La parte importante (forse troppo poco sottolineata in questo video) è che la parte virtuosa di questo conflitto si ha solo se ci si oppone alla tesi dell'altro con un ragionamento altrettanto articolato e dotato di una sua logica. Troppo spesso invece oggi (in politica come nei social) chi ti si contrappone lo fa con slogan vuoti e senza dietro un ragionamento sensato.
Sono d'accordo e soprattutto non diventa un modo per confrontarsi ma si finisce per gettare odio verso le altre persone senza la possibilità di crescere e comprendere visioni differenti delle cose.
Antonio, il mio pensiero è in linea col tuo ragionamento. Stavo per fare il commento, ma prima ho letto il tuo, questo evince che non sarei mai in grado di controbattere, face to face, mind to mind...😂😂
Io invece credo che il problema non sia il tipo di argomentazioni che uno porta alla propria tesi che rende il confronto virtuoso o meno, ma l'atteggiamento che uno ha nel momento in cui si affronta un dibattito. Quello che noto sempre di più sui social ed in generale, è che molti partono dal presupposto di avere sempre ragione e cosa ancora più grave si sentono moralmente e intellettualmente superiori. Nel racconto è proprio questo che viene messo in risalto, infatti il dibattito finisce quando il rabbino cambia atteggiamento nei confronti dello suo studente amico, in poche parole il rabbino, ferito nell'orgoglio, ha rinfacciato al suo amico studioso, la sua superiorità nella conoscenza delle sacre scritture. Cosa voglio dire con questo, che ciò che uccide il dibattito non sono la logicità o meno delle argomentazioni, ma con quale spirito ci approcciamo ad esso, se con umiltà o con senso di superiorità. Anche perchè bisogna fare un altro ragionamento, la logicità e la razionalità sono solo alcuni aspetti dell'essere umano, ma gli esseri umani sono composti anche da irrazzionalità e istinto quindi non ci si può aspettare che in una conversazioni le argomentazioni siano solo logiche ed irrazionali. Esempio metti a dibattito un credente ed un ateo. La realtà è che bisogna accettare che ogni essere umano ha una chiave di lettura della reatà differente.
Mio fratello Fabio, morto tre anni fa di Covid, avrebbe apprezzato molto il tuo video (come me, del resto!), perché grande studioso del mondo ebraico e del periodo storico legato alla Shoah. Inoltre io e mio fratello eravamo sempre pronti a scontrarci su ....quasi tutto ma ci amavamo molto! Anche a me manca molto mio fratello, mio interlecutore fecondo.... Oggi se non sei d'accordo con l'altro, sei subito eliminato ed il rapporto si rompe.... Ordinerò il tuo libro.
Ho adorato questo video perchè nella scienza si usa una pratica molto simile a questi confronti. Per pubblicare un articolo scientifico devi essere "confutato" da più di una personalità, padrona dell'argomento in questione, e devi riuscire a replicare perfettamente a ciascuna di esse per avere l'approvazione all'articolo. Il che richiede una padronanza dell'argomento e uno studio completo del tema. Purtoppo a scuola invece vince chi riesce a imparare più cose a memoria e prima di tutti. Siano lodati i dibattiti culturali!
L’idea fondante della discussione della tesi di laurea sarebbe proprio questa, bisognerebbe applicare il principio fin da prima. Si tenta di farlo con la filosofia, non sempre si riesce.
Ho avuto la fortuna di avere professori alle medie e alle superiori che stimolavano questo tipo di apprendimento, non solo come un esercizio estemporaneo di dibattito ma come colonna portante dell’insegnamento e dell’approfondimento. Anche all’università i compagni con i quali si discuteva alle volte anche animatamente sono stati importanti quanto i docenti e libri per apprendere e approfondire la materia. Dal confronto alle volte anche accesso (se non è acceso non è sentito veramente) nasce quella scintilla per andare oltre approfondire. Similmente allo sport la mente a bisogno di allenarsi e di trovare un avversario per potersi confrontare e dare il meglio.
