Piacevolissimo vedere questi video con spunti e condivisioni da libri che ti hanno stimolato. Mi auguro ne tornino vari! (Anzi no, mi godo l'attuale video sennò so fuori strada :3)
5:14 "Sempre applicare un filtro" sempre un ottima idea, il primo verso del tao te Ching non per niente dice "il tao che può essere detto non è l'eterno tao" Ad ogni modo mi segno l'autore :)
Il libro l'ho letto e c'ho capito poco o nulla, ma Byung-Chul Han mi ha affascinato tanto e quindi mi sono recuperato Nello Sciame e La scomparsa dei Riti che invece credo di aver capito (e un po' mi hanno spaventato). Comunque sia l'autore l'ho trovato così piacevole da leggere che mi sono preso anche psicopolitica e la fine dell'eros (mi sembra si chiami così), alla fine del percorso tornerò a leggere Filosofia del Buddhismo Zen per vedere se ci capisco qualcosa.
Grazie per la segnalazione. Molto interessante esplorare prospettive che offrono chiavi interpretative alternative. È necessario trovare gli strumenti per uscire dalla mercatizzazione di ogni cosa
Hai detto una cosa non da poco... chissà se in futuro si riuscirà a uscire dalla mercatizzazione di ogni cosa a partire dalla nostra mente. Una cosa così sarebbe una rivoluzione totale per l essere umano e per il suo modo di pensare
@@itsiwhatitsi Già. Mi ritrovo molto negli ultimi video di Wesa (che ci starà leggendo), nella sua velata "malinconia-nostalgia". Mi rendo conto che c'è una sorta di spaesamento di fronte ad una trasformazione sociale che è sempre più diffusa quando assurda. Credo che non tutti siamo disposti ad interiorizzare questa società così fuori strada. Non è neanche questione di prospettive, il mercato non può avere una visione umanistica, la politica dovrebbe tornare ad essere sopra le parti e virare verso scelte di "contenimento" e salvaguardia nei confronti di un mercato economico così invadente
@@Andrea_Keji penso tu abbia centrato in pieno uno dei temi più difficili in assoluto da trattare. Ma a maggior ragione di fondamentale importanza... A me sembrano due umanità e mentalità molto diverse quella mercificata e non. Una visione molto passiva contro una più attiva, una più creativa e genuina contro una più razionale e "recitata/ costruita"imposta dall'esterno . Se il "cittadino" è totalmente codificato in nome cognome , professione e poi "venduto" come merce, cosa resta dell'individuo (in senso di essere umano unico nel suo genere e non di uomo/macchina) che ci starebbe dietro e delle sue infinite potenzialità di generare cose nuove? Rischia di essere annullata quella parte in modo pressochè totale. In qualche modo artisti come Carmelo Bene o Wilde avevano messo in guardia su questo aspetto lasciando il monito di non sopprimere mai l'individuo che si cela dietro al "cittadino" perchè è lì che risiede l'"oro". Bisogna riscoprire ciò che ci piace a noi singoli al di fuori di ciò che ci viene propinato passivamente dall'esterno, questo sarebbe il primo passo. Ma prima ancora abbiamo bisogno di essere visti come esseri umani tra di noi e non come "attrezzi" da lavoro che possono perdere la vita per una incuria o essere sostituiti come viti. Una visione molto diversa da quella attuale è difficile ed è attuabile anche negli atteggiamenti con cui vediamo il prossimo. ( scusa per il papiro )
Se ti ha lasciato qualcosa (Siddhartha intendo) fammi sapere. Credo che ad oggi sia stata la lettura più inutile che abbia mai fatto 😅 sarebbe bello riuscire a capirlo da una prospettiva diversa, aspetto l'illuminazione
@@marius9372 Io penso che sia il libro che ha influenzato di più il mio modo di pensare in assoluto, non tanto per le discussioni filosofiche al suo interno quanto perché ti fa capire estremamente bene che per costruirsi le proprie idee e il proprio punto di vista il semplice ragionamento/discussione arrivano fino a un certo punto: è necessario uscire là fuori e fare esperienze, provare cose, lavorare ecc
@@marius9372 non sei l' unico, siete in tanti a non averci trovato nulla. Secondo me non devi starci tanto a ragionare, leggiti qualcos' altro di Hermann Hesse, può essere che poi tutto avrà un senso diverso. A me piacque subito
