Caro Nico, ho 74 anni, quindi pensa quanto ho seguito i tuoi servizi di prove e letteratura non solo motociclistica. Io appartengo a questa straordinaria passione e, tuttora, quando sono su la mia 650 er6f non sono più gravato da età e gli immancabili acciacchi, ma ho ancora, grazie al fatto che mi tengo in forma e con una favolosa lucidità mentale e prontezza fisica ancora mi esercito in vari numeri acrobatici come li facevo quando vivevo a Roma negli Anni '70, ma non ho mai impennato perché lo stress meccanico è dannoso e costa. Sono nato in riva al mare ma l'ho finita in un paesino di montagna. Impazzivo per le bici e tutto ciò che era meccanica rotante, ma essendo povero e di famiglia numerosa, mi rimaneva il sogno di possedere una bici. Imparai su una bici dismessa da un mio amichetto, coi cerchi spogli e su altre prestate in rari casi e con compenso. Nel '56 mio padre acquisto', usata, una Bianchina 125 tre marce con tanto di telaio portavaligie. Lui non la sapeva portare, non capiva come usare la frizione in partenza e cambiare le marce, ma io un giorno la scavallettai e al terzo tentativo capii tutto. Sembravo nato su quella motina, che con me funzionava a meraviglia, tanto che andavo con due bidoni di lamiera da 25 litri a prelevare acqua da una sorgente ancora più su in montagna perché il paesino ne era privo. Presi la patente per la moto a Cagliari, ma di moto neanche l'ombra e neanche di bici. A Roma (1969 - 1976), con i miei pochi soldini acquistai una MV 125 cross, una Aermacchi HD 350 GS (su questa iniziai le mie acrobazie lungo la via Lanciani) e senti senti, una magnifica Laverda 750 SF 73. Ero in carriera militare, con quattro soldi, e mi privavo di tutto pur di poter andare in moto. Quel bestione lo portavo nel traffico romano come un motorino e i numeri acrobatici continuavano. Fine del sogno! Nasce il primo figlio inatteso, e per 20 anni niente moto. I miei tre figli ebbero dal triciclo e bici a iosa (io facevo la meccanica) ai motorini 50 per i due maschi. Quindi, soddisfatte le esigenze dei figli, ho acquistato una Guzzi 350 III usata. Tre freni a disco e una linea alias Harley con serbatoio e sella curvi al centro che modificai da me senza pezzi che non potevo acquistare. Ora, essendo più gradevole di linea, mi garbava di più. Posso affermare che aveva allestimenti da ciclomotore (comandi al manubrio che rigenerai con saldature a stagno), bobine che scaricavano a massa la corrente sul telaio e non so quanti km ho percorso spingendola per accenderla. Fu comunque il mio banco di prova per la conoscenza meccanica e le rifeci anche la frizione smantellandola tutta. Scoprii che un mio figlio impennava e faceva cross riportandomela a pezzi. In quel ventennio senza moto facevo molta attività fisica correndo a piedi e a trent'anni acquistai la mia prima bici, da corsa, usata e che rigenerai, facendo migliaia di km. Ho persino fatto gare di triathlon dai 45 ai 48 anni e tuttora faccio mountain bike e cammino tantissimo. Non posso dilungarmi, ma da 16 anni seguo in casa un malato down di 71 anni completamente inerte e complicatissimo, ma sono felice quando riesco a fare un po di bici e andare in moto dove, come detto, non mi grava l'età. Ai miei figli e moglie dico sempre che se avrò un incidente non sarà per colpa mia ma per la troppa gente folle e addormentata che c'è in giro, sia in città che tra le curve in montagna: ho rischiato la vita più in bici che in moto. Grazie Nico. Giuseppe, Cagliari.
Grazie di cuore per questi racconti di vita vissuta. Mi fanno ritornare indietro nel tempo, quando un amico più grande di me (io avevo solo quattordici anni) mi concesse di provare nel cortile della nostra abitazione a Milano, una Hercules 125, quella con le particolari forcelle Earles. Toccai davvero il cielo con un dito, mi parve la moto più bella del mondo e il tuo racconto mi ha aiutato a ritrovare le sensazioni di allora. Grazie Nico. Ad maiora semper.
