Peirce, Opere (contiene “Alcune conseguenze di quattro incapacità”): amzn.to/2DiNJle Mi trovi anche qui: Instagram: instagram.com/wesapics/ Facebook: facebook.com/wesapage/ Telegram: t.me/wesatelegram I miei eBooks: "Recensioni": amzn.to/2xRnPlA "Il coraggio di fare una figuraccia": amzn.to/2NZKrKw "Silicon Arcadia": amzn.to/2zKzFzc "Balle in maschera": amzn.to/2RfUedn
Tra il credere di poter scegliere liberamente e il credere di essere pienamente influenzati dal contesto la verità probabilmente sta nel mezzo, nella libertà di scegliere il contesto che ci influenzerà.. Video che fa davvero aprire gli occhi, grazie!
Caro Wesa, due cose ti dico. Avevo paura di aprire questo video. Sto scalando il mio everest. Grazie per il tuo punto di vista, è sempre prezioso avere una visione così chiara di situazioni "ordinarie". Aspetto la playlist "Barbatrucchi per la vita"
Non é affatto da tutti o scontato parlare di questi argomenti senza risultare saccenti o banali. Detesto rivedere i video tanto quanto rileggere un libro, per quanto belli siano stati. Il tempo é davvero la moneta della vita e c’è così tanto ancora da vedere, sapere, per attardarsi nelle “ripetizioni”. Questo però fa eccezione: esempi di un’efficacia assoluta e una modestia di fondo che si presta a fare da “ boccata d’aria”, anche a rate, anche più giorni di seguito! Mo brev cinno! 👏🏻👏🏻👏🏻
Secondo me ciò che stai dicendo prevede comunque l'introspezione, perché per capire ciò che nel mio contesto mi danneggia devo guardare anche a come sono (o come vorrei essere/cambiare), come vivo le situazioni e che valore hanno per me anche in un determinato momento specifico della mia vita. Inoltre gli elementi "positivi" e "negativi" di un contesto non sono sempre oggettivi e facili da identificare e non sono sempre uguali nel tempo. Credo che il lavoro sul contesto esteriore ed interiore debbano procedere alla pari, se non addirittura fondersi, un po' quello che avviene nelle sedute di psicoterapia, si analizzano i comportamenti e i contesti anche sul come ci hanno fatto sentire, tentando di capire se il problema è loro o mio che li vivo in maniera distorta e quindi ad esempio ho una percezione errata di un rapporto personale perché credo mi faccia male, quando il realtà sono io che ho costruito qualcosa dentro di me che non mi permette di vedere la realtà, quindi posso anche abbandonare quella persona ma il problema resterebbe e si ripresenterebbe.
Questo video arriva proprio nei giorni in cui devo decidere se accettare una proposta di lavoro economicamente vantaggiosa ed a tempo indeterminato, ma totalmente aliena alla mia natura, o rifiutare per intraprendere un percorso da insegnante, che è quello che mi piacerebbe fare. Da una parte solide certezze, la possibilità finalmente di andare via dalla casa dei miei genitori. Dall'altra un futuro nebuloso ed incerto, probabili trasferimenti, sfide che non so se sono in grado di fronteggiare, per poi magari scoprire che come insegnante faccio pena. Non sono abbastanza grande per prendere una decisione del genere, ma mi hai dato tantissimi spunti su cui riflettere.
@@aledi1430 Insegno da un anno e non me la cavo poi così male. Riguardo questo video il più spesso possibile: mi ricorda di permettere a me stessa di sbagliare :)
Ogni tanto torno a guardarmi questi tuoi video riflessivo/motivazionali per capire qualcosa in più sulla mia vita. Al Wesa che non leggerà mai il commento: grazie ❤️
Punto di vista splendido! Apre un mondo di riflession! Troppo facile nascondersi dietro una ricerca di un ipotetico te stesso interiore. Realizzare invece che tu sei le tue azioni, e le tue azioni creano i contesti in cui ti trovi invece è molto duro, e può essere molto doloroso a volte, anche perché molto spesso siamo in conflitto con questi contesti ed dura realizzare che sei stato proprio tu a crearli, e infilartici dentro. Spesso si sentono frasi come cambia prima te stesso se vuoi cambiare il mondo. E prorio cercando di cambiare i contesti, e quindi le tue azioni, che cambi te stesso.
Da economista ti posso solo dire che condivido. I due concetti del tuo video per noi sono “preferenze rivelate” (osservo le scelte e da queste deduco le preferenze) e “nudging” (cambiare l’ambiente per favorire scelte virtuose).
Sono così contenta di averti trovato ed essermi iscritta al tuo canale! Molti dei tuoi video sono un aiuto, davvero. Poi è bello sentirti parlare e spiegare cose e concetti.
Nella cultura ebraica c'è un concetto molto importante che viene tradotto con "Fare una siepe attorno alla Torah". Sostanzialmente per evitare di infrangere alcuni precetti, ne vengono stabiliti altri che agiscono appunto sul contesto (es. il divieto per un uomo di dormire nello stesso letto con una donna non sposata, volto a tutelare il divieto di adulterio). Questo modo di ragionare è proprio dell'uomo *prudente*. Purtroppo oggi il concetto di prudenza è infelicemente sinonimo di smidollamento o di mettersi la sciarpetta prima di uscire di casa quando tira vento. In realtà, anche solo etimologicamente il termine è accostabile a quello di "pre-videnza", ovvero la capacità di vedere in anticipo, e quindi conoscere, le cose e le nostre interazioni con esse.
In un sacco di video in cui parli di come gestire la propria vita mi ci rispecchio molto. Fa quasi ridere come le metafore che usi siano parallele a tanti aspetti della mia vita, come per esempio il repentino cambiamento di un contesto che non sentivo più mio, probabilmente che non ho mai sentito mio, perciò decisi di premere il famigerato pulsante rosso... Per te i tuoi video sembreranno solo 10 o più minuti di autoterapia, per me invece sono lezioni di vita. Forse è proprio grazie a te che ho deciso di vivere ciò che vivo ed essere quello che sono. Grazie Ric!!
Grazie Wesa per aver condiviso questa considerazione preziosissima. Il problema sulla conoscenza di me stessa mi affligge da molto, ma non ero mai giunta alla considerazione della questione in sé con un simile approccio. Avrò modo di rifletterci su nei prossimi giorni. Te ne sono grata!
Che meraviglia, grazie. Ti seguo da poco, ti trovo molto umile ed illuminante, prima ancora dei concetti arriva l'onestà della tua persona. Sono da sempre molto interessata alla crescita personale ma altrettanto diffidente verso le semplificazioni ed i sensazionalismi, nei tuoi discorsi trovo sempre molta sostanza e spessore. Queste tue parole fanno molto riflettere in un modo nuovo ed inusuale. La naturalezza che contraddistingue i tuoi sfondi, il tuo abbigliamento, il tuo tono di voce, è davvero rara e piacevolmente sorprendente, hai creato davvero qualcosa di bello. 12 minuti densi che così densi non li avrei potuti immaginare.
Quello che dici é giusto e apparentemente ovvio, ma spesso dimenticato. Per esperienza personale il problema maggiore é non riuscire ad individuare la causa primaria del nostro problema, che magari ci ha prosciugato di tutte le energie positive non permettendoci di distinguere piú cosa va bene e cosa no nella nostra vita perché tutto in scala di grigi. Quindi piú che il coraggio di provare in certi contesti mancano le energie per farlo. Spero qualcun altro abbia da aggiungere o da ridire qualcosa a riguardo cosí da continuare questa conversazione, mi piacerebbe sentire opinioni altrui.
