Interessantissimo il finale sul rapporto tra il Principe Eugenio e il Villars. Denota benissimo come nel secolo dei lumi la guerra fosse considerata dai generali quasi come uno Sport.
Non mi ricordavo niente di questo periodo... Grazie professore... Si Pietro Micca.. Facevo quinta elementare... La rosa di Maroncelli.. Nella scuola di oggi tutto questo è sparito...
Narrazione appassionante. Una dama francese ( la Palatina?) Commentando la mancanza di donne attorno al Principe Eugenio scrisse: a lui basta un paggio. Il fratello gay del Re Sole si chiamava Filippo, non Gastone, che era lo zio.
Si sarà confuso con il Granduca di Toscana Giangastone, l’ultimo dei Medici, anch’egli omosessuale e contemporaneo del Principe Eugenio di Savoia. Lapsus da storici.
Comunque fantastico - detto con ironia, ovvio - che in un' epoca inclusiva, rispettosa di LGBTQ+ /- ( basta ?!), che riscrive (in chiave woke) la storia, poi basti dire che il più grande comandante ( l' unico invitto davvero ) di tutti i tempi , il Principe Eugenio, era un tanticchio omosessuale e via a darsi di gomito " ma proprio lui?!, da non credere ", come se le qualità militari e strategiche fossero legate all' essere uno stallone tra le lenzuola Poi, vorrei vedere chi era sta cd Dama Palatina : sarà stata la solita 🤬 d' alto bordo, pronta a concedersi al primo stalliere che trovava.. Siamo davvero un' epoca IPOCRITA
Attendo di trovare la lezione su un paio di altri canali con un titolo tipo “Eugenio il Gay Truculento” e una bella cornice di musichette ebeti e commenti che danno a intendere che siano scritti dal professore stesso
@@Iutub0ne_Genzore Si riferisce a certa gente che per fare qualche visualizzazione in più, o fare la cresta sui libri acquistabili online, recupera video e audio del Prof. Barbero riprese da altri e li pubblica a nome suo, con un titolo leggermente diverso, spesso facendo intendere di farlo a nome del professore
Le cose cambiano continuamente in una serie di corsi e ricorsi storici. Gli alti comandi potevano essere al sicuro a pianificare dietro alle linee nella prima guerra mondiale, ma oggi con le moderne tecnologi gli alti comandi sono proprio uno degli obiettivi primari da colpire, perché si punta a disarticolare l'avversario. Inoltre se prima i generali potevano godere di una certa qual immunità data dal grado, adesso, finita la guerra li si processa se commettono dei reati ritenuti contrari alle regole. Naturalmente la cosa vale per i generali che perdono, perché quando uno vince ha sempre ragione e infatti un generale serbo dopo la strage di Sebreniza è stato tratto in arresto e processato ed è morto in carcere. E oggi con la Russia accerchiata da una camicia di forza che va dal Baltico al Caucaso e che cerca disperatamente di tenersi fuori dal capitalismo internazionale delle élite economiche mondiali, si comincia a dire che se Putin è il comandante in capo ebbene verrà caricato di reati e se preso verrà processato e condannato. E anche qui conta la psicologia perché è chiaro che il principe Eugenio ci giocava sulla crudeltà. Attenzione perché non fa prigionieri e questo lo si deve aver saputo fra i turchi. Del resto a Famagosta i turchi scuoiarono vivo l'ammiraglio Morosini poiché non si era arreso. E per Putin adesso lo si avverte che attenzione a lasciare i separatisti alla mercé degli ucraini, perché se li aiuti puoi essere processato e un reato lo si inventa anche, per esempio quello di destabilizzare l'Europa nella sua pacifica convivenza, come ha detto il presidente ucraino: La Russia destabilizza l'Europa. E in Russia il presidente ha un nome e un cognome.
