Buongiorno Dottore, io avrei una domanda. A me risulta impossibile concepire l'idea di avere uno psicologo uomo, perché la mia paura é quella di provare attrazione o pensare di doverlo "conquistare". É una cosa che accade spesso? Sono seguita da una psicologa e da una psichiatra perché sono borderline. Grazie mille se vorrà rispondermi
Buongiorno, può succedere, dipende dal problema. Se pensa che avere un uomo come terapeuta possa essere ostativo al suo percorso è legittimo rivolgersi ad una donna. È importante potersi sentire a proprio agio
Volevo commentare questo aspetto io invece mi piace rivolgermi a dottori se posso scegliere a dottori uomini dal psicoterapeuta al ginecologo perché degli uomini mi fido di più mi sento più a mio agio e affine
Probabilmente il terapeuta deve sentirsi anche comodo nella relazione terapeutica secondo la mia esperienza di psicoterapeuta poter dare anche delle informazioni di se aiuta e prepara il giusto terreno affinché la terapia sia efficace mantenersi troppo impermeabili non da grandi risultati, in sostanza utilizzerei questa metafora, un buon pasticcere non può fare a meno di ritrovarsi sul grembiule qualche macchia di crema o di cioccolato se decide di realizzare di dolci
Penso che al cliente bisogna dire quello che è in grado di comprendere....se ci fosse interazione energetica interiore si saprebbe cosa dire,purtroppo si dice quello che le statistiche della maggioranza si è studiato nei vari steep.... Manca l'interazione interiore autenticità La prova? Il sintomo non sparisce....ma si anestestizza....
Non sono d'accordo per diversi motivi. La terapia cambia in funzione del paziente, noi conosciamo la meta ma non conosciamo il tragitto e questo va strutturato insieme alla persona. Secondo, mettersi anche nella condizione in cui si deve dire all'altro quello che deve capire, implica una condizione di giudizio, che non è quello che avviene in terapia
Potrei fare una domanda di livello professionale? È normale mentre si parla col proprio terapeuta di un proprio blocco o di qualche paura (es. Del giudizio) questo possa fare accenni ad una sua esperienza di vita passata? Es. Il terapeuta dice: quando ero giovane, venivo criticato e allora ci ho riflettuto su... Ecco, non è considerato poco professionale oltre che un pò superficiale? Oppure, È normale che un terapeuta tratti certi argomenti in corso di seduta con una certa superficialità o meglio senza entrare in profondità sull argomento? Es. Se io ti parlo di un mio blocco con l'altro sesso, o una mia insicurezza su come portare avanti una conoscenza, Il terapeuta si limita a dire che l'attrazione fra uomo e donna è solo una questione di " chimica" , ma non chiede mai al paziente cosa lo blocchi, o meglio entrare in profondità in ciò che il paziente voglia dire? Ora non so se sia io che abbia molte resistenze, sicuramente le ho e ne sono consapevole, ma ho sempre nutrito un pò la sensazione che il mio terapeuta trattasse certi argomenti per me importanti con superficialità, senza andare ad indagare nel profondo la questione. Infatti ho sentito la necessità di sospendere le sedute. Lei cosa ne pensa delle domande che le ho posto? La ringrazio ancora per i suoi video
Gentilissima, può capitare, ma fa parte delle dinamiche della relazione terapeutica che un professionista conosce e sa gestire quindi utilizzare anche a favore del percorso terapeutico.
Magari ci fossero più terapeuti come questo dottore ; in molti suoi video , si vede la sua umanita ' che , non per questo , non viene meno , la sua professiinalita ' 😄
@@dr.matteoradavelli pero' io intendevo alla fine della terapia. E cosi difficile trovare in eta' adulta persone che "vibrano con la stessa frequenza" 😍 che e' un grande peccato dover rinunciare a tali potenziali amicizie
Mi sono sempre interrogato sul fatto che etimologicamente "amico" non vuol dire niente 😅. È solo il contrario di nemico. C'è una "alpha privativo" come in apolide, senza polis senza cittadinanza è un a-nemico. Un non-nemico. Pertanto chiunque non abbia la volontà di nuocere è sempre un amico. Tecnicamente tutti i terapeuti in realtà sono amici dei pazienti è il paziente casomai che deve riflettere su che valore dà alla parola amicizia. Alcuni la sopravvalutano. Niente piccola considerazione personale.
