Grazie dell' interessante riflessione dedicata ad un periodo difficile della vita di Puccini. Quest' anno ho potuto assistere a due produzioni della Rondine, una al teatro Filarmonico e l' altra alla Scala. In effetti è un' opera che non convinceva molto, più per la storia che per la musica. Approfondendo maggiormente l' ho o compresa meglio . Mi sembra che Puccini con quest' opera abbia sperimentato nuovi orizzonti musicali. L' orchestrazione è estremamente raffinata. Stupende tutte le citazioni delle diverse danze di moda all' epoca. ❤
Veramente interessante, complimenti! Un'altra opera poco nota su cui sarebbe bello facesse un video è proprio la Fanciulla del West, è la mia preferita di Puccini e forse la più moderna dal punto di vista del linguaggio musicale
Questo video mi ha fatto venir voglia di ascoltare "La Rondine" , opera che fino ad ora non mi aveva incuriosito e non mi era mai neanche capitato di suonare. A proposito di colonne sonore, a mio avviso la musica del "Gianni Schicchi" sarebbe adatta , come per "L'apprendista stregone" ad essere trasformata in cartone animato. Vi sono punti nei quali la musica è talmente didascalica ( Gianni Schicchi che fa su e giù per la camera quando esamina il testamento, l'elenco del pollame e cacciagione che imbandirà la tavola dei frati, il cinguettio dell'uccellino con cui Lauretta si trastulla sul terrazzino e molto altro ) che si può davvero parlare di "musica per immagini". Poco dopo la scomparsa di Puccini, ascolteremo difatti anche musica abbinata ai cartoni nelle Silly Symphony di Disney e negli episodi di Tom e Jerry di Hanna e Barbera.
Ahah! L'ho sempre detto che Puccini in fin dei conti è stato il primo compositore di colonne sonore! Mi compiaccio nel sentire che almeno in parte la pensiamo allo stesso modo, ma d'altronde se guardando un opera di Puccini ad un certo punto ci si accorge quasi di non sentire più la musica, ma invece c'è (altroché se c'è!), allora ci si rende conto che è stato in grado di creare quella magia che capita nei bei film con grandi colonne sonore. Oltretutto lo faceva senza effetti speciali, suoni, rumori e tutte le altre ''facilitazioni'' presenti in un film! Per il resto video ottimo! Ottimo! Ottimo! A mio parere non si sarebbe potuto chiedere di meglio su Puccini in questo centenario dove veniamo subissati sempre dagli stessi aneddoti triti e ritriti 😒😒 Piccolo suggerimento editoriale: un video del tipo Leoncavallo vs Puccini, dove non si racconta l'ormai arcinota contesa della Boheme, ma tutto quello che ne è scaturito dopo. Anni e anni di offese, affronti, irrisioni e insolenze fra i due, che anche se non proprio belle, a me fanno sempre scappare qualche sorriso.
Anchio sono abbastanza vecchietto per ricordarmelo: senza dubbio il migliore sceneggiato sulla vita di Puccini, con un Alberto Lionello semplicemente fantastico, senza contare gli inserti musicali con i cantanti che li hanno eseguiti. Altri tempi... E meno male che su You Tube ci sono tutte le puntate che anche io ogni tanto rivedo
Ho molta nostalgia di quest’opera. L’avevo ascoltata alla scala tanto tempo fa . Ho preso spunto dalle sue parole e ho riascoltato alcuni passaggi. Sono riaffiorati tanti bei ricordi. Grazie.
Molto interessante, come sempre, questo video. Spero che ne abbia programmato anche uno sul Trittico; mi piacerebbe anzitutto comprendere per quale ragione Puccini abbia voluto affiancare tre opere così diverse come "Suor Angelica", "Il tabarro" e "Gianni Schicchi".
Buona sera Maestro, ancora una volta i miei complimenti per questo video, estremamente interessante nelle descrizione di momenti della vita (non solo musicale) di Puccini che - anche se tratta di argomenti già conosciuti (mi riferisco ad esempio alla vicenda di Doria Manfredi) - vengono trattati con chiarezza e comunque in maniera esaustiva. Vero è che La Rondine e il Trittico possono essere considerati (chiedo in anticipo venia di quanto dirò) come composizioni "minori" di Puccini rispetto alle produzioni precedenti e successiva (cioè Turandot), così come appare chiaramente centrato l'obiettivo di individuare La Fanciulla del West come un'opera che ha avuto un certo successo ma, anche questa, ad un livello minore delle altre, in considerazione sia dell'ambientazione che della struttura musicale. Ad ogni modo, un omaggio a Puccini non agiografico ma comunque molto pregevole, oggettivo, comunque coinvolgente e interessante. Un caro saluto e buona serata
Buonasera Vito,hai fatto benissimo a raccontare anche questo momento della sua vita magari poco conosciuta. C è da dire che Puccini aveva una grande padronanza della tecnica vocale e scriveva di conseguenza. La Rondine effettivamente è poco rappresentata ma l' aria di Doretta con i suoi " filati" merita moltissimo😊 Complimenti ancora Vito🥰
Grazie, davvero un video molto interessante. E' l'unica opera di Puccini di cui non conoscevo nulla se non il titolo, e mi ha fatto venire voglia di ascoltarla! Leggevo che il manoscritto originale di Puccini era stato ritenuto distrutto fino a pochi anni fa, perché l'archivio Sonzogno è stato BOMBARDATO (... ammazza...) nel 1943, durante la seconda guerra mondiale. Invece, il manoscritto è stato ritrovato da poco e l'anno scorso ne è stata preparata un'edizione critica. E' andata bene, ma questo fa riflettere sulla "fragilità" della musica del passato, anche non troppo remoto...
