Magistrale e illuminante, ed integra le mie concezioni che mi ero fatto su questa domanda. Molto tempo fà, cominciai a chiedermi se fare un gesto o un'azione qualsiasi senza (apparenti) input dall'esterno, fine a se stessi, per esempio alzare una mano in un dato momento 'tanto per farlo' (diversamente ad esempio, se alzassi la mano per attirare l'attenzione, tra l'altro probabilmente innescando un'effetto-causa su qualcun'altro), avesse un'intenzione che in realtà scaturiva da una causa, deterministica; ma un'intenzione (qualunque) scaturisce dalla volontà, e la domanda ruoterebbe intorno al citato Schopenahuer “l'uomo [...] non può volere quello che vuole”. Poi esistono pure i gesti inconsci (come ad esempio quando uno prende una scottatura e i muscoli si ritraggono immantinente, in termine tecnico si chiamano 'arco riflesso') e il sistema nervoso (para-)simpatico, che coinvolge i muscoli cosiddetti 'in-volontari' come per esempio quello del cuore: chi o cosa è in questi casi il soggetto della volontà? E i riflessi condizionati, studiati da etologi come Konrad Lorentz? Ci sono tanti esempi, come i cani di Pavlov o un bambino che associa il suono di un clacson al padre che torna da lavoro prima ancora di incontrarlo. Google Bard mi aggiunge pure che _These are just a few examples of conditioned reflexes. Conditioned reflexes are a type of learning that is important for both animals and humans. They allow us to learn to associate certain stimuli with certain outcomes, which can help us to survive and thrive in our environment._ Ora, mi è evidente della insormontabile difficoltà dell'uomo del risolvere questo enigma, osservando che spesso a livello sociale questo si traduce, senza patemi d'animo, in un certo atteggiamento fatalista abbastanza comune, che ha coniato parole come 'destino', quante volte ho sentito dire "è destino", "è tutto scritto" come se un accettato determinismo facesse parte di una parte della cultura popolare. Probabilmente la risposta potrebbe scaturire dal tuo discorso sul tempo come unico blocco (accostandolo ad un immaginario processo percettivo di deja-vu passato-futuro. Le neuroscienze mi sembra che ancora non hanno una risposta esauriente per il fenomeno deja-vu). Aggiungo che ultimamente quando ho cercato con il ragionamento di stimolare qualche intuizione su questo 'libero arbitrio', ciò provoca in me un fenomeno mentale di auto-referenzialità ciclica non conclusiva, e questa è forse la (non) risposta al fenomeno. Per fare un esempio, pensa al fatto che hai fatto un video dove hai tenuto una (bellissima) conversazione sul fatto che i contenuti della conversazione parlavano del perchè hai tenuto questa coversazione, ma diventa un perchè del perchè...e cosi via 'a ritroso' 😊. Per analizzare più semplicemente questo fenomeno, puoi scrivere o dire cose come "Questa, naturalmente, é una frase", "Cosa c'è scritto in questa frase?", un'altro esempio chiarissimo è il titolo di un libro divulgativo di matematica di McSmullion "Qual'è il titolo di questo libro?" 😊 (a proposito di giochi mentali "Mentre la leggi, prova a non pensare a questa frase"). Applicando questo aspetto al citato concetto di destino, il tuo potrebbe essere visto come il fatto che era destino che tu facessi un discorso sul destino. Inoltre citando l'"io" trovai scritto in un captcha "I think I am", che può essere carpito in più modi, uno è citando lo scrittore Carlos Castañeda, che parla di 'riflesso del sé'. (C'è un libro del matematico Hoffstadter che espone un'idea sull'"io" originale, 'Anelli nell'io', e poi sono notevoli gli studi sulla coscienza del prof. Daniel Dennet). Io mi sono fatto un'idea di vita, sul vivente essere tra i cosiddetti fenomeni emergenti, quindi se vogliamo deterministica, e ho interrogato Google Bard su fenomeno emergente, sintetizzo qui la risposta: _In physics, an emerging phenomenon is a property or behavior of a system that is not exhibited by its constituent parts. It is a property that arises from the interaction of the parts and cannot be predicted from the properties of the parts alone._ . . . _Examples of emerging phenomena:_ _Boiling..._ _Self-organization (ants can build elaborate nests, and slime molds can form fruiting bodies)..._ _Critical phenomena (fluids exhibit critical opalescence near their critical point.)..._ _Emergent complexity (the brain)..._ _Superconductivity..._ _Photosynthesis..._ _The immune system..._ _Critical phenomena..._ _The brain..._ Nel caso della vita, pensandola come un sistema complesso del tipo (...)-molecole-peptidi-cellule-organismi (credo che la ricerca stia arrivando ad una descrizione comprensiva della vita). Ora sarò prolisso, ma mi piace citare un koan zen che si riferisce proprio all'argomento che hai trattato, riguardo al concetto di caso in quelle interpretazioni della meccanica quantistica che, da come ho capito, lo fanno scaturire dalla probabilità. Nel buddhismo Ch'an si pratica la via 'da cuore a cuore', una trasmissione tra maestri e allievi per 'via diretta', in cui le parole servono solo come strumento, per l'utilizzo di tecniche come ad esempio per i cosiddetti 'koan' o 'huatou', che fanno uso di frasi o storielle nate con l'intento di scuotere il flusso mentale e giungere alla cosiddetta 'illuminazione improvvisa'. Ecco il koan zen: Il caso Un tempo, quando Baizhang (giapp. Hyakujo) diede una serie di discorsi, un certo vecchio vi assisteva con i monaci. Quando alla fine di ogni discorso se ne andavano, andava via anche lui. Ma un giorno rimase dopo che essi se n’erano andati, e Baizhang gli domandò: “Chi sei tu, che stai davanti a me?” Il vecchio rispose: “Io non sono un essere umano, ma in passato, ai tempi del Buddha Kashyapa, ero un maestro Zen e vivevo su questa montagna. A quel tempo uno dei miei studenti mi domandò: “un uomo illuminato è o non è soggetto alla legge di causalità. Io gli risposi: “L’uomo illuminato non è soggetto la legge di causalità”. Per questa risposta, fui trasformato in una volpe per cinquecento reincarnazioni, e sono tuttora una volpe. Vuoi salvarmi da questa situazione con le tue parole Zen e farmi uscire dal corpo di volpe? Ora lascia che ti domandi: l’uomo illuminato è soggetto alla legge di causalità?”. Baizhang disse: “L’uomo illuminato non è cieco alla legge di causalità”. Alle parole di Baizhang il vecchio fu illuminato. “Sono libero” disse, inchinandosi profondamente per riverire il maestro. “Non sono più una volpe. Il mio corpo è nella tana dietro questa montagna. Ti prego, fammi il funerale come fossi un monaco”. Poi scomparve. Il giorno dopo Baizhang fece ordinare dal capo dei monaci che tutti si preparassero ad assistere al funerale di un monaco. “Stiamo tutti bene, e in infermeria non c’era nessuno malato” si stupirono i monaci. “Che cosa vorrà dire il nostro maestro?”. Dopo il pasto Baizhang fece uscire i monaci dal tempio e li guidò dall’altra parte della montagna. Giunsero ai piedi di una roccia, e il maestro tirò fuori col suo bastone il cadavere di una vecchia volpe e poi celebrò la cerimonia della cremazione. Quella sera Baizhang fece un discorso e raccontò ai monaci l’intera storia. Allorché Huang po (giapp. Obaku) si fece avanti e gli disse: “Se ho capito bene, il vecchio fu trasformato in volpe per cinquecento reincarnazioni perché aveva dato una risposta sbagliata di Zen. Ora voglio domandarti: che cosa sarebbe successo se ogni volta che interrogato avesse dato la risposta giusta?”. Baizhang disse: “Vieni qui vicino, che te lo dico”: Huang po si avvicinò al maestro e gli diede uno schiaffo. Baizhang batté le mani ridendo e disse: “Sapevo che la barba delle volpi fosse rossa ed ecco una volpe dalla rossa barba”.😮 Il significato di questa storiella, con le parole del maestro Bhaizang, in particolare "L’uomo illuminato non è cieco alla legge di causalità”, io credo potremmo indicarle con quella cosa che noi chiamiamo consapevolezza, anche da te richiamata.
Ho voluto leggere questo bel commento perché ho pensato che se uno/una ha voglia di scrivere così tanto vuol dire che è veramente interessato/a all'argomento, proprio come me. Sebbene io abbia apprezzato il commento penso però che tu abbia perso il punto della questione con i tuoi vari riferimenti. Quando si discute di.. chiamiamola filosofia, ma è un discorso che vale per qualsiasi conversazione, non serve citare cose a destra e a manca a meno che non si tratti di studi scientifici. Bisogna cercare di essere il più possibile trasparenti, lasciando da parte la voglia di sfoggiare la propria cultura in materia (per quanto vasta). Ora, tornando al problema, io sono dell'idea che non siamo liberi. Ma qui dobbiamo interrogarci su cosa intendiamo con "essere liberi". Se Tizio intende che è libero perché quando vuole alzare il braccio lo può fare, allora effettivamente è libero (in circostanze chiaramente ipotetiche dove non ha impedimenti di sorta). Ma se appunto estendiamo il concetto di libertà anche al poter decidere cosa si vuole allora non lo è più. Tizio ha alzato il braccio, e alla base della sua azione c'era un'intenzione. Cosa lo ha portato a quell'intenzione? Tizio direbbe "volevo dimostrare che sono libero di farlo" ma perché voleva dimostrarlo? Probabilmente perché si è sentito in dovere di dimostrare qualcosa che lui ritiene ovvio. Ma perché? ..e così via. Certo questo ci porta ad una potenzialmente infinita serie di fastidiosi "ma perché?" che in realtà infinita non è perché ad un certo punto Tizio non saprà più dar spiegazione dei motivi che lo hanno portato dov'è ora. Come essere umani, infatti, per sopravvivere non ci serve poter tracciare la linea causale completa delle nostre azioni da che siamo coscienti. Sarebbe troppo complesso e dispendioso. A noi, credo, serve perlopiù interpretare gli input esterni e interni e attuare una strategia di sopravvivenza in base ad essi tenendo memoria di un lasso di tempo limitato e ricordando solo alcuni momenti remoti del nostro vissuto. Quando parlo del libero arbitrio con gente non avvezza a scendere sotto la superficie di questa che per me è una utile illusione, trovo sempre la convinzione che, a prescindere dalle cause in gioco, noi esseri umani possiamo comunque decidere le nostre azioni. Come se una parte di noi non rispondesse alle leggi della fisica, una sorta di spiritualismo se vogliamo. Ci sarebbe questa parte che trascende le cause e avrebbe la facoltà di prendere decisioni non deterministiche. Ma quando chiedo perché prendono una decisione e non un'altra mi rispondono che per loro una decisione sembra più giusta. Tutto giusto, ma il alto amaro è osservare che non riescono ad andare oltre questa frontiera: quella cioè del capire che i processi decisionali che maturiamo sono frutto di (leggi causate da) tutte le esperienze che abbiamo fatto, anche di quelle non coscienti. Dunque anche il nostro decidere è una sorta di programma che si aggiorna costantemente in maniera deterministica. Come detto nel video, se anche la fisica quantistica introducesse dei fenomeni puramente randomici questo non sposterebbe di una virgola il problema, perché sarebbero eventi che si vanno ad inserire nei nostri processi decisionali condizionandoli senza che noi possiamo farci alcunché. Quanto all'essere coscienti di questo.. vabbeh, continuerò a chiamarlo problema (anche se un problema dovrebbe avere una soluzione), non so se questa consapevolezza ci renda illuminati. So però che se guardi da questo punto di vista la società, se davvero togli le lenti del libero arbitrio, allora vedi tutti noi come delle sorte di burattini, il che può apparire spaventoso, destabilizzante e soprattutto deumanizzante, ma può anche farti capire molto meglio che ci sono persone fortunate e persone sfortunate. Ci sono, cioè, persone che sono state condotte verso eventi che li hanno portati ad essere in un certo modo piuttosto che un altro e viceversa. Buoni, cattivi.. cosa vogliono dire queste parole in un universo dove tutti scivoliamo impotenti lungo il flusso degli eventi? Resta il concetto di responsabilità, ma acquista un nuovo significato: ti reputo responsabile delle tue azioni e delle loro conseguenze e cerco di capire (a fondo) cosa ti abbia portato a compierle per costruire una società migliore. Un po' già lo stiamo facendo, anche senza questa visione della realtà. Ci eravamo già accorti che alcuni tipi di percorsi di vita tendono a formare certi tipi di personalità, ma normalmente alle persone piace raccontarsi che Caio e Sempronio hanno entrambi subito lo stesso tipo di abusi sessuali eppure Caio non è diventato ped*filo mentre Sempronio sì, e dunque Sempronio è stronzo (scusa l'esempio greve). Ma Caio e Sempronio sono due persone diversissime, lo erano prima del trauma e lo saranno maggiormente dopo averlo subito e ovviamente elaborato in maniera diversa poiché le loro esperienze pre-trauma erano diverse, e dunque anche i loro processi mentali. Se sei arrivato/a a leggere fino a qui sei un/una grande e ti ammiro.
Ps: sono fermo su questo mio punto di vista da parecchio tempo pur essendomi interfacciato con diverse persone e avendo letto cose in giro. Mi piacerebbe scoprire punti di vista nuovi in realtà, che magari mi facciano anche cambiare idea (chissà).
Questa visione del libero arbitrio, responsabilità, passato, presente e futuro è molto elegante ed estremamente calzante per il mio modo di pensare. La ringrazio molto, perché ha un grandissimo dono nell'uso delle parole e spesse riesce a dare una forma ai miei stessi pensieri. Una volta presa una forma questi si solidificano in concetti più radicati e sicuramente più chiari e limpidi. I suoi video sono estremamente utili.
È bravissimo, ma si deve attenere a quello che "si è detto".. Non è un ricercatore né prende posizioni(in realtà lo fa ma non sembra a nessuno che non sappia leggere nelle "righe")... Ma va bene così per chi è ignorante nella materia... Poi il dibattito sarebbe interessante(per noi).
Si produce solamente in un mare di illazioni, perché la sua dissertazione non tiene conto dell'esistenza di un Creatore dell'universo. È chiaro che se esiste un Creatore, tutto procede secondo i suoi piani, che non possono essere i nostri. Wittgenstein, dicendo che “il significato dell’universo non sta nell’universo”, riesce a esprimere con poche parole una verità grandissima, affermando che o questo universo è assurdo, oppure il suo significato è su un altro piano.
Buonasera sig. Balbi. La seguo da tempo e adoro i suoi video di scienza. Non commento mai perche di solito resto a bocca aperta davanti a ciò che spiega, per la semplicita di come affronta e espone concetti di scienza, in pratica non commento mai perche non ho competenze per farlo, ma su questo argomento, per via della componente filosofica che ha, mi sento di dare una mia opinione. Ritengo che la vita stessa sia libero arbitrio, perche è l'unica cosa, realtà, che si oppone all'entropia o alla termodinamica, anche se si degrada seguendone le regole; la vita è un meccanismo che porta ordine in situazioni che tendono al disordine. é la scintilla stessa della vita che ci da libero arbitrio, che innesca l'evoluzione e il crearsi delle specie. Tutto ciò che è inanimato segue le leggi dell'universo, ma tutto quello che è vita è libero arbitrio, gli alberi crescono contro la gravità, noi ci spostiamo in maniere del tutto disordinate a confronto dell'immensità che ci circonda, dove tutto quanto ruota o si muove di moto uniforme. E' il meccanismo stesso della vita il libero arbitrio, la capacità di scelta, la capacità di percepire la possibilità di scelta. Grazie di tutto
Questo messaggio non ha nulla di casuale ed era già scritto da sempre nel mio futuro : Professore, lei è un divulgatore eccelso e mi commuove la maniera posata e semplice con cui affronta temi di simile portata.
Qualche mese fa,ho incontrato una persona,mi ha raccomandato di guardare una miniserie "Devs". Ed eccomi qui, pronta ad aprirmi a questa nuova visione. Sono convinta che non sia un caso! Grazie
"Devs", a mio avviso, una delle migliori serie tv fantascientifiche mai prodotte. Nessuno, che sia curioso e abbia fame di sapere, rimane lo stesso dopo averla vista. Arricchisce il proprio sapere su alcune delle molteplici sfaccettature intrinseche della Natura, in un certo senso consente di evolversi. E non sto esagerando. Viene rappresentata, con maestria, la sorte che spetterebbe all'umanità se fosse possibile stabilire in un dato istante tutte le cause in atto nell'intero universo. Abbracciando il determinismo, quello che ottengono è la visione del futuro, ma non solo. Serie tv geniale che straconsiglio.
Prof lei è commovente per l'impegno che profonde, per questo mi piace ascoltarlo, ci mette amore. Eppure meno determinismo e minore rigidità scientificofisica e lasciare spazio, in certi argomenti, ai filosofi ed in parte ai teologici non è poi sminuirlo anzi...
Questo video ha avuto il pregio di riassumere e mettere in parole semplici ma scientifiche quello che penso sulla vita e l'universo. E che in certi casi mi ha esposto a prese in giro e minimizzazioni. Grazie. È stata una vera illuminazione. A questi concetti aggiungo l'ultima parte della mia "teoria". Se un intelletto potesse conoscere la condizione complessiva delle forze che regolano gli oggetti presenti nell'universo questo scomparirebbe all'istante. È un concetto che non so spiegare meglio di così ma che corrisponde a un'idea intuitiva che ho sempre avuto. Il giorno in cui l'universo si farebbe leggere del tutto cesserebbe la sua esistenza in contemporanea a quell'unico pensiero totalizzante. Ed è anche questa consapevolezza, questo limite impossibile da valicare, a rappresentare il rovescio della medaglia dell'importanza della responsabilità nelle azioni che compiamo. Un saluto e grazie ancora.
Fin da ragazzino a fatica ho sempre accettato l'idea che tutto fosse già scritto... Ma solo adesso mi rendo conto che in realtà non accettavo la superficialità con cui le persone credono al destino... Spiegato dal punto di vista fisico è tutta un altra storia! Grazie Amedeo!!!👏🏻
certo, il fatalismo comunemente inteso è superficiale, perchè se tutto è predeterminato lo è anche il fatto che io creda o non creda al destino e ciò che compio di conseguenza.
Che bel video, mi ha fatto sentire importante in un certo senso, non avevo mai pensato che anche noi infimi esseri umani facessimo parte del grande universo e che potessimo influenzare il suo corso; ho sempre pensato che fossimo solo relegati al destino della Terra e che fossimo inutili.
Il determinismo è una gran bella gatta da pelare. Apparte questo, ti consiglio il manga berserk se l'argomento ti pare tanto profondo. E lo è di certo :)
@@demv1709 già, nello stesso modo in cui sicuramente non vedremo i nipoti dei nostri nipoti realizzare utopie che ora ci sembrano assurde e insensate.. è la vita, purtroppo :(
@@mrwolandzeta1499 perdonami cosa c’entra Berserk? Lo devo leggere da una vita ma non trovo mai l’ispirazione, il determinismo potrebbe essere la svolta
C'è chi al mattina mentre si prepara per la propria giornata lavorativa ascolta della musica.... Io ascolto lei. Sembra tutto così leggero... Anche questa mia passione per le sue argomentazioni e spiegazioni era scritta... Complimenti
Non è una questione umanistica, non più. È ormai una questione fisica quantistica e delle Neuroscienze. La filosofia è totalmente inutile nel 2021 per la comprensione del mondo
@@elvin4732 La meccanica quantistica e le neuroscienze da dove nascono? Dalla ricerca del perché delle cose. È evidente che le sfugge il significato di filosofia
Viviamo in una nazione dove si dà e si è sempre data troppa importanza alle discipline umanistiche rispetto a quelle scientifiche. Il risultato si vede tristemente ogni giorno.
Rimango talmente estasiato dal fascino di questi argomenti e dal talento divulgativo del Prof. Balbi che regolarmente mi scordo di mettere il pollice in su...grazie Professore, complimenti
Trovo eccezionale il modo in cui riesce a spiegare concetti complicati in modo semplice, senza annoiare. Argomenti mai banali e sempre con un approccio scientifico: non si può desiderare di meglio. Le faccio i complimenti, lei è certamente tra i migliori divulgatori scientifici italiani!