Buongiorno...Quale migliore comprensione di chi ha vissuto personalmente una situazione complessa?!!!! Lei potrebbe fare in modo che la sua esperienza sia una delle tante strade da intraprendere... Penso che uscire da i dogmi e protocolli imposti sia una grande prova di umanità e ridimensionamento convenzionale!!!! Soprattutto se lo si fa in buona fede... Quindi le suggerisco di "buttarsi" nel club degli non omologati qualche volta, ne guadagnerà in stima per sé stesso... Lasci andare qualche volta certe regole che, in fondo, sono state scritte da umani come lei quindi con eventuali lacune e un margine di dubbio, come è giusto che sia!!!! 😉❤️🌹❤️
Ma tutti i suoi pazienti, che la vedono e la sentono, saranno sgomenti, confusi, oppure eccitati a ritrovarla a piacimento su TH-cam, che modo, di divulgarsi. Questo ancora non l avevo visto.
Gentile Sil, divulgare aspetti di questa professione online è un aspetto importante, fondamentale, per non mantenere i classici stereotipi generalmente legati allo psicologo e psicoterapeuta.
Guardo video di professionisti della psicanalisi da un mese circa e Lei e´ il primo che mi sembra apprezzabilmente vicino all´interlocutore. I Suoi riferimenti alla sintonia di natura potenzialmente amicale con alcuni dei Suoi pazienti, sono poi eloquenti della Sua interpretazione di Psicoterapeuta e Psicologo. Il Suo apporto terapeutico suppongo sia importante per i Suoi pazienti e per chi La segue su youtube. Ha mai pensato che se un cavallo o un cane, possono costituire un beneficio psichico terapeutico tale da definirsi pet therapy, dunque pure l´uomo debba valorizzare le sue qualita´ umane nell´atto di svolgere psicoterapia ?
Non è l’approccio terapeutico a determinare il successo del percorso, quanto la capacità di paziente e terapeuta di instaurare una relazione terapeutica
Pensavo facessi proprio degli esempi del tipo. Vorrei dire loro che sono pigri! O al contrario che sono forti ma magari non lo vedono. Mi aspettavo dei commenti ecco!
Che tenero questo dottore.
Chiaro e onesto
Grazie!
Argomento molto interessante!
Grazie per tutti i Suoi video sempre molto istruttivi!!
🙏🏻
Ammiro Matteo questo tipo di considerazioni che trovo "umane" e professionali .
Grata
🙏
Che bello! ❤
i suoi video sono sempre molto interessanti, anche io sono in terapia.
Grazie
Ma potrebbe diventare amico di un suo paziente a fine terapia? E può rivelare a un paziente le sue idee politiche religiose sessuali ecc.?
No questo non è previsto dal mio ruolo
@@dr.matteoradavelli ah, non me lo aspettavo, anche a terapia conclusa?
@@pacobajito85 Si perchè il rapporto professionale rimane
Buongiorno Dottore, io avrei una domanda.
A me risulta impossibile concepire l'idea di avere uno psicologo uomo, perché la mia paura é quella di provare attrazione o pensare di doverlo "conquistare". É una cosa che accade spesso? Sono seguita da una psicologa e da una psichiatra perché sono borderline. Grazie mille se vorrà rispondermi
Buongiorno, può succedere, dipende dal problema. Se pensa che avere un uomo come terapeuta possa essere ostativo al suo percorso è legittimo rivolgersi ad una donna. È importante potersi sentire a proprio agio
Volevo commentare questo aspetto io invece mi piace rivolgermi a dottori se posso scegliere a dottori uomini dal psicoterapeuta al ginecologo perché degli uomini mi fido di più mi sento più a mio agio e affine
Buonasera, quale scuola di specializzazione ha fatto?