Grazie per questo contenuto che reputo interessantissimo. Immagino che dietro ci sia un lavoro quantomeno di ripasso e di creazione di scaletta/script, ma mi auguro di vederne altri su diversi compositori.👏🏼❤️
bellissimo video per uno dei miei artisti preferiti. Credo che Puccini abbia ispirato tantissimi altri nel futuro, non ultimo Weber. Concordo in pieno sul discorso delle colonne sonore: per lui il testo era fondamentale e di sicuro lo sarebbero state anche le immagini
Grazie per questo prezioso contributo. Penso che negli anni bui di Puccini abbia pesato anche il confronto con Zandonai, ritenuto l’erede del maestro e che venne successivamente indicato per primo a completare la Turandot ma l’opposizione del figlio di Puccini fece saltare l’accordo per paura che potesse legare il suo nome al maestro.
Caro Maestro, grazie per questo illuminante video, ho appreso che 'La Rondine' non fa parte del primo Puccini come pensavo 🫢 e me ne vergogno. Poche sere fa ho visto in TV 'Le Willi' di Torre del Lago e mi è piaciuta, in certi passaggi si avverte un Puccini che sta per diventare un grande. Un abbraccio 😊
@paoloberti, a proposito di librettisti, sono stato a visitare la casa di Giacosa, a Colleretto Giacosa, nelle Langhe. Piena di turisti, nel 2019, di ricordi pucciniani, di autografi illustri, ciascuno incorniciato a mo' di quadretto, di foto d'epoca, di tutto insomma. La casa sembra vissuta, forse lo è. Emozionante per chi ama Puccini, e apprezza i libretti di Giacosa. Tra i migliori. Pomeriggio speso bene !
Anche io ho riscoperto La Rondine solo negli ultimi tempi. Va detto che, secondo me, è forse l'opera pucciniana più difficile da eseguire, e il rischio di far scomparire la musica dentro il libretto (certamente non dei migliori) è sempre dietro l'angolo. Però, con la direzione e il cast giusto, penso ad esempio all'incisione con Anna Moffo e Pietro de Palma diretta da Molinari-Prandelli, questa benedetta Rondine da brutto anatroccolo spicca veramente il volo, e si colloca tra le più alte vette di Puccini. Un'altra cosa che mi colpisce molto, devo dire è che per tanti versi, specialmente a livello di trama, si tratta di un'anti-Traviata, e non so quanto Puccini ne fosse consapevole.
Grazie come al solito, e complimenti anche per aver scelto qualcosa di più fuori dal normale: c'è bisogno di varietà su di uno stesso argomento, altrimenti diventa qualcosa di monotono e ci si rimestola sempre nello stesso brodo. Io, intanto, sto ancora rimanendo male per il suicidio di Doria, e per il modo in cui è stata trattata, che mi ha molto addolorato 😢😢😭😭 (e comunque lui [Puccini] sarà pure stato uno sconsiderato con le donne, ma lei [la moglie] in quanto ad esaurimento esagerava...). Comunque, complimenti per aver fatto emergere i momenti sofferenti del compositore e quest'opera che pochi conoscono. Anche per me sarebbe risultato interessante ascoltare una colonna sonora composta da Puccini 😊
.. nel terrore di percepirsi " arretrato" , Puccini aveva comunque assorbito parecchi stilemi Debussyani ( secondo me " Fanciulla" , la mia favorita, ne è testimonianza) , e qualcosa, soprattutto ritmico ,anche da Stravinskij ( passi dello Schicchi). Credo che la sua intelligenza sia stata anche quella di adattare le "nuove musiche" europee al suo linguaggio. Che ne dice, caro Maestro? Come sempre , complimenti per i suoi video, esaurienti , competenti e coinvolgenti...
Buongiorno, mi permetto di fare alcune osservazioni. Doria o Dora Manfredi, la cui famiglia abitante a Torre del Lago era al servizio dei Puccini già prima del suo suicidio, fu calunniata da Elvira Bonturi perchè accusata di un presunta relazione con il Maestro. L'autopsia rivelerà che la poverina era sì illibata, come fu scritto nel referto autoptico, ma non dimentichiamo che l'esame fu svolto da un medico legale molto amico del Maestro e proprio per questo motivo rimase il sospetto di una tacita e voluta censura proprio per non aumentare dicerie e maldicenze al riguardo. Puccini in realtà aveva una relazione con la cugina di Dora/Doria, Giulia, che non era sua sorella, e questa figura femminile da cui si presume possa avere avuto un figlio mai riconosciuto, ispirerà la figura di Minnie nella "Fanciulla". Più che la citazione di Doretta nella Rondine, il cui personaggio principale si chiama Magda, bisogna fare riferimento alla figura di Liù in Turandot, che sicuramente Puccini creò e compose per ricordare Dora Manfredi e il suo sacrificio. Puccini era al passo con il tempo di allora. Strauss fu uno dei suoi principali competitors, citerà Salome' proprio nella Rondine, ma cercò sempre nella nuova musica stimoli e approfondimenti, al punto che Berg e Webern, oltre a Schoenberg, erano rimasti entusiasti della "Fanciulla". Puccini ascolterà e studierà la musica di Stravinsky, al punto che lo citerà nello "Schicchi" e in "Turandot", non a caso quando comporrà "Tu che di gel sei cinta", riprendendo proprio un tema della Sagra. Da ultimo non mi pare sia il caso di sminuire un grande compositore come Puccini sostenendo che sarebbe stato un grande compositore di colonne sonore. Lasciamo ad altri come Morricone questo compito. Un compositore che venga citato nel Trattato di Armonia di Schoenberg merita più rispetto. Grazie
Perché sarebbe una mancanza di rispetto sostenere che Puccini avrebbe potuto comporre delle ottime colonne sonore? Non credo ci sia nulla di sminuente se pensiamo non soltanto a Morricone o Williams (che pure si ispirano ai grandi compositori del melodramma) ma soprattutto a Prokofiev che pure scrisse colonne sonore per opere cinematografiche di S. Ejsenstjn... 😊