Sei un grande! Suona banale ma stavolta ha il significato letterale della frase. Ci hai aiutato a dare valore ad una passione altrimenti considerata frivola e stupida. Una passione che da' senso e gusto alla vita. E' difficile descrivere iggetti concreti, figuriamoci sensazioni ed emozioni, eppure tu, con mestiere e sensibilita', ci riesci. Grazie per questo e per tanto altro
Che meraviglia Nico, la tua narrazione mi ha fatto emozionare, mi rendo conto che la passione motociclistica si è impossessata di noi più o meno allo stesso modo, e quasi con le stesse moto. Ti seguo sulle riviste dagli anni '80 e con piacere sento che la passione è ancora intatta, complimenti e arrivederci
Grande Nico, passione, una parola, un concentrato di emozioni e ricordi. Concordo nel concetto di libertà e godimento con moto semplici e abbordabili. Buona Vita
Grandissimo Nico!!!!!!!!Ho 66 anni Ti seguo dai tempi di motociclismo!!!!!!!!......Casco ben allacciato luci accese anche di giorno e Prudenza sempre!!!!!!!!!👍👍👍👍👍👍👍👍👍👍👍👍👍👍👍👍
Pure io sono cresciuto con il Conoscere! Che mitica quella enciclopedia, tante immagini, disegni bellissimi e semplice da leggere. Che bel ricordo Nico 🎉
Quanti ricordi Nico leggevo sempre le tue impressioni di guida su motociclismo e sei stato tu a imprimere la passione per la moto che ancora oggi a 71 anni continua.
Grande Nico,persona e giornalista esemplare,capisco benissimo le tue emozioni e devo dirti che condivido in pieno il tuo pensiero. Al giorno d'oggi tutto e spinto verso l'alto con cilindrate e cavalli a profusione,tranne poi avere controlli elettronici perché sennò le moto ce le mettiamo in testa 😢😢😢 Mi manca molto la mia epoca con moto si potenti ma molto più usabili e soprattutto meno care!!!!
Che belle immagini sai trasferire, riesci sempre ad emozionarmi - come del resto hai sempre fatto, anche ai tempi delle tue prove su strada. Io ho qualche anno meno di te (non troppi) e ricordo un soggiorno a casa della nonna paterna a Torino, nel 1962. Il suo appartamento stava proprio sopra al concessionario Ducati della città, e là ho visto per la prima volta quei magnifici monocilindrici. A pensarci bene, anch'io posso probabilmente dire di essermi innamorato delle motociclette grazie a Ducati. Ma allora avevo 5 (cinque) anni...
Prima moto guidata su strada di campagna a 13 anni , Guazzoni 125 , anno dopo TGM 125 e Villa 250 da cross . L'anno dopo , cioè a 14 anni , Kawasaki Mak 3 500 , tutti di proprietà dei cugini di mio papà grandi appassionati di 2 ruote . Stessa tua inconscenza , senza patente . Ma la voglia era troppa......... incontenibile !!!! Mi sembravano spaventosi per potenza e brutalità , ma quanta adrenalina ti davano 😊 sono un po' più giovane di te , 60 anni , e la grande passione e voglia di moto l'ho ancora dentro di me . Un caro saluto Nico
Bellissima storia la mia storia è uguale passavo i pomeriggi a guardare le moto sulle riviste al posto di studiare, lei nico non lo sa ma è stato l' ingranaggio per tanti appassionati a avvicinarsi al mondo delle moto
Ascolto questa storia come se fossi un ragazzino , e devo dire che mi sono emozionato nel sentirla parlare così pacato . Ormai non siamo più abituati ad un linguaggio lento e chiaro . Grazie
Grande Nico , io sono del 54 e queste passioni le ho vissute . Quando mi sono comprato il Malaguti Roncobilaccio Cross con doppio freno anteriore sono andato allo Stelvio con due amici , ma oggi i giovani preferiscono in telefonino bello .
Grazie Nico , a volte sento il "rumore"di alcuni motori, e mi chiedo come sia possibile che una serie di componenti metallici in movimento riescano a produrre un suono così meraviglioso !!!