Gentile Matteo, ho effettuato una scuola di psicoterapia sistemico-famigliare.
Probabilmente il terapeuta deve sentirsi anche comodo nella relazione terapeutica secondo la mia esperienza di psicoterapeuta poter dare anche delle informazioni di se aiuta e prepara il giusto terreno affinché la terapia sia efficace mantenersi troppo impermeabili non da grandi risultati, in sostanza utilizzerei questa metafora, un buon pasticcere non può fare a meno di ritrovarsi sul grembiule qualche macchia di crema o di cioccolato se decide di realizzare di dolci
Grazie per la riflessione, sicuramente c'è una parte per cui a volte è sicuramente un vantaggio che dev'essere modulato di relazione in relazione
Penso che al cliente bisogna dire quello che è in grado di comprendere....se ci fosse interazione energetica interiore si saprebbe cosa dire,purtroppo si dice quello che le statistiche della maggioranza si è studiato nei vari steep....
Manca l'interazione interiore autenticità La prova?
Il sintomo non sparisce....ma si anestestizza....
Non sono d'accordo per diversi motivi. La terapia cambia in funzione del paziente, noi conosciamo la meta ma non conosciamo il tragitto e questo va strutturato insieme alla persona. Secondo, mettersi anche nella condizione in cui si deve dire all'altro quello che deve capire, implica una condizione di giudizio, che non è quello che avviene in terapia
Potrei fare una domanda di livello professionale?
È normale mentre si parla col proprio terapeuta di un proprio blocco o di qualche paura (es. Del giudizio) questo possa fare accenni ad una sua esperienza di vita passata?
Es. Il terapeuta dice: quando ero giovane, venivo criticato e allora ci ho riflettuto su...
Ecco, non è considerato poco professionale oltre che un pò superficiale?
Oppure,
È normale che un terapeuta tratti certi argomenti in corso di seduta con una certa superficialità o meglio senza entrare in profondità sull argomento?
Es.
Se io ti parlo di un mio blocco con l'altro sesso, o una mia insicurezza su come portare avanti una conoscenza,
Il terapeuta si limita a dire che l'attrazione fra uomo e donna è solo una questione di " chimica" , ma non chiede mai al paziente cosa lo blocchi, o meglio entrare in profondità in ciò che il paziente voglia dire?
Ora non so se sia io che abbia molte resistenze, sicuramente le ho e ne sono consapevole, ma ho sempre nutrito un pò la sensazione che il mio terapeuta trattasse certi argomenti per me importanti con superficialità, senza andare ad indagare nel profondo la questione.
Infatti ho sentito la necessità di sospendere le sedute.
Lei cosa ne pensa delle domande che le ho posto?
La ringrazio ancora per i suoi video
Grazie per la condivisione ☺
Le volevo chiedere una cosa che non c'entra niente con l'argomento del video: vorrei sapere se è possibile diventare estroversi se si è introversi??
Perché no?
ciao Matteo ti è mai successo che un paziente ti stesse davvero antipatico? e se si non inficia tutta la terapia questa cosa? bello il video cmq
Gentilissima, può capitare, ma fa parte delle dinamiche della relazione terapeutica che un professionista conosce e sa gestire quindi utilizzare anche a favore del percorso terapeutico.
Magari ci fossero più terapeuti come questo dottore ; in molti suoi video , si vede la sua umanita ' che , non per questo , non viene meno , la sua professiinalita ' 😄
Buongiorno, grazie mille per il complimento!