La filosofia orientale ha preso via via sempre più piene anche qui in Occidente negli ultimi decenni tanto che anche i principali approcci di psicoterapia, oggi, basano alcuni dei suoi processi di cura-intervento su alcuni dei cardini del Buddhismo e della sua filosofia (lo stare nel "qui e ora", l'attenzione non giudicante del momento presente, l'accettazione, l'impermanenza, etc...). Anche gli approcci che più si allontanavano ora hanno iniziato a trovare un punto di incontro dietro la definizione di mindfulness/consapevolezza
La felicità vista come raggiungimento della tranquillità dell'anima, l'accettare la realtà con le sue storture e la presa di coscenza che la vita è finita ma abbastanza lunga per essere vissuta mi ricorda un po' Seneca. Tra l'altro filosofo sottovalutato, più famoso per essere stato il precettore di Nerone che per le sue idee ed adombrato nello stoicismo dalla figura di Marco Aurelio che ha oscurato tutti gli altri
pure io non riuscivo a non pensare allo stoicismo senecano, mi vien da pensare che la filosofia zen sia arrivata alle stesse conclusioni attraverso strade diverse
Il discorso che hai fatto sulla non metaforicità degli haiku mi ha ricordato dei versi famosissimi di Camillo Sbarbaro: "E gli alberi son alberi, le case sono case, le donne che passano son donne, e tutto è quello che è, soltanto quel che è". Vengono spesso citati quando si parla della virata della letteratura del secondo dopoguerra verso un modo di esprimersi che sia appunto meno metaforico, meno simbolico (per quanto sia possibile, come hai giustamente sottolineato) meno ermetico e più ancorato alla realtà
Ogni cosa è quello che è e quando di una cosa qualsiasi ci chiediamo che cos’è la cosa non ci basta più e vogliamo che sia qualcos’altro. E noi lo facciamo continuamente (che cos’è la coscienza, che cosa la felicità…)
Ciao Wesa. Ho trovato un'idea simile al "raccoglimento senza interiorità" e all'"in-differenza" di Han già nell'Uomo senza qualità, dove Musil/Ulrich propone (in chiave utopistica) di abolire la "commedia scadente" della realtà, dove regnano il soggetto e le sue emanazioni, per abbracciare un modo di vivere più impersonale e vicino a quello che chiamiamo arte (arte che diverrebbe inutile qualora questa utopia si realizzasse!). "Si potrebbe dire che noi ci preoccupiamo troppo poco degli avvenimenti in sé e troppo del soggetto, del dove e del come di tali avvenimenti, cosicché l'importante per noi non è lo spirito degli eventi, bensì la loro trama. [...] Bisognerebbe abbandonare l'atteggiamento di avidità personale verso le esperienze della vita. Bisognerebbe cioè considerarle meno come personali e reali e più come universali e teoriche, oppure in modo disinteressato, quasi fossero dipinte o cantate."
Ciao, grazie per questo bel video. Trovo un po' forzato il tuo tentativo di approcciare lo zen piegandolo al nostro modo di pensare. Il magico nelle filosofie orientali si manifesta nelle cose di tutti i giorni. Se non vedi il magico negli scritti di Byung-Chul Han credo sia per questo. E' difficile che un iniziato a queste filosofie ne dia una versione personale. Quello che cambia è quanto si metta in pratica, vivendo con semplicità nel perpetuo cambiamento
Suggerimenti su libri che parlano di pensiero buddista e filosofia Zen per chi non è competente nel settore? Non ho studiato filosofia all'Università però mi piacerebbe molto approfondire questo argomenti
Ciao, di libri che trattano lo Zen dal punto di vista filosofico posso consigliarti: - Estetica del vuoto, G. Pasqualotto - I fiori del vuoto, G. J. Forzani - Lo Zen, A. Tollini - Lo Zen e la cultura giapponese, D. T. Suzuki - La dottrina buddhista della totalitá, G. C. C. Chang Questi sono i libri che ho trovato piú comprensibili, anche per qualcuno che non ha studiato filosofia. Secondo me danno una piccola infarinatura sul tema, poi uno può approfondire anche solo dalle bibliografie di questi testi. Ciao, e buona lettura.
Wesa mica mi diresti i titoli dei due libri sui vari filosofi che un giorno hai fatto vedere in live? Se non ricordo male erano per studiare tutti i filosofi.
@@carlotuccari8157 Vista la grandezza dei volumi e la copertina similare a quella che ricordo potrebbe essere, ma non ne sono sicuro. Comunque grazie per aver risposto.