sei una straordinaria persona, mi fa impazzire la tua assoluta onestà intellettuale. Apprezzo soprattutto l assenza di proselitismo politico tanto caro ai tanti neo influencer. grazie ti ammiro Roberto
Grazie caro Mercadini per far conoscere la fantastica cultura ebraica. Progenitrice di tante menti attive e luminose. Ciò che occorrerebbe al nostro mondo. Io mi coltivo e grazie anche a te per farlo. Di sicuro acquisterò il tuo libro. Buone cose
È molto bello sentire che in altre culture una cosa a cui io do tantissimo valore ma che intorno a me trovo sempre meno apprezzata e coltivata (la voglia di discutere di opinioni differenti proprio con lo scopo di crescita reciproca e senza voler dimostrare chi ha ragione e chi ha torto) sia invece alla base dell’educazione. Video molto bello come sempre :)
Ho scoperto il tuo canale da pochi giorni grazie a una citazione di Stefano Tiozzo,e che dire? Sto divorando i tuoi video!! Fornisci tantissimi argomenti interessanti su cui riflettere. In merito a questo,posso solo dirti che il mio migliore amico lo adoro per questo, perché è spesso in disaccordo con me e mi stimola a pensare e documentarmi per poter ribattere (cosa che lui invece odia!). Anche con i miei fratelli sono quasi sempre in disaccordo su questioni religiose,sociali e politiche, ma con loro invece non si può discutere. Trovo che discutere con una persona sia interessante a patto che l'altro non inizi ad insultarti pesantemente,e difatti è questa la morale della storia: sapersi controllare e non scendere sul personale. I due protagonisti del racconto, alla fine,muoiono entrambi per il dispiacere. Mi aspettavo una riconciliazione oltretomba che invece non avviene. Nella vita reale, quando uno dei due "contendenti" si abbassa utilizzando offese che riguardano la persona,i rapporti finiscono.
Secondo me, il dibattito ebraico va inteso più come “ho fatto un ragionamento, adesso vorrei che lo metteste alla prova cercando delle incongruenze, che eventualmente tenterò di risolvere” In questo senso è davvero utile a perfezionare la propria conoscenza; non è, come pensano molti, da intendere come un dibattito moderno, in cui si cerca di avvalorare soltanto la propria tesi…
Esattamente. Ed è l'unico sistema per arrivare ad una reale comprensione di ogni cosa. Ma bisogna farlo con la mente aperta a ricercare esclusivamente la comprensione profonda di ogni aspetto della vita.
Si però prima o poi si dovrà arrivare ad una conclusione, cioè voglio dire non deve essere che per forza bisogna obbiettare, magari si può essere d'accordo o arrivare ad essere d'accordo dopo un po'. Non bisogna esagerare neanche al contrario, non so se mi sono spiegato bene.
@@Joe-fd3ow Se l’universo è un sistema aperto, sempiterno ed illimitato, allora quel che tu dici non va bene poiché, potenzialmente, in ogni istante possono venire ad esistere condizioni logiche inedite, da mettere alla prova. Se invece l’universo è in sistema chiuso, quello che tu scrivi si auto-attua nel momento stesso in cui la conoscenza umana diviene perfetta, completa e totalmente coerente con la natura di ogni cosa; a quel punto, qualsiasi prova tu proponga, non dovrebbe essere possibile scalfirla sul piano logico, e gli studiosi non potrebbero fare altro che convenire nella stessa idea. Mettere perpetuamente alla prova non ha lati negativi poiché, in sostanza, ad un certo punto sarà la realtà stessa a impormi di fermarmi, anche se io non vorrei (questo sempre nel caso di un sistema chiuso) Nel caso di un sistema aperto, a priori non c’è ragione di porre limiti alle prove, e siccome non conosciamo ancora l’estensione dell’universo, questo vale doppiamente. Cammina fino a quando non tocchi il muro, o fino a quando non ti ritrovi a calpestare i tuoi stessi passi d’inizio, il che sarebbe comunque un punto d’arrivo.
