Sto ascoltando ora...piccole donne meraviglioso...sempre attuale...soprattutto è un libro che fa bene al cuore...dopo averlo letto mi mette sempre di buon umore....
Per comprendere appieno Piccole donne , bisognerebbe fare una ricerca sul padre della scrittrice. Era un filosofo-pedagogo. Grazie al padre, la Alcott è entrata in contatto con molti intellettuali dell’epoca. Comunque la mia sorella preferita è Amy.Ho letto il libro quando avevo 9 anni, quindi la sentivo a me vicina. Inoltre ha una predisposizione per l’arte, ma le manca il talento( a differenza di Jo). Ma questo è un’altra libro 😅
Io vi consiglio un libro che sto leggendo in questi giorni si "Louisa May Alcott" di Beatrice Masini Giulio Perrone Editore. Un bellissimo racconto/riflessione sull'autrice di Piccole Donne e su altre donne scrittrici come lei.
Finalmente sono riuscita a recuperare la parte della diretta che mi ero persa! Ammesso che mi sono goduta questo libro molto più della prima volta che l’ho letto (solo qualche mese fa), forse perché sapevo meglio cosa aspettarmi, mi infastidisce ancora il continuo rimarcare come si dovrebbe essere modesti, altruisti e pii, appunto il tono moraleggiante. Penso che mi dia tanto fastidio perché una minima tendenza non virtuosa viene subito trattato come un vizio portato al suo estremo. Come molte anche io mi riconosco di più in Jo, forse più che per il femminismo del suo personaggio perché anche io da piccola ero un maschiaccio che veniva spesso invitata a non giocare a calcio con i maschi e a tenere atteggiamenti più indicati ad una femminuccia.
Ascoltando le tue parole mi rendo conto di avere molte delle tue opinioni su molti argomenti, soprattutto quando osservi che non è dovuto che un genitore in difficoltà economiche debba mantenere a vita i propri figli. E hai perfettamente ragione quando sottolinei che a livello culturale è un modo di fare tipico del genitore italiano 😏....
Ciao Elle, non sapevo del libro "piccoli uomini "... Domanda: ma è una storia ambientata nello stesso periodo da 4 fratelli maschi? Grazie in anticipo.
La zia Murch era la zia del loro padre. Amy in questo libro ha 12 anni e beth 13, ho 15 e meg 16. Sei spagnola? Mi riferisco al fatto che non hai passato l'infanzia in Italia come hai detto. È sminuiente limitare l'autonomia altrui👍. Si, c'è un pathos e una moralità religiosa datata. Beth, quella vera, è morta nel 1855 quindi sì nel 1868, quando la Alcott ha scritto questo romanzo autobiografico era già dipartita per via della scarlattina. La 'santifica' troppo si ma visto il dolore non le do tutti i torti. L'ho letto a 12 anni. L'ultima trasposizione è bella ma secondo me non la migliore.
Probabilmente sarò l'unica voce dal coro. Ho provato a leggerlo ma ho mollato. Probabilmente l'avrei apprezzato di più da piccola (purtroppo a quel tempo non mi piaceva leggere) ma letto da adulta trovo la storia troppo buonista e moralista.
Non sei sola, l'ha detto anche un'altra persona. Personalmente, moralismo a parte, penso che negli insegnamenti che il libro cerca di dare ci sia una saggezza che può essere semplice dare per scontata. Il libro dimostra coi fatti, persino oltre le intenzioni dell'autrice, che ciò che sta cercando di dire è fondamentale per un'esperienza umana ricca.
Sto ascoltando ora...piccole donne meraviglioso...sempre attuale...soprattutto è un libro che fa bene al cuore...dopo averlo letto mi mette sempre di buon umore....