Bella Nico! Abbiamo più o meno la stessa età e le stesse sensazioni. I giovani dovrebbero riscoprirle nel modo più nobile, senza ricorrere ale gare sulle strade mettendo in pericolo sia chi gli sta intorno che se stessi
Caro Nico quanti ricordi, nel 1968 giravo con il Corsarino zz, mi ricordo come se fosse oggi i miti del tempo che in noi ragazzini suscitavano entusiasmi ed ammirazione, passavamo l'estate al mare, e un mito fu la BSA Spitfire con il serbatoio piccolo bordeoux e bianco con 2 fortunati sopra, il pilota con solo gli occhiali da aviatore e una giovanissima bionda dai lunghissimi capelli lasciati al vento, lei sarebbe poi diventata una diva famosa. Ma qualcosa che per noi era ancora di più fuori scala erano 2 Haerly Davidson customizzate completamente cromate che scorrazzavano in mano a 2 famosi attori americani super palestrati che rombavano potentissime sul lungomare. Eravamo estasiati ed intimoriti, ma la passione per le moto ci era ormai entrate nel sangue! Rap
Nico, sei un MITO! Comunque… 14 anni, prima moto… SWM RS 125 GS ❤❤❤ dell’amico Gabriele che vedendo il ragazzino “come davanti alla vetrina dei dolci” ogni volta che lo incontravo, insistette perché la provassi 😍😍 però mi si è spenta 3 o 4 volte 🤯 ma quando è partita… ❤️🔥❤️🔥 lo ricordo come fosse ieri 💝
Non avrei dubbi caro Nico, ti vorrei come prossimo Presidente della Repubblica. Grazie per le tue emozioni che riescono a tirare fuori le mie di quando a 13 anni ebbi la fortuna di provare una KTM Penton e una Honda CB 750 Four e fu allora che rimasi fottutamente fulminato dal mondo delle moto. Hai perfettamente ragione che l'approccio romantico di una volta non esiste più. Manca il desiderio. Un abbraccio affettuoso.
La prima moto sulla quale sono salito da passeggero fu una Ducati 160, non molto dissimile dalla 175 ma poi il mio primo 4T fu un Gilera 125 5V Arcore, dopodiché dovetti (ri)abituarmi ad usare la leva del cambio "alla giapponese" sulla sinistra per tutte le altre...
Commovente. Ricordo che tentai di rimontare il motore del 100 2t regolarità, rialesato x l'ennesima grippatura. Non ci sono riuscito e sono andato in vacanza sconsolato. Quindi tornai dalle vacanze, ero triste, ma entrando in garage vidi il motore completamente montato. La gioia fu anche perché gli amici mi dissero che andare per sentieri senza di me non si poteva, quindi me l'avevano rimontata loro, con la complicità della cameriera che gli apriva il garage, senza dirmi niente.
Vero,aveva mio Papà una Ducati 125 nn era sport,forse cadett?Ricordo soltanto i miei 13 anni,cercavo di partire ma non riuscivo.Bruciai una frizione.La frizione,ricordo bene,non era in sughero..,ma neanche a secco certamente...😊.Ricordo ancora il viso di mio Papà che,dentro se pensava sicuramente:che frana è mio figlio coi motori... Arrivò finalmente il settembre del 1978.I miei 14 anni, Papà mi regalo,usato,un Fantic Motor Super Rocket 50,con lui ebbi subito familiarità...A 16 anni,l agoniata 125,un Ancillotti Scarab C125 motore SACHS...Però,il mio orgoglio,ritornava sempre a quella frizione bruciata del DUCATI 125.Passai la polizza assicurativa alla DUCATI e,di LEI ricordo ancora,quello scarico indimenticabile in decelerazione e,la potenza scaricata alla ruota che,anche con il passeggero,lasciava il sgno della gomma sulla breccia...Bei tempi la mi adolescenza...Cia Nico.
Per me la folgorazione è stata la Honda CB 500 four. Ce l'aveva il vicino di casa a cavallo tra i '70 e gli '80, un K2, credo, nera. Quando, nel '95/96 ebbi ka voglia di comprarmi una moto pensai a comprarne una vecchia con lo stile vintage, a quattro soldi... Comprai la rivista di annunci Subito, ho visto "honda cb 500 four a 1.000.000 a 40 km da casa mia e, anche senza internet avevo già capito che era lei! Era color melanzana micalizzata, con la sella rivestita di scamosciato beige e con le 4in2 artigianali che davano un suono vagamente "bicilindrico" ai bassi ma urlavano agli alti. E' stata la mia prima, amatissima, curatissima e guidatissima moto. Seguirono una Cb750 four blu e un'altra cb500four nera. Tutte e tre K2 e tutte e tre rivendute a più di quel che le ho acquistate (di poco, non era per speculare, era normale perche stavano diventando ricercate dagli amatori). Le 500 erano fantastiche da guidare, magari con 10 cavalli in più e freni che frenavano sarebbero state perfette. La 750 aveva, ovviamente, un tiro entusiasmante e in autostrada era incredimiblmente stabile ma, nella strada di tutti i giorni era goffa, imprecisa, sbilanciata. La vendetti perchè si guidava male nonostante feci di tutto per migliorarla. Comunque restano nel mio cuore tutte e tre.
