Io attualmente frequento il politecnico di Milano e devo dire che nonostante non penso che il nome debba influire per quella che è stata la mia esperienza nella ricerca del lavoro il nome dell’università non ha assolutamente fatto tutto ma ha sicuramente aiutato.
Ciao sì sono d’accordo, più che altro aiuta perché vieni considerato più di altri che hanno fatto università meno importanti, però poi l’assunzione non dipende da quello secondo me. Poi penso che per studenti di ingegneria ad esempio il nome dell’università possa essere più importante perché rispetto ad altre facoltà come economia si fanno meno cose extra in media.
@@filippoorifici scusa in che senso è piu importante in nome a ingegneria ? non dovrebbe essere il contrario con economia? io personalmente tra padova e politecnici non vedo sta gran differenza
Ciao Andrea, nel senso che gli studenti di ingegneria di solito fanno meno cosa extra oltre al classico percorso accademico e quindi il nome dell’università e la media possono essere più importanti perché non ci sono molti altri elementi su cui poter valutare. Poi si tra Padova che è comunque considerata bene per ingegneria e un politecnico hai ragione non dovrebbe esserci molta differenza.
Sisi ma il senso non era quello. Cioè tu intendi che tra Bocconi/Luiss e le altre università c’è più differenza che non tra il Politecnico e altre. Io però non intendevo questo, intendevo che per chi fa economia il nome dell’università può contare meno perché di solito oltre al percorso accademico (voti e nome dell’uni) vengono valutate tante altre cose.
Ciao Filippo, premetto che secondo me hai fatto un ottimo ragionamento e deve essere applicato quando si frequentano università di un certo prestigio. Per andare oltre sull’argomento, secondo me purtroppo, proprio come dici tu, risulta essenziale per poter provare a farsi notare dai recuriter frequentare queste università. Di certo non sarà solo il nome scritto sul curriculum a farci assumere, ma probabilmente senza di quello non si avrà neanche mai la possibilità di dimostrare il proprio valore. Essendo quindi l’università prestigiosa la base, penso che comunque un ragazzo che si è impegnato al massimo in una università meno prestigiosa (e quindi avendo messo lo stesso impegno di un top performer in una target) avrà probabilmente meno possibilità di un altro che invece non risulta nel top percentile in un’università prestigiosa. Con questo vorrei dire che l’impegno si è fondamentale, ma deve essere circondato dal contesto giusto. Penso tu possa essere d’accordo con quello che dico.
Ciao Jacopo, sì sono assolutamente d’accordo. Il video serviva appunto a chiarire come queste università siano spesso necessarie ma quasi mai sufficienti.
Discorso abbastanza complesso, parlo per me che sono in magistrale di computer engineering a Padova: il nome dell'università conta comunque, se Deloitte deve assumere a Padova 5 informatici junior la prima cosa che farà (per testimonianza mia e di colleghi universitari) sarà tempestare di mail i neo laureati o similari di Padova. Questo perchè, per ora, nel campo informatico comunque c'è un rapporto bilanciato tra domanda e offerta e, se hai un'azienda su padova che ha un'ottima università, sei sicuro che da lì in media uscirà gente che ti può servire. Ora, studiare ingegneria informatica a padova ti assicura un posto di lavoro in chissà che mega azienda incredibile? No. Ma, rispetto al 95 percento degli altri universitari italiani, almeno sai di poter essere appetibile. Il punto è che la facoltà e il nome dell'uni (oltre al voto di laurea) scelti sono parametri abbastanza oggettivi che il 18enne indeciso può utilizzare per capire se, a livello lavorativo, la sua scelta universitaria ha senso. Tutto il resto, la personalità, quello che fai fuori dall'uni, se sei fortissimo come sottopunta a calcio, è tutto relativo, puoi trovare l'azienda che sta proprio cercando te che hai fatto 6 mesi di computer vision in tibet o puoi trovare l'azienda che non vuole il sottopunta ma vuole il terzino di spinta per finire la squadra di calcetto, dipende tutto troppo dalla singola situazione. L'unica certezza, almeno in teoria, è che tutte le aziende, da un profilo junior, apprezzeranno maggiormente un candidato di una facoltà di un certo tipo proveninente da una top università. E soprattutto, questo succede perchè la realtà è che a 23-24-25 anni un ingegnere, per esempio, non potrà avere chissà che curriculum. Se studi in università non è che puoi fondare una start-up e andare su marte nel frattempo. Magari avrai due o tre cose si, ma niente di assurdo. Certo, ad economia magari è un discorso diverso ma anche la, uno studente universitario di economia non è che nel frattempo possa avere fatto chissà cosa. Poi è chiaro che stiamo parlando di persone "normali", se uno a 12 anni si scopre genio dell'informatica e a 19 ha 300 app progettate e pubblicate su github ovvio che sarà appetibile senza l'uni, ma parliamo di quanta gente? 3 persone? In ultimo, le aziende, nella forma dei recruiter, spesso non hanno manco idea di chi stanno cercando, metà dei post su linkedin sono chiaramente messi in piedi da incompetenti cronici, da quel tipo di gente che pensa di poterti psicoanalizzare in base a come rispondi a tre domandine su zoom. E anche lì, un conto è convincere un recruiter ad assumerti perchè sei bello e simpatico, un altro conto è avere preso 110L al PoliMI e non essere preso per le lune della tipa. Nel primo caso, puoi avere torto tu come l'altra parte, nel secondo caso, per profili junior, è l'azienda che dovrebbe iniziare a ripensare come assume.