E Wesa parló. Gli stolti ignorarono Gli astuti impararono I curiosi giudicarono I fedeli ascoltarono I mesti si rialzarono E gli umili, silenziosamente compresero.
Ciao Wesa, giusto qualche ora fa stavo guardando il tuo primo video. Incredibile quanto tu sia cambiato ma anche rimasto lo stesso. Come al solito grandissimo video, complimenti per il canale :)
Strepitoso. In prima persona lo sto vivendo e sperimentando, nel cercare di raggiungere alcune situazioni che cerco nella vita. Fare lo "sforzo stoico" (diciamo piuttosto "non intraprendente" sennò triggeri) è difficilissimo ma diventa agile, piacevole e quasi naturale se invece ci crei attorno un contesto efficace e stimolante. Bellissime riflessioni
"Sono indignato. Sono uno scalatore professionista e dicendo che scalare l'Everest è quasi impossibile hai offeso e sottovalutato me e la mia categoria". Adoro questo genere di commenti.
Tutto ciò è affascinantemente interessante. Soprattutto perchè fa sorgere ulteriori domande, il che è intrinsecamente positivo imho. Ad esempio...come rientrerebbe una situazione, un "contesto", di depressione? E intendo a livello di patologia depressiva, non la tristezza infinita da breakup disastroso. In quest'ottica, forse è il concetto stesso di Contesto ad essere l'Everest, il riferimento al compromesso sul lavoro economicamente soddisfacente ma umanamente merdoso credo lo evidenzi, se i contesti possono essere scivoli o montagne, la loro stessa impalcatura può influenzare il nostro agire verso di esso. Per chi soffre o ha sofferto di depressione (se non si fosse capito, qualcosa che mi tocca da vicino) credo che a volte il "problema" dei contesti sia davvero uno scoglio travestito da boa, l'ingabbiamento psicologico depressivo rende cambiare questi contesti una scalata al Nanga Parbat (troppo inflazionato, facciamo un pò i pheeky) pur nella potenziale consapevolezza che cambiarlo potrebbe regalarci uno di quei famosi scivoli. Credo che la difficoltà e la sofferenza come vengono vissute quotidianamente da chi soffre di depressione abbiano un influenza enorme sui loro tentativi di modifica dei loro contesti, tra l'altro, riportando un filo diretto con il discorso iniziale del conoscere se stessi analizzando le azioni che si intraprendono. Un video davvero meraviglioso
Finché sono rimasto nel mio paese natale non mi conoscevo, avevi pochi amici e svolgevo un'esistenza vuota. Quando mi sono trasferito e ho iniziato a vivere da solo ho iniziato a conoscermi. Quindi talvolta è necessario cambiare contesto per conoscere se stessi.
Yolo. Si vive una volta sola, perciò ho scelto anch'io di non scendere a compromessi e lasciare un lavoro redditizio per continuare a vivere coerentemente. Ero proprio un promotore finanziario, ma mostravo spesso il mio portafoglio ai clienti che avevano obiettivi simili ai miei. Alle mie spalle la banca spingeva per vendere altro e quando la pressione è diventata eccessiva, invece di adeguarmi, ho cambiato lavoro ed ho mantenuto l'autostima. È costata cara, ma non riesco ad immaginare una cifra per cui potrei venderla.
La vedo in maniera quasi opposta, e per spiegare uso il tuo ultimo esempio, che se ho ben interpretato parla di una persona benestante che soffrendo per una vita oziosa, lasciando la ricchezza le necessità lo spingeranno all'azione. Qui in realtà l'essenza di introspezione potrebbe rendere la vita di questa persona un'inferno, perchè se il suo malessere non dipende dall'ozio, a cui magari è predisposto, ma alla pressione sociale che gli fa pesare l'oziare come come valore negativo, questo poi si troverà a dover vivere una vita opposta a ciò cui sarebbe adatto. Se facendo invece una buona introspezione capisce che il suo dna e le sue esperienze di crescita l'hanno reso amante dell'ozio capendo che in questo non vi è nulla di male, allora la felicità la troverà limitando il peso del giudizio sociale che è ciò che gli crea sofferenza, cercando magari aiuto in quelle culture che allontanano la propria felicità dal grado di ammirazione ricevuta dagli altri.
mi aspettavo i fuochi d'artificio alla fine dopo il "salvarsi la vita" ahah fa davvero strano trovare su TH-cam materiale su cui riflettere anche solo per quei 10 minuti lì, bel video
Diciamo che il metodo per conoscere se stessi dipende dalla motivazione per cui si fa. Personalmente credo che pensare a se stessi come le proprie abitudini sia un po' una rassegnazione all'effettivo potere che abbiamo sulla nostra volontà, però è pur sempre utile se sono proprio le nostre abitudini che vogliano cambiare. È come se ci fossero vari livelli di profondità con cui possiamo capire cosa siamo, e a qualcuno ne servirà uno più profondo di quello da te proposto.
Ora non ricordo chi lo diceva, però una frase che per me è estremamente significativa è "Il successo è in parte preparazione e in parte colpo di fortuna". Ora, non so quanto il "chi siamo" possa essere dipendente dall'ambiente, ma neanche quanto l'ambiente dipenda da noi. In questo senso credo che per sapere chi siamo ci vuole tutta la vita, perché vedo l'essere come un qualcosa di liquido, che varia con il variare dell'ambiente esterno e dal nostro modo di affrontare l'imprevisto.
Un punto di vista molto interessante. Un esempio più concreto potrebbe essere: vado a vivere da solo così sarò più propenso a socializzare e a fare nuove conoscenze per non vivere completamente in solitudine. Non bisogna però malintepretare questo discorso. Ovvero non bisogna pensare che basti, ad esempio, trasferirsi in una nuova città per "scappare" da se stesso o meglio dalle proprie brutte abitudini.
Interessante e molto concreto. Personalmente, nei contenuti di questo video, scorgo la contrapposizione fra metodo psicoanalitico e metodo counseling. La psicoanalisi si immerge nell'inconscio, e tende a vedere l'individuo come avulso dalla realtà, una realtà che non può controllare ma che viene intesa come qualcosa che invece può essere controllata benissimo, esasperando in questo modo il potere dell'individuo sul mondo circostante. La nemesi della psicoanalisi, il counseling, è orientata maggiormente al fornire consigli alla persona in relazione a ciò che essa è e ciò che è l'ambiente in cui è immersa. Entrambi i metodi avranno certamente i loro limiti, questo è indubbio, ma dopo due anni di analisi posso dire che mi sarebbero serviti più dei consigli pratici su come cavarmela in questa dannata realtà, piuttosto che sapere che tutte le mie sfighe mentali sono riconducibili ai miei genitori.
Concordo in parte, andrebbe considerata la parte psicologica, tabù, dissonanza cognitiva, ecc. Senza un minimo di consapevolezza il tuo ragionamento corretto sui contesti diventa impossibile da vedere e di conseguenza attuare.
