L' isola di Sant'Antioco detiene anche un primato mondiale , essendo un'isola di così piccole dimensioni non è facile ospitare a pochi km di distanza due comunità in due comuni distinti con etnia lingua cultura tradizioni completamente diverse , una sarda e una ligure , Sant'Antioco e Calasetta. Essendo io del Sulcis ma di una località sardofona , avendo anche parenti a Calasetta e data la vicinanza, ho potuto constatare come un sardo che va a vivere a Calasetta o Carloforte diventi poi tabarchino anche nel linguaggio nel tempo , viceversa i tabarchini una volta che si trasferiscono nei paesi sardofoni diventano sardi . Conosco sardi dei paesi vicini che portano cognomi tabarchini e parlano sardo ormai da generazioni, Biggio Armeni ecc , viceversa conosco tabarchini che portano cognomi sardi come Cabras ad es . e parlano ligure .
Stupendo!!!!!. Caspita Mike, espatriato in Sardegna, ma fondamentalmente a casa tua. E' starno sapere che in due luoghi molto distanti, si possa essere uniti da una lingua, e amicizia. Bravo Mike, e complimenti a tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di questo progetto.
Meraviglioso Una mescolanza di dialetti liguri dalle coste a tutto l'entroterra compreso l'oltregiogo. Non perdete questa stupenda tradizione del dialetto perché è una bella forma di cultura : complimenti.
Quelli de Carloforte e Cadasedda dixan "zenaize", "maize" e atre parolle coscì comme niatri inta Valle Borbeia (AL - Otrazovo - Oltregiogo), e gh'an anche a "ò" comme in "belinòta"!!! E vegnivan da Pegi....
Il tabarchino, specie di Calasetta, ha delle pronuncie sulle vocali chiuse (la A chiusa come la O) come nel basso Piemonte..Novi, Serravalle e Val Borbera, dove comunque hanno origini liguri.
A parte qualche espressioni ho un pò la stessa cosa. In italiano ho un accento praticamente completamente diverso che in nizzardo dove parlo in maggiore parte come la mia grande nonna al piemonte meridionale. Con qualche influenze liguri e portoghesi ( vicino con le parole d'italia settenterionali ) e corsi per momenti.
Grazie mille Giò, ho avuto la fortuna di conoscere Calasetta da piccolo, grazie a uno zio originario di lì. Mi ha sempre colpito l'amore dei tabarchini verso la loro lingua, è stato un insegnamento che mi ha ispirato anche nelle composizioni musicali. 'N abrasso
È il tabarchino, nella variante di Calasetta, lui e il genovese sono parenti stretti che si sono allontanati 500 anni fa, ma non si sono mai dimenticati. Anche se forse i genovesi avrebbero da imparare dai tabarchini e dal loro amore verso la lingua dei loro avi.
Mi spiace leggere certi commenti, dettati forse dalla poca conoscenza della storia. Il tabarchino è una lingua, con tanto di grammatica (vedi Fiorenzo Toso), con le 2 varianti calasettano carlofortino. Se i genovesi si spostassero verso il savonese, sentirebbero lo stesso modo di parlare di Calasetta. Non è un genovese storpiato, ma un ligure antico conservato nei secoli, con alcune influenze tunisine.
Grazie per questo commento. Conoscere la storia permette di capire molto più in profondità la lingua, le radici e la cultura di qualunque comunità. A volte alcune persone tendono a voler categorizzare tutto in base a quello che conoscono, ma ampliare la conoscenza permette di essere più accurati e rispettosi di ciò che ci caratterizza.
Mai Ben! O me fa venî o redato a sentî ste personn-e.. mavegoiso! Mike, ma ti o sê che ghe anche una comunitê a bunifaçio in Corsega che se ciamma “Digghe de Scie” pe mantenî a lengoa de reixe liguri.. oua te metto o link
Non si può leggere "genovese storpiato" perché è assolutamente scorretto. I Tabarchini sono lontani dalla terra di origine da 500 anni. La loro lingua si è evoluta sulle basi del genovese di allora, che era probabilmente molto simile ai dialetti delle riviere di oggi. I dialetti rivieraschi sono infatti più conservativi del genovese che invece ha avuto grosse evoluzioni nei secoli. Tuttavia non è nemmeno corretto dire che i Tabarchini parlino il Pegliese del 500. I contatti con Genova e la Liguria non si sono mai interrotti e la lingua Tabarchina ha seguito l'evoluzione della lingua madre. Quello che scrivo non è farina del mio sacco, ma cose lette su opere di linguisti come il Professor Toso. E in ogni caso siamo fieri di questo legame che è forse unico al mondo. Non credo esistano molti altri casi di comunità che vivono in territori dove si parla una lingua diversa che abbiano conservato un legame così forte con le terre d'origine. Viva Calasetta e Carloforte! E viva i genovesi nel mondo!