Buona sera Maestro, ho appena visto su Rai 5 La Rondine, nell'allestimento presentato recentemente alla Scala con la direzione di Riccardo Chailly. Ora, premettendo che, nonostante Puccini sia il mio autore preferito, era la prima volta che vedevo e sentivo quest'opera, mi sono sorte alcune riflessioni che vorrei condividere con lei. Ovviamente non sto a discettare su quanto ho appena visto: grande successo, ovazioni del pubblico e uno Chailly che definire raggiante è dire poco. Volevo invece fare qualche considerazione su quello che ho sentito: bella la musica (Puccini è sempre Puccini), ma nell'ascolto non ho riconosciuto quello che poteva sembrare un po' la cifra del Maestro toscano, quella bellezza e "ariosità" delle melodie che si sentiva in Manon, in Bohème, in Tosca, in Butterfly, anche se riconosco che queste opere sono temporalmente già lontane dalla Rondine. Non ho però neanche sentito un approccio musicale un po' più pucciniano tipico come poteva essere nella Fanciulla del West (cronologicamente più vicina, ma comunque già musicalmente diversa, almeno in alcune parti, dalle precedenti che ho appena citato) e come si ritroverà in Turandot: in sostanza mi sembra un Puccini "ibrido" rispetto al passato e al futuro rappresentato proprio da Turandot. Quindi, in sostanza, bella musica (ci mancherebbe altro...), però non mi sembrava di ascoltare il Puccini che conoscevo. Un caro saluto e una buona fine serata
Ho studiato la Bohème, oltre ad Otello di Verdi, per l'esame di Drammaturgia musicale al Dams, quindi ho ricordi speciali, per esempio pensai che meglio della Bohème non si poteva fare
Grandi direttori italiani che si dedicano al sinfonismo tedesco, Abbado, Sinopoli. Un grande Verdiano come Muti. Ma grandi direttori Pucciniani? Quali sono, secondo lei? Mille grazie
Un omaggio, per certi aspetti,. atipico, ma molto interessante, considerando che spesso, nel ricordare un artista, per di più di quel calibro, si tende maggiormente ad esaltarne i grandi risultati, dimenticando i momenti di crisi che, nel suo caso, furono in qualche modo sperimentali, nonostante piuttosto sfortunati: addirittura, durante la stagione commemorativa pucciniana 1944-1945 alla Scala andarono in scena "Le villi" ed "Edgar", ma non "La rondine". Fa piacere che stia ottenendo una rinnovata attenzione. Una volta vidi un documentario targato Rai su Puccini e si faceva notare come nel compositore ci fosse una certa componente cinematografica con l'uso di fuoricampo, ad esempio,l. Aggiungerei anche una certa capacità evocativa: l'aria del pastorello e le campane nel terzo atto di "Tosca" danno davvero l'impressione di una Roma soffusa, ancora avvolta nella notte e quasi estanea dagli intrighi politici; il continuo fluire nervoso del "Tabarro" rende efficacemente l'idea della Senna che scorre inesorabile (e gli atleti di triathlon alle Olimpiadi certamente non ne hanno una bella esperienza); certi passaggi di "Turandot" riescono a rendere bene l'idea di una corte crudele o, in altri momenti, dell'attesa spasmodica del "tramontate stelle", così come di quella ripetitività propria di una fiaba che la rende lontana nel tempo, proprio come quella di un rito ancestrale (non a caso Adorno, stroncando l'opera e alludendo al "Parsifal", che Wagner aveva definito una "rappresentazione scenica sacra", definì l'ultima creatura pucciniana un' "operetta drammatico-sacra per le scene"). Probabilmente, avrebbe avuto un'ottima possibilità come autore di colonne sonore, probabilmente in un altro contesto storico
Grazie maestro del video di oggi pomeriggio, che sapevo che avrebbe fatto per il centenario... Dedicherà video per parlare di grandi compositori compositori di lirica come Verdi, o come Donizzetti (il compositore della mia città)? Grazie.
Adoro Puccini e tutto ciò che scrive. In anni recenti è stata messa in scena, se non erro in prima rappresentazione, a Firenze con buon successo di pubblico e successivamente ripresa 2 anni fa. In questa occasione sono andato e me ne sono innamorato. Vuoi l'ambientazione, vuoi anche lo stile, mi ha ricordato il Rosenkavalier di Strauss. In sottofondo c'è una strisciante malinconia per un mondo che sta sparendo: la Belle Epoque, la musica tonale, tutto "sancito" in modo drammatico e devastante dallo scoppio della Grande Guerra, come giustamente ha fatto notare.
In effetti la partitura della Rondine, che è comunque un piacere per l’orecchio, è alquanto datata, cosa che ad esempio non è per il Trittico, che ha al suo interno anche cose più “moderne” come l’aria dei fiori di Suor Angelica - che purtroppo quasi tutti tagliano spietatamente -,e soprattutto Turandot che di cose moderne ne ha un bel po’. Tra l’altro anche discograficamente non c’è quasi nulla, o quanto meno ke incisioni si contano sulle dita di una mano. Forse l’incidione migliore resta quella che vede quali protagonisti Anna Moffo Mario Sereni e Piero De Palma sotto la bacchetta di Molinari Pradelli (vecchia incisione RCA degli anni 60).
Trovo che nonostante l’ovvio incespicamento percepibile nella scrittura (specialmente drammatica, in cui la mancanza di Giacosa ed Illica si fa sentire non poco) la Rondine abbia delle pagine meravigliose, che brillano per ingegno e orchestrazione. Dal comico ma intimo inizio, a quel maestoso secondo atto fino al terzo atto, con quella stupenda musica d’ambiente. Invito chiunque l’abbia sempre snobbata a darle una possibilità, sono certo che avrete modo di ricredervi.
