FLEETWOOD MAC - RUMOURS: la recensione e il racconto di Marco Lincetto
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- เผยแพร่เมื่อ 3 ต.ค. 2024
- Marco Lincetto racconta la storia e propone la recensione di uno dei dischi più venduti della storia delle discografia.
Inizialmente racconta un aneddoto curioso, ovvero come all'età di 16 anni ha scoperto questo disco (inizio - 00.06.15 minuti).
Poi dal minuto 06.15 racconta le complesse dinamiche produttive e infine presenta la sua recensione, comparando varie edizioni, sia in vinile che digitali, offrendo il suo parere su quale reputa essere la migliore.
In conclusione, ascolto di un disco Velut Luna dedicato alla musica country americana: MIDEANDO, Tutte le direzioni.
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Il sito web di Velut Luna è: www.velutluna.it
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bellissimo video, ottima recensione con bellissimo aneddoto, grazie Marco
Grazie. Bellissimo videoracconto. Bellissimo
Bellissimo racconto, grazie di cuore non conoscevo tutta questa "anedottica"....
Genesis (con Peter Gabriel), Pink Floyd, Fleetwood Mac. Se a queste recensioni aggiungi Jethro Tull, Kate Bush e Loreena McKennitt, hai fatto la mia MAIN LIST di sempre.
Con "The Dark side of the moon", "Wish you were here" e con "Songs from the Wood" di mia sorella mi sono appassionato alla musica, con "Rumours" ascoltato dallo stereo di mio cognato mi sono appassionato all'hifi. Per me è la genesi di tutto il percorso audiofilo.
Dei Fleetwood Mac ho praticamente tutta la discografia partendo dal Blues con Peter Green a dischi poco conosciuti ma dalle sonorità molto particolari come "Future Games" dove troviamo Danny Kirwan e Bob Welch, ai grandi successi con l'arrivo di Lindsey e Stevie.
In Rumours abbiamo il concentrato di molte qualità personali : la chitarra inconfondibile di Buckingham, il connubio unico basso/batteria non trovabile in altre band, la voce graffiante di Stevie Nicks e il talento Christine che, tra le altre cose, ha disegnato la copertina di alcuni album della band.
Sono riuscito a vederli in concerto al Palatrussardi di Milano nel 1990 durante il "World tour Behind the Mask". Purtroppo Lindsey Buckingham aveva già lasciato il gruppo...pazienza comunque tutti guardavano Stevie🌹 👍
Secondo il mio modesto parere le cose migliori le hanno fatte da "FLEETWOOD MAC" 1975 a "TANGO IN THE NIGHT 1987.
Degni di nota sono anche i lavori da solisti : cito "Out of the cradle" di Buckingham (1992) e "Bella Donna" di Nicks (1981).
Vado ad ascoltarlo
È uno dei miei dischi preferiti anche se sono del 1991... Complimenti ancora per il/i video
Disco di qualità assoluta, oltre a questo io adoro e consumo tutt'ora tango in the night.. che atmosfera
I Fleetwood Mac sono dei geni del Pop, credo che ci siano pochi termini di paragone nel loro genere.
E anche il confronto con il loro periodo blues non regge.
Se poi il pop è un genere che non piace è un altro conto, ma nel suo genere credo abbia toccato picchi insuperati.
La tua storia si intreccia di analogie con la mia, infatti fu grazie ad un regalo di un amica di mia zia tornata dall'America nel 76 che conobbi con l'album omonimo del 75 questa strepitosa band, ho ancora questo vinile (inciso molto bene) e negli anni ho collezionato i loro album anche se devo dire che come molti si sono persi musicalmente nelle ultime incisioni, insieme al capolavoro che hai recensito (in modo unico e con stile) metto tra i miei preferiti Fletwood Mac del 75 e Tusk del 79. Un saluto.👏👏
Bello il video e ottimo ascolto finale
Dal nulla è saltato fuori un pregevolissimo Rumours Live, registrato a Inglewood (CA) il 29/8/1977 ma pubblicato solo oggi!
Sempre bello e appagante il momento « velut »
Non riesco a concepire i FM senza il genio di Peter Green.
Concordo, l'uscita di Peter Green per me fu un contraccolpo non indifferente. Ho continuato comunque a seguirlo. Ho avuto la fortuna e piacere di sentirlo una decina di anni fa a Casier. Un grandissimo.