Sono stati veramente bravi a riuscire a preservare la loro cultura e lingua , in un luogo come la Sardegna dove la sua cultura e lingua sono fortemente radicate e soprattutto c'è stata da sempre una buona convivenza e un rispetto reciproco.
Quando due parlate sono intercomprensibili tantoché i due interlocutori riescono a capirsi senza l'uso di strumenti ( libri o traduttori ) significa che è la stessa lingua. Lo dico per chi cerca il pelo nell' uovo perché lo scopo di una lingua è comunicare dunque, se non ci sono problemi di comunicazione, è la stessa lingua.
Eh, sarebbe da approfondire l'argomento. Comunque so che un buon numero di piemontesi si era insediato in quella zona, introducendo anche la viticoltura e producendo il vino che poi sarebbe diventato il Carignano del Sulcis
@@MikefCCiao sono del Sulcis , si in effetti il paese è stato fondato dai liguri quindi la lingua cultura e tradizioni sono liguri come Carloforte, qui però arrivarono anche un certo numero di piemontesi, che coltivarono i vitigni , il vitigno però qui nel Sulcis è nell'arcipelago c'era già , autoctono della zona e in sardo si chiama axin' e ispania ( uva di Spagna ) con i piemontesi poi il nome del vitigno è stato cambiato in Carignano del Sulcis.
Ciao Mike....lo sai che anche in alta Val di Taro, (Borgo val di Taro,provincia di Parma) , parlano in zeneize? Lingua, cucina e tradizioni liguri..perché non ci fai un salto?
@@obulus1 se trovi un contratto annuale tra i 400 ed i 500 lo trovi. Non una villa però. È difficile perché molti preferiscono tenerle vuote l’inverno per chiedere prezzi folli nei mesi estivi. Così non hanno problemi di liberare la casa
Mi fanno morire è una parlata genovese con l accento sardo fantastici w la Liguria w i sardi
L' isola di Sant'Antioco detiene anche un primato mondiale , essendo un'isola di così piccole dimensioni non è facile ospitare a pochi km di distanza due comunità in due comuni distinti con etnia lingua cultura tradizioni completamente diverse , una sarda e una ligure , Sant'Antioco e Calasetta.
Essendo io del Sulcis ma di una località sardofona , avendo anche parenti a Calasetta e data la vicinanza, ho potuto constatare come un sardo che va a vivere a Calasetta o Carloforte diventi poi tabarchino anche nel linguaggio nel tempo , viceversa i tabarchini una volta che si trasferiscono nei paesi sardofoni diventano sardi . Conosco sardi dei paesi vicini che portano cognomi tabarchini e parlano sardo ormai da generazioni, Biggio Armeni ecc , viceversa conosco tabarchini che portano cognomi sardi come Cabras ad es . e parlano ligure .
Stupendo!!!!!. Caspita Mike, espatriato in Sardegna, ma fondamentalmente a casa tua. E' starno sapere che in due luoghi molto distanti, si possa essere uniti da una lingua, e amicizia.
Bravo Mike, e complimenti a tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di questo progetto.
Meraviglioso
Una mescolanza di dialetti liguri dalle coste a tutto l'entroterra compreso l'oltregiogo.
Non perdete questa stupenda tradizione del dialetto perché è una bella forma di cultura : complimenti.
Grandissimi, c'è da prendere esempio da loro come comunità! Viva ü Tabörchin!
Dagghe mike ❤
Quelli de Carloforte e Cadasedda dixan "zenaize", "maize" e atre parolle coscì comme niatri inta Valle Borbeia (AL - Otrazovo - Oltregiogo), e gh'an anche a "ò" comme in "belinòta"!!! E vegnivan da Pegi....