L'Abbagnano è semplicemente eccezionale... Sintetico, ordinato ma comunque capace di andare a fondo nel pensiero dei vari filosofi. In più ha il pregio di essere stato sostanzialmente realizzato da una singola persona, il che permette soprattutto alla visione di insieme di essere coerente e sensata
Quel “..io che credevo, io che speravo..” vagamente canticchiato mi ha catapultato in un mondo parallelo distopico in cui finalmente disney o chi per loro ha deciso di produrre musical comedy sulla disillusione e sul pensiero critico..quando parli di sogni infranti. Bel consiglio questo autore, l'ultimo che mi è capitato sullo zen è stato Taisen Deshimaru ”Lo zen e le arti marziali”.
Troppo belli i video di Wesa. Ai massimi livelli di YT insieme a Mercadini e pochi altri. Non so voi ma io ormai quando sento la parola Zen penso a Keanu Reeves. È probabile non leggerai neanche questo commento ma mi farebbe piacere sapere cosa ne pensi de "La fenomenologia di Mike Bongiorno" piccolo saggio di Umberto Eco che ho trovato molto interessante e divertente
Se può confortarti io sono innamorato delle tue opinioni per come le argomenti, mi vado a recuperare anche tuoi video vecchi, e d'accordo non lo sono e di frequente. Con tutto l'affetto di un fan del non essere fan.
Ti consiglio molto "Che cos'è il potere?" che è in linea alle caratteristiche che hai evidenziato: da un lato una certa "retorica continentale" come la chiami tu, ma dall'altro lato anche una sintesi espositiva e una ricchezza di spunti che permette di creare ponti fra autori, a volte radicalmente diversi. Riguardo il linguaggio e l'haiku non sono molto d'accordo: credo che l'haiku ma anche un certo tipo di poesia non miri semplicemente a una constatazione dei fatti, ma miri proprio a "lacerare" il linguaggio, a forarlo attraverso l' essenzialità delle sue parole, al fine di superare l'Io (che non è il Sè). La poesia, credo, sia solo una ramificazione di quella che è una pratica ben più importante nelle "religioni" orientali (ma anche occidentali) ovvero la meditazione e la ripetizione di Mantra (o preghiere). La funzione è simile, ovvero "superare" se stessi attraverso la ripetizione di una frase che acquisisce il suo significato quando si è superato il significato stesso. Essere realisti fino in fondo significa anche non credere che tutte queste pratiche e scuole di pensiero predichino "puttanate metafisiche", ma che piuttosto indichino un percorso di riconciliazione spirituale incarnato nella realtà.
Non so... Ho l'impressione che sia esageratamente contorto. Potrebbe tranquillamente dire le stesse cose ma in maniera più chiara e accessibile. Con questa retorica sembra quasi volersi elevare a chissà cosa.
Ultimamente sta facendo diversi esperimenti per infastidire l'abitudine dei vecchi seguaci cambiando piccoli dettagli del suo canonico sfondo. Anche se sinceramente credo che più che fare cambiamenti volontari rispetto a quello standard non si stà più curando di risistemarli
Leggere con spirito critico, senza idealizzare un dato autore/filosofo pur di essere d'accordo con quello che dice al 100%. Tutti sbagliamo, tutti diciamo cazzate, e anche i grandi pensatori non son da meno
Per me i migliori del genere sono 'Mente ZEN mente di pricipiante' , 'Psicanalisi e buddismo ZEN' che permettono ad un occidentale di capirci qualcosa...
Se posso esprimere un umile giudizio, non mi trovo d'accordo con la netta distinzione che fai tra chi "non vede il mondo in modo internettiano" e chi "non ha avuto una formazione universitaria", come se i due insiemi non si potessero intersecare.
Non è simile al cherry picking il tuo "filtrare" le parti che non ti piacciono come la sua ispirazione francofortiana? Voglio dire, qui non parliamo di un fattore ignorabile tranquillamente. La critica della società neoliberale è uno dei centri della filosofia di B Chun Han. Mi sembra un po' sciocco filtrare una cosa del genere. Sarebbe come leggere Nietzsche ignorando il suo essere nichilista, no?