Ciao Amedeo, questo video mi è cascato dal cielo. Probabilmente non leggerai mai questo messaggio e mi rammarica, ho sempre desiderato un dibattito con qualcuno riguardo questo tema che ahimè mi sta torturando da quasi un anno, ma purtroppo trovare persone interessate seriamente alle grandi domande dell’uomo è quasi piu difficile di rispondere alle domande stesse. Comunque sia, ho sempre creduto nel determinismo piu assoluto e della conseguente totale assenza di libera scelta e ci sono un paio di punti del tuo video su cui vorrei riflettere. Il primo è quello riguardante l’aspetto probabilistico degli eventi; purtroppo non conosco ancora la meccanica quantistica e, sebbene stia aspettando con frenesia di seguirne il corso, non posso parlarne con sicurezza, quindi mi limito alla mia esperienza. Ad un certo punto ti riferisci a casualità imprevedibili che dovrebbero rendere impossibile avere una certezza assoluta sulle nostre previsioni, che effettivamente ha senso. Ma perchè questi eventi dovrebbero accadere? Giustamente dici che le previsioni fisiche sono in grado, se “settate” con le condizioni iniziali giuste, e senza questi fenomeni probabilistici, di prevedere con esattezza l’evoluzione di un sistema che si analizza. Il fatto è che secondo me ci limitiamo a studiare sistemi specifici e non consideriamo l’universo come un unico sistema di studio (sarebbe impossibile e per i calcoli di cui abbiamo bisogno ci basta quello che facciamo), ma se cosi fosse ci renderemmo conto che ogni parte dell’universo interagisce con ogni parte dell’universo e se prendessimo il sistema che stiamo studiando “isolatamente” e lo settiamo con le condizioni iniziali dell’universo la previsione dell’output sarebbe immacolata. Il terremoto ci sembra una casualità solo perche per noi è troppo difficile da prevedere. Ma quello che penso è che tanto piu lontano e piu in profondità riusciamo a leggere il passato, tanto piu in profondità e con chiarezza sapremo prevedere il futuro. Se conoscessimo perfettamente tutto il passato della materia dell’universo, sapremmo altrettanto perfettamente il suo futuro. Ora, se l’universo fosse eterno, sarebbe impossibile prevederne il cambiamento con esattezza perche sarebbe impossibile conoscere tutte le condizioni iniziali, ma se esistesse un’entità senza il limite dell’infinito che abbiamo noi umani, essa saprebbe con esattezza il futuro. Il secondo punto riguarda la questione dell’uomo. Affermi che le scelte che facciamo sono responsabilità nostra e non sono totalmente d’accordo. Se consideriamo che ogni uomo che nasce è, all’istanze 0 dalla sua nascita, uguale a qualsiasi altro uomo all’istante 0 della propria nascita (qui si aprirebbe un altro dibattito infinito), l’unica cosa che nel tempo distinguerà questi due uomini sarà l’esperienza che i due uomini coltiveranno. Per esperienza mi riferisco a tutto cio che avviene nell’arco della vita di un uomo fino al momento in cui viene analizzato. Nel momento in cui prendiamo una scelta pensiamo di prenderla consapevolmente, ma penso che tutto cio che ci ha portato a dover prendere quella scelta ci porterà anche a prenderla. Il banale esempio dei serial killer che in maggioranza sono persone che da piccole non hanno avuto l’esperienza necesseria per capire che l’omicidio e la violenza sono “sbagliati” calza a pennello; è provato che gli eventi che un’uomo ha vissuto lo rendono quello che è e quindi a fare la scelta che fa, quindi non capisco effettivamente dove sia questa responsabilità nelle scelte di cui parli. Il commento è uscito molto piu lungo di quanto mi aspettassi, anche se vorrei aggiungere altre dozzine di riflessioni e domande. Grazie del video, molto bello, magari un giorno sarà possibile parlare di queste cose con le persone senza dover scrivere papiri su youtube ahahah
da astrologo e studioso di occulto ti dico che è tutto già scritto ,quando ti guardi i film di storia,già ciò lo puoi intuire ,tutti quelli che si son salvati da campi ad esempio avevano qualche buona configurazione di nascita su giove o venere,chi è periodo aveva altri brutti aspetti di stelle fisse e/od altro l'esempio che faccio sempre è che tu magari puoi decidere( o pensare di farlo) di essere libero di andare a prender un caffè, dove tu voglia,peccato che li tu potrai incontrare una persona che o ti rovina o ti migliora la vita ,son dinamiche molto complesse che pochi possono concepire ,hanno edificato "il libero arbitrio" per far concepire alla gente che vi sia una possibilità di migliorare la propria vita,quando invece il 95% della gente è destinata ad esser schiava di qualcuno
Le scelte fatte sono di nostra esclusiva competenza. Credo che Balbi intenda semplicemente esporci l’impossibilità di cambiare il futuro tornando nel passato (posto fosse possibile), perché le scelte che faremmo sarebbero per forza di cose identiche a quelle fatte.
Quando la scienza dei numeri e della fisica incontra la filosofia arriviamo alla perfezione del pensiero. In antichità era consuetudine abbinare la filosofia alle scienze, cosa ormai molto rara purtroppo. Un altro video fatto benissimo e che semplifica (per quanto possibile) concetti complessi
Video meraviglioso, corto, dritto al punto e non difficile anche per chi non esperto, veramente bravo Amedeo, comunque, in realtà filosofia, scienza e religioni coincidono alla perfezione per chi sà vedere senza condizionamento
Mi permetto di intervenire brevemente, nell'antichità la filosofia era la scienza, non c'era nessuna consuetudine, non si abbinava nulla, perchè non c'era distinzione. Poi, finalmente, arrivò Galileo Galilei che disse: "signori pensatori, che ne dite di fare degli esperimenti sulle vostre congetture prima di elaborare assiomi concettuali ?", e così fu. Inoltre, sottolineo, che non è per niente rara la fusione tra filosofia e scienza, anzi, ho seguito vari seminari dove i due mondi si fondono e confrontano (Le consiglio, ad esempio, il prof Guido Tonelli, un divulgatore che si abbeverato fin da giovane di grandi filosofi prima di scoprire l'esistenza, da scienziato, del bosone di Higgs). 🙂
@@Vaessar303le grandi religioni sono tendenzialmente tutte orientate per il libero arbitrio, quindi non vedo alcuna coincidenza fra il determinismo esposto nel video (l’esatto opposto del libero arbitrio) e le religioni
Il ragionamento sul libero arbitrio e sul fatto che noi siamo un sistema estremamente complesso le cui scelte determinato il risultato, anche se a causa del determinismo a parità di condizione il risultato sarebbe sempre lo stesso, è colto convincente, tuttavia mi sfugge come questo si possa sposare con l’eternalismo, dove ogni singolo evento esiste già.
@@davidedecarlo2950 si è affascinante, ma richiede che a farlo siano fisici e filosofi in confronto oppure una persona che sia entrambe le cose (professionalmente). In questo caso il discorso è molto più articolato di quanto non appaia in questo video, bello ma non sufficiente nella trattazione.
@@GianlucaAlessi secondo me non bisogna fermarsi a fisici e filosofi ma sono importanti anche neuroscienziati, psicologi, etologi e tutti coloro che studiano il comportamento umano e animale. A tal proposito vi consiglio Robert Sapolsky di cui trovate video qui su TH-cam, spiega come funziona il comportamento umano e si chiede: quali sono le conseguenze dell'inesistenza del libero arbitrio? Possiamo costruire una società senza colpa o merito? È giusto mandare in galera le persone che hanno commesso crimini per eventi al di là del proprio controllo? Possiamo considerarci tutti macchine biologiche e grazie a questo essere più umani ed empatici del considerarci come individui in grado di scegliere?
@@Mannaggialtubo sono d'accordo, la mia era solo una 'replica' al commento che chiamava in ballo fisica e filosofia. Tutto lo scibile è evidentemente coinvolto.
se hai visto un dislike al tuo commento mi dispiace, volevo mettere like e ho sbagliato mira col mouse: ora ho corretto, ti chiedo scusa. Il tuo commento mi è piaciuto.
Tutti i concetti e le analisi fatte in questo video sono interessanti molto ben spiegati e per me condivisibili. L'ultima considerazione riguardo a quello che sarebbe utile fare, quindi essere consapevoli, conoscere come funziona l'universo e noi con lui, è una grande risposta all'attuale triste deriva che l'umanità sta prendendo. Accecata da potere e egoismi che prevaricano su tutto. Umilmente continuiamo a studiare e conoscere e relazioniamoci con rispetto per rendere la terra un buon posto dove vivere.
Mi ha sempre affascinato l'idea che l'uomo altro non sia che il tentativo dell'universo di compredere se stesso. Un tentativo di contrapporsi all'inesorabile causalità delle cose. Questo video me lo son proprio gustato! Complimenti!
Una splendida testimonianza di quanto tutte le discipline del sapere siano interconnesse. Ogni piccolo "insieme" è universalmente interconnesso con gli altri insiemi. A qualcuno può non dire molto, ma racchiude tutte le "dinamiche" fisiche e relative osservazioni filosofiche delle stesse.
Quando avevo sedici anni io e i miei amici parlavamo di molti argomenti, seduti su una panchina al parco, a parlare di tantissime cose, e una sera abbiamo iniziato a parlare di questo argomento e ricordo che io ho iniziato a pensare al problema del libero arbitrio, e a farla breve ciò che ho realizzato ad un certo punto, ovvero che noi in realtà non abbiamo una libera scelta, che ogni cosa è causata da qualcos'altro e così via, sia indietro che in avanti nel tempo, e ricordo di essere andato in paranoia totale, mi spaventai molto, un po' perchè ero stonatissimo un po' perchè appunto realizzai che non avevamo una vera scelta e quindi mi chiesi:" allora perché ci diamo tanto da fare se è tutto già scritto?" . Poi col tempo ho anche pensato più a fondo al fatto che se noi fossimo abbastanza intelligenti da conoscere ogni evento in natura e le loro cause allora saremmo in grado di scrivere il libro di tutti gli eventi, un po' come nel film "i guardini del destino" ... e conoscere come andrà ogni cosa, dalla più piccola alla più grande, e poter finalmente ascoltare un grande maestro come il professor Balbi parlare di questo argomento in modo così preciso ma allo stesso tempo comprensibile per un profano come me è stato davvero magnifico. Grazie Professore!
Il libero arbitrio c'è e quello che decidiamo noi se fare il bene o il male . Tante cose purtroppo non le decidiamo noi . Ci sono troppe cose e persone che influiscono su di noi .
La questione del libero arbitrio è vecchia quanto l'uomo. Nella nostra tradizione culturale il libro arbitrio è stata tradizionalmente oggetto di interesse filosofico e religioso. Non credo che abbia senso pretendere che la fisica possa rispondere a questa domanda. È molto meglio ragionare con semplicità riconoscendo che siamo fortemente vincolati al contesto in cui ci troviamo (sia dall'ambiente esterno che dalle nostre limitate risorse), che di fatto restringono le scelte possibili. Il nostro spazio delle scelte è una regione minuscola rispetto a quello di tutte le scelte teoricamente possibili.
In teoria ora i tre tipi che hanno vinto il nobel hanno dimostrato che alivello quantico esiste il caso, quindi cose come lo spin degli elettroni non vengono determinati da variabili nascoste
@@evelinapaganin6196 influiscono su di noi è vero ma dipende da noi c.que dare 1 indirizzo alla nostra vita,faccio 1 esempio: se dai noi genitori abbiamo avuto influenze negative,solitamente come hanno fatto loro così faremo noi? Se loro sono stati trattati con violenza,tratteranno con violenza anche noi e noi? Nn e detto che necessariamente dovremmo e potremmo seguire lo stesso modo di fare,certo ci vorrà 1 tale padronanza per riuscire,ma si può certo riuscire.
Da adolescente avevo maturato una simile teoria. Nella mia versione esisteva Dio che possedeva un libro con l'evoluzione passo-passo di ogni ente. la particolarita' (e forse la diversita' da questa teoria) era che nonostante la storia fosse gia' scritta apriori per ognuno di noi, tutti saremmo stati liberi di effettuare le nostre scelte, come se questo libro fosse in realta' scritto a posteriori. E quindi questo libro sarebbe stato l'unico scritto apriori e aposteriori contemporanteamente come se il tempo fosse stato circolare. Oggi, dopo aver conseguito una laurea ad ingegneria dove ho studiato la teoria dei sistemi dinamici, la penso esattamente come hai mostrato nel video e mi sento lusingato dall'aver "scoperto" le stesse cose di due grandi menti della storia a prescindere del fatto che potremmo essere nel torto.
Wow… un argomento così complesso e controverso spiegato in modo oggettivo e “pulito”, evitando facili panegirici, e allo stesso tempo esaustivo. Si ha la sensazione di aver trovato una chiave di volta, che concilia una visione dell’uomo visto come inerme comparsa del film universo con quella in cui è l’ attore protagonista… chapeau
Mamma mia, questa è la terza volta che riguardo questo video, spiegare queste cose in maniera così comprensibile non è da tutti, i miei più sinceri ringraziamenti.
Le teorie fisiche si basano su modelli semplificati della realtà. Ho una laurea e dottorato nel campo, conosco bene i limiti dei modelli e delle teorie fisiche. Se non ci fossero questi limiti ci sarebbe la teoria del tutto, che nessuno ha ancora scoperto. Prendendo per assurdo il determinismo come generalizzabile, fluttuazioni locali (umane) non minerebbero comunque il determinismo universale. complimenti per il suo modo di spiegare, anche se il contenuto non credo sia applicabile al libero arbitrio
Grazie infinite professore. Ha creato un canale di straordinaria qualità, affrontando grandi questioni scientifiche e filosofiche, in modo davvero magistrale e contemporaneamente cercando di essere comprensibile a tutti. Grazie.
Molto interessante e anche convincente. Tuttavia credo che manchi qualcosa. Un livello successivo ancora più profondo. Provo a spiegarmi. Se l'universo fosse un enorme fiume con tantissime diramazioni e noi ci trovassimo dentro, le direzioni intraprese sarebbero determinate dal flusso. Potremmo decidere di stare a pancia in su o se nuotare a rana ma senza che questo modifichi un granchè. Nascere su un lato del fiume piuttosto che un altro ci porterebbe verso diramazioni molto lontane dalle altre ma anche questo non sarebbe determinato da scelte nostre. Qualsiasi cosa avvenga nel fiume influenzerà la nostra direzione. Potremmo avere la sensazione di essere padroni di quel moto ma è chiaramente un'illusione. Tutto questo prosegue indisturbato finché non accade qualcosa. Finché non decido di usare qualcosa che posseggo ma che non sono obbligato ad usare. Potrei vivere benissimo lasciandomi trasportare come la stragrande maggioranza delle persone. Ma ad un certo punto comincio a nuotare contro corrente. Tutti quelli che mi vedono cercano di farmi desistere, alcuni con le buone altri con le cattive. Il mio stesso corpo mi comunica che dovrei lasciarmi trasportare perché è la cosa più conveniente, consumo meno energie, non corro rischi inutili, tutti gli altri prima di me hanno fatto la stessa cosa e poi è perfettamente inutile visto che il fiume è più forte. Ma niente, sono deciso e mentre annaspo e boccheggio stremato, la mia mano afferra qualcosa sott'acqua, un ramo. Un aiuto inaspettato. Allora tiro con tutte le forze e un po alla volta riesco a cambiare direzione, vedo persone diverse anche l'acqua ha un sapore diverso ma continuo a risalire finché non raggiungo la riva. Ora sono fuori dal fiume e lo guardo scorrere impetuoso e mi chiedo: come è stato possibile? È stato possibile solo per un motivo: il libero arbitrio. Il libero arbitrio non è scegliere il colore della maglietta che indosso, o se oggi prendere la bicicletta o la macchina o quale mestiere fare etc.. Tutte queste cose sono il frutto di condizionamenti più o meno complessi. Il libero arbitrio è qualcosa di diverso e la maggioranza dell'umanità non lo usa affatto anzi non lo vuole proprio perché richiede grandissimo impegno e responsabilità, il fiume è più facile e più sicuro. Tutti gli esseri umani posseggono il libero arbitrio, ma sta ad ognuno di noi decidere cosa farne.
Splendido video di filosofia. Più che un trionfo del determinismo, direi del razionalismo. Sposo totalmente le opinioni di questo video, che da sempre mi fanno essere consapevole che i miei cari sono morti solo nel mio tempo attuale, mentre nel tempo passato sono ancora in vita accanto a me. ❤️
Penso che la filosofia,oltre una più o meno serena (sempre per quanto difficilmente possa esserlo)esperienza di vita,insegni il mestiere di vivere,la riflessione e lo sguardo verso la propria profondità. Inutile che i discorsi fatto da quei due graviti su ciò che è inconoscibile,fino ad oggi anche dalla Scienza,che mi pone davanti i fatti e per questo la ringrazio.
qualche volta in passato mi sono rammaricato di aver fatto alcune scelte e pensato come sarebbe stato meglio se avessi agito diversamente ma oggi sono giunto ad una conclusione, che tutto va come deve andare, non c'è scampo al destino! (quindi la risposta alla domanda è SI!)
Quello che chiamiamo destino in realtà sono miriadi di cause d condizioni precedenti che interconnesse tra loro hanno prodotto il risultato quindi tornando al prof è pienamente vero che il destino che verrà è scritto già nel passato che condurrà a esso In tutto ciò però come giustamente dice nel sistema di cose che produrrà il futuro ci siamo anche noi e chi correlato a noi cioè tutti con maggior interferenza tra chi più prossimo rispetto a chi più esterno.... Infatti se si vuole cambiare qualcosa non lo si può mai fare nel passato ma nel presente ,cioè immettendo nel sistema delle variabili
E' un vero piacere ascoltarti. Io condivido quasi tutto , in maniera intuitiva, certo non riuscirei a spiegarlo alla tua maniera, chiaro, matematico, scientifico e anche un po' filosofico. "La vita "è figlia della TERRA, ma ricordiamoci , che la TERRA è figlia dell'Universo, dunque noi siamo nipoti dell'Universo, metaforicamente direi abbiamo il DNA del nonno. La nostra percezione è limitata, ma dentro abbiamo la "conoscenza" , il difficile è razionarizzarla e verbalizzarla.
Posso ringraziarti dal profondo del cuore per esser riuscito a farmi appassionare (da profondo ignorante quale sono) alla fisica e all'astronomia con i tuoi video semplici, precisi e molto ben fatti. Ho finito in questi giorni tutti i tuoi video sul canale. Continua così.
Argomento importantissimo Sig. Balbi e grazie per averlo affrontato in un'ottica da me mai studiata. Approfondirò il tema e le chiedo se ha qualche suggerimento di testo da cui ha preso spunto. Forse mi vien da dire il problema vero rimane sempre non tanto quello del "libero arbitrio", ma quello di "colpa" da distingue nettamente da quello di "causa". Interessante ove dice che noi siamo condizionati da eventi esterni a noi ma poi noi stessi condizioniamo. Vi vedo quello che dice Kant nella Critica. Noi siamo i legislatori della Natura ma solo a patto di comprendere che non possiamo che condizionare (con spazio, tempo e categorie) solo ciò che ci proviene come intuizione dalla Natura stessa. Se si fa scienza ciò deve essere compreso, è importantissimo ed il tema da lei affrontato è fondamentale. Grazie!
Il suo modo di argomentare dimostra quanto la filosofia abbia bisogno di un approccio scientifico e di un linguaggio concreto, anche nei suoi dilemmi più complessi e delicati. Penso che il male del pensiero filosofico sia soprattutto di costruire castelli sopra l’ambiguità dei termini, cedendo a una sorta di compiaciuta estetica delle parole, a discapito dei contenuti. Grazie per questi video
Concordo su tutto. Aggiungo che anticamente lo scienziato e il filosofo erano la stessa persona, che conosceva tutte le ultime scoperte della fisica e si poneva inevitabilmente nuove domande. Lo scienziato odierno può tentare di filosofeggiare un po', mentre asimmetricamente il filosofo odierno ammette di non capire nulla di fisica e numeri (nei casi più arroganti, li considera scienze minori non degne della sua attenzione). In ogni caso, le due parti non sono in conflitto e dovrebbero riunirsi come una volta, dove sono i filosofi attuali a dover coprire la maggior distanza verso il punto di equilibrio.