Spettacolo, questo misto di dialetti era incantevole e pieno di storia. Grazie ❤
A Pegli c'e' Piazzetta Tabarca sul lungomare
Belissimo , mi hai fatto emozionare
Viva Calasetta , Sant Antioco, la Sardegna, la Corsica e tutti i dialetti che significano IDENTITÀ
Fantastico questo video è che bella la canzone finale
Bravissimiiii.. preservare le lingue degli Avi.. e giusto e importantissimo.. 👍👍👋👋🙋
Grande Mike come sempre......
Che spettacolo ❤
Il tabarchino, specie di Calasetta, ha delle pronuncie sulle vocali chiuse (la A chiusa come la O) come nel basso Piemonte..Novi, Serravalle e Val Borbera, dove comunque hanno origini liguri.
Bravo Mike, geniale merita successo e fortuna
Troppo bello 👏👏👏
Che figata ❤
Belin che forte! Avanti!
Sei forte, Frè!! Mi hai fatto venir voglia di imparare il Tabarchino 😲 E Non vedo l'ora di vedere la puntata di Carloforte!!
Grande fre! Graçie de cheu. W Calasetta
Bravo bel video . Commento così, ❤️
Come sempre una bella iniziativa x il dialetto.Complimenti
Grazie! Dovrebbero far studiare il dialetto nelle scuole. Un patrimonio che si perde.
Braviscimo Mike! E son contento che e teu cansoìn son conosciüe da-i zóveni anche lì a Carloforte e Cadasedda! Vanni avanti coscì!
Graçie de cheu! Grande
Grande Mike!!!! Continua così! Viva le tradizioni, un patrimonio da tutelare. Ciao un abbraccio, ti aspettiamo ancora a Calasetta
Grazie a voi, o l'é de longo 'n piaxei! 'N abrasso
.........................adesso pegi!!!!!!!!.....................
spettacolo
Grazie e complimenti!
mamma mia uovo😂
grande!
Grande Mike, t’è fetu dôvea in bellu travaggiu. Emmu da prumóve delungu i peculiaritè de nostre zône e suviatüttu u nostru dialéttu.
Se ti vö scrive in Tabarkin o in Zeneize o inte 'n atro dialetto ligure, amìa Wikipedia ligure a lij.wikipedia.org/wiki/Pagina_prinçipâ
me piaxe
Curioso che quando parlano italiano si sente l’accento sardo mentre in tabarchino no.
A parte qualche espressioni ho un pò la stessa cosa.
In italiano ho un accento praticamente completamente diverso che in nizzardo dove parlo in maggiore parte come la mia grande nonna al piemonte meridionale.
Con qualche influenze liguri e portoghesi ( vicino con le parole d'italia settenterionali ) e corsi per momenti.
Complimenti Mike per il servizio.
Non ci siamo incontrati per miei problemi di salute, ma ti seguo tramite Pino. 💪
Graçie a tîe, spero avremo occasione di incontrarci in futuro
mia mamma è di Sant'antioco ma da piccola si è trasferita a genova e vedere che si parla il genovese lì è bellissimo
❤🌅⚓⛵
💋💋💋💋
belin che forte sto zeneixe imbastardiu
questo genovese sbagliato è fantastico
Sarebbe più giusto dire pegliese, di 500 anni fa
Ma come ti è venuta l'idea? È geniale! 😊
Grazie mille Giò, ho avuto la fortuna di conoscere Calasetta da piccolo, grazie a uno zio originario di lì. Mi ha sempre colpito l'amore dei tabarchini verso la loro lingua, è stato un insegnamento che mi ha ispirato anche nelle composizioni musicali. 'N abrasso
Che strano sentire parlare un genovese "storpiato", con cadenza Sarda 😂❤❤❤
È il tabarchino, nella variante di Calasetta, lui e il genovese sono parenti stretti che si sono allontanati 500 anni fa, ma non si sono mai dimenticati. Anche se forse i genovesi avrebbero da imparare dai tabarchini e dal loro amore verso la lingua dei loro avi.
Mi spiace leggere certi commenti, dettati forse dalla poca conoscenza della storia.
Il tabarchino è una lingua, con tanto di grammatica (vedi Fiorenzo Toso), con le 2 varianti calasettano carlofortino.
Se i genovesi si spostassero verso il savonese, sentirebbero lo stesso modo di parlare di Calasetta.
Non è un genovese storpiato, ma un ligure antico conservato nei secoli, con alcune influenze tunisine.
