Molto interessante. Mi ha aiutato a capire alcuni stati d'animo. Mi ha anche indicato una via:per continuare a vivere, per rinascere bisogna un po' morire
Cinquantacinque minuti di piacevolissima chiacchierata, sicuramente stimolante e molto ben costruita. Il punto però rimane sempre lo stesso: come è possibile sentirsi così a proprio agio affermando "verità" così profonde senza sentire la benché minima necessità di fornire prove empiriche per nessuno dei passaggi logici e delle connessioni a sostegno di un ragionamento così articolato. Nessun riferimento alla "biologia" del nostro cervello (eppure la nostra storia evolutiva comprende un lunghissimo passato di abitatori di savane durante il quale il supporto genetico del nostro agire e del nostro sentire si è sviluppato). Nessun richiamo agli studi delle moderne neuroscienze. Kafka è sicuramente una interessante fonte di informazioni, ma la attuale ricerca scientifica, magari anche con qualche riferimento a studi comparati nell'ambito dei primati non ha proprio nulla di pertinente da dire a proposito? Mi chiedo se sia possibile che tutti i concetti espressi possano trovare spunti e conferme solo nell'etimologia di termini di origine greco antica, nei quadri di Caravaggio (tra le cui indiscutibili doti non credo sia annoverabile una conoscenza matura di come funzioni la mente umana), nella trama di un vecchio film o nella relazione tra Geppetto e il suo giocattolo di legno. Tutto bello e accattivante, come un bel racconto di sapore letterario, i cui meriti stanno nel saper catturare l'attenzione e stimolare la piacevolezza dell'ascolto, ma a cui non è richiesta nessuna solidità in termini di descrizione accurata di come funziona il mondo là fuori. Iperboli ed evocative metafore sapientemente cucite insieme ad uso e consumo di un bravissimo affabulatore. Ma dove sono i riscontri? E i dati clinici? Quali le procedure di verifica delle ipotesi di lavoro? E' il trionfo del principio di autorità, dove l'ascoltatore ne esce soddisfatto ed appagato (si veda la gran parte dei commenti) semplicemente perchè il Professore è sicuramente molto bravo a raccontare ciò che ha in mente. Mi sembra che la attualità dell'obiezione di Popper alla psicanalisi abbia trovato l'ennesima conferma.
quando ti sei innamorato ti hanno fatto gli esami del sangue o sapevi di esserlo, lo sentivi? quando guardi un'opera d'arte e ti emozioni, come fai a provare che ti sei emozionato? vedi, l'esperienza umana va ben al di la di ciò che può essere verificato scientificamente e in maniera riduttiva o certa.
da anni seguoi la via del Buddismo.....vivo nel quà e ora...nella pienezza....ho capito che il passato è passato. il futuro nessuno lo ha mai incontrato....solo ora sono quà il mio drsiderio è ora totalmente. presente nella pienezza....
L'uomo moderno è lontano dalla sofferenza, in realtà non la conosce, avverte un vuoto enorme convinto che possa riempirlo con cose, situazioni o persone, allontanandosi dal sé si è perso, preferisco pensare che il covid in fondo non sia da questo punto di vista negativo, l'albero va scosso affinché tutti i frutti marci possano cadere, se l'uomo perde il contatto con la terra ha perso se stesso e la sua profonda spiritualità. L'uomo nella sofferenza può cambiare se stesso, analizzarla farla propria, è importante non bisogna farla diventare rabbia, ma come momenti di crescita per approfondire il senso della vita, si può dire che se non l'hai compresa hai perso te stesso.
La ringrazio per il suo impegno. Sono d'accordo con lei, ma la mia vita è stata un continua disillusione. Ho raggiunto la saggezza nn desiderando piu' nulla sperando che che questo dicessi il meno crudele possibile . Grazie ossequi.