Bellissimo racconto Roberto! Grazie per queste perle❤ Tante riflessioni sorgono attorno all' importanza del confronto e la bellezza della ricerca congiunta della verità senza imposizione dogmatica che purtroppo inficia sovente ogni sviluppo.
Nella mia immensa ignoranza e semplicità ho sempre ammirato la cultura ebraica. Ho sempre avuto molta paura ad avvicinarla, solo Moni Ovadia, di tanto in tanto, mi faceva sentire meno inadeguato. Ora mi hai fatto venire voglia di riprendere in mano l’argomento e non vedo l’ora che esca il tuo libro per (ri)iniziare questo percorso. Grazie per aver smesso di fare il programmatore ❤️
Bellissimo video, ancora una volta, di grande significato e importanza. Adesso il compito sarà quello di contraddirlo citando i precedenti video mercadinici
Avevo una cara amica d'infanzia, poi docente di reigione, con la quale, per alcune splendide serate inoltrate e prima di rientrare alle nostre abitazioni mi dilungavo spesso in questo confronto dialettico di crescita reciproca: io non credente ma curiosissimo di ogni parere ben argomentato, lei ferma nella sua fede ma ansiosa di ascoltare il mio controbattere fondato su altrettanto solide (per noi giovani studenti allora) motivazioni scientifiche e razionaliste. Mai ci siamo salutati con frustrazione ma, invece, con la netta sensazione di aver dato e ricevuto, contestualmente, una visione altra che ci avrebbe accompagnato in un sonno sereno. Grazie Angela, colgo una nuova occasione per salutarti dove sei ora.
Esistono tanti scienziati di cultura ebraica che sono e sono stati brillanti nel loro settore, e mi viene da credere che ci sia un legame con quello di cui tu parli; studiare in questo modo può essere un punto di forza in tanti settori della conoscenza.
Roberto, essere in disaccordo con Te non è facile visto che i tuoi ragionamenti, figli di studi e comprensioni importanti risultano difficili da ribattere. Ma ci provo. Sto al gioco. La storia di per sé colpisce perché i due personaggi muoiono per le loro passioni interiori. Il terzo, il compagno più accondiscendente vive. Io dico, quindi, fin dove portare le nostre passioni? Fino a fare morire? Fino a morirne? Oppure un senso di equilibrio superiore dovrebbe riportarci al centro universale della nostra umanità rispetto al tutto? Grandissimi complimenti come sempre!
Se una cosa del genere avvenisse nel mondo odierno dove tutti pensano di sapere tutto e voglio avere ragione su tutto e su tutti probabilmente saremmo prossimi all'estinzione! Grande Roberto!
Proprio perché hai sempre manifestato un grande interesse per la cultura ebraica, avrei molto piacere che fossi tu che spiegassi le problematiche territoriali tra palestinesi ed israeliani. Sono certo che con te finalmente avrò una versione oggettiva, imparziale e completa, scusa il cambio di tema e il suggerimento.
Bellissimo video, sono d'accordo anche se non sono d'accordo. Questa storia perlopiù mostra che discutere con gli altri sia utile a noi stessi, il che è condivisibile ma dipende molto dai contenuti e dall'intento che gli interlocutori hanno. Se ti metti a discutere con gli altri con un grosso bagaglio di nozioni e con un intento formativo e costruttivo, dai sicuramente più di ciò che ricevi da una persona "povera" (in senso metaforico, da più punti di vista). Per fortuna impari anche in quel caso: a tacere e a non confrontarti con chi, nel tempo, hai imparato a riconoscere quale persona refrattaria al confronto 😂
Ciao Roberto, felice di risentirti, presentazione del libro promettente direi, argomento non facile da trattare quello delle religioni tuttavia la tua intelligenza arguta e la tua riflessiva delicatezza nel trattare argomenti come la bomba atomica, mi fa venir voglia di leggere questo tuo nuovo libro tutto d'un fiato. Un caro saluto da una donna piena di fede.
