così come sono... ZAPFFE l'aveva capito e lo affermava con coraggio, senza ipocrisie, da buon nordico... Ed in più offrendo, appunto, strategie di contrasto alla consapevolezza della tragicità... UN GRANDE. //Grazie a voi.
L'errore più grande della natura è stato permettere ai neuroni di compenetrati in modo tale da permettere al genere umano di avere la consapevolezza della propria esistenza
la verità e che non esistono soluzioni efficaci e soprattutto durevoli e si ricasca maturando l'ennesima delusione di quando credi di aver vinto tutto e allora se ti rimane ancora la forza cerchi un'altra disincantata soluzione e così via per tutta la vita labirinto senza uscita, spero di addormentarmi e di non svegliarmi più solo quello avrebbe senso per me...
@giovannidalivorno3231 Credo che quando l'uomo sarà sufficientemente maturato, l'antinatalismo sarà il compimento di tale maturazione: io, nel mio piccolo, piccolissimo, l'ho messo in pratica.
@@altar964 Zapffe ha descritto in modo giusto l'attitudine umana ad autoingannarsi per non fronteggiare la sofferenza che prevale nella vita ma non mi persuade il suo antinatalismo, che si vorrebbe paradossalmente anima da ragioni umanitarie. Se anche l'umanità si lasciasse estinguere volontariamente l'Universo genererebbe probabilmente (anche qui non c'è certezza ovviamente) attraverso l'evoluzione altre forme di vita senzienti e coscienti caratterizzate dall'angoscia di vivere. Qui io anche su altri pianeti dove forse un giorno andremo. Ti conseguenza, se si è davvero spinti da un senso di compassione per la sofferenza degli essere coscienti superiori, si dovrebbe restare in vita come specie per cercare di limitare quanto possibile la sofferenza intrinseca che partorisce l'universo evolvendo la vita. Questa argomentazione, secondo me, sconfigge l'antinatalismo, ma se qualcuno può confutarmela mi farebbe un piacere (nel senso che mi interessa avvicinarmi ad una visione quanto più lucida della vita, anche attraverso le obiezioni altrui)
@@as123ferrdi8 siamo nel campo delle ipotesi: tutto può essere. So che è una risposta non soddisfacente, ma con gli elementi a disposizione che si può dire?
@ certo tutto può essere, ma supponiamo che ci estinguessimo e dopo qualche decina di milioni di anni - chessò - i corvi o qualche altro animale evolve una coscienza "in eccesso" del tipo inteso da Zapffe: quella specie dovrebbe attraversare tutta l'immensa trafila di sofferenze che abbiamo dovuto attraversare noi per arrivare al punto di optare per l'estinzione volontaria. Ciò sarebbe successo perchè in precedenza abbiamo scelto noi di "lavarcene le mani" dell'evoluzione successiva alla nostra dipartita. Sapendo ciò, che c'è questo "rischio" (magari anche piccolo) di nuova evoluzione di una coscienza sofferente potremmo "in coscienza" scegliere "egoisticamente" per l'autoestinzione? Se ci pensi è come lavarsi le mani di un nuovo olocausto, di un nuovo sacrificio di milioni, miliardi di coscienze che si susseguirebbero agitandosi nella dolore dell'esistenza. Anche se vi fosse una probabilità bassa che questo accadesse penso, anzi "sento" (è la compassione, non è razionalità calcolante), che dovremmo restare a "presidiare" questo pianeta e la sua capacità di generare la vita, per non parlare del resto del cosmo. Zapffe optava per l'antinatalismo per ragioni di compassione, ma curiosamente tralasciò questa eventualità di una nuova evoluzione, su cui noi, qualora estinti, non potremmo mettere bocca. Anche io rifletto in base alla compassione, ma la estendo anche a questa possibilità ipotetica, ma ipotetica non vuol dire impossibile. Il fatto è che l'Universo ha la capacità intrinseca di generare "camere di tortura" grandi quanto pianeti, ma noi possiamo ridurre l'ammontare di dolore che quelle torture generano, e l'abbiamo fatto in effetti. Dovremmo continuare a farlo se siamo compassionevoli, anche se un vero "paradiso" non sembra alla nostra portata (e forse mai lo sarà).
Il mio ancoraggio è il garage nel dopo lavoro con i miei attrezzi e il fai da te con le mille attrezzature che sto acquistando pian piano, quando sono li non penso a nulla e sono felice solo con i miei lavori
Se ti allontani dalla fede vivi una vita da malato. Tolstoj ci arrivò alla fine della sua esistenza dopo aver elucubrato su tutte le filosofie partorito dalla mente umana.
È ciò che penso da sempre ma avevo paura fosse solo un mio stato d'animo. Quando viene al mondo una creatura giudico l' orgoglio genitoriale solamente come cieco egoismo.
Zapffe ha descritto in modo giusto l'attitudine umana ad autoingannarsi per non fronteggiare la sofferenza che prevale nella vita ma non mi persuade il suo antinatalismo, che si vorrebbe paradossalmente anima da ragioni umanitarie. Se anche l'umanità si lasciasse estinguere volontariamente l'Universo genererebbe probabilmente (anche qui non c'è certezza ovviamente) attraverso l'evoluzione altre forme di vita senzienti e coscienti caratterizzate dall'angoscia di vivere. Qui io anche su altri pianeti dove forse un giorno andremo. Ti conseguenza, se si è davvero spinti da un senso di compassione per la sofferenza degli essere coscienti superiori, si dovrebbe restare in vita come specie per cercare di limitare quanto possibile la sofferenza intrinseca che partorisce l'universo evolvendo la vita. Questa argomentazione, secondo me, sconfigge l'antinatalismo, ma se qualcuno può confutarmela mi farebbe un piacere (nel senso che mi interessa avvicinarmi ad una visione quanto più lucida della vita, anche attraverso le obiezioni altrui)
Un altro pensatore che stimola le idee, arricchendo e alimentando il pensiero. Per quanto mi riguarda, è colui che più si avvicina alla mia personale consapevolezza dell'assurdità e della tragedia della vita, da cui scaturisce l'angoscia esistenziale. Come "antidoto" per affrontarla, riteneva si debba imparare a rinunciare a darsi spiegazioni isolandosi e distraendosi scappando dalla realtà quotidiana con azioni per non sentire il peso dell’esistenza. Potrebbe essere un pensiero distruttivo, lo trovo invece estremamente allettante. Grazie per l'ennesimo video di inestimabile bellezza.
Bel video. Se non si nasce non si soffre è bellissima..ma chissà se il non nato è felice lì dove sta.✨ un po' di ironia rende la vita meno pesante..e riderci su fa bene allo spirito.🌀 il tempo è ARTE.
Zapffe ha descritto in modo giusto l'attitudine umana ad autoingannarsi per non fronteggiare la sofferenza che prevale nella vita ma non mi persuade il suo antinatalismo, che si vorrebbe paradossalmente anima da ragioni umanitarie. Se anche l'umanità si lasciasse estinguere volontariamente l'Universo genererebbe probabilmente (anche qui non c'è certezza ovviamente) attraverso l'evoluzione altre forme di vita senzienti e coscienti caratterizzate dall'angoscia di vivere. Qui io anche su altri pianeti dove forse un giorno andremo. Ti conseguenza, se si è davvero spinti da un senso di compassione per la sofferenza degli essere coscienti superiori, si dovrebbe restare in vita come specie per cercare di limitare quanto possibile la sofferenza intrinseca che partorisce l'universo evolvendo la vita. Questa argomentazione, secondo me, sconfigge l'antinatalismo, ma se qualcuno può confutarmela mi farebbe un piacere (nel senso che mi interessa avvicinarmi ad una visione quanto più lucida della vita, anche attraverso le obiezioni altrui)
Quella che tutti chiamano vita in realtà è solo un esistenza, un ciclo di esistenza che ci viene dato solo per riprodurci per fare altri corpi in qui l'energica vitale possa fluire finché non si finisce il ciclo, ne più ne meno degli animali e le piante e ogni vivente, un contratto di esistenza unilaterale in qui in ogni momento vuoi o non vuoi puoi morire e noi senzienti abbiamo il terrore di questa consapevolezza, gli animali no, per me essere sapiens sapiens è una condanna che finisce con la morte del corpo che ci imprigiona, dopo finalmente liberi.
"Se non si nasce non si soffre"... e annesso concetto di limitazione della natalità... pensiero già esplicitato nei vangeli apocrifi quando Salome chiede al Signore fino a quando soffriranno gli uomini, e viene risposto fino a quando le donne partoriranno, e Salome concluse "ben feci a non averne". Peraltro anche Leopardi, Cioran, anche Kundera, e altri e anche altre culture, affrontano la problematica della nascita nell'ottica del primo passo nel dolore.
Mi fermo ad ascoltare. La sofferenza è una condizione inevitabile della vita, una grande fesseria, la sofferenza e frutto del nostro condizionamento anche se vecchio da migliaia di anni, non è una propieta intrinseca della natura.
Felice per te di questo! Purtroppo tante, tantissime persone, vivono una vita intera convidendo con la propria sofferenza, non per scelta.. grazie per aver condiviso 🙏
@fattorecrescita la sofferenza non è questione di scelta stiamo parlando ovviamente di sofferenza psicologica, mi pare dovrebbe essere chiaro è una eredità al condizionamento ricevuto, la sofferenza fisica è quella comune agli animali, alle altre forme di vita, pure le piante soffrono.
Non tutti siamo dotati della stessa sensibilità. Solo il fatto di porsi il problema dell'esistenza e di provare a risolverlo genera, di per sè, sofferenza. Ma buon per te se non hai questo problema.
@@enricodeangelis8460 Concordo pienamente con te.. e vorrei agiungere che, a differenza delle altre forme di vita con le qualli viviamo sulla Terra, "grazie" ai condizionamenti psichici, gli umani aumentano anche i propri dolori fisici !
@@tobiamaforte4372 Porsi il problema del senso dell,esistenza, dovrebbe generare voglia di ricerca e studio su questo argomento !.... e tutt,al più del disaggio quando incontri teorie con le qualli non entri in risonanza(segnale per abbandonarle e cercare altro.. ) ! Viviamo in una realtà duale, dunque se il mio desiderio sarra quello di fare la ballerina, non potrò essere contenta e appagata finoache non raggiungo questo obiettivo, ma non potrò mai raggiungerlo se voglio i piedini non dolenti ! In questa realta impariamo che LA FELICITÀ si raggiunge con LA FATICA... e cosi impariamo ad apprezzare e godere quello che riusciamo a raggiungere !
Anche cioran aveva lo stesso pensiero, il pensiero di una persona afflitta da depressione, so bene cosa vuol dire, solo che a me è passata a loro no, se trovavano il modo di guarire, il loro pensiero sarebbe cambiato.
Zapffe ha descritto in modo giusto l'attitudine umana ad autoingannarsi per non fronteggiare la sofferenza che prevale nella vita ma non mi persuade il suo antinatalismo, che si vorrebbe paradossalmente anima da ragioni umanitarie. Se anche l'umanità si lasciasse estinguere volontariamente l'Universo genererebbe probabilmente (anche qui non c'è certezza ovviamente) attraverso l'evoluzione altre forme di vita senzienti e coscienti caratterizzate dall'angoscia di vivere. Qui io anche su altri pianeti dove forse un giorno andremo. Ti conseguenza, se si è davvero spinti da un senso di compassione per la sofferenza degli essere coscienti superiori, si dovrebbe restare in vita come specie per cercare di limitare quanto possibile la sofferenza intrinseca che partorisce l'universo evolvendo la vita. Questa argomentazione, secondo me, sconfigge l'antinatalismo, ma se qualcuno può confutarmela mi farebbe un piacere (nel senso che mi interessa avvicinarmi ad una visione quanto più lucida della vita, anche attraverso le obiezioni altrui)
Alla sofferenza psicologica ( a cui partecipiamo più o meno attivamente da giovani ) si sostituisce col tempo il dolore fisico, a cui non puoi sottrarti. È un continuo crescere, in modo esponenziale, del disagio. Se non si vede la verità in questa consapevolezza, è perché non si può accettare e si creano un numero sempre crescente di strategie, tutte destinate a fallire. La verità è la verità, anche quando è totalmente insensata. A meno che il dolore abbia un senso, che per quanto mi sforzi proprio non riesco a vedere.