Per "filtrare" penso intenda più che altro "non prendere per oro colato". Tante persone purtroppo pensano che i saggi o ti piacciono o ti fan schifo, quando in realtà il 99%delle volte è una via di mezzo (uno dei miei preferiti è l'uomo è antiquato di Gunther Anders, che unisce un'infinità di cazzate senza freno ad alcune delle intuizioni più geniali che mi sian mai capitate tra le mani). Wesa non vuole "ignorare" la parte economico-politica del pensiero di Han, semplicemente la trova poco interessante e supercazzolara, esattamente come io trovo poco interessante e supercazzolara la critica di Gunther Anders ALLA MUSICA JAZZ (e ripeto, L'uomo è antiquato è uno dei miei saggi preferiti in assoluto)
@@marius9372 Il problema è che non fa alcuna critica del pensiero del filosofo su quel tema. Lo etichetta come un teorico delle supercazzole che ogni tanto ha detto delle cose buone come hai fatto tu in questo commento, senza offrire un effettivo ragionamento che vada oltre il "dite a Han che il liberismo non è una forma di dittatura", come se fosse un povero coglionazzo a cui serve tornare alle scuole medie. La critica alla società capitalista è un punto cardine nella filosofia di Byung-chul Han e saltarlo con leggerezza mi sembra quanto meno superficiale. Poi si, il canale è suo, Wesa è libero di fare il cazzo che gli pare. Il messaggio che passa però è sbagliato, dico questo.
@@maxpower11433 è vero tende a essere molto critico ma nel caso di Taleb è il suo ambito e le classifica proprio come balle e se dice cosi non lo fa per caso. Io taleb l'ho letto e sentendo un pochetto Boldrin ho riconosciuto questa tendenza che Taleb ha a voler fare il guru e spiegare cose complicate in modo semplice
L’estremo massimo del flex per Wesa: “stavo in biblioteca ospite di Umberto Eco...”
La rana canta
Il sole splende
E io mi gratto.
Peter Griffin o Homer Simpson ?
Sarebbe bello un video da parte tua sulle poche cose che ti allontanano da Eco.
Vero!
Per allenare la coscienza critica ed esorcizzare il fanatismo
@@piccio89 stravero e molto intelligente come cosa
Piacevolissimo vedere questi video con spunti e condivisioni da libri che ti hanno stimolato. Mi auguro ne tornino vari! (Anzi no, mi godo l'attuale video sennò so fuori strada :3)
36 minuti di Wesa che parla di un saggio
Non credo serva aggiungere altro
Incredibile platinare i filosofi, devo iniziare a farlo anch'io
"Platinare" usato in un contesto extra-videoludico è bellissimo! Lo userò anche per le band.
Mi aggrego, da platinatore di giochi un po' compulsivo d'ora in avanti lo userò anche per le marche dei biscotti
5:55 Mercadini per un attimo si è impossessato di Wesa
Ahahah aiuto
Sono le 13:30 e fa un caldo boia, ma trovo un nuovo video del Vez e tutto passa ❤️
Un abbraccio Wesa, ci si vede su Twitch 💪🏻
Grazie, i video di wesa sui libri sono il top
5:14 "Sempre applicare un filtro" sempre un ottima idea, il primo verso del tao te Ching non per niente dice "il tao che può essere detto non è l'eterno tao"
Ad ogni modo mi segno l'autore :)
quanto "ci" mancavi wesa in qst versione, ricca e golosa. ottimi spunti please keep on
Sembra un autore molto interessante.
Non vedo l'ora di vedere altri video sui suoi libri.
Il libro l'ho letto e c'ho capito poco o nulla, ma Byung-Chul Han mi ha affascinato tanto e quindi mi sono recuperato Nello Sciame e La scomparsa dei Riti che invece credo di aver capito (e un po' mi hanno spaventato). Comunque sia l'autore l'ho trovato così piacevole da leggere che mi sono preso anche psicopolitica e la fine dell'eros (mi sembra si chiami così), alla fine del percorso tornerò a leggere Filosofia del Buddhismo Zen per vedere se ci capisco qualcosa.
Lo leggerò sicuro dopo questo video.
Il video mi ha un po' ricordato le atmosfere delle letture viola.