Ciao, grazie per il commento ben argomentato. In realtà sono d’accordo praticamente su tutto soprattutto se si parla di facoltà come quella che fai tu, appunto perché come dici tu è difficile che ci sia molto altro su cui valutare un candidato se non media e nome dell’università. Economia peró secondo me è un discorso diverso e spesso non interessa troppo la media o il nome dell’università se poi non hai fatto nient’altro, nessuna esperienza all’estero, nessuna internship, nessun progetto, ne nulla. Come sempre non si dovrebbe generalizzare e ciò che vale in certi contesti può non valere del tutto in altri. Il video è ovviamente indirizzato maggiormente a studenti di economia, come si può desumere dalle aziende e dalle università scelte in copertina. Comunque appunto sono d’accordo con te e ti ringrazio per aver ampliato il discorso.
Pensi che una laurea triennale in economia + master in business school rankata in corporate (in Italia), fornisca requisiti sufficiente per potersi candidare a un ruolo analyst di investment bank? O serve necessariamente la magistrale per quei ruoli?
Bisognerebbe capire se il tuo obiettivo è entrare in una banca “prestigiosa” o in una qualsiasi e cosa intendi tu con “master”, perché all’estero master vuol dire magistrale.
Dai prezzi probabilmente ti riferisci più agli MBA, e non sono così tanto informato su questo tema perché di solito si fa l’MBA più avanti della carriera, però penso non sia molto diverso.
@filippoorifici sisi mi riferivo a quelli, ce ne sono alcuni con percentuali altissime di chi riceve offerte con ral elevate, ma mi dovrei informare anch'io
Ho rifiutato UCD e Bocconi per fare la Bologna Business School, nella mia città senza dover pagare affitti resta comunque prestigiosa e troverò un buon lavoro secondo te? sono in ambito HR, chiaramente meno delle altre
Scusami ma se come dici hai rifiutato UCD e Bocconi e hai fatto teoricamente una scelta ponderata perché dovresti chiedere a uno studente su youtube se troverai lavoro. Come se poi fosse un oracolo.
La scelta di UCD ha senso se vuoi cambiare paese e lavorare in Irlanda, ma se a te interessa solo trovare un buon lavoro anche in Italia non penso ci sia molta differenza relativamente a questo.
@@filippoorifici secondo te quindi il fare un master Italiano preclude molto un eventuale trasferimento all'estero? perché a Dublino ci sono stato ma, oggi non mi ci trasferirei, tra 10 anni chissà però
No beh di precluso non c’è nulla, se si fa la magistrale all’estero è sicuramente più facile iniziare la carriera fuori, però non ti è precluso soprattutto se sai la lingua.
Io attualmente frequento il politecnico di Milano e devo dire che nonostante non penso che il nome debba influire per quella che è stata la mia esperienza nella ricerca del lavoro il nome dell’università non ha assolutamente fatto tutto ma ha sicuramente aiutato.
Ciao sì sono d’accordo, più che altro aiuta perché vieni considerato più di altri che hanno fatto università meno importanti, però poi l’assunzione non dipende da quello secondo me.
Poi penso che per studenti di ingegneria ad esempio il nome dell’università possa essere più importante perché rispetto ad altre facoltà come economia si fanno meno cose extra in media.