Molto interessante.. sono sempre alle ricerca del significato profondo di ogni cosa.. Sono d'accordo in tutto tranne una cosa. Sono d'accordo con la sue interpretazioni sull'adolescente, ma penso che non si riferisca ad un adolescente ideale, cioè il prototipo dell'adolescente. perché penso che l'adolescente di oggi, nato e vissuto e cresciuto nel mondo tecnologico di oggi, diciamo "in città", ha perso le caratteristiche principali e ne ha acquisite altre negative purtroppo.. negative per la sopravvivenza, cioè nei suo rapporto con la vita. Ad esempio il volere ricevere dai genitori come riceveva da bambino viziato, con genitori che non sanno dire di no, che l'hanno ricoperto di giochi a non finire, che non gli hanno insegnato che nella vita bisogna darsi da fare, e che non è tutto dovuto, e che nei mondo del lavoro bisogna pur partire dal livello principiante, mentre tanti vogliono subito avere un bel posto di lavoro con un bello stipendio. insomma abbassare la cresta. E tante altre cose negative causate dalla società industrializzata e dal mercato dei consumismo sfrenato. Come lei ha detto del soddisfare ogni desiderio di più presto possibile senza neanche rendersi conto di quanto vale quell oggetto che abbiamo desiderato. Oltre al creare bisogni da soddisfare sempre di più. Creare sempre più bisogni che si soddisfano istantaneamente. anzi creare soddisfazione a bisogni creati appositamente. Tutto questo secondo me sta rovinando l'essere umano perché l'uomo ha perso il valore di ogni cosa. Oggi esistono un sacco di cose. Perciò psicologicamente l'uomo è portato a volere sempre di più, perché è come un bisogno compulsivo inarrestabile incontrollabile. È il mercato stesso che propone ogni minuto prodotti nuovi e li sventola sotto gli occhi dell'uomo che abbocca abbindolato dal luccichio. E su tutti i libri che scritto che l'uomo è un essere razionale. Ma siamo proprio sicuri? Io mi sto domandando: come mai l'uomo ha costruito tutto questo invece di rimanere a fare l'uomo primitivo? Cosa è che ha spinto l'uomo a fare tutto questo? L'uomo vuole qualcosa in più dalla vita della natura. Invece gli animali vivono la loro vita secondo la natura.. Invece l'uomo vuole fare di testa sua. Io credo che sia questa la ragione di tutta questa evoluzione fino ad oggi. L'uomo non vuole seguire le leggi della natura ma "usa la natura" per creare qualcosa di suo secondo delle leggi sue. Dio ha creato tutto il creato e tutte le molecole e atomi e materiali. Ma anche L'uomo vuole crea , perciò inizia a creare cose con materiali naturali. Ma poi vuole fare di più. Crea materiali artificiali, fuori dalla natura, che la natura non riconosce. E che non entrano nei ciclo della natura. L'ecosistema del Pianeta funziona da miliardi di anni con un sistema di riciclo ed evoluzione super efficiente. Infatti tutto viene riciclato perfettamente perché se così non fosse il pianeta sarebbe strapieno di cadaveri di animali morti da milioni di anni. Invece l'uomo inventa materiale che non rientrano nei ciclo del pianeta.. Ia plastica, più tanti altri materiali....i tessuti sintetici, la gomma. più tanti altri di derivazione naturale ma che non sono riciclabili, tipo il cemento, le gomme delle auto e tante altre cose... Tutto ciò che vediamo oggi in una città è tutto inventato e creato dall'uomo.. è tutto artificiale, a parte le piante e l'acqua. Complimenti per la creatività ma... Come si concilia con il pianeta?? Bravo uomo! Per il tuo desiderio di creare, e di facilitarti la vita, hai creato tutto un mondo artificiale che non rientra nel ciclo terrestre. Non so se sia stata veramente una buona idea geniale... Comincio ad avere i miei dubbi... Per fare meno fatica. Per facilitare la tua vita. E per una grande brama di superiorità. Diciamolo. Insomma... Ogni cosa ha un suo costo sul pianeta. Per avere qualche cosa bisogna spendere fatica, tempo, rischi, ecc.. Lo sappiamo dalla vita degli animali e delle piante. Noi oggi abbiamo la vita molto più facile dell'uomo primitivo perché non rischiamo più di essere mangiati dalla belve della foresta però... Avere la vita più facile ha veramente un caro prezzo da pagare.. E lo vediamo tutti i giorni con tutto ciò chen ci raccontano gli scienziati ambientalisti. Malattie nuove, tumori, pesticidi, veleni, inquinamento atmosferico , acqua potabile