Povero Putin. Uomo fieramente contrario al capitalismo, rischia di essere trattato come un assassino quando cerca semplicemente di tenere la Russia fuori dalle logiche di potere, denaro e potenza militare seguite dai paesi occidentali. Ma siamo tutti con lui.
perchè ogni popolo ha le su vocazioni. gli inglesi hanno la vocazione per la finanza, i tedeschi hanno la vocazione alla guerra e alla pianificazione, i francesi hanno la vocazione per la ritirata...
@@TheSojoboUchiwa l'ambasciatore veneziano di cui barbero cita una lettera parlava degli italiani... poi ovviamente non è detto che ad una nazione corrisponda uno stato, né è detto che un comandante militare debba lavorare per un sovrano connazionale... montecuccoli era italiano e combatteva per gli asburgo (in quanto detentori della corona imperiale)... concini e mazzarino servirono la corona francese nonostante fossero rispettivamente toscano e siciliano
grande come sempre, ma quelle " r " scaracchiate francesi e peggio mi sento tedesche suonano, perchè sono, innaturali, creda prof, Lo sono, consapevole, che la sua generazione di noi italiani e molte prima e una dopo, hanno avuto seri problemi con le lingue, ma si fidi, meglio dire le erre come le sappiamo dire ( se non sapessimo dirle in " straniero " certo, ma consideri che anche una larga parte degli attuali docenti di lingue inglese e francese, in Italia, non sarebbero in grado di comprendere una conversazione tra madrelingua in un pub di Londra o Parigi dopo le 23 e 17 minuti e...un paio di birre). Ma la prego basta con questa " gola anzi kola " quando cita parole francesi, inglesi ( anche se cambia il discorso, in questo caso) e tedesche. Mi scusi, grazie. E...grandissimo quello è a prescindere dunque, grazie per tante cose prof.
non son sicuro di capire la ratio di questa critica. l'R francese e quella tedesca hanno articolazione uvulare, e il prof. Barbero (che in generale tende a cercare di pronunciar bene nomi stranieri nelle più varie lingue, quando deve citarli) giustamente le pronuncia come tali. perché non dovrebbe?
@@paolobignardi2131 intanto el siglo de oro si fa concludere nel 1682, quindi ben oltre la metà di quel secolo. A parte questo si tratta di una definizione convenzionale per definire la fioritura delle arti spagnole di quell'epoca. Ma principalmente è stata l'epoca d'oro dell'impero spagnolo. Dove vediate il declino, tu e altri deficienti che ho eliminato dal post, devo ancora capirlo. Non so su quali libri abbiate studiato né cosa abbiate capito di quello che avete studiato. Comunque dico a te quello che ho detto ad altri: l'anglofilia è una triste malattia.
@@Mistral790 Deficienti? Urca, hai l'insulto facile tu, mi chiedo nella quotidianità come reagisci di fronte ai veri problemi... Comunque, confermo quano scritto sopra. Non esiste una data convenzionale per la fine del Siglo de Oro, ma solitamente (per convenzione) si tende a considerarlo finito intorno alla metà del '600 dopo le devastanti sconfitte militari contro Olanda (guerra 80 anni) e Francia (guerra 1635-1659). Da quel momento in poi, la Spagna esce dal novero delle grandi potenze. Poi non so perchè hai tirato in ballo l'Inghiterra, che ha ben poco a che fare con tutto questo. La Spagna declina per colpe sue e nient'altro che sue. Principalmente, gli spagnoli si sono seduti sugli allori. Non investirono le enormi quantità di oro/argento in attività produttive ad alto valore aggiunto (manifattura, artigianato, finanza ecc.). La Spagna sfruttò tutto quell'oro per comprare prodotti finiti provenienti dall'estero, mentre invece Olanda, Inghilterra e Francia (non potendo contare sulla facile ricchezza dell'oro) furono in qualche modo "costretti" a mettere in piedi una corposa e dinamica borghesia imprenditoriale che sarà alla base del loro futuro sviluppo economico. Tutto l'oro e l'argento estratto dagli spagnoli in America finiva quindi nelle tasche degli stranieri. In generale nessun paese prospera se non mette in piedi una solida borghesia imprenditoriale: la Spagna nel '600 è un paese con le finanze pubbliche in stato comatoso ed enormi latifondi destinati alla pastorizia, in mano a pochi aristocratici del tutto inadeguati e non propensi all'investimento produttivo.