@@filippoorifici scusa in che senso è piu importante in nome a ingegneria ? non dovrebbe essere il contrario con economia?
io personalmente tra padova e politecnici non vedo sta gran differenza
Ciao Andrea, nel senso che gli studenti di ingegneria di solito fanno meno cosa extra oltre al classico percorso accademico e quindi il nome dell’università e la media possono essere più importanti perché non ci sono molti altri elementi su cui poter valutare.
Poi si tra Padova che è comunque considerata bene per ingegneria e un politecnico hai ragione non dovrebbe esserci molta differenza.
@@filippoorifici non dovrebbe essere per economia di piu ? tipo una statale confrontata con bocconi o luiss ad esempio ?
Sisi ma il senso non era quello.
Cioè tu intendi che tra Bocconi/Luiss e le altre università c’è più differenza che non tra il Politecnico e altre.
Io però non intendevo questo, intendevo che per chi fa economia il nome dell’università può contare meno perché di solito oltre al percorso accademico (voti e nome dell’uni) vengono valutate tante altre cose.
Ciao Filippo, premetto che secondo me hai fatto un ottimo ragionamento e deve essere applicato quando si frequentano università di un certo prestigio. Per andare oltre sull’argomento, secondo me purtroppo, proprio come dici tu, risulta essenziale per poter provare a farsi notare dai recuriter frequentare queste università. Di certo non sarà solo il nome scritto sul curriculum a farci assumere, ma probabilmente senza di quello non si avrà neanche mai la possibilità di dimostrare il proprio valore. Essendo quindi l’università prestigiosa la base, penso che comunque un ragazzo che si è impegnato al massimo in una università meno prestigiosa (e quindi avendo messo lo stesso impegno di un top performer in una target) avrà probabilmente meno possibilità di un altro che invece non risulta nel top percentile in un’università prestigiosa. Con questo vorrei dire che l’impegno si è fondamentale, ma deve essere circondato dal contesto giusto. Penso tu possa essere d’accordo con quello che dico.
Ciao Jacopo, sì sono assolutamente d’accordo.
Il video serviva appunto a chiarire come queste università siano spesso necessarie ma quasi mai sufficienti.
Bravo Filo, bel video, come dici tu ci sono assolutamente altri enne-mila fattori da considerare
Grazie mille Andre 🙏🏻
Discorso abbastanza complesso, parlo per me che sono in magistrale di computer engineering a Padova:
il nome dell'università conta comunque, se Deloitte deve assumere a Padova 5 informatici junior la prima cosa che farà (per testimonianza mia e di colleghi universitari) sarà tempestare di mail i neo laureati o similari di Padova. Questo perchè, per ora, nel campo informatico comunque c'è un rapporto bilanciato tra domanda e offerta e, se hai un'azienda su padova che ha un'ottima università, sei sicuro che da lì in media uscirà gente che ti può servire.
Ora, studiare ingegneria informatica a padova ti assicura un posto di lavoro in chissà che mega azienda incredibile? No. Ma, rispetto al 95 percento degli altri universitari italiani, almeno sai di poter essere appetibile.
Il punto è che la facoltà e il nome dell'uni (oltre al voto di laurea) scelti sono parametri abbastanza oggettivi che il 18enne indeciso può utilizzare per capire se, a livello lavorativo, la sua scelta universitaria ha senso. Tutto il resto, la personalità, quello che fai fuori dall'uni, se sei fortissimo come sottopunta a calcio, è tutto relativo, puoi trovare l'azienda che sta proprio cercando te che hai fatto 6 mesi di computer vision in tibet o puoi trovare l'azienda che non vuole il sottopunta ma vuole il terzino di spinta per finire la squadra di calcetto, dipende tutto troppo dalla singola situazione. L'unica certezza, almeno in teoria, è che tutte le aziende, da un profilo junior, apprezzeranno maggiormente un candidato di una facoltà di un certo tipo proveninente da una top università.
E soprattutto, questo succede perchè la realtà è che a 23-24-25 anni un ingegnere, per esempio, non potrà avere chissà che curriculum. Se studi in università non è che puoi fondare una start-up e andare su marte nel frattempo. Magari avrai due o tre cose si, ma niente di assurdo. Certo, ad economia magari è un discorso diverso ma anche la, uno studente universitario di economia non è che nel frattempo possa avere fatto chissà cosa.