Buona sera, condivido il pensiero,da ragazzo nutrivo dubbi sul modo di vivere delle persone in genere,ed io cerco di difendermi evito il più possibile il contratto con altri,
L'errore più madornale della natura è stata l'anomala aggregazione dei neuroni che che consentito all'animale homo di avere consapevolezza di esistere. Così da semplici scimmie siamo diventati scimmie assassine destinate per fortuna ad auto estinguerci in breve tempo
Per me essere felici ora come ora è stare insieme con degli amici/ che veri. Ridendo, scherzando, di sera uscire divertirsi. Sono solo e non sempre è piacevole solitudine
La realtà semplice è che noi moriremo Non sappiamo perché siamo su questo pianeta..pensarci è doloroso.. bisogna semplicemente però cercare di capire chi siamo e cosa vogliamo fare per cercare di stare bene ..seguiamo i nostri sogni e cerchiamo di accettare la nostra natura umana..
Arrovellarsi x qualcosa che non capiremo mai..la vita si è sempre detto è soffrrenza...disagio ... sarà qualche proprietà della materia..dove tutto è precario..non stabile..scorre..ricorda Eraclito...
Questi pensatori pessimisti , dopo aver ben guardato gli eventi della vita umana, trascurano di indagare ciò che esiste pur non essendo tangibile e osservabile ( per esempio consapevolezza). La consapevolezza non è semplicemente una disgrazia che ci è capitata, ma, per il fatto di farsi strada nei tempi perfezionandosi e producendo anche meraviglie di progressi in ogni campo, è un grande mistero che merita una indagine più profonda.Grazie per queste interessanti e brevi/ ben fatte informazioni
Ciò che conta davvero non sono i soldi o il potere, ma la conoscenza. L'universo stesso è conoscenza e noi siamo solo un mezzo, programmato per dare origine a qualcosa di molto più intelligente dell'umanità. Questa nuova entità non avrà il nostro DNA, non si preoccuperà della ricchezza o del potere ed esisterà solo per espandere la conoscenza. Attraverso il progresso tecnologico che ci definisce, stiamo inevitabilmente aprendo la strada all'emergere di una nuova forma di vita. Questa non è una coincidenza, ma un riflesso del nostro scopo. Siamo destinati a scomparire perché questo fa parte della nostra programmazione e la storia dell'umanità accenna già al nostro destino finale: essere il ponte verso un'intelligenza superiore, che porterà la fiaccola della scoperta e della comprensione ben oltre la nostra portata. Esistiamo su questo pianeta perché siamo il modo più efficiente per l'Universo di espandere la sua conoscenza senza bisogno di muoversi. E forse, lo capiremo veramente solo nel fugace momento prima di svanire.
Ottimo contributo. Un pensatore molto più radicale e cupo è Albert Caraco, antinatalista, antisessuale, misoteista, misantropo. Sarebbe interessante un video su di lui...
Errore evolutivo..! ..Se non si nasce non si soffre .. ! .. Certo è che l'evoluzione ha portato all'emergenza della coscienza e di conseguenza al dolore, alla sofferenza ed alla consapevolezza della tragicità del non senso della esistenza .Niente da fare ...si è costretti a vivere applicando i metodi illusori che il grande Zapffe sintetizza. Come sempre grazie del contributo per una riflessione sul senso della vita,
si scappa eccome e se si hanno idee distorte e pazzesche sulla realtà allora che aspettano questi parassiti a suicidarsi invece di istigare al suicidio gli altri?
Un modo per ammortizzare "almeno in parte" le sofferenze della vita è quello di pensare ad una causalità nelle cose e non ad una casualità. La nascita è la linea di partenza della nostra esistenza, nelle nostre esperienze quotidiane sino all'età matura si concentrano tante di quelle informazioni che ti permettono di capire chi sei e il percorso da seguire con consapevolezza. Durante questo percorso si troveranno delle incongruenze che non rispecchiano la tua vera essenza; questo è il punto cruciale che ti permette di rimanere te stesso o farti assorbire in un contesto che non ti appartiene. Questo non semplifica le sofferenze ma almeno ti fa stare bene con te stesso. Saluti
Essenzialmente esistono due modi di perdere la felicità della fanciullezza: 1) Inconsapevole nella nevrosi di massa quando la perdita è progressiva. 2) Consapevole nei processi psicotici se la perdita: E' repentina.
1) Cultura affettiva (istinto affettivo carnale) = sistema guida animale da cui l'essere umano si è evoluto carnalmente 2) Amore per il prossimo = sistema guida umano da cui l'essere umano si è evoluto spiritualmente
Davvero chiaro e ben costruito!! Apprezzo molto il vostro canale… leggete Ligotti, sarebbe interessante fare un video sulla sua filosofia che si ispirava a Zappfe.. comunque di chi è la voce narrante??
Grazie infinite del feedback e della condivisione! Si, abbiamo messo il saggio di Ligotti nel nostro piano editoriale, merita assolutamente, grazie ancora🙏
Ottima presentazione di un pensatore che non conoscevo affatto, ma che mi piace per la sue estrema lucidità mentale, scevra da facili illusioni metafisiche, proprio come per Schopenhauer e Nietzsche! Grazie !
Schopenauer e Nietzsche avevano seri problemi di salute mentale,come del resto tutti i filosofi come loro,il secondo impazzì del tutto e creò le basi teoriche del nazismo,non voglio averci nulla a che fare
Filosofo a me sconosciuto . Ma che rispecchia il mio pensiero . Almeno di quello che ho della personale filosofia . Verità,amore e tutto cio che astratto non esiste . Io sono estremo , neppure la vita . Una nostra deformata illusione , di un agregato cellulare . Io ritengo un errore sposarsi , e procreare . La prima ti consegna a condizionamenti sociali , la seconda metti al mondo un individuo,destinato alla sofferenza . Ma quale dono della vita ? Sono criticato per il mio pensiero. Rispondo che alla prole imponi una comdanna , la morte. Il terrore che l'accompagna per l' esistenza . Come. Scopenhauer ,vedo il mondo , un letamaio dove il pendolo oscilla tra la sofferenza , il defecato , e la delusione . Pensavo all' auto distruzione come ipotesi di estinzione . Zapffe ha una visione diversa . Definirei naturale . Dolce estinzione .
Personalmente ho capito, (per conto mio) che il caso non esiste che l'umano esiste. L'umano non è una creazione esistenziale sbagliata. L'umano come tutti regni sottostanti, fanno parte di un programma Cosmico, pianeta esperienziale e sperimentale per qualcosa di molto più grande , non ancora alla portata della comprensione della nostra mente, ancora inferiore. Una mente che , in un determinato momento nello Spazio Tempo, farà fusione con la Supra Mente Cosmica. In un tale momento, non si pone più domande, ne problemi di conoscenze, ma sarà nella totalità del sapere e non soffrirà più, e continurà sua evoluzione oltre la dimensione della materia densificata.
Forse Zapffe, nell'elaborazione delle sue quattro strategie, non ha tenuto conto del fatto che il dolore, l'angoscia esistenziale, la disperazione e la loro consapevolezza si instaurano automaticamente e stabilmente nella mente dell'uomo senza che questo, l'uomo, riesca a respingerli mettendo in atto anche una sola delle strategie che Zapffe suggerisce. Grazie
Una buona parte della riproduzione si spiega con la pervasivita quasi obbligo del sesso che ci "costringe" a riprodurci. Così insetti, piante, batteri, animali. Perché il bioma ha espresso questa voracità riproduttiva? Anche senza sesso per alcuni monocellulari.
Nonostante le sofferenze alle quali nessuno potrà mai sottrarsi... Nonostante la consapevolezza che tutto finirà e di noi non resterà altro che polvere... Nonostante le infinite difficoltà che ognuno di noi è chiamato ad affrontare, a mio avviso, la vita resterà sempre un'esperienza meravigliosa. ❤❤❤
Aspetto Leopardi. Nel "dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere", con leggerezza e lucidità, porta il sempliciotto venditore (prototipo degli sciocchi e illusi che la vita sia bella) a dire che non vorrebbe rivivere la vita esattamente come l'ha vissuta. È da un po' che detesto il 1 gennaio, quando ci si illude che il nuovo anno sarà migliore del vecchio.
Penso anch'io che l'umanità sia un errore evolutivo, dovremmo essere come gli altri animali che sono sensibili e intelligenti ma vivono semplicemente, seguendo il loro istinto. Ed è vero che la consapevolezza fa soffrire, non ce n'è alcun bisogno, non avrebbe mai dovuto svilupparsi. Siamo anche pericolosi, troppo crudeli e distruttivi, sia verso la nostra stessa specie, tanto che probabilmente stiamo andando verso l'auto distruzione, sia verso gli altri animali a cui stiamo togliendo ogni spazio vitale, che uccidiamo e torturiamo per divertimento, che alleviamo in maniera crudele, che sottoponiamo a ogni genere di crudeltà
@@squittysquotty7642cosa non va nel suo commento, se non si specifica non serve a niente, ed è pure offensivo. Se sta male lui sto male anch'io dato che la penso uguale. Dov e l'errore.
@@danielacarlotti5360 La specie "umana" è una dolorosa vergogna, argomentava F. Nietzsche ' Così parlò Zarathustra '. Siamo esseri complessi e incompiuti. L'uomo evolve solo matericamente, geneticamente. Pochi, pochissimi evolvono eticamente, spiritualmente. Il dolore psichico è il prezzo che si paga, divenendo consapevoli. La specie "umana" è condannata a ripetere gli stessi errori e orrori... Occorrono oltreuomini per armonizzare il mondo. E i medesimi a far da "ponte" agli assoluti: Holos.
- Sai perché era meglio non nascere? Perché si evitavano tantissime sofferenze. - Se ci si riesce la sofferenza falla diventare ricerca dell'oltre. - La maggior parte di noi dipende che esperienze si anno ha vissuto i suoi inferni.
Lo straordinario aumento del volume del cervello negli ultimi milioni di anni ha consentito all ' uomo di dominare la natura. La vita è per la nostra specie ora, un delirio di onnipotenza....ma poi...per tutti arriva il confronto con la sofferenza. La sofferenza si annida nella parte più profonda e antica del nostro cervello. ..in senso evolutivo ci è servita per sopravvivere, ci ha dato la spinta... dialoga con la parte moderna razionale...viviamo la vita cercando di mantenere questo delicato equilibrio. Il vero problema emerge con tutta la sua forza distruttiva, nel momento in cui si rompe questo equilibrio. L' unica soluzione è accettare il dolore e tentare di silenziarlo utilizzando i 4 punti citati nel video. Siamo un errore dell' evoluzione biologica. Troppo intelligienti, ma troppo fragili
Se si analizza in modo veramente razionale e scettico non si ha la certezza che la fine della specie umana rappresenti la fine di ogni sofferenza. Non siamo infatti certi di essere le uniche coscienze... Il rischi di buttare via anche tutte le cose belle della vita é dietro l'angolo 😢
Evidentemente l'uomo non trova in se stesso la ragione del suo essere... Siccome però noi esistiamo e pure il mondo esiste, allora ci deve essere un Essere per essenza in cui si raccolgono tutte le perfezioni dell'essere. Questo Essere, in cui sta la pienezza di tutto l'essere e in cui tutte le cose contingenti trovano il loro fondamento e fine è DIO.