💕💕 pero' peccato che non si puo' fare l'amicizia con i propri pazienti
Capisco, ma non sarebbe di aiuto
@@dr.matteoradavelli pero' io intendevo alla fine della terapia. E cosi difficile trovare in eta' adulta persone che "vibrano con la stessa frequenza" 😍 che e' un grande peccato dover rinunciare a tali potenziali amicizie
Mi sono sempre interrogato sul fatto che etimologicamente "amico" non vuol dire niente 😅. È solo il contrario di nemico. C'è una "alpha privativo" come in apolide, senza polis senza cittadinanza è un a-nemico. Un non-nemico. Pertanto chiunque non abbia la volontà di nuocere è sempre un amico. Tecnicamente tutti i terapeuti in realtà sono amici dei pazienti è il paziente casomai che deve riflettere su che valore dà alla parola amicizia. Alcuni la sopravvalutano.
Niente piccola considerazione personale.
@@sabina7978-e4yAnche no.
Buongiorno...Quale migliore comprensione di chi ha vissuto personalmente una situazione complessa?!!!! Lei potrebbe fare in modo che la sua esperienza sia una delle tante strade da intraprendere... Penso che uscire da i dogmi e protocolli imposti sia una grande prova di umanità e ridimensionamento convenzionale!!!! Soprattutto se lo si fa in buona fede... Quindi le suggerisco di "buttarsi" nel club degli non omologati qualche volta, ne guadagnerà in stima per sé stesso... Lasci andare qualche volta certe regole che, in fondo, sono state scritte da umani come lei quindi con eventuali lacune e un margine di dubbio, come è giusto che sia!!!! 😉❤️🌹❤️
Grazie per la condivisione
Ciao Matteo, ho scoperto da poco questo canale e lo trovo interessante, ho già sottoscritto e messo l'allarme, da quanto tempo fai il tuo lavoro?
Buongiorno, grazie per aver iniziato a seguirmi.
Anch'io sarei curiosa di sapere da quanto tempo svolge questo lavoro.
@@saraasaro4414 dal 2011
@@dr.matteoradavelli grazie per aver risposto.
Ma tutti i suoi pazienti, che la vedono e la sentono, saranno sgomenti, confusi, oppure eccitati a ritrovarla a piacimento su TH-cam, che modo, di divulgarsi. Questo ancora non l avevo visto.
Gentile Sil, divulgare aspetti di questa professione online è un aspetto importante, fondamentale, per non mantenere i classici stereotipi generalmente legati allo psicologo e psicoterapeuta.
Guardo video di professionisti della psicanalisi da un mese circa e Lei e´ il primo che mi sembra apprezzabilmente vicino all´interlocutore. I Suoi riferimenti alla sintonia di natura potenzialmente amicale con alcuni dei Suoi pazienti, sono poi eloquenti della Sua interpretazione di Psicoterapeuta e Psicologo. Il Suo apporto terapeutico suppongo sia importante per i Suoi pazienti e per chi La segue su youtube. Ha mai pensato che se un cavallo o un cane, possono costituire un beneficio psichico terapeutico tale da definirsi pet therapy, dunque pure l´uomo debba valorizzare le sue qualita´ umane nell´atto di svolgere psicoterapia ?
cosa ne pensa della psicanalisi per la cura di fobia sociale e nevrosi ossessiva? È efficace?
Non è l’approccio terapeutico a determinare il successo del percorso, quanto la capacità di paziente e terapeuta di instaurare una relazione terapeutica
Pensavo facessi proprio degli esempi del tipo. Vorrei dire loro che sono pigri! O al contrario che sono forti ma magari non lo vedono. Mi aspettavo dei commenti ecco!
Che sono forti e non lo vedono penso sia una cosa che si può dire eccome in terapia
Triste da dire ma spesso il paziente é solo un biglietto di banca. Le sedute più durano nel tempo e meglio é per il medico
Mi dispiace per l'esperienze negative che ha avuto nel suo processo terapeutico. Io non lavoro in questo modo😁
Non si può criticare il collega per semplice solidarietà tra medici. Non é etica é disonesto