Per fortuna non è sempre così, ci sono insegnanti che cercano di stimolare il senso critico e di infondere negli alunni il coraggio e la conoscenza. Molto spesso, al contrario, ci troviamo alunni sfiduciati, insofferenti, indifferenti e grazie a tanti bravi docenti che vengono fuori talenti e passioni. Grazie comunque per questa riflessione.
Nuova iscritta, ho un canale di arte dove parlo anche delle problematiche degli artisti, e ho toccato a volte questo tema, della scuola e di quanto non resca ad evolversi veramente sviluppando le reali capacità dei ragazzi, i talenti, ma mettendo una scala di valori imposta dall'alto. I tuoi video dovrebbero andare virali!
Buongiorno, in questo video si fanno commenti perentori sulla Scuola come se si possedesse una verità assoluta. Si è mai insegnato in una Scuola? Se questa Scuola assolutamente non va bene, quale Scuola va bene? Quale Scuola non distrugge l'individuo? Sentiamo...
Tutto vero, sottoscrivo al 100%!! Il problema è trovare una valida alternativa, cosa non semplice, dato che andrebbe trovata per ogno individuo... 🤷♂️
Non è obbligatoria la scuola per un certo numero di anni ma l'istruzione: questo permette di apprendere tramite l'istruzione parentale o homeschooling . Un problema è anche quello di chi fa homeschooling in un modo castrante come quello della scuola o peggio....
In realtà le ultime linee guida spingono per favorire una conoscenza autocostruita da parte degli allievi, con elaborati propri da presentare da parte degli allievi, in modo che siano stimolati a prepararsi da soli, induzione alla conoscenza
Una cosa è certa: se ci fosse stata la scuola italiana anticamente non avremmo mai avuto un Leonardo da Vinci o Giacomo Leopardi. Non a caso oggi la scuola sforna delle emerite capre.
A scuola ho smesso di andarci a 13 anni, e prima di smettere erano più le volte che non ci andavo...adesso ho 43 anni e non mi pento, ho lavorato e imparato cose più utili. Sicuramente quando scrivo, la grammatica non mi è amica...ma nella vita reale nessun problema. Non ho figli ma se li avessi non li manderei a scuola, a meno che...non lo volessero loro. E importante studiare, ma per conto proprio... farlo in quel contesto fa più male che bene. Ovviamente conosco anche laureati intelligenti...esistono le eccezioni
il colmo è che proprio la scuola dovrebbe essere contenta di gente che porta altre idee, altrimenti non cresce. valutarle senza pregiudizi è l'unico modo che ha per migliorarsi.
Abituare la persona a rispettare delle regole non lo ritengo diseducativo, in quanto per vivere in comunità ciascuno deve imparare a moderare il proprio desiderio, per dare spazio anche a quello dell’altro. Non trovo negativo nemmeno che si insegni a rispettare una gerarchia, in quanto le società umane sono strutturate così, dalla notte dei tempi. Sono invece molto d’accordo sul discorso dell’indottrinamento ideologico a cui si viene sottoposti. In un’età in cui si è estremamente plastici e manipolabili, incapaci di difendersi. Credo però che non sia un problema solo scolastico, da insegnante penso che i miei alunni imparano molto più da Netflix, dai vari idoli “musicali” o influencer che seguono, che da me docente cinquantenne… I media odierni agiscono un lavaggio del cervello potentissimo, la scuola è semplicemente una sirena in più fra le tante che vanno in una sola direzione.
Sei un grande Mi piacerebbe capire come stai allevando i tuoi figli che ovviamente dandranno a scuola. Sarebbe bello vedere un video su questo tema ...Diventerebbero così una guida ...
Ciao Selvaggia. Purtroppo non posso fare molto per i miei figli. Se non dare troppa importanza al loro andamento scolastico. Che almeno non sentano il peso delle ansie del genitore. La vita è altro
E' una critica vicina a quella che fanno le societa' nordiche a paesi come l'Italia (ma non solo), e non a caso le scuole scandinave vengono prese a modello per un insegnamento piu' a misura d'uomo. Io pero' non sono convinto totalmente, la scuola classica non fornisce solo un titolo, fornisce anche una serie di nozioni che il ragazzo non riuscirebbe ad appredere, a meno di non essere seguito da un tutore personale. Ma la scuola ha anche capacita' formativa, mentre le moderne scuole libere incentrate sulle passioni individuali finiscono per assecondare anche i difetti dell'allievo. Insomma, critiche non da buttare ma nemmeno da prendere come oro colato.