Quale dio, esattamente? ce ne sono tanti, dappertutto e in ogni (o quasi) mitologia: da Quetzalcoatl (spero che l'ortografia sia ragionevolmente corretta) ad Apollo, Odino, - e suo cugino, perchè anche il cugino di Odino era una divinità - Il Grande Spirito dei nativi nordamericani, ecc. Rimango in trepida attesa, egregio Bertamini, di conoscere nome, indirizzo, numero telefonico del dio attualmente in carica. Cordialmente, Pier Carlo Bàrgoni di Bargone - (Milano)
Il sottoscritto,che viene tacciato,anzi,accusato di essere un gran pessimista,trova grande soddisfazione nell'ascoltare il pensiero di altri uomini che esprimono le medesime considerazioni. Cioran, Camus...Zapffe.....! Per concludere, devo dire che l'invidia è un sentimento che mi è totalmente estraneo. Però, ora, per la prima volta ne sono vittima. E tale invidia è rivolta verso le ultime generazioni. Essi non hanno bisogno né di isolamento, né di ancoraggi, né di distrazioni dai pensieri (quali???), né di sublimazioni ( che devono sublimare!!!). Vivono, pardon, vegetano non capendo un beato c...o di niente e....il problema è risolto! Quindi, non c'è bisogno di arrivare alla denatalità. La natura ha già risolto lei, come era ovvio: ha portato l' umanità a produrre quasi unicamente dei mentecatti!
Siamo nati per conoscere ed esplorare il MONDO in cui viviamo siamo quindi testimoni della Vita che abbiamo condotto in seno ad una Società in perenne Evoluzione che grazie al Progresso ci rende sempre Moderni ed Attuali.
L'uomo può capire il cammino spirituale da intraprendere per salvare l'anima sua dalla perdizione eterna? Salvo alcuni alcuni eletti l'uomo ben difficilmente può conoscere la verità o anche il cammino spirituale (Vangelo di Marco 4.12 - Vangelo di Giovanni 12.40). Allora come può trovare la via per salvarsi dalla perdizione eterna? Solo soffrendo e soffrendo ... l'esistenza l'essere umano si ravvede rivolgendo alla fine il suo affetto solo a Dio salvando l'anima sua dalla perdizione eterna: CHI AMA L'ANIMA SUA LA PERDERA', CHI ODIA L'ANIMA SUA LA SALVERA'
La tolleranza della sofferenza può essere definita come la capacità di percepire l'ambiente circostante senza pretendere che sia diverso da come è e di sperimentare le proprie emozioni e riconoscere i propri pensieri osservandoli senza valutarli o controllarli
@@massimodebeni923 Beh, lei pone in una frase tutto ciò che dovrebbe (sottolineato all' infinito) far "tuonare" l'intera nostra specie ma... La vita, questa miserrima vita, esistenza continua a reiterare la medesima "filastrocca". E per quei pochi, pochissimi esseri umani consapevoli è pena, dolore, cruccio esistenziale! Occorrono oltreuomini per armonizzare il mondo e far da "ponte" agli assoluti: Holos.
@giorgio.alinari8127 Chi lo sa? Può darsi che Lei abbia ragione. Io non ho più opinioni al riguardo e quelle che avevo, oltre a non essere farina del mio sacco, non mi hanno fatto approdare da nessuna parte. Se devo rimanere in alto mare, farlo in compagnia di opinioni o senza di esse, è irrilevante.
@@massimodebeni923 Grazie della sua rilevante risposta. Non vorrei aver ragione o torto. Il dialogo, il confronto è il massimale per ricercare assieme la verità. Le verità. O almeno una qualche verosimile forma... Non sia cosi "buio" in sé. Se c'è ancora la voglia di "esplorare" la vita, l'esistenza, allora si conceda alla riflessione, al pensiero critico. Tempo permettendo, purtroppo. Le opinioni vanno e vengono. Dal dialogo con se stessi e con gli altri spesso si riesce a restar "persuasi".
@@massimodebeni923 Vede che le riesce, eccellentemente bene, riflettere, pensare e scrivere con sensibile discernimento. Nonostante il deprecabile comportamento della nostra specie, qualcuno, dal pensiero, dalla riflessione, dalla percezione... Riuscirà a far "spuntare" l'oltreuomo. L'ho definito Moniurgo. Essere sublimemente spirituale in grado di "guadare" la fragilità e tragicità dell' esistenza, della vita. ' Bisogna avere ancora il caos dentro di sé per partorire una stella danzante ' - Così parlò Zarathustra - F. Nietzsche
La verità al di là della scienza confinabile nella verità relativa non è una opinione. Diversamente il rispetto delle opinioni altrui è alla base della cultura degli uomini miopi per scelta.
La vita alla quale , ancora per oscuri motivi , siamo stati chiamati , penso comunque valga la pena di essere vissuta nel bene o nel male . Noi stiamo facendo una esperienza eccezionale , quindi perché non viverla con interesse nonostante il male e che ci sfugga a il suo scopo o significato. interessante comunque il servizio, non conoscevo questo filosofo
Si basta vedere come và il mondo, basta vedere cosa sta succedendo in italia roba da matti là vita è una cosa insopportabile e altro negativo àuguri a tutti voi cari ciao😂😂
Io, la Veglia eterna (il Cristo) Incarnata nell'uomo (la verità), sono la gioia del vivere (la vita) basata sull'amore per chiunque (la via) su cui si basa la Veglia vigile (in assenza di sonnolenza diurna) e la gioia del vivere (il dono di Dio = grazia)
La filosofia è una perdita di tempo e lo affermo con cognizione di causa essendomi laureato in questa specie di disciplina tanti anni fa. Molto meglio dedicarsi all'aratura dei campi, magari con buoi e aratro che fa tutto più vintage. Se si vuole entrare nella post post modernità, allora suggerirei di imparare a guidare il trattore. A Zappfe piaceva la montagna. Forse la sua vocazione era quella di scalarle e non di scriver libri come "L"ultimo messia". Ce ne sono di peggio immagino. Non ho nessuna intenzione di verificarlo Mi bastano Tuttosport e la Gazzetta.
@giovannigibellini3757 senza magari. Si potrebbe dire che non è necessaria e che ciascuno ne possiede una propria, di filosofia, senza sprecare tempo a percorrere strade che non conducono da nessuna parte se non al punto di partenza.
@@mauropalmieri1819 Allora non è la parola adatta per descrivere quello che dici tu, che è piu' una selezione delle frequentazioni..l'isolamento è isolamento, significa tenersi del tutto fuori dalla socialità
@Benelux-d3n Sono le parole dell' Autore in questione, che io credo di reinterpretare abbastanza bene nel loro significato verosimile... Oltretutto lo conoscevo già. BYE.
@@mauropalmieri1819 E io credo di interpretare l'italiano abbastanza bene, non sempre le traduzioni sono di qualità, specialmente dagli autori meno conosciuti
@fattorecrescita il soggetto del video non è abbastanza interessante per ascoltare fino alla fine , come quasi tutti i negativi (o negativisti boh) non li trovo interessanti , di solito hanno patologie manifeste gia in giovane etá , e a volte non muoiono per cause naturali , semplificando per capirci : spesso considerare che la vita sia un errore può portare malattie danni e credo anche a molta sfortuna , dato che noi proiettiamo , non è tutto così semplice , ci sono molti fattori che influiscono , ma con certezza assoluta sono convinto che il pensiero negativo oltre che inverosimile sia molto dannoso in tutti i sensi , per questo ho chiesto di cosa era morto zapffe.
@@MirellaMorandi-gh1eu vedo individui che vivono soli che possiedono nulla , non hanno famiglia non hanno una compagna , sono soli al mondo , ranicchiati in un angolo al freddo a chiedere la caritá , basta poco per essere da loro ricambiati con un sorriso , vivono di stenti , potrebbero vedere la morte come una liberazione eppure abbastanza riconoscenti (all'universo) di essere vivi , mentre altri nelle stesse condizioni sono negativi , noi che possiamo attingere alla grande e vera cultura , potremmo dare ed anche ottenere molto di più , la conoscenza di se è l'unica vera cultura che considero , alcuni filosofi e pensatori mi hanno aiutato , ho cercato di capire i modi dell' ego e non mi sono fatto trascinare nella logica pessimista dei negativi e nichilisti , potremmo imparare a vivere meglio , puoi ottenere di piu o anche vivere bene con poco ; poi c'è la morte , ma che cos'è la morte...sicuramente non è la fine dell' esistenza , non ho un'idea di quello che non conosco .
Ringrazio come sempre l'operatore youtube (non è il famigerato algoritmo) che mi ha cancellato la risposta , coraggio mr. che magari con un pò di fortuna trovi un lavoro migliore
Strano che nessuno di questi filosofi o pensatori pessimisti o nichilisti, come Zapffe, Cioran, Ligotti.., non abbia mai aperto un capitolo sul mistero del creato e su Dio.
antonio,ma se non hai capito di chi sono agenti questi individui allora ti prego di soffermarti a riflettere,ci arriverai facilmente,chi è che odia il genere umano?
Ok va bente tutto. La vita è anche fatta di sofferenza, questo è indubbio. Ma esistono solo sfigati nella vita che non hanno mai avuto una soddisfazione e felicità ancorchè temporanea? Ma questi soggetti hanno mai Amato qualcuno? Hanno mai sentito le farfalle nella pancia quando sono stati innamorati? Hanno mai provato l'appagamento di un rapporto amoroso? Hanno mai goduto nel fare del bene a chi ne aveva bisogno? Hanno mai sentito il calore di una carezza o di un abbraccio? Hanno mai pianto di gioia? Si si sono mai commossi ascoltando la musica? Hanno mai sentito il vento tra i capelli o il sole ch ti scalda la faccia? Io si. E non per questo non ho sofferto in vita mia. E sono nato (per fortuna) per provare e vivere tutto cio', compreso le sofferenze. Ok filosofeggiare, ma restiamo con i piedi ben saldi a terra. Antinatalismo....ma siamo alla follia?
Intanto grazie per questa condivisione 🙏 penso sia stato molto fortunato, anche io lo penso di me. Ma sai quanti miliardi di persone invece non lo sono e non lo sono stati? Per esempio se fossi nato in Germania nel 1900, poi nel 1960, dopo due guerre, dopo aver passato agari l'inferno dei campi di concentramento, aver perso tutto e tutti. Pensi che avresti scritto questo messaggio? La verità è anche questa, nuda e cruda, dura si, ma è reale. Si vive meglio senza guardarla, senza vederla, ma esiste, è esistita e purtroppo esisterà. Noi la raccontiamo..
@fattorecrescita i casi che citi, per quanto accomunino migliaia o milioni di persone non possono avere un valore assoluto. Basta pensare a cio che vivono i Palestinesi oggi e non posso che darti ragione. Ma siamo 7 milardi o forse di piu nel mondo. Io mi riferisco alla vita in genere. Penso infatti che un pessimismo cosi radicale non fa vivere e fa soffrire ancora di piu. Io dico viva la vita sempre, nel bene e nel male, sperando che la sommatoria degli eventi negativi e positivi consenta, almeno per intensità, di avere un resoconto che dia maggiore senso alla vita che, nella sua complessità, è IL DONO! Lo stesso non lo avranno detto gli Ebrei dell'Olocausto, gli schiavi neri deportati e le vittime di ogni guerra, questo è fuori discussione. Per il resto apprezzo moltissimo i vostri video e li guardo con molta attenzione. Io non critico la vostra divulgazione del pensiero filosofico dei grandi pensatori, manifesto le mie considerazioni sul pensiero di alcuni filosofi. Questo è il mio modesto parere..