Grazie....è proprio in un sano conflitto socio cognitivo che possono nascere delle nuove idee.....evviva la democrazia della mente. Grazie di cuore caro Mercadini
Se uno oggi osa contestare un pensiero, un'opinione dominante, invece di essere vista come una positiva, maturante dialettica, viene in certi contesti nazionali e internazionali o messo a tacere o arrestato o ucciso...grazie caro Roberto per averci ricordato quanto fondamentale sia il confronto, anche e soprattutto attraverso un contrasto dialettico, per far progredire noi stessi e la società in cui viviamo!
@@argomagma Mi auguro sia una battuta, se no siamo messi male ..io pensavo a figure come Assange, Politkovskaja o adesso per chi parla di un possibile accordo di pace nella guerra in Ucraina, che viene visto come un filo-putiniano...per i vari complottisti di vario tipo o i negazionisti del metodo scientifico sono l'anti-dialettica....da scamparsi come la peste!
Grazie Roberto. Ho sempre pensato quello che hai raccontato in questo video e ho sempre apprezzato le persone che con questo processo di confronto graduale siano state in grado di farmi cambiare idea: poche, ma veramente buone.
Sostengo da tempo che i proverbi abbiano un fondo enorme di verità. Quando si dice "si dà ragione ai matti", al contrario il disaccordo e le obiezioni sviluppano l'essere umano e lo elevano verso il prossimo. Grazie per l'ottimo spunto che mi hai regalato! Felice giornata.
Mi sei mancato Prof.Roberto. Mi mancava il tuo modo di raccontare le cose,le tue espressioni,la tua simpatia la tua grande recitazione nello spiegare argomenti profondi e filosofici come questo.Sei molto,molto in gamba. Mi sono molto rallegrato ad ascoltarti e mi hai alzato anche il morale poiché sto vivendo un particolare momento di sofferenza personale a causa di forti stress. Grazie un caro saluto e con ansia aspetto un altro tuo video.
Ho il problema che controbattendo spesso nelle conversazioni, pur non alzando mai la voce e non offendendo mai la persona, l'interlocutore spesso e volentieri si sente attaccato e va prima sulla difensiva e poi all'attacco ma non all'interno della "lotta" tra tesi, ma a livello personale.
una storia incredibile, come sempre, sei riuscito a trasmettere perfettamente il messaggio, gran bel video davvero! P.S. Il libro lo prenderò assolutamente! Come ho fatto con gli altri 3!
Carissimo Roberto, premetto che sono un tuo grande fan ed estimatore, ho letto quasi tutti i tuoi libri, ti seguo su youtube da sempre, mi ascolto i tuoi podcast e ti ammiro tantissimo (sembra l'incipit della "Lettera a Savonarola" di Benigni e Troisi "Meglio che dicimm subbito che simmo seguaci" :D ), ma, a parte gli scherzi, questa volta vorrei permettermi di sollevare una piccola obiezione. L'esempio dello "scontro di vedute" a colpi di dissenso e confutazioni, basato, così com'è presentato, esclusivamente sul confronto verbale, si presta benissimo quando si tratti di confrontarsi in contesti umanistici, filosofici, etici, così come possono essere considerate quelle che in definitiva sono principalmente opere letterarie, la Bibbia, il Corano o i libri sacri in generale. Ambiti in cui a prevalere può essere l'opinione e non i fatti. Secondo me, però, lo stesso "metodo" tenderebbe a zoppiccare in ambito scientifico, dove, se è vero come è vero che quando si presentino uno studio, una ricerca, una teoria, una pubblicazione, questi verranno proposti al vaglio di altri luminari, studiosi, ricercatori o scienziati esperti in quell'ambito, (gli unici che sarebbero in grado di sollevare dubbi o obiezioni), alla fin fine ciò che conta sempre e comunque sono i fatti, le prove, le dimostrazioni. Quindi non basterebbe più un'opinione, il principio di autorità, la dialettica per confutare ciò che viene proposto: per farlo si deve necessariamente essere in grado anche e soprattutto di proporre un nuovo studio, una nuova teoria, una nuova ricerca che sia capace di smentire o migliorare ciò che viene illustrato. Dialetticamente chiunque potrebbe cercare di voler smentire il fatto che sia la Terra a girare attorno al Sole e non viceversa, che la forza di gravità non esiste, che la teoria della relatività generale presenta delle lacune, è il sale della ricerca scientifica, ma in definitiva ciò può essere fatto soltanto presentando una dimostrazione di ciò che si afferma ottenuta seguendo lo stesso percorso e applicando il metodo scientifico. Credo che potresti magari poter fare un nuovo video per completare questo, anche perché sono quasi sicuro che sarai d'accordo con me sulla mia obiezione. Tanti cari saluti
Bellissimo! ❤ Quando il tuo interlocutore è brillante e intelligente ne vale la pena. Purtroppo, spesso, si incontrano piccioni che, durante una bella partita a scacchi, fanno la cacca sulla scacchiera, si girano… e se ne vanno.