Mi sembra un commento provocatorio, utile alla riflessione, ma non completamente vero nella declinazione data. La vita della collettiità è per forza determinata da restrizioni ed è anche vero che chi sta in età evolutiva deve essere in grado di correre meno rischi possibili nei confronti di una realtà che talvolta è spietata.
A scuola, a volte, si incontrano veri maestri che non insegnano come pensano, ma mostrano la loro passione, è questa ciò insegna, ciò che ispira; ma forse è un caso, ed io quel caso l’ho incontrato proprio a scuola. Un luogo, un punto di ritrovo, fatto di persone che hanno un compito, chi di insegnare, chi di imparare, entro tentati limiti imposti, che la sovrabbondanza spirituale che è in noi supera in volo
Chiarisco, perché chi non la vive può non capire. La campanella non è una vuota regola, ma sancisce il momento in cui il ragazzo passa dalla tutela della famiglia a quella della scuola e viceversa. Ricordo che stiamo parlando della tutela dei minori e che per l'insegnante vale la presunzione di colpevolezza davanti al giudice dei minori, in caso d'incidente. I ragazzi devono essere sempre sotto il controllo del professore, altrimenti scatta l'omissione di vigilanza. Fino alla terza media almeno, i ragazzi hanno anche bisogno di un ordine semplice, perché le regole sono anche delle coordinate che danno sicurezza. Le sequenze ordinate sono strutturanti. Anche in famiglia i ragazzi hanno, si spera, delle regole e degli orari. Quando non le hanno ti ritrovi con un problema a scuola, magari hai un ragazzo che si addormenta sul banco. I ragazzi non occupano sempre lo stesso posto. La didattica spesso prevede dei cambi oppure la formazione di gruppi. Gli alunni possono chiedere abbinamenti con altri compagni e di solito la loro richiesta viene soddisfatta. Comunque i posti si cambiano più volte durante l'anno , per evitare che si formino localmente delle dinamiche fisse che comporterebbero una limitazione alle relazioni col resto della classe. Sono previsti numerosi laboratori/ esperienze in cui piccoli gruppi possono lasciare la classe e ritrovarsi in un posto diverso, magari con studenti di altre classi. Si può fare attività didattica in giardino. In preparazione di giochi o prove particolari, si prelevano alcuni studenti per classe. Infine sono aumentate le uscite da scuola didattico e formativo fuori dalla scuola, oltre agli interventi esterni da parte di personale qualificato, come psicologi, artisti, scienziati, magistrati, docenti inglesi, francesi, associazioni o enti come Emergency o l'ESA, ecc. Tutte queste cose vanno organizzate e richiedono molto impegno e anche fondi. Forse si può fare di più, ma occorrono più personale e più risorse economiche. Se la Danimarca fa di più e di meglio possiamo essere certi che ha più soldi per la scuola D'altra parte piccoli alunni di una scuola italiana sono in media 20, mentre in un paese povero possono essere 40.
Ok, posso condividere il fatto che la scuola, le istituzioni e la società per certi versi ci limitino ma qual'è l'alternativa che proponi? Personalmente apprezzo la scuola steineriana ma essa stessa orienta i bambini, dunque?
L'alternativa sarebbe una scuola dove vengono rispettate le libertà dell'individuo. Dove si lavora per rendere le persone libere e non inquadrate. Non rese "utili" a portare aventi un'idea di progresso che fa acqua da tutte le parti. Una scuola che insegni ad avere coraggio e tirare fuori la parte migliore di sé. E non a ritagliarsi un posto per sopravvivere. Mi rendo conto che detto così è molto astratto. Ma si può assolutamente rendere concreto. Andrebbe argomentato bene. Non bastano poche righe.
@@albertomelari Sì, ma nel concreto? Come, materialmente, rispetta di più la libertà dell'individuo la scuola che hai in mente? Come, materialmente, insegna il coraggio? Inoltre, per pura curiosità: in che senso la scienza che non si studia a scuola (Intesa, ovviamente, anche come università) è scienza?
Che parole sacrosante!
Per fortuna non è sempre così, ci sono insegnanti che cercano di stimolare il senso critico e di infondere negli alunni il coraggio e la conoscenza. Molto spesso, al contrario, ci troviamo alunni sfiduciati, insofferenti, indifferenti e grazie a tanti bravi docenti che vengono fuori talenti e passioni. Grazie comunque per questa riflessione.