Io nel 76 e dintorni 13cenne mi perdevo sbavando dietro un Honda 350 four del fratello maggiore di un mio amicomodificata in assetto sportivo, manubri scarico marving 4 in 1,codone,, una lotteria farsi portare a fare un giretto .. Grande Cereghini.. anche una gran bella voce narrante per noi che compravamo "Motociclismo" ..
Io ricordo che a 15 anni scarsi avevo unnfantic 50 enduro ed ero abbastanza alto eip cugino mi fece provare l'africa twinn750 era una RD 04 rossa bianca e nera ricordo che quando tirai la seconda quasi mi venne in infarto e quando scesi tremavo come una foglia 😅😅
Altri tempi e quello che hai passato era il vero motociclismo .La mia prima moto Franco Morini ricordo le modifiche che gli facevo e le competizioni con gli amici chi aveva Testi chi Morini corsarino chi Benelli sempre in strada erano anni da sogno.Passai al motobi fronte marcia poi il salto al quattro 354 sport poi infine le Man Guzzi.le Man. Ma...il due tempi per me quel 50 ha rappresentato tantissimo amicizie meccanica modifiche rotture del famoso filo frizione competizioni in strada le prime ragazzine dietro il sedile i sorrisi e i raffreddori .....senza casco😂😂😂😂😂😂quello è stato il vero motociclismo per me è ancora oggi penso alle gare del Mondiale classe 50 80 Lazzarini Dorflinger Tormo Lusuardi e il più grande Nieto. Impazzivo per la Garelli di Lazzarini e te hai avuto il privilegio di provarla...... chissà come andava soprattutto ad Assen. Per me comunque il Mondiale era 50 poi 80 125 250 il resto usciva fuori dal discorso motociclismo......si passava al mostro ciclismo e oggi siamo passati ai 400 orari con i motori al plutonio😂😂😂😂😂😂😂 fine del moto ciclismo per me non ha più senso.....e infatti oggi di moto in città se ne vedono pochissime gli scooter ancora reggono ma stanno diminuendo pure loro. Ehhhhh......ciao.
Ricordo ancora come fosse ieri il passaggio dalla vespa 50 xl alla Freccia C10 per me l'esempio che calza a pennello passare da l'età della pietra al 21 secolo!
Caro Nico, ho 74 anni, quindi pensa quanto ho seguito i tuoi servizi di prove e letteratura non solo motociclistica. Io appartengo a questa straordinaria passione e, tuttora, quando sono su la mia 650 er6f non sono più gravato da età e gli immancabili acciacchi, ma ho ancora, grazie al fatto che mi tengo in forma e con una favolosa lucidità mentale e prontezza fisica ancora mi esercito in vari numeri acrobatici come li facevo quando vivevo a Roma negli Anni '70, ma non ho mai impennato perché lo stress meccanico è dannoso e costa. Sono nato in riva al mare ma l'ho finita in un paesino di montagna. Impazzivo per le bici e tutto ciò che era meccanica rotante, ma essendo povero e di famiglia numerosa, mi rimaneva il sogno di possedere una bici. Imparai su una bici dismessa da un mio amichetto, coi cerchi spogli e su altre prestate in rari casi e con compenso. Nel '56 mio padre acquisto', usata, una Bianchina 125 tre marce con tanto di telaio portavaligie. Lui non la sapeva portare, non capiva come usare la frizione in partenza e cambiare le marce, ma io un giorno la scavallettai e al terzo tentativo capii tutto. Sembravo nato su quella motina, che con me funzionava a meraviglia, tanto che andavo con due bidoni di lamiera da 25 litri a prelevare acqua da una sorgente ancora più su in montagna perché il paesino ne era privo. Presi la patente per la moto a Cagliari, ma di moto neanche l'ombra e neanche di bici. A Roma (1969 - 1976), con i miei pochi soldini acquistai una MV 125 cross, una Aermacchi HD 350 GS (su questa iniziai le mie acrobazie lungo la via Lanciani) e senti senti, una magnifica Laverda 750 SF 73. Ero in carriera militare, con quattro soldi, e mi privavo di tutto pur di poter andare in moto. Quel bestione lo portavo nel traffico romano come un motorino e i numeri acrobatici continuavano. Fine