Molto chiaro e ben spiegato. Ma allora se il nostro universo osservabile ci sembra piatto perchè è solo una piccolissima parte dell'intero universo, questo potrebbe avere la geometria di una sfera o di una sella ,ossia potrebbe chiuso o aperto. Nel primo caso sarebbe finito, nel secondo?
Ma se alla velocità della luce il tempo è fermo e quindi il fotone arriva istantaneamente ovunque perché diciamo che diverse zone dell'universo non hanno mai comunicato tra di loro?
Domanda molto interessante... Facciamo un esempio: supponiamo che ci sia un fotone (osservato da noi sulla Terra) che sta andando verso la galassia di Andromeda. Diciamo che per noi si trova a metà strada. Ad un tratto viene assorbito, e sparisce (come fotone). se si potesse (ma non si può) essere in viaggio alla stessa sua velocità ci sembrerebbe che tra l'inizio e la fine del viaggio (quando il fotone muore) sia passato zero tempo. Ma non abbiamo raggiunto la galassia di Andromeda. Siamo morti a metà strada, anche se non abbiamo avuto la sensazione di viaggiare (la distanza tra partenza e luogo della morte per noi è zero). Sembra paradossale? Sì, lo è. Anche se il tempo "percepito" dal fotone è zero, non gli è consentito di andare sempre dappertutto in un tempo zero. Deve obbedire a quello che vede l'osservatore sulla Terra...
Come mai si ritiene che zone lontane dell'universo debbano necessariamente aver «comunicato» per poter mostrare proprietà simili? Non è sufficiente attribuire la loro somiglianza al fatto che ciascuna di esse sia stata originata dalla medesima entità, cioè dal «granellino» primordiale che, espandendosi in modo isotropico, ha generato più o meno le medesime condizioni in ogni dove?
Posso confermare il fatto dell'inflazione: ricordo che mio nonno mi raccontava come in quei tempi un chilo di plasma ti poteva costare anche 3€, 3,50€.
Buongiorno. Cosa possiamo dire dell'universo primordiale ovvero poco dopo il Big bang o poco prima dell'inflazione? Era chiuso e finito o poteva già essere infinito fin dal principio?
COMPLIMENTI,HO ASSISTITO A UN NUMERO ENORME DI SIPEGAZIONI TI TEORIE FISICHE MA LA SUA E LA PIU' NITITA E ILLUMINANTE DI TUTTE COPLIMENTI
Bravissimo, anche se faccio fatica a comprendere tutto.
Grazie Gabriele.
Sempre graditissimo!
Grazie della serenità con cui lei descrive e che riesce a trasmettere....
Grazie Professore, 🤔🎀
Grazie, aspettavo questo video
Molto chiaro e ben spiegato. Ma allora se il nostro universo osservabile ci sembra piatto perchè è solo una piccolissima parte dell'intero universo, questo potrebbe avere la geometria di una sfera o di una sella ,ossia potrebbe chiuso o aperto. Nel primo caso sarebbe finito, nel secondo?
tenderebbe all'infinito.
sembra molto plausibile ^_^
Ma se alla velocità della luce il tempo è fermo e quindi il fotone arriva istantaneamente ovunque perché diciamo che diverse zone dell'universo non hanno mai comunicato tra di loro?
Domanda molto interessante... Facciamo un esempio: supponiamo che ci sia un fotone (osservato da noi sulla Terra) che sta andando verso la galassia di Andromeda. Diciamo che per noi si trova a metà strada. Ad un tratto viene assorbito, e sparisce (come fotone). se si potesse (ma non si può) essere in viaggio alla stessa sua velocità ci sembrerebbe che tra l'inizio e la fine del viaggio (quando il fotone muore) sia passato zero tempo. Ma non abbiamo raggiunto la galassia di Andromeda. Siamo morti a metà strada, anche se non abbiamo avuto la sensazione di viaggiare (la distanza tra partenza e luogo della morte per noi è zero). Sembra paradossale? Sì, lo è. Anche se il tempo "percepito" dal fotone è zero, non gli è consentito di andare sempre dappertutto in un tempo zero. Deve obbedire a quello che vede l'osservatore sulla Terra...
@@gabrieleghisellini4490 è un'obbedienza che somiglia molto alle teorie quantistiche, sembra
Come mai si ritiene che zone lontane dell'universo debbano necessariamente aver «comunicato» per poter mostrare proprietà simili? Non è sufficiente attribuire la loro somiglianza al fatto che ciascuna di esse sia stata originata dalla medesima entità, cioè dal «granellino» primordiale che, espandendosi in modo isotropico, ha generato più o meno le medesime condizioni in ogni dove?
perchè anche il granellino primordiale ha dovuto comunicare con le sue parti, per essere omogeneo...
Posso confermare il fatto dell'inflazione: ricordo che mio nonno mi raccontava come in quei tempi un chilo di plasma ti poteva costare anche 3€, 3,50€.
Buongiorno. Cosa possiamo dire dell'universo primordiale ovvero poco dopo il Big bang o poco prima dell'inflazione? Era chiuso e finito o poteva già essere infinito fin dal principio?
Grazie prof 😊