inquinata, perdita di rapporti umani perché la tecnologia sta prendendo sopravvento. Anzi, l'uomo sta facendo prendere sopravvento alla tecnologia sacrificando i rapporti umani. Mi fermo qui perché andrei avanti ancora.. L'ultima mia conclusione. Questo è il prezzo di avere una vita più facile dell'uomo primitivo. Ma forse l'uomo primitivo non era soddisfatto della sua vita? Popolazioni che vivono ancora nella foresta, ad esempio in Perù ecc.. sono soddisfatte anche se sono rimaste senza tecnologia. Perciò... Dipende dal punto di vista. Per chi vede solo il mondo di oggi può essere un vantaggio. Per chi non si rende conto di cosa c'era ieri.. tanti anni fa... Non si rende conto. Per chi fa una riflessione come me.. Pensiamoci. A parte il fatto che non si può tornare indietro... Se non abbandonare tutto e ritirarsi in un villaggio nella natura.. Ma questo mi fa pensare molto sulla natura umana e ... Come mai oggi abbiamo così tanti problemi..e come mai è così difficile essere felici oggi... La vita di oggi è certo molto più facile di una volta ma è molto più complicata perché ci sono molte cose.. distrazioni.. problemi, concorrenza, mondo on line, stress, tutto così veloce.. Tante cose che rendono la vita molto molto complicata. Bisogna imparare a vivere nel mondo di oggi. E non tutti sono capaci.. Anche perché non ci sono delle scuole.. Non si impara a scuola ma bisogna seguire dei Corsi apposta, di crescita personale. Evoluzione interiore. Mentre una volta bastava vivere giorno per giorno... perché la vita era tutta lì da vivere. Senza tante distrazioni ecc.. Io mi domando: ne è valsa veramente la pena?? Forse l'uomo primitivo non era felice? O forse ha dato inizio a tutto questo per un suo desiderio di potere e supremazia e... Anche voler essere di più della natura.. Cioè fare di testa sua... Non so se questa idea di fare di testa sua sia stata una idea geniale... Considerando il prezzo da pagare.. ed il danno al suo stesso terreno su cui vive... Io non penso che sia stata una buona idea..
Avrei una domanda: Non comprendo perché l'Evoluzione abbia favorito solamente l'aspetto della continuità della Nostra specie (come ovviamente lo fa con qualsiasi altra), ma nulla al riguardo del benessere psicologico del individuo; perché tale benessere mancato, inciderebbe positivamente sulla nostra finess.
probabilmente perchè il benessere psicologico dell'individuo, non fa parte del ciclo della vita, ma una necessità creata per dare risposte al proprio esistere.
Forse che siamo, da subito e poi anche in continuo, manipolati, da chi ne ha gli interessi, addirittura nel disidentificarci dalla nostra “chiave di volta” che è “il sentirsi”; forse che siamo masse-mercato…
@@lorenzobianchini959 non vorrei mai essere assertivo, ma di certo abbiamo il 97% dal DNA uguale a quello degli scimpanzé; quindi dopo aver visto un documentario qualsiasi sul'etologia degli scimpanzé, non c'è nulla di brutale che mi stupisca
Penso che i desideri siano i nostri bisogni che ogni essere chiede di avere!Poi in aggiunta ci potrebbe essere qualcosa di più che noi ambiamo per altri opp per se in mancanza di affetti o delusioni che ci hanno ferito e disturbato.
Mi sono trovata in questo video mentre facevo su yuotube una ricerca su desideri ed illusioni. Assai interessante. Secondo la filosofia buddista " desideri ed illusioni.Sono illuminazione" Bè in effetti il video è interessante, molto direi . Senza desideri non ha senso vivere e le illusioni ( rischiose) sono assolutamente importanti senza queste , Non esistono desideri.
Molte cose interessanti. Ma non bisogna fermarsi alla necessità obbligatoria del conflitto, perché l'individualita' può essere gestita in modo originale ma non necessariamentw conflittuale (dipende da entramvi o tutti i partecipanti alla relazione) e, soprattutto, ci sono conflitti di qualità e altri manipolati dalle mode. Anche questo va detto! Perché oggi è molto gettonato questo finto conflitto, gestito abilmente a scopi nichilisti e di dominio. Attenzione perciò!?!
Ma…non so….un po’ una didascalia già sentita….sento il bisogno di vero coraggio nel pensiero. Da figure di riferimento mi aspetterei un pensiero forte e non debole e avvolto su se stesso. Senza né cambiare ne stimolare niente e nessuno. E’ come una canzone d’amore sentita cento volte è solamente riarrangiata.