Complimenti davvero Amedeo. Mi ha piacevolmente stupito la sua ampia ricerca - sù riflessioni modificabili o meno ( mi piace la conclusione😁👏👏👏) e..l' inaspettata correlazione della sua professione ,con un porta aperta a molto altro.🤔Ma quante situazioni si possono associare alla fisica quantistica e..psicologia,filosofia..è sorprendente tutto questo. Anch' io ,come lei, nonostante l' influenza del determinismo..insisto a ritenere che,prenderci le nostre responsabilità,soprattutto davanti a brutti eventi ,che " potremmo fermare" ,èh bèh,che la " nostra parte" ,nell' universo,faccia davvero la sua parte,facendo la differenza!!! Sè un blocco d' iceberg ,che si stacca,crea movimento a ripetizione come le onde anomale , anche a distanze notevoli, esagerate ,il nostro illusorio( sè vá detto così) libero arbitrio,smuoverà qualcosa lentamente,almeno,pur non riuscendo a modificare il mondo intero. O no? Grazie infinite. Mi piace tantissimo la piacevolezza con cui tratta argomenti complessi o profondi,che fanno riflettere. È una virtù,usare in questi casi, un linguaggio fluido e " comprensibile " a tutti,( mettendo da parte vocaboli professionali) sacrificando quindi,l' immagine dell' IO scienziato con tutte le sue nozioni annesse. Spiegare grandi cose con ' semplicità'.💎
Buongiorno Prof. E niente stavolta la lezione è stata tanto complessa quanto affascinante. Per fortuna TH-cam non risponde alle leggi dell'universo e quindi posso rimettere il video indietro tutte le volte che voglio per poterlo riascoltare e capire meglio le sue parole!! Grazie di tutto
Non è la prima volta che ascolto spiegazioni a riguardo. La mia impressione è che spesso ci si rifugi nell'imprevedibilità (Heisenberg, che nessuno mette in discussione) per sostenere l'indeterminatezza, di più: per garantire l'indeterminateza, se non addirittura per illudersi ci sia ancora un poco d'indeterminatezza da salvare. In questo discorso mi sembra il professore lo sostenga in maniera esplicita, cioè deliberatamente equipari imprevedibilità all'indeterminatezza, e per certi versi è anche condivisibile (in fondo se non lo posso sapere è come se non fosse stato deciso, posso stare tranquillo le mie azioni siano libere)... Ma non è realmente la stessa identica cosa, semmai appare tale ai miei miseri occhi di essere umano. E poi: sul finale dice che il gioco che ci è lasciato di praticare sia cercare di conoscere quante più possibili di queste regole che governano l'universo... Ma davvero in questo può risiedere lo stato di benessere dell'umanità? Cosa ci garantisce che non sia invece il caos apparente dovuto all'ignoranza a salvarci dal demone di Laplace (che appunto è stato chiamato "demone", mica angelo)?
Incredibile la facilità con la quale ha comunicato concetti così delicati con chiarezza sconcertante. È il video che aspettavo da tanto perché il problema del determinismo mi ha sempre affascinato e incuriosito. Complimenti
Feci lo stesso ragionamento di Laplace nel 2014, 200 anni esatti dopo di lui. Ora, scoperto oggi (16.11.2021) che mi ha anticipato di 2 secoli, sono combattuto tra l'essere triste in quanto non ho "inventato" niente, oppure gioire in quanto sono giunto per conto mio alle deduzioni di un gigante.
Questo video mi ha illuminato veramente. Grazie per averlo fatto e condiviso. Comincio ad avere una visione diversa del mondo e della mia vita. Approfondirò senz'altro l'argomento; del resto ...era inevitabile che ciò accadesse. 😉
Per comprendere, non conoscere, le regole del gioco, dobbiamo"farci nostra" la legge del karma. Se avete un buon inglese Thanissaro Bhikkhu né fa uno studio approfondito nella sua lettura"the war on karma", che ho ascoltato decine di volte.
Dopo questo video e queste parole son sempre più convinto che noi e i vari sistemi ed esseri presenti nell'Universo, son più collegati e vicini di quanto si possa immaginare. L'Entanglement n'è una dimostrazione!
Complimenti davvero! E' riuscito ad essere chiaro ed esaustivo su un argomento vastissimo e che ha almeno duemila anni di storia. Poi i rimandi al cinema e ai fumetti li ho trovati super azzeccati. Ma la cosa che ho apprezzato di più è stato il suo discorso sull'aspetto morale del determinismo, spesso confuso col fatalismo. Condivido ogni sua parola sulla responsabilità connessa al determinismo e alla libertà come conoscenza consapevole di ciò che ci condiziona.
In questo caso però non mi torna il discorso della responsabilità. Se io un giorno uccido qualcuno posso sempre dire che non potevo fare altrimenti, quindi non è giusto mettermi in galera, né tentare un processo di riabilitazione in carcere. Le cose dovevano andare in quel modo e basta. La responsabilità non sarebbe mia. Ciò che si potrebbe fare sarebbe mettermi in cella per evitare che io commetta un altro omicidio. Tuttavia nessuno avrebbe la certezza che io ne commetterò un altro. Non se ne esce. Noi poi nella società continuiamo a dare punizioni, multe, ecc, ma in realtà stiamo punendo le leggi della fisica. Io stesso che sto scrivendo queste parole non avrei potuto fare altro. I pensieri che stanno scaturendo dalla visione di questo video non sono scelti da me. Come si fa a dire che esiste ancora la responsabilità?
@@alpandino79 Pensa a quando dice che noi siamo una parte dell'universo e siamo a nostra volta partecipi della sua evoluzione. In soldoni non c'è un pilota separato dal corpo ma la somma di tutte le infinitesime variabili a cui è sottoposto, unita alle variabili con cui interagisce nel tempo sono il tuo "io". Tu influenzi l'universo a tua volta e sei tu a farlo. (Se ho ben capito)
@@alpandino79 Infatti è come dici tu Armando. Ci Sono altri scienziati che portano oltre il concetto della non esistenza del libero arbitrio, fino a eliminare le responsabilità individuali e a ripensare i concetti di colpa e merito, almeno parzialmente. Ti consiglio di cercare Robert Sapolsky, è un neuroendocrinologo di Stanford che esplora le conseguenze della non esistenza del libero arbitrio (e in generale ti spiega come funziona il comportamento umano, molto interessante, trovi cose anche su TH-cam).
Ciao Amedeo, bellissimo video. Ma non sei d’accordo per esempio sulla teoria di Federico Faggin per cui la fisica quantistica dimostra il libero arbitrio soprattutto con l’esperimento della doppia fenditura?
Complimenti. Raramente gli scenziati hanno il coraggio e l'onestà intellettuale di ammettere che il determinismo della fisica non può non applicarsi anche a tutte le altre scienze (biologia, psicologia e sociologia). Ma è difficile convivere con la consapevolezza che il libero arbitrio non sia altro che un'illusione, sebbene sia un'illusione di cui non possiamo liberarci neanche volendolo.
@Timptes Ma io non parlavo di "mandarlo in pensione". Nelle scienze sociali e nelle discipline umanistiche il pensiero libertario è tuttora totalmente dominante rispetto al pensiero deterministico. Ad esempio, in storia Marx ha fatto enormemente fatica a far accettare il determinismo economico, che comunque è un tipo di determinismo già debole e ristretto. Figuriamoci la fatica che si fa per proporre un determinismo più ampio, come quello nomologico, delle leggi della storia e dei cicli lunghi. Quindi, secondo me, è un dovere morale da parte dei fisici di ricordare agli altri studiosi che è intellettualmente disonesto escludere il determinismo da tutto ciò che non sia fisica o chimica.
Ovviamente lei ha, dato una, spiegazione scientifica ma sotto sotto ha fatto capire chiaramente quanto siano importanti le nostre azioni a livello globale e non far finta di non essere responsabili davanti agli accadimenti odierni.... Grazie
Molte volte vedo persone con esperienza di vita simili, comportarsi in un identico modo di fronte a delle situazioni simili, il comportamento può variare se un soggetto ha avuto esperienze di vita differenti. Penso che certamente ci sono milioni di combinazioni che determinano le nostre decisioni, ma non sono sicuro che sia libero arbitrio.
Ho di nuovo ascoltato questo interessante video: non solo mi coinvolge direttamente( nel vivo) ma ritengo che sia un ottimo " pozzo" di riflessioni,per l' intero universo. In parole povere Amedeo,per quanto anch' io sia convinta sù certi percorsi e scelte " già determinate," e dell' interazione a distanza connessione di pensiero ed eventi " non circostanziali" ma conseguenziali*, non possiamo affatto escludere che una novità,interferisca sù ciò che era già predestinato a prescindere da tutto . Lo immagino come una sorta di " teletrasporto " emozionale da un punto all' altro ,più intenso sè c' è feeling o affinità ,ma come hai detto,non sarà mai una connessione a senso unico andata e ritorno tra pochi individui Tutto si "diramifica' in varie direzioni,e questo incrocio ,intreccio,influirà anche sulla connessione 🌈ponte,diretto tra menti affini,creando interferenze e modifiche. Trovo che sia di una presunzione " onnipotente" ,anticipare ciò che ,pochi sanno prevedere ,prima dell' accaduto,agito,giustificandosi con..." tanto,quel percorso,quella scelta..sarebbe stata presa,considerando con attenzione una valutazione di probabilità,' inevitabili" ( tramite la quantistica) . Anche questo anticipare , sposta tutte le certezze poichè,come hai detto," nessuno può" calcolare il numero " esatto " delle conseguenze.( giocando forzatamente con il tempo*) Poi,pur tenendo conto che,non si può analizzare un evento,con tutto ciò che è connesso e sù come influirà ,universalmente,finchè l' evento stesso non è accaduto,dobbiamo anche tener conto,che ," i metodi"*** stessi per favorire l' anticipo,potrebbero influenzare " negativamente" ,il giusto fluire,predeterminato. Concludo con una materia,non sufficentemente valutata dalla fisica e scienza. Il campo dei sentimenti e le " emozioni umane" che a sua volta,non puoi " pre-determinare,pur avendo un potere assoluto sia sulla logica che sull' imprevedibilità delle reazioni.( a loro volta,in grado di modificare parzialmente,gli eventi) . Sì,le nostre azioni,non devono cullarsi sul " determinatismo". La nostra piccola parte,dobbiamo farla tutti .{ È un piacere ,potersi scambiare opinioni così piacevolmente,sapendo che,anche queste,muoveranno altretrettante,riflessioni,in tutti i campi,come una sorta d' ispirazione ,concatenata all' innovazione,o stimolo alla ricerca,in tutti noi! Bel traffico d' idee.😊⚛️}
Complimenti per la scelta dell’argomento. La seguo perché materie complesse vengono dipanate in modo comprensibile e, soprattutto, mi piace la Sua pazienza ed umiltà. Un ottimo canale per imparare qualcosa e poterci ragionare su.
Complimenti professore, meriterebbe uno spazio anche televisivo. Mi allacciavo su due argomenti, uno che stavo affrontando è come la soggettività possa essere vista come un fenomeno univoco rispetto ad un mondo oggettivo, laddove il soggetto è in realtà l'unico reale iteratore rispetto ad una realtà oggettiva che comunque lo comprende e allo stesso tempo lo domina. In questo caso al soggetto rimane solo il compito di rendere logico il caos che gli si presenta, e durante il suo percorso non fa altro che catalogarlo progressivamente. E' quello che in realtà facciamo come automi. Mi piacerebbe ne parlaste di questo. Altra cosa, il discorso del determinismo che sfida la teoria quantistica, in realtà esiste un modo per coniugarle, paragonandoli l'unica soluzione che li mette d'accordo è "un progressivo determinismo". In pratica si tratta di definire uno spettro di possibilità per un evento quantistico e definirlo in base deterministica a seconda della sufficienza dello scarto quantistico. In parole povere se un evento legato ad una variabile trascendente PI è possibile prevederla al 100% con lo scarto della 50esima cifra di Pi allora siamo in grado di ottenere previsioni certe senza scomodare l'ammontare dei dati di Laplace. Questo sto cercando di fare con l'aiuto della sezione aurea e partendo dalla rivisitazione della relatività ristretta in chiave frattale.
Questi argomenti e queste riflessioni tra filosofia e fisica sono davvero interessantissimi. Meritano discussioni e riflessioni. Grazie mille per aver esposto questo punto di vista. Questa concezione che ha spiegato, che è profondamente legata a quella di Einstein (se ho capito bene), ricorda moltissimo quella di Spinoza. So che fra Spinoza e Einstein c'è un ulteriore collegamento
Semplicemente perfetto bellissimo video visto e rivisto vedo tutti i suoi video in quanto sono un appassionato di astrofisica. Ma quando ho visto questo video mi è piaciuto veramente molto. Ho condiviso con alcuni miei amici ma la maggioranza si è persa senza capirlo nella sua completa chiarezza, ma sicuramente per la mia opinione e che non sono appassionati e curiosi di questo particolare argomento. Grazie per i suoi ottimi ed educativi video complimenti per la sua spiegazione semplice e significativa tale da essere compresa quasi da tutti
Complimenti, Professore! Pensando a come i singoli e l'insieme della società interagiscono e reagiscono all'evolversi della pandemia che stiamo vivendo, oscillando tra fatalismo nichilista e ricerca spasmodica di certezze assolute ed autoinverantesi, questa sua chiara e lucida illustrazione del ruolo che ognuno di noi ha nell'universo, restituisce fiducia nell'intelletto, singolo e generale, proprio della nostra specie. Grazie!
Complimenti per l'impeccabile analisi. Credo che sia molto interessante esaminare la questione anche sotto il profilo della neurobiologia. È stato ampiamente dimostrato che i neuroni deputati alla scelta delle nostre azioni (corteccia prefrontale) si azionano alcuni millisecondi prima che le azioni diventino coscienti (Fried I, Mukamel R, and Kreiman G. 2011. Internally generated preactivation of single neurons in human medial frontal cortex predicts volition. Neuron 69: 548-562). In altri termini non siamo noi a scegliere come comportarci (come illusoriamente potremmo pensare), ma sono i nostri neuroni che "decidono per noi". D'altronde lo trovo piuttosto logico. Tutti gli organi e sistemi del nostro organismo lavorano "autonomamente", cioè in virtù di una complessa rete di meccanismi biochimici che prescinde dal nostro controllo. Perché per il cervello dovrebbe funzionare diversamente? Io personalmente vedo il comportamento umano come una complicatissima e spettacolare reazione chimica. Pensiamo ad esempio all'esperimento dell'aceto e del bicarbonato di sodio. Se si uniscono le due sostanze in un recipiente con sopra un palloncino, questo si gonfierà per effetto della produzione di anidride carbonica. Possiamo sostenere che il bicarbonato di sodio e l'aceto abbiano "voluto" fare in modocl che il palloncino si gonfiasse? Cioè possiamo ricondurre il gonfiaggio del palloncino a una precisa volontà delle due sostanze o del recipiente che le conteneva? Ovviamente no. Beh a mio avviso ciò che avviene nel nostro cervello è analogo, ma ad un livello di complessità chimica infinitamente superiore. E così come gli agenti esterni (temperatura, pressione, ecc.) influenzano una reazione chimica elementare, così gli agenti esterni all'uomo (circostanze di vita, situazioni, avvenimenti) influenzano la neurochimica. Anche in considerazione di questi rilievi prettamente biologici sono anche io convinto che il libero arbitrio non esista affatto. Ed è sconcertante, perché di fatto significherebbe che siamo in sostanza spettatori della nostra vita, senza un ruolo attivo nel determinare cosa succederà durante il film. Possiamo guardarlo e godercelo, ma non possiamo decidere come andrà a finire. È per molti versi inquietante, ma credo che la cosa migliore sia accettarlo e vedere il lato positivo. La vita è un film meraviglioso: sediamoci comodi e gustiamocelo con un bel pacco di pop corn.
Grazie prof. Ho ascoltato con molta attenzione e devo dire che ho trovato difficoltà a non notare un filo logico di contraddizione. Al di là di ogni considerazione personale che tende all'indeterminismo (per quanto mi riguarda) voglio almeno illudermi che non sia tutto predeterminato. Allo stesso tempo ritengo che ogni ragionamento sull'argomento non possa essere bastato sulle riflessioni di un fisico piuttosto che di un matematico. Una enunciazione per quanto molto profonda, logica, riflessiva e verosimile è pur sempre un punto di vista. Ma per quanto autorevole resta sempre un punto di vista. La scienza insegna che non basta una idea o un teorema ma è necessaria una dimostrazione che sia anche ripetibile da altri.
il fatto è che questo argomento esula dalla fisica e dalla scienza e va più nella filosofia dove le strade e le possibilità di interpretazione sono ben più ampie. io sono portato a pensare che lo scienziato abbia un piede in più agganciato alla realtà rispetto al filosofo che è più "libero" perchè deve tenere conto del mondo circostante e delle osservazioni che ne trae. leggere il libro del professore è stata una grandissima esperienza, se pensiamo che l' uomo che più di tutti ha rivoluzionato il nostro modo di pensare il mondo nella sua interezza è stato appunto un fisico teorico che si è limitato a trovare una spiegazione che descrivesse il mondo in condizioni non comuni, ma che appunto non poteva inventarsi nulla perchè DOVEVA attenersi alla realtà e questa credo che sia stata una delle forme più alte raggiunte dall'intelletto umano, molto più di tanti altri grandi filosofi.
Complimenti professore video molto profondo ed interessante sono completamente d’accordo con il fatto che il libero arbitrio sia un falso problema o meglio una congettura perché le nostre scelte ripercuotono situazioni analoghe in sistemi precedenti ed il libero arbitrio e il risultato di esperienze negativamente o positive vissute in sistemi precedenti!!
Questo è forse il video divulgativo più bello che abbia mai visto. È un tema che mi interessa moltissimo, potrebbe suggerire qualche fonte per approfondire l'argomento? Mi farebbe molto piacere anche qualche video su un tema affine/collegato con questo, tipo il rapporto tra religione e scienza, oppure un sequel sullo stesso tema.
Lezione profonda e complessa. Grazie professore. Dovrò ascoltarla più volte per capirla bene, mancandomi le basi filosofiche necessarie, ma l'argomento è molto intrigante. PS. Il suo ultimo libro l'ho letto tutto di un fiato. Complimenti ancora.
Grande video, Amedeo. Le scelte effettivamente non sono mai libere, potremmo esseri liberi nell'idearle ma non nell'attuarle. Questa non è libertà. In fondo aveva ragione Sartre quando diceva: "Io sono responsabile di tutto. Tranne che della mia stessa responsabilità"
in questo video c'è quello che penso da anni ma nn sono mai riuscito a spiegare con parole così chiare. sono sempre più convinto che il determinismo sia il modo giusto di considerare la nostra realtà. complimenti davvero e spero tanto di vedere altri contenuti su argomenti così stimolanti
@@simonepenasa_mt e chi lo dice che l'uomo ha bisogno di questa illusione? Ti fa sentire davvero importante questa tua effimera consapevolezza? O hai bisogno di crederlo per non sentirti inutile e impotente in questa disgustosa società?
@@vinceslao2010 questa illusione dà senso alla mia esistenza in quanto le mie azioni "determinano chi sono". Se le mie azioni fossero già determinate, che senso avrebbe impegnarsi per migliorare il mondo? L'uomo deve auticonvincersi di essere padrone della propria vita, altrimenti si dà all'alcolismo
@@simonepenasa_mt l'uomo non deve credere, ce l'ha il libero arbitrio!!! il punto è che la realtà ha più forme, una è quella personale ke vedi con i tuoi occhi e tocchi con le tue mani. qui il libero arbitrio è inevitabile perchè le tue azioni avranno conseguenze sul futuro che deve ancora arrivare, il tempo è scandito dall'attività mentale e la sua direzione è data dall'accumulo di ricordi, non c'è modo da questa prospettiva di sapere cosa succederà dopo. e poi c'è la forma di base, quella che dà modo alla coscienza di esistere ma non può essere osservata direttamente senza passare dai nostri sensi. qui il tempo è scandito dal susseguirsi di causa ed effetto e la direzione è data dall'entropia. essendo tutto questo calcolabile e prevedibile dall'inizio alla fine è come se il futuro fosse già scritto, quindi il tempo si può considerare un blocco unico già predeterminato. per fare un esempio, nel primo caso abbiamo il mondo esplorabile di un videogioco e nel secondo il codice sorgente che lo compone, 2 forme differenti della stessa realtà. ovviamente avendo noi, come coscienza, accesso soltanto alla prima forma abbiamo sia il libero arbitrio e sia una sensazione concreta della realtà.
@@dmix85 i commenti tuoi e di Simone Penasa riassumono il fulcro del problema del libero arbitrio: prima di chiedersi se esiste (o se invece è tutto predeterminato) dobbiamo chiederci cos'è, al di là della prima impressione della nostra autopercezione.
Complimenti veramente bravo, per l'approccio e l'esposizione di questo argomento affascinante e sfuggente.. senza entrare nel merito, mi incuriosisce la figura di Einstein, che pur non credendo nel libero arbitrio, asserisce che Dio nn gioca a dadi con l'universo, (credo quindi) riconoscendone l'esistenza... ma, altresì contraddicendosi.. Buona vita a tutti...