Anche io ho pensato a quelle😍😍😍
Grazie per la segnalazione. Molto interessante esplorare prospettive che offrono chiavi interpretative alternative. È necessario trovare gli strumenti per uscire dalla mercatizzazione di ogni cosa
Hai detto una cosa non da poco... chissà se in futuro si riuscirà a uscire dalla mercatizzazione di ogni cosa a partire dalla nostra mente. Una cosa così sarebbe una rivoluzione totale per l essere umano e per il suo modo di pensare
@@itsiwhatitsi Già. Mi ritrovo molto negli ultimi video di Wesa (che ci starà leggendo), nella sua velata "malinconia-nostalgia". Mi rendo conto che c'è una sorta di spaesamento di fronte ad una trasformazione sociale che è sempre più diffusa quando assurda. Credo che non tutti siamo disposti ad interiorizzare questa società così fuori strada. Non è neanche questione di prospettive, il mercato non può avere una visione umanistica, la politica dovrebbe tornare ad essere sopra le parti e virare verso scelte di "contenimento" e salvaguardia nei confronti di un mercato economico così invadente
@@Andrea_Keji penso tu abbia centrato in pieno uno dei temi più difficili in assoluto da trattare. Ma a maggior ragione di fondamentale importanza... A me sembrano due umanità e mentalità molto diverse quella mercificata e non. Una visione molto passiva contro una più attiva, una più creativa e genuina contro una più razionale e "recitata/ costruita"imposta dall'esterno . Se il "cittadino" è totalmente codificato in nome cognome , professione e poi "venduto" come merce, cosa resta dell'individuo (in senso di essere umano unico nel suo genere e non di uomo/macchina) che ci starebbe dietro e delle sue infinite potenzialità di generare cose nuove? Rischia di essere annullata quella parte in modo pressochè totale. In qualche modo artisti come Carmelo Bene o Wilde avevano messo in guardia su questo aspetto lasciando il monito di non sopprimere mai l'individuo che si cela dietro al "cittadino" perchè è lì che risiede l'"oro". Bisogna riscoprire ciò che ci piace a noi singoli al di fuori di ciò che ci viene propinato passivamente dall'esterno, questo sarebbe il primo passo. Ma prima ancora abbiamo bisogno di essere visti come esseri umani tra di noi e non come "attrezzi" da lavoro che possono perdere la vita per una incuria o essere sostituiti come viti. Una visione molto diversa da quella attuale è difficile ed è attuabile anche negli atteggiamenti con cui vediamo il prossimo. ( scusa per il papiro )
5:05 citazione di altissimo livello
Dopo Eco mancava Elio
Un pò di tempo fa hai consigliato anche "Lo zen e il tiro con l'arco". Qual è meglio leggere prima? O è indifferente?
Ho guardato questo video con un gran sorriso, avendo appena finito di leggere "Siddhartha". Una fortunata coincidenza(?),grazie wesa.
Se ti ha lasciato qualcosa (Siddhartha intendo) fammi sapere. Credo che ad oggi sia stata la lettura più inutile che abbia mai fatto 😅 sarebbe bello riuscire a capirlo da una prospettiva diversa, aspetto l'illuminazione
@@marius9372 Io penso che sia il libro che ha influenzato di più il mio modo di pensare in assoluto, non tanto per le discussioni filosofiche al suo interno quanto perché ti fa capire estremamente bene che per costruirsi le proprie idee e il proprio punto di vista il semplice ragionamento/discussione arrivano fino a un certo punto: è necessario uscire là fuori e fare esperienze, provare cose, lavorare ecc
@@marius9372 non sei l' unico, siete in tanti a non averci trovato nulla. Secondo me non devi starci tanto a ragionare, leggiti qualcos' altro di Hermann Hesse, può essere che poi tutto avrà un senso diverso. A me piacque subito
"parteciperooò, mi autoinviteroooò"
Ben vengano altri video così!
La filosofia orientale ha preso via via sempre più piene anche qui in Occidente negli ultimi decenni tanto che anche i principali approcci di psicoterapia, oggi, basano alcuni dei suoi processi di cura-intervento su alcuni dei cardini del Buddhismo e della sua filosofia (lo stare nel "qui e ora", l'attenzione non giudicante del momento presente, l'accettazione, l'impermanenza, etc...).
Anche gli approcci che più si allontanavano ora hanno iniziato a trovare un punto di incontro dietro la definizione di mindfulness/consapevolezza
Ciao, mi sembra uno spunto molto interessante, grazie.
La felicità vista come raggiungimento della tranquillità dell'anima, l'accettare la realtà con le sue storture e la presa di coscenza che la vita è finita ma abbastanza lunga per essere vissuta mi ricorda un po' Seneca. Tra l'altro filosofo sottovalutato, più famoso per essere stato il precettore di Nerone che per le sue idee ed adombrato nello stoicismo dalla figura di Marco Aurelio che ha oscurato tutti gli altri
pure io non riuscivo a non pensare allo stoicismo senecano, mi vien da pensare che la filosofia zen sia arrivata alle stesse conclusioni attraverso strade diverse
@@marius9372 sì sì ovviamente sono arrivati a conclusioni simili da strade diverse, io l'ho solo ricondotto a qualcosa che conoscevo già :)
Questo libro e Siddhartha di Herman Hesse mi ha aiutata a capire meglio il buddhismo! Molto interessante.