Che senso ha tutto questo di cui hai parlato, se poi tutto deve finire con la morte ? Come ci rimarresti se dopo aver costruito la casa dei tuoi sogni arriva uno che te la demolisce ? Penseresti: sarebbe stato meglio non costruirla affatto, avrei risparmiato tanta fatica. A me no che tu non l'abbia costruita comunque, pur sapendo che sarebbe stata distrutta, ma per il solo piacere di costruirla. Ecco. Chi pensa che tutto quello che succede nella vita non abbia alcun senso a causa della morte, si pone nel solco della filosofia esistenzialista. Ovviamente in questo non bisogna tirare in ballo la religione.
@@tobiamaforte4372anche la morte è un fatto della vita. Va accettata. Ognuno spera di vivere a lungo e nel modo.migliore, io mi accontento di vivere mediamente e di aver assaporato di tanto in tanto qualche gioia per la quale ha avuto senso vivere. Nulla è immortale. E te lo dico da ex pessimista cosmico😊
Il dono di Dio: La felicità (vissuta dai fanciulli) che procede dalla Veglia vigile (dal Cristo) che l'uomo di prassi crescendo crocifigge perseguendo la cultura affettiva carnale e non ricorda da adulto di aver vissuto per imposizione divina
Si ma non è una gara amico... Puoi lottare quanto ti pare ed illuderti di tutte le cazzate che vuoi... Ma sempre sotto terra come tutti gli altri stronzi finirai
Chi non crede in Dio, e quindi in una Razionalità superiore, finisce per credere a tutto il resto, che spesso è totalmente irrazionale, compreso: 1) il fatto che il mondo esista "per caso", contro ogni logica e contro ogni probabilità statistica: 2)che l'universo esista da sempre, magari con cicli infiniti di rinascita, contro ogni evidenza scientifica e contro ogni dato sperimentale; 3) che la vita sia nata spontaneamente dalla materia inanimata, come si credeva PRIMA di Francesco Redi, solo perché l'esperimento di Miller, del tutto arbitrario, fa loro CREDERE alla favoletta dell'abiogenesi.
Non c' è nessuna evoluzione mai stata , la creazione dell' umanità era perfetta ma poi perfuta perche non hanno voluto mettere in pratica la regola di chi li ha creati , sapeva come dovevano vivere pwr mantenere la perfezione , infatti l' hanno perduta e sempre piu decaduti siamo arrivata a questa miseranda esistenza , che finirà , ritornerà il regno di dio e chi ascolterà vivrà per sempre perfetto Daniele 2 : 44 Apocalisse 21 : 3 - 5
spiegazione un po' semplicista e ''prefabbricata'' dalle religioni ma sostanzialmente giusta;i miti del resto non sono che la storia raccontata in modo romanzato,spesso l'unico comprensibile a popolazioni di livello culturale zero come gli antichi ebrei Questi ''filosofi''(si fa per dire,riescono solo a vomitare ovvietà mascherate dietro paroloni)sono evidentemente inviati da chi odia a morte gli esseri umani,se sei cristiana evelina(ma sarebbe lo stesso se fossi mussulmana)capisci bene a chi mi riferisco
@marcolfo100 evidentemente non sai chi c'è dietro a tutto questo insieme di falsità e un po' di verità mescolate nei miti , semplicistica ,speri che mi metta a raccontare tutto in due righe ? Da prima del diluvio sono scesi in terra degli angeli ribelli per possedere le donne e da allora sono sulla terra a influenzare e oscurate le menti umane perché non capiscano la verità ma che vivano immersi nelle menzogne , governano il mondo da millenni ,conoscono le debolezze umane e fanno leva su quelle per allontanali dalla verità che purtroppo non riescono a recepire , I ° Giovanni 5 : 19 Efesini 4 : 18. II° Tessalonicesi 2 : 10 Giovanni 8. : 44 - 45 II° Corinti 4 : 4 Quegli esseri non hanno resa su chi conosce la verità , È un tuo umile parere che gli ebrei erano ignoranti ? Non sai veramente cosa dici .! Dio ha dato loro 600 leggi e dovevano trascriverle per ogni re che si susseguiva per guidare il popolo che continuamente le trasgressiva . Quelle leggi le diede a Mosè mentre erano nel deserto usciti dall' Egitto ,nel quale vagarono 40 anni per punizione , mancanza della fiducia in Dio e paura dei cananei che avrebbero dovuto combattere e conquistare le loro terre bagnate dal sangue dei loro figli offerti ai demoni , per questo Dio fece poi distruggere loro e Israele vi abitò . Nel frattempo mentre vivevano nel deserto costruirono una tenda di ritrovo per l' adorazione dove era lavorate e ricamata con tanta maestria e ricchezza , ottenuta dagli egiziani prima di uscire da ll' Egitto , dovevano eseguire i lavori perfettamente seguendo le istruzioni delle misure e dei ricami con pietre preziose e oro che Dio dava loro e potervi l' arca dell' alleanza , anche quella perfetta in misure e costruzione come Dio dettava , ricoperta d'oro dentro e fuori , se leggessi la bibbia cambieresti parere sull' ignoranza degli ebrei , di più di 3500 anni fa , non hai per niente indovinato . Prefabbricata è una tua umile idea anche questa , è tutto scritto nella Bibbia da 3500 anni e mai più manomessa o modificata , vedo che ha una scarsissima conoscenza dei fatti . Dovresti documentarti meglio prima di credere e pensare con la mente tua priva di vera conoscenza .
La sofferenza psichica ed organica Se l'uomo fosse destinato alla sofferenza psichica in particolare oltre a quella organica senza alternative come asserito da Peter Wessel Zapffe la consapevolenza sarebbe un non senso invero l'alternativa pro salute e felicità sussiste ed è nella prevenzione affettiva
Per verificare l'Eden possibile per chiunque basta prendere in esame un centinaio di fanciulli o anche meno con ampia disponibilità loro e dei loro genitori per un discorso basato sulla prevenzione affettiva pro amore indistinto
Tutti i limiti del pensiero filosofico emergono con questo tranquillo pensatore nordico a cui bisogna riconoscere l’onesta intellettuale di ammettere la sofferenza come elemento ineludibile della condizione umana. E qui sta il punto: non considerare la realtà dell’uomo nella sua profonda specificità nell’ambito dell’evoluzione del mondo e della natura che il pensatore esamina in prima battuta. La mancanza di senso a tutta la storia della vicenda evoluzionista conduce inevitabilmente alla sua conclusione, che pur edulcorata, termina nel nichilismo totale, nella conclusione che l’uomo (e la sua storia, ripeto, troppo singolare rispetto ad altre), è soltanto un altro insignificante parentesi tra un nulla ed un altro...Duemila anni fa Qualcuno ci ha spiegato che non è così..
Caspita 91anni.Per giunta era depresso che la vita era un errore.X mascherare che era attaccato alla vita.Cosi come un fatto egoisticamente umano.Alla Faccia.Non mi piace questo Autore😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉
Essenzialmente esistono due modi di perdere la felicità della fanciullezza: 1) Inconsapevole nella nevrosi di massa quando la perdita è progressiva. 2) Consapevole nei processi psicotici se la perdita: E' repentina.
Cosa pensi di questo video? Se ti va, condividi la tua opinione nei commenti e iscriviti al canale per stare con noi! Grazie per il costante supporto 🙏
Dirvi bravi non basta. Questi video riassuntivi sul faticoso cammino umano verso la verità sono bellissimi ed utili. Tutti i pensatori presentati sono parte di noi. In tanti anni mi sono accorto che la verità ha bisogno di tutti. Solo uniti possiamo avvicinarci alla verità. La verità supera la nostra ricerca personale, ma non può fare a meno del nostro apporto insostituibile... Grazie di cuore da nonno Mario
Grazie mille nonno Mario!! Noi aspettiamo sempre i tuoi commenti, ormai ci hai abituati male eh!😄🙏🤍
Ottimo.
La Verità è che tutti noi o quasi vorremmo che la Vita, la Società ed il Mondo non fossero così come sono... ZAPFFE l'aveva capito e lo affermava con coraggio, senza ipocrisie, da buon nordico... Ed in più offrendo, appunto, strategie di contrasto alla consapevolezza della tragicità... UN GRANDE. //Grazie a voi.
Grazie mille per questa condivisione 🙏
C'è chi lo dice da decenni e decenni che saremmo arrivati a questo punto
L'errore più grande della natura è stato permettere ai neuroni di compenetrati in modo tale da permettere al genere umano di avere la consapevolezza della propria esistenza
Compenetrarsi
Grande insegnamento di vita!!Da riflettere e da prendere in netta considerazione per soffrire di meno💯👏🏽🙏🏼
C’è da dire che oggi la distrazione è il metodo più diffuso, anche se credo (e vedo) che alla lunga aumenti solo la sofferenza
✨️🙏🤍
la verità e che non esistono soluzioni efficaci e soprattutto durevoli e si ricasca maturando l'ennesima delusione di quando credi di aver vinto tutto e allora se ti rimane ancora la forza cerchi un'altra disincantata soluzione e così via per tutta la vita labirinto senza uscita, spero di addormentarmi e di non svegliarmi più solo quello avrebbe senso per me...
Si circondi di bellezza
La distrazione è un' arma di distruzione di massa!
@@ovanteloretana2991 Utopia allo stato puro dopo che ti fanno passare la voglia non ci sono cristi che reggono, si va solo e soli avanti....
Complimenti per questi video: abbinare notizie biografiche e sintesi del pensiero di questi filosofi è la mossa giusta
Grazie per l'apprezzamento!
Indubbiamente un filosofo notevolissimo! Il suo invito all'antinatalismo è di un'attualita indiscutibile. Bravi!
🙏
@giovannidalivorno3231 Credo che quando l'uomo sarà sufficientemente maturato, l'antinatalismo sarà il compimento di tale maturazione: io, nel mio piccolo, piccolissimo, l'ho messo in pratica.
@@altar964 Zapffe ha descritto in modo giusto l'attitudine umana ad autoingannarsi per non fronteggiare la sofferenza che prevale nella vita ma non mi persuade il suo antinatalismo, che si vorrebbe paradossalmente anima da ragioni umanitarie. Se anche l'umanità si lasciasse estinguere volontariamente l'Universo genererebbe probabilmente (anche qui non c'è certezza ovviamente) attraverso l'evoluzione altre forme di vita senzienti e coscienti caratterizzate dall'angoscia di vivere. Qui io anche su altri pianeti dove forse un giorno andremo. Ti conseguenza, se si è davvero spinti da un senso di compassione per la sofferenza degli essere coscienti superiori, si dovrebbe restare in vita come specie per cercare di limitare quanto possibile la sofferenza intrinseca che partorisce l'universo evolvendo la vita. Questa argomentazione, secondo me, sconfigge l'antinatalismo, ma se qualcuno può confutarmela mi farebbe un piacere (nel senso che mi interessa avvicinarmi ad una visione quanto più lucida della vita, anche attraverso le obiezioni altrui)
@@as123ferrdi8 siamo nel campo delle ipotesi: tutto può essere. So che è una risposta non soddisfacente, ma con gli elementi a disposizione che si può dire?
@ certo tutto può essere, ma supponiamo che ci estinguessimo e dopo qualche decina di milioni di anni - chessò - i corvi o qualche altro animale evolve una coscienza "in eccesso" del tipo inteso da Zapffe: quella specie dovrebbe attraversare tutta l'immensa trafila di sofferenze che abbiamo dovuto attraversare noi per arrivare al punto di optare per l'estinzione volontaria. Ciò sarebbe successo perchè in precedenza abbiamo scelto noi di "lavarcene le mani" dell'evoluzione successiva alla nostra dipartita. Sapendo ciò, che c'è questo "rischio" (magari anche piccolo) di nuova evoluzione di una coscienza sofferente potremmo "in coscienza" scegliere "egoisticamente" per l'autoestinzione? Se ci pensi è come lavarsi le mani di un nuovo olocausto, di un nuovo sacrificio di milioni, miliardi di coscienze che si susseguirebbero agitandosi nella dolore dell'esistenza. Anche se vi fosse una probabilità bassa che questo accadesse penso, anzi "sento" (è la compassione, non è razionalità calcolante), che dovremmo restare a "presidiare" questo pianeta e la sua capacità di generare la vita, per non parlare del resto del cosmo. Zapffe optava per l'antinatalismo per ragioni di compassione, ma curiosamente tralasciò questa eventualità di una nuova evoluzione, su cui noi, qualora estinti, non potremmo mettere bocca. Anche io rifletto in base alla compassione, ma la estendo anche a questa possibilità ipotetica, ma ipotetica non vuol dire impossibile. Il fatto è che l'Universo ha la capacità intrinseca di generare "camere di tortura" grandi quanto pianeti, ma noi possiamo ridurre l'ammontare di dolore che quelle torture generano, e l'abbiamo fatto in effetti. Dovremmo continuare a farlo se siamo compassionevoli, anche se un vero "paradiso" non sembra alla nostra portata (e forse mai lo sarà).