Nella parte interna del mio braccio sinistro ho tatuata la frase "γνῶθι σεαυτόν" ("conosci te stesso" in greco antico) la famosa iscrizione del tempio di Apollo a Delfi, quindi ho ascoltato il tuo discorso con particolare interesse. "Scalare l'Everest" è una metafora azzeccatissima!! Video stupendo come sempre Wesa 👍🏼👍🏼
Ciao Wesa, sto facendo un lavoro su di me a causa di problemi di ansia generalizzata che il Dio Pan(ico) mi ha inviato per farmi capire che cio' che sto facendo della mia vita attualmente non è quello che fa per me. Ho deciso di prendere dei rischi, farlo è per me difficilissmo perché non prendo mai un rischio senza avere una doppia se non tripla rete di protezione, ma ho capito che questo è proprio cio' che devo fare per tornare a stare bene. Scusa se ti parlo come si farebbe tra amici (quali evidentemente non siamo), ma questo tuo video mi ha confermato quanto già avevo capito nel lavoro che sto facendo col mio psicologo e cio' mi ha rassicurato. Pero' il problema sia del tuo discorso che di quello dello psi è che io so più o meno cosa non mi fa stare bene ma non so (ancora?) cosa mi faccia veramente bene, quindi mi sento un po' perso. Non è facile ascoltarsi e vedere cio' che forse è evidente per tutti, tranne che per me.
Non conosco il tuo caso, naturalmente, ma sono passato anch'io attraverso periodi tremendamente difficili in cui non sapevo che pesci pigliare e ti posso dire che nel mio caso il lavoro di "sottrazione" di elementi ansiogeni o paralizzanti che pesavano sulla mia vita già in sé ha costituito un beneficio con enormi conseguenze pratiche. Per quanto riguarda l'aggiungere, beh, inevitabilmente è un percorso di conoscenza di sé che prevede, come ogni percorso di indagine, tentativi ed errori ma a mio avviso è il passare in "cabina di regia" che fa la differenza, non tanto la strada che prenderai quanto l'averlo deciso tu e il sapere di poterla cambiare alla bisogna. In una parola: esperienza.
@@WesaChannel Mi rassicura il fatto che "sottrrarre" possa essere di aiuto, pensavo che in questa fase io sottraendo potessi perdere "cose" importanti, in un processo fine a se stesso. In effetti se la sottrazione è frutto di un ragionamento in realtà non si sta fuggendo, ma ci si sta liberando dei pesi che ci impediscono di liberare le nostre ali. Grazie :-)
Grazie a te :) a me in passato, ti parlo di qualcosa come otto anni fa, alcune "sottrazioni" hanno davvero fatto tornare l'aria nel polmoni, se capisci cosa intendo. Buona fortuna per tutto :)
E' un approoccio quasi matematico, scientifico come dici tu, letteralmente di 'inversione' sui dati piu' 'affidabili' (i momenti critici). Il problema comunque e' molto non-lineare, ed evolve nel tempo. Esistono discontinuita' BRUTALI. E', in effetti, opportuno parlare di 'caos', di problemi 'mal posti'. In questo senso, ad esempio, volendo applicare un certo metodo di indagine di se' stessi, per dire 'testandosi' in determinati campi 'affidabili', di fatto 'cambi te stesso'.
Bellissimo video, mi ha fatto molto riflettere e capita proprio a fagiolo in un periodo in cui sto cercando di cambiare alcuni lati di me. Complimenti!
Quando ci si trova di fronte alla domanda 'Che fare della propria vita?' bisognerebbe provare a pensare in negativo o meglio a come ci si sentirebbe se si avesse perso 'quell'occasione' o in questo senso quella possibilità di cambiare il contesto di cui si parla nel video. Sono le emozioni negative provate in questi momenti di introspezione quelle che ci danno l'energia per adattarci e trovare la leva giusta (tra le tante che si possono muovere) per portare il cambiamento che necessitiamo. Poi bisognerebbe 'solo' trovare il coraggio per tirare quella leva.
Credo di non aver mai visto questo video e me ne pento. Son ragionamenti che pensavo e sentivo già dentro di me, ma sei riuscito ad esporli magnificamente, come è di tua competenza. Grazie Wesa
"Credo che il reale cambiamento avviene lentamente e noi ce ne accorgiamo solo troppo tardi. Quando si pensava in realtà di non poter cambiare mai." [Cit] "Non è il problema conoscere se stessi: è sapere "quale" se stessi conoscere " [Cit.] Ps. A mio parere è quasi impossibile sfuggire dall'influenza dei propri contesti. Anche internet può diventare un nuovo conteso, anche se non prettamente reale.
Vedo una certa disgiunzione, più o meno pronunciata a seconda dei casi, tra ciò che si pensa di essere e il modo in cui poi si agisce. Il dramma vero (egoisticamente parlando) è che la vedo anche su di me, al punto che a volte non mi riconosco in una o in un'altra situazione/azione. Mi chiedo la funzione di questo distaccamento dalla realtà. Forse è solo uno dei mille modi in cui il cervello cerca di scappare dal dolore, in questo caso di dover riconoscersi in una persona che si preferirebbe non essere e di dover assumersi la responsabilità (anche solo parziale) della propria condizione.
Ogni tanto faccio delle cose nella vita che so essere sbagliate. Se io tirassi le conclusioni su me stesso in base anche a queste decisioni, sarei un cattivo me stesso e mi darei una valutazione negativa. Forse per quello che io preferisco dire "sono qualcosa dentro di me che non conosco ancora cosi bene"'. È solo un modo di rendere un po più dolce il confronto con la cruda realtà di me stesso.
Hai ragione. Quanti scrittori per poter scrivere qualcosa di nuovo devono immergersi in contesti diversi?? Il contesto in cui ci troviamo ci determina inevitabilmente come individui. Pensa a te che stai comodo in una casa tiepida e catapultati con l immaginazione in mesi di guerriglia in un paese straniero. Se tu fossi li invece che in casa tua probabilmente avresti bisogno di spingere te stesso in una direzione che non è piú quella di poltrire sul divano. Questo è un caso estremo ma potremmo passare anche a casi piú quotidiani. Immagina il bivio che una persona qualunque ha quando finisce la scuola: ció che farà da quel momento, che lui creda sia adatto o no a se, lo determinerà come persona. Se anche ti sentissi un grande filosofo ma vai a prendere studi di ingegneria la piú cospicua parte del tuo tempo verrà assorbita dall attività piú necessaria, ovvero lo studio universitario. Quello che ci determina è perció quello a cui puntano i nostri obiettivo ed il contesto che ci spinge a muoverci verso di essi. Per un guerrigliero è portare a casa la vita e tentare di liberarsi del nemico, per uno studente sarà cavarsi fuori dalle prove universitarie. Spesso tendiamo a pensarci diversi da come gli altri ci identificano, ma la realtà è che spesso siamo codardi e le scelte che compiamo per guidare la nostra vita sono un misto tra quello che vorremmo e quello che la società ci offre e noi rifiutiamo di vedere che, per colpa di quello che mettiamo nel mix insieme alle nostre ambizioni e volontà, non siamo piú quello che noi pensiamo di essere ma siamo condizionati e diretti anche da quell insieme di paure e di consigli che la società intorno a noi ci offre.
Come sempre video fantastico Wesa, fa davvero riflettere. Vorrei poter parlare da uomo vissuto, ma ho quindici anni perciò sarebbe un po' esagerato, in ogni caso ho dovuto affrontare molteplici Everest nella mia vita. Fino a qualche anni fa ero solo e sempre circondato dall'ansia e ciò mi ha reso la persona che sono oggi, ma a plasmarmi è stata soprattutto la mia scelta di cambiare: andare in terapia, provare a parlare con più persone (cosa non facile per chi soffre di fobia sociale) e imparare a rilassarmi. Oggi, dopo la mia lunga scalata, finalmente vivo una vita abbastanza felice: certo, ci sono sempre i problemi di un qualsiasi quindicenne, però, rispetto a come ero due anni fa, sono andato molto avanti. Quindi, per tutti quelli che stessero leggendo questo commento, seguite il consiglio: non vi piace la vostra vita, cambiatela!