Ai mai sentito la storia di una madre che aveva lasciato la sua figlia nel aeroporto e lo ha benedetta e poi li ha detto. Figlia mia ti desidero non tutto. Ma abbastanza.
De-siderare : uscire dalla siderazione, ri-animarsi. Bellissimo argomento, dottore.
Ho trovato sol ora : una meraviglia per l'anima, grazie
Molto interessante. Mi ha aiutato a capire alcuni stati d'animo. Mi ha anche indicato una via:per continuare a vivere, per rinascere bisogna un po' morire
Bella osservazione, bisogna far morire l’essere del passato e riprogrammare l’essere del desiderio. Neuroni specchio
Buona Sera Egregio Psicanalista e professore
Mi scusi mi coglie inaspettato
Grazie
Cordiali Saluti
Fabio Mancini
Cinquantacinque minuti di piacevolissima chiacchierata, sicuramente stimolante e molto ben costruita. Il punto però rimane sempre lo stesso: come è possibile sentirsi così a proprio agio affermando "verità" così profonde senza sentire la benché minima necessità di fornire prove empiriche per nessuno dei passaggi logici e delle connessioni a sostegno di un ragionamento così articolato. Nessun riferimento alla "biologia" del nostro cervello (eppure la nostra storia evolutiva comprende un lunghissimo passato di abitatori di savane durante il quale il supporto genetico del nostro agire e del nostro sentire si è sviluppato). Nessun richiamo agli studi delle moderne neuroscienze. Kafka è sicuramente una interessante fonte di informazioni, ma la attuale ricerca scientifica, magari anche con qualche riferimento a studi comparati nell'ambito dei primati non ha proprio nulla di pertinente da dire a proposito? Mi chiedo se sia possibile che tutti i concetti espressi possano trovare spunti e conferme solo nell'etimologia di termini di origine greco antica, nei quadri di Caravaggio (tra le cui indiscutibili doti non credo sia annoverabile una conoscenza matura di come funzioni la mente umana), nella trama di un vecchio film o nella relazione tra Geppetto e il suo giocattolo di legno. Tutto bello e accattivante, come un bel racconto di sapore letterario, i cui meriti stanno nel saper catturare l'attenzione e stimolare la piacevolezza dell'ascolto, ma a cui non è richiesta nessuna solidità in termini di descrizione accurata di come funziona il mondo là fuori. Iperboli ed evocative metafore sapientemente cucite insieme ad uso e consumo di un bravissimo affabulatore. Ma dove sono i riscontri? E i dati clinici? Quali le procedure di verifica delle ipotesi di lavoro? E' il trionfo del principio di autorità, dove l'ascoltatore ne esce soddisfatto ed appagato (si veda la gran parte dei commenti) semplicemente perchè il Professore è sicuramente molto bravo a raccontare ciò che ha in mente. Mi sembra che la attualità dell'obiezione di Popper alla psicanalisi abbia trovato l'ennesima conferma.
Il prof ha bisogno di leggere...
@@Aurora170-55 chi deve leggere ?
Riflessione interessante..anche la sua! Grazie..
Grazie per ciò che emerge dal ricco commento.
Nel mio penso che occorra ‘sentirsi’: fides et ratio: la volontà e la fede nel desiderio.
quando ti sei innamorato ti hanno fatto gli esami del sangue o sapevi di esserlo, lo sentivi? quando guardi un'opera d'arte e ti emozioni, come fai a provare che ti sei emozionato?
vedi, l'esperienza umana va ben al di la di ciò che può essere verificato scientificamente e in maniera riduttiva o certa.
Meraviglioso.
Grazie!
da anni seguoi la via del Buddismo.....vivo nel quà e ora...nella pienezza....ho capito che il passato è passato. il futuro nessuno lo ha mai incontrato....solo ora sono quà il mio drsiderio è ora totalmente. presente nella pienezza....
L'uomo moderno è lontano dalla sofferenza, in realtà non la conosce, avverte un vuoto enorme convinto che possa riempirlo con cose, situazioni o persone, allontanandosi dal sé si è perso, preferisco pensare che il covid in fondo non sia da questo punto di vista negativo, l'albero va scosso affinché tutti i frutti marci possano cadere, se l'uomo perde il contatto con la terra ha perso se stesso e la sua profonda spiritualità. L'uomo nella sofferenza può cambiare se stesso, analizzarla farla propria, è importante non bisogna farla diventare rabbia, ma come momenti di crescita per approfondire il senso della vita, si può dire che se non l'hai compresa hai perso te stesso.