L'episodio narrato con implacabile capacità oratoria dal Merca è bellissimo. Ma chissà quanti, oltre a me, aspettavano un finale "ulteriore" rispetto alla morte del rabbino.
Bellissimo sentirtelo esporre dal vivo questo racconto del Talmud Sei un grande, grazie per i video, gli spettacoli, i libri e, soprattutto, per i monologhi
Provo a fare la mia umile obiezione, con la doverosa premessa che non sono assolutamente un esperto di ebraismo e che pertanto mi rifaccio solo a quello che ho compreso dalle parole di Mercadini. Come ogni racconto, anche questo ha una morale che potremmo definire assoluta, e in quanto tale poco aderente alla realtà complessa di tutti i giorni. Nel racconto si parla anzitutto di un sistema in cui viene predisposto lo studio in coppie basato sul confronto, dove quest'ultimo serva a far "progredire la conoscenza". L'implicito è appunto che tutti gli studiosi vogliano arrivare ad un obiettivo comune, la verità del testo sacro. Fuori dal contesto del racconto vediamo invece come la maggior parte dei momenti conflittuali nasca da una premessa differente: quello che sostengo è che le persone, quando dibattono, non vogliono - se non raramente - arrivare alla stessa "verità". Si parte, molto più frequentemente, da assunti diversi basati su interessi altrettanto diversi.
Buonasera, bello il racconto! io penso che la "competizione" come nello sport sia una lama a doppio taglio. Se è vero che incita al miglioramento allo stesso modo scalda gli animi e offusca la ragione (credo che ciò emerga dal racconto)... poi mia momentanea opinione
Che bello! Fino a pochi mesi fa facevo parte di un'associazione in cui gli educatori mi accusavano continuamente di essere polemico. Mi hai confermato che hanno enormemente torto, anche se io volevo che mi contraddi... dai scherzo XDD
Ieri mi sono scontrato e accalorato con un amico: avevamo poco prima assistito a una conferenza del Festival di scienza e filosofia di Foligno e ci siamo trovati in disaccordo sul tema dell'esistenza di differenze biologiche tra gruppi umani particolari, sul rapporto di tali differenze con le differenze culturali, etc. Ovviamente avevo ragione io :-) e ovviamente lui a un certo punto ha detto che non sapevo di cosa parlavo, allora anch'io sono andato "sul personale" come lui, ma poi quando mi sono calmato ho riflettuto, ho preso in considerazione meglio anche il suo punto di vista, l'ho incluso nel mio ragionamento - e l'ho superato (a mio parere, ovvio). E' fondamentale scaldarsi e darsi contro, ed è fondamentale che la ragione e l'amicizia siano superiori alla conflittualità.
Bell'esempio, per spiegare che l'intento comune è evolvere il sapere, attraverso le sfumature di interpretazioni diverse, nella speranza che con ciò che ognuno offre, se ne esca tutti più ricchi. Win-Win
Non sono assolutamente d'accordo con te, ma proprio niente niente niente, neanche una virgola... ... e lo dico solo perché sono d'accordo con quanto dici nel video. Grande Rob.