Un film che non dico il titolo visto che voglio che me lo diciate voi disse: 'le cose che possiedi alla fine ti possiedono'. Riformulato in questo contesto: 'le vite che hai intorno alla fine avranno te'
Mi hai ricordato "Welcome to the NHK", anche lì il cambiamento del contesto ha tolto un personaggio (o due, non ricordo) dalle sue sabbie mobili c: In ogni caso, amo questo video non solo perché mi risulta ispirante ma anche per le interessantissime obiezioni che ti sono state fatte tra i commenti.
Forse c'è una domanda che giustifica maggiormente il "conosci te stesso", ovvero, chi sono io se non ho quello che ho, gli amici che ho, la famiglia che ho? C'è qualcosa al di là del mio ego? Noi in occidente ci identifichiamo completamente con il nostro io e ciò non fa altro che creare una marea di problemi, che potremmo riassumere con la semplice paura di morire, ma non solo morire fisicamente, ma abbiamo paura per esempio che in una discussione la nostra tesi sia sbagliata e ciò non ci fa accettare serenamente quella giusta. .. dal mio punto di vista che poi è quello delle dottrine orientali è che fin quando continueremo a pensare che noi siamo ciò che pensiamo di essere o di avere non riusciremo mai a vivere felicemente e senza paura...
Conosci gli altri come conosci te stesso Se desideri cambiare il mondo... cambia il mondo!!! Just Do It!!!...Yes you can!! L'investitore deve vendere una sola cosa: le sue chiacchiere. In cambio (di niente) vogliono la tua (massima) cooperazione 😴😴😴
Bel video Wesa. Quindi, per esempio, se una persona ha problemi con la propria famiglia, con cui vive, e questi problemi vanno a toccare anche altre sue sfere private (come le amicizie, le relazioni sentimentali, il lavoro ecc), la soluzione migliore è andare via di casa? E' questo un modo per agire sul contesto?
Sai è da 3 anni che lotto contro l'ansia e sono 3 anni che sbatto contro muri, è bel discorso perchè mi regala un punto di vista decisamente diverso a cui probabilmente non ci sarei mai arrivato... ma concretamente come posso intervenire nell'ambiente in questo caso?
Bel video, mi è piaciuto! Oggi ho visto anche Spigoli, e in questi giorni anche altri, ti ho scoperto proprio di recente grazie ad Everyeye! Mi piace molto quello che dici! (Anche se, soprattutto inizialmente, ti ho trovato un po' fastidioso, ma te lo dico col cuore
Puoi spiegarmi quali aspetti di Wesa hai trovato fastidiosi? Te lo chiedo perché altri miei conoscenti hanno espresso lo stesso giudizio, mentre io l'ho subito trovato illuminante ed è diventato istantamente il "influencer" preferito.
@@agnesebellucci6454 Mi piace quello che dice, ma credo che sia il modo in cui parla che sembra che se la meni, per dirti, non lo conosco molto ma ho visto qualche video di Sabaku, e anche lui ha un po' questo modo di parlare. Ma dice cose molto interessanti (intendo Wesa) quindi ci devo passare sopra ahah
Sinceramente trovo confortante questa visione delle cose. Sono una persona con particolare attitudine al cazzegg-- alla riflessione, e spesso mi sono impantanato da solo in questioni ridicole. Ricordo ancora che al quinto anno di liceo pensavo tra me e me: "Ma magari, quello che voglio davvero fare nella vita è qualcosa che ancora non conosco e quindi non so se mi piace, come posso fare a capirlo?", presupponendo appunto una sorta di destino per cui esiste la "Vera Passione" neanche fosse il "Vero Amore". Una visione più pragmatica delle cose è meno aleatoria... Penso che appena posso mi recupererò i libri che hai citato
Veramente molto interessante... ho iniziato a riflettere sulle "mie abitudini" Ho un coinquilino che si sveglia spesso molto tardi... e la maggior parte delle.volte mi influenza... porta spesso persone in camera e cazzeggia e sto a lungo tempo senza studiare... Mi sa proprio che andrò di più in biblioteca a studiare. Sta cosa dei contesti la dice anche jim kwik... Ovvero... Se cambi contesto cambi vita... Se metti caso vuoi fare una dieta e riempi la casa di stronzate "dolci e cose che fanno male" è ovvio che ti verrà semplice mangiare come un porco... Invece se cambi ambiente "elimini le merdate da casa" sarai costretto a mangiare bene e inevitabilmente raggiungerai i tuoi obiettivi
Wesa, è molto in ritardo questo commento rispetto alla data d’uscita del video ma volevo chiederti cosa pensi sia meglio fare nel caso cambiare il contesto sia quasi impossibile (dovrei cambiare scuola dopo esserci rientrato da solo due mesi dopo un anno e mezzo di assenza) e fidati che questo contesto è abbastanza di merda per me.
Mi piace tanto il tuo approccio a questo genere di tematiche. Non so se mi è sfuggito qualcosa, ma non credi che per riuscire a “cambiare gli arredi” ci sia anche bisogno di un lavoro su di sé? O che almeno non credi sia possibile fare le due così di pari passo? Ti seguo sempre con interesse!
Peirce, Opere (contiene “Alcune conseguenze di quattro incapacità”): amzn.to/2DiNJle
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www.amicidilazzaro.it/index.php/la-confessione-individuale/
th-cam.com/video/QGm88dcBf5E/w-d-xo.html
journals.openedition.org/diacronie/1937
"É una chance costosissima e che non da nessuna garanzia. Ma questo è salvarsi la vita." ❤️
Tra il credere di poter scegliere liberamente e il credere di essere pienamente influenzati dal contesto la verità probabilmente sta nel mezzo, nella libertà di scegliere il contesto che ci influenzerà..
Video che fa davvero aprire gli occhi, grazie!
Matteo Gamberini un bel riassunto di un ottimo video!
Un amico mi ha salvato con una semplice frase :
"Se non va bene, si deve cambiare."
Verissimo. Ma non tutti hanno il coraggio di farlo...
Vero! Anche se non si è veramente felici 🙄
"E nu m' piace.... e l'amma cagnà" quell' amico era don Pietro Savastano
Caro Wesa, due cose ti dico.
Avevo paura di aprire questo video.
Sto scalando il mio everest.
Grazie per il tuo punto di vista, è sempre prezioso avere una visione così chiara di situazioni "ordinarie".
Aspetto la playlist "Barbatrucchi per la vita"
planF Un pragmatico coi fiocchi il nostro Wesa.
io sto cercando di trasformare l’Everest in pianura, sempre se la geofisica me lo permetterà!
grande! alla fine probabilmente tutti hanno un everst da scalare, anche wesa :D
Non é affatto da tutti o scontato parlare di questi argomenti senza risultare saccenti o banali. Detesto rivedere i video tanto quanto rileggere un libro, per quanto belli siano stati. Il tempo é davvero la moneta della vita e c’è così tanto ancora da vedere, sapere, per attardarsi nelle “ripetizioni”.