del sogno! Nasce il primo figlio inatteso, e per 20 anni niente moto. I miei tre figli ebbero dal triciclo e bici a iosa (io facevo la meccanica) ai motorini 50 per i due maschi. Quindi, soddisfatte le esigenze dei figli, ho acquistato una Guzzi 350 III usata. Tre freni a disco e una linea alias Harley con serbatoio e sella curvi al centro che modificai da me senza pezzi che non potevo acquistare. Ora, essendo più gradevole di linea, mi garbava di più. Posso affermare che aveva allestimenti da ciclomotore (comandi al manubrio che rigenerai con saldature a stagno), bobine che scaricavano a massa la corrente sul telaio e non so quanti km ho percorso spingendola per accenderla. Fu comunque il mio banco di prova per la conoscenza meccanica e le rifeci anche la frizione smantellandola tutta. Scoprii che un mio figlio impennava e faceva cross riportandomela a pezzi. In quel ventennio senza moto facevo molta attività fisica correndo a piedi e a trent'anni acquistai la mia prima bici, da corsa, usata e che rigenerai, facendo migliaia di km. Ho persino fatto gare di triathlon dai 45 ai 48 anni e tuttora faccio mountain bike e cammino tantissimo. Non posso dilungarmi, ma da 16 anni seguo in casa un malato down di 71 anni completamente inerte e complicatissimo, ma sono felice quando riesco a fare un po di bici e andare in moto dove, come detto, non mi grava l'età. Ai miei figli e moglie dico sempre che se avrò un incidente non sarà per colpa mia ma per la troppa gente folle e addormentata che c'è in giro, sia in città che tra le curve in montagna: ho rischiato la vita più in bici che in moto. Grazie Nico. Giuseppe, Cagliari.
Grazie di cuore per questi racconti di vita vissuta. Mi fanno ritornare indietro nel tempo, quando un amico più grande di me (io avevo solo quattordici anni) mi concesse di provare nel cortile della nostra abitazione a Milano, una Hercules 125, quella con le particolari forcelle Earles. Toccai davvero il cielo con un dito, mi parve la moto più bella del mondo e il tuo racconto mi ha aiutato a ritrovare le sensazioni di allora. Grazie Nico. Ad maiora semper.
Sei un grande! Suona banale ma stavolta ha il significato letterale della frase. Ci hai aiutato a dare valore ad una passione altrimenti considerata frivola e stupida. Una passione che da' senso e gusto alla vita. E' difficile descrivere iggetti concreti, figuriamoci sensazioni ed emozioni, eppure tu, con mestiere e sensibilita', ci riesci. Grazie per questo e per tanto altro
Sono cresciuto motociclisticamente con il Nico di Motociclismo
che bei ricordi ben esposti. grazie Nico
È un piacere ascoltarti Nico
Che bella questa rubrica, grazie Nico ✌🏍🐺
Che meraviglia Nico, la tua narrazione mi ha fatto emozionare, mi rendo conto che la passione motociclistica si è impossessata di noi più o meno allo stesso modo, e quasi con le stesse moto. Ti seguo sulle riviste dagli anni '80 e con piacere sento che la passione è ancora intatta, complimenti e arrivederci
Grande Nico, passione, una parola, un concentrato di emozioni e ricordi. Concordo nel concetto di libertà e godimento con moto semplici e abbordabili. Buona Vita
Sei vero maestro delle due ruote. Cosa mi hai insegnato? Gustare anche il poco, questo è il vero piacere della vita. Il resto viene dopo.
..ricordo il mio primo giro dell'isolato con la Gilera 300...a 15 anni ...era il 1966 🎉❤...vibro ancora adesso... grazie mille Nico.🥳🖖🍀
La Passione semplice per la Moto la trasmetti da sempre. Grazie per il tuo lavoro/missione
NICO dovresti avere un canale tutto tuo e deliziarci tutti i giorni con i tuoi racconti... GRANDISSIMO!!
Grandissimo Nico!!!!!!!!Ho 66 anni Ti seguo dai tempi di motociclismo!!!!!!!!......Casco ben allacciato luci accese anche di giorno e Prudenza sempre!!!!!!!!!👍👍👍👍👍👍👍👍👍👍👍👍👍👍👍👍
Grszie Nico ...gran bei ricordi.....