@@margix1172 quello che definisci il "noioso blues di Green" è una delle vette più alte toccate dal Blues elettrico. Peter Green è stato un genio, dal tocco inimitabile e inconfondibile, universalmente riconosciuto dai più grandi (cerca cosa diceva, a riguardo, BB King), non per niente Mayall lo chiamò per sostituire Clapton nei Bluesbreakers dopo il "Beano". I Fleetwood Mac dopo l'uscita di Green sono diventati una band pop, al netto dei gusti personali.
@@margix1172 Guarda, lasciamo perdere perché non ritengo ci siano proprio le basi per un confronto, dopo aver letto quello che hai scritto, altro che "colazione" pranzo o cena. Nella storia della musica i chitarristi che rendono il sacro "tone is in fingers" come Peter Green, che ha solo avuto la tragedia di rovinare il suo immenso talento con la dipendenza da sostanza, si contano sulla punta delle dita, ma bisogna essere musicisti e chitarristi per capirlo. saluti
Non ascolto i Fletwood Mac con Peter Green da parecchio ma il primo album non mi fece impazzire, molto bello Then Play On e il suo album da solista The End Of The Game.
Dovrò sicuramente riascoltare i suoi lavori.
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Bello il live in Boston anche se la qualità di registrazione non è un gran che.
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Altro grande chitarrista è Alvin Lee, ascoltate il live at the fillmore east 1970.
@@progressive7682 ciao, premetto che PG non è il mio chitarrista preferito, ma è sicuramente tra i più grandi di sempre perché uno di quelli dal "tone" inconfondibile. È passato alla storia lui, è passata alla storia Greeny e il suo Out Of Phase quando il selettore dei pick up è in posizione centrale (Greeny la sua Les Paul 'Burst del 1959, poi passata dalle mani di Green al suo "discepolo" Gary Moore, un altro maestro della sei corde). Green è stato un chitarrista monumentale per la capacità melodica ma, appunto, per il tocco sulle corde, come detto in altra risposta BB King (che è uno dei miei miti assoluti) diceva che il suono di Green gli faceva venire i brividi. Mayall lo chiamò a sostituire Clapton quando lasciò i Bluesbreakers, I FM diventarono da una grande Band di Blues melodico inglese ad una Band pop, come scritto all'inizio per me i FM son finiti quando è andato via Green. Capolavori come Albatross restano delle gemme di rara bellezza :)
Vedi il vinile lo prendi in mano e ti ricordi perfino il momento è dove lo hai comprato Caputo a Venezia grazie per questo video da dire che oltre le libagioni era la coca che creava 😂
Bellissimo racconto!
Una mia personale teoria e' che spesso (non sempre) le cose migliori delle band escono quando ci sono rapporti tormentati, contrasti, discussioni, "rumours"...gente che si manda piu' o meno cordialmente a quel paese (artisticamente parlando).
Potrei fare innumerevoli esempi: Beatles, Pink Floyd, Police, Genesis, CSN&Y, etc.
Quando viceversa l'atmosfera che circonda un disco e' troppo idilliaca, tranquilla, rilassata, tutto scorre liscio...spesso escono cose banalotte.
Ovviamente questo vale per quelle che io considero "vere" band, in cui c'e' un contributo creativo da parte di tutti (o quasi) i componenti nella composizione dei pezzi...dove invece la band e' solo un paravento per un solo elemento che compone tutto e gli altri sono solo buoni gregari (come per i Dire Straits, per es.) ...beh, li' evidentemente di contrasti ce ne possono essere molto pochi perche' le gerarchie sono ben definite...
Cose banalotte?
Come Aja o Gaucho degli Steely Dan? 😉
uno dei miei dischi preferiti in assoluto.