Questo però fa eccezione: esempi di un’efficacia assoluta e una modestia di fondo che si presta a fare da “ boccata d’aria”, anche a rate, anche più giorni di seguito! Mo brev cinno! 👏🏻👏🏻👏🏻
Penso che sia uno dei video più belli e profondi che abbia visto negli ultimi tempi. Sottoscrivo tutto. Grande Wesa
Secondo me ciò che stai dicendo prevede comunque l'introspezione, perché per capire ciò che nel mio contesto mi danneggia devo guardare anche a come sono (o come vorrei essere/cambiare), come vivo le situazioni e che valore hanno per me anche in un determinato momento specifico della mia vita. Inoltre gli elementi "positivi" e "negativi" di un contesto non sono sempre oggettivi e facili da identificare e non sono sempre uguali nel tempo. Credo che il lavoro sul contesto esteriore ed interiore debbano procedere alla pari, se non addirittura fondersi, un po' quello che avviene nelle sedute di psicoterapia, si analizzano i comportamenti e i contesti anche sul come ci hanno fatto sentire, tentando di capire se il problema è loro o mio che li vivo in maniera distorta e quindi ad esempio ho una percezione errata di un rapporto personale perché credo mi faccia male, quando il realtà sono io che ho costruito qualcosa dentro di me che non mi permette di vedere la realtà, quindi posso anche abbandonare quella persona ma il problema resterebbe e si ripresenterebbe.
Questo video arriva proprio nei giorni in cui devo decidere se accettare una proposta di lavoro economicamente vantaggiosa ed a tempo indeterminato, ma totalmente aliena alla mia natura, o rifiutare per intraprendere un percorso da insegnante, che è quello che mi piacerebbe fare. Da una parte solide certezze, la possibilità finalmente di andare via dalla casa dei miei genitori. Dall'altra un futuro nebuloso ed incerto, probabili trasferimenti, sfide che non so se sono in grado di fronteggiare, per poi magari scoprire che come insegnante faccio pena. Non sono abbastanza grande per prendere una decisione del genere, ma mi hai dato tantissimi spunti su cui riflettere.
Com'è andata a finire?
cos'hai scelto alla fine?
@@aledi1430 Insegno da un anno e non me la cavo poi così male. Riguardo questo video il più spesso possibile: mi ricorda di permettere a me stessa di sbagliare :)
Ogni tanto torno a guardarmi questi tuoi video riflessivo/motivazionali per capire qualcosa in più sulla mia vita.
Al Wesa che non leggerà mai il commento: grazie ❤️
Diventerà il tuo video più visualizzato.
Mi piashe. Dieshi
Commento invecchiato male
Punto di vista splendido! Apre un mondo di riflession!
Troppo facile nascondersi dietro una ricerca di un ipotetico te stesso interiore.
Realizzare invece che tu sei le tue azioni, e le tue azioni creano i contesti in cui ti trovi invece è molto duro, e può essere molto doloroso a volte, anche perché molto spesso siamo in conflitto con questi contesti ed dura realizzare che sei stato proprio tu a crearli, e infilartici dentro.
Spesso si sentono frasi come cambia prima te stesso se vuoi cambiare il mondo. E prorio cercando di cambiare i contesti, e quindi le tue azioni, che cambi te stesso.
Da economista ti posso solo dire che condivido. I due concetti del tuo video per noi sono “preferenze rivelate” (osservo le scelte e da queste deduco le preferenze) e “nudging” (cambiare l’ambiente per favorire scelte virtuose).
"Ma questo è... salvarsi la vita"
Severo, ma giusto.
Ti ascolto da ore,la tua dialettica il modo di vedere e spiegare è oltremodo interessante, GRAzieee
Sono così contenta di averti trovato ed essermi iscritta al tuo canale! Molti dei tuoi video sono un aiuto, davvero. Poi è bello sentirti parlare e spiegare cose e concetti.
Wesa uno dei pochi che ne sa su questa piattaforma
Nella cultura ebraica c'è un concetto molto importante che viene tradotto con "Fare una siepe attorno alla Torah". Sostanzialmente per evitare di infrangere alcuni precetti, ne vengono stabiliti altri che agiscono appunto sul contesto (es. il divieto per un uomo di dormire nello stesso letto con una donna non sposata, volto a tutelare il divieto di adulterio).
Questo modo di ragionare è proprio dell'uomo *prudente*.
Purtroppo oggi il concetto di prudenza è infelicemente sinonimo di smidollamento o di mettersi la sciarpetta prima di uscire di casa quando tira vento. In realtà, anche solo etimologicamente il termine è accostabile a quello di "pre-videnza", ovvero la capacità di vedere in anticipo, e quindi conoscere, le cose e le nostre interazioni con esse.
In un sacco di video in cui parli di come gestire la propria vita mi ci rispecchio molto. Fa quasi ridere come le metafore che usi siano parallele a tanti aspetti della mia vita, come per esempio il repentino cambiamento di un contesto che non sentivo più mio, probabilmente che non ho mai sentito mio, perciò decisi di premere il famigerato pulsante rosso... Per te i tuoi video sembreranno solo 10 o più minuti di autoterapia, per me invece sono lezioni di vita. Forse è proprio grazie a te che ho deciso di vivere ciò che vivo ed essere quello che sono. Grazie Ric!!
Grazie a te!
Grazie Wesa per aver condiviso questa considerazione preziosissima. Il problema sulla conoscenza di me stessa mi affligge da molto, ma non ero mai giunta alla considerazione della questione in sé con un simile approccio. Avrò modo di rifletterci su nei prossimi giorni. Te ne sono grata!
Che meraviglia, grazie. Ti seguo da poco, ti trovo molto umile ed illuminante, prima ancora dei concetti arriva l'onestà della tua persona. Sono da sempre molto interessata alla crescita personale ma altrettanto diffidente verso le semplificazioni ed i sensazionalismi, nei tuoi discorsi trovo sempre molta sostanza e spessore.
Queste tue parole fanno molto riflettere in un modo nuovo ed inusuale. La naturalezza che contraddistingue i tuoi sfondi, il tuo abbigliamento, il tuo tono di voce, è davvero rara e piacevolmente sorprendente, hai creato davvero qualcosa di bello.
12 minuti densi che così densi non li avrei potuti immaginare.
Quello che dici é giusto e apparentemente ovvio, ma spesso dimenticato. Per esperienza personale il problema maggiore é non riuscire ad individuare la causa primaria del nostro problema, che magari ci ha prosciugato di tutte le energie positive non permettendoci di distinguere piú cosa va bene e cosa no nella nostra vita perché tutto in scala di grigi. Quindi piú che il coraggio di provare in certi contesti mancano le energie per farlo. Spero qualcun altro abbia da aggiungere o da ridire qualcosa a riguardo cosí da continuare questa conversazione, mi piacerebbe sentire opinioni altrui.
E Wesa parló.
Gli stolti ignorarono
Gli astuti impararono
I curiosi giudicarono
I fedeli ascoltarono
I mesti si rialzarono
E gli umili, silenziosamente compresero.
Io nel dubbio ho implementato in una storia che sto scrivendo che parla, più o meno, proprio di questo!
Amen
Ciao Wesa, giusto qualche ora fa stavo guardando il tuo primo video. Incredibile quanto tu sia cambiato ma anche rimasto lo stesso.
Come al solito grandissimo video, complimenti per il canale :)
Grazie mille! :D
Strepitoso. In prima persona lo sto vivendo e sperimentando, nel cercare di raggiungere alcune situazioni che cerco nella vita. Fare lo "sforzo stoico" (diciamo piuttosto "non intraprendente" sennò triggeri) è difficilissimo ma diventa agile, piacevole e quasi naturale se invece ci crei attorno un contesto efficace e stimolante. Bellissime riflessioni
Solo tantissimi applausi per questo video
Umiltà di fronte alla Realtà, Coraggio e Ambizione di fronte a sé stessi
penso che i tuoi video mi stiano cambiando la vita. Grazie
Ho apprezzato tantissimo. Condivido ogni singola parola.