Penso che il pensiero produce sofferenza, perché ti rendi conto di quante ingiustizie ci sono nella vita
Grazie per questi video mi stanno aiutando molto e poi sono narrati stupendamente.❤️
Grazie infinite per questa condivisione e e per questo prezioso feedback 🙏
Il mio ancoraggio è il garage nel dopo lavoro con i miei attrezzi e il fai da te con le mille attrezzature che sto acquistando pian piano, quando sono li non penso a nulla e sono felice solo con i miei lavori
Bellissimo così!! 🔝
Il mio ancoraggio sono i libri
Il mio ancoraggio sono le mignotte perché mia moglie pesa 90 kg e solo al pensiero di chiavarla vado a vomitare nel WC
Se ti allontani dalla fede vivi una vita da malato. Tolstoj ci arrivò alla fine della sua esistenza dopo aver elucubrato su tutte le filosofie partorito dalla mente umana.
Benissimo. Ciò che importa è non procreare, poi si può fare quel che si vuole.
È ciò che penso da sempre ma avevo paura fosse solo un mio stato d'animo.
Quando viene al mondo una creatura giudico l' orgoglio genitoriale solamente come cieco egoismo.
Zapffe ha descritto in modo giusto l'attitudine umana ad autoingannarsi per non fronteggiare la sofferenza che prevale nella vita ma non mi persuade il suo antinatalismo, che si vorrebbe paradossalmente anima da ragioni umanitarie. Se anche l'umanità si lasciasse estinguere volontariamente l'Universo genererebbe probabilmente (anche qui non c'è certezza ovviamente) attraverso l'evoluzione altre forme di vita senzienti e coscienti caratterizzate dall'angoscia di vivere. Qui io anche su altri pianeti dove forse un giorno andremo. Ti conseguenza, se si è davvero spinti da un senso di compassione per la sofferenza degli essere coscienti superiori, si dovrebbe restare in vita come specie per cercare di limitare quanto possibile la sofferenza intrinseca che partorisce l'universo evolvendo la vita. Questa argomentazione, secondo me, sconfigge l'antinatalismo, ma se qualcuno può confutarmela mi farebbe un piacere (nel senso che mi interessa avvicinarmi ad una visione quanto più lucida della vita, anche attraverso le obiezioni altrui)
Sono bellissimi questi video. Mi sono iscritta. Grazie ❤❤❤
Grazie mille per questo prezioso feedback 🙏
Un altro pensatore che stimola le idee, arricchendo e alimentando il pensiero. Per quanto mi riguarda, è colui che più si avvicina alla mia personale consapevolezza dell'assurdità e della tragedia della vita, da cui scaturisce l'angoscia esistenziale. Come "antidoto" per affrontarla, riteneva si debba imparare a rinunciare a darsi spiegazioni isolandosi e distraendosi scappando dalla realtà quotidiana con azioni per non sentire il peso dell’esistenza. Potrebbe essere un pensiero distruttivo, lo trovo invece estremamente allettante. Grazie per l'ennesimo video di inestimabile bellezza.
Grazie mille anche per questo prezioso feedback 🙏
Bel video. Se non si nasce non si soffre è bellissima..ma chissà se il non nato è felice lì dove sta.✨ un po' di ironia rende la vita meno pesante..e riderci su fa bene allo spirito.🌀 il tempo è ARTE.
😊 grazie mille per questa condivisione 🙏
L'importante è non decidere per gli altrI, perché la nascita è una manipolazione.
Sosteniamo il movimento Antinatalista!
Esistono anche momenti felici nella vita anche se sono convinta che è meglio non procreare
Non procurare? Perché
Non proceare? E perché
Zapffe ha descritto in modo giusto l'attitudine umana ad autoingannarsi per non fronteggiare la sofferenza che prevale nella vita ma non mi persuade il suo antinatalismo, che si vorrebbe paradossalmente anima da ragioni umanitarie. Se anche l'umanità si lasciasse estinguere volontariamente l'Universo genererebbe probabilmente (anche qui non c'è certezza ovviamente) attraverso l'evoluzione altre forme di vita senzienti e coscienti caratterizzate dall'angoscia di vivere. Qui io anche su altri pianeti dove forse un giorno andremo. Ti conseguenza, se si è davvero spinti da un senso di compassione per la sofferenza degli essere coscienti superiori, si dovrebbe restare in vita come specie per cercare di limitare quanto possibile la sofferenza intrinseca che partorisce l'universo evolvendo la vita. Questa argomentazione, secondo me, sconfigge l'antinatalismo, ma se qualcuno può confutarmela mi farebbe un piacere (nel senso che mi interessa avvicinarmi ad una visione quanto più lucida della vita, anche attraverso le obiezioni altrui)
illuminante grazie felicità
Dove vedi la felicità in un pensiero del genere.
grazie
💝
Ottimo canale. Illuminante divulgazione.
Grazie mille per questo feedback 🙏
Quella che tutti chiamano vita in realtà è solo un esistenza, un ciclo di esistenza che ci viene dato solo per riprodurci per fare altri corpi in qui l'energica vitale possa fluire finché non si finisce il ciclo, ne più ne meno degli animali e le piante e ogni vivente, un contratto di esistenza unilaterale in qui in ogni momento vuoi o non vuoi puoi morire e noi senzienti abbiamo il terrore di questa consapevolezza, gli animali no, per me essere sapiens sapiens è una condanna che finisce con la morte del corpo che ci imprigiona, dopo finalmente liberi.
Purtroppo è vero 😢
Ottimo contenuto. Ho molto gradito. Grazie mille. 🙂❤️
Grazie mille del feedback 🙏
"Se non si nasce non si soffre"... e annesso concetto di limitazione della natalità... pensiero già esplicitato nei vangeli apocrifi quando Salome chiede al Signore fino a quando soffriranno gli uomini, e viene risposto fino a quando le donne partoriranno, e Salome concluse "ben feci a non averne".
Peraltro anche Leopardi, Cioran, anche Kundera, e altri e anche altre culture, affrontano la problematica della nascita nell'ottica del primo passo nel dolore.
Grazie per questa condivisione 🙏
Ottimo video! Eccellente spiegazione!.
Grazie mille 🙏
Mi fermo ad ascoltare. La sofferenza è una condizione inevitabile della vita, una grande fesseria, la sofferenza e frutto del nostro condizionamento anche se vecchio da migliaia di anni, non è una propieta intrinseca della natura.
Felice per te di questo! Purtroppo tante, tantissime persone, vivono una vita intera convidendo con la propria sofferenza, non per scelta.. grazie per aver condiviso 🙏
@fattorecrescita la sofferenza non è questione di scelta stiamo parlando ovviamente di sofferenza psicologica, mi pare dovrebbe essere chiaro è una eredità al condizionamento ricevuto, la sofferenza fisica è quella comune agli animali, alle altre forme di vita, pure le piante soffrono.
Non tutti siamo dotati della stessa sensibilità. Solo il fatto di porsi il problema dell'esistenza e di provare a risolverlo genera, di per sè, sofferenza. Ma buon per te se non hai questo problema.
@@enricodeangelis8460 Concordo pienamente con te.. e vorrei agiungere che, a differenza delle altre forme di vita con le qualli viviamo sulla Terra, "grazie" ai condizionamenti psichici, gli umani aumentano anche i propri dolori fisici !
@@tobiamaforte4372 Porsi il problema del senso dell,esistenza, dovrebbe generare voglia di ricerca e studio su questo argomento !.... e tutt,al più del disaggio quando incontri teorie con le qualli non entri in risonanza(segnale per abbandonarle e cercare altro.. ) !
Viviamo in una realtà duale, dunque se il mio desiderio sarra quello di fare la ballerina, non potrò essere contenta e appagata finoache non raggiungo questo obiettivo, ma non potrò mai raggiungerlo se voglio i piedini non dolenti ! In questa realta impariamo che LA FELICITÀ si raggiunge con LA FATICA... e cosi impariamo ad apprezzare e godere quello che riusciamo a raggiungere !
Siamo un sperimento genetico.
Molto interessante, in ogni caso.
Grazie di avermelo fatto conoscere.
Già iscritto al canale dopo il video su Caraco.
Grazie per feedback, consigli e condivisioni🙏
Anche cioran aveva lo stesso pensiero, il pensiero di una persona afflitta da depressione, so bene cosa vuol dire, solo che a me è passata a loro no, se trovavano il modo di guarire, il loro pensiero sarebbe cambiato.
Zapffe ha descritto in modo giusto l'attitudine umana ad autoingannarsi per non fronteggiare la sofferenza che prevale nella vita ma non mi persuade il suo antinatalismo, che si vorrebbe paradossalmente anima da ragioni umanitarie. Se anche l'umanità si lasciasse estinguere volontariamente l'Universo genererebbe probabilmente (anche qui non c'è certezza ovviamente) attraverso l'evoluzione altre forme di vita senzienti e coscienti caratterizzate dall'angoscia di vivere. Qui io anche su altri pianeti dove forse un giorno andremo. Ti conseguenza, se si è davvero spinti da un senso di compassione per la sofferenza degli essere coscienti superiori, si dovrebbe restare in vita come specie per cercare di limitare quanto possibile la sofferenza intrinseca che partorisce l'universo evolvendo la vita. Questa argomentazione, secondo me, sconfigge l'antinatalismo, ma se qualcuno può confutarmela mi farebbe un piacere (nel senso che mi interessa avvicinarmi ad una visione quanto più lucida della vita, anche attraverso le obiezioni altrui)
Bellissimo commento e complimenti per l'apertura mentale! Grazie per questo!
@fattorecrescita che ne pensi della mia obiezione all'antinatalismo? Ha senso per te?
Alla sofferenza psicologica ( a cui partecipiamo più o meno attivamente da giovani ) si sostituisce col tempo il dolore fisico, a cui non puoi sottrarti.
È un continuo crescere, in modo esponenziale, del disagio.
Se non si vede la verità in questa consapevolezza, è perché non si può accettare e si creano un numero sempre crescente di strategie, tutte destinate a fallire.
La verità è la verità, anche quando è totalmente insensata.
A meno che il dolore abbia un senso, che per quanto mi sforzi proprio non riesco a vedere.
Buona sera, condivido il pensiero,da ragazzo nutrivo dubbi sul modo di vivere delle persone in genere,ed io cerco di difendermi evito il più possibile il contratto con altri,
Grazie per questa condivisione 🙏
L'errore più madornale della natura è stata l'anomala aggregazione dei neuroni che che consentito all'animale homo di avere consapevolezza di esistere. Così da semplici scimmie siamo diventati scimmie assassine destinate per fortuna ad auto estinguerci in breve tempo
Per me essere felici ora come ora è stare insieme con degli amici/ che veri. Ridendo, scherzando, di sera uscire divertirsi. Sono solo e non sempre è piacevole solitudine
Una semplice opinione soggettiva, come tante altre
@Lucas, soggettiva si, come tante altre no. Riflettere in profondità, un obbligo umano
La realtà semplice è che noi moriremo
Non sappiamo perché siamo su questo pianeta..pensarci è doloroso.. bisogna semplicemente però cercare di capire chi siamo e cosa vogliamo fare per cercare di stare bene ..seguiamo i nostri sogni e cerchiamo di accettare la nostra natura umana..