Sono prossimo alla fine della mia vita. Ne ho concluso la parte lavorativa, in cui ho utilizzato la "scienza", per rispondere alle domande dei "COME" si può ottenere un prodotto migliore con le mie soluzioni, che sono state acquistate dai clienti. Tutto bene. Il problema mi si è presentato quando, a fine attività lavorativa, dopo una non letale ischemia, ho iniziato a fare il convalescenziere, (visto che fare il pensionato è il lavoro più pericoloso che ci sia con il 100% di mortalità), e mi sono posto le domande dei "PERCHÈ". Quando mi sono accorto che la scienza non mi aiutava a trovare le risposte ai perché, mi sono ricordato che mia Nonna materna, Preziosilla, omen nomen, era usa augurarmi la buona notte con un bacio e una preghiera che diceva: " O mio caro buon Gesù non ti voglio offender più, né mai più disgustarti, perché ti amo sopra ogni cosa. Gesù Giuseppe Maria vi dono il cuore e l'anima mia". Avevo 8-10 anni. Questo è ciò che mi sono ricordato: la promessa di amore a Gesù; il dono del cuore e dell'anima. Mi hanno dato un suggerimento su dove cercare le risposte ai Perché. Ho rimesso ordine su me stesso: la mia mente resta a chi mi ha conosciuto; il mio corpo torna alla terra da cui sono venuti tutti gli alimenti che lo hanno prodotto; la mia anima torna a Dio che ne farà ciò che vuole. Resta la mia coscienza, che forse abita nella mia mente. Che si è educata durante la mia vita. Che era libera di decidere se ordinare al mio corpo di seguire i Valori dell'Anima o i voleri dei sensi. Ma su quest'ultima cosa ho ancora delle incertezze... Fortunatamente ho ancora qualche spicciolo di vita da spendere per chiarirmi questi dubbi....Forse!
Questo video apre le porte a molte riflessioni personali sull'argomento trattato, oltre che a una marea di replay dello stesso 😂 Ottimo video come sempre prof! ❤️
Concordó in pieno, e aggiungo che ogni fatto è anche già successo. Dobbiamo capire che noi non siamo poi così diversi da un atomo, da una pioggia, da una stella o da un comodino quando si parla di fenomeni dell'universo
Eccezionale professore. Mentre parlava mi ha riportato alla mente il film Matrix ed in particolare il discorso dell'architetto mentre parla con Neo. Saluti
Buongiorno Amedeo,mi affascina questo video ricerca. Mi.ha dato spunti nuovi ( non sapevo del pensiero di A.E.)Al contempo,la pensiamo nello stesso modo. Sono decisamente vicina ed affine,alla sua conclusione doppia ( lo sostengo da tempo) 1) non possiamo essere certi in modo totale di un fatto ,scoperta ,finchè non avviene,e che 2)siamo responsabili delle nostre azioni ( se maturi per farlo)a prescindere da tutto.( Causerano una piccola reazione sù un altro essere ,poichè siamo concatenati in qualche modo,nell' universo.) Anche questo ,non può essere programmato nel dettaglio. Ho sintetizzato di nuovo ,il commento che le avevo lasciato in precedenza ,mi ci sono trovata più volte ed in modo importante,recentemente. Esperienza vissuta.😊} 🎼💫Buona giornata
Grazie, apprezzo veramente Il suo sforzo per cercare di rendere chiaro un argomento così complesso, anche se direi che a questo punto era nel destino... :-)
Bravo Amedeo, ottima analisi, mi associo. Vorrei farti notare allo stesso tempo che il libero arbitrio può avere un barlume di effettività qualora si porti a compimento un faticosissimo e provante lavoro di auto osservazione riguardo a emozioni, scelte, sensazioni, in parole povere qualora si capisca il funzionamento automatico dello strumento "mente". Se il presente è condizionato dal passato, e lo si può osservare in modo scevro da giudizio e obbiettivi, in certa misura possiamo affidarci all'universo e vedere cos accadrà. Complimenti
Non molti trattano il problema del libero arbitrio in Italia, e soprattutto non in molti lo trattano bene come hai fatto tu. Pur essendo in disaccordo con te su alcuni punti attorno alla questione morale non posso fare a meno che farti i miei complimenti per il lavoro fenomenale che hai fatto.
Bellissimo pur essendo assolutamente ignorante in materia lei ha enunciato un pensiero che ho sempre avuto anche se non sono mai riuscito ad esprimerlo come ha fatto lei . Tutto questo mi riempie di soddisfazione e userò questo video usandola per farmi comprendere (almeno spero )
Grazie Amedeo. Ho letto libri sull'argomento ma nessuno me l'ha saputo spiegare con tale chiarezza e competenza. Lo stato fisico in cui mi hai lasciato mi costringe a comprare immediatamente il tuo libro 😉
Video interessantissimo perché tocca uno dei punti chiave del nostro essere creature viventi, la nostra autocoscienza. Una visione rigidamente deterministica ci renderebbe essenzialmente uguali a una reazione chimica: data la copresenza di certi elementi in un certo contesto, il risultato non può che essere quello. Il nostro essere "vivi" è un'illusione perché non c'è niente nella nostra esistenza che non sia governato da leggi immutabili su cui non abbiamo nessun controllo. Una visione rigidamente arbitraristica (chissà se la parola esiste) non convince perché non tiene conto che non siamo entità sospese nel vuoto, ma creature che interagiscono con un ambiente e altre creature e che noi, l'ambiente e le altre creature siamo comunque in parte vincolati da una serie di leggi. Nel video la vedo partire da una posizione apparentemente deterministica per scivolare - non so se consapevolmente - verso una visione più possibilistica. Non so se risolveremo mai questa questione. La nostra autocoscienza, la nostra intelligenza speculativa è forse un mistero ancora più fitto di quello che avvolge la nascita della vita a partire da molecole. La nascita della vita un giorno forse riusciremo a spiegarla, ma non so se mai riusciremo a capire come sia possibile che una massa - complessa quanto vogliamo - di cellule abbia preso coscienza di sé. E abbia cominciato a formulare sogni, speranze, decisioni immaginando cose che in quel momento non esistono. Mi vengono le vertigini solo a pensarci.
Ciao. Belle riflessioni. Penso che la domanda di fondo sia legata a cosa sia l'autocoscienza. È il semplice risultato di interazioni chimico elettriche del cervello? O c'è qualcosa di più, che non riusciamo a percepire e vedere da un punto di vista materiale? Una domanda davvero complessa.
La complessità è data tutta dall'esistenza allora di un Dio, ci ho sempre pensato a come sia possibile tutte queste complessità, soprattutto al nostro "IO" interiore. Per esempio "Io" perché sto vivendo questo periodo di vita con questa coscienza, se ci vediamo da dentro tipo, non so spiegarla è troppo complicata forse così complicata che solo qualcuno ha potuto creare questa cosa.
Questo deriva dal fatto che, anche se il libero arbitrio è un'illusione, è un'illusione dalla quale non possiamo liberarci, neanche volendolo intensamente.
@@Faustobellissimo sì, ma perché? Il punto è che questa illusione dovrà avere un'origine, e finora (e possibilmente fino alla fine dell'universo) ci è impossibile spiegarlo. Perché delle molecole che interagiscono hanno formato esseri viventi, che vivono e muoiono, con consapevolezza di loro stessi? Era inevitabile o siamo "speciali" in qualche modo? Uno può scegliere di credere in quello che vuole
@@giollyyyit L'unica cosa che sappiamo con certezza è che l'evoluzione degli esseri viventi ha prodotto la coscienza umana, che funziona col principio del libero arbitrio, diametralmente opposto al principio del determinismo causale e nomologico che regge il resto della natura fisica. Il perché non lo sappiamo. In fin dei conti, potrebbe anche non essere un'illusione. Forse la natura è veramente dualista. Nulla lo vieta. Ma in quel caso la situazione è anche peggiore perché dovremmo spiegare il rapporto che c'è fra le due parti della dualità, cioè tra corpo e mente, o tra natura e cultura, e il modo in cui interagiscono. Sia che si tratti di pura illusione o di vera dualità, comunque, il paradigma scientifico attuale cioè meccanicistico e materialistico è insufficiente e fa acqua da tutte le parti.
Spunti di riflessione infiniti, fra determinismo ed indeterminazione, fra prevedibilità di un ordine ed entropia, fra casualità e regolarità. Tanta roba su cui riflettere.
Credo che Lei protrebbe tranquillamente leggere l'elenco telefonico e renderlo interessante. Video magistrale e argomento oltremodo intrigante e stimolante. Grande professore....anche a 50 anni e' un piacere seguirla!
Complimenti prof. per la lezione sempre piu’ magistrale, anche se a quanto pare e’ un vero e proprio balzo dalla fisica alla filosofia della scienza. Infatti, a voler semplificare da un punto di vista profano quale il mio, mi accorgo che la dialettica determinismo/ libero arbitrio ci porta quasi inevitabilmente a chiederci se la fisica ancora oggi puo’ fornire un quadro “determinato” delle leggi che regolano l’universo o se, piuttosto queste sono state stravolte dall’avvento della meccanica quantistica, che sembra, almeno sul piano teorico, dare altre indicazioni, se non addirittura a non darne, e ridursi spesso a formulare ipotesi. Giusto comunque affermare il principio di responsabilita’ quando si parla di esseri umani, cosi’ come riconoscere che il nostro agire rimane comunque limitato dalle cause preesistenti e il nostro determinismo si puo’ “addomesticare” e farci navigare in una direzione o in un’altra, ma non dimentichiamo che la nozione stessa di libero arbitrio da sempre assume una connotazione etica che rappresenta un unicum rispetto a quella che puo’ essere la determinazione del volo di una rondine, o un altro essere vivente. Insomma mi pare che se si parla di umanita’ il discorso si complica sempre e quello che facciamo, o decidiamo di fare, e’ sempre piu’ imprevedibile di un’eruzione vulcanica, della caduta di un meteorite o del collasso di una supernova…
Ho apprezzato enormemente la chiarezza della tua spiegazione e la profondità con cui hai trattato l'argomento. Però c'è un punto su cui non posso non sollevare una questione; riguardo al problema della responsabilità il semplice fatto che un azione derivi da elaborazioni completamente nostre non elimina il fatto che non siamo stati noi con una presa di posizione a volerle. Se ad esempio io uccidessi qualcuno, seguendo il senso comune e la tua argomentazione la colpa sarebbe mia, ma se il libero arbitrio non esiste in realtà il motivo per cui ho ucciso qualcuno è perche ogni atomo del mio corpo, ogni elettrone, etc. si sono trovati a reagire in un certo modo, a causa della loro posizione e comportamento precedente, e così via fino al big bang. Di conseguenza la mia azione, seppur mia origina nel big bang, ed è solo a quello, all'ordine delle cose che possiamo dare la colpa.
Se consideri l'esistenza di un'anima al di là dello spazio e del tempo, la tua decisione potrebbe venire presa lì. Tutto il resto si comporta di conseguenza per portare alla manifestazione materiale di quello che decideremmo in un'altra sede, né prima né dopo ma al di fuori del tempo. Non so se riesco a rendere il senso....
@@martamariotto1181 in quel caso avrebbe senso. Il problema deriva dal fatto che nel mondo che noi sperimentiamo nella nostra vita, non vì è nulla che faccia pensare ad un anima. E un concetto validissimo a cui tuttavia si puo scegliere di credere o meno; ma non vi sono motivi di presupporlo. Anzi, il fatto che per confermare il libero arbitrio si debba presupporre una cosa come l'esistenza dell'anima(che ripeto per quanto possibile non ha prove) indica ancor piu quanto il libero arbitrio stesso sia, se non impossibile, estremamente improbabile.
@@manuelbadalamenti8203 Hey Manuel! Non potrei cercare di alterare la tua percezione delle cose... Posso solo sottolineare che tuttavia è proprio soltanto una TUA percezione, e che si tratta quindi di una impressione soggettiva, che sei libero di mantenere. D'altra parte invece, per me, esistono abbondanti indizi se non dimostrazioni dell'esistenza di anima e spirito prima ancora della materia, io le incontro in continuazione... Ho quindi modo di credere che esistono eccome i motivi di ragionare nei termini che illustravo sopra... Posso anche aggiungere che la scienza di oggi sta ribaltando sempre più il tradizionale materialismo che purtroppo l'ha finora gravemente limitata... e sta finalmente richiudendo il cerchio... dimostrando sempre più l'esistenza dell'INTELLIGENT DESIGN. Poi dove sceglierai di portare la tua attenzione... sarà una tua scelta :) e l'importante è tu la faccia consapevolmente! :)
Molto interessante. La riflessione filosofica sulla questione libertà è di una ampiezza sconcertante e ha molte vie di fuga dal determinismo, una tra le altre la differenza tra causalità meccanica e causalità finale. In ogni caso, molto spesso la negazione del libero arbitrio si fonda su una indebita identificazione dell'uomo e del suo agire con quello di un apparato meccanico, quale ad esempio un macchinario, in cui in effetti il movimento dell'ingranaggio precedente determina quello successivo.
Il modello eternista non implica necessariamente che la realtà sia deterministica o che il libero arbitrio sia illusorio. Nell'eternismo si assume che esistano tutti gli eventi passati, presenti e futuri, - ma non si assume nulla riguardo alle possibili "relazioni" tra questi eventi, quindi ogni evento potrebbe esistere anche senza essere predeterminato da quelli precedenti, oppure esistere come frutto di un'azione "assolutamente libera". PS Fun fact: anche Spinoza aveva detto una cosa simile alla seconda citazione di Einstein, parlando però di un sasso.
Sono perfettamente d'accordo, ma aggiungerei se non vogliamo accettare il determinismo del nostro io dobbiamo accettare la presenza dell'anima dentro di noi la quale essendo immateriale può permettersi il libero arbitrio. Un paradosso: dubitiamo della natura di Dio e la cerchiamo nel mondo , la risposta a questa domanda è dentro di noi.
Quando prendiamo una decisione, non possiamo non tenere conto dei numerosi fattori che ci hanno condotto a quella determinata scelta. Noi siamo non solo il frutto di nostre scelte, ma anche il frutto di scelte altrui. I genitori che decidono per noi (per una fondamentale parte della nostra vita), il quartiere, le amicizie, la religione, la cultura in cui siamo cresciuti e che abbiamo assimilato, le esperienze che ci hanno formato. Le nostre scelte sono il frutto di elaborazioni e dati pregressi. Basta fare a se stessi questa semplice domanda: se fossi nato e cresciuto in un villaggio del centro Africa, o in mezzo alla foresta amazzonica, o nella casa di un oligarca russo, sarei lo stesso individuo che sono oggi? Avrei preso le stesse decisioni prese fino ad oggi?
No non avresti preso le stesse decisioni Ma quelle indotte dalla condizione in cui eri E questo credo spieghi perfettamente il concetto che non esiste un libero arbitrio
@@enzocaputo246 che cos e secondo te il libero arbitrio? Perché ovunque saremmo e in qualsiasi situazione siamo ciò che siamo e possiamo decidere in base alle esperienze fatte( le possiamo capovolgere se sono state negative ) in base al posto ambiente ecc ecc
È il principio alla base della cosiddetta "agent based simulation" che è appunto uno strumento per studiare i sistemi complessi e analizzare i comportamenti emergenti, cioè quei comportamenti imprevedibili guardando al singolo agente ma che invece scaturiscono proprio dalla interazione tra gli agenti stessi e/o tra l'agente e l'ambiente in cui si muove (nell'esempio che ha citato i pattern creati dal game of life sono comportamenti emergenti)
Abbiamo il libero arbitrio? Si, credo che lo abbiamo. Non importa se viviamo in un universo deterministico in cui il futuro è - in linea di principio - prefissato. Quel futuro però sarebbe conoscibile solo se fossimo in grado di osservare la totalità dello spazio e del tempo dall’esterno. Ma per noi e la nostra consapevolezza, innestata all’interno dello spazio-tempo, questo futuro non è mai del tutto conoscibile. È questa imprevedibilità che ci permette di avere un futuro aperto. Le scelte che facciamo sono, per noi, scelte autentiche e, a causa dell’effetto farfalla, piccoli cambiamenti arrecati dalle nostre differenti decisioni possono portare a futuri molto diversi. Quindi, grazie alla teoria del caos, il nostro futuro per noi è inconoscibile. Potremmo anche affermare che il futuro è predeterminato e che il nostro libero arbitrio è solo un’illusione, ma sono le azioni a determinare quale tra gli infiniti futuri si realizzerà.
Per come sono fatto io, per l'educazione che ho ricevuto, per l'esperienze che ho fatto...ho il terrore che il mondo (e l'universo in generale) sia puramente deterministico. Spero ardentemente nel libero arbitrio ma ho la consapevolezza che le cose potrebbero essere molto diverse... credo che il dramma di essere "uomo" sia proprio questo... noi siamo soggetti alle stesse leggi e alle stesse forze che regolano in modo deterministico l'andamento dell'intero universo ma abbiamo la sfortuna di esserne consapevoli... destino beffardo che gli animali non condividono con noi. Se tutto fosse già tristemente predeterminato, ogni emozione, ogni sensazione si svuoterebbe fortemente di significato...la colpa ed il merito non avrebbero senso così come la punizione ed il premio. Non so, a conti fatti la soluzione migliore per me (o forse dovrei dire, la direzione che spero che gli eventi prendano per me) sarebbe quella di dimenticare, di tornare in uno stato in cui questa consapevolezza non c'è... magari facendo finta di nulla per un tempo abbastanza lungo la mia mente si ingannerà e tornerà a considerarsi artefice del proprio futuro.
Dear Prof. Balbi sono sempre stupito dalla sua capacita di spiegare meravigliosamente concetti complessi, Lei è il Prof. che tutti vorrebbero avere. Un caro saluto da un suo fan
Molto bello sentire le sue spiegazione Professore, mi chiedo se sia sensato ciò che dico per la fisica: che bello sarebbe poter concretamente influenzare il passato per evitare il dolore... Da un punto di vista psicologico immagino si possa solo dare una lettura diversa al nostro vissuto (passato) per creare nel qui ed ora (quello che percepiamo essere presente) un nuovo senso delle cose. A volte penso che inconsapevolmente si sia immersi in una sorta di confabulazione, nel voler seguire una determinata via perchè convinti di poterla controllare, ci da sicurezza e ci sforziamo persino di volere di volerla, poi arriva un momento in cui dobbiamo liberarcene, con altro immenso sforzo, per finalmente, dire: accolgo, non mi oppongo. Credo che la fregatura di ogni sofferenza spirituale alla fine sia lo sforzo, ovvero l'identificarsi con quel dolore, evitando così il contatto con sè stessi, con l'essenza di noi stessi intendo, con l'anima (l'eterno) quella dimensione che non conosce il dolore, ma solo l'amore. Il buio non esiste, esiste solo la luce. Forse...
Magistrale e illuminante, ed integra le mie concezioni che mi ero fatto su questa domanda. Molto tempo fà, cominciai a chiedermi se fare un gesto o un'azione qualsiasi senza (apparenti) input dall'esterno, fine a se stessi, per esempio alzare una mano in un dato momento 'tanto per farlo' (diversamente ad esempio, se alzassi la mano per attirare l'attenzione, tra l'altro probabilmente innescando un'effetto-causa su qualcun'altro), avesse un'intenzione che in realtà scaturiva da una causa, deterministica; ma un'intenzione (qualunque) scaturisce dalla volontà, e la domanda ruoterebbe intorno al citato Schopenahuer “l'uomo [...] non può volere quello che vuole”. Poi esistono pure i gesti inconsci (come ad esempio quando uno prende una scottatura e i muscoli si ritraggono immantinente, in termine tecnico si chiamano 'arco riflesso') e il sistema nervoso (para-)simpatico, che coinvolge i muscoli cosiddetti 'in-volontari' come per esempio quello del cuore: chi o cosa è in questi casi il soggetto della volontà? E i riflessi condizionati, studiati da etologi come Konrad Lorentz? Ci sono tanti esempi, come i cani di Pavlov o un bambino che associa il suono di un clacson al padre che torna da lavoro prima ancora di incontrarlo. Google Bard mi aggiunge pure che _These are just a few examples of conditioned reflexes. Conditioned reflexes are a type of learning that is important for both animals and humans. They allow us to learn to associate certain stimuli with certain outcomes, which can help us to survive and thrive in our environment._
Ora, mi è evidente della insormontabile difficoltà dell'uomo del risolvere questo enigma, osservando che spesso a livello sociale questo si traduce, senza patemi d'animo, in un certo atteggiamento fatalista abbastanza comune, che ha coniato parole come 'destino', quante volte ho sentito dire "è destino", "è tutto scritto" come se un accettato determinismo facesse parte di una parte della cultura popolare. Probabilmente la risposta potrebbe scaturire dal tuo discorso sul tempo come unico blocco (accostandolo ad un immaginario processo percettivo di deja-vu passato-futuro. Le neuroscienze mi sembra che ancora non hanno una risposta esauriente per il fenomeno deja-vu).
Aggiungo che ultimamente quando ho cercato con il ragionamento di stimolare qualche intuizione su questo 'libero arbitrio', ciò provoca in me un fenomeno mentale di auto-referenzialità ciclica non conclusiva, e questa è forse la (non) risposta al fenomeno.