Ti stimo tantissimo!
"Sono indignato. Sono uno scalatore professionista e dicendo che scalare l'Everest è quasi impossibile hai offeso e sottovalutato me e la mia categoria".
Adoro questo genere di commenti.
Già 😉
Tutto ciò è affascinantemente interessante. Soprattutto perchè fa sorgere ulteriori domande, il che è intrinsecamente positivo imho.
Ad esempio...come rientrerebbe una situazione, un "contesto", di depressione? E intendo a livello di patologia depressiva, non la tristezza infinita da breakup disastroso. In quest'ottica, forse è il concetto stesso di Contesto ad essere l'Everest, il riferimento al compromesso sul lavoro economicamente soddisfacente ma umanamente merdoso credo lo evidenzi, se i contesti possono essere scivoli o montagne, la loro stessa impalcatura può influenzare il nostro agire verso di esso. Per chi soffre o ha sofferto di depressione (se non si fosse capito, qualcosa che mi tocca da vicino) credo che a volte il "problema" dei contesti sia davvero uno scoglio travestito da boa, l'ingabbiamento psicologico depressivo rende cambiare questi contesti una scalata al Nanga Parbat (troppo inflazionato, facciamo un pò i pheeky) pur nella potenziale consapevolezza che cambiarlo potrebbe regalarci uno di quei famosi scivoli. Credo che la difficoltà e la sofferenza come vengono vissute quotidianamente da chi soffre di depressione abbiano un influenza enorme sui loro tentativi di modifica dei loro contesti, tra l'altro, riportando un filo diretto con il discorso iniziale del conoscere se stessi analizzando le azioni che si intraprendono.
Un video davvero meraviglioso
Grazie per quello che fai wesa. Semplicemente grazie.
Uno dei tuoi migliori video di sempre! Complimenti
Finché sono rimasto nel mio paese natale non mi conoscevo, avevi pochi amici e svolgevo un'esistenza vuota. Quando mi sono trasferito e ho iniziato a vivere da solo ho iniziato a conoscermi. Quindi talvolta è necessario cambiare contesto per conoscere se stessi.
Illuminante questo video!
Yolo. Si vive una volta sola, perciò ho scelto anch'io di non scendere a compromessi e lasciare un lavoro redditizio per continuare a vivere coerentemente. Ero proprio un promotore finanziario, ma mostravo spesso il mio portafoglio ai clienti che avevano obiettivi simili ai miei. Alle mie spalle la banca spingeva per vendere altro e quando la pressione è diventata eccessiva, invece di adeguarmi, ho cambiato lavoro ed ho mantenuto l'autostima. È costata cara, ma non riesco ad immaginare una cifra per cui potrei venderla.
Chapeau
La vedo in maniera quasi opposta, e per spiegare uso il tuo ultimo esempio, che se ho ben interpretato parla di una persona benestante che soffrendo per una vita oziosa, lasciando la ricchezza le necessità lo spingeranno all'azione. Qui in realtà l'essenza di introspezione potrebbe rendere la vita di questa persona un'inferno, perchè se il suo malessere non dipende dall'ozio, a cui magari è predisposto, ma alla pressione sociale che gli fa pesare l'oziare come come valore negativo, questo poi si troverà a dover vivere una vita opposta a ciò cui sarebbe adatto. Se facendo invece una buona introspezione capisce che il suo dna e le sue esperienze di crescita l'hanno reso amante dell'ozio capendo che in questo non vi è nulla di male, allora la felicità la troverà limitando il peso del giudizio sociale che è ciò che gli crea sofferenza, cercando magari aiuto in quelle culture che allontanano la propria felicità dal grado di ammirazione ricevuta dagli altri.
mi aspettavo i fuochi d'artificio alla fine dopo il "salvarsi la vita" ahah fa davvero strano trovare su TH-cam materiale su cui riflettere anche solo per quei 10 minuti lì, bel video
✨💥🏹 grazie Wesa, è sempre un piacere ascoltare le tue riflessioni, tanto più che le esprimi senza saccenza.
Diciamo che il metodo per conoscere se stessi dipende dalla motivazione per cui si fa.
Personalmente credo che pensare a se stessi come le proprie abitudini sia un po' una rassegnazione all'effettivo potere che abbiamo sulla nostra volontà, però è pur sempre utile se sono proprio le nostre abitudini che vogliano cambiare.
È come se ci fossero vari livelli di profondità con cui possiamo capire cosa siamo, e a qualcuno ne servirà uno più profondo di quello da te proposto.
Touchè
Ora non ricordo chi lo diceva, però una frase che per me è estremamente significativa è "Il successo è in parte preparazione e in parte colpo di fortuna".
Ora, non so quanto il "chi siamo" possa essere dipendente dall'ambiente, ma neanche quanto l'ambiente dipenda da noi.
In questo senso credo che per sapere chi siamo ci vuole tutta la vita, perché vedo l'essere come un qualcosa di liquido, che varia con il variare dell'ambiente esterno e dal nostro modo di affrontare l'imprevisto.
Un punto di vista molto interessante. Un esempio più concreto potrebbe essere: vado a vivere da solo così sarò più propenso a socializzare e a fare nuove conoscenze per non vivere completamente in solitudine.
Non bisogna però malintepretare questo discorso. Ovvero non bisogna pensare che basti, ad esempio, trasferirsi in una nuova città per "scappare" da se stesso o meglio dalle proprie brutte abitudini.
Illuminante. Troppo vero. Grazie mille!
Interessante e molto concreto. Personalmente, nei contenuti di questo video, scorgo la contrapposizione fra metodo psicoanalitico e metodo counseling. La psicoanalisi si immerge nell'inconscio, e tende a vedere l'individuo come avulso dalla realtà, una realtà che non può controllare ma che viene intesa come qualcosa che invece può essere controllata benissimo, esasperando in questo modo il potere dell'individuo sul mondo circostante. La nemesi della psicoanalisi, il counseling, è orientata maggiormente al fornire consigli alla persona in relazione a ciò che essa è e ciò che è l'ambiente in cui è immersa. Entrambi i metodi avranno certamente i loro limiti, questo è indubbio, ma dopo due anni di analisi posso dire che mi sarebbero serviti più dei consigli pratici su come cavarmela in questa dannata realtà, piuttosto che sapere che tutte le mie sfighe mentali sono riconducibili ai miei genitori.
So già che questo video mi migliorerà la giornata... andiamo a scoprire se è vero!
Sto video è oro!! Altri come questo please 🙏🏼
Questo video l' ho visto tempo fa ma ancora adesso è bellissimo, spero in un ritorno di wesa così ❤️❤️❤️
Concordo in parte, andrebbe considerata la parte psicologica, tabù, dissonanza cognitiva, ecc. Senza un minimo di consapevolezza il tuo ragionamento corretto sui contesti diventa impossibile da vedere e di conseguenza attuare.