Puccini si chiedeva perché quest'opera, sottile come la tela di un ragno,non spiccasse il volo. Il grande Tito Schipa,che ho conosciuto a Viareggio nel 1961,primo interprete di "Rondine" a Montecarlo, ricordava come il Maestro ne fosse molto dispiaciuto. A parte la situazione egregiamente descritta nel video e le difficoltà della prima guerra mondiale,il Maestro era molto attaccato a quest'opera e la "solenne porcheria" uscita in un momento di stizza e poi rimangiata,fa parte del difficile periodo vissuto dal compositore. I diversi finali dell'opera,mi diceva la nipote Simonetta Puccini,puntigliosamente riscritti,poi rivisti,poi ancora respinti ( esistono bellissimi DVD per attestare questo fatto,fino ad accettare il finale ormai più conosciuto in cui e' difficoltoso comprendere se Magda se ne va accettando il sacrificio,con grande dolore,o ambiguamente sceglie di "volare" alla vita di prima, più conveniente come prostituta di alto bordo ) testimoniano quanto Puccini tenesse a quest'opera che non considerava affatto una sua "creatura" più debole e meno riuscita. E,per convincersene,basterebbe ascoltare la musica,dal primo all'ultimo atto,una partitura smagliante ,una tessitura orchestrale di rara perfezione,con ballabili che si intersecano a. duetti, quartetti ( Bevo al tuo fresco sorriso) ,arie dense di nostalgia e di tessitura ardua,sottili arguzie ( duetto dj Prunier con la servetta amata non degna di lui ma della quale non può fare a meno). In definitiva, più che una riscoperta,si potrebbe parlare di un ingiusta dimenticanza dovuta ad una molteplicità di fattori,come è successi ad altre opere liriche. Un direttore d'orchestra di cui non ricordo il nome,affermava che avrebbe dato dieci "Butterfly" ( opera prediletta da Puccini) per una sola "Rondine ". Senza dubbio un intenzionale paradosso che tuttavia invita a riflettere.
@@lucianobirghillotti5187 Sono d'accordo con quanto dice su LA RONDINE. A me quest'opera è sempre piaciuta molto e non la ritengo inferiore agli altri capolavori del maestro, che pensava allo stesso modo.
Come mai negli ultimi tempi La rondine sta attirando tutta questa attenzione? Sprattutto quest'anno in cui è programmata in molti teatri: a me sembra un'opera veramente insulsa!
Ottimo, grazie! È giusto far conoscere i momenti “no” dei grandi che, in fondo, sono esseri umani come noi (anche se con una marcia in più 😉). Ci racconterà qualcosa su “Inno a Roma”, per anni tacciato di essere un inno fascista, anche se fu composto nel 1918?
Mi spiace dover sottolineare che la storia di Rondine non è così come la sta raccontando. Il libretto era di Willner e Reichert che a Puccini non piacque e fu notevolmente rivisitata da Adami e dallo stesso Puccini. . Quanto affermo è documentato dall'originale dei librettisti viennesi conservato nell'archivio storico di Villa Puccini a Torre del Lago. Montecarlo fu scelta perché considerato territorio neutrale. La Rondine non spiccò mai il volo per una serie infinita di motivi tra cui l'editore Sonzogno che non fece nulla per promuoverla, i musicologi dell'epoca che la etichettarono come operetta non avendo capito che la presenza di valzer, fox trot , one-step fu utilizzata da Puccini per descrivere l'ambiente frivolo in cui si svolgeva la storia e inoltre qualcuno affermò che era una brutta copia della Traviata senza sapere che probabilmente Puccini aver semplicemente musicato una storia realmente accaduta. Dunque della Rondine si potrebbe parlare per ore, con cognizione di causa però
Caro Maestro, lei ha il grande pregio, parlando si musica di sapere di catturare l'attenzione della casalinga di Voghera.... Affermazione irriverente ? affatto è un applauso alla sua totale mancanza di retorica, frasi ridondanti e citazioni culturali autocompiaciute. Ogni settimana , scorro you tube per vedere se c'è Vito....
Personalmente amo poco la musica del 900, ma dire il vero dal tardo Verdi, Puccini è l' unico che mi fa piacere ascoltare, però solo le arie o romanze, ( una opera intera non riesco a segurla, propri per il modo nel quele sono composte le opere di quel periodo),e a mio avviso è con madama Butterfly, che raggiunge il massimo musicalmente
Se le posso dare un consiglio, deve seguire l'opera con il relativo libretto, anche se in TV sono riportate le parole. Questo perché all'ascolto non si può capire, senza il libretto, se stanno eseguendo un' aria o una romanza, un duetto o un pezzo d' assieme, oppure un breve brano recitativo o di passaggio, prima del pezzo principale. E allora si renderà conto che l'opera non è fatta solo di arie e brani, ma è un organismo complesso drammatico-musicale, in cui ogni parte, comprese anche quelle per sola orchestra, hanno una funzione importante. Le opere veramente belle sono tali dal principio alla fine.
@@vincenzomarenghi1660 buongiorno..si è vero quello che dice, ma il periodo che amo in assoluto va dalla s3conda metà del 700.Mozart, Cimarosa, passando per Rossini, Bellini, Donizzetti, sino al primo Verdi. Le loro opere, il modo di comporre che avevano, pur con le dovute differenze ovviamnte, le ascolto molto facilmente, anche senza bisogno del testo , tanto le apprezzo! Comunque, grazie del consiglio!
Grazie dell' interessante riflessione dedicata ad un periodo difficile della vita di Puccini. Quest' anno ho potuto assistere a due produzioni della Rondine, una al teatro Filarmonico e l' altra alla Scala. In effetti è un' opera che non convinceva molto, più per la storia che per la musica. Approfondendo maggiormente l' ho o compresa meglio . Mi sembra che Puccini con quest' opera abbia sperimentato nuovi orizzonti musicali. L' orchestrazione è estremamente raffinata. Stupende tutte le citazioni delle diverse danze di moda all' epoca. ❤
Veramente interessante, complimenti! Un'altra opera poco nota su cui sarebbe bello facesse un video è proprio la Fanciulla del West, è la mia preferita di Puccini e forse la più moderna dal punto di vista del linguaggio musicale
Questo video mi ha fatto venir voglia di ascoltare "La Rondine" , opera che fino ad ora non mi aveva incuriosito e non mi era mai neanche capitato di suonare. A proposito di colonne sonore, a mio avviso la musica del "Gianni Schicchi" sarebbe adatta , come per "L'apprendista stregone" ad essere trasformata in cartone animato. Vi sono punti nei quali la musica è talmente didascalica ( Gianni Schicchi che fa su e giù per la camera quando esamina il testamento, l'elenco del pollame e cacciagione che imbandirà la tavola dei frati, il cinguettio dell'uccellino con cui Lauretta si trastulla sul terrazzino e molto altro ) che
si può davvero parlare di "musica per immagini". Poco dopo la scomparsa di Puccini, ascolteremo difatti anche musica abbinata ai cartoni nelle Silly Symphony di Disney e negli episodi di Tom e Jerry di Hanna e Barbera.