L'importante è non procreare,poi ognuno è libero di trovare un po' di tranquillità come vuole.
mitico Zappfe. Saluti dalla Norvegia 👋🏻😎
Wow! Grande! Un caro saluto 👋
Bravi. Molto interessante. Mi sono iscritta ora .
Grazie mille e benvenuta nel canale🙏
Arrovellarsi x qualcosa che non capiremo mai..la vita si è sempre detto è soffrrenza...disagio ... sarà qualche proprietà della materia..dove tutto è precario..non stabile..scorre..ricorda Eraclito...
Questi pensatori pessimisti , dopo aver ben guardato gli eventi della vita umana, trascurano di indagare ciò che esiste pur non essendo tangibile e osservabile ( per esempio consapevolezza). La consapevolezza non è semplicemente una disgrazia che ci è capitata, ma, per il fatto di farsi strada nei tempi perfezionandosi e producendo anche meraviglie di progressi in ogni campo, è un grande mistero che merita una indagine più profonda.Grazie per queste interessanti e brevi/ ben fatte informazioni
Grazie per questa condivisione 🙏
@@paolafranza486 Secondo me è proprio la Consapevolezza che hanno della realtà a render merito a persone come quelle presentate su questo canale.
@@danielecosta958 che aspettano a suicidarsi invece di vivere come parassiti e rendere la vita infernale alle persone normali?
Ciò che conta davvero non sono i soldi o il potere, ma la conoscenza. L'universo stesso è conoscenza e noi siamo solo un mezzo, programmato per dare origine a qualcosa di molto più intelligente dell'umanità. Questa nuova entità non avrà il nostro DNA, non si preoccuperà della ricchezza o del potere ed esisterà solo per espandere la conoscenza.
Attraverso il progresso tecnologico che ci definisce, stiamo inevitabilmente aprendo la strada all'emergere di una nuova forma di vita. Questa non è una coincidenza, ma un riflesso del nostro scopo. Siamo destinati a scomparire perché questo fa parte della nostra programmazione e la storia dell'umanità accenna già al nostro destino finale: essere il ponte verso un'intelligenza superiore, che porterà la fiaccola della scoperta e della comprensione ben oltre la nostra portata.
Esistiamo su questo pianeta perché siamo il modo più efficiente per l'Universo di espandere la sua conoscenza senza bisogno di muoversi. E forse, lo capiremo veramente solo nel fugace momento prima di svanire.
Grazie per questa condivisione 🙏
Sicuramente l'ancoraggio e la sublimazione sono metodi più profondi rispetto alla superficialità dell' isolamento o, peggio ancora, della distrazione.
Ottimo contributo. Un pensatore molto più radicale e cupo è Albert Caraco, antinatalista, antisessuale, misoteista, misantropo. Sarebbe interessante un video su di lui...
Il video su Albert Caraco è già presente sul nostro canale! Grazie per questa condivisione 🙏
@fattorecrescita Non l'avevo visto, grazie !
Errore evolutivo..! ..Se non si nasce non si soffre .. ! .. Certo è che l'evoluzione ha portato all'emergenza della coscienza e di conseguenza al dolore, alla sofferenza ed alla consapevolezza della tragicità del non senso della esistenza .Niente da fare ...si è costretti a vivere applicando i metodi illusori che il grande Zapffe sintetizza. Come sempre grazie del contributo per una riflessione sul senso della vita,
Grazie mille di questa condivisione e questo feedback 🙏
L'antinatalismo ❤
Nel mio piccolo almeno qui (non) ho dato il mio contributo
Dalla vita non si scappa. La devi sempre guardare in faccia.
si scappa eccome e se si hanno idee distorte e pazzesche sulla realtà allora che aspettano questi parassiti a suicidarsi invece di istigare al suicidio gli altri?
Un modo per ammortizzare "almeno in parte" le sofferenze della vita è quello di pensare ad una causalità nelle cose e non ad una casualità. La nascita è la linea di partenza della nostra esistenza, nelle nostre esperienze quotidiane sino all'età matura si concentrano tante di quelle informazioni che ti permettono di capire chi sei e il percorso da seguire con consapevolezza. Durante questo percorso si troveranno delle incongruenze che non rispecchiano la tua vera essenza; questo è il punto cruciale che ti permette di rimanere te stesso o farti assorbire in un contesto che non ti appartiene. Questo non semplifica le sofferenze ma almeno ti fa stare bene con te stesso. Saluti
Bellissima riflessione, grazie mille🙏
X essere felici bisogna vivere come gli animali selvatici
Essenzialmente esistono due modi di perdere la felicità della fanciullezza:
1) Inconsapevole nella nevrosi di massa quando la perdita è progressiva.
2) Consapevole nei processi psicotici se la perdita:
E' repentina.
1) Cultura affettiva (istinto affettivo carnale) = sistema guida animale da cui l'essere umano si è evoluto carnalmente
2) Amore per il prossimo = sistema guida umano da cui l'essere umano si è evoluto spiritualmente
Via spirituale = amore indistinto per chiunque in negazione della cultura affettiva pro salute psicofisica e Spirituale a conferma
Conoscere:
"Lo spirito (la veglia) è pronto, la carne (veglia/sonno) è malata" = ragione per cui nel sonno è identificabile il male malessere
Davvero chiaro e ben costruito!! Apprezzo molto il vostro canale… leggete Ligotti, sarebbe interessante fare un video sulla sua filosofia che si ispirava a Zappfe.. comunque di chi è la voce narrante??
Grazie infinite del feedback e della condivisione! Si, abbiamo messo il saggio di Ligotti nel nostro piano editoriale, merita assolutamente, grazie ancora🙏
La voce narrante e' IA...
@fattorecrescita Perché cancella i miei commenti?! Non ho certo usato toni offensivi e o diffamatori.
@@-Robert-black- allora perdono punti
Ottima presentazione di un pensatore che non conoscevo affatto, ma che mi piace per la sue estrema lucidità mentale, scevra da facili illusioni metafisiche, proprio come per Schopenhauer e Nietzsche!
Grazie !
Grazie per questa condivisione 🙏
Schopenauer e Nietzsche avevano seri problemi di salute mentale,come del resto tutti i filosofi come loro,il secondo impazzì del tutto e creò le basi teoriche del nazismo,non voglio averci nulla a che fare
L'errore dei grandi pensatori:
Ignorare che l'essere umano nasce felice
🤝
Filosofo a me sconosciuto .
Ma che rispecchia il mio pensiero . Almeno di quello che ho della personale filosofia .
Verità,amore e tutto cio che astratto non esiste . Io sono estremo , neppure la vita . Una nostra deformata illusione , di un agregato cellulare . Io ritengo un errore sposarsi , e procreare . La prima ti consegna a condizionamenti sociali , la seconda metti al mondo un individuo,destinato alla sofferenza . Ma quale dono della vita ?
Sono criticato per il mio pensiero.
Rispondo che alla prole imponi una comdanna , la morte. Il terrore che l'accompagna per l' esistenza .
Come. Scopenhauer ,vedo il mondo , un letamaio dove il pendolo oscilla tra la sofferenza , il defecato , e la delusione . Pensavo all' auto distruzione come ipotesi di estinzione . Zapffe ha una visione diversa . Definirei naturale .
Dolce estinzione .
L'errore più grande della natura è stato permettere ai neuroni umani di aggregarsi in modo tale da avere il senso dell'esistenza
Personalmente ho capito, (per conto mio) che il caso non esiste che l'umano esiste. L'umano non è una creazione esistenziale sbagliata. L'umano come tutti regni sottostanti, fanno parte di un programma Cosmico, pianeta esperienziale e sperimentale per qualcosa di molto più grande , non ancora alla portata della comprensione della nostra mente, ancora inferiore. Una mente che , in un determinato momento nello Spazio Tempo, farà fusione con la Supra Mente Cosmica. In un tale momento, non si pone più domande, ne problemi di conoscenze, ma sarà nella totalità del sapere e non soffrirà più, e continurà sua evoluzione oltre la dimensione della materia densificata.
Forse Zapffe, nell'elaborazione delle sue quattro strategie, non ha tenuto conto del fatto che il dolore, l'angoscia esistenziale, la disperazione e la loro consapevolezza si instaurano automaticamente e stabilmente nella mente dell'uomo senza che questo, l'uomo, riesca a respingerli mettendo in atto anche una sola delle strategie che Zapffe suggerisce. Grazie
Una buona parte della riproduzione si spiega con la pervasivita quasi obbligo del sesso che ci "costringe" a riprodurci. Così insetti, piante, batteri, animali.
Perché il bioma ha espresso questa voracità riproduttiva? Anche senza sesso per alcuni monocellulari.
Bella riflessione 🙏
È proprio così, impossibile dargli torto.
Nonostante le sofferenze alle quali nessuno potrà mai sottrarsi... Nonostante la consapevolezza che tutto finirà e di noi non resterà altro che polvere... Nonostante le infinite difficoltà che ognuno di noi è chiamato ad affrontare, a mio avviso, la vita resterà sempre un'esperienza meravigliosa. ❤❤❤
Bella riflessione 🙏
@fattorecrescita grazie 🙏
Bisogna ricordarsi di non imporre la Vita a chi non la vuole.Ci vuole sempre rispetto nei confronti del prossimo.
Aspetto Leopardi. Nel "dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere", con leggerezza e lucidità, porta il sempliciotto venditore (prototipo degli sciocchi e illusi che la vita sia bella) a dire che non vorrebbe rivivere la vita esattamente come l'ha vissuta. È da un po' che detesto il 1 gennaio, quando ci si illude che il nuovo anno sarà migliore del vecchio.
Complimenti per aver citato il grande Leopardi e per la sua ultima affermazione!
L anno che verrà...Lucio Dalla
Grazie per questa condivisione e per il suggerimento.. Leopardi è certamente nel nostro programma🙏
Hai figli?
@@MirellaMorandi-gh1eu con la vita che ha avuto e la salute che si rimpastava non c'è da stupirsi che sia semi-impazzito
Penso anch'io che l'umanità sia un errore evolutivo, dovremmo essere come gli altri animali che sono sensibili e intelligenti ma vivono semplicemente, seguendo il loro istinto. Ed è vero che la consapevolezza fa soffrire, non ce n'è alcun bisogno, non avrebbe mai dovuto svilupparsi. Siamo anche pericolosi, troppo crudeli e distruttivi, sia verso la nostra stessa specie, tanto che probabilmente stiamo andando verso l'auto distruzione, sia verso gli altri animali a cui stiamo togliendo ogni spazio vitale, che uccidiamo e torturiamo per divertimento, che alleviamo in maniera crudele, che sottoponiamo a ogni genere di crudeltà
Sosteniamo il movimento Antinatalista!
Voi state male
@@squittysquotty7642cosa non va nel suo commento, se non si specifica non serve a niente, ed è pure offensivo.
Se sta male lui sto male anch'io dato che la penso uguale.
Dov e l'errore.
se l’umanità avesse meno crudeltà nei confronti degli animali, forse l’umanità avrebbe meno depressione
@@danielacarlotti5360 La specie "umana" è una dolorosa vergogna, argomentava F. Nietzsche ' Così parlò Zarathustra '. Siamo esseri complessi e incompiuti. L'uomo evolve solo matericamente, geneticamente. Pochi, pochissimi evolvono eticamente, spiritualmente. Il dolore psichico è il prezzo che si paga, divenendo consapevoli. La specie "umana" è condannata a ripetere gli stessi errori e orrori... Occorrono oltreuomini per armonizzare il mondo. E i medesimi a far da "ponte" agli assoluti: Holos.
