In primo luogo volevo farle i complimenti per la competenza dimostrata e la grande professionalità, al contempo volevo porle un quesito, in ordine di importanza, dato per scontato della valenza di entrambi, quale cavo di alimentazione ha maggiore importanza, tra quello che alimenta la multipresa filtrata a cui sono connesse tutte le elettroniche, dalla presa murale, oppure il cavo di alimentazione del lettore CD player! Grazie in anticipo per l'eventuale risposta! Distinti saluti by Roby
Ciao Silvio, anche in questa seconda parte ti sei spiegato molto bene. Attendo con ansia la terza parte! In futuro hai in programma anche una "guida" simile per i cavi di potenza e di segnale?
Mi aggancio al botta e risposta tra Silvio e Riccardo aggiungendo che è sempre interessante assistere agli "incontri" tra il mondo degli ingegneri, fatto di misurazioni e dati oggettivi, e quello degli audiofili, dove, oltre alle macchine artificiali, entra in gioco anche una delle più complesse macchine esistenti, che è il corpo umano, che aggiunge ulteriori variabili spesso estranee a tutti tranne che all'audiofilo stesso. Può un cavo modificare l'esperienza dell'ascolto? L'ingegnere risponderà si, no o dipende, in base a misurazioni precise e dati. L'audiofilo, d'altro canto, si baserà anche su considerazioni personali, non necessariamente oggettive, ma che alla fine avranno l'effetto di influenzare, in meglio o in peggio, la sua esperienza di ascolto. Da ingegnere, trovo i due mondi altrettanto interessanti, ma personalmente credo non ci siano molti punti di incontro. Un ingegnere non accetterà mai un "eppure suona meglio", un audiofilo non si baserà mai su misurazioni e analisi dei dati per decidere se il suo cavo suona bene o no.
@@SilvioGermanoRicci Sono d'accordo. A volte però le differenze culturali sono enormi, e rendono molto difficile il dialogo. Mi permetto di prendere come esempio il dialogo tra Lei e Riccardo. Riccardo ha composto un ragionamento dal punto di vista ingegneristico impeccabile, e lo ha esposto con chiarezza. La sua risposta non è entrata neanche minimamente nella tematica, non c'è stata una confutazione basata su un ragionamento. semplicemente il ragionamento corretto si Riccardo è stato "cassato", minimizzato e fondamentalmente rifiutato senza possibilità di appello. questo è ciò che intendo. Sono due piani paralleli, dove la comunicazione è complessa. Un amico audiofilo (si, sono del "giro" anche io) quando gli si fa notare che gli strumenti non rilevano differenze tra un cavo di alimentazione o un altro, tronca il discorso dicendo "anni fa non si usavano gli strumenti per progettare". un'uscita del genere denota una tale differenza di vedute, e una tale lontananza dalla cultura ingegneristica, che io, da ingegnere, non posso fare altro che prendere atto, annuire, e rivolgere la mia attenzione al brano che stiamo "testando" insieme. concludo dicendo che molte volte l'evidenza è assolutamente unilaterale. e qui parlo per esperienza pluriennale.
Il problema è che il "ragionamento impeccabile" travisava completamente i fondamenti fisici che vanno applicati... Ho fatto una serie di video per cercare di spiegare i problemi legati all'alimentazione. Posso capire che magari io non mi sia spiegato bene, ma che mi si contesti la trattazione citando delle leggi (pur vere) che non sono applicabili al contesto lo trovo parecchio scocciante... ancora di più se fatto con supponenza. Per l'ennesima volta ripeto che non stiamo lavorando in corrente continua o ai fatidici 50 Hz. Non è un problema di comunicazione, ma di comprensione! Quanto agli audiofili, beh, preferisco glissare sull'argomento. Riguardo alle misure che non rilevano differenze fra i cavi, invece, direi proprio che questo non è vero: basta fare le misure corrette e, cosa molto più difficile, saperle correlare col risultato ottenuto.
Sono d'accordo a usare un buon cavo di qualità , ma quando vedo persone spendere migliaia di euro per un cavo di alimentazione di un metro , mi viene da ridere. Altro che bufala.
Ancora complimenti! Spiegazioni lineari e logiche.
Sempre Grazie per l'apprezzamento!
Complimenti, descrizioni utili con competenza teorica non da poco. grazie!
Grazie infinite! Spero sempre che questi video possano essere utili! :)
Mi spiace correggerti. La legge di Ohm dice R =V/I 😇😇😇
Complimenti per la tua spiegazione.
Oh Dio, cosa ho detto???