Ahah! L'ho sempre detto che Puccini in fin dei conti è stato il primo compositore di colonne sonore! Mi compiaccio nel sentire che almeno in parte la pensiamo allo stesso modo, ma d'altronde se guardando un opera di Puccini ad un certo punto ci si accorge quasi di non sentire più la musica, ma invece c'è (altroché se c'è!), allora ci si rende conto che è stato in grado di creare quella magia che capita nei bei film con grandi colonne sonore. Oltretutto lo faceva senza effetti speciali, suoni, rumori e tutte le altre ''facilitazioni'' presenti in un film!
Per il resto video ottimo! Ottimo! Ottimo! A mio parere non si sarebbe potuto chiedere di meglio su Puccini in questo centenario dove veniamo subissati sempre dagli stessi aneddoti triti e ritriti 😒😒
Piccolo suggerimento editoriale: un video del tipo Leoncavallo vs Puccini, dove non si racconta l'ormai arcinota contesa della Boheme, ma tutto quello che ne è scaturito dopo. Anni e anni di offese, affronti, irrisioni e insolenze fra i due, che anche se non proprio belle, a me fanno sempre scappare qualche sorriso.
Sono abbastanza vecchietta per ricordare il bellissimo sceneggiato RAI su Puccini. Quando la. TV sapeva far cultura e ottimo spettacolo.
Esatto. Peccato che in quello sceneggiato manchi proprio la citazione de “La rondine”.
Per fortuna lo si può trovare intero su TH-cam. Ogni tanto me lo rivedo
Lo ricordo anch'io! Mi piacque molto
Anchio sono abbastanza vecchietto per ricordarmelo: senza dubbio il migliore sceneggiato sulla vita di Puccini, con un Alberto Lionello semplicemente fantastico, senza contare gli inserti musicali con i cantanti che li hanno eseguiti.
Altri tempi...
E meno male che su You Tube ci sono tutte le puntate che anche io ogni tanto rivedo
Ho molta nostalgia di quest’opera. L’avevo ascoltata alla scala tanto tempo fa . Ho preso spunto dalle sue parole e ho riascoltato alcuni passaggi. Sono riaffiorati tanti bei ricordi. Grazie.
Molto interessante, come sempre, questo video. Spero che ne abbia programmato anche uno sul Trittico; mi piacerebbe anzitutto comprendere per quale ragione Puccini abbia voluto affiancare tre opere così diverse come "Suor Angelica", "Il tabarro" e "Gianni Schicchi".
Buona sera Maestro, ancora una volta i miei complimenti per questo video, estremamente interessante nelle descrizione di momenti della vita (non solo musicale) di Puccini che - anche se tratta di argomenti già conosciuti (mi riferisco ad esempio alla vicenda di Doria Manfredi) - vengono trattati con chiarezza e comunque in maniera esaustiva.
Vero è che La Rondine e il Trittico possono essere considerati (chiedo in anticipo venia di quanto dirò) come composizioni "minori" di Puccini rispetto alle produzioni precedenti e successiva (cioè Turandot), così come appare chiaramente centrato l'obiettivo di individuare La Fanciulla del West come un'opera che ha avuto un certo successo ma, anche questa, ad un livello minore delle altre, in considerazione sia dell'ambientazione che della struttura musicale.
Ad ogni modo, un omaggio a Puccini non agiografico ma comunque molto pregevole, oggettivo, comunque coinvolgente e interessante.
Un caro saluto e buona serata
Buonasera Vito,hai fatto benissimo a raccontare anche questo momento della sua vita magari poco conosciuta.
C è da dire che Puccini aveva una grande padronanza della tecnica vocale e scriveva di conseguenza.
La Rondine effettivamente è poco rappresentata ma l' aria di Doretta con i suoi " filati" merita moltissimo😊
Complimenti ancora Vito🥰
Grazie, davvero un video molto interessante. E' l'unica opera di Puccini di cui non conoscevo nulla se non il titolo, e mi ha fatto venire voglia di ascoltarla! Leggevo che il manoscritto originale di Puccini era stato ritenuto distrutto fino a pochi anni fa, perché l'archivio Sonzogno è stato BOMBARDATO (... ammazza...) nel 1943, durante la seconda guerra mondiale. Invece, il manoscritto è stato ritrovato da poco e l'anno scorso ne è stata preparata un'edizione critica. E' andata bene, ma questo fa riflettere sulla "fragilità" della musica del passato, anche non troppo remoto...
Tra i più bei video del canale se non il più bello Maestro!
Grazie molto interessante e appropriato
Grazie per questo contenuto che reputo interessantissimo. Immagino che dietro ci sia un lavoro quantomeno di ripasso e di creazione di scaletta/script, ma mi auguro di vederne altri su diversi compositori.👏🏼❤️
Certo, c’è un lungo lavoro di ripasso da una parte e di ricerca dall’altro. Se andrà bene ne farò sicuramente degli altri.
bellissimo video per uno dei miei artisti preferiti. Credo che Puccini abbia ispirato tantissimi altri nel futuro, non ultimo Weber. Concordo in pieno sul discorso delle colonne sonore: per lui il testo era fondamentale e di sicuro lo sarebbero state anche le immagini
Grazie per questo prezioso contributo. Penso che negli anni bui di Puccini abbia pesato anche il confronto con Zandonai, ritenuto l’erede del maestro e che venne successivamente indicato per primo a completare la Turandot ma l’opposizione del figlio di Puccini fece saltare l’accordo per paura che potesse legare il suo nome al maestro.
Interessantissimo !!!
Caro Maestro, grazie per questo illuminante video, ho appreso che 'La Rondine' non fa parte del primo Puccini come pensavo 🫢 e me ne vergogno. Poche sere fa ho visto in TV 'Le Willi' di Torre del Lago e mi è piaciuta, in certi passaggi si avverte un Puccini che sta per diventare un grande. Un abbraccio 😊
@paoloberti, a proposito di librettisti, sono stato a visitare la casa di Giacosa, a Colleretto Giacosa, nelle Langhe.