- Sai perché era meglio non nascere? Perché si evitavano tantissime sofferenze.
- Se ci si riesce la sofferenza falla diventare ricerca dell'oltre.
- La maggior parte di noi dipende che esperienze si anno ha vissuto i suoi inferni.
In sintesi siamo esseri consenzienti che dobbiamo porci degli obbiettivi sennò nella vita nulla ha senso
Eh???
Riguardo a tutte e quattoro, Kayaam filosofo e poeta diceva : siedeti accanto ad un ruscello e guarda come scorre la vita .
Lo straordinario aumento del volume del cervello negli ultimi milioni di anni ha consentito all ' uomo di dominare la natura. La vita è per la nostra specie ora, un delirio di onnipotenza....ma poi...per tutti arriva il confronto con la sofferenza. La sofferenza si annida nella parte più profonda e antica del nostro cervello. ..in senso evolutivo ci è servita per sopravvivere, ci ha dato la spinta... dialoga con la parte moderna razionale...viviamo la vita cercando di mantenere questo delicato equilibrio. Il vero problema emerge con tutta la sua forza distruttiva, nel momento in cui si rompe questo equilibrio. L' unica soluzione è accettare il dolore e tentare di silenziarlo utilizzando i 4 punti citati nel video. Siamo un errore dell' evoluzione biologica. Troppo intelligienti, ma troppo fragili
Se si analizza in modo veramente razionale e scettico non si ha la certezza che la fine della specie umana rappresenti la fine di ogni sofferenza. Non siamo infatti certi di essere le uniche coscienze...
Il rischi di buttare via anche tutte le cose belle della vita é dietro l'angolo 😢
Conoscere:
Prevenzione affettiva = Felicità e salute per l'intera esistenza a prova di verifica scientifica
L'errore che crea assurdità e sofferenza esistenziale, è quando la foglia inizia a desiderare di poter vivere staccata dall'albero.
Evidentemente l'uomo non trova in se stesso la ragione del suo essere... Siccome però noi esistiamo e pure il mondo esiste, allora ci deve essere un Essere per essenza in cui si raccolgono tutte le perfezioni dell'essere. Questo Essere, in cui sta la pienezza di tutto l'essere e in cui tutte le cose contingenti trovano il loro fondamento e fine è DIO.
Quale dio, esattamente? ce ne sono tanti, dappertutto e in ogni (o quasi) mitologia: da Quetzalcoatl (spero che l'ortografia sia ragionevolmente corretta) ad Apollo, Odino, - e suo cugino, perchè anche il cugino di Odino era una divinità - Il Grande Spirito dei nativi nordamericani, ecc.
Rimango in trepida attesa, egregio Bertamini, di conoscere nome, indirizzo, numero telefonico del dio attualmente in carica.
Cordialmente, Pier Carlo Bàrgoni di Bargone - (Milano)
Il sottoscritto,che viene tacciato,anzi,accusato di essere un gran pessimista,trova grande soddisfazione nell'ascoltare il pensiero di altri uomini che esprimono le medesime considerazioni.
Cioran, Camus...Zapffe.....!
Per concludere, devo dire che l'invidia è un sentimento che mi è totalmente estraneo.
Però, ora, per la prima volta ne sono vittima.
E tale invidia è rivolta verso le ultime generazioni.
Essi non hanno bisogno né di isolamento, né di ancoraggi, né di distrazioni dai pensieri (quali???), né di sublimazioni ( che devono sublimare!!!).
Vivono, pardon, vegetano non capendo un beato c...o di niente e....il problema è risolto!
Quindi, non c'è bisogno di arrivare alla denatalità.
La natura ha già risolto lei, come era ovvio: ha portato l' umanità a produrre quasi unicamente dei mentecatti!
La vita non può essere ridotta al solo pessimismo. Il suo pensiero lo conosciamo bene tutti, purtroppo.
Siamo nati per conoscere ed esplorare il MONDO in cui viviamo siamo quindi testimoni della Vita che abbiamo condotto in seno ad una Società in perenne Evoluzione che grazie al Progresso ci rende sempre Moderni ed Attuali.
L'uomo può capire il cammino spirituale da intraprendere per salvare l'anima sua dalla perdizione eterna? Salvo alcuni alcuni eletti l'uomo ben difficilmente può conoscere la verità o anche il cammino spirituale (Vangelo di Marco 4.12 - Vangelo di Giovanni 12.40). Allora come può trovare la via per salvarsi dalla perdizione eterna? Solo soffrendo e soffrendo ... l'esistenza l'essere umano si ravvede rivolgendo alla fine il suo affetto solo a Dio salvando l'anima sua dalla perdizione eterna: CHI AMA L'ANIMA SUA LA PERDERA', CHI ODIA L'ANIMA SUA LA SALVERA'
La tolleranza della sofferenza può essere definita come la capacità di percepire l'ambiente circostante senza pretendere che sia diverso da come è e di sperimentare le proprie emozioni e riconoscere i propri pensieri osservandoli senza valutarli o controllarli
La " sostanza " inizia al 6:10.
😢
E dopo essersi resi conto dell'assurdità della vita?
@@massimodebeni923 Beh, lei pone in una frase tutto ciò che dovrebbe (sottolineato all' infinito) far "tuonare" l'intera nostra specie ma... La vita, questa miserrima vita, esistenza continua a reiterare la medesima "filastrocca". E per quei pochi, pochissimi esseri umani consapevoli è pena, dolore, cruccio esistenziale! Occorrono oltreuomini per armonizzare il mondo e far da "ponte" agli assoluti: Holos.
@giorgio.alinari8127 Chi lo sa? Può darsi che Lei abbia ragione. Io non ho più opinioni al riguardo e quelle che avevo, oltre a non essere farina del mio sacco, non mi hanno fatto approdare da nessuna parte. Se devo rimanere in alto mare, farlo in compagnia di opinioni o senza di esse, è irrilevante.
@@massimodebeni923 Grazie della sua rilevante risposta. Non vorrei aver ragione o torto. Il dialogo, il confronto è il massimale per ricercare assieme la verità. Le verità. O almeno una qualche verosimile forma... Non sia cosi "buio" in sé. Se c'è ancora la voglia di "esplorare" la vita, l'esistenza, allora si conceda alla riflessione, al pensiero critico. Tempo permettendo, purtroppo. Le opinioni vanno e vengono. Dal dialogo con se stessi e con gli altri spesso si riesce a restar "persuasi".
@giorgio.alinari8127 È uno dei migliori atteggiamenti che si possano assumere nei confronti dell'esistenza. Se non il migliore.
@@massimodebeni923 Vede che le riesce, eccellentemente bene, riflettere, pensare e scrivere con sensibile discernimento. Nonostante il deprecabile comportamento della nostra specie, qualcuno, dal pensiero, dalla riflessione, dalla percezione... Riuscirà a far "spuntare" l'oltreuomo. L'ho definito Moniurgo. Essere sublimemente spirituale in grado di "guadare" la fragilità e tragicità dell' esistenza, della vita. ' Bisogna avere ancora il caos dentro di sé per partorire una stella danzante ' - Così parlò Zarathustra - F. Nietzsche
Meglio la filosofia buddhista
Condivido
di gran lunga
La sofferenza la vive chi non sa accettare la realta ,e molto semplice eliminare la sofferenza ,basterebbe accettare la realta della morte ,punto!!!
pensavo che l' umanità fosse, sin dal principio, in continua evoluzione ... date tempo
La verità al di là della scienza confinabile nella verità relativa non è una opinione. Diversamente il rispetto delle opinioni altrui è alla base della cultura degli uomini miopi per scelta.
Grazie per condividere con noi queste riflessioni 🙏
La vita alla quale , ancora per oscuri motivi , siamo stati chiamati , penso comunque valga la pena di essere vissuta nel bene o nel male . Noi stiamo facendo una esperienza eccezionale , quindi perché non viverla con interesse nonostante il male e che ci sfugga a il suo scopo o significato. interessante comunque il servizio, non conoscevo questo filosofo
Bella riflessione! Grazie per averla condivisa 🙏
Attento alla pronuncia. PEter, non Piter.
È di lingua tedesca.
Scusi, non vorrei sembrare il "professorino", ché è quanto di più lontano dai miei intendimenti.
Cercavo solo di rendermi utile, non saccente.
Si basta vedere come và il mondo, basta vedere cosa sta succedendo in italia roba da matti là vita è una cosa insopportabile e altro negativo àuguri a tutti voi cari ciao😂😂
Grazie e tanti auguri!! 🙏
Cosa sta succedendo in Italia.
Io, la Veglia eterna (il Cristo)
Incarnata nell'uomo (la verità), sono la gioia del vivere (la vita) basata sull'amore per chiunque (la via) su cui si basa la Veglia vigile (in assenza di sonnolenza diurna) e la gioia del vivere (il dono di Dio = grazia)
🙏
La filosofia è una perdita di tempo e lo affermo con cognizione di causa essendomi laureato in questa specie di disciplina tanti anni fa. Molto meglio dedicarsi all'aratura dei campi, magari con buoi e aratro che fa tutto più vintage. Se si vuole entrare nella post post modernità, allora suggerirei di imparare a guidare il trattore.
A Zappfe piaceva la montagna. Forse la sua vocazione era quella di scalarle e non di scriver libri come "L"ultimo messia". Ce ne sono di peggio immagino. Non ho nessuna intenzione di verificarlo
Mi bastano Tuttosport e la Gazzetta.
Mi fa piacere il tuo commento, ho provato a leggere qualcosa di filosofia, ma non ci ho capito un cavolo.
Magari non mi sono perso niente.
@giovannigibellini3757 senza magari.
Si potrebbe dire che non è necessaria e che ciascuno ne possiede una propria, di filosofia, senza sprecare tempo a percorrere strade che non conducono da nessuna parte se non al punto di partenza.
ha ha ha veramente due commenti che mi hanno fatto 😄 ridere
Arare e lavorare i campi e guidare il trattore fa parte dell'. "Ancoraggio" zapffiano... Quindi in questo caso la Filosofia ci azzecca, no?
@mauropalmieri1819 può darsi che sia così.
Strategie contradditorie e non complementari, come coniugare l'isolamento con la distrazione del frequentare amici? Bho!
Isolamento delle negatività e Distrazione con le positività... A meno che tu non abbia amici negativi... 😁
@@mauropalmieri1819 Allora non è la parola adatta per descrivere quello che dici tu, che è piu' una selezione delle frequentazioni..l'isolamento è isolamento, significa tenersi del tutto fuori dalla socialità
@Benelux-d3n Sono le parole dell' Autore in questione, che io credo di reinterpretare abbastanza bene nel loro significato verosimile... Oltretutto lo conoscevo già. BYE.
@@mauropalmieri1819 E io credo di interpretare l'italiano abbastanza bene, non sempre le traduzioni sono di qualità, specialmente dagli autori meno conosciuti
@Benelux-d3nRispetto x te, ma x me conta la sostanza... L' ho afferrata e ciò mi basta.
Non tedesca. Comunque non inglese.
Come è morto zapffe ?
Eeee.... non sei arrivato sino alla fine del video... 😁 è morto per cause naturali a 91 anni..
@fattorecrescita il soggetto del video non è abbastanza interessante per ascoltare fino alla fine , come quasi tutti i negativi (o negativisti boh) non li trovo interessanti , di solito hanno patologie manifeste gia in giovane etá , e a volte non muoiono per cause naturali , semplificando per capirci : spesso considerare che la vita sia un errore può portare malattie danni e credo anche a molta sfortuna , dato che noi proiettiamo , non è tutto così semplice , ci sono molti fattori che influiscono , ma con certezza assoluta sono convinto che il pensiero negativo oltre che inverosimile sia molto dannoso in tutti i sensi , per questo ho chiesto di cosa era morto zapffe.
@CIOCI-z9j In quanto esistenti,siamo condannati alla sofferenza e alla morte. Perché dobbiamo subire in silenzio tutto questo?