Per fare un esempio, pensa al fatto che hai fatto un video dove hai tenuto una (bellissima) conversazione sul fatto che i contenuti della conversazione parlavano del perchè hai tenuto questa coversazione, ma diventa un perchè del perchè...e cosi via 'a ritroso' 😊. Per analizzare più semplicemente questo fenomeno, puoi scrivere o dire cose come "Questa, naturalmente, é una frase",
"Cosa c'è scritto in questa frase?", un'altro esempio chiarissimo è il titolo di un libro divulgativo di matematica di McSmullion "Qual'è il titolo di questo libro?" 😊 (a proposito di giochi mentali "Mentre la leggi, prova a non pensare a questa frase"). Applicando questo aspetto al citato concetto di destino, il tuo potrebbe essere visto come il fatto che era destino che tu facessi un discorso sul destino.
Inoltre citando l'"io" trovai scritto in un captcha "I think I am", che può essere carpito in più modi, uno è citando lo scrittore Carlos Castañeda, che parla di 'riflesso del sé'.
(C'è un libro del matematico Hoffstadter che espone un'idea sull'"io" originale, 'Anelli nell'io', e poi sono notevoli gli studi sulla coscienza del prof. Daniel Dennet).
Io mi sono fatto un'idea di vita, sul vivente essere tra i cosiddetti fenomeni emergenti, quindi se vogliamo deterministica, e ho interrogato Google Bard su fenomeno emergente, sintetizzo qui la risposta:
_In physics, an emerging phenomenon is a property or behavior of a system that is not exhibited by its constituent parts. It is a property that arises from the interaction of the parts and cannot be predicted from the properties of the parts alone._
. . .
_Examples of emerging phenomena:_
_Boiling..._
_Self-organization (ants can build elaborate nests, and slime molds can form fruiting bodies)..._
_Critical phenomena (fluids exhibit critical opalescence near their critical point.)..._
_Emergent complexity (the brain)..._
_Superconductivity..._
_Photosynthesis..._
_The immune system..._
_Critical phenomena..._
_The brain..._
Nel caso della vita, pensandola come un sistema complesso del tipo (...)-molecole-peptidi-cellule-organismi (credo che la ricerca stia arrivando ad una descrizione comprensiva della vita).
Ora sarò prolisso, ma mi piace citare un koan zen che si riferisce proprio all'argomento che hai trattato, riguardo al concetto di caso in quelle interpretazioni della meccanica quantistica che, da come ho capito, lo fanno scaturire dalla probabilità.
Nel buddhismo Ch'an si pratica la via 'da cuore a cuore', una trasmissione tra maestri e allievi per 'via diretta', in cui le parole servono solo come strumento, per l'utilizzo di tecniche come ad esempio per i cosiddetti 'koan' o 'huatou', che fanno uso di frasi o storielle nate con l'intento di scuotere il flusso mentale e giungere alla cosiddetta 'illuminazione improvvisa'.
Ecco il koan zen:
Il caso
Un tempo, quando Baizhang (giapp. Hyakujo) diede una serie di discorsi, un certo vecchio vi assisteva con i monaci. Quando alla fine di ogni discorso se ne andavano, andava via anche lui. Ma un giorno rimase dopo che essi se n’erano andati, e Baizhang gli domandò: “Chi sei tu, che stai davanti a me?”
Il vecchio rispose: “Io non sono un essere umano, ma in passato, ai tempi del Buddha Kashyapa, ero un maestro Zen e vivevo su questa montagna. A quel tempo uno dei miei studenti mi domandò: “un uomo illuminato è o non è soggetto alla legge di causalità. Io gli risposi: “L’uomo illuminato non è soggetto la legge di causalità”. Per questa risposta, fui trasformato in una volpe per cinquecento reincarnazioni, e sono tuttora una volpe. Vuoi salvarmi da questa situazione con le tue parole Zen e farmi uscire dal corpo di volpe? Ora lascia che ti domandi: l’uomo illuminato è soggetto alla legge di causalità?”.
Baizhang disse: “L’uomo illuminato non è cieco alla legge di causalità”.
Alle parole di Baizhang il vecchio fu illuminato. “Sono libero” disse, inchinandosi profondamente per riverire il maestro. “Non sono più una volpe. Il mio corpo è nella tana dietro questa montagna. Ti prego, fammi il funerale come fossi un monaco”. Poi scomparve.
Il giorno dopo Baizhang fece ordinare dal capo dei monaci che tutti si preparassero ad assistere al funerale di un monaco. “Stiamo tutti bene, e in infermeria non c’era nessuno malato” si stupirono i monaci. “Che cosa vorrà dire il nostro maestro?”.
Dopo il pasto Baizhang fece uscire i monaci dal tempio e li guidò dall’altra parte della montagna. Giunsero ai piedi di una roccia, e il maestro tirò fuori col suo bastone il cadavere di una vecchia volpe e poi celebrò la cerimonia della cremazione.
Quella sera Baizhang fece un discorso e raccontò ai monaci l’intera storia. Allorché Huang po (giapp. Obaku) si fece avanti e gli disse: “Se ho capito bene, il vecchio fu trasformato in volpe per cinquecento reincarnazioni perché aveva dato una risposta sbagliata di Zen. Ora voglio domandarti: che cosa sarebbe successo se ogni volta che interrogato avesse dato la risposta giusta?”.
Baizhang disse: “Vieni qui vicino, che te lo dico”: Huang po si avvicinò al maestro e gli diede uno schiaffo. Baizhang batté le mani ridendo e disse: “Sapevo che la barba delle volpi fosse rossa ed ecco una volpe dalla rossa barba”.😮
Il significato di questa storiella, con le parole del maestro Bhaizang, in particolare "L’uomo illuminato non è cieco alla legge di causalità”, io credo potremmo indicarle con quella cosa che noi chiamiamo consapevolezza, anche da te richiamata.
Ho voluto leggere questo bel commento perché ho pensato che se uno/una ha voglia di scrivere così tanto vuol dire che è veramente interessato/a all'argomento, proprio come me.
Sebbene io abbia apprezzato il commento penso però che tu abbia perso il punto della questione con i tuoi vari riferimenti. Quando si discute di.. chiamiamola filosofia, ma è un discorso che vale per qualsiasi conversazione, non serve citare cose a destra e a manca a meno che non si tratti di studi scientifici. Bisogna cercare di essere il più possibile trasparenti, lasciando da parte la voglia di sfoggiare la propria cultura in materia (per quanto vasta).
Ora, tornando al problema, io sono dell'idea che non siamo liberi. Ma qui dobbiamo interrogarci su cosa intendiamo con "essere liberi". Se Tizio intende che è libero perché quando vuole alzare il braccio lo può fare, allora effettivamente è libero (in circostanze chiaramente ipotetiche dove non ha impedimenti di sorta). Ma se appunto estendiamo il concetto di libertà anche al poter decidere cosa si vuole allora non lo è più. Tizio ha alzato il braccio, e alla base della sua azione c'era un'intenzione. Cosa lo ha portato a quell'intenzione? Tizio direbbe "volevo dimostrare che sono libero di farlo" ma perché voleva dimostrarlo? Probabilmente perché si è sentito in dovere di dimostrare qualcosa che lui ritiene ovvio. Ma perché? ..e così via. Certo questo ci porta ad una potenzialmente infinita serie di fastidiosi "ma perché?" che in realtà infinita non è perché ad un certo punto Tizio non saprà più dar spiegazione dei motivi che lo hanno portato dov'è ora. Come essere umani, infatti, per sopravvivere non ci serve poter tracciare la linea causale completa delle nostre azioni da che siamo coscienti.
Sarebbe troppo complesso e dispendioso.
A noi, credo, serve perlopiù interpretare gli input esterni e interni e attuare una strategia di sopravvivenza in base ad essi tenendo memoria di un lasso di tempo limitato e ricordando solo alcuni momenti remoti del nostro vissuto.
Quando parlo del libero arbitrio con gente non avvezza a scendere sotto la superficie di questa che per me è una utile illusione, trovo sempre la convinzione che, a prescindere dalle cause in gioco, noi esseri umani possiamo comunque decidere le nostre azioni. Come se una parte di noi non rispondesse alle leggi della fisica, una sorta di spiritualismo se vogliamo. Ci sarebbe questa parte che trascende le cause e avrebbe la facoltà di prendere decisioni non deterministiche. Ma quando chiedo perché prendono una decisione e non un'altra mi rispondono che per loro una decisione sembra più giusta. Tutto giusto, ma il alto amaro è osservare che non riescono ad andare oltre questa frontiera: quella cioè del capire che i processi decisionali che maturiamo sono frutto di (leggi causate da) tutte le esperienze che abbiamo fatto, anche di quelle non coscienti. Dunque anche il nostro decidere è una sorta di programma che si aggiorna costantemente in maniera deterministica.
Come detto nel video, se anche la fisica quantistica introducesse dei fenomeni puramente randomici questo non sposterebbe di una virgola il problema, perché sarebbero eventi che si vanno ad inserire nei nostri processi decisionali condizionandoli senza che noi possiamo farci alcunché.
Quanto all'essere coscienti di questo.. vabbeh, continuerò a chiamarlo problema (anche se un problema dovrebbe avere una soluzione), non so se questa consapevolezza ci renda illuminati. So però che se guardi da questo punto di vista la società, se davvero togli le lenti del libero arbitrio, allora vedi tutti noi come delle sorte di burattini, il che può apparire spaventoso, destabilizzante e soprattutto deumanizzante, ma può anche farti capire molto meglio che ci sono persone fortunate e persone sfortunate. Ci sono, cioè, persone che sono state condotte verso eventi che li hanno portati ad essere in un certo modo piuttosto che un altro e viceversa. Buoni, cattivi.. cosa vogliono dire queste parole in un universo dove tutti scivoliamo impotenti lungo il flusso degli eventi? Resta il concetto di responsabilità, ma acquista un nuovo significato: ti reputo responsabile delle tue azioni e delle loro conseguenze e cerco di capire (a fondo) cosa ti abbia portato a compierle per costruire una società migliore. Un po' già lo stiamo facendo, anche senza questa visione della realtà. Ci eravamo già accorti che alcuni tipi di percorsi di vita tendono a formare certi tipi di personalità, ma normalmente alle persone piace raccontarsi che Caio e Sempronio hanno entrambi subito lo stesso tipo di abusi sessuali eppure Caio non è diventato ped*filo mentre Sempronio sì, e dunque Sempronio è stronzo (scusa l'esempio greve). Ma Caio e Sempronio sono due persone diversissime, lo erano prima del trauma e lo saranno maggiormente dopo averlo subito e ovviamente elaborato in maniera diversa poiché le loro esperienze pre-trauma erano diverse, e dunque anche i loro processi mentali.
Se sei arrivato/a a leggere fino a qui sei un/una grande e ti ammiro.
Ps: sono fermo su questo mio punto di vista da parecchio tempo pur essendomi interfacciato con diverse persone e avendo letto cose in giro. Mi piacerebbe scoprire punti di vista nuovi in realtà, che magari mi facciano anche cambiare idea (chissà).
Questa visione del libero arbitrio, responsabilità, passato, presente e futuro è molto elegante ed estremamente calzante per il mio modo di pensare.
La ringrazio molto, perché ha un grandissimo dono nell'uso delle parole e spesse riesce a dare una forma ai miei stessi pensieri. Una volta presa una forma questi si solidificano in concetti più radicati e sicuramente più chiari e limpidi.
I suoi video sono estremamente utili.
Professore, anche i suoi monologhi più complessi possiedono una chiarezza espositiva e una lucidità intellettuale sorprendenti. Grazie! Tommaso
Davvero un divulgatore d'eccellenza anche su temi più filosofici (che poi come al solito la scienza riporta coi piedi per terra comunque)
È bravissimo, ma si deve attenere a quello che "si è detto".. Non è un ricercatore né prende posizioni(in realtà lo fa ma non sembra a nessuno che non sappia leggere nelle "righe")... Ma va bene così per chi è ignorante nella materia... Poi il dibattito sarebbe interessante(per noi).
Impressionante la fluidità e la semplicità con il quale rende questi discorsi alla portata di tutti si sente la passione dietro al suo lavoro
Ha detto un coacervo di stupidaggini...
Si produce solamente in un mare di illazioni, perché la sua dissertazione non tiene conto dell'esistenza di un Creatore dell'universo. È chiaro che se esiste un Creatore, tutto procede secondo i suoi piani, che non possono essere i nostri. Wittgenstein, dicendo che “il significato dell’universo non sta nell’universo”, riesce a esprimere con poche parole una verità grandissima, affermando che o questo universo è assurdo, oppure il suo significato è su un altro piano.
Buonasera sig. Balbi. La seguo da tempo e adoro i suoi video di scienza. Non commento mai perche di solito resto a bocca aperta davanti a ciò che spiega, per la semplicita di come affronta e espone concetti di scienza, in pratica non commento mai perche non ho competenze per farlo, ma su questo argomento, per via della componente filosofica che ha, mi sento di dare una mia opinione. Ritengo che la vita stessa sia libero arbitrio, perche è l'unica cosa, realtà, che si oppone all'entropia o alla termodinamica, anche se si degrada seguendone le regole; la vita è un meccanismo che porta ordine in situazioni che tendono al disordine. é la scintilla stessa della vita che ci da libero arbitrio, che innesca l'evoluzione e il crearsi delle specie. Tutto ciò che è inanimato segue le leggi dell'universo, ma tutto quello che è vita è libero arbitrio, gli alberi crescono contro la gravità, noi ci spostiamo in maniere del tutto disordinate a confronto dell'immensità che ci circonda, dove tutto quanto ruota o si muove di moto uniforme. E' il meccanismo stesso della vita il libero arbitrio, la capacità di scelta, la capacità di percepire la possibilità di scelta. Grazie di tutto
Questo messaggio non ha nulla di casuale ed era già scritto da sempre nel mio futuro :
Professore, lei è un divulgatore eccelso e mi commuove la maniera posata e semplice con cui affronta temi di simile portata.
Qualche mese fa,ho incontrato una persona,mi ha raccomandato di guardare una miniserie "Devs".
Ed eccomi qui, pronta ad aprirmi a questa nuova visione.
Sono convinta che non sia un caso!
Grazie
"Devs", a mio avviso, una delle migliori serie tv fantascientifiche mai prodotte. Nessuno, che sia curioso e abbia fame di sapere, rimane lo stesso dopo averla vista. Arricchisce il proprio sapere su alcune delle molteplici sfaccettature intrinseche della Natura, in un certo senso consente di evolversi. E non sto esagerando. Viene rappresentata, con maestria, la sorte che spetterebbe all'umanità se fosse possibile stabilire in un dato istante tutte le cause in atto nell'intero universo. Abbracciando il determinismo, quello che ottengono è la visione del futuro, ma non solo. Serie tv geniale che straconsiglio.
@@jagos.oriente concordo pienamente!
Prof lei è commovente per l'impegno che profonde, per questo mi piace ascoltarlo, ci mette amore.
Eppure meno determinismo e minore rigidità scientificofisica e lasciare spazio, in certi argomenti, ai filosofi ed in parte
ai teologici non è poi sminuirlo
anzi...
Questo video ha avuto il pregio di riassumere e mettere in parole semplici ma scientifiche quello che penso sulla vita e l'universo. E che in certi casi mi ha esposto a prese in giro e minimizzazioni. Grazie. È stata una vera illuminazione. A questi concetti aggiungo l'ultima parte della mia "teoria". Se un intelletto potesse conoscere la condizione complessiva delle forze che regolano gli oggetti presenti nell'universo questo scomparirebbe all'istante. È un concetto che non so spiegare meglio di così ma che corrisponde a un'idea intuitiva che ho sempre avuto. Il giorno in cui l'universo si farebbe leggere del tutto cesserebbe la sua esistenza in contemporanea a quell'unico pensiero totalizzante. Ed è anche questa consapevolezza, questo limite impossibile da valicare, a rappresentare il rovescio della medaglia dell'importanza della responsabilità nelle azioni che compiamo. Un saluto e grazie ancora.
Fin da ragazzino a fatica ho sempre accettato l'idea che tutto fosse già scritto... Ma solo adesso mi rendo conto che in realtà non accettavo la superficialità con cui le persone credono al destino... Spiegato dal punto di vista fisico è tutta un altra storia! Grazie Amedeo!!!👏🏻
certo, il fatalismo comunemente inteso è superficiale, perchè se tutto è predeterminato lo è anche il fatto che io creda o non creda al destino e ciò che compio di conseguenza.
Infatti nulla è già scritto perché la natura non è deterministica ma indeterminata
Che bel video, mi ha fatto sentire importante in un certo senso, non avevo mai pensato che anche noi infimi esseri umani facessimo parte del grande universo e che potessimo influenzare il suo corso; ho sempre pensato che fossimo solo relegati al destino della Terra e che fossimo inutili.
Questo é il discorso più profondo che abbia mai sentito in vita mia. Fantastico
Il determinismo è una gran bella gatta da pelare.
Apparte questo, ti consiglio il manga berserk se l'argomento ti pare tanto profondo. E lo è di certo :)
@@mrwolandzeta1499 peccato che rimarrà un'opera incompleta
Beh ... almeno proviamoci ! dai ?
@@demv1709 già, nello stesso modo in cui sicuramente non vedremo i nipoti dei nostri nipoti realizzare utopie che ora ci sembrano assurde e insensate.. è la vita, purtroppo :(
@@mrwolandzeta1499 perdonami cosa c’entra Berserk? Lo devo leggere da una vita ma non trovo mai l’ispirazione, il determinismo potrebbe essere la svolta
C'è chi al mattina mentre si prepara per la propria giornata lavorativa ascolta della musica.... Io ascolto lei. Sembra tutto così leggero... Anche questa mia passione per le sue argomentazioni e spiegazioni era scritta...
Complimenti
Da filosofa...complimenti professore per come riesce a coniugare le grandi questioni umanistiche con il rigore scientifico. È la vera cultura
Non è una questione umanistica, non più. È ormai una questione fisica quantistica e delle Neuroscienze. La filosofia è totalmente inutile nel 2021 per la comprensione del mondo
@@elvin4732 ora che lo hai detto siamo tutti più sereni....il mondo è ai tuoi piedi...
@@elvin4732 inutile per la comprensione, forse, ma non per stabilire i comportamenti idonei date le condizioni.
@@elvin4732 La meccanica quantistica e le neuroscienze da dove nascono? Dalla ricerca del perché delle cose. È evidente che le sfugge il significato di filosofia
Viviamo in una nazione dove si dà e si è sempre data troppa importanza alle discipline umanistiche rispetto a quelle scientifiche. Il risultato si vede tristemente ogni giorno.
Rimango talmente estasiato dal fascino di questi argomenti e dal talento divulgativo del Prof. Balbi che regolarmente mi scordo di mettere il pollice in su...grazie Professore, complimenti
Trovo eccezionale il modo in cui riesce a spiegare concetti complicati in modo semplice, senza annoiare.
Argomenti mai banali e sempre con un approccio scientifico: non si può desiderare di meglio.
Le faccio i complimenti, lei è certamente tra i migliori divulgatori scientifici italiani!
Ciao Amedeo, questo video mi è cascato dal cielo. Probabilmente non leggerai mai questo messaggio e mi rammarica, ho sempre desiderato un dibattito con qualcuno riguardo questo tema che ahimè mi sta torturando da quasi un anno, ma purtroppo trovare persone interessate seriamente alle grandi domande dell’uomo è quasi piu difficile di rispondere alle domande stesse. Comunque sia, ho sempre creduto nel determinismo piu assoluto e della conseguente totale assenza di libera scelta e ci sono un paio di punti del tuo video su cui vorrei riflettere. Il primo è quello riguardante l’aspetto probabilistico degli eventi; purtroppo non conosco ancora la meccanica quantistica e, sebbene stia aspettando con frenesia di seguirne il corso, non posso parlarne con sicurezza, quindi mi limito alla mia esperienza. Ad un certo punto ti riferisci a casualità imprevedibili che dovrebbero rendere impossibile avere una certezza assoluta sulle nostre previsioni, che effettivamente ha senso. Ma perchè questi eventi dovrebbero accadere? Giustamente dici che le previsioni fisiche sono in grado, se “settate” con le condizioni iniziali giuste, e senza questi fenomeni probabilistici, di prevedere con esattezza l’evoluzione di un sistema che si analizza. Il fatto è che secondo me ci limitiamo a studiare sistemi specifici e non consideriamo l’universo come un unico sistema di studio (sarebbe impossibile e per i calcoli di cui abbiamo bisogno ci basta quello che facciamo), ma se cosi fosse ci renderemmo conto che ogni parte dell’universo interagisce con ogni parte dell’universo e se prendessimo il sistema che stiamo studiando “isolatamente” e lo settiamo con le condizioni iniziali dell’universo la previsione dell’output sarebbe immacolata. Il terremoto ci sembra una casualità solo perche per noi è troppo difficile da prevedere. Ma quello che penso è che tanto piu lontano e piu in profondità riusciamo a leggere il passato, tanto piu in profondità e con chiarezza sapremo prevedere il futuro. Se conoscessimo perfettamente tutto il passato della materia dell’universo, sapremmo altrettanto perfettamente il suo futuro. Ora, se l’universo fosse eterno, sarebbe impossibile prevederne il cambiamento con esattezza perche sarebbe impossibile conoscere tutte le condizioni iniziali, ma se esistesse un’entità senza il limite dell’infinito che abbiamo noi umani, essa saprebbe con esattezza il futuro.