Poi è chiaro che stiamo parlando di persone "normali", se uno a 12 anni si scopre genio dell'informatica e a 19 ha 300 app progettate e pubblicate su github ovvio che sarà appetibile senza l'uni, ma parliamo di quanta gente? 3 persone?
In ultimo, le aziende, nella forma dei recruiter, spesso non hanno manco idea di chi stanno cercando, metà dei post su linkedin sono chiaramente messi in piedi da incompetenti cronici, da quel tipo di gente che pensa di poterti psicoanalizzare in base a come rispondi a tre domandine su zoom.
E anche lì, un conto è convincere un recruiter ad assumerti perchè sei bello e simpatico, un altro conto è avere preso 110L al PoliMI e non essere preso per le lune della tipa.
Nel primo caso, puoi avere torto tu come l'altra parte, nel secondo caso, per profili junior, è l'azienda che dovrebbe iniziare a ripensare come assume.
Ciao, grazie per il commento ben argomentato.
In realtà sono d’accordo praticamente su tutto soprattutto se si parla di facoltà come quella che fai tu, appunto perché come dici tu è difficile che ci sia molto altro su cui valutare un candidato se non media e nome dell’università.
Economia peró secondo me è un discorso diverso e spesso non interessa troppo la media o il nome dell’università se poi non hai fatto nient’altro, nessuna esperienza all’estero, nessuna internship, nessun progetto, ne nulla.
Come sempre non si dovrebbe generalizzare e ciò che vale in certi contesti può non valere del tutto in altri.
Il video è ovviamente indirizzato maggiormente a studenti di economia, come si può desumere dalle aziende e dalle università scelte in copertina.
Comunque appunto sono d’accordo con te e ti ringrazio per aver ampliato il discorso.
Pensi che una laurea triennale in economia + master in business school rankata in corporate (in Italia), fornisca requisiti sufficiente per potersi candidare a un ruolo analyst di investment bank? O serve necessariamente la magistrale per quei ruoli?
Bisognerebbe capire se il tuo obiettivo è entrare in una banca “prestigiosa” o in una qualsiasi e cosa intendi tu con “master”, perché all’estero master vuol dire magistrale.
@ intendo master in italia. Per me andrebbe bene anche fare M&A in big4 e poi magari con un po di esperienza in una boutique .
Ciao Filippo, in futuro potresti portare un video riguardo linkedin e su come utilizzarlo al meglio da studente di economia?
Ciao sì se capisco che può servire a molti posso portarlo
Ciao Filippo sarebbe interessante portare più contenuti sulla tua esperienza a UCD!
Concordo
Ciao Simone, grazie mille per il commento, più avanti sicuramente arriveranno più video relativi a questo
Invece per i master di un certo livello è diverso? Parlo di master da 150k/200k nelle top università statunitensi e europee
Dai prezzi probabilmente ti riferisci più agli MBA, e non sono così tanto informato su questo tema perché di solito si fa l’MBA più avanti della carriera, però penso non sia molto diverso.
@filippoorifici sisi mi riferivo a quelli, ce ne sono alcuni con percentuali altissime di chi riceve offerte con ral elevate, ma mi dovrei informare anch'io
Ho rifiutato UCD e Bocconi per fare la Bologna Business School, nella mia città senza dover pagare affitti resta comunque prestigiosa e troverò un buon lavoro secondo te? sono in ambito HR, chiaramente meno delle altre
Scusami ma se come dici hai rifiutato UCD e Bocconi e hai fatto teoricamente una scelta ponderata perché dovresti chiedere a uno studente su youtube se troverai lavoro. Come se poi fosse un oracolo.
@ Perché lui fa ucd
La scelta di UCD ha senso se vuoi cambiare paese e lavorare in Irlanda, ma se a te interessa solo trovare un buon lavoro anche in Italia non penso ci sia molta differenza relativamente a questo.
@@filippoorifici secondo te quindi il fare un master Italiano preclude molto un eventuale trasferimento all'estero? perché a Dublino ci sono stato ma, oggi non mi ci trasferirei, tra 10 anni chissà però
No beh di precluso non c’è nulla, se si fa la magistrale all’estero è sicuramente più facile iniziare la carriera fuori, però non ti è precluso soprattutto se sai la lingua.
Il nome ti fa accedere al colloquio, poi spetta alla persona mostrare competenza
Spesso neanche a quello