Pensavo che il video fosse sullo ZEN di Palermo
Il discorso che hai fatto sulla non metaforicità degli haiku mi ha ricordato dei versi famosissimi di Camillo Sbarbaro: "E gli alberi son alberi, le case
sono case, le donne
che passano son donne, e tutto è quello
che è, soltanto quel che è". Vengono spesso citati quando si parla della virata della letteratura del secondo dopoguerra verso un modo di esprimersi che sia appunto meno metaforico, meno simbolico (per quanto sia possibile, come hai giustamente sottolineato) meno ermetico e più ancorato alla realtà
Ogni cosa è quello che è e quando di una cosa qualsiasi ci chiediamo che cos’è la cosa non ci basta più e vogliamo che sia qualcos’altro. E noi lo facciamo continuamente (che cos’è la coscienza, che cosa la felicità…)
20:12 la risatina
parteciperò, mi autoinviterò
Sei bravissimo.
Lo leggerò sicuramente, grazie Wesa!
Tapparella ❤
Ciao Wesa. Ho trovato un'idea simile al "raccoglimento senza interiorità" e all'"in-differenza" di Han già nell'Uomo senza qualità, dove Musil/Ulrich propone (in chiave utopistica) di abolire la "commedia scadente" della realtà, dove regnano il soggetto e le sue emanazioni, per abbracciare un modo di vivere più impersonale e vicino a quello che chiamiamo arte (arte che diverrebbe inutile qualora questa utopia si realizzasse!). "Si potrebbe dire che noi ci preoccupiamo troppo poco degli avvenimenti in sé e troppo del soggetto, del dove e del come di tali avvenimenti, cosicché l'importante per noi non è lo spirito degli eventi, bensì la loro trama. [...] Bisognerebbe abbandonare l'atteggiamento di avidità personale verso le esperienze della vita. Bisognerebbe cioè considerarle meno come personali e reali e più come universali e teoriche, oppure in modo disinteressato, quasi fossero dipinte o cantate."
Ciao, grazie per questo bel video. Trovo un po' forzato il tuo tentativo di approcciare lo zen piegandolo al nostro modo di pensare. Il magico nelle filosofie orientali si manifesta nelle cose di tutti i giorni. Se non vedi il magico negli scritti di Byung-Chul Han credo sia per questo. E' difficile che un iniziato a queste filosofie ne dia una versione personale. Quello che cambia è quanto si metta in pratica, vivendo con semplicità nel perpetuo cambiamento
Suggerimenti su libri che parlano di pensiero buddista e filosofia Zen per chi non è competente nel settore? Non ho studiato filosofia all'Università però mi piacerebbe molto approfondire questo argomenti
Ciao, di libri che trattano lo Zen dal punto di vista filosofico posso consigliarti:
- Estetica del vuoto, G. Pasqualotto
- I fiori del vuoto, G. J. Forzani
- Lo Zen, A. Tollini
- Lo Zen e la cultura giapponese, D. T. Suzuki
- La dottrina buddhista della totalitá, G. C. C. Chang
Questi sono i libri che ho trovato piú comprensibili, anche per qualcuno che non ha studiato filosofia. Secondo me danno una piccola infarinatura sul tema, poi uno può approfondire anche solo dalle bibliografie di questi testi.
Ciao, e buona lettura.
tu e Vklabe consigliate lo stesso libro che parla di buddhismo zen. GG per voi, comprato
Pensavo fosse lo zen e l'arte della riparazione della motocicletta
Manutenzione… non riparazione, perdona la pignoleria, per me è un libro sacro. 😊
Ne ho presi 2 (ovviamente usando il link in descrizione) Daje ahahaha
Penso che potrebbe piacerti "the fundamental wisdom of the middle way"
*Io mentre cerco video da guardare dopo quello di marra su evangelion*
Wesa: eccomi!
Che piacere
"Satori = ripigliarsi" è una perla!!
Non c'entra molto ma Cosa ne pensi di Rene Guenon?
Parte di quanto hai letto si può riassumere in "fai l'esatto contrario di quello che fa Shinji Ikari". 😂
*a esclusione del finale di end of Evangelion
"L'ho quasi platinato" 🤣🤣
IMHO
Mi sei mancato
Come primo libro di saggistica può andare bene?
Wesa mica mi diresti i titoli dei due libri sui vari filosofi che un giorno hai fatto vedere in live? Se non ricordo male erano per studiare tutti i filosofi.