"Polemos è il dio del mondo" disse Eraclito, ma Sartre ci ha insegnato che "l'inferno sono gli altri", perché come diceva un mio conoscente "il mondo è brutto perché è vario". Guardiamo bene: a cosa miriamo? Vincere! E più sentirò che la mia opinione è prossima alla "Verità", tanto più sentirò di avere la vittoria in pugno, però "Mai la verità ha vinto; è sempre stata soltanto il mio mezzo per vincere" poiché "per me è tutto lo stesso se vince Dio o la verità; prima di tutto voglio vincere io" (Stirner). Quindi esistono due tipi di paradiso: quello in cui tutti arrivano a darti ragione nella tua verità, e quello in cui riconosci che ciò è impossibile e vinci nella sconfitta, godendo dell'imperfezione fai di necessità virtù, perdi un match, ma all'orizzonte salvaguardi un altro patrimonio, la ricchezza dell'amore per l'altro: chi s'accontenta... gode. Allora avrà avuto ragione Voltaire per cui "La pace è più importante della verità". Ma se ciò è vero che senso ha voler attingere la conoscenza dai libri, soprattutto quelli di verità rivelate, libri che per questo si dicono sacri? Se io e tu ci scanniamo per la verità abbiamo dimenticato che sopra di noi ve n'è una più grande di entrambi che cerchiamo di comprendere poiché la conoscenza è potere (verità anche più grande della Verità), ma sarà stato anche che le nostre interpretazioni soggettive sono irrinunciabili, più vere di quella stessa verità; vere o no che siano sono la legge. Non abbiamo potuto fare a meno di dire la nostra. Vanitas vanitatis et omnia vanitas! Pare la morale finale di questa storia che per il rabbi vivere nel contraddittorio fosse più importante che imporre la propria verità, ma vediamo se non gli starà bene che tutti accettino la verità del Talmud. Quindi per la stessa ragione (traslata: ognuno è il proprio Domeneddio) Roberto Mercadini deve elogiare la mia obiezione alla sua predicazione e biasimare tutti gli altri commentatori che si stringono attorno a lui per condividere questa bella lezione di saggezza. A Bologna c'è un modo non tanto fine per apostrofare quelli che si spalleggiano... a vicenda. Il rabbi può arrivare ad insegnare quello che poi Stirner descriverà come l'indispensabile proclama della "guerra di tutti contro tutti", al fine di realizzare l'individualità propria, ma siccome oggigiorno qualunque afflato egoistico o individualista è malvisto dall'opinione comune, considerato illegittimo in quanto arbitrario, diremo ai ragazzi di scuola che lo studente è al centro del progetto educativo, ma se si ribella al comune compromesso della convivenza e del bene comune subito lo si vorrà rimettere in fila, perché tu puoi opporti e polemizzare, ma solo sino a dove e come io te lo concedo. Certo: i bastian contrari sono preziosi sino a quando però non scassano.
Io ci leggo qualcos'altro: il significato più giusto potrebbe essere che il conflitto a tutti i costi, dato che porta a morire i due personaggi, sia deleterio per la vita dell'uomo e utile solo a velocizzare il progresso degli studi. La cooperazione superando gli scontri, la condivisione dei saperi, porterà magari a un progresso più lento, ma migliora la vita dell'uomo.
Concetto meraviglioso. Solo un piccolo appunto; se non c'è ascolto non si può nemmeno di dibattere e ognuno rimane sempre della propria opinione. Bruttissimo quando ti zittisco o così e basta.
So che non c’entra niente col video ma visto che ti adoro e ti stimo moltissimo mi domando come una persona come te in cui l’enorme conoscenza è pari livello con la tua umiltà ad andare d’accordo e stimare Rick du fer che trovo decisamente arrogante e superbo! Sbaglio io ?