Quant'era bella la Bonneville....
Grazie di esistere Nico!
Pure io sono cresciuto con il Conoscere! Che mitica quella enciclopedia, tante immagini, disegni bellissimi e semplice da leggere. Che bel ricordo Nico 🎉
Sempre un grande!
Grande. Un bel racconto di una vera passione
Grazie Nico. Storia ed etica su 2 ruote.
Quanti ricordi Nico leggevo sempre le tue impressioni di guida su motociclismo e sei stato tu a imprimere la passione per la moto che ancora oggi a 71 anni continua.
Ciao Nico gran bella pagina, gran bei ricordi grazie per la condivisione.
Ciao Nico ,pura poesia x i patiti di moto.Io sono del 1952 e la voglia di aprire quella manopola dx non mi stanca mai.Ciao, Buon Natale .Antonio.
Grande Nico,persona e giornalista esemplare,capisco benissimo le tue emozioni e devo dirti che condivido in pieno il tuo pensiero.
Al giorno d'oggi tutto e spinto verso l'alto con cilindrate e cavalli a profusione,tranne poi avere controlli elettronici perché sennò le moto ce le mettiamo in testa 😢😢😢
Mi manca molto la mia epoca con moto si potenti ma molto più usabili e soprattutto meno care!!!!
Che belle immagini sai trasferire, riesci sempre ad emozionarmi - come del resto hai sempre fatto, anche ai tempi delle tue prove su strada. Io ho qualche anno meno di te (non troppi) e ricordo un soggiorno a casa della nonna paterna a Torino, nel 1962. Il suo appartamento stava proprio sopra al concessionario Ducati della città, e là ho visto per la prima volta quei magnifici monocilindrici. A pensarci bene, anch'io posso probabilmente dire di essermi innamorato delle motociclette grazie a Ducati. Ma allora avevo 5 (cinque) anni...
È sempre un piacere ascoltare (e riascoltare) Nico.
Grande! E grazie per la tua passione ed i tuoi racconti.
Prima moto guidata su strada di campagna a 13 anni , Guazzoni 125 , anno dopo TGM 125 e Villa 250 da cross . L'anno dopo , cioè a 14 anni , Kawasaki Mak 3 500 , tutti di proprietà dei cugini di mio papà grandi appassionati di 2 ruote . Stessa tua inconscenza , senza patente . Ma la voglia era troppa......... incontenibile !!!! Mi sembravano spaventosi per potenza e brutalità , ma quanta adrenalina ti davano 😊 sono un po' più giovane di te , 60 anni , e la grande passione e voglia di moto l'ho ancora dentro di me . Un caro saluto Nico
Bellissimo racconto Cereghini, forse anche perché quella passione, quei luoghi e quel periodo li ho vissuti anch'io.
Bellissima storia la mia storia è uguale passavo i pomeriggi a guardare le moto sulle riviste al posto di studiare, lei nico non lo sa ma è stato l' ingranaggio per tanti appassionati a avvicinarsi al mondo delle moto
Ascolto questa storia come se fossi un ragazzino , e devo dire che mi sono emozionato nel sentirla parlare così pacato . Ormai non siamo più abituati ad un linguaggio lento e chiaro . Grazie
Grande Nico , io sono del 54 e queste passioni le ho vissute . Quando mi sono comprato il Malaguti Roncobilaccio Cross con doppio freno anteriore sono andato allo Stelvio con due amici , ma oggi i giovani preferiscono in telefonino bello .
Racconto sublime...grazie!
Bellissimo racconto di pura passione.
Come sempre racconti fortemente emozionali, abbinati a tempi meravigliosi e purtroppo lontani ed irripetibili...!!
Noi che….nel ‘70 passavamo ore a guardare attraverso un vetro le prime honda 750 four…e a sognare…possiamo capire ogni tua emozione….grande Nico…
Grazie Nico! Mi hai risvegliato le mie emozioni di quand'ero piccolo e seguivo le moto.
Grande Nico, mi hai fatto tornare ai miei 15 anni
Grazie ❤ le stesse emozioni a 14 anni con il Penton 125 KTM
Grande Nico... casco in testa ben allacciato, luci accese e...prudenza! Chi può dimenticare?
Ciao nico e sempre un piacere sentire le tue storie sei un grande!!!