Nuova iscritta, ho un canale di arte dove parlo anche delle problematiche degli artisti, e ho toccato a volte questo tema, della scuola e di quanto non resca ad evolversi veramente sviluppando le reali capacità dei ragazzi, i talenti, ma mettendo una scala di valori imposta dall'alto. I tuoi video dovrebbero andare virali!
Buongiorno, in questo video si fanno commenti perentori sulla Scuola come se si possedesse una verità assoluta. Si è mai insegnato in una Scuola? Se questa Scuola assolutamente non va bene, quale Scuola va bene? Quale Scuola non distrugge l'individuo? Sentiamo...
Tutto vero, sottoscrivo al 100%!!
Il problema è trovare una valida alternativa, cosa non semplice, dato che andrebbe trovata per ogno individuo... 🤷♂️
Mi piacerebbe essere una tua allieva!! I tuoi allievi sono fortunati!! Sei un anarchico artista!
Susy Kiko, non ho allievi. Faccio solo video.
Anarchico invece lo sono.
Non è obbligatoria la scuola per un certo numero di anni ma l'istruzione: questo permette di apprendere tramite l'istruzione parentale o homeschooling . Un problema è anche quello di chi fa homeschooling in un modo castrante come quello della scuola o peggio....
Ci convincerà a chiamare le nostre passioni o talenti con quella bruttissima parola chiamata "hobby"
esatto! Hai detto benissimo
@@albertomelari sono contento che sei d'accordo con me, ciao Alberto!
In realtà le ultime linee guida spingono per favorire una conoscenza autocostruita da parte degli allievi, con elaborati propri da presentare da parte degli allievi, in modo che siano stimolati a prepararsi da soli, induzione alla conoscenza
Una cosa è certa: se ci fosse stata la scuola italiana anticamente non avremmo mai avuto un Leonardo da Vinci o Giacomo Leopardi. Non a caso oggi la scuola sforna delle emerite capre.
Sei un Grande!!
😜
A scuola ho smesso di andarci a 13 anni, e prima di smettere erano più le volte che non ci andavo...adesso ho 43 anni e non mi pento, ho lavorato e imparato cose più utili. Sicuramente quando scrivo, la grammatica non mi è amica...ma nella vita reale nessun problema. Non ho figli ma se li avessi non li manderei a scuola, a meno che...non lo volessero loro. E importante studiare, ma per conto proprio... farlo in quel contesto fa più male che bene. Ovviamente conosco anche laureati intelligenti...esistono le eccezioni
il colmo è che proprio la scuola dovrebbe essere contenta di gente che porta altre idee, altrimenti non cresce. valutarle senza pregiudizi è l'unico modo che ha per migliorarsi.
siamo ben lontani ...
Abituare la persona a rispettare delle regole non lo ritengo diseducativo, in quanto per vivere in comunità ciascuno deve imparare a moderare il proprio desiderio, per dare spazio anche a quello dell’altro. Non trovo negativo nemmeno che si insegni a rispettare una gerarchia, in quanto le società umane sono strutturate così, dalla notte dei tempi. Sono invece molto d’accordo sul discorso dell’indottrinamento ideologico a cui si viene sottoposti. In un’età in cui si è estremamente plastici e manipolabili, incapaci di difendersi. Credo però che non sia un problema solo scolastico, da insegnante penso che i miei alunni imparano molto più da Netflix, dai vari idoli “musicali” o influencer che seguono, che da me docente cinquantenne… I media odierni agiscono un lavaggio del cervello potentissimo, la scuola è semplicemente una sirena in più fra le tante che vanno in una sola direzione.
Sei un grande Mi piacerebbe capire come stai allevando i tuoi figli che ovviamente dandranno a scuola. Sarebbe bello vedere un video su questo tema ...Diventerebbero così una guida ...
Ciao Selvaggia. Purtroppo non posso fare molto per i miei figli. Se non dare troppa importanza al loro andamento scolastico. Che almeno non sentano il peso delle ansie del genitore. La vita è altro
Applausi!!!!
E' una critica vicina a quella che fanno le societa' nordiche a paesi come l'Italia (ma non solo), e non a caso le scuole scandinave vengono prese a modello per un insegnamento piu' a misura d'uomo. Io pero' non sono convinto totalmente, la scuola classica non fornisce solo un titolo, fornisce anche una serie di nozioni che il ragazzo non riuscirebbe ad appredere, a meno di non essere seguito da un tutore personale. Ma la scuola ha anche capacita' formativa, mentre le moderne scuole libere incentrate sulle passioni individuali finiscono per assecondare anche i difetti dell'allievo.
Insomma, critiche non da buttare ma nemmeno da prendere come oro colato.