Il secondo punto riguarda la questione dell’uomo. Affermi che le scelte che facciamo sono responsabilità nostra e non sono totalmente d’accordo. Se consideriamo che ogni uomo che nasce è, all’istanze 0 dalla sua nascita, uguale a qualsiasi altro uomo all’istante 0 della propria nascita (qui si aprirebbe un altro dibattito infinito), l’unica cosa che nel tempo distinguerà questi due uomini sarà l’esperienza che i due uomini coltiveranno. Per esperienza mi riferisco a tutto cio che avviene nell’arco della vita di un uomo fino al momento in cui viene analizzato. Nel momento in cui prendiamo una scelta pensiamo di prenderla consapevolmente, ma penso che tutto cio che ci ha portato a dover prendere quella scelta ci porterà anche a prenderla. Il banale esempio dei serial killer che in maggioranza sono persone che da piccole non hanno avuto l’esperienza necesseria per capire che l’omicidio e la violenza sono “sbagliati” calza a pennello; è provato che gli eventi che un’uomo ha vissuto lo rendono quello che è e quindi a fare la scelta che fa, quindi non capisco effettivamente dove sia questa responsabilità nelle scelte di cui parli.
Il commento è uscito molto piu lungo di quanto mi aspettassi, anche se vorrei aggiungere altre dozzine di riflessioni e domande. Grazie del video, molto bello, magari un giorno sarà possibile parlare di queste cose con le persone senza dover scrivere papiri su youtube ahahah
da astrologo e studioso di occulto ti dico che è tutto già scritto ,quando ti guardi i film di storia,già ciò lo puoi intuire ,tutti quelli che si son salvati da campi ad esempio avevano qualche buona configurazione di nascita su giove o venere,chi è periodo aveva altri brutti aspetti di stelle fisse e/od altro
l'esempio che faccio sempre è che tu magari puoi decidere( o pensare di farlo) di essere libero di andare a prender un caffè, dove tu voglia,peccato che li tu potrai incontrare una persona che o ti rovina o ti migliora la vita ,son dinamiche molto complesse che pochi possono concepire ,hanno edificato "il libero arbitrio" per far concepire alla gente che vi sia una possibilità di migliorare la propria vita,quando invece il 95% della gente è destinata ad esser schiava di qualcuno
@@crossbowsmania9627 incredibile che si legga, a distanza di tre giorni, lo stesso messaggio del passato. 😉
Le scelte fatte sono di nostra esclusiva competenza. Credo che Balbi intenda semplicemente esporci l’impossibilità di cambiare il futuro tornando nel passato (posto fosse possibile), perché le scelte che faremmo sarebbero per forza di cose identiche a quelle fatte.
Pertanto, io auguro col cuore al 89% degli italiani , di aver fatto la scelta giusta. Ciò implica, ovviamente, che io abbia fatto quella sbagliata 😉
Bracvo, ottimo !!!
Quando la scienza dei numeri e della fisica incontra la filosofia arriviamo alla perfezione del pensiero. In antichità era consuetudine abbinare la filosofia alle scienze, cosa ormai molto rara purtroppo. Un altro video fatto benissimo e che semplifica (per quanto possibile) concetti complessi
Video meraviglioso, corto, dritto al punto e non difficile anche per chi non esperto, veramente bravo Amedeo, comunque, in realtà filosofia, scienza e religioni coincidono alla perfezione per chi sà vedere senza condizionamento
@@Vaessar303 quindi puoi spiegami quali ne sono le conclusioni?
Mi permetto di intervenire brevemente, nell'antichità la filosofia era la scienza, non c'era nessuna consuetudine, non si abbinava nulla, perchè non c'era distinzione. Poi, finalmente, arrivò Galileo Galilei che disse: "signori pensatori, che ne dite di fare degli esperimenti sulle vostre congetture prima di elaborare assiomi concettuali ?", e così fu. Inoltre, sottolineo, che non è per niente rara la fusione tra filosofia e scienza, anzi, ho seguito vari seminari dove i due mondi si fondono e confrontano (Le consiglio, ad esempio, il prof Guido Tonelli, un divulgatore che si abbeverato fin da giovane di grandi filosofi prima di scoprire l'esistenza, da scienziato, del bosone di Higgs). 🙂
@@Vaessar303le grandi religioni sono tendenzialmente tutte orientate per il libero arbitrio, quindi non vedo alcuna coincidenza fra il determinismo esposto nel video (l’esatto opposto del libero arbitrio) e le religioni
Il ragionamento sul libero arbitrio e sul fatto che noi siamo un sistema estremamente complesso le cui scelte determinato il risultato, anche se a causa del determinismo a parità di condizione il risultato sarebbe sempre lo stesso, è colto convincente, tuttavia mi sfugge come questo si possa sposare con l’eternalismo, dove ogni singolo evento esiste già.
questa parte della fisica che confina con la filosofia è veramente intrigante, il collegamento con l'universo blocco e l'eternalismo è molto evidente
Stavo per commentare questo video con il tuo stesso concetto. Questa è fisica e filosofia allo stesso tempo, è affascinante
@@davidedecarlo2950 si è affascinante, ma richiede che a farlo siano fisici e filosofi in confronto oppure una persona che sia entrambe le cose (professionalmente). In questo caso il discorso è molto più articolato di quanto non appaia in questo video, bello ma non sufficiente nella trattazione.
@@GianlucaAlessi secondo me non bisogna fermarsi a fisici e filosofi ma sono importanti anche neuroscienziati, psicologi, etologi e tutti coloro che studiano il comportamento umano e animale. A tal proposito vi consiglio Robert Sapolsky di cui trovate video qui su TH-cam, spiega come funziona il comportamento umano e si chiede: quali sono le conseguenze dell'inesistenza del libero arbitrio? Possiamo costruire una società senza colpa o merito? È giusto mandare in galera le persone che hanno commesso crimini per eventi al di là del proprio controllo? Possiamo considerarci tutti macchine biologiche e grazie a questo essere più umani ed empatici del considerarci come individui in grado di scegliere?
@@Mannaggialtubo sono d'accordo, la mia era solo una 'replica' al commento che chiamava in ballo fisica e filosofia. Tutto lo scibile è evidentemente coinvolto.
se hai visto un dislike al tuo commento mi dispiace, volevo mettere like e ho sbagliato mira col mouse: ora ho corretto, ti chiedo scusa. Il tuo commento mi è piaciuto.
Tutti i concetti e le analisi fatte in questo video sono interessanti molto ben spiegati e per me condivisibili. L'ultima considerazione riguardo a quello che sarebbe utile fare, quindi essere consapevoli, conoscere come funziona l'universo e noi con lui, è una grande risposta all'attuale triste deriva che l'umanità sta prendendo. Accecata da potere e egoismi che prevaricano su tutto. Umilmente continuiamo a studiare e conoscere e relazioniamoci con rispetto per rendere la terra un buon posto dove vivere.
Mi ha sempre affascinato l'idea che l'uomo altro non sia che il tentativo dell'universo di compredere se stesso. Un tentativo di contrapporsi all'inesorabile causalità delle cose.
Questo video me lo son proprio gustato! Complimenti!
Una splendida testimonianza di quanto tutte le discipline del sapere siano interconnesse. Ogni piccolo "insieme" è universalmente interconnesso con gli altri insiemi. A qualcuno può non dire molto, ma racchiude tutte le "dinamiche" fisiche e relative osservazioni filosofiche delle stesse.
Quando avevo sedici anni io e i miei amici parlavamo di molti argomenti, seduti su una panchina al parco, a parlare di tantissime cose, e una sera abbiamo iniziato a parlare di questo argomento e ricordo che io ho iniziato a pensare al problema del libero arbitrio, e a farla breve ciò che ho realizzato ad un certo punto, ovvero che noi in realtà non abbiamo una libera scelta, che ogni cosa è causata da qualcos'altro e così via, sia indietro che in avanti nel tempo, e ricordo di essere andato in paranoia totale, mi spaventai molto, un po' perchè ero stonatissimo un po' perchè appunto realizzai che non avevamo una vera scelta e quindi mi chiesi:" allora perché ci diamo tanto da fare se è tutto già scritto?" . Poi col tempo ho anche pensato più a fondo al fatto che se noi fossimo abbastanza intelligenti da conoscere ogni evento in natura e le loro cause allora saremmo in grado di scrivere il libro di tutti gli eventi, un po' come nel film "i guardini del destino" ... e conoscere come andrà ogni cosa, dalla più piccola alla più grande, e poter finalmente ascoltare un grande maestro come il professor Balbi parlare di questo argomento in modo così preciso ma allo stesso tempo comprensibile per un profano come me è stato davvero magnifico. Grazie Professore!
Il libero arbitrio c'è e quello che decidiamo noi se fare il bene o il male . Tante cose purtroppo non le decidiamo noi . Ci sono troppe cose e persone che influiscono su di noi .
La questione del libero arbitrio è vecchia quanto l'uomo. Nella nostra tradizione culturale il libro arbitrio è stata tradizionalmente oggetto di interesse filosofico e religioso. Non credo che abbia senso pretendere che la fisica possa rispondere a questa domanda. È molto meglio ragionare con semplicità riconoscendo che siamo fortemente vincolati al contesto in cui ci troviamo (sia dall'ambiente esterno che dalle nostre limitate risorse), che di fatto restringono le scelte possibili. Il nostro spazio delle scelte è una regione minuscola rispetto a quello di tutte le scelte teoricamente possibili.
Ꝅe belli quei discorsi :::o:::O:::.:::O:::o:::😂😂
In teoria ora i tre tipi che hanno vinto il nobel hanno dimostrato che alivello quantico esiste il caso, quindi cose come lo spin degli elettroni non vengono determinati da variabili nascoste
@@evelinapaganin6196 influiscono su di noi è vero ma dipende da noi c.que dare 1 indirizzo alla nostra vita,faccio 1 esempio: se dai noi genitori abbiamo avuto influenze negative,solitamente come hanno fatto loro così faremo noi? Se loro sono stati trattati con violenza,tratteranno con violenza anche noi e noi? Nn e detto che necessariamente dovremmo e potremmo seguire lo stesso modo di fare,certo ci vorrà 1 tale padronanza per riuscire,ma si può certo riuscire.
Mai visto un professore spiegare in un modo così preciso e naturale, complimenti 👏👏👏💪
Da adolescente avevo maturato una simile teoria. Nella mia versione esisteva Dio che possedeva un libro con l'evoluzione passo-passo di ogni ente. la particolarita' (e forse la diversita' da questa teoria) era che nonostante la storia fosse gia' scritta apriori per ognuno di noi, tutti saremmo stati liberi di effettuare le nostre scelte, come se questo libro fosse in realta' scritto a posteriori. E quindi questo libro sarebbe stato l'unico scritto apriori e aposteriori contemporanteamente come se il tempo fosse stato circolare. Oggi, dopo aver conseguito una laurea ad ingegneria dove ho studiato la teoria dei sistemi dinamici, la penso esattamente come hai mostrato nel video e mi sento lusingato dall'aver "scoperto" le stesse cose di due grandi menti della storia a prescindere del fatto che potremmo essere nel torto.
Wow… un argomento così complesso e controverso spiegato in modo oggettivo e “pulito”, evitando facili panegirici, e allo stesso tempo esaustivo. Si ha la sensazione di aver trovato una chiave di volta, che concilia una visione dell’uomo visto come inerme comparsa del film universo con quella in cui è l’ attore protagonista… chapeau
Mamma mia, questa è la terza volta che riguardo questo video, spiegare queste cose in maniera così comprensibile non è da tutti, i miei più sinceri ringraziamenti.
Sempre argomenti interessanti, che ti portano a riflettere su argomenti a cui non hai mai pensato. Grande professore!
Le teorie fisiche si basano su modelli semplificati della realtà. Ho una laurea e dottorato nel campo, conosco bene i limiti dei modelli e delle teorie fisiche. Se non ci fossero questi limiti ci sarebbe la teoria del tutto, che nessuno ha ancora scoperto. Prendendo per assurdo il determinismo come generalizzabile, fluttuazioni locali (umane) non minerebbero comunque il determinismo universale. complimenti per il suo modo di spiegare, anche se il contenuto non credo sia applicabile al libero arbitrio
Grazie infinite professore. Ha creato un canale di straordinaria qualità, affrontando grandi questioni scientifiche e filosofiche, in modo davvero magistrale e contemporaneamente cercando di essere comprensibile a tutti. Grazie.
Molto interessante e anche convincente. Tuttavia credo che manchi qualcosa. Un livello successivo ancora più profondo. Provo a spiegarmi.
Se l'universo fosse un enorme fiume con tantissime diramazioni e noi ci trovassimo dentro, le direzioni intraprese sarebbero determinate dal flusso. Potremmo decidere di stare a pancia in su o se nuotare a rana ma senza che questo modifichi un granchè. Nascere su un lato del fiume piuttosto che un altro ci porterebbe verso diramazioni molto lontane dalle altre ma anche questo non sarebbe determinato da scelte nostre. Qualsiasi cosa avvenga nel fiume influenzerà la nostra direzione. Potremmo avere la sensazione di essere padroni di quel moto ma è chiaramente un'illusione. Tutto questo prosegue indisturbato finché non accade qualcosa. Finché non decido di usare qualcosa che posseggo ma che non sono obbligato ad usare. Potrei vivere benissimo lasciandomi trasportare come la stragrande maggioranza delle persone. Ma ad un certo punto comincio a nuotare contro corrente. Tutti quelli che mi vedono cercano di farmi desistere, alcuni con le buone altri con le cattive. Il mio stesso corpo mi comunica che dovrei lasciarmi trasportare perché è la cosa più conveniente, consumo meno energie, non corro rischi inutili, tutti gli altri prima di me hanno fatto la stessa cosa e poi è perfettamente inutile visto che il fiume è più forte. Ma niente, sono deciso e mentre annaspo e boccheggio stremato, la mia mano afferra qualcosa sott'acqua, un ramo. Un aiuto inaspettato. Allora tiro con tutte le forze e un po alla volta riesco a cambiare direzione, vedo persone diverse anche l'acqua ha un sapore diverso ma continuo a risalire finché non raggiungo la riva. Ora sono fuori dal fiume e lo guardo scorrere impetuoso e mi chiedo: come è stato possibile?
È stato possibile solo per un motivo: il libero arbitrio.
Il libero arbitrio non è scegliere il colore della maglietta che indosso, o se oggi prendere la bicicletta o la macchina o quale mestiere fare etc.. Tutte queste cose sono il frutto di condizionamenti più o meno complessi. Il libero arbitrio è qualcosa di diverso e la maggioranza dell'umanità non lo usa affatto anzi non lo vuole proprio perché richiede grandissimo impegno e responsabilità, il fiume è più facile e più sicuro.
Tutti gli esseri umani posseggono il libero arbitrio, ma sta ad ognuno di noi decidere cosa farne.
Splendido video di filosofia. Più che un trionfo del determinismo, direi del razionalismo. Sposo totalmente le opinioni di questo video, che da sempre mi fanno essere consapevole che i miei cari sono morti solo nel mio tempo attuale, mentre nel tempo passato sono ancora in vita accanto a me. ❤️
Penso che la filosofia,oltre una più o meno serena (sempre per quanto difficilmente possa esserlo)esperienza di vita,insegni il mestiere di vivere,la riflessione e lo sguardo verso la propria profondità.
Inutile che i discorsi fatto da quei due graviti su ciò che è inconoscibile,fino ad oggi anche dalla Scienza,che mi pone davanti i fatti e per questo la ringrazio.
qualche volta in passato mi sono rammaricato di aver fatto alcune scelte e pensato come sarebbe stato meglio se avessi agito diversamente ma oggi sono giunto ad una conclusione, che tutto va come deve andare, non c'è scampo al destino! (quindi la risposta alla domanda è SI!)
Quello che chiamiamo destino in realtà sono miriadi di cause d condizioni precedenti che interconnesse tra loro hanno prodotto il risultato quindi tornando al prof è pienamente vero che il destino che verrà è scritto già nel passato che condurrà a esso
In tutto ciò però come giustamente dice nel sistema di cose che produrrà il futuro ci siamo anche noi e chi correlato a noi cioè tutti con maggior interferenza tra chi più prossimo rispetto a chi più esterno....
Infatti se si vuole cambiare qualcosa non lo si può mai fare nel passato ma nel presente ,cioè immettendo nel sistema delle variabili
Io credo invece che il destino lo facciamo noi,nn reagendo a determinate situazioni o reagendo e averne c.que 1 risultato
E' un vero piacere ascoltarti. Io condivido quasi tutto , in maniera intuitiva, certo non riuscirei a spiegarlo alla tua maniera, chiaro, matematico, scientifico e anche un po' filosofico. "La vita "è figlia della TERRA, ma ricordiamoci , che la TERRA è figlia dell'Universo, dunque noi siamo nipoti dell'Universo, metaforicamente direi abbiamo il DNA del nonno. La nostra percezione è limitata, ma dentro abbiamo la "conoscenza" , il difficile è razionarizzarla e verbalizzarla.
Posso ringraziarti dal profondo del cuore per esser riuscito a farmi appassionare (da profondo ignorante quale sono) alla fisica e all'astronomia con i tuoi video semplici, precisi e molto ben fatti. Ho finito in questi giorni tutti i tuoi video sul canale. Continua così.
Argomento importantissimo Sig. Balbi e grazie per averlo affrontato in un'ottica da me mai studiata. Approfondirò il tema e le chiedo se ha qualche suggerimento di testo da cui ha preso spunto.
Forse mi vien da dire il problema vero rimane sempre non tanto quello del "libero arbitrio", ma quello di "colpa" da distingue nettamente da quello di "causa".
Interessante ove dice che noi siamo condizionati da eventi esterni a noi ma poi noi stessi condizioniamo.
Vi vedo quello che dice Kant nella Critica.
Noi siamo i legislatori della Natura ma solo a patto di comprendere che non possiamo che condizionare (con spazio, tempo e categorie) solo ciò che ci proviene come intuizione dalla Natura stessa.
Se si fa scienza ciò deve essere compreso, è importantissimo ed il tema da lei affrontato è fondamentale.
Grazie!
Il suo modo di argomentare dimostra quanto la filosofia abbia bisogno di un approccio scientifico e di un linguaggio concreto, anche nei suoi dilemmi più complessi e delicati. Penso che il male del pensiero filosofico sia soprattutto di costruire castelli sopra l’ambiguità dei termini, cedendo a una sorta di compiaciuta estetica delle parole, a discapito dei contenuti. Grazie per questi video
Concordo su tutto. Aggiungo che anticamente lo scienziato e il filosofo erano la stessa persona, che conosceva tutte le ultime scoperte della fisica e si poneva inevitabilmente nuove domande. Lo scienziato odierno può tentare di filosofeggiare un po', mentre asimmetricamente il filosofo odierno ammette di non capire nulla di fisica e numeri (nei casi più arroganti, li considera scienze minori non degne della sua attenzione). In ogni caso, le due parti non sono in conflitto e dovrebbero riunirsi come una volta, dove sono i filosofi attuali a dover coprire la maggior distanza verso il punto di equilibrio.
Complimenti davvero Amedeo. Mi ha piacevolmente stupito la sua ampia ricerca - sù riflessioni modificabili o meno ( mi piace la conclusione😁👏👏👏) e..l' inaspettata correlazione della sua professione ,con un porta aperta a molto altro.🤔Ma quante situazioni si possono associare alla fisica quantistica e..psicologia,filosofia..è sorprendente tutto questo. Anch' io ,come lei, nonostante l' influenza del determinismo..insisto a ritenere che,prenderci le nostre responsabilità,soprattutto davanti a brutti eventi ,che " potremmo fermare" ,èh bèh,che la " nostra parte" ,nell' universo,faccia davvero la sua parte,facendo la differenza!!! Sè un blocco d' iceberg ,che si stacca,crea movimento a ripetizione come le onde anomale , anche a distanze notevoli, esagerate ,il nostro illusorio( sè vá detto così) libero arbitrio,smuoverà qualcosa lentamente,almeno,pur non riuscendo a modificare il mondo intero. O no? Grazie infinite. Mi piace tantissimo la piacevolezza con cui tratta argomenti complessi o profondi,che fanno riflettere. È una virtù,usare in questi casi, un linguaggio fluido e " comprensibile " a tutti,( mettendo da parte vocaboli professionali) sacrificando quindi,l' immagine dell' IO scienziato con tutte le sue nozioni annesse. Spiegare grandi cose con ' semplicità'.💎
Dottor Manhattan come copertina è la cosa più bella che ho visto oggi
Buongiorno Prof. E niente stavolta la lezione è stata tanto complessa quanto affascinante. Per fortuna TH-cam non risponde alle leggi dell'universo e quindi posso rimettere il video indietro tutte le volte che voglio per poterlo riascoltare e capire meglio le sue parole!!