L’arcangelo moderno sei tu Nico, che rinverdisci e alimenti la nostra passione per le moto
Nico Cereghini Ambasciatore del motociclismo ❤
Grazie Nico , a volte sento il "rumore"di alcuni motori, e mi chiedo come sia possibile che una serie di componenti metallici in movimento riescano a produrre un suono così meraviglioso !!!
Nico il tuo racconto è poesia.
Bella Nico! Abbiamo più o meno la stessa età e le stesse sensazioni. I giovani dovrebbero riscoprirle nel modo più nobile, senza ricorrere ale gare sulle strade mettendo in pericolo sia chi gli sta intorno che se stessi
Bellissimo video, bellissime moto e bellissime parole, grazie Nico! Il poeta del motociclismo ..🤟🏍️
Grande Nico. Grazie.
Evviva la Triumph Bonneville!
Io la adoro e non la cambierei per nulla! Nico sei un mito😊
Caro Nico quanti ricordi, nel 1968 giravo con il Corsarino zz, mi ricordo come se fosse oggi i miti del tempo che in noi ragazzini suscitavano entusiasmi ed ammirazione, passavamo l'estate al mare, e un mito fu la BSA Spitfire con il serbatoio piccolo bordeoux e bianco con 2 fortunati sopra, il pilota con solo gli occhiali da aviatore e una giovanissima bionda dai lunghissimi capelli lasciati al vento, lei sarebbe poi diventata una diva famosa. Ma qualcosa che per noi era ancora di più fuori scala erano 2 Haerly Davidson customizzate completamente cromate che scorrazzavano in mano a 2 famosi attori americani super palestrati che rombavano potentissime sul lungomare. Eravamo estasiati ed intimoriti, ma la passione per le moto ci era ormai entrate nel sangue! Rap
Ogni tuo video è un evento speciale
Grazie Nico, mi sono commosso.
Un Poeta. Chapeau.
Grande 👍 mi avete commosso…
Condivisione totale bello
Grande Nico
Due moto super
Nico, sei un MITO!
Comunque… 14 anni, prima moto… SWM RS 125 GS ❤❤❤ dell’amico Gabriele che vedendo il ragazzino “come davanti alla vetrina dei dolci” ogni volta che lo incontravo, insistette perché la provassi 😍😍 però mi si è spenta 3 o 4 volte 🤯 ma quando è partita… ❤️🔥❤️🔥 lo ricordo come fosse ieri 💝
Bellissimo
Sempre grande NICO!!!!!
Brividiiiii .... ❤
Parole sante!
...ricordo, 1966, 13 anni, Gilera 125 cc 3 m. (del '50) monosellone... 🏍️💞🎉
Grandeeeeeeeeeeeeeeeee Nico
Grazie
Non avrei dubbi caro Nico, ti vorrei come prossimo Presidente della Repubblica. Grazie per le tue emozioni che riescono a tirare fuori le mie di quando a 13 anni ebbi la fortuna di provare una KTM Penton e una Honda CB 750 Four e fu allora che rimasi fottutamente fulminato dal mondo delle moto. Hai perfettamente ragione che l'approccio romantico di una volta non esiste più. Manca il desiderio. Un abbraccio affettuoso.
Luci accese anche di giorno casco bel allacciato in testa e si va viaaa❤❤❤❤
La prima moto sulla quale sono salito da passeggero fu una Ducati 160, non molto dissimile dalla 175 ma poi il mio primo 4T fu un Gilera 125 5V Arcore, dopodiché dovetti (ri)abituarmi ad usare la leva del cambio "alla giapponese" sulla sinistra per tutte le altre...
Commovente. Ricordo che tentai di rimontare il motore del 100 2t regolarità, rialesato x l'ennesima grippatura. Non ci sono riuscito e sono andato in vacanza sconsolato. Quindi tornai dalle vacanze, ero triste, ma entrando in garage vidi il motore completamente montato. La gioia fu anche perché gli amici mi dissero che andare per sentieri senza di me non si poteva, quindi me l'avevano rimontata loro, con la complicità della cameriera che gli apriva il garage, senza dirmi niente.