Complimenti, magistrale!!! gio💫
La ringrazio per il suo impegno. Sono d'accordo con lei, ma la mia vita è stata un continua disillusione. Ho raggiunto la saggezza nn desiderando piu' nulla sperando che che questo dicessi il meno crudele possibile . Grazie ossequi.
Quindi anche il dottor stoppa conferma che la vita spesso è una continua evolizione di "rotture"(di p..le)
Dottore lei e bravissimo condivido
Grazie per il caricamento.
È un piacere condividere ed espandere la conoscenza 🌞😁
Gratitudine
Grazie dottore
Grazie mille molto interessante
GRAZIE professore.
Il titolo del libro posso saperlo?
Le età del desiderio. Nella descrizione c'è il link per acquistarlo su Amazon.
Grazie a lei per la visione della conferenza! Il libro è "Le età del desiderio" Acquistabile su amazon: amzn.to/3g9bSgQ
GRAZIE PROFESSORE! LEGGERÒ CON DESIDERIO IL SUO LIBRO
BELLISSIMA E TOCCANTE - GRAZIE
SUPER!!😮😮😮
Grazie
Sono molto positiva anche quando mi succedono brutte cose
Molto interessante.. sono sempre alle ricerca del significato profondo di ogni cosa..
Sono d'accordo in tutto tranne una cosa.
Sono d'accordo con la sue interpretazioni sull'adolescente, ma penso che non si riferisca ad un adolescente ideale, cioè il prototipo dell'adolescente. perché penso che l'adolescente di oggi, nato e vissuto e cresciuto nel mondo tecnologico di oggi, diciamo "in città", ha perso le caratteristiche principali e ne ha acquisite altre negative purtroppo.. negative per la sopravvivenza, cioè nei suo rapporto con la vita. Ad esempio il volere ricevere dai genitori come riceveva da bambino viziato, con genitori che non sanno dire di no, che l'hanno ricoperto di giochi a non finire, che non gli hanno insegnato che nella vita bisogna darsi da fare, e che non è tutto dovuto, e che nei mondo del lavoro bisogna pur partire dal livello principiante, mentre tanti vogliono subito avere un bel posto di lavoro con un bello stipendio. insomma abbassare la cresta.
E tante altre cose negative causate dalla società industrializzata e dal mercato dei consumismo sfrenato.
Come lei ha detto del soddisfare ogni desiderio di più presto possibile senza neanche rendersi conto di quanto vale quell oggetto che abbiamo desiderato.
Oltre al creare bisogni da soddisfare sempre di più.
Creare sempre più bisogni che si soddisfano istantaneamente. anzi creare soddisfazione a bisogni creati appositamente.
Tutto questo secondo me sta rovinando l'essere umano perché l'uomo ha perso il valore di ogni cosa.
Oggi esistono un sacco di cose. Perciò psicologicamente l'uomo è portato a volere sempre di più, perché è come un bisogno compulsivo inarrestabile incontrollabile.
È il mercato stesso che propone ogni minuto prodotti nuovi e li sventola sotto gli occhi dell'uomo che abbocca abbindolato dal luccichio.
E su tutti i libri che scritto che l'uomo è un essere razionale. Ma siamo proprio sicuri?
Io mi sto domandando: come mai l'uomo ha costruito tutto questo invece di rimanere a fare l'uomo primitivo?
Cosa è che ha spinto l'uomo a fare tutto questo?
L'uomo vuole qualcosa in più dalla vita della natura.
Invece gli animali vivono la loro vita secondo la natura..
Invece l'uomo vuole fare di testa sua. Io credo che sia questa la ragione di tutta questa evoluzione fino ad oggi.