Ho letto che quel posto lo frequentava anche pamela courson.. il disco leggendario
L' HI FI è stata una delle mie grandi passioni , inarrivabile da giovanissimo, ai tempi in cui il "rack" composto era il telefonino dei tempi attuali , Rumors lo ascoltavo spesso x "riflesso" dagli amici più "grandi" che già avevano buoni impianti , magari con la "complicità" dei genitori , mi ricordo di un amico piuttosto facoltoso che spesso ci portava nel salone D'ascolto dove troneggiavano delle grosse casse AR a noi comuni mortali sconosciute e li ascoltai Rumors in condizioni "ottimali" sarà stato il 77/78 una delle tante belle esperienze . Ascoltare Marco Lincetto poi è un vero piacere
In questo album c'è un brano che è una sublime dedica d'amore, una vera e propria poesia, si tratta di Songbird. 😉
👍👍👍
Penso che Rumors sia uno dei dischi più conosciuti in assoluto, perlomeno da chi ha già una certa età. Nonostante si tratti di un capolavoro assoluto mi ritrovo a dire che personalmente ho ascoltato molto di più "LIVE" del 1980, disco che nelle mie reminiscenze musicali associo a "Frampton comes alive!", "Waiting for columbus" dei Little Feat, e "One more from the road" dei Lynyrd Skynyrd.
Sempre molto interessanti questi appuntamenti con i dischi storici
Starei ad ascoltare per ore...
Io non ci credo.....l'ho comprato due giorni fa! 🤣 che coincidenza incredibile! 🙂🙂🙂
Se ricordo bene, aveva il record di vendite prima di Thriller...
Strano che da noi abbiano sfondato poco
Quindi in cd non c'è una masterizzazione degna di nota?
Io sapevo di una versione in vinile molto apprezzata (anno 2020) by Steve Hoffman. 🤔
qui sopra un amico suggerisce un'edizione del 2013, che io però non conbosco. Dopo il primo acquisto in Cd negli anni '80, mi sono concentrato sui vinili...!
@@VelutLunaMusic grazie 🙂
Ho dato un'occhiata, la versione del 2013 è del 35th anniversary, c'è anche la versione super Deluxe compresa di vinile.
Concordo su quella versione che è fantastica ma ad un prezzo più economico e comunque dal suono fantastico c'è la ristampa 33 giri USA del 2011 con la scritta Pressed at Pallas sull' hype stiker
...le cose che dici dal minuto 13 in particolare, non è che era quando registrarono il seguente "Tusk"?...
direi di no, decisamente
@@VelutLunaMusic ...forse ricordo male, ma quando mi ricapita in mano il Classix dove si narrava la storia di Tusk me la rileggo. Ricordo che dopo Rumors avevano risorse illimitate per registrare e per tutto il resto. Ci furono un mix ri relazioni che andavano e venivano ( da qui una delle canzoni "Sara")...
@@stratosoldano ...io mi baso sulle biografie ufficiali... e sulla conoscenza diretta dello studio di Sausalito dove è stata effettuata la registrazione principale...
questa che segue è la citazione letterale di un'affermazione di Chris Stone: «La banda arrivava alle 19, c'era un gran party fino all'1 o alle 2 del mattino, e poi quando erano così esausti da non poter fare più nulla, iniziavano a registrare.» (Chris Stone)
Oddio..........Peter Green si starà rivoltando nella tomba............
Ho il cd, precisamente un'edizione rimasterizzata del 2013 (n. 8122796778). Se la conosce, come la giudica ?
Purtroppo non la conosco!
@@VelutLunaMusic dovrebbe essere la rimasterizzazione più recente
Adoro questo album e questa band, al termine della canzone Gold Dust Woman compare un'urlo straziante dal sapore diabolico (credo di Lindsey Buckingham) raramente sentito in un album pop. Personalmente credo che Buckingham sia uno dei chitarristi più sottovalutati nella storia musicale degli ultimi decenni ed è un peccato, probabilmente se avesse militato in gruppi rock dal sapore più hard avrebbe goduto di maggior considerazione.
HO L' ORIGINALE
Secondo me i Fleetwood Mac sono il tipico gruppo di cui basta e avanza una raccolta dei maggiori successi. In "Rumours" c'è un classico (uno) che ha mantenuto intatta la sua freschezza fino a oggi ("Dreams"), due grandi pezzi ("The Chain" e "Gold Dust Woman"). Il resto (compresa "Don't Stop") è un rock & roll parecchio annacquato e insipido. È vero che è uno dei dischi più venduti della storia, ma del resto il disco più venduto negli USA è tuttora "Their Greatest Hits" degli Eagles, l'equivalente americano di Raoul Casadei, quindi non c'è da stupirsi.
Mi hai ucciso con il paragone Eagles Casadei. Di solito accetto tutto ma qui vorrei dirti posa il fiasco