@@paolobignardi2131 come io sia nella quotidianità non è argomento che debba interessarti, né a me interessa la tua quotidianità. La tua ricostruzione è talmente sporca di giudizi postumi da meritare una bocciatura in sede d'esame. Poi, forse non hai letto che gli insulti ma ti ho detto che el siglo de oro si fa convenzionalmente finire nel 1682. Non capisco perché continui a insistere su una maldefinita metà secolo. Ma come ho detto, si tratta non solo di date convenzionali ma la stessa definizione è convenzionale, come lo è quella di "Rinascimento", per dirne una. Parliamo di oro: la Spagna (follemente) regalò tutto o quasi il suo oro a Stalin durante la guerra civile (i repubblicani ovviamente, fino a quel momento al potere) e rimase a terra. Ma fino a quel momento era la terza riserva aurea del pianeta. E credimi, era l'oro ereditato dall'impero dal momento che dopo ebbe ben poche possibilità di acquisirne. Oggi il Portogallo ha molto più oro della Spagna. Quanto al Regno Unito e all'Olanda, anche loro hanno conservato ben poco oro (l'oro era ed è il bene più prezioso per uno stato), ed entrambe ne avevano meno della Spagna (fino al 1936-39). L'anglofilia purtroppo c'entra eccome. Tu la stai confermando. Parli di Olanda (figuriamoci) e Inghilterra manco siano state chissà cosa rispetto alla Spagna. Gli olandesi erano pirati, gli Inglesi anche, e sono solo arrivati dopo. Ma alla fine hanno fatto meno (l'Olanda) e tanto quanto (l'Inghilterra) abbia fatto la Spagna. Gli imperi cadono. Ecco tutto. Chi prima chi dopo. Quello spagnolo è caduto prima. Detto questo. Il mio commento era riferito ad una scorrettezza di Barbero (che è storico e divulgatore stimabile ma non è Dio, e io lo stimo ma non ne sono un tifoso) che accomuna un'esperienza giunta alle sue fasi più mature in Italia (ma la vera decadenza sarà solo del XVIII secolo) con la Spagna - impropriamente definita Paese mediterraneo, dimenticandosi della sua parte atlantica - in contrapposizione con i Paesi atlantici del Nord. L'anglofilia è un contagio dal quale lo stesso Barbero è affetto. D'altronde lo ha pure ammesso in un'altra occasione. Ah, gli insulti a volte sono ampiamente meritati. Quanto alla creazione di una borghesia in Angloolandia devi sempre tener conto dell'epoca più tarda nella quale accadevano le cose da quelle parti, e della c.d. fede religiosa. Il calvinismo ha prodotto una mentalità diversa dal rigido cattolicesimo spagnolo, anche se poi, a ben vedere, sono state le creazioni di imperi coloniali che hanno messo in evidenza queste differenze, altrimenti nessuno se ne sarebbe accorto.
@@Mistral790 Quanti voli pindarici e divagazioni su cose che non c'entrano nulla. Hai persino tirato in ballo le riserve auree spagnole del '900, quando avevo appena detto che non è dai metalli preziosi che si determina la ricchezza di un paese (ma aggiungo, c'è bisogno di dirlo? Il Colbertismo è stato superato 3 secoli fa e la scienza economica ha fatto qualche passo avanti nel mentre). La ricchezza di un paese si determina dalla quantità di beni e servizi che il suo capitale umano riesce a produrre. La spagna non produceva NIENTE: solo lana grezza e poco altro. E quando non sei produttivo, sai cosa te ne fai di tutto quell'oro? Generi Inflazione, in questo caso finanche iperinflazione. Per questo Olanda, Francia e Inghilterra erano a fine '600 molto più ricche della Spagna (controlla il reddito pro-capite spagnolo dell'epoca e comparalo con gli altri: io di solito attingo dal Maddison Historical Statistics Project). Ciò detto, è difficile starti dietro visto che hai aperto mille argomenti e preso la tangente su diversi altri e, francamente, non ho troppa voglia starti dietro. Insultami pure quanto vuoi, se ti fa sentire meglio. Ciao.