Ti riferisci forse a storia della filosofia di Abbagnano?
@@carlotuccari8157 Vista la grandezza dei volumi e la copertina similare a quella che ricordo potrebbe essere, ma non ne sono sicuro. Comunque grazie per aver risposto.
L'Abbagnano è semplicemente eccezionale... Sintetico, ordinato ma comunque capace di andare a fondo nel pensiero dei vari filosofi. In più ha il pregio di essere stato sostanzialmente realizzato da una singola persona, il che permette soprattutto alla visione di insieme di essere coerente e sensata
Oh, bravo.
6:37 L' autore utilizza la stessa tecnica che utilizzavo per scrivere i temi alle elementari XD
Un suo libro ha ispirato anche "L'amore è negativo" dei Baustelle
Quel “..io che credevo, io che speravo..” vagamente canticchiato mi ha catapultato in un mondo parallelo distopico in cui finalmente disney o chi per loro ha deciso di produrre musical comedy sulla disillusione e sul pensiero critico..quando parli di sogni infranti.
Bel consiglio questo autore, l'ultimo che mi è capitato sullo zen è stato Taisen Deshimaru ”Lo zen e le arti marziali”.
Ma non era Tapparella?
@@Piccaz82 Disney "o chi per loro"
Troppo belli i video di Wesa. Ai massimi livelli di YT insieme a Mercadini e pochi altri. Non so voi ma io ormai quando sento la parola Zen penso a Keanu Reeves. È probabile non leggerai neanche questo commento ma mi farebbe piacere sapere cosa ne pensi de "La fenomenologia di Mike Bongiorno" piccolo saggio di Umberto Eco che ho trovato molto interessante e divertente
Grazie.
La rana canta o gracida o gratta pareti di metallo con una lima?
5:04 Io credevo in te, ma poi ho mangiato le tagliatelle di Annamaria e non mi sono piaciute 😅
Hai bestemmiato
Nooooo, che devo mangiarle questa estateeeee😋😋😋😋
Platinare?....decisamente sono rimasto indietro....😂
Cosa pensi di Osho
Se può confortarti io sono innamorato delle tue opinioni per come le argomenti, mi vado a recuperare anche tuoi video vecchi, e d'accordo non lo sono e di frequente.
Con tutto l'affetto di un fan del non essere fan.
Non ho capito un ma cosa: farai solo video a braccio o continuerai a portare anche video scritti e montati?
Ti consiglio molto "Che cos'è il potere?" che è in linea alle caratteristiche che hai evidenziato: da un lato una certa "retorica continentale" come la chiami tu, ma dall'altro lato anche una sintesi espositiva e una ricchezza di spunti che permette di creare ponti fra autori, a volte radicalmente diversi.
Riguardo il linguaggio e l'haiku non sono molto d'accordo: credo che l'haiku ma anche un certo tipo di poesia non miri semplicemente a una constatazione dei fatti, ma miri proprio a "lacerare" il linguaggio, a forarlo attraverso l' essenzialità delle sue parole, al fine di superare l'Io (che non è il Sè). La poesia, credo, sia solo una ramificazione di quella che è una pratica ben più importante nelle "religioni" orientali (ma anche occidentali) ovvero la meditazione e la ripetizione di Mantra (o preghiere).
La funzione è simile, ovvero "superare" se stessi attraverso la ripetizione di una frase che acquisisce il suo significato quando si è superato il significato stesso.
Essere realisti fino in fondo significa anche non credere che tutte queste pratiche e scuole di pensiero predichino "puttanate metafisiche", ma che piuttosto indichino un percorso di riconciliazione spirituale incarnato nella realtà.
Vuoi che muoro? Ti ascolto mentre faccio attività fisica e mi spacchi gli addominali citando "Tapparella"? Parteciperò! :D
Non so... Ho l'impressione che sia esageratamente contorto. Potrebbe tranquillamente dire le stesse cose ma in maniera più chiara e accessibile. Con questa retorica sembra quasi volersi elevare a chissà cosa.
Perché ogni volta che leggo o sento parlare di libri sul pensiero buddista mi viene da domandarmi: "si, ma perché allora scrivere un libro?"
Però volete bene ad Heidegger. Con tutti i suoi limiti non è da poco il suo smontaggio della metafisica
quella di applicare un filtro e' un'ovvieta' solo per chi ha fatto studi umanistici ahime'
Wesa, la porta dietro di te è aperta. Comunque grazie per il consiglio letterario.