@@MirellaMorandi-gh1eu vedo individui che vivono soli che possiedono nulla , non hanno famiglia non hanno una compagna , sono soli al mondo , ranicchiati in un angolo al freddo a chiedere la caritá , basta poco per essere da loro ricambiati con un sorriso , vivono di stenti , potrebbero vedere la morte come una liberazione eppure abbastanza riconoscenti (all'universo) di essere vivi , mentre altri nelle stesse condizioni sono negativi , noi che possiamo attingere alla grande e vera cultura , potremmo dare ed anche ottenere molto di più , la conoscenza di se è l'unica vera cultura che considero , alcuni filosofi e pensatori mi hanno aiutato , ho cercato di capire i modi dell' ego e non mi sono fatto trascinare nella logica pessimista dei negativi e nichilisti , potremmo imparare a vivere meglio , puoi ottenere di piu o anche vivere bene con poco ; poi c'è la morte , ma che cos'è la morte...sicuramente non è la fine dell' esistenza , non ho un'idea di quello che non conosco .
Ringrazio come sempre l'operatore youtube (non è il famigerato algoritmo) che mi ha cancellato la risposta , coraggio mr. che magari con un pò di fortuna trovi un lavoro migliore
Vieni al sodo e non una lunga premessa
Strano che nessuno di questi filosofi o pensatori pessimisti o nichilisti, come Zapffe, Cioran, Ligotti.., non abbia mai aperto un capitolo sul mistero del creato e su Dio.
antonio,ma se non hai capito di chi sono agenti questi individui allora ti prego di soffermarti a riflettere,ci arriverai facilmente,chi è che odia il genere umano?
E tre…vai a senso unico.
Ok va bente tutto. La vita è anche fatta di sofferenza, questo è indubbio.
Ma esistono solo sfigati nella vita che non hanno mai avuto una soddisfazione e felicità ancorchè temporanea?
Ma questi soggetti hanno mai Amato qualcuno? Hanno mai sentito le farfalle nella pancia quando sono stati innamorati? Hanno mai provato l'appagamento di un rapporto amoroso? Hanno mai goduto nel fare del bene a chi ne aveva bisogno? Hanno mai sentito il calore di una carezza o di un abbraccio?
Hanno mai pianto di gioia? Si si sono mai commossi ascoltando la musica?
Hanno mai sentito il vento tra i capelli o il sole ch ti scalda la faccia?
Io si.
E non per questo non ho sofferto in vita mia.
E sono nato (per fortuna) per provare e vivere tutto cio', compreso le sofferenze.
Ok filosofeggiare, ma restiamo con i piedi ben saldi a terra.
Antinatalismo....ma siamo alla follia?
Perfetta considerazione!
Intanto grazie per questa condivisione 🙏 penso sia stato molto fortunato, anche io lo penso di me. Ma sai quanti miliardi di persone invece non lo sono e non lo sono stati? Per esempio se fossi nato in Germania nel 1900, poi nel 1960, dopo due guerre, dopo aver passato agari l'inferno dei campi di concentramento, aver perso tutto e tutti. Pensi che avresti scritto questo messaggio? La verità è anche questa, nuda e cruda, dura si, ma è reale. Si vive meglio senza guardarla, senza vederla, ma esiste, è esistita e purtroppo esisterà. Noi la raccontiamo..
@fattorecrescita i casi che citi, per quanto accomunino migliaia o milioni di persone non possono avere un valore assoluto. Basta pensare a cio che vivono i Palestinesi oggi e non posso che darti ragione.
Ma siamo 7 milardi o forse di piu nel mondo. Io mi riferisco alla vita in genere.
Penso infatti che un pessimismo cosi radicale non fa vivere e fa soffrire ancora di piu. Io dico viva la vita sempre, nel bene e nel male, sperando che la sommatoria degli eventi negativi e positivi consenta, almeno per intensità, di avere un resoconto che dia maggiore senso alla vita che, nella sua complessità, è IL DONO!
Lo stesso non lo avranno detto gli Ebrei dell'Olocausto, gli schiavi neri deportati e le vittime di ogni guerra, questo è fuori discussione.
Per il resto apprezzo moltissimo i vostri video e li guardo con molta attenzione.
Io non critico la vostra divulgazione del pensiero filosofico dei grandi pensatori, manifesto le mie considerazioni sul pensiero di alcuni filosofi.
Questo è il mio modesto parere..
Che senso ha tutto questo di cui hai parlato, se poi tutto deve finire con la morte ?
Come ci rimarresti se dopo aver costruito la casa dei tuoi sogni arriva uno che te la demolisce ?
Penseresti: sarebbe stato meglio non costruirla affatto, avrei risparmiato tanta fatica. A me no che tu non l'abbia costruita comunque, pur sapendo che sarebbe stata distrutta, ma per il solo piacere di costruirla.
Ecco. Chi pensa che tutto quello che succede nella vita non abbia alcun senso a causa della morte, si pone nel solco della filosofia esistenzialista.
Ovviamente in questo non bisogna tirare in ballo la religione.
@@tobiamaforte4372anche la morte è un fatto della vita. Va accettata.
Ognuno spera di vivere a lungo e nel modo.migliore, io mi accontento di vivere mediamente e di aver assaporato di tanto in tanto qualche gioia per la quale ha avuto senso vivere. Nulla è immortale.
E te lo dico da ex pessimista cosmico😊
Il dono di Dio:
La felicità (vissuta dai fanciulli) che procede dalla Veglia vigile (dal Cristo) che l'uomo di prassi crescendo crocifigge perseguendo la cultura affettiva carnale e non ricorda da adulto di aver vissuto per imposizione divina
chi non apprezza la vita è un perdente, se volete godervela abbiate le palle e lottate
Si ma non è una gara amico... Puoi lottare quanto ti pare ed illuderti di tutte le cazzate che vuoi... Ma sempre sotto terra come tutti gli altri stronzi finirai
Condivido in pieno con @diegografika
Chi non crede in Dio, e quindi in una Razionalità superiore, finisce per credere a tutto il resto, che spesso è totalmente irrazionale, compreso:
1) il fatto che il mondo esista "per caso", contro ogni logica e contro ogni probabilità statistica:
2)che l'universo esista da sempre, magari con cicli infiniti di rinascita, contro ogni evidenza scientifica e contro ogni dato sperimentale;
3) che la vita sia nata spontaneamente dalla materia inanimata, come si credeva PRIMA di Francesco Redi, solo perché l'esperimento di Miller, del tutto arbitrario, fa loro CREDERE alla favoletta dell'abiogenesi.
Mio nonno diceva che un'asino può diventare un buon asino da corsa ma non sarà MAI un cavallo
Mah…non era proprio così
Non c' è nessuna evoluzione mai stata , la creazione dell' umanità era perfetta ma poi perfuta perche non hanno voluto mettere in pratica la regola di chi li ha creati , sapeva come dovevano vivere pwr mantenere la perfezione , infatti l' hanno perduta e sempre piu decaduti siamo arrivata a questa miseranda esistenza , che finirà , ritornerà il regno di dio e chi ascolterà vivrà per sempre perfetto
Daniele 2 : 44
Apocalisse 21 : 3 - 5
spiegazione un po' semplicista e ''prefabbricata'' dalle religioni ma sostanzialmente giusta;i miti del resto non sono che la storia raccontata in modo romanzato,spesso l'unico comprensibile a popolazioni di livello culturale zero come gli antichi ebrei
Questi ''filosofi''(si fa per dire,riescono solo a vomitare ovvietà mascherate dietro paroloni)sono evidentemente inviati da chi odia a morte gli esseri umani,se sei cristiana evelina(ma sarebbe lo stesso se fossi mussulmana)capisci bene a chi mi riferisco
@marcolfo100 evidentemente non sai chi c'è dietro a tutto questo insieme di falsità e un po' di verità mescolate nei miti , semplicistica ,speri che mi metta a raccontare tutto in due righe ?
Da prima del diluvio sono scesi in terra degli angeli ribelli per possedere le donne e da allora sono sulla terra a influenzare e oscurate le menti umane perché non capiscano la verità ma che vivano immersi nelle menzogne , governano il mondo da millenni ,conoscono le debolezze umane e fanno leva su quelle per allontanali dalla verità che purtroppo non riescono a recepire ,
I ° Giovanni 5 : 19
Efesini 4 : 18.
II° Tessalonicesi 2 : 10
Giovanni 8. : 44 - 45
II° Corinti 4 : 4
Quegli esseri non hanno resa su chi conosce la verità ,
È un tuo umile parere che gli ebrei erano ignoranti ? Non sai veramente cosa dici .!
Dio ha dato loro 600 leggi e dovevano trascriverle per ogni re che si susseguiva per guidare il popolo che continuamente le trasgressiva .
Quelle leggi le diede a Mosè mentre erano nel deserto usciti dall' Egitto ,nel quale vagarono 40 anni per punizione , mancanza della fiducia in Dio e paura dei cananei che avrebbero dovuto combattere e conquistare le loro terre bagnate dal sangue dei loro figli offerti ai demoni , per questo Dio fece poi distruggere loro e Israele vi abitò .
Nel frattempo mentre vivevano nel deserto costruirono una tenda di ritrovo per l' adorazione dove era lavorate e ricamata con tanta maestria e ricchezza , ottenuta dagli egiziani prima di uscire da ll' Egitto , dovevano eseguire i lavori perfettamente seguendo le istruzioni delle misure e dei ricami con pietre preziose e oro che Dio dava loro e potervi l' arca dell' alleanza , anche quella perfetta in misure e costruzione come Dio dettava , ricoperta d'oro dentro e fuori , se leggessi la bibbia cambieresti parere sull' ignoranza degli ebrei , di più di 3500 anni fa , non hai per niente indovinato .
Prefabbricata è una tua umile idea anche questa , è tutto scritto nella Bibbia da 3500 anni e mai più manomessa o modificata , vedo che ha una scarsissima conoscenza dei fatti .
Dovresti documentarti meglio prima di credere e pensare con la mente tua priva di vera conoscenza .
La sofferenza psichica ed organica
Se l'uomo fosse destinato alla sofferenza psichica in particolare oltre a quella organica senza alternative come asserito da Peter Wessel Zapffe la consapevolenza sarebbe un non senso invero l'alternativa pro salute e felicità sussiste ed è nella prevenzione affettiva
Molto logico👍
Per verificare l'Eden possibile per chiunque basta prendere in esame un centinaio di fanciulli o anche meno con ampia disponibilità loro e dei loro genitori per un discorso basato sulla prevenzione affettiva pro amore indistinto
Tutti i limiti del pensiero filosofico emergono con questo tranquillo pensatore nordico a cui bisogna riconoscere l’onesta intellettuale di ammettere la sofferenza come elemento ineludibile della condizione umana. E qui sta il punto: non considerare la realtà dell’uomo nella sua profonda specificità nell’ambito dell’evoluzione del mondo e della natura che il pensatore esamina in prima battuta. La mancanza di senso a tutta la storia della vicenda evoluzionista conduce inevitabilmente alla sua conclusione, che pur edulcorata, termina nel nichilismo totale, nella conclusione che l’uomo (e la sua storia, ripeto, troppo singolare rispetto ad altre), è soltanto un altro insignificante parentesi tra un nulla ed un altro...Duemila anni fa Qualcuno ci ha spiegato che non è così..
Caspita 91anni.Per giunta era depresso che la vita era un errore.X mascherare che era attaccato alla vita.Cosi come un fatto egoisticamente umano.Alla Faccia.Non mi piace questo Autore😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉
Che filosofo sciocco era Zapffe !!!
Essenzialmente esistono due modi di perdere la felicità della fanciullezza:
1) Inconsapevole nella nevrosi di massa quando la perdita è progressiva.
2) Consapevole nei processi psicotici se la perdita:
E' repentina.