Grazie di tutto
Non è la prima volta che ascolto spiegazioni a riguardo. La mia impressione è che spesso ci si rifugi nell'imprevedibilità (Heisenberg, che nessuno mette in discussione) per sostenere l'indeterminatezza, di più: per garantire l'indeterminateza, se non addirittura per illudersi ci sia ancora un poco d'indeterminatezza da salvare.
In questo discorso mi sembra il professore lo sostenga in maniera esplicita, cioè deliberatamente equipari imprevedibilità all'indeterminatezza, e per certi versi è anche condivisibile (in fondo se non lo posso sapere è come se non fosse stato deciso, posso stare tranquillo le mie azioni siano libere)... Ma non è realmente la stessa identica cosa, semmai appare tale ai miei miseri occhi di essere umano.
E poi: sul finale dice che il gioco che ci è lasciato di praticare sia cercare di conoscere quante più possibili di queste regole che governano l'universo... Ma davvero in questo può risiedere lo stato di benessere dell'umanità? Cosa ci garantisce che non sia invece il caos apparente dovuto all'ignoranza a salvarci dal demone di Laplace (che appunto è stato chiamato "demone", mica angelo)?
Incredibile la facilità con la quale ha comunicato concetti così delicati con chiarezza sconcertante. È il video che aspettavo da tanto perché il problema del determinismo mi ha sempre affascinato e incuriosito. Complimenti
Feci lo stesso ragionamento di Laplace nel 2014, 200 anni esatti dopo di lui.
Ora, scoperto oggi (16.11.2021) che mi ha anticipato di 2 secoli, sono combattuto tra l'essere triste in quanto non ho "inventato" niente, oppure gioire in quanto sono giunto per conto mio alle deduzioni di un gigante.
Mi è successa la stessa cosa ma nel 2017! Hai battuto uno sconosciuto di 3 anni almeno 😂
Ma Laplace non aveva ragione perché la natura non è deterministica ma indeterminata
Questo video mi ha illuminato veramente. Grazie per averlo fatto e condiviso. Comincio ad avere una visione diversa del mondo e della mia vita. Approfondirò senz'altro l'argomento; del resto ...era inevitabile che ciò accadesse. 😉
"Conoscere le regole del gioco meglio che possiamo e provare a usarle nel modo giusto"
Da incorniciare! Grazie professore!
Per comprendere, non conoscere, le regole del gioco, dobbiamo"farci nostra" la legge del karma.
Se avete un buon inglese Thanissaro Bhikkhu né fa uno studio approfondito nella sua lettura"the war on karma", che ho ascoltato decine di volte.
Dopo questo video e queste parole son sempre più convinto che noi e i vari sistemi ed esseri presenti nell'Universo, son più collegati e vicini di quanto si possa immaginare. L'Entanglement n'è una dimostrazione!
Complimenti davvero! E' riuscito ad essere chiaro ed esaustivo su un argomento vastissimo e che ha almeno duemila anni di storia. Poi i rimandi al cinema e ai fumetti li ho trovati super azzeccati. Ma la cosa che ho apprezzato di più è stato il suo discorso sull'aspetto morale del determinismo, spesso confuso col fatalismo. Condivido ogni sua parola sulla responsabilità connessa al determinismo e alla libertà come conoscenza consapevole di ciò che ci condiziona.
In questo caso però non mi torna il discorso della responsabilità. Se io un giorno uccido qualcuno posso sempre dire che non potevo fare altrimenti, quindi non è giusto mettermi in galera, né tentare un processo di riabilitazione in carcere. Le cose dovevano andare in quel modo e basta. La responsabilità non sarebbe mia. Ciò che si potrebbe fare sarebbe mettermi in cella per evitare che io commetta un altro omicidio. Tuttavia nessuno avrebbe la certezza che io ne commetterò un altro. Non se ne esce. Noi poi nella società continuiamo a dare punizioni, multe, ecc, ma in realtà stiamo punendo le leggi della fisica. Io stesso che sto scrivendo queste parole non avrei potuto fare altro. I pensieri che stanno scaturendo dalla visione di questo video non sono scelti da me. Come si fa a dire che esiste ancora la responsabilità?
@@alpandino79 Pensa a quando dice che noi siamo una parte dell'universo e siamo a nostra volta partecipi della sua evoluzione.
In soldoni non c'è un pilota separato dal corpo ma la somma di tutte le infinitesime variabili a cui è sottoposto, unita alle variabili con cui interagisce nel tempo sono il tuo "io". Tu influenzi l'universo a tua volta e sei tu a farlo.
(Se ho ben capito)
@@alpandino79 vero, l'unica cosa certa è quanto sia stato azzeccato e stimolante questo video.
@@alpandino79 Infatti è come dici tu Armando. Ci Sono altri scienziati che portano oltre il concetto della non esistenza del libero arbitrio, fino a eliminare le responsabilità individuali e a ripensare i concetti di colpa e merito, almeno parzialmente. Ti consiglio di cercare Robert Sapolsky, è un neuroendocrinologo di Stanford che esplora le conseguenze della non esistenza del libero arbitrio (e in generale ti spiega come funziona il comportamento umano, molto interessante, trovi cose anche su TH-cam).
@@Mannaggialtubo grazie del suggerimento, cercherò informazioni su questo scienziato. Il tema mi affascina molto.
Ciao Amedeo, bellissimo video. Ma non sei d’accordo per esempio sulla teoria di Federico Faggin per cui la fisica quantistica dimostra il libero arbitrio soprattutto con l’esperimento della doppia fenditura?
Complimenti. Raramente gli scenziati hanno il coraggio e l'onestà intellettuale di ammettere che il determinismo della fisica non può non applicarsi anche a tutte le altre scienze (biologia, psicologia e sociologia).
Ma è difficile convivere con la consapevolezza che il libero arbitrio non sia altro che un'illusione, sebbene sia un'illusione di cui non possiamo liberarci neanche volendolo.
@Timptes Ma io non parlavo di "mandarlo in pensione". Nelle scienze sociali e nelle discipline umanistiche il pensiero libertario è tuttora totalmente dominante rispetto al pensiero deterministico. Ad esempio, in storia Marx ha fatto enormemente fatica a far accettare il determinismo economico, che comunque è un tipo di determinismo già debole e ristretto. Figuriamoci la fatica che si fa per proporre un determinismo più ampio, come quello nomologico, delle leggi della storia e dei cicli lunghi.
Quindi, secondo me, è un dovere morale da parte dei fisici di ricordare agli altri studiosi che è intellettualmente disonesto escludere il determinismo da tutto ciò che non sia fisica o chimica.
Se c'è il determinismo tu che ci fai qua qual è il tuo compito
Ovviamente lei ha, dato una, spiegazione scientifica ma sotto sotto ha fatto capire chiaramente quanto siano importanti le nostre azioni a livello globale e non far finta di non essere responsabili davanti agli accadimenti odierni.... Grazie
Molte volte vedo persone con esperienza di vita simili, comportarsi in un identico modo di fronte a delle situazioni simili, il comportamento può variare se un soggetto ha avuto esperienze di vita differenti. Penso che certamente ci sono milioni di combinazioni che determinano le nostre decisioni, ma non sono sicuro che sia libero arbitrio.
Ho di nuovo ascoltato questo interessante video: non solo mi coinvolge direttamente( nel vivo) ma ritengo che sia un ottimo " pozzo" di riflessioni,per l' intero universo. In parole povere Amedeo,per quanto anch' io sia convinta sù certi percorsi e scelte " già determinate," e dell' interazione a distanza connessione di pensiero ed eventi " non circostanziali" ma conseguenziali*, non possiamo affatto escludere che una novità,interferisca sù ciò che era già predestinato a prescindere da tutto . Lo immagino come una sorta di " teletrasporto " emozionale da un punto all' altro ,più intenso sè c' è feeling o affinità ,ma come hai detto,non sarà mai una connessione a senso unico andata e ritorno tra pochi individui
Tutto si "diramifica' in varie direzioni,e questo incrocio ,intreccio,influirà anche sulla connessione 🌈ponte,diretto tra menti affini,creando interferenze e modifiche. Trovo che sia di una presunzione " onnipotente" ,anticipare ciò che ,pochi sanno prevedere ,prima dell' accaduto,agito,giustificandosi con..." tanto,quel percorso,quella scelta..sarebbe stata presa,considerando con attenzione una valutazione di probabilità,' inevitabili" ( tramite la quantistica) . Anche questo anticipare , sposta tutte le certezze poichè,come hai detto," nessuno può" calcolare il numero " esatto " delle conseguenze.( giocando forzatamente con il tempo*) Poi,pur tenendo conto che,non si può analizzare un evento,con tutto ciò che è connesso e sù come influirà ,universalmente,finchè l' evento stesso non è accaduto,dobbiamo anche tener conto,che ," i metodi"*** stessi per favorire l' anticipo,potrebbero influenzare " negativamente" ,il giusto fluire,predeterminato. Concludo con una materia,non sufficentemente valutata dalla fisica e scienza. Il campo dei sentimenti e le " emozioni umane" che a sua volta,non puoi " pre-determinare,pur avendo un potere assoluto sia sulla logica che sull' imprevedibilità delle reazioni.( a loro volta,in grado di modificare parzialmente,gli eventi) . Sì,le nostre azioni,non devono cullarsi sul " determinatismo". La nostra piccola parte,dobbiamo farla tutti .{ È un piacere ,potersi scambiare opinioni così piacevolmente,sapendo che,anche queste,muoveranno altretrettante,riflessioni,in tutti i campi,come una sorta d' ispirazione ,concatenata all' innovazione,o stimolo alla ricerca,in tutti noi! Bel traffico d' idee.😊⚛️}
Complimenti per la scelta dell’argomento. La seguo perché materie complesse vengono dipanate in modo comprensibile e, soprattutto, mi piace la Sua pazienza ed umiltà. Un ottimo canale per imparare qualcosa e poterci ragionare su.
Complimenti professore, meriterebbe uno spazio anche televisivo.
Mi allacciavo su due argomenti, uno che stavo affrontando è come la soggettività possa essere vista come un fenomeno univoco rispetto ad un mondo oggettivo, laddove il soggetto è in realtà l'unico reale iteratore rispetto ad una realtà oggettiva che comunque lo comprende e allo stesso tempo lo domina. In questo caso al soggetto rimane solo il compito di rendere logico il caos che gli si presenta, e durante il suo percorso non fa altro che catalogarlo progressivamente. E' quello che in realtà facciamo come automi. Mi piacerebbe ne parlaste di questo.
Altra cosa, il discorso del determinismo che sfida la teoria quantistica, in realtà esiste un modo per coniugarle, paragonandoli l'unica soluzione che li mette d'accordo è "un progressivo determinismo". In pratica si tratta di definire uno spettro di possibilità per un evento quantistico e definirlo in base deterministica a seconda della sufficienza dello scarto quantistico. In parole povere se un evento legato ad una variabile trascendente PI è possibile prevederla al 100% con lo scarto della 50esima cifra di Pi allora siamo in grado di ottenere previsioni certe senza scomodare l'ammontare dei dati di Laplace. Questo sto cercando di fare con l'aiuto della sezione aurea e partendo dalla rivisitazione della relatività ristretta in chiave frattale.
Questi argomenti e queste riflessioni tra filosofia e fisica sono davvero interessantissimi. Meritano discussioni e riflessioni. Grazie mille per aver esposto questo punto di vista.
Questa concezione che ha spiegato, che è profondamente legata a quella di Einstein (se ho capito bene), ricorda moltissimo quella di Spinoza. So che fra Spinoza e Einstein c'è un ulteriore collegamento
Semplicemente perfetto bellissimo video visto e rivisto vedo tutti i suoi video in quanto sono un appassionato di astrofisica.
Ma quando ho visto questo video mi è piaciuto veramente molto.
Ho condiviso con alcuni miei amici ma la maggioranza si è persa senza capirlo nella sua completa chiarezza, ma sicuramente per la mia opinione e che non sono appassionati e curiosi di questo particolare argomento.
Grazie per i suoi ottimi ed educativi video complimenti per la sua spiegazione semplice e significativa tale da essere compresa quasi da tutti
Complimenti, Professore! Pensando a come i singoli e l'insieme della società interagiscono e reagiscono all'evolversi della pandemia che stiamo vivendo, oscillando tra fatalismo nichilista e ricerca spasmodica di certezze assolute ed autoinverantesi, questa sua chiara e lucida illustrazione del ruolo che ognuno di noi ha nell'universo, restituisce fiducia nell'intelletto, singolo e generale, proprio della nostra specie. Grazie!
La pandemia è stata il punto più basso toccato dalla civiltà occidentale dal 1945
Complimenti per l'impeccabile analisi. Credo che sia molto interessante esaminare la questione anche sotto il profilo della neurobiologia. È stato ampiamente dimostrato che i neuroni deputati alla scelta delle nostre azioni (corteccia prefrontale) si azionano alcuni millisecondi prima che le azioni diventino coscienti (Fried I, Mukamel R, and Kreiman G. 2011. Internally generated preactivation of single neurons in human medial frontal cortex predicts volition. Neuron 69: 548-562). In altri termini non siamo noi a scegliere come comportarci (come illusoriamente potremmo pensare), ma sono i nostri neuroni che "decidono per noi". D'altronde lo trovo piuttosto logico. Tutti gli organi e sistemi del nostro organismo lavorano "autonomamente", cioè in virtù di una complessa rete di meccanismi biochimici che prescinde dal nostro controllo. Perché per il cervello dovrebbe funzionare diversamente? Io personalmente vedo il comportamento umano come una complicatissima e spettacolare reazione chimica. Pensiamo ad esempio all'esperimento dell'aceto e del bicarbonato di sodio. Se si uniscono le due sostanze in un recipiente con sopra un palloncino, questo si gonfierà per effetto della produzione di anidride carbonica. Possiamo sostenere che il bicarbonato di sodio e l'aceto abbiano "voluto" fare in modocl che il palloncino si gonfiasse? Cioè possiamo ricondurre il gonfiaggio del palloncino a una precisa volontà delle due sostanze o del recipiente che le conteneva? Ovviamente no. Beh a mio avviso ciò che avviene nel nostro cervello è analogo, ma ad un livello di complessità chimica infinitamente superiore. E così come gli agenti esterni (temperatura, pressione, ecc.) influenzano una reazione chimica elementare, così gli agenti esterni all'uomo (circostanze di vita, situazioni, avvenimenti) influenzano la neurochimica. Anche in considerazione di questi rilievi prettamente biologici sono anche io convinto che il libero arbitrio non esista affatto. Ed è sconcertante, perché di fatto significherebbe che siamo in sostanza spettatori della nostra vita, senza un ruolo attivo nel determinare cosa succederà durante il film. Possiamo guardarlo e godercelo, ma non possiamo decidere come andrà a finire. È per molti versi inquietante, ma credo che la cosa migliore sia accettarlo e vedere il lato positivo. La vita è un film meraviglioso: sediamoci comodi e gustiamocelo con un bel pacco di pop corn.
Grazie prof. Ho ascoltato con molta attenzione e devo dire che ho trovato difficoltà a non notare un filo logico di contraddizione. Al di là di ogni considerazione personale che tende all'indeterminismo (per quanto mi riguarda) voglio almeno illudermi che non sia tutto predeterminato. Allo stesso tempo ritengo che ogni ragionamento sull'argomento non possa essere bastato sulle riflessioni di un fisico piuttosto che di un matematico. Una enunciazione per quanto molto profonda, logica, riflessiva e verosimile è pur sempre un punto di vista. Ma per quanto autorevole resta sempre un punto di vista.
La scienza insegna che non basta una idea o un teorema ma è necessaria una dimostrazione che sia anche ripetibile da altri.
il fatto è che questo argomento esula dalla fisica e dalla scienza e va più nella filosofia dove le strade e le possibilità di interpretazione sono ben più ampie. io sono portato a pensare che lo scienziato abbia un piede in più agganciato alla realtà rispetto al filosofo che è più "libero" perchè deve tenere conto del mondo circostante e delle osservazioni che ne trae. leggere il libro del professore è stata una grandissima esperienza, se pensiamo che l' uomo che più di tutti ha rivoluzionato il nostro modo di pensare il mondo nella sua interezza è stato appunto un fisico teorico che si è limitato a trovare una spiegazione che descrivesse il mondo in condizioni non comuni, ma che appunto non poteva inventarsi nulla perchè DOVEVA attenersi alla realtà e questa credo che sia stata una delle forme più alte raggiunte dall'intelletto umano, molto più di tanti altri grandi filosofi.
Complimenti professore video molto profondo ed interessante sono completamente d’accordo con il fatto che il libero arbitrio sia un falso problema o meglio una congettura perché le nostre scelte ripercuotono situazioni analoghe in sistemi precedenti ed il libero arbitrio e il risultato di esperienze negativamente o positive vissute in sistemi precedenti!!
Questo è forse il video divulgativo più bello che abbia mai visto.
È un tema che mi interessa moltissimo, potrebbe suggerire qualche fonte per approfondire l'argomento?
Mi farebbe molto piacere anche qualche video su un tema affine/collegato con questo, tipo il rapporto tra religione e scienza, oppure un sequel sullo stesso tema.
Ho visto solo alcuni filmati, ma bastano per capire quanta passione , studio e conoscenza abbia il professore ………un canale meraviglioso
Lezione profonda e complessa. Grazie professore. Dovrò ascoltarla più volte per capirla bene, mancandomi le basi filosofiche necessarie, ma l'argomento è molto intrigante. PS. Il suo ultimo libro l'ho letto tutto di un fiato. Complimenti ancora.
Eccezionale chiarezza , frutto di conoscenza , intelligenza ,. capacità espositiva davvero rare.
Quando la scienza (quella vera) incontra la filosofia avviene qualcosa di magico e meraviglioso...grazie per questo video!
Grande video, Amedeo. Le scelte effettivamente non sono mai libere, potremmo esseri liberi nell'idearle ma non nell'attuarle. Questa non è libertà.
In fondo aveva ragione Sartre quando diceva: "Io sono responsabile di tutto. Tranne che della mia stessa responsabilità"
in questo video c'è quello che penso da anni ma nn sono mai riuscito a spiegare con parole così chiare. sono sempre più convinto che il determinismo sia il modo giusto di considerare la nostra realtà. complimenti davvero e spero tanto di vedere altri contenuti su argomenti così stimolanti
Il mondo è determinista, ma l'uomo ha bisogno di credere di avere libero arbitrio per dare un senso alle sue azioni. Questo secondo me
@@simonepenasa_mt e chi lo dice che l'uomo ha bisogno di questa illusione? Ti fa sentire davvero importante questa tua effimera consapevolezza? O hai bisogno di crederlo per non sentirti inutile e impotente in questa disgustosa società?
@@vinceslao2010 questa illusione dà senso alla mia esistenza in quanto le mie azioni "determinano chi sono". Se le mie azioni fossero già determinate, che senso avrebbe impegnarsi per migliorare il mondo? L'uomo deve auticonvincersi di essere padrone della propria vita, altrimenti si dà all'alcolismo
@@simonepenasa_mt l'uomo non deve credere, ce l'ha il libero arbitrio!!! il punto è che la realtà ha più forme, una è quella personale ke vedi con i tuoi occhi e tocchi con le tue mani. qui il libero arbitrio è inevitabile perchè le tue azioni avranno conseguenze sul futuro che deve ancora arrivare, il tempo è scandito dall'attività mentale e la sua direzione è data dall'accumulo di ricordi, non c'è modo da questa prospettiva di sapere cosa succederà dopo. e poi c'è la forma di base, quella che dà modo alla coscienza di esistere ma non può essere osservata direttamente senza passare dai nostri sensi. qui il tempo è scandito dal susseguirsi di causa ed effetto e la direzione è data dall'entropia. essendo tutto questo calcolabile e prevedibile dall'inizio alla fine è come se il futuro fosse già scritto, quindi il tempo si può considerare un blocco unico già predeterminato. per fare un esempio, nel primo caso abbiamo il mondo esplorabile di un videogioco e nel secondo il codice sorgente che lo compone, 2 forme differenti della stessa realtà. ovviamente avendo noi, come coscienza, accesso soltanto alla prima forma abbiamo sia il libero arbitrio e sia una sensazione concreta della realtà.
@@dmix85 i commenti tuoi e di Simone Penasa riassumono il fulcro del problema del libero arbitrio: prima di chiedersi se esiste (o se invece è tutto predeterminato) dobbiamo chiederci cos'è, al di là della prima impressione della nostra autopercezione.