Ultimamente sta facendo diversi esperimenti per infastidire l'abitudine dei vecchi seguaci cambiando piccoli dettagli del suo canonico sfondo. Anche se sinceramente credo che più che fare cambiamenti volontari rispetto a quello standard non si stà più curando di risistemarli
@@CristianoSollazzo io li ho visti tutti, ma mi fanno tenerezza🤣🤣
Cosa vuol dire "applicare un filtro"?
Leggere con spirito critico, senza idealizzare un dato autore/filosofo pur di essere d'accordo con quello che dice al 100%. Tutti sbagliamo, tutti diciamo cazzate, e anche i grandi pensatori non son da meno
@@marius9372 non prendere tutto per oro colato,ma leggere in maniera consapevole...grazie per l'aiuto
36
🖤🍃🐲 grazie Wesa
Per me i migliori del genere sono 'Mente ZEN mente di pricipiante' , 'Psicanalisi e buddismo ZEN' che permettono ad un occidentale di capirci qualcosa...
Premetto che non ho ancora finito di vedere il video, ma non l'avevi già pubblicato?
quale l'autore, il pensatore che ci offre dei bei testi da leggere ? Eckhart Tolle
Sakurambo docet
Ho perso il filo del discorso, troppo caotico (per me), e troppi prerequisiti richiesti per la comprensione, seppur sia piacevole ascoltarti.
Parteciperòòò mi auto inviteròòò dannata fiolosofia contientale
Se posso esprimere un umile giudizio, non mi trovo d'accordo con la netta distinzione che fai tra chi "non vede il mondo in modo internettiano" e chi "non ha avuto una formazione universitaria", come se i due insiemi non si potessero intersecare.
Io ho letto la scomparsa dei riti....beh l’ho trovato profondo come una pozzanghera
Non è simile al cherry picking il tuo "filtrare" le parti che non ti piacciono come la sua ispirazione francofortiana? Voglio dire, qui non parliamo di un fattore ignorabile tranquillamente. La critica della società neoliberale è uno dei centri della filosofia di B Chun Han. Mi sembra un po' sciocco filtrare una cosa del genere. Sarebbe come leggere Nietzsche ignorando il suo essere nichilista, no?
Per "filtrare" penso intenda più che altro "non prendere per oro colato". Tante persone purtroppo pensano che i saggi o ti piacciono o ti fan schifo, quando in realtà il 99%delle volte è una via di mezzo (uno dei miei preferiti è l'uomo è antiquato di Gunther Anders, che unisce un'infinità di cazzate senza freno ad alcune delle intuizioni più geniali che mi sian mai capitate tra le mani).
Wesa non vuole "ignorare" la parte economico-politica del pensiero di Han, semplicemente la trova poco interessante e supercazzolara, esattamente come io trovo poco interessante e supercazzolara la critica di Gunther Anders ALLA MUSICA JAZZ (e ripeto, L'uomo è antiquato è uno dei miei saggi preferiti in assoluto)
@@marius9372 Il problema è che non fa alcuna critica del pensiero del filosofo su quel tema. Lo etichetta come un teorico delle supercazzole che ogni tanto ha detto delle cose buone come hai fatto tu in questo commento, senza offrire un effettivo ragionamento che vada oltre il "dite a Han che il liberismo non è una forma di dittatura", come se fosse un povero coglionazzo a cui serve tornare alle scuole medie. La critica alla società capitalista è un punto cardine nella filosofia di Byung-chul Han e saltarlo con leggerezza mi sembra quanto meno superficiale. Poi si, il canale è suo, Wesa è libero di fare il cazzo che gli pare. Il messaggio che passa però è sbagliato, dico questo.
basta consigliare libri fai male al mio portafogli e al mio tempo di gioco
Il migliore per capire lo zen è Giulio cesare giacobbe
NO. Non vogliamo ritornare a essere una pianta o una stella. Noi (io + io + io + ... + io) siamo co-cre_attori di mondi reali tanto quanto questo.
Michele Boldrin dice che Taleb fa il guru per vendere e scrive solo stupidaggini miste a qualche banalità
Michele Boldrin ha mai avuto una buona parola per qualcuno che non fosse della sua cerchia di compari?
@@maxpower11433 è vero tende a essere molto critico ma nel caso di Taleb è il suo ambito e le classifica proprio come balle e se dice cosi non lo fa per caso. Io taleb l'ho letto e sentendo un pochetto Boldrin ho riconosciuto questa tendenza che Taleb ha a voler fare il guru e spiegare cose complicate in modo semplice