Ha totalmente ragione. Son mesi che leggo relazioni degli ambasciatori veneziani e si sentivano italianissimi. Almeno dal Rinascimento in poi, ma forse già dal basso medioevo.
@@Giubizza Quello dipende dal futuro, da quale sarà il risultato finale. Se l'Europa avrà successo come idea politica e quindi fra un secolo o due gli "Stati Uniti d'Europa" saranno una delle grandi nazioni sul palcoscenico mondiale, gli storici si interrogheranno... "quand'è nata l'identità europea?" E in tal caso diranno che noi, in realtà, eravamo già europei, e avranno ragione. Se invece fallirà, e l'Europa politica non sarà che l'ennesima idea morta, allora in risposta alla stessa domanda diranno che non eravamo abbastanza europei perché quel progetto ce la facesse, ed avranno ragione. Quale sia "la verità" noi (come i veneziani, etc. all'epoca) non lo possiamo invece sapere, né prevedere
![[MV] A leap of faith...ความเชื่อใจครั้งสุดท้าย (From "Petrichor the series")](http://i.ytimg.com/vi/U1piZH2CNXA/mqdefault.jpg)
Grazie per questi podcast Intesa. e per tutto il resto. L'unica pagina di Barbero seria (che non inventa titoli, copia da altri, etc.).
Argomenti per favore: dove e come Barbero copierebbe o inventerebbe?
Grazie
@@francescobigi5847 , parlo del canale youtube, non del prof. B. Il soggetto mi sembra sufficientemente chiaro. Cordialità
@@Sgobol capisco, mi scusi.
Nessun problema. Buone cose
Ma la pagina non è di Banca intesa…
Bellissima storia. Approfondderó meglio questo personaggio. Grazie. Sandro non ci abbandonare.
Interessantissimo il finale sul rapporto tra il Principe Eugenio e il Villars. Denota benissimo come nel secolo dei lumi la guerra fosse considerata dai generali quasi come uno Sport.
Dall' Australia, mille grazie Prof. Molto istruttiva la Sua lezione. Non sapevo nulla del Principe Eugenio. Un personaggio unico.
😅.k
😊😊
3 giugno 2021
Sempre più meravigliosa la Storja che ci insegna affascinandoci come Narratore. Che mente raffinata e sublime.
Grazie professore. Analisi stupenda
Eccezionale come sempre.
Non mi ricordavo niente di questo periodo... Grazie professore... Si Pietro Micca.. Facevo quinta elementare... La rosa di Maroncelli.. Nella scuola di oggi tutto questo è sparito...
Questo video non mi ha fatto perdere la stima che nutro per il principe Eugenio, e continuerà a ad essere il mio eroe
Eroe per cosa esattamente?
@@Asdfg-ok per ovvie ragioni
@@Nicolo01 ovvero?
@@Asdfg-ok cavolo era un genio militare, poi il fatto che sia omosessuale rompe il classico stereotipo dell'effemminato buono a niente
@@Nicolo01 e perché mai un genio militare dovrebbe essere il tuo eroe 😂
Bellissima lezione .
I dislike sono dei discendenti del Savoia Carignano.
indeed
Bella lectio magistralis. Ci sono già anche le altre due conferenze ?
1706 un mondo che oggi non possiamo neanche immaginare
Io non riesco ad immaginarmi manco gli anni 90
@@SessoProtettoMossad meglio x te
Ottimo
l'intervista impossibile a Pietro Micca è tra le mie preferite!!! grande Barbero
Bhe, chi non manderebbe un carico di ghiaccio al giorno se fosse assediato da uno che ha fatto bombardare una città per l'uccisione di un ufficiale?