Wow Wesa questo lo considero il più bello di tutti i tuoi video 👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
Video stupendo e soprattutto che da molti spunti di riflessione. Al top come sempre
SPETTACOLO PURO
Nella parte interna del mio braccio sinistro ho tatuata la frase "γνῶθι σεαυτόν" ("conosci te stesso" in greco antico) la famosa iscrizione del tempio di Apollo a Delfi, quindi ho ascoltato il tuo discorso con particolare interesse. "Scalare l'Everest" è una metafora azzeccatissima!! Video stupendo come sempre Wesa 👍🏼👍🏼
Ciao Wesa, sto facendo un lavoro su di me a causa di problemi di ansia generalizzata che il Dio Pan(ico) mi ha inviato per farmi capire che cio' che sto facendo della mia vita attualmente non è quello che fa per me. Ho deciso di prendere dei rischi, farlo è per me difficilissmo perché non prendo mai un rischio senza avere una doppia se non tripla rete di protezione, ma ho capito che questo è proprio cio' che devo fare per tornare a stare bene. Scusa se ti parlo come si farebbe tra amici (quali evidentemente non siamo), ma questo tuo video mi ha confermato quanto già avevo capito nel lavoro che sto facendo col mio psicologo e cio' mi ha rassicurato. Pero' il problema sia del tuo discorso che di quello dello psi è che io so più o meno cosa non mi fa stare bene ma non so (ancora?) cosa mi faccia veramente bene, quindi mi sento un po' perso. Non è facile ascoltarsi e vedere cio' che forse è evidente per tutti, tranne che per me.
Non conosco il tuo caso, naturalmente, ma sono passato anch'io attraverso periodi tremendamente difficili in cui non sapevo che pesci pigliare e ti posso dire che nel mio caso il lavoro di "sottrazione" di elementi ansiogeni o paralizzanti che pesavano sulla mia vita già in sé ha costituito un beneficio con enormi conseguenze pratiche. Per quanto riguarda l'aggiungere, beh, inevitabilmente è un percorso di conoscenza di sé che prevede, come ogni percorso di indagine, tentativi ed errori ma a mio avviso è il passare in "cabina di regia" che fa la differenza, non tanto la strada che prenderai quanto l'averlo deciso tu e il sapere di poterla cambiare alla bisogna. In una parola: esperienza.
@@WesaChannel Mi rassicura il fatto che "sottrrarre" possa essere di aiuto, pensavo che in questa fase io sottraendo potessi perdere "cose" importanti, in un processo fine a se stesso. In effetti se la sottrazione è frutto di un ragionamento in realtà non si sta fuggendo, ma ci si sta liberando dei pesi che ci impediscono di liberare le nostre ali. Grazie :-)
Grazie a te :) a me in passato, ti parlo di qualcosa come otto anni fa, alcune "sottrazioni" hanno davvero fatto tornare l'aria nel polmoni, se capisci cosa intendo. Buona fortuna per tutto :)
In bocca al lupo amico, da quanto scrivi direi che sei sulla buona strada, e non è poco.
@@piggiparis 10 euro per la consulenza
E' un approoccio quasi matematico, scientifico come dici tu, letteralmente di 'inversione' sui dati piu' 'affidabili' (i momenti critici). Il problema comunque e' molto non-lineare, ed evolve nel tempo. Esistono discontinuita' BRUTALI. E', in effetti, opportuno parlare di 'caos', di problemi 'mal posti'. In questo senso, ad esempio, volendo applicare un certo metodo di indagine di se' stessi, per dire 'testandosi' in determinati campi 'affidabili', di fatto 'cambi te stesso'.
Come sempre valore aggiunto e contestualizzato! Grazie Wesa💕
Video MERAVIGLIOSO
Bellissimo video, mi ha fatto molto riflettere e capita proprio a fagiolo in un periodo in cui sto cercando di cambiare alcuni lati di me. Complimenti!
Oh my god, un nuovo video di Wesa, today it's a good day
mi hai tranquillizzato ..
Bellissimo video, grazie wesa
Quando ci si trova di fronte alla domanda 'Che fare della propria vita?' bisognerebbe provare a pensare in negativo o meglio a come ci si sentirebbe se si avesse perso 'quell'occasione' o in questo senso quella possibilità di cambiare il contesto di cui si parla nel video. Sono le emozioni negative provate in questi momenti di introspezione quelle che ci danno l'energia per adattarci e trovare la leva giusta (tra le tante che si possono muovere) per portare il cambiamento che necessitiamo. Poi bisognerebbe 'solo' trovare il coraggio per tirare quella leva.
Credo di non aver mai visto questo video e me ne pento.
Son ragionamenti che pensavo e sentivo già dentro di me, ma sei riuscito ad esporli magnificamente, come è di tua competenza.
Grazie Wesa
No, vabbè. Video epico.
Se fai un seminario su questo tema, con il tuo stile e le tue riflessioni, io mi iscrivo!
Ciao! Questo video mi fa riflettere parecchio! Grazie mille!!
In merito a questo argomento, ti consiglio di leggere, se non lo hai già fatto, “Frammenti di un insegnamento sconosciuto” di P. D. Ouspensky
Ottimo video! Bravissimo! Hai messo in chiaro moltissime cose
Complimenti davvero!
"il tuo contesto è ciò che sei"
"sei ciò che fai ripetutamente"
"Credo che il reale cambiamento avviene lentamente e noi ce ne accorgiamo solo troppo tardi. Quando si pensava in realtà di non poter cambiare mai." [Cit]
"Non è il problema conoscere se stessi: è sapere "quale" se stessi conoscere " [Cit.]
Ps. A mio parere è quasi impossibile sfuggire dall'influenza dei propri contesti. Anche internet può diventare un nuovo conteso, anche se non prettamente reale.
Vedo una certa disgiunzione, più o meno pronunciata a seconda dei casi, tra ciò che si pensa di essere e il modo in cui poi si agisce. Il dramma vero (egoisticamente parlando) è che la vedo anche su di me, al punto che a volte non mi riconosco in una o in un'altra situazione/azione.
Mi chiedo la funzione di questo distaccamento dalla realtà. Forse è solo uno dei mille modi in cui il cervello cerca di scappare dal dolore, in questo caso di dover riconoscersi in una persona che si preferirebbe non essere e di dover assumersi la responsabilità (anche solo parziale) della propria condizione.
Io ho un problema, e cioè l'ozio, non combino mai nulla, mi sento irrisolto, non riesco a fare. Ma ma.. DOVE SONO I MIEI MILIARDI?!?! :(
Inizia a lavorare su te stesso!
Ormai su internet si trova di tutto... sia in fatto di libri che video...
Cerca su youtube qualcosa!
Ogni tanto faccio delle cose nella vita che so essere sbagliate. Se io tirassi le conclusioni su me stesso in base anche a queste decisioni, sarei un cattivo me stesso e mi darei una valutazione negativa. Forse per quello che io preferisco dire "sono qualcosa dentro di me che non conosco ancora cosi bene"'. È solo un modo di rendere un po più dolce il confronto con la cruda realtà di me stesso.
Hai ragione. Quanti scrittori per poter scrivere qualcosa di nuovo devono immergersi in contesti diversi?? Il contesto in cui ci troviamo ci determina inevitabilmente come individui. Pensa a te che stai comodo in una casa tiepida e catapultati con l immaginazione in mesi di guerriglia in un paese straniero. Se tu fossi li invece che in casa tua probabilmente avresti bisogno di spingere te stesso in una direzione che non è piú quella di poltrire sul divano. Questo è un caso estremo ma potremmo passare anche a casi piú quotidiani. Immagina il bivio che una persona qualunque ha quando finisce la scuola: ció che farà da quel momento, che lui creda sia adatto o no a se, lo determinerà come persona. Se anche ti sentissi un grande filosofo ma vai a prendere studi di ingegneria la piú cospicua parte del tuo tempo verrà assorbita dall attività piú necessaria, ovvero lo studio universitario. Quello che ci determina è perció quello a cui puntano i nostri obiettivo ed il contesto che ci spinge a muoverci verso di essi. Per un guerrigliero è portare a casa la vita e tentare di liberarsi del nemico, per uno studente sarà cavarsi fuori dalle prove universitarie. Spesso tendiamo a pensarci diversi da come gli altri ci identificano, ma la realtà è che spesso siamo codardi e le scelte che compiamo per guidare la nostra vita sono un misto tra quello che vorremmo e quello che la società ci offre e noi rifiutiamo di vedere che, per colpa di quello che mettiamo nel mix insieme alle nostre ambizioni e volontà, non siamo piú quello che noi pensiamo di essere ma siamo condizionati e diretti anche da quell insieme di paure e di consigli che la società intorno a noi ci offre.