Vero,aveva mio Papà una Ducati 125 nn era sport,forse cadett?Ricordo soltanto i miei 13 anni,cercavo di partire ma non riuscivo.Bruciai una frizione.La frizione,ricordo bene,non era in sughero..,ma neanche a secco certamente...😊.Ricordo ancora il viso di mio Papà che,dentro se pensava sicuramente:che frana è mio figlio coi motori... Arrivò finalmente il settembre del 1978.I miei 14 anni, Papà mi regalo,usato,un Fantic Motor Super Rocket 50,con lui ebbi subito familiarità...A 16 anni,l agoniata 125,un Ancillotti Scarab C125 motore SACHS...Però,il mio orgoglio,ritornava sempre a quella frizione bruciata del DUCATI 125.Passai la polizza assicurativa alla DUCATI e,di LEI ricordo ancora,quello scarico indimenticabile in decelerazione e,la potenza scaricata alla ruota che,anche con il passeggero,lasciava il sgno della gomma sulla breccia...Bei tempi la mi adolescenza...Cia Nico.
Per me la folgorazione è stata la Honda CB 500 four. Ce l'aveva il vicino di casa a cavallo tra i '70 e gli '80, un K2, credo, nera. Quando, nel '95/96 ebbi ka voglia di comprarmi una moto pensai a comprarne una vecchia con lo stile vintage, a quattro soldi... Comprai la rivista di annunci Subito, ho visto "honda cb 500 four a 1.000.000 a 40 km da casa mia e, anche senza internet avevo già capito che era lei! Era color melanzana micalizzata, con la sella rivestita di scamosciato beige e con le 4in2 artigianali che davano un suono vagamente "bicilindrico" ai bassi ma urlavano agli alti. E' stata la mia prima, amatissima, curatissima e guidatissima moto. Seguirono una Cb750 four blu e un'altra cb500four nera. Tutte e tre K2 e tutte e tre rivendute a più di quel che le ho acquistate (di poco, non era per speculare, era normale perche stavano diventando ricercate dagli amatori). Le 500 erano fantastiche da guidare, magari con 10 cavalli in più e freni che frenavano sarebbero state perfette. La 750 aveva, ovviamente, un tiro entusiasmante e in autostrada era incredimiblmente stabile ma, nella strada di tutti i giorni era goffa, imprecisa, sbilanciata. La vendetti perchè si guidava male nonostante feci di tutto per migliorarla. Comunque restano nel mio cuore tutte e tre.
Io nel 76 e dintorni 13cenne mi perdevo sbavando dietro un Honda 350 four del fratello maggiore di un mio amicomodificata in assetto sportivo, manubri scarico marving 4 in 1,codone,, una lotteria farsi portare a fare un giretto .. Grande Cereghini.. anche una gran bella voce narrante per noi che compravamo "Motociclismo" ..
❤
Triumph Bonnie mito delle due ruote
Io ricordo che a 15 anni scarsi avevo unnfantic 50 enduro ed ero abbastanza alto eip cugino mi fece provare l'africa twinn750 era una RD 04 rossa bianca e nera ricordo che quando tirai la seconda quasi mi venne in infarto e quando scesi tremavo come una foglia 😅😅
Altri tempi e quello che hai passato era il vero motociclismo .La mia prima moto Franco Morini ricordo le modifiche che gli facevo e le competizioni con gli amici chi aveva Testi chi Morini corsarino chi Benelli sempre in strada erano anni da sogno.Passai al motobi fronte marcia poi il salto al quattro 354 sport poi infine le Man Guzzi.le Man. Ma...il due tempi per me quel 50 ha rappresentato tantissimo amicizie meccanica modifiche rotture del famoso filo frizione competizioni in strada le prime ragazzine dietro il sedile i sorrisi e i raffreddori .....senza casco😂😂😂😂😂😂quello è stato il vero motociclismo per me è ancora oggi penso alle gare del Mondiale classe 50 80 Lazzarini Dorflinger Tormo Lusuardi e il più grande Nieto. Impazzivo per la Garelli di Lazzarini e te hai avuto il privilegio di provarla...... chissà come andava soprattutto ad Assen. Per me comunque il Mondiale era 50 poi 80 125 250 il resto usciva fuori dal discorso motociclismo......si passava al mostro ciclismo e oggi siamo passati ai 400 orari con i motori al plutonio😂😂😂😂😂😂😂 fine del moto ciclismo per me non ha più senso.....e infatti oggi di moto in città se ne vedono pochissime gli scooter ancora reggono ma stanno diminuendo pure loro. Ehhhhh......ciao.
...e adesso ci toccano le cinesi....😂😂😂😂
Ricordo ancora come fosse ieri il passaggio dalla vespa 50 xl alla Freccia C10 per me l'esempio che calza a pennello passare da l'età della pietra al 21 secolo!