Top barberata, per me.
Anche una divisione da montagna delle SS venne intitolata al "Prinz Eugen"
se per questo anche la top waifu di Azur Lane
il Professore Barbero,è egli stesso un libro di storia.
* Applausi *
Narrazione appassionante.
Una dama francese ( la Palatina?) Commentando la mancanza di donne attorno al Principe Eugenio scrisse: a lui basta un paggio.
Il fratello gay del Re Sole si chiamava Filippo, non Gastone, che era lo zio.
Si sarà confuso con il Granduca di Toscana Giangastone, l’ultimo dei Medici, anch’egli omosessuale e contemporaneo del Principe Eugenio di Savoia. Lapsus da storici.
Comunque fantastico - detto con ironia, ovvio - che in un' epoca inclusiva, rispettosa di LGBTQ+ /- ( basta ?!), che riscrive (in chiave woke) la storia, poi basti dire che il più grande comandante ( l' unico invitto davvero ) di tutti i tempi , il Principe Eugenio, era un tanticchio omosessuale e via a darsi di gomito " ma proprio lui?!, da non credere ", come se le qualità militari e strategiche fossero legate all' essere uno stallone tra le lenzuola
Poi, vorrei vedere chi era sta cd Dama Palatina : sarà stata la solita 🤬 d' alto bordo, pronta a concedersi al primo stalliere che trovava..
Siamo davvero un' epoca IPOCRITA
Attendo di trovare la lezione su un paio di altri canali con un titolo tipo “Eugenio il Gay Truculento” e una bella cornice di musichette ebeti e commenti che danno a intendere che siano scritti dal professore stesso
eh ?
@@Iutub0ne_Genzore Si riferisce a certa gente che per fare qualche visualizzazione in più, o fare la cresta sui libri acquistabili online, recupera video e audio del Prof. Barbero riprese da altri e li pubblica a nome suo, con un titolo leggermente diverso, spesso facendo intendere di farlo a nome del professore
@@KlausVonKuste n8
Le cose cambiano continuamente in una serie di corsi e ricorsi storici. Gli alti comandi potevano essere al sicuro a pianificare dietro alle linee nella prima guerra mondiale, ma oggi con le moderne tecnologi gli alti comandi sono proprio uno degli obiettivi primari da colpire, perché si punta a disarticolare l'avversario. Inoltre se prima i generali potevano godere di una certa qual immunità data dal grado, adesso, finita la guerra li si processa se commettono dei reati ritenuti contrari alle regole. Naturalmente la cosa vale per i generali che perdono, perché quando uno vince ha sempre ragione e infatti un generale serbo dopo la strage di Sebreniza è stato tratto in arresto e processato ed è morto in carcere. E oggi con la Russia accerchiata da una camicia di forza che va dal Baltico al Caucaso e che cerca disperatamente di tenersi fuori dal capitalismo internazionale delle élite economiche mondiali, si comincia a dire che se Putin è il comandante in capo ebbene verrà caricato di reati e se preso verrà processato e condannato. E anche qui conta la psicologia perché è chiaro che il principe Eugenio ci giocava sulla crudeltà. Attenzione perché non fa prigionieri e questo lo si deve aver saputo fra i turchi. Del resto a Famagosta i turchi scuoiarono vivo l'ammiraglio Morosini poiché non si era arreso. E per Putin adesso lo si avverte che attenzione a lasciare i separatisti alla mercé degli ucraini, perché se li aiuti puoi essere processato e un reato lo si inventa anche, per esempio quello di destabilizzare l'Europa nella sua pacifica convivenza, come ha detto il presidente ucraino: La Russia destabilizza l'Europa. E in Russia il presidente ha un nome e un cognome.