L'uomo non vuole seguire le leggi della natura ma "usa la natura" per creare qualcosa di suo secondo delle leggi sue. Dio ha creato tutto il creato e tutte le molecole e atomi e materiali. Ma anche L'uomo vuole crea , perciò inizia a creare cose con materiali naturali. Ma poi vuole fare di più. Crea materiali artificiali, fuori dalla natura, che la natura non riconosce. E che non entrano nei ciclo della natura. L'ecosistema del Pianeta funziona da miliardi di anni con un sistema di riciclo ed evoluzione super efficiente. Infatti tutto viene riciclato perfettamente perché se così non fosse il pianeta sarebbe strapieno di cadaveri di animali morti da milioni di anni. Invece l'uomo inventa materiale che non rientrano nei ciclo del pianeta..
Ia plastica, più tanti altri materiali....i tessuti sintetici, la gomma. più tanti altri di derivazione naturale ma che non sono riciclabili, tipo il cemento, le gomme delle auto e tante altre cose...
Tutto ciò che vediamo oggi in una città è tutto inventato e creato dall'uomo.. è tutto artificiale, a parte le piante e l'acqua.
Complimenti per la creatività ma...
Come si concilia con il pianeta??
Bravo uomo!
Per il tuo desiderio di creare, e di facilitarti la vita, hai creato tutto un mondo artificiale che non rientra nel ciclo terrestre.
Non so se sia stata veramente una buona idea geniale...
Comincio ad avere i miei dubbi...
Per fare meno fatica. Per facilitare la tua vita. E per una grande brama di superiorità. Diciamolo.
Insomma...
Ogni cosa ha un suo costo sul pianeta. Per avere qualche cosa bisogna spendere fatica, tempo, rischi, ecc.. Lo sappiamo dalla vita degli animali e delle piante.
Noi oggi abbiamo la vita molto più facile dell'uomo primitivo perché non rischiamo più di essere mangiati dalla belve della foresta però...
Avere la vita più facile ha veramente un caro prezzo da pagare..
E lo vediamo tutti i giorni con tutto ciò chen ci raccontano gli scienziati ambientalisti. Malattie nuove, tumori, pesticidi, veleni, inquinamento atmosferico , acqua potabile inquinata, perdita di rapporti umani perché la tecnologia sta prendendo sopravvento. Anzi, l'uomo sta facendo prendere sopravvento alla tecnologia sacrificando i rapporti umani.
Mi fermo qui perché andrei avanti ancora..
L'ultima mia conclusione.
Questo è il prezzo di avere una vita più facile dell'uomo primitivo.
Ma forse l'uomo primitivo non era soddisfatto della sua vita?
Popolazioni che vivono ancora nella foresta, ad esempio in Perù ecc.. sono soddisfatte anche se sono rimaste senza tecnologia.
Perciò...
Dipende dal punto di vista.
Per chi vede solo il mondo di oggi può essere un vantaggio.
Per chi non si rende conto di cosa c'era ieri.. tanti anni fa... Non si rende conto.
Per chi fa una riflessione come me..
Pensiamoci.
A parte il fatto che non si può tornare indietro... Se non abbandonare tutto e ritirarsi in un villaggio nella natura..
Ma questo mi fa pensare molto sulla natura umana e ... Come mai oggi abbiamo così tanti problemi..e come mai è così difficile essere felici oggi...
La vita di oggi è certo molto più facile di una volta ma è molto più complicata perché ci sono molte cose.. distrazioni.. problemi, concorrenza, mondo on line, stress, tutto così veloce..
Tante cose che rendono la vita molto molto complicata.
Bisogna imparare a vivere nel mondo di oggi. E non tutti sono capaci.. Anche perché non ci sono delle scuole.. Non si impara a scuola ma bisogna seguire dei Corsi apposta, di crescita personale. Evoluzione interiore.
Mentre una volta bastava vivere giorno per giorno... perché la vita era tutta lì da vivere. Senza tante distrazioni ecc..
Io mi domando: ne è valsa veramente la pena??
Forse l'uomo primitivo non era felice?
O forse ha dato inizio a tutto questo per un suo desiderio di potere e supremazia e... Anche voler essere di più della natura.. Cioè fare di testa sua...
Non so se questa idea di fare di testa sua sia stata una idea geniale...
Considerando il prezzo da pagare.. ed il danno al suo stesso terreno su cui vive...
Io non penso che sia stata una buona idea..
la prosodia dei lacaniani sembra essere costante: non sembra questo professore parlare come Recalcati?
Si! Direi proprio di sì!
