Bavarese al caffè: Vedeoricetta - Il Mondo di Antonietta Polcaro

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  • เผยแพร่เมื่อ 28 ธ.ค. 2024

ความคิดเห็น • 10

  • @angelabandinelli6654
    @angelabandinelli6654 3 ปีที่แล้ว

    Sei bravissima, cara Antonietta ♥️. Anche per me fare i dolci è una terapia al mio umore…💕💕💕

  • @giuseppebettoni2721
    @giuseppebettoni2721 9 หลายเดือนก่อน

    Molto buona e fresca

  • @patriziagerosa4475
    @patriziagerosa4475 ปีที่แล้ว

    brava e simpatica!!!!

  • @rosabosco9258
    @rosabosco9258 5 ปีที่แล้ว +1

    Complimenti cara Antonietta per la splendida bavarese al caffè! Sarà sicuramente eccezionale! Bella anche la decorazione!
    Anche a me piace realizzare dolci di vario tipo, in particolare biscotti. Tutto questo mi rilassa molto 😍
    Buon pomeriggio 🌻🌞

  • @mariapiabaio4566
    @mariapiabaio4566 2 ปีที่แล้ว

    Salve mi è piaciuta questa crema bavarese posso usarla per farcire una torta?grazie sei bravissima 👍

    • @AntoniettaPolcaro
      @AntoniettaPolcaro  2 ปีที่แล้ว

      Si ma devi usare una teglia apribile perché devi versare la crema ancora calda. 🥰🥰

  • @meeteforever4015
    @meeteforever4015 2 ปีที่แล้ว

    Mi a chiamato molto la attenzione e vorrei fare questa crema lo asaggiata una volta e sono rimasta .buonissima. grazie cara .per questo video ora cumina seguirti. Le dosi. Di panna latte gel e latte cafe quanto sono???

    • @AntoniettaPolcaro
      @AntoniettaPolcaro  2 ปีที่แล้ว

      www.antoniettapolcaro.it/bavarese-al-caffe-videoricetta/ clicca qui sopra sotto al video c’è la ricetta scritta. Grazie e baci

  • @amaSoleCe
    @amaSoleCe 3 ปีที่แล้ว

    Mi piace tutto di questo video
    L'eleganza dell'abito del sorriso e della torta
    Le parole dette sul finale
    Anche in questo come in altei videomeno recenti, lei è molto più seria adulta e decisa nell'atteggiamento e trasmette professionalità, preparazione.
    Ciò non è sinonimo di antipatia o freddezza
    Ma è una virtù dare valore a ciò che si fa
    Lei in alcuni video cerca di smascherare uno spirito goffo e risibile che invece non le appartiene
    Un conto è essere alla buona e un conto è fingersi ridicoli e improvvisati perché un certo target di pubblico vuole o si aspetta che una persona appaia cosi.
    Io ho invece l'impressione che dietro alle pose forzate ci sia una persona molto seria umile e al contempo determinata di spessore umano e scorza famigliare tenace
    che deve tenere una condotta da napoletana fanfarona che parla un poco in dialetto
    Un certo trand vuole che i campani appaiano cosi
    Approssimativi frivoli bonari arronzoni quasi campagnoli
    In realtà dietro l'evidenza di generosità nostra tipica c'è accanto e al centro una grande competenza
    Nata dalla
    Formazione
    Dall'istruzione
    senza che cordialità contraddica cultura e viceversa
    Senza che la bravura rivaleggi con un certo stile gioviale.
    Il Centro-Nord desidera che la gente della Bassa Italia più che soltanto cordiale e gioviale appaia invece piuttosto arretrata,gretta facilona e burlona
    Primitiva
    Non caschiamoci non fingiamo di essere qualcuno che non ci assomiglia per piacere al mutevole
    popolo di pecore e ai piazzisti
    Attenzione
    Sono loro che si burlano di noi offendendo la nostra pazienza di stampo cattolico
    In sintesi, cerchiamo di bandire le recite e di piacere a noi stessi non di vendere la nostra immagine come altri la vogliono comprare .
    Esser sè stessi è la carta vincente;
    essere sè stessi è la vera via per la felicità

    • @AntoniettaPolcaro
      @AntoniettaPolcaro  3 ปีที่แล้ว +1

      @AntonellaMassa cara Antonella grazie per il tuo tempo speso ad osservarmi. Sono quasi completamente d’accordo su ciò che scrivi. Se vuoi però sapere chi sono veramente devi dare un’occhiata al sito www.antoniettapolcaro.it c’è una sezione nella voce blog che si chiama ricordi. Li ci sono pezzi della mia vita scritti da me. In questo video, in quelli del 2018 e del 2019 non sono completamente io. Ero timorosa, insicura, paurosa del giudizio altrui. Per una combinazione nel 2018 pubblico un libro di ricette di dolci edito da Gribaudo e scritto insieme ad un oncologo. Decido, dopo vari ripensamenti, di iniziare un’avventura che ancora non mi è chiara. Parto da poche certezze: un lavoro da impiegata che non mi piace, la consapevolezza di essere in un’età che in questi mondi “social” non è un vantaggio, la consapevolezza che nella mia vita io stessa ho disilluso le mie aspettative. Poco prima dell’uscita del libro, ho sentito forte l’esigenza di scrivere, di riversare su carta ciò che mi portavo dentro e che ancora rappresentava un fardello. Mentre scrivevo è stato come andare in analisi, ripercorrere tutto , vedersi scorrere davanti agli occhi momenti belli e brutti. Scrivevo e piangevo. Rileggevo e correggevo. Ne ho scritto una prima, una seconda corretta, una terza dove non ho pianto più. Mi ero perdonata ed avevo dato un senso a tutto. Allora quando ho deciso di aprire il blog ho pensato che questa per me poteva essere l’occasione per fare qualcosa di bello, qualcosa che mi piacesse ma anche qualcosa che potesse essere di aiuto soprattutto ad altre donne. Quale migliore elemento di aggregazione del cibo? Allora ho iniziato a raccontare con la parte scritta e a girare video ricette. Purtroppo questa vicenda del girare non mi piace tanto, fare le stesse cose mi annoia, mi scoccia andare sempre dal parrucchiere e dovermi preparare con un po’ di trucco, ancora di più pensare che tra chi mi guarda ci sarà un pubblico pronto a giudicare. Ma, come si dice da noi, chi va per questi mari questi pesci piglia. Allora mano mano che andavo avanti in un progetto che ancora non mi è chiarissimo e che sto portando avanti insieme ad una donna ormai mia amica che gira i video li monta li pubblica e di cui mi fido, ho deciso che almeno in quello che faccio devo divertirmi. In fondo sono rimasta una monella, una che per carattere va controcorrente, una che tende a rifiutare i modelli imposti. Voglio essere me stessa, c’è già tanta gente che fa credere che la cucina è una scienza esatta. Questo lo lascio a chi ha competenze e per mestiere insegna o lavora in cucina. Ma non perché ritengo che sia giusto dare così tanto importanza alla cucina che ormai è diventata un business. Semplicemente perché io vorrei altro, voglio poter stare insieme alle persone in allegria, non prendendoci troppo sul serio che la vita è breve e il tempo stringe. Ah ah ah, scherzo. Vorrei dire a tutti crediamo in noi stessi, non sono io che devo dirvi a che altezza mettere la teglia nel forno, ci possiamo arrivare da soli, pensando con la nostra testa. Moderiamo i toni, accettiamo i diversi modi di vedere le cose.Solo così avrà un senso ciò che sto facendo. Un abbraccio