Piena di turisti, nel 2019, di ricordi pucciniani, di autografi illustri, ciascuno incorniciato a mo' di quadretto, di foto d'epoca, di tutto insomma. La casa sembra vissuta, forse lo è. Emozionante per chi ama Puccini, e apprezza i libretti di Giacosa. Tra i migliori. Pomeriggio speso bene !
Anche io ho riscoperto La Rondine solo negli ultimi tempi. Va detto che, secondo me, è forse l'opera pucciniana più difficile da eseguire, e il rischio di far scomparire la musica dentro il libretto (certamente non dei migliori) è sempre dietro l'angolo. Però, con la direzione e il cast giusto, penso ad esempio all'incisione con Anna Moffo e Pietro de Palma diretta da Molinari-Prandelli, questa benedetta Rondine da brutto anatroccolo spicca veramente il volo, e si colloca tra le più alte vette di Puccini. Un'altra cosa che mi colpisce molto, devo dire è che per tanti versi, specialmente a livello di trama, si tratta di un'anti-Traviata, e non so quanto Puccini ne fosse consapevole.
Grazie come al solito, e complimenti anche per aver scelto qualcosa di più fuori dal normale: c'è bisogno di varietà su di uno stesso argomento, altrimenti diventa qualcosa di monotono e ci si rimestola sempre nello stesso brodo. Io, intanto, sto ancora rimanendo male per il suicidio di Doria, e per il modo in cui è stata trattata, che mi ha molto addolorato 😢😢😭😭 (e comunque lui [Puccini] sarà pure stato uno sconsiderato con le donne, ma lei [la moglie] in quanto ad esaurimento esagerava...). Comunque, complimenti per aver fatto emergere i momenti sofferenti del compositore e quest'opera che pochi conoscono. Anche per me sarebbe risultato interessante ascoltare una colonna sonora composta da Puccini 😊
.. nel terrore di percepirsi " arretrato" , Puccini aveva comunque assorbito parecchi stilemi Debussyani ( secondo me " Fanciulla" , la mia favorita, ne è testimonianza) , e qualcosa, soprattutto ritmico ,anche da Stravinskij ( passi dello Schicchi). Credo che la sua intelligenza sia stata anche quella di adattare le "nuove musiche" europee al suo linguaggio. Che ne dice, caro Maestro?
Come sempre , complimenti per i suoi video, esaurienti , competenti e coinvolgenti...
Ha preso senz’altro qualcosa qua e là ma senza lasciarsi davvero influenzare, soprattutto dagli esperimenti più estremi.
Hai dato un gran bel taglio a questo video! Complimenti!
Grazie!
@@Vito_Lo_Re La Rondine ha qualcosa anche che mi suggerisce il musical!
@@davidecastoldi7606 Sarà l'ambientazione o la cantabilità, ma concordo!
Ci sta, ci sta.
Buongiorno, mi permetto di fare alcune osservazioni. Doria o Dora Manfredi, la cui famiglia abitante a Torre del Lago era al servizio dei Puccini già prima del suo suicidio, fu calunniata da Elvira Bonturi perchè accusata di un presunta relazione con il Maestro. L'autopsia rivelerà che la poverina era sì illibata, come fu scritto nel referto autoptico, ma non dimentichiamo che l'esame fu svolto da un medico legale molto amico del Maestro e proprio per questo motivo rimase il sospetto di una tacita e voluta censura proprio per non aumentare dicerie e maldicenze al riguardo. Puccini in realtà aveva una relazione con la cugina di Dora/Doria, Giulia, che non era sua sorella, e questa figura femminile da cui si presume possa avere avuto un figlio mai riconosciuto, ispirerà la figura di Minnie nella "Fanciulla". Più che la citazione di Doretta nella Rondine, il cui personaggio principale si chiama Magda, bisogna fare riferimento alla figura di Liù in Turandot, che sicuramente Puccini creò e compose per ricordare Dora Manfredi e il suo sacrificio. Puccini era al passo con il tempo di allora. Strauss fu uno dei suoi principali competitors, citerà Salome' proprio nella Rondine, ma cercò sempre nella nuova musica stimoli e approfondimenti, al punto che Berg e Webern, oltre a Schoenberg, erano rimasti entusiasti della "Fanciulla". Puccini ascolterà e studierà la musica di Stravinsky, al punto che lo citerà nello "Schicchi" e in "Turandot", non a caso quando comporrà "Tu che di gel sei cinta", riprendendo proprio un tema della Sagra. Da ultimo non mi pare sia il caso di sminuire un grande compositore come Puccini sostenendo che sarebbe stato un grande compositore di colonne sonore. Lasciamo ad altri come Morricone questo compito. Un compositore che venga citato nel Trattato di Armonia di Schoenberg merita più rispetto. Grazie
Perché sarebbe una mancanza di rispetto sostenere che Puccini avrebbe potuto comporre delle ottime colonne sonore? Non credo ci sia nulla di sminuente se pensiamo non soltanto a Morricone o Williams (che pure si ispirano ai grandi compositori del melodramma) ma soprattutto a Prokofiev che pure scrisse colonne sonore per opere cinematografiche di S. Ejsenstjn... 😊
Molto interessante, grazie mille!
sei un grande
Grazie.
Buona sera Maestro, ho appena visto su Rai 5 La Rondine, nell'allestimento presentato recentemente alla Scala con la direzione di Riccardo Chailly.
Ora, premettendo che, nonostante Puccini sia il mio autore preferito, era la prima volta che vedevo e sentivo quest'opera, mi sono sorte alcune riflessioni che vorrei condividere con lei.
Ovviamente non sto a discettare su quanto ho appena visto: grande successo, ovazioni del pubblico e uno Chailly che definire raggiante è dire poco.
Volevo invece fare qualche considerazione su quello che ho sentito: bella la musica (Puccini è sempre Puccini), ma nell'ascolto non ho riconosciuto quello che poteva sembrare un po' la cifra del Maestro toscano, quella bellezza e "ariosità" delle melodie che si sentiva in Manon, in Bohème, in Tosca, in Butterfly, anche se riconosco che queste opere sono temporalmente già lontane dalla Rondine.
