Concept of desire according to Jacques Lacan
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- เผยแพร่เมื่อ 27 ส.ค. 2024
- “Our desire is the desire of the other”.
Let’s discover together what is the desire from the clinical theories of Lacan.
Giovanni Lo Castro is Clinical Psychologist who studied Psychoanalysis. He is a member of the “International Psychoanalytical Association” (IPA) and also he is part of “Scuola Lacaniana di Psicoanalisi del Campo freudiano”, one of the International Psychoanalytical Association’s Schools. He is Professor of Clinical Psychology, Clinical Psychodynamic and Clinical Deflection at the University of Catania.
Translated and subtitled by Marina Rotondo Cocco.
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Spiegazione eccellente . Grazie
Grazie.
Chiaro, semplice e al contempo immortalato enigma. Tutto questo mi ricorda la magnifica eleganza della formula einsteiniana del eugualeemmeciquadro.
Saluti.
Il nostro desiderio è sempre «desiderio del desiderio dell’altro» ♥️
Bellissimo e super esemplificativo, complimenti
Congratulazioni
Il desiderio in senso ampio è pregno di quella irrazionalità che un pensiero ancora oggi potente come quello di Artur Schopenauer, definisce con la forza della Natura che ci domina, e l'essere desiderante, come dice Artur, oscilla come un pendolo costantemente in bilico tra dolore e noia, con brevi intervalli di felicità.
La condizione umana, consegnata all' Ego, illude che il desiderio possa soddisfare; in realtà proprio l'Ego , ammesso che si raggiunga un desiderio [ e se non raggiunto subentrano frustrazione e dolore ] ne ricerca sempre di nuovi [ desideri ] perche' dominato dall'irrazionale, e poi verra' Nietsche a dirci che forse piuttosto che condannarsi all'infelicita' [ basta guardarsi anche in giro per capire che non viviamo nei migliori dei mondi possibili] forse " liberare " il dionisiaco che è in noi può dare un senso alla illusione che la vita dipenda dai nostri comportamenti e dal nostro sperare nel desiderio da realizzare.
È una sorta di via di fuga, a mio parere imprescindibile e nello stesso tempo utopistica in maniera molto radicale , al punto da diventarne folle [ Nietsche ]
In realtà Schopenauer mette il dito nella piaga [ che il nostro ego si rifiuta di accettare ] quando sottolinea che la Natura ci dota di sessualità ed aggressivita' perche essenzialmemte " funzionari della specie " , come tutto' cio' che ha vita su questo pianeta, a cominciare dal regno animale.
E non a caso, queste due cose poi negli anni tramontano, perche' la continuità della vita [ incausata e senza scopo ] ha necessità della morte, per la continuità della specie.
robertomeniconi, tutto diventa ovvio solo quando qualcuno rende chiare, razionalizzandole, certe dinamiche. Allora tutti diciamo "ma lo sapevamo già".
Mi sembra che Massimo Recalcati non finisca il discorso sul desiderio dicendo che sia desiderio dell´altro.... Esiste una legge del desiderio che non dipende del desiderio dell´altro (vi scrivo dal Brasile - scusate mio italiano)
Recalcati parla di diversi tipi di desiderio ,si parla di aporie del desiderio troppo complesso e lungo da spiegare qui , la sintesi sopra descritta è corretta ma non é esaustiva dei vari significati del desiderio Lacaniano che é poi quello di Recalcati
Bellissimo, grazie mille
Grazie a te :)
Ma lei davvero crede che il bambino (piccolo) si ponga il problema di cosa deve fare per essere nutrito e accudito? Che il sorriso alla madre sia una sorta di captatio benevolentiae cosciente nei confronti della madre ? Che 'domandi', col grido, alla madre o a chi per lei di essere nutrito?
E ci voleva Lacan per dire questo?
In realtà, in una cultura come la nostra, che ci spinge verso l'indipendenza, la riflessione di Lacan ci invita a considerare l'importanza degli altri per il soddisfacimento dei nostri desideri.