In primo luogo volevo farle i complimenti per la competenza dimostrata e la grande professionalità, al contempo volevo porle un quesito, in ordine di importanza, dato per scontato della valenza di entrambi, quale cavo di alimentazione ha maggiore importanza, tra quello che alimenta la multipresa filtrata a cui sono connesse tutte le elettroniche, dalla presa murale, oppure il cavo di alimentazione del lettore CD player! Grazie in anticipo per l'eventuale risposta! Distinti saluti by Roby
io parttirei da quello del condizionatore7ciabatta
Ciao Silvio, anche in questa seconda parte ti sei spiegato molto bene.
Attendo con ansia la terza parte!
In futuro hai in programma anche una "guida" simile per i cavi di potenza e di segnale?
Ciao, per ora vorrei proseguire il ciclo dell'alimentazione parlando di filtri e condizionatori, dopodiché... vedremo :) :)
bello bello!!
Mi aggancio al botta e risposta tra Silvio e Riccardo aggiungendo che è sempre interessante assistere agli "incontri" tra il mondo degli ingegneri, fatto di misurazioni e dati oggettivi, e quello degli audiofili, dove, oltre alle macchine artificiali, entra in gioco anche una delle più complesse macchine esistenti, che è il corpo umano, che aggiunge ulteriori variabili spesso estranee a tutti tranne che all'audiofilo stesso. Può un cavo modificare l'esperienza dell'ascolto? L'ingegnere risponderà si, no o dipende, in base a misurazioni precise e dati. L'audiofilo, d'altro canto, si baserà anche su considerazioni personali, non necessariamente oggettive, ma che alla fine avranno l'effetto di influenzare, in meglio o in peggio, la sua esperienza di ascolto. Da ingegnere, trovo i due mondi altrettanto interessanti, ma personalmente credo non ci siano molti punti di incontro. Un ingegnere non accetterà mai un "eppure suona meglio", un audiofilo non si baserà mai su misurazioni e analisi dei dati per decidere se il suo cavo suona bene o no.
Un vero ingegnere parte dal "eppure suona meglio" e cerca le cause anzichè negare l'evidenza...
@@SilvioGermanoRicci Sono d'accordo. A volte però le differenze culturali sono enormi, e rendono molto difficile il dialogo. Mi permetto di prendere come esempio il dialogo tra Lei e Riccardo. Riccardo ha composto un ragionamento dal punto di vista ingegneristico impeccabile, e lo ha esposto con chiarezza. La sua risposta non è entrata neanche minimamente nella tematica, non c'è stata una confutazione basata su un ragionamento. semplicemente il ragionamento corretto si Riccardo è stato "cassato", minimizzato e fondamentalmente rifiutato senza possibilità di appello. questo è ciò che intendo. Sono due piani paralleli, dove la comunicazione è complessa. Un amico audiofilo (si, sono del "giro" anche io) quando gli si fa notare che gli strumenti non rilevano differenze tra un cavo di alimentazione o un altro, tronca il discorso dicendo "anni fa non si usavano gli strumenti per progettare". un'uscita del genere denota una tale differenza di vedute, e una tale lontananza dalla cultura ingegneristica, che io, da ingegnere, non posso fare altro che prendere atto, annuire, e rivolgere la mia attenzione al brano che stiamo "testando" insieme. concludo dicendo che molte volte l'evidenza è assolutamente unilaterale. e qui parlo per esperienza pluriennale.
Il problema è che il "ragionamento impeccabile" travisava completamente i fondamenti fisici che vanno applicati... Ho fatto una serie di video per cercare di spiegare i problemi legati all'alimentazione. Posso capire che magari io non mi sia spiegato bene, ma che mi si contesti la trattazione citando delle leggi (pur vere) che non sono applicabili al contesto lo trovo parecchio scocciante... ancora di più se fatto con supponenza. Per l'ennesima volta ripeto che non stiamo lavorando in corrente continua o ai fatidici 50 Hz. Non è un problema di comunicazione, ma di comprensione!
Quanto agli audiofili, beh, preferisco glissare sull'argomento.
Riguardo alle misure che non rilevano differenze fra i cavi, invece, direi proprio che questo non è vero: basta fare le misure corrette e, cosa molto più difficile, saperle correlare col risultato ottenuto.
Sono d'accordo a usare un buon cavo di qualità , ma quando vedo persone spendere migliaia di euro per un cavo di alimentazione di un metro , mi viene da ridere. Altro che bufala.
Il costo è un parametro che ha importanza diversa a seconda dell'acquirente...