Non ho però neanche sentito un approccio musicale un po' più pucciniano tipico come poteva essere nella Fanciulla del West (cronologicamente più vicina, ma comunque già musicalmente diversa, almeno in alcune parti, dalle precedenti che ho appena citato) e come si ritroverà in Turandot: in sostanza mi sembra un Puccini "ibrido" rispetto al passato e al futuro rappresentato proprio da Turandot.
Quindi, in sostanza, bella musica (ci mancherebbe altro...), però non mi sembrava di ascoltare il Puccini che conoscevo.
Un caro saluto e una buona fine serata
Io l’ho appena vista a teatro un’ora fa. Concordo che abbia degli ottimi momenti ma non è un capolavoro. Giacomo, senza offesa.
Giacomo Puccini il secondo mio compositore d'opera dopo Verdi. 😊😊😊😊😊😊😊😊😊
Ho studiato la Bohème, oltre ad Otello di Verdi, per l'esame di Drammaturgia musicale al Dams, quindi ho ricordi speciali, per esempio pensai che meglio della Bohème non si poteva fare
Grandi direttori italiani che si dedicano al sinfonismo tedesco, Abbado, Sinopoli. Un grande Verdiano come Muti. Ma grandi direttori Pucciniani? Quali sono, secondo lei? Mille grazie
A me piace molto Pappano. E anche chailly, in molte cose.
Un omaggio, per certi aspetti,. atipico, ma molto interessante, considerando che spesso, nel ricordare un artista, per di più di quel calibro, si tende maggiormente ad esaltarne i grandi risultati, dimenticando i momenti di crisi che, nel suo caso, furono in qualche modo sperimentali, nonostante piuttosto sfortunati: addirittura, durante la stagione commemorativa pucciniana 1944-1945 alla Scala andarono in scena "Le villi" ed "Edgar", ma non "La rondine". Fa piacere che stia ottenendo una rinnovata attenzione.
Una volta vidi un documentario targato Rai su Puccini e si faceva notare come nel compositore ci fosse una certa componente cinematografica con l'uso di fuoricampo, ad esempio,l. Aggiungerei anche una certa capacità evocativa: l'aria del pastorello e le campane nel terzo atto di "Tosca" danno davvero l'impressione di una Roma soffusa, ancora avvolta nella notte e quasi estanea dagli intrighi politici; il continuo fluire nervoso del "Tabarro" rende efficacemente l'idea della Senna che scorre inesorabile (e gli atleti di triathlon alle Olimpiadi certamente non ne hanno una bella esperienza); certi passaggi di "Turandot" riescono a rendere bene l'idea di una corte crudele o, in altri momenti, dell'attesa spasmodica del "tramontate stelle", così come di quella ripetitività propria di una fiaba che la rende lontana nel tempo, proprio come quella di un rito ancestrale (non a caso Adorno, stroncando l'opera e alludendo al "Parsifal", che Wagner aveva definito una "rappresentazione scenica sacra", definì l'ultima creatura pucciniana un' "operetta drammatico-sacra per le scene"). Probabilmente, avrebbe avuto un'ottima possibilità come autore di colonne sonore, probabilmente in un altro contesto storico
Anche a me piacerebbe tanto ... confabulare con giovani donne.
Beato Giacomo che ha realizzato questo sogno !!!
Buonasera maestro, sarei interessato a sentire i suoi commenti a proposito dell'esotismo di puccini.
Grazie. Con ammirazione .
Valter cassutti
Grazie maestro del video di oggi pomeriggio, che sapevo che avrebbe fatto per il centenario...
Dedicherà video per parlare di grandi compositori compositori di lirica come Verdi, o come Donizzetti (il compositore della mia città)? Grazie.
Prima o poi…
Sempre interessante ascoltarti ma se mi
permetti sempre un po’ troppo prolisso. Alla fine si esce quasi stanchi dall’ascolto per quanto piacevole
Adoro Puccini e tutto ciò che scrive. In anni recenti è stata messa in scena, se non erro in prima rappresentazione, a Firenze con buon successo di pubblico e successivamente ripresa 2 anni fa. In questa occasione sono andato e me ne sono innamorato. Vuoi l'ambientazione, vuoi anche lo stile, mi ha ricordato il Rosenkavalier di Strauss. In sottofondo c'è una strisciante malinconia per un mondo che sta sparendo: la Belle Epoque, la musica tonale, tutto "sancito" in modo drammatico e devastante dallo scoppio della Grande Guerra, come giustamente ha fatto notare.
In effetti la partitura della Rondine, che è comunque un piacere per l’orecchio, è alquanto datata, cosa che ad esempio non è per il Trittico, che ha al suo interno anche cose più “moderne” come l’aria dei fiori di Suor Angelica - che purtroppo quasi tutti tagliano spietatamente -,e soprattutto Turandot che di cose moderne ne ha un bel po’.
Tra l’altro anche discograficamente non c’è quasi nulla, o quanto meno ke incisioni si contano sulle dita di una mano. Forse l’incidione migliore resta quella che vede quali protagonisti Anna Moffo Mario Sereni e Piero De Palma sotto la bacchetta di Molinari Pradelli (vecchia incisione RCA degli anni 60).
Salve Maestro Vito...editori austriaci? Universal di Vienna? 🙂
Trovo che nonostante l’ovvio incespicamento percepibile nella scrittura (specialmente drammatica, in cui la mancanza di Giacosa ed Illica si fa sentire non poco) la Rondine abbia delle pagine meravigliose, che brillano per ingegno e orchestrazione. Dal comico ma intimo inizio, a quel maestoso secondo atto fino al terzo atto, con quella stupenda musica d’ambiente. Invito chiunque l’abbia sempre snobbata a darle una possibilità, sono certo che avrete modo di ricredervi.