Grazie per questo commento. Conoscere la storia permette di capire molto più in profondità la lingua, le radici e la cultura di qualunque comunità. A volte alcune persone tendono a voler categorizzare tutto in base a quello che conoscono, ma ampliare la conoscenza permette di essere più accurati e rispettosi di ciò che ci caratterizza.
Mai Ben! O me fa venî o redato a sentî ste personn-e.. mavegoiso!
Mike, ma ti o sê che ghe anche una comunitê a bunifaçio in Corsega che se ciamma “Digghe de Scie” pe mantenî a lengoa de reixe liguri.. oua te metto o link
Grande Daniele, che bello! Graçie
Non si può leggere "genovese storpiato" perché è assolutamente scorretto. I Tabarchini sono lontani dalla terra di origine da 500 anni. La loro lingua si è evoluta sulle basi del genovese di allora, che era probabilmente molto simile ai dialetti delle riviere di oggi. I dialetti rivieraschi sono infatti più conservativi del genovese che invece ha avuto grosse evoluzioni nei secoli. Tuttavia non è nemmeno corretto dire che i Tabarchini parlino il Pegliese del 500. I contatti con Genova e la Liguria non si sono mai interrotti e la lingua Tabarchina ha seguito l'evoluzione della lingua madre. Quello che scrivo non è farina del mio sacco, ma cose lette su opere di linguisti come il Professor Toso.
E in ogni caso siamo fieri di questo legame che è forse unico al mondo. Non credo esistano molti altri casi di comunità che vivono in territori dove si parla una lingua diversa che abbiano conservato un legame così forte con le terre d'origine. Viva Calasetta e Carloforte! E viva i genovesi nel mondo!
Sono stati veramente bravi a riuscire a preservare la loro cultura e lingua , in un luogo come la Sardegna dove la sua cultura e lingua sono fortemente radicate e soprattutto c'è stata da sempre una buona convivenza e un rispetto reciproco.
Quando due parlate sono intercomprensibili tantoché i due interlocutori riescono a capirsi senza l'uso di strumenti ( libri o traduttori ) significa che è la stessa lingua.
Lo dico per chi cerca il pelo nell' uovo perché lo scopo di una lingua è comunicare dunque, se non ci sono problemi di comunicazione, è la stessa lingua.
E u gh'eia ascí ün du Portu
Inte l'11
comq la cadenza sarda si sente... e per fortuna
Come è possibile che certe parole hanno la cadenza del monferrato?
Eh, sarebbe da approfondire l'argomento. Comunque so che un buon numero di piemontesi si era insediato in quella zona, introducendo anche la viticoltura e producendo il vino che poi sarebbe diventato il Carignano del Sulcis
@@MikefCCiao sono del Sulcis , si in effetti il paese è stato fondato dai liguri quindi la lingua cultura e tradizioni sono liguri come Carloforte, qui però arrivarono anche un certo numero di piemontesi, che coltivarono i vitigni , il vitigno però qui nel Sulcis è nell'arcipelago c'era già , autoctono della zona e in sardo si chiama axin' e ispania ( uva di Spagna ) con i piemontesi poi il nome del vitigno è stato cambiato in Carignano del Sulcis.
Grazie mille @@Kentzenexi8807
Largo Calasetta a pegli ❤ quanta storia ❤
Ciao Mike....lo sai che anche in alta Val di Taro, (Borgo val di Taro,provincia di Parma) , parlano in zeneize? Lingua, cucina e tradizioni liguri..perché non ci fai un salto?
Sarebbe molto interessante, sia dal punto di vista storico, sia da quello linguistico, lo aggiungo alla lista dei posti da visitare, grazie!
Quanto costano gli affitti da quelle parti?
Dall’inverno all’estate ci sono differenze sostanziose
@@thais1964 Si ma dicevo per viverci non per farci le vacanze
@@obulus1 se trovi un contratto annuale tra i 400 ed i 500 lo trovi. Non una villa però. È difficile perché molti preferiscono tenerle vuote l’inverno per chiedere prezzi folli nei mesi estivi. Così non hanno problemi di liberare la casa
@@thais1964 Grazie per la info. Beh allora vuol dire che i proprietari sono proprio brutti se fanno così. Anche se li capisco.
@@obulus1 succede in tutte le località turistiche, non solo in Sardegna credo
❤ in questo video è spiegata bene la storia dei Tabarchini:
th-cam.com/video/Ky21jBcOGpI/w-d-xo.html