Tutti i miei problemi sono nati a scuola. 😭
Mi sembra un commento provocatorio, utile alla riflessione, ma non completamente vero nella declinazione data. La vita della collettiità è per forza determinata da restrizioni ed è anche vero che chi sta in età evolutiva deve essere in grado di correre meno rischi possibili nei confronti di una realtà che talvolta è spietata.
Si impara anche a ripetere pappardelle a pappagallo invece di azionare il cervello.
si prende un buon voto ad un'interrogazione. Imparare qualcosa è un'altra cosa.
@@albertomelari adoperare il senso critico è tutta un'altra cosa.
@@marywhites89 è vero
A scuola, a volte, si incontrano veri maestri che non insegnano come pensano, ma mostrano la loro passione, è questa ciò insegna, ciò che ispira; ma forse è un caso, ed io quel caso l’ho incontrato proprio a scuola. Un luogo, un punto di ritrovo, fatto di persone che hanno un compito, chi di insegnare, chi di imparare, entro tentati limiti imposti, che la sovrabbondanza spirituale che è in noi supera in volo
Chiarisco, perché chi non la vive può non capire. La campanella non è una vuota regola, ma sancisce il momento in cui il ragazzo passa dalla tutela della famiglia a quella della scuola e viceversa. Ricordo che stiamo parlando della tutela dei minori e che per l'insegnante vale la presunzione di colpevolezza davanti al giudice dei minori, in caso d'incidente. I ragazzi devono essere sempre sotto il controllo del professore, altrimenti scatta l'omissione di vigilanza.
Fino alla terza media almeno, i ragazzi hanno anche bisogno di un ordine semplice, perché le regole sono anche delle coordinate che danno sicurezza. Le sequenze ordinate sono strutturanti. Anche in famiglia i ragazzi hanno, si spera, delle regole e degli orari. Quando non le hanno ti ritrovi con un problema a scuola, magari hai un ragazzo che si addormenta sul banco.
I ragazzi non occupano sempre lo stesso posto. La didattica spesso prevede dei cambi oppure la formazione di gruppi. Gli alunni possono chiedere abbinamenti con altri compagni e di solito la loro richiesta viene soddisfatta. Comunque i posti si cambiano più volte durante l'anno , per evitare che si formino localmente delle dinamiche fisse che comporterebbero una limitazione alle relazioni col resto della classe.
Sono previsti numerosi laboratori/ esperienze in cui piccoli gruppi possono lasciare la classe e ritrovarsi in un posto diverso, magari con studenti di altre classi. Si può fare attività didattica in giardino. In preparazione di giochi o prove particolari, si prelevano alcuni studenti per classe. Infine sono aumentate le uscite da scuola didattico e formativo fuori dalla scuola, oltre agli interventi esterni da parte di personale qualificato, come psicologi, artisti, scienziati, magistrati, docenti inglesi, francesi, associazioni o enti come Emergency o l'ESA, ecc.
Tutte queste cose vanno organizzate e richiedono molto impegno e anche fondi. Forse si può fare di più, ma occorrono più personale e più risorse economiche.
Se la Danimarca fa di più e di meglio possiamo essere certi che ha più soldi per la scuola
D'altra parte piccoli alunni di una scuola italiana sono in media 20, mentre in un paese povero possono essere 40.
Ok, posso condividere il fatto che la scuola, le istituzioni e la società per certi versi ci limitino ma qual'è l'alternativa che proponi? Personalmente apprezzo la scuola steineriana ma essa stessa orienta i bambini, dunque?
L'alternativa sarebbe una scuola dove vengono rispettate le libertà dell'individuo. Dove si lavora per rendere le persone libere e non inquadrate. Non rese "utili" a portare aventi un'idea di progresso che fa acqua da tutte le parti.
Una scuola che insegni ad avere coraggio e tirare fuori la parte migliore di sé. E non a ritagliarsi un posto per sopravvivere.
Mi rendo conto che detto così è molto astratto. Ma si può assolutamente rendere concreto. Andrebbe argomentato bene. Non bastano poche righe.
@@albertomelari Sì, ma nel concreto? Come, materialmente, rispetta di più la libertà dell'individuo la scuola che hai in mente? Come, materialmente, insegna il coraggio? Inoltre, per pura curiosità: in che senso la scienza che non si studia a scuola (Intesa, ovviamente, anche come università) è scienza?
@@albertomelari Sì, molto astratto... e soprattutto detto da uno che in certe classi non so quanto sopravvivrebbe .
Quindi, in concreto, cosa si dovrebbe fare?