Sbaglio o è Putin che ha attaccato l’Ucraina? E prima la Georgia? Chi ha invaso la Russia?
Povero Putin. Uomo fieramente contrario al capitalismo, rischia di essere trattato come un assassino quando cerca semplicemente di tenere la Russia fuori dalle logiche di potere, denaro e potenza militare seguite dai paesi occidentali. Ma siamo tutti con lui.
Vorrei conoscere quale è l"assedio di Vienna in cui prese parte il principe Eugenio grazie
Dovevo attendere la risposta che è arrivata
La pratica medica del passato era alquanto limitata....fortunati ad esser nati nella nostra epoca!
2021.04.11 D
Les Mazarinettes XOXO
PERCHE' L'ITALIA CRONICAMENTE FIN DAI TEMPI DELLE GUERRE D'INDIPENDENZA A OGGI NON HA UNA CLASSE MILITARE ALL'ALTEZZA?
perchè ogni popolo ha le su vocazioni. gli inglesi hanno la vocazione per la finanza, i tedeschi hanno la vocazione alla guerra e alla pianificazione, i francesi hanno la vocazione per la ritirata...
Perché le famiglie ben agganciate sistemano i figli scemi all'accademia militare... E purtroppo diventano colonnelli e generali.
@@Alessandro-nt2pm e noi ch3 vocazione abbiamo? il tradimento?
@@giuseppe4084 l'arte, la moda e la fica
👍😂😂😂
Oddio, i Savoia!
L'antico valore della Nazione... oggi neanche più in Piemonte
Per fortuna
Ma quale nazione esattamente, se combatteva per gli austriaci e parlava francese?
@@TheSojoboUchiwa l'ambasciatore veneziano di cui barbero cita una lettera parlava degli italiani... poi ovviamente non è detto che ad una nazione corrisponda uno stato, né è detto che un comandante militare debba lavorare per un sovrano connazionale... montecuccoli era italiano e combatteva per gli asburgo (in quanto detentori della corona imperiale)... concini e mazzarino servirono la corona francese nonostante fossero rispettivamente toscano e siciliano
@@UCH-vj1pk In questo senso il ragionamento non fa una piega!
Sto barbero dice cose senza significato
Del resto le collezioni d'arte costano...🤭😂🤣 a buon intenditore...
Ma porc!!!!
Argomento interessante ma possibile che NON mettiate la parola "SOLO AUDIO" nel titolo??????
Vi fa tanto schifo????????
ma i congiuntivi li sbaglia apposta perché ha una propria teoria linguistica?
grande come sempre, ma quelle " r " scaracchiate francesi e peggio mi sento tedesche suonano, perchè sono, innaturali, creda prof, Lo sono, consapevole, che la sua generazione di noi italiani e molte prima e una dopo, hanno avuto seri problemi con le lingue, ma si fidi, meglio dire le erre come le sappiamo dire ( se non sapessimo dirle in " straniero " certo, ma consideri che anche una larga parte degli attuali docenti di lingue inglese e francese, in Italia, non sarebbero in grado di comprendere una conversazione tra madrelingua in un pub di Londra o Parigi dopo le 23 e 17 minuti e...un paio di birre). Ma la prego basta con questa " gola anzi kola " quando cita parole francesi, inglesi ( anche se cambia il discorso, in questo caso) e tedesche. Mi scusi, grazie. E...grandissimo quello è a prescindere dunque, grazie per tante cose prof.
non son sicuro di capire la ratio di questa critica. l'R francese e quella tedesca hanno articolazione uvulare, e il prof. Barbero (che in generale tende a cercare di pronunciar bene nomi stranieri nelle più varie lingue, quando deve citarli) giustamente le pronuncia come tali. perché non dovrebbe?
"Sessualità strana", non è "strano", era omosessuale.
Barbero espone sempre dal punto di vista dell'epoca, non so se ci hai fatto caso
@@giacomofocaccia9389 Vero!