Complimenti veramente bravo, per l'approccio e l'esposizione di questo argomento affascinante e sfuggente.. senza entrare nel merito, mi incuriosisce la figura di Einstein, che pur non credendo nel libero arbitrio, asserisce che Dio nn gioca a dadi con l'universo, (credo quindi) riconoscendone l'esistenza... ma, altresì contraddicendosi..
Buona vita a tutti...
Sono prossimo alla fine della mia vita. Ne ho concluso la parte lavorativa, in cui ho utilizzato la "scienza", per rispondere alle domande dei "COME" si può ottenere un prodotto migliore con le mie soluzioni, che sono state acquistate dai clienti. Tutto bene. Il problema mi si è presentato quando, a fine attività lavorativa, dopo una non letale ischemia, ho iniziato a fare il convalescenziere, (visto che fare il pensionato è il lavoro più pericoloso che ci sia con il 100% di mortalità), e mi sono posto le domande dei "PERCHÈ". Quando mi sono accorto che la scienza non mi aiutava a trovare le risposte ai perché, mi sono ricordato che mia Nonna materna, Preziosilla, omen nomen, era usa augurarmi la buona notte con un bacio e una preghiera che diceva: " O mio caro buon Gesù non ti voglio offender più, né mai più disgustarti, perché ti amo sopra ogni cosa. Gesù Giuseppe Maria vi dono il cuore e l'anima mia". Avevo 8-10 anni. Questo è ciò che mi sono ricordato: la promessa di amore a Gesù; il dono del cuore e dell'anima. Mi hanno dato un suggerimento su dove cercare le risposte ai Perché. Ho rimesso ordine su me stesso: la mia mente resta a chi mi ha conosciuto; il mio corpo torna alla terra da cui sono venuti tutti gli alimenti che lo hanno prodotto; la mia anima torna a Dio che ne farà ciò che vuole. Resta la mia coscienza, che forse abita nella mia mente. Che si è educata durante la mia vita. Che era libera di decidere se ordinare al mio corpo di seguire i Valori dell'Anima o i voleri dei sensi. Ma su quest'ultima cosa ho ancora delle incertezze... Fortunatamente ho ancora qualche spicciolo di vita da spendere per chiarirmi questi dubbi....Forse!
Ascolta Federico Faggin, forse ti potrà aiutare.
Buona vita
Ho il dovere ed il piacere di fare i miei complimenti al prof. Balbi per la chiarezza e la semplicità con cui spiega problemi di massima complessità!
Questo video apre le porte a molte riflessioni personali sull'argomento trattato, oltre che a una marea di replay dello stesso 😂 Ottimo video come sempre prof! ❤️
Concordó in pieno, e aggiungo che ogni fatto è anche già successo. Dobbiamo capire che noi non siamo poi così diversi da un atomo, da una pioggia, da una stella o da un comodino quando si parla di fenomeni dell'universo
Eccezionale professore. Mentre parlava mi ha riportato alla mente il film Matrix ed in particolare il discorso dell'architetto mentre parla con Neo. Saluti
Buongiorno Amedeo,mi affascina questo video ricerca. Mi.ha dato spunti nuovi ( non sapevo del pensiero di A.E.)Al contempo,la pensiamo nello stesso modo. Sono decisamente vicina ed affine,alla sua conclusione doppia ( lo sostengo da tempo) 1) non possiamo essere certi in modo totale di un fatto ,scoperta ,finchè non avviene,e che 2)siamo responsabili delle nostre azioni ( se maturi per farlo)a prescindere da tutto.( Causerano una piccola reazione sù un altro essere ,poichè siamo concatenati in qualche modo,nell' universo.) Anche questo ,non può essere programmato nel dettaglio. Ho sintetizzato di nuovo ,il commento che le avevo lasciato in precedenza ,mi ci sono trovata più volte ed in modo importante,recentemente. Esperienza vissuta.😊} 🎼💫Buona giornata
Grazie, apprezzo veramente Il suo sforzo per cercare di rendere chiaro un argomento così complesso, anche se direi che a questo punto era nel destino... :-)
Bravo Amedeo, ottima analisi, mi associo. Vorrei farti notare allo stesso tempo che il libero arbitrio può avere un barlume di effettività qualora si porti a compimento un faticosissimo e provante lavoro di auto osservazione riguardo a emozioni, scelte, sensazioni, in parole povere qualora si capisca il funzionamento automatico dello strumento "mente". Se il presente è condizionato dal passato, e lo si può osservare in modo scevro da giudizio e obbiettivi, in certa misura possiamo affidarci all'universo e vedere cos accadrà. Complimenti
Non molti trattano il problema del libero arbitrio in Italia, e soprattutto non in molti lo trattano bene come hai fatto tu.
Pur essendo in disaccordo con te su alcuni punti attorno alla questione morale non posso fare a meno che farti i miei complimenti per il lavoro fenomenale che hai fatto.
Grazie per aver pubblicato questo video
Bellissimo pur essendo assolutamente ignorante in materia lei ha enunciato un pensiero che ho sempre avuto anche se non sono mai riuscito ad esprimerlo come ha fatto lei . Tutto questo mi riempie di soddisfazione e userò questo video usandola per farmi comprendere (almeno spero )
Grazie Amedeo. Ho letto libri sull'argomento ma nessuno me l'ha saputo spiegare con tale chiarezza e competenza. Lo stato fisico in cui mi hai lasciato mi costringe a comprare immediatamente il tuo libro 😉
Complimenti sono senza parole. E sono riuscito a capire tutto al primo colpo. Grazie di cuore.
Valerio Pavan
Video interessantissimo perché tocca uno dei punti chiave del nostro essere creature viventi, la nostra autocoscienza.
Una visione rigidamente deterministica ci renderebbe essenzialmente uguali a una reazione chimica: data la copresenza di certi elementi in un certo contesto, il risultato non può che essere quello. Il nostro essere "vivi" è un'illusione perché non c'è niente nella nostra esistenza che non sia governato da leggi immutabili su cui non abbiamo nessun controllo.
Una visione rigidamente arbitraristica (chissà se la parola esiste) non convince perché non tiene conto che non siamo entità sospese nel vuoto, ma creature che interagiscono con un ambiente e altre creature e che noi, l'ambiente e le altre creature siamo comunque in parte vincolati da una serie di leggi.
Nel video la vedo partire da una posizione apparentemente deterministica per scivolare - non so se consapevolmente - verso una visione più possibilistica.
Non so se risolveremo mai questa questione. La nostra autocoscienza, la nostra intelligenza speculativa è forse un mistero ancora più fitto di quello che avvolge la nascita della vita a partire da molecole. La nascita della vita un giorno forse riusciremo a spiegarla, ma non so se mai riusciremo a capire come sia possibile che una massa - complessa quanto vogliamo - di cellule abbia preso coscienza di sé. E abbia cominciato a formulare sogni, speranze, decisioni immaginando cose che in quel momento non esistono. Mi vengono le vertigini solo a pensarci.
Ciao. Belle riflessioni. Penso che la domanda di fondo sia legata a cosa sia l'autocoscienza. È il semplice risultato di interazioni chimico elettriche del cervello? O c'è qualcosa di più, che non riusciamo a percepire e vedere da un punto di vista materiale? Una domanda davvero complessa.
La complessità è data tutta dall'esistenza allora di un Dio, ci ho sempre pensato a come sia possibile tutte queste complessità, soprattutto al nostro "IO" interiore. Per esempio "Io" perché sto vivendo questo periodo di vita con questa coscienza, se ci vediamo da dentro tipo, non so spiegarla è troppo complicata forse così complicata che solo qualcuno ha potuto creare questa cosa.
Questo deriva dal fatto che, anche se il libero arbitrio è un'illusione, è un'illusione dalla quale non possiamo liberarci, neanche volendolo intensamente.
@@Faustobellissimo sì, ma perché? Il punto è che questa illusione dovrà avere un'origine, e finora (e possibilmente fino alla fine dell'universo) ci è impossibile spiegarlo. Perché delle molecole che interagiscono hanno formato esseri viventi, che vivono e muoiono, con consapevolezza di loro stessi? Era inevitabile o siamo "speciali" in qualche modo? Uno può scegliere di credere in quello che vuole
@@giollyyyit L'unica cosa che sappiamo con certezza è che l'evoluzione degli esseri viventi ha prodotto la coscienza umana, che funziona col principio del libero arbitrio, diametralmente opposto al principio del determinismo causale e nomologico che regge il resto della natura fisica.
Il perché non lo sappiamo.
In fin dei conti, potrebbe anche non essere un'illusione. Forse la natura è veramente dualista. Nulla lo vieta. Ma in quel caso la situazione è anche peggiore perché dovremmo spiegare il rapporto che c'è fra le due parti della dualità, cioè tra corpo e mente, o tra natura e cultura, e il modo in cui interagiscono.
Sia che si tratti di pura illusione o di vera dualità, comunque, il paradigma scientifico attuale cioè meccanicistico e materialistico è insufficiente e fa acqua da tutte le parti.
Mi si e' ...scapicollato il cervello...😊
....." Non si può dire altro che " grazie"
per regalarci " gli strumenti per giuste riflessioni....sempre!
Spunti di riflessione infiniti, fra determinismo ed indeterminazione, fra prevedibilità di un ordine ed entropia, fra casualità e regolarità. Tanta roba su cui riflettere.
Credo che Lei protrebbe tranquillamente leggere l'elenco telefonico e renderlo interessante. Video magistrale e argomento oltremodo intrigante e stimolante. Grande professore....anche a 50 anni e' un piacere seguirla!
Amedeo Balbi in "tra scienza e filosofia" 😁 ah, ascolterei con piacere un podcast così!
Video meraviglioso, complimenti! 😍
Complimenti prof. per la lezione sempre piu’ magistrale, anche se a quanto pare e’ un vero e proprio balzo dalla fisica alla filosofia della scienza. Infatti, a voler semplificare da un punto di vista profano quale il mio, mi accorgo che la dialettica determinismo/ libero arbitrio ci porta quasi inevitabilmente a chiederci se la fisica ancora oggi puo’ fornire un quadro “determinato” delle leggi che regolano l’universo o se, piuttosto queste sono state stravolte dall’avvento della meccanica quantistica, che sembra, almeno sul piano teorico, dare altre indicazioni, se non addirittura a non darne, e ridursi spesso a formulare ipotesi. Giusto comunque affermare il principio di responsabilita’ quando si parla di esseri umani, cosi’ come riconoscere che il nostro agire rimane comunque limitato dalle cause preesistenti e il nostro determinismo si puo’ “addomesticare” e farci navigare in una direzione o in un’altra, ma non dimentichiamo che la nozione stessa di libero arbitrio da sempre assume una connotazione etica che rappresenta un unicum rispetto a quella che puo’ essere la determinazione del volo di una rondine, o un altro essere vivente. Insomma mi pare che se si parla di umanita’ il discorso si complica sempre e quello che facciamo, o decidiamo di fare, e’ sempre piu’ imprevedibile di un’eruzione vulcanica, della caduta di un meteorite o del collasso di una supernova…
Ho apprezzato enormemente la chiarezza della tua spiegazione e la profondità con cui hai trattato l'argomento. Però c'è un punto su cui non posso non sollevare una questione; riguardo al problema della responsabilità il semplice fatto che un azione derivi da elaborazioni completamente nostre non elimina il fatto che non siamo stati noi con una presa di posizione a volerle. Se ad esempio io uccidessi qualcuno, seguendo il senso comune e la tua argomentazione la colpa sarebbe mia, ma se il libero arbitrio non esiste in realtà il motivo per cui ho ucciso qualcuno è perche ogni atomo del mio corpo, ogni elettrone, etc. si sono trovati a reagire in un certo modo, a causa della loro posizione e comportamento precedente, e così via fino al big bang. Di conseguenza la mia azione, seppur mia origina nel big bang, ed è solo a quello, all'ordine delle cose che possiamo dare la colpa.
Se consideri l'esistenza di un'anima al di là dello spazio e del tempo, la tua decisione potrebbe venire presa lì. Tutto il resto si comporta di conseguenza per portare alla manifestazione materiale di quello che decideremmo in un'altra sede, né prima né dopo ma al di fuori del tempo. Non so se riesco a rendere il senso....
@@martamariotto1181 in quel caso avrebbe senso. Il problema deriva dal fatto che nel mondo che noi sperimentiamo nella nostra vita, non vì è nulla che faccia pensare ad un anima. E un concetto validissimo a cui tuttavia si puo scegliere di credere o meno; ma non vi sono motivi di presupporlo. Anzi, il fatto che per confermare il libero arbitrio si debba presupporre una cosa come l'esistenza dell'anima(che ripeto per quanto possibile non ha prove) indica ancor piu quanto il libero arbitrio stesso sia, se non impossibile, estremamente improbabile.
@@manuelbadalamenti8203 Hey Manuel! Non potrei cercare di alterare la tua percezione delle cose... Posso solo sottolineare che tuttavia è proprio soltanto una TUA percezione, e che si tratta quindi di una impressione soggettiva, che sei libero di mantenere.
D'altra parte invece, per me, esistono abbondanti indizi se non dimostrazioni dell'esistenza di anima e spirito prima ancora della materia, io le incontro in continuazione... Ho quindi modo di credere che esistono eccome i motivi di ragionare nei termini che illustravo sopra...
Posso anche aggiungere che la scienza di oggi sta ribaltando sempre più il tradizionale materialismo che purtroppo l'ha finora gravemente limitata... e sta finalmente richiudendo il cerchio... dimostrando sempre più l'esistenza dell'INTELLIGENT DESIGN.
Poi dove sceglierai di portare la tua attenzione... sarà una tua scelta :) e l'importante è tu la faccia consapevolmente! :)
Molto interessante. La riflessione filosofica sulla questione libertà è di una ampiezza sconcertante e ha molte vie di fuga dal determinismo, una tra le altre la differenza tra causalità meccanica e causalità finale. In ogni caso, molto spesso la negazione del libero arbitrio si fonda su una indebita identificazione dell'uomo e del suo agire con quello di un apparato meccanico, quale ad esempio un macchinario, in cui in effetti il movimento dell'ingranaggio precedente determina quello successivo.
Il modello eternista non implica necessariamente che la realtà sia deterministica o che il libero arbitrio sia illusorio. Nell'eternismo si assume che esistano tutti gli eventi passati, presenti e futuri, - ma non si assume nulla riguardo alle possibili "relazioni" tra questi eventi, quindi ogni evento potrebbe esistere anche senza essere predeterminato da quelli precedenti, oppure esistere come frutto di un'azione "assolutamente libera".
PS Fun fact: anche Spinoza aveva detto una cosa simile alla seconda citazione di Einstein, parlando però di un sasso.
Sono perfettamente d'accordo, ma aggiungerei se non vogliamo accettare il determinismo del nostro io dobbiamo accettare la presenza dell'anima dentro di noi la quale essendo immateriale può permettersi il libero arbitrio. Un paradosso: dubitiamo della natura di Dio e la cerchiamo nel mondo , la risposta a questa domanda è dentro di noi.
Quando prendiamo una decisione, non possiamo non tenere conto dei numerosi fattori che ci hanno condotto a quella determinata scelta. Noi siamo non solo il frutto di nostre scelte, ma anche il frutto di scelte altrui. I genitori che decidono per noi (per una fondamentale parte della nostra vita), il quartiere, le amicizie, la religione, la cultura in cui siamo cresciuti e che abbiamo assimilato, le esperienze che ci hanno formato. Le nostre scelte sono il frutto di elaborazioni e dati pregressi. Basta fare a se stessi questa semplice domanda: se fossi nato e cresciuto in un villaggio del centro Africa, o in mezzo alla foresta amazzonica, o nella casa di un oligarca russo, sarei lo stesso individuo che sono oggi? Avrei preso le stesse decisioni prese fino ad oggi?
Giustissimo...
( Una volta ho cercato di spiegare questo concetto ad un'associazione cattolica..
Volevano uccidermi... )
No non avresti preso le stesse decisioni Ma quelle indotte dalla condizione in cui eri E questo credo spieghi perfettamente il concetto che non esiste un libero arbitrio
@@enzocaputo246 che cos e secondo te il libero arbitrio? Perché ovunque saremmo e in qualsiasi situazione siamo ciò che siamo e possiamo decidere in base alle esperienze fatte( le possiamo capovolgere se sono state negative ) in base al posto ambiente ecc ecc
@@gabriellatrani3843 Quindi non è libero ma comunque sempre condizionato
@@enzocaputo246 è condizionato,secondo me,se lo permettiamo nn dando 1 indirizzo diverso alla nostra vita
Cimentarsi con argomenti così complessi, con una così grande chiarezza espositiva, e' da pochi.Complimenti.
Grazie mille prof, per la passione che ci mette e per gli argomenti sempre interessanti. 👏👏👏👏
Buongiorno a Lei ,Professore, e anche ai partecipanti,!Concordo
14:07 "comportamenti complessi possono scaturire da leggi estremamente semplici".
>>> Conway's Game of Life
È il principio alla base della cosiddetta "agent based simulation" che è appunto uno strumento per studiare i sistemi complessi e analizzare i comportamenti emergenti, cioè quei comportamenti imprevedibili guardando al singolo agente ma che invece scaturiscono proprio dalla interazione tra gli agenti stessi e/o tra l'agente e l'ambiente in cui si muove (nell'esempio che ha citato i pattern creati dal game of life sono comportamenti emergenti)
Abbiamo il libero arbitrio?
Si, credo che lo abbiamo.
Non importa se viviamo in un universo deterministico in cui il futuro è - in linea di principio - prefissato.
Quel futuro però sarebbe conoscibile solo se fossimo in grado di osservare la totalità dello spazio e del tempo dall’esterno.
Ma per noi e la nostra consapevolezza,
innestata all’interno dello spazio-tempo, questo futuro
non è mai del tutto conoscibile. È questa imprevedibilità
che ci permette di avere un futuro aperto.
Le scelte che facciamo sono, per noi, scelte autentiche
e, a causa dell’effetto farfalla, piccoli cambiamenti
arrecati dalle nostre differenti decisioni possono
portare a futuri molto diversi.
Quindi, grazie alla teoria del caos, il nostro futuro per noi è inconoscibile.
Potremmo anche affermare che il futuro è predeterminato
e che il nostro libero arbitrio è solo un’illusione, ma sono
le azioni a determinare quale tra gli infiniti futuri si realizzerà.
Per come sono fatto io, per l'educazione che ho ricevuto, per l'esperienze che ho fatto...ho il terrore che il mondo (e l'universo in generale) sia puramente deterministico. Spero ardentemente nel libero arbitrio ma ho la consapevolezza che le cose potrebbero essere molto diverse... credo che il dramma di essere "uomo" sia proprio questo... noi siamo soggetti alle stesse leggi e alle stesse forze che regolano in modo deterministico l'andamento dell'intero universo ma abbiamo la sfortuna di esserne consapevoli... destino beffardo che gli animali non condividono con noi. Se tutto fosse già tristemente predeterminato, ogni emozione, ogni sensazione si svuoterebbe fortemente di significato...la colpa ed il merito non avrebbero senso così come la punizione ed il premio. Non so, a conti fatti la soluzione migliore per me (o forse dovrei dire, la direzione che spero che gli eventi prendano per me) sarebbe quella di dimenticare, di tornare in uno stato in cui questa consapevolezza non c'è... magari facendo finta di nulla per un tempo abbastanza lungo la mia mente si ingannerà e tornerà a considerarsi artefice del proprio futuro.
Una volta scoperte certe cose non puoi tornare indietro
Dear Prof. Balbi sono sempre stupito dalla sua capacita di spiegare meravigliosamente concetti complessi, Lei è il Prof. che tutti vorrebbero avere. Un caro saluto da un suo fan
Molto bello sentire le sue spiegazione Professore, mi chiedo se sia sensato ciò che dico per la fisica: che bello sarebbe poter concretamente influenzare il passato per evitare il dolore... Da un punto di vista psicologico immagino si possa solo dare una lettura diversa al nostro vissuto (passato) per creare nel qui ed ora (quello che percepiamo essere presente) un nuovo senso delle cose. A volte penso che inconsapevolmente si sia immersi in una sorta di confabulazione, nel voler seguire una determinata via perchè convinti di poterla controllare, ci da sicurezza e ci sforziamo persino di volere di volerla, poi arriva un momento in cui dobbiamo liberarcene, con altro immenso sforzo, per finalmente, dire: accolgo, non mi oppongo. Credo che la fregatura di ogni sofferenza spirituale alla fine sia lo sforzo, ovvero l'identificarsi con quel dolore, evitando così il contatto con sè stessi, con l'essenza di noi stessi intendo, con l'anima (l'eterno) quella dimensione che non conosce il dolore, ma solo l'amore. Il buio non esiste, esiste solo la luce. Forse...
Si spieghi meglio in maniera diretta e sincera