Avrei una domanda:
Non comprendo perché l'Evoluzione abbia favorito solamente l'aspetto della continuità della Nostra specie (come ovviamente lo fa con qualsiasi altra), ma nulla al riguardo del benessere psicologico del individuo; perché tale benessere mancato, inciderebbe positivamente sulla nostra finess.
probabilmente perchè il benessere psicologico dell'individuo, non fa parte del ciclo della vita, ma una necessità creata per dare risposte al proprio esistere.
@@letiziabf Concordo. Ma allora l'autocoscienza sarebbe stato meglio non ci fosse...o almeno limitata, come suppomgo sia nel resto delle altre specie.
Forse che siamo, da subito e poi anche in continuo, manipolati, da chi ne ha gli interessi, addirittura nel disidentificarci dalla nostra “chiave di volta” che è “il sentirsi”; forse che siamo masse-mercato…
@@lorenzobianchini959 non vorrei mai essere assertivo, ma di certo abbiamo il 97% dal DNA uguale a quello degli scimpanzé; quindi dopo aver visto un documentario qualsiasi sul'etologia degli scimpanzé, non c'è nulla di brutale che mi stupisca
Io desidero no siero e no greeen
Ma il doppiaggio è di Recalcati?
haha è la voce originale di Stoppa! Ma gli argomenti sono simili ;)
Stupendo!
Qq
Q.
Desideri ed illusioni Sono illuminazione, nell'epoca di Mappo ( assai lunga ) bisogna guardare e pensare correttamente
Come si chiama il libro?
Salve! Il libro è "Le età del desiderio" Acquistabile in libreria o su amazon: amzn.to/3g9bSgQ
Penso che i desideri siano i nostri bisogni che ogni essere chiede di avere!Poi in aggiunta ci potrebbe essere qualcosa di più che noi ambiamo per altri opp per se in mancanza di affetti o delusioni che ci hanno ferito e disturbato.
Mi sono trovata in questo video mentre facevo su yuotube una ricerca su desideri ed illusioni. Assai interessante. Secondo la filosofia buddista " desideri ed illusioni.Sono illuminazione" Bè in effetti il video è interessante, molto direi . Senza desideri non ha senso vivere e le illusioni ( rischiose) sono assolutamente importanti senza queste , Non esistono desideri.
Vorrei chiedere il NOME del Professore. Grazie 🙏 💚🙏
Professore Francesco Stoppa
Molte cose interessanti. Ma non bisogna fermarsi alla necessità obbligatoria del conflitto, perché l'individualita' può essere gestita in modo originale ma non necessariamentw conflittuale (dipende da entramvi o tutti i partecipanti alla relazione) e, soprattutto, ci sono conflitti di qualità e altri manipolati dalle mode. Anche questo va detto! Perché oggi è molto gettonato questo finto conflitto, gestito abilmente a scopi nichilisti e di dominio. Attenzione perciò!?!
Tutto molto interessante peccato per i rumori con la bocca. Bisognerebbe bere spesso quando si usa il linguaggio parlato per lavoro.
Esiste ancora oggi
Ho perso il desiderio..e mi manca..
Ho capito, adesso la “volontà” (Schopenhauer) si chiama desiderio. Il solito Lacan.
Il desiderio di possedere un blazer bello come quello del professore ... Perfettamente intonato con la camicia ...
😂
Ma…non so….un po’ una didascalia già sentita….sento il bisogno di vero coraggio nel pensiero. Da figure di riferimento mi aspetterei un pensiero forte e non debole e avvolto su se stesso. Senza né cambiare ne stimolare niente e nessuno. E’ come una canzone d’amore sentita cento volte è solamente riarrangiata.
Gli hikikomori sembrano non aver desideri né responsabilità. Una adolescenza persa
"Il desiderio come effetto dell'attrito tra noi e la vita". Il desiderio come capacità di accogliere la vita" E c'è pure chi lo ascolta ammirato
Cosa voleva dire secondo a voi?
Troppo costruito il discorso
Turn off
mamma mia. che brutto modo di comunicare! ma interagire con passione mai!!
Ai mai sentito la storia di una madre che aveva lasciato la sua figlia nel aeroporto e lo ha benedetta e poi li ha detto. Figlia mia ti desidero non tutto. Ma abbastanza.
la psicologia è una boiata
Mettiti a dieta. Se no sti fantamiliardi non potrai goderteli a lungo
Te aspecto
poco convolgente, spesso scontato....noioso