No, la Spagna no, per loro quello era el siglo de oro. E anche alla fine di quel secolo la Spagna era un impero potente.
no, il siglo de oro finisce a metà '600. Durante l'epoca del principe Eugenio, la Spagna è un paese in piena decadenza
@@paolobignardi2131 intanto el siglo de oro si fa concludere nel 1682, quindi ben oltre la metà di quel secolo. A parte questo si tratta di una definizione convenzionale per definire la fioritura delle arti spagnole di quell'epoca.
Ma principalmente è stata l'epoca d'oro dell'impero spagnolo. Dove vediate il declino, tu e altri deficienti che ho eliminato dal post, devo ancora capirlo. Non so su quali libri abbiate studiato né cosa abbiate capito di quello che avete studiato. Comunque dico a te quello che ho detto ad altri: l'anglofilia è una triste malattia.
@@Mistral790 Deficienti? Urca, hai l'insulto facile tu, mi chiedo nella quotidianità come reagisci di fronte ai veri problemi... Comunque, confermo quano scritto sopra. Non esiste una data convenzionale per la fine del Siglo de Oro, ma solitamente (per convenzione) si tende a considerarlo finito intorno alla metà del '600 dopo le devastanti sconfitte militari contro Olanda (guerra 80 anni) e Francia (guerra 1635-1659). Da quel momento in poi, la Spagna esce dal novero delle grandi potenze. Poi non so perchè hai tirato in ballo l'Inghiterra, che ha ben poco a che fare con tutto questo. La Spagna declina per colpe sue e nient'altro che sue. Principalmente, gli spagnoli si sono seduti sugli allori. Non investirono le enormi quantità di oro/argento in attività produttive ad alto valore aggiunto (manifattura, artigianato, finanza ecc.). La Spagna sfruttò tutto quell'oro per comprare prodotti finiti provenienti dall'estero, mentre invece Olanda, Inghilterra e Francia (non potendo contare sulla facile ricchezza dell'oro) furono in qualche modo "costretti" a mettere in piedi una corposa e dinamica borghesia imprenditoriale che sarà alla base del loro futuro sviluppo economico. Tutto l'oro e l'argento estratto dagli spagnoli in America finiva quindi nelle tasche degli stranieri. In generale nessun paese prospera se non mette in piedi una solida borghesia imprenditoriale: la Spagna nel '600 è un paese con le finanze pubbliche in stato comatoso ed enormi latifondi destinati alla pastorizia, in mano a pochi aristocratici del tutto inadeguati e non propensi all'investimento produttivo.
@@paolobignardi2131 come io sia nella quotidianità non è argomento che debba interessarti, né a me interessa la tua quotidianità. La tua ricostruzione è talmente sporca di giudizi postumi da meritare una bocciatura in sede d'esame. Poi, forse non hai letto che gli insulti ma ti ho detto che el siglo de oro si fa convenzionalmente finire nel 1682. Non capisco perché continui a insistere su una maldefinita metà secolo. Ma come ho detto, si tratta non solo di date convenzionali ma la stessa definizione è convenzionale, come lo è quella di "Rinascimento", per dirne una. Parliamo di oro: la Spagna (follemente) regalò tutto o quasi il suo oro a Stalin durante la guerra civile (i repubblicani ovviamente, fino a quel momento al potere) e rimase a terra. Ma fino a quel momento era la terza riserva aurea del pianeta. E credimi, era l'oro ereditato dall'impero dal momento che dopo ebbe ben poche possibilità di acquisirne. Oggi il Portogallo ha molto più oro della Spagna.
Quanto al Regno Unito e all'Olanda, anche loro hanno conservato ben poco oro (l'oro era ed è il bene più prezioso per uno stato), ed entrambe ne avevano meno della Spagna (fino al 1936-39).
L'anglofilia purtroppo c'entra eccome. Tu la stai confermando. Parli di Olanda (figuriamoci) e Inghilterra manco siano state chissà cosa rispetto alla Spagna. Gli olandesi erano pirati, gli Inglesi anche, e sono solo arrivati dopo. Ma alla fine hanno fatto meno (l'Olanda) e tanto quanto (l'Inghilterra) abbia fatto la Spagna.