Non ci lasciare più senza tuoi video però eh...anche se il tuo nuovo libro mi incuriosisce da come ne hai brevemente parlato...mi sa che dovrò aspettarlo e prenderlo
@Roberto Mercadini, grazie per la delicatezza d'inserire la trascrizione del audio, sei un mito!!! E adesso con "Cornice" finita, fatti crescere capelli e barba a modo tuo😊
E' esattamente quello che ho sperimentato sulla mia pelle: il terrore della discussione tra la gente comune, o meglio (peggio), di persone scelte, o così pensavo, perché scelgono delle vite alternative, tipo formare delle comunità rurali autosufficienti, (o quasi). Il terrore di confrontarsi su temi di primaria importanza, (per me) come l'accettazione del diverso, dell'anomalo, dello straniero. Il confronto, anche acceso sulla differenza tra integrazione ed assimilazione. Nulla. Impossibile. M'hanno sbattuto fuori: è più facile eliminare la persona che pone il problema, che affrontare il problema.
Quelle comunità sono, spesso per proprio statuto, fondate sull'unanimità decisionale, il che rende inevitabile l'allontanamento di qualsiasi elemento di disturbo.
Non ero a conoscenza di questa cosa nella cultura ebraica, ma onestamente la trovo una cosa bellissima. A me personalmente piace molto il confronto e penso che sia molto importante avere confronti continui, anche perché penso che magari alcune tesi messe in atto da quella persona possono anche farti riflettere e, per quanto tu possa continuare ad avere la tua opinione e difenderla, controbattendo l'opinione dell'altro, può farti anche capire che magari nella sua tesi c'è qualcosa di stimolante che ti fa sentire stimolato a dire la tua e controbattere la sua tesi per offrire e affermare la tua.
Bellissimo racconto, poi come lo trasmetti arriva tantissimo. Mi hai fatto ricordare del film 'A serious man' che tocca alcune tematiche del mondo ebraico e che credo tu sapresti raccontare nel tuo modo così profondo Intanto mi preparo a prendere il tuo libro appena esce 😊
Sempre un piacere ascoltarti... Ma mi rimane un dubbio, come si conclude questo confronto? Ad un certo punto uno dei due finisce le citazioni e si dichiara "sconfitto"?
grande, il confronto e la contraddizione, invece poi ci scontriamo con i demoni della superbia, delle virgolette e dei 3 puntini, gli "autori" (che poi cosa vuol dire?) che credono di essere i nuovi Hemingway
La discussione per tesi contrapposte è importantissima e molto utile. Tant'è che, bene o male, forse non con il grado di intensità delle discussioni che si svolgono nelle yeshivah, ma è il metodo usato in tutto il mondo e che ha portato allo sviluppo del mondo occidentale. Edward de Bono, lo psicologo che ha definito il concetto di "pensiero laterale", però però ha basato i suoi insegnamenti proprio sulla critica a questo metodo. Dice de Bono che tra le due parti quasi sempre prevale la divesa della propria posizione e in questo modo si rinuncia in partenza all'uso di altre modalità di pensiero che potrebbero portare ad una maggior comprensione dei problemi o a soluzioni migliori. Senza assolutamente pensare di buttare via la critica, de Bono suggerisce di arricchirla e integrarala con altri approcci, come il branistorming, la provocazione, il pensiero emotivo, il ragionamento per assurdo, la generazione di alternative e così via.
Caro Roberto, come sempre, ci porti perle di saggezza... il racconto è molto interessante ma io non condivido il metodo di studio ebraico... o meglio, non del tutto, perché non penso che opporre OGNI VOLTA un'opinione contrastante sia proficuo... certo si sviluppa il senso critico, la capacità di ragionamento e si "osservano" le cose da un punto di vista al quale non avevamo pensato.. ma questo, ripeto, non credo sia giusto sempre: a volte essere d'accordo è altrettanto importante (mia opinione, ovviamente)... In bocca al lupo per il nuovo libro!
Ciao Roberto, scusa la domanda probabilmente fuori dal contesto di questo video. volevo solo chiederti che per un ragazzo di 16 anni secondo te è meglio leggere o ascoltare i libri? Vorrei sapere la tua opinione.