Puccini si chiedeva perché quest'opera, sottile come la tela di un ragno,non spiccasse il volo. Il grande Tito Schipa,che ho conosciuto a Viareggio nel 1961,primo interprete di "Rondine" a Montecarlo, ricordava come il Maestro ne fosse molto dispiaciuto. A parte la situazione egregiamente descritta nel video e le difficoltà della prima guerra mondiale,il Maestro era molto attaccato a quest'opera e la "solenne porcheria" uscita in un momento di stizza e poi rimangiata,fa parte del difficile periodo vissuto dal compositore. I diversi finali dell'opera,mi diceva la nipote Simonetta Puccini,puntigliosamente riscritti,poi rivisti,poi ancora respinti ( esistono bellissimi DVD per attestare questo fatto,fino ad accettare il finale ormai più conosciuto in cui e' difficoltoso comprendere se Magda se ne va accettando il sacrificio,con grande dolore,o ambiguamente sceglie di "volare" alla vita di prima, più conveniente come prostituta di alto bordo ) testimoniano quanto Puccini tenesse a quest'opera che non considerava affatto una sua "creatura" più debole e meno riuscita. E,per convincersene,basterebbe ascoltare la musica,dal primo all'ultimo atto,una partitura smagliante ,una tessitura orchestrale di rara perfezione,con ballabili che si intersecano a. duetti, quartetti ( Bevo al tuo fresco sorriso) ,arie dense di nostalgia e di tessitura ardua,sottili arguzie ( duetto dj Prunier con la servetta amata non degna di lui ma della quale non può fare a meno). In definitiva, più che una riscoperta,si potrebbe parlare di un ingiusta dimenticanza dovuta ad una molteplicità di fattori,come è successi ad altre opere liriche.
Un direttore d'orchestra di cui non ricordo il nome,affermava che avrebbe dato dieci "Butterfly" ( opera prediletta da Puccini) per una sola "Rondine ". Senza dubbio un intenzionale paradosso che tuttavia invita a riflettere.
@@lucianobirghillotti5187 Sono d'accordo con quanto dice su LA RONDINE. A me quest'opera è sempre piaciuta molto e non la ritengo inferiore agli altri capolavori del maestro, che pensava allo stesso modo.
penso che la politica metteva e mette anche oggi le sue sporche zampe sulla musica e sull'arte in genere
Come mai negli ultimi tempi La rondine sta attirando tutta questa attenzione? Sprattutto quest'anno in cui è programmata in molti teatri: a me sembra un'opera veramente insulsa!
Maestro, che ne direbbe di un approfondimento su Gergiev in un prossimo video?
L’ho sfiorato un paio di volte in altri video; prima o poi lo farò.
Ottimo, grazie! È giusto far conoscere i momenti “no” dei grandi che, in fondo, sono esseri umani come noi (anche se con una marcia in più 😉).
Ci racconterà qualcosa su “Inno a Roma”, per anni tacciato di essere un inno fascista, anche se fu composto nel 1918?
Non è nei programmi immediati ma può essere.
@@Vito_Lo_Re grazie
Bibestia. Cioè doppia bestia; leone+cavallo.
Mi spiace dover sottolineare che la storia di Rondine non è così come la sta raccontando. Il libretto era di Willner e Reichert che a Puccini non piacque e fu notevolmente rivisitata da Adami e dallo stesso Puccini. . Quanto affermo è documentato dall'originale dei librettisti viennesi conservato nell'archivio storico di Villa Puccini a Torre del Lago. Montecarlo fu scelta perché considerato territorio neutrale. La Rondine non spiccò mai il volo per una serie infinita di motivi tra cui l'editore Sonzogno che non fece nulla per promuoverla, i musicologi dell'epoca che la etichettarono come operetta non avendo capito che la presenza di valzer, fox trot , one-step fu utilizzata da Puccini per descrivere l'ambiente frivolo in cui si svolgeva la storia e inoltre qualcuno affermò che era una brutta copia della Traviata senza sapere che probabilmente Puccini aver semplicemente musicato una storia realmente accaduta. Dunque della Rondine si potrebbe parlare per ore, con cognizione di causa però
Caro Maestro, lei ha il grande pregio, parlando si musica di sapere di catturare l'attenzione della casalinga di Voghera.... Affermazione irriverente ? affatto è un applauso alla sua totale mancanza di retorica, frasi ridondanti e citazioni culturali autocompiaciute. Ogni settimana , scorro you tube per vedere se c'è Vito....
@@giardinomuro5850 io adoro la casalinga di Voghera. Non ci trovo nulla di irriverente!
Comunque a me La Rondine piace in fin dei conti... Avrà i suoi difetti ma chi se ne frega...
Ma che brutta storia..!
@@lorettacurzi8655 già…
Personalmente amo poco la musica del 900, ma dire il vero dal tardo Verdi, Puccini è l' unico che mi fa piacere ascoltare, però solo le arie o romanze, ( una opera intera non riesco a segurla, propri per il modo nel quele sono composte le opere di quel periodo),e a mio avviso è con madama Butterfly, che raggiunge il massimo musicalmente
Se le posso dare un consiglio, deve seguire l'opera con il relativo libretto, anche se in TV sono riportate le parole. Questo perché all'ascolto non si può capire, senza il libretto, se stanno eseguendo un' aria o una romanza, un duetto o un pezzo d' assieme, oppure un breve brano recitativo o di passaggio, prima del pezzo principale. E allora si renderà conto che l'opera non è fatta solo di arie e brani, ma è un organismo complesso drammatico-musicale, in cui ogni parte, comprese anche quelle per sola orchestra, hanno una funzione importante. Le opere veramente belle sono tali dal principio alla fine.
@@vincenzomarenghi1660 buongiorno..si è vero quello che dice, ma il periodo che amo in assoluto va dalla s3conda metà del 700.Mozart, Cimarosa, passando per Rossini, Bellini, Donizzetti, sino al primo Verdi. Le loro opere, il modo di comporre che avevano, pur con le dovute differenze ovviamnte, le ascolto molto facilmente, anche senza bisogno del testo , tanto le apprezzo! Comunque, grazie del consiglio!
Comunque a me La Rondine piace in fin dei conti... Avrà i suoi difetti ma chi se ne frega...