Gli imperi cadono. Ecco tutto. Chi prima chi dopo. Quello spagnolo è caduto prima.
Detto questo. Il mio commento era riferito ad una scorrettezza di Barbero (che è storico e divulgatore stimabile ma non è Dio, e io lo stimo ma non ne sono un tifoso) che accomuna un'esperienza giunta alle sue fasi più mature in Italia (ma la vera decadenza sarà solo del XVIII secolo) con la Spagna - impropriamente definita Paese mediterraneo, dimenticandosi della sua parte atlantica - in contrapposizione con i Paesi atlantici del Nord. L'anglofilia è un contagio dal quale lo stesso Barbero è affetto. D'altronde lo ha pure ammesso in un'altra occasione.
Ah, gli insulti a volte sono ampiamente meritati.
Quanto alla creazione di una borghesia in Angloolandia devi sempre tener conto dell'epoca più tarda nella quale accadevano le cose da quelle parti, e della c.d. fede religiosa. Il calvinismo ha prodotto una mentalità diversa dal rigido cattolicesimo spagnolo, anche se poi, a ben vedere, sono state le creazioni di imperi coloniali che hanno messo in evidenza queste differenze, altrimenti nessuno se ne sarebbe accorto.
@@Mistral790 Quanti voli pindarici e divagazioni su cose che non c'entrano nulla. Hai persino tirato in ballo le riserve auree spagnole del '900, quando avevo appena detto che non è dai metalli preziosi che si determina la ricchezza di un paese (ma aggiungo, c'è bisogno di dirlo? Il Colbertismo è stato superato 3 secoli fa e la scienza economica ha fatto qualche passo avanti nel mentre). La ricchezza di un paese si determina dalla quantità di beni e servizi che il suo capitale umano riesce a produrre. La spagna non produceva NIENTE: solo lana grezza e poco altro. E quando non sei produttivo, sai cosa te ne fai di tutto quell'oro? Generi Inflazione, in questo caso finanche iperinflazione. Per questo Olanda, Francia e Inghilterra erano a fine '600 molto più ricche della Spagna (controlla il reddito pro-capite spagnolo dell'epoca e comparalo con gli altri: io di solito attingo dal Maddison Historical Statistics Project). Ciò detto, è difficile starti dietro visto che hai aperto mille argomenti e preso la tangente su diversi altri e, francamente, non ho troppa voglia starti dietro. Insultami pure quanto vuoi, se ti fa sentire meglio. Ciao.
Mah! Le argomentazioni di Barbero riguardo l'antichità della nazione italiana non mi sembrano convincenti.
Ha totalmente ragione. Son mesi che leggo relazioni degli ambasciatori veneziani e si sentivano italianissimi. Almeno dal Rinascimento in poi, ma forse già dal basso medioevo.
@@InfoRome pure noi oggi ci sentiamo europeissimi...
@@Giubizza Quello dipende dal futuro, da quale sarà il risultato finale. Se l'Europa avrà successo come idea politica e quindi fra un secolo o due gli "Stati Uniti d'Europa" saranno una delle grandi nazioni sul palcoscenico mondiale, gli storici si interrogheranno... "quand'è nata l'identità europea?" E in tal caso diranno che noi, in realtà, eravamo già europei, e avranno ragione. Se invece fallirà, e l'Europa politica non sarà che l'ennesima idea morta, allora in risposta alla stessa domanda diranno che non eravamo abbastanza europei perché quel progetto ce la facesse, ed avranno ragione.
Quale sia "la verità" noi (come i veneziani, etc. all'epoca) non lo possiamo invece sapere, né prevedere
@@raffaeledivora9517 quindi lo stesso vale con l'Itallia
Aspettiamo con ansia tue conferenze sul tema.