Per comprendere appieno Piccole donne , bisognerebbe fare una ricerca sul padre della scrittrice. Era un filosofo-pedagogo. Grazie al padre, la Alcott è entrata in contatto con molti intellettuali dell’epoca. Comunque la mia sorella preferita è Amy.Ho letto il libro quando avevo 9 anni, quindi la sentivo a me vicina. Inoltre ha una predisposizione per l’arte, ma le manca il talento( a differenza di Jo). Ma questo è un’altra libro 😅
Io vi consiglio un libro che sto leggendo in questi giorni si "Louisa May Alcott" di Beatrice Masini Giulio Perrone Editore. Un bellissimo racconto/riflessione sull'autrice di Piccole Donne e su altre donne scrittrici come lei.
Finalmente sono riuscita a recuperare la parte della diretta che mi ero persa!
Ammesso che mi sono goduta questo libro molto più della prima volta che l’ho letto (solo qualche mese fa), forse perché sapevo meglio cosa aspettarmi, mi infastidisce ancora il continuo rimarcare come si dovrebbe essere modesti, altruisti e pii, appunto il tono moraleggiante. Penso che mi dia tanto fastidio perché una minima tendenza non virtuosa viene subito trattato come un vizio portato al suo estremo.
Come molte anche io mi riconosco di più in Jo, forse più che per il femminismo del suo personaggio perché anche io da piccola ero un maschiaccio che veniva spesso invitata a non giocare a calcio con i maschi e a tenere atteggiamenti più indicati ad una femminuccia.
Ho apprezzato molto la tua analisi
Ascoltando le tue parole mi rendo conto di avere molte delle tue opinioni su molti argomenti, soprattutto quando osservi che non è dovuto che un genitore in difficoltà economiche debba mantenere a vita i propri figli. E hai perfettamente ragione quando sottolinei che a livello culturale è un modo di fare tipico del genitore italiano 😏....
Non sono mai riuscita ad arrivare a metà libro. Mi ha sempre fatto scendere il latte.
Ne parlo nella discussione :)
Io ho provato ad ascoltarlo in audiolibro ma nemmeno la voce di Alessandra Mastronardi mi ha convinto a finirlo. :(
@@ladyaileenLibrieAudiobooks AHAHAHAH. Anch'io non lo reggo proprio.
Ciao Elle, non sapevo del libro "piccoli uomini "...
Domanda: ma è una storia ambientata nello stesso periodo da 4 fratelli maschi? Grazie in anticipo.
No no, è un sequel di Piccole donne. Parla dei ragazzi che Jo ha educato nella sua scuola, ormai cresciuti
@@ellephedre a ok😊
La zia Murch era la zia del loro padre. Amy in questo libro ha 12 anni e beth 13, ho 15 e meg 16.
Sei spagnola? Mi riferisco al fatto che non hai passato l'infanzia in Italia come hai detto. È sminuiente limitare l'autonomia altrui👍. Si, c'è un pathos e una moralità religiosa datata. Beth, quella vera, è morta nel 1855 quindi sì nel 1868, quando la Alcott ha scritto questo romanzo autobiografico era già dipartita per via della scarlattina. La 'santifica' troppo si ma visto il dolore non le do tutti i torti. L'ho letto a 12 anni. L'ultima trasposizione è bella ma secondo me non la migliore.
Probabilmente sarò l'unica voce dal coro. Ho provato a leggerlo ma ho mollato. Probabilmente l'avrei apprezzato di più da piccola (purtroppo a quel tempo non mi piaceva leggere) ma letto da adulta trovo la storia troppo buonista e moralista.
Non sei sola, l'ha detto anche un'altra persona.
Personalmente, moralismo a parte, penso che negli insegnamenti che il libro cerca di dare ci sia una saggezza che può essere semplice dare per scontata. Il libro dimostra coi fatti, persino oltre le intenzioni dell'autrice, che ciò che sta cercando di dire è fondamentale per un'esperienza umana ricca.
Non sei la sola
@@QueenGaga-n4y
@@ladyaileenLibrieAudiobooks 😘