Grazie Wesa.
Come sempre video fantastico Wesa, fa davvero riflettere. Vorrei poter parlare da uomo vissuto, ma ho quindici anni perciò sarebbe un po' esagerato, in ogni caso ho dovuto affrontare molteplici Everest nella mia vita. Fino a qualche anni fa ero solo e sempre circondato dall'ansia e ciò mi ha reso la persona che sono oggi, ma a plasmarmi è stata soprattutto la mia scelta di cambiare: andare in terapia, provare a parlare con più persone (cosa non facile per chi soffre di fobia sociale) e imparare a rilassarmi. Oggi, dopo la mia lunga scalata, finalmente vivo una vita abbastanza felice: certo, ci sono sempre i problemi di un qualsiasi quindicenne, però, rispetto a come ero due anni fa, sono andato molto avanti. Quindi, per tutti quelli che stessero leggendo questo commento, seguite il consiglio: non vi piace la vostra vita, cambiatela!
Un film che non dico il titolo visto che voglio che me lo diciate voi disse: 'le cose che possiedi alla fine ti possiedono'.
Riformulato in questo contesto: 'le vite che hai intorno alla fine avranno te'
Pazzesco Wesa
Stai facendo grandi video
Mi hai ricordato "Welcome to the NHK", anche lì il cambiamento del contesto ha tolto un personaggio (o due, non ricordo) dalle sue sabbie mobili c:
In ogni caso, amo questo video non solo perché mi risulta ispirante ma anche per le interessantissime obiezioni che ti sono state fatte tra i commenti.
Forse c'è una domanda che giustifica maggiormente il "conosci te stesso", ovvero, chi sono io se non ho quello che ho, gli amici che ho, la famiglia che ho? C'è qualcosa al di là del mio ego? Noi in occidente ci identifichiamo completamente con il nostro io e ciò non fa altro che creare una marea di problemi, che potremmo riassumere con la semplice paura di morire, ma non solo morire fisicamente, ma abbiamo paura per esempio che in una discussione la nostra tesi sia sbagliata e ciò non ci fa accettare serenamente quella giusta. .. dal mio punto di vista che poi è quello delle dottrine orientali è che fin quando continueremo a pensare che noi siamo ciò che pensiamo di essere o di avere non riusciremo mai a vivere felicemente e senza paura...
Ottimo video!
Conosci gli altri come conosci te stesso
Se desideri cambiare il mondo... cambia il mondo!!!
Just Do It!!!...Yes you can!!
L'investitore deve vendere una sola cosa:
le sue chiacchiere.
In cambio (di niente) vogliono la tua (massima) cooperazione 😴😴😴
Molto molto molto interessante! Condivido pienamente
Punto di vista estremamente interessante 🤔
Bel video Wesa. Quindi, per esempio, se una persona ha problemi con la propria famiglia, con cui vive, e questi problemi vanno a toccare anche altre sue sfere private (come le amicizie, le relazioni sentimentali, il lavoro ecc), la soluzione migliore è andare via di casa? E' questo un modo per agire sul contesto?
Illuminante
Grazie.
Sai è da 3 anni che lotto contro l'ansia e sono 3 anni che sbatto contro muri, è bel discorso perchè mi regala un punto di vista decisamente diverso a cui probabilmente non ci sarei mai arrivato... ma concretamente come posso intervenire nell'ambiente in questo caso?
Nemmeno io l'ho capito.
Grazie wesa
Wesa va approfondito
Titolo audace..!!
mi manca questo Wesa...
Bel video, mi è piaciuto!
Oggi ho visto anche Spigoli, e in questi giorni anche altri, ti ho scoperto proprio di recente grazie ad Everyeye!
Mi piace molto quello che dici! (Anche se, soprattutto inizialmente, ti ho trovato un po' fastidioso, ma te lo dico col cuore
Puoi spiegarmi quali aspetti di Wesa hai trovato fastidiosi? Te lo chiedo perché altri miei conoscenti hanno espresso lo stesso giudizio, mentre io l'ho subito trovato illuminante ed è diventato istantamente il "influencer" preferito.
@@agnesebellucci6454 Mi piace quello che dice, ma credo che sia il modo in cui parla che sembra che se la meni, per dirti, non lo conosco molto ma ho visto qualche video di Sabaku, e anche lui ha un po' questo modo di parlare.
Ma dice cose molto interessanti (intendo Wesa) quindi ci devo passare sopra ahah
Sinceramente trovo confortante questa visione delle cose. Sono una persona con particolare attitudine al cazzegg-- alla riflessione, e spesso mi sono impantanato da solo in questioni ridicole. Ricordo ancora che al quinto anno di liceo pensavo tra me e me: "Ma magari, quello che voglio davvero fare nella vita è qualcosa che ancora non conosco e quindi non so se mi piace, come posso fare a capirlo?", presupponendo appunto una sorta di destino per cui esiste la "Vera Passione" neanche fosse il "Vero Amore". Una visione più pragmatica delle cose è meno aleatoria... Penso che appena posso mi recupererò i libri che hai citato
Wesa perché non fai una top 5 dei tuoi anime preferiti o qualcosa del genere?
Veramente molto interessante... ho iniziato a riflettere sulle "mie abitudini"
Ho un coinquilino che si sveglia spesso molto tardi... e la maggior parte delle.volte mi influenza... porta spesso persone in camera e cazzeggia e sto a lungo tempo senza studiare...
Mi sa proprio che andrò di più in biblioteca a studiare.
Sta cosa dei contesti la dice anche jim kwik...
Ovvero...
Se cambi contesto cambi vita...
Se metti caso vuoi fare una dieta e riempi la casa di stronzate "dolci e cose che fanno male" è ovvio che ti verrà semplice mangiare come un porco...
Invece se cambi ambiente "elimini le merdate da casa" sarai costretto a mangiare bene e inevitabilmente raggiungerai i tuoi obiettivi
Wesa, è molto in ritardo questo commento rispetto alla data d’uscita del video ma volevo chiederti cosa pensi sia meglio fare nel caso cambiare il contesto sia quasi impossibile (dovrei cambiare scuola dopo esserci rientrato da solo due mesi dopo un anno e mezzo di assenza) e fidati che questo contesto è abbastanza di merda per me.
Cambio la mia vita. Penso finalmente.
Mi piace tanto il tuo approccio a questo genere di tematiche. Non so se mi è sfuggito qualcosa, ma non credi che per riuscire a “cambiare gli arredi” ci sia anche bisogno di un lavoro su di sé? O che almeno non credi sia possibile fare le due così di pari passo?
Ti seguo sempre con interesse!
Cambiare gli arredi è lavorare su di sé 😉
Wesa, leggi "Frammenti di un insegnamento scondosciuto" di P.D. Ounspensky