Racconto molto sagace e ottimamente reso. Credo che questo racconto voglia non solo avvalorare l'importanza di non essere d'accordo e il conseguente valore dialettico, quanto insegnare il fatto che questa pratica polemica, necessita anche di un grande autocontrollo e disciplina tra i suoi praticanti. Un poco come i giochi di ruolo, il piano del personaggio e quello del giocatore dovrebbero rimanere rigidamente separati, in modo da non portare i conflitti da un piano all'altro. Il prezzo è quello di sacrificare sull'altare dell'orgoglio, un'amicizia così rara e preziosa, che per i canoni aristotelici sarebbe classificabile come la più alta, proprio perché aveva come fine il bene reciproco. Forse avrei intitolato il video: l'importanza di ricordarsi di essere amici, anche quando non si è d'accordo.
Grazie Prof. Roberto, non sempre sono per l'appunto d'accordo con la sua opinione, ma non posso negare che la sua saggia capacità nell'affrontare varie tematiche in modo libero dalle classiche linee intellettuali che spesso legano la libertà di opinione e pensiero, lei riesce a dare un senso al fatto che ogni pensiero elaborato da essere umano, a un valore unico.. e il confronto tra tutti noi nelle varie tematiche a cui ognuno di noi spende tempo e vita per dare un valore alla propria esistenza, dev'essere assolutamente oggetto di controversie in quanto diversamente significherebbe essere un numero da sommare alla massa ... questo lo posso confermare in quanto essendo Testimone di Geova, non immagina quanto vorrei confrontarmi su diversamente tematiche con il "Mio prossimo" , ma che diversamente si confronta semplicemente liquidandomi con le varie scusa... non mi interessa...non ho tempo... ho già la mia religione... ma nessuno di loro a capito che la mia voglia di parlare con le persone è puramente per costruire uno scontro costruttivo su pensieri avvallati sempre dalle scritture ... ma non succede mai ... e allora spesso mi chiedo ... quando professiamo il nostro credo senza voler neppur essere disposti ad un confronto, possiamo dire di essere veramente nel nostro profondo di essere cristiani o altro ? Del resto Gesù a speso la sua vita proprio per contrastare scribi e farisei i quali erano per l'appunto i dotti della legge ecc .. Grazie per l'attenzione Prof. Roberto D.z
In bocca,al.lupo buono per il nuovo libro Leggeremo come gli Helohim vivevano descritto nella Torah e negli altri libri dell'A.T. Nell'attesa descrittiva sulla vita di Jeoshua ben Joseph in tutti i libri del N.T. e quelli esseni di Qumran Ciao Roberto .
Che bello video!. Nello spirito dell'opposizione. Se i seguaci della Torah credono che Cristo non fosse il Messia. Quando dicono che verrà? E perché sono così sicuri che Cristo non fosse il Messia?
Ciao Roberto a me ha molto intrigato il racconto del Talmud " il forno di akhnai" con i suoi due finali differenti presentì uno nel Talmud babilonese e uno in quello di Gerusalemme, che mettono in luce due opposti modi di risolvere un conflitto
mi hai fatto piangere perchè mi hai ricordato quanto era importante il contrasto di opinioni che avevo con mio padre.
La parte importante (forse troppo poco sottolineata in questo video) è che la parte virtuosa di questo conflitto si ha solo se ci si oppone alla tesi dell'altro con un ragionamento altrettanto articolato e dotato di una sua logica. Troppo spesso invece oggi (in politica come nei social) chi ti si contrappone lo fa con slogan vuoti e senza dietro un ragionamento sensato.
Stavo per scrivere la stessa cosa. Pienamente d'accordo
Sono d'accordo e soprattutto non diventa un modo per confrontarsi ma si finisce per gettare odio verso le altre persone senza la possibilità di crescere e comprendere visioni differenti delle cose.
Una loro logica e ragionamenti articolati ce l'hanno pure i terrapiattisti, i no vax, i complottisti vari...
Antonio, il mio pensiero è in linea col tuo ragionamento. Stavo per fare il commento, ma prima ho letto il tuo, questo evince che non sarei mai in grado di controbattere, face to face, mind to mind...😂😂
Io invece credo che il problema non sia il tipo di argomentazioni che uno porta alla propria tesi che rende il confronto virtuoso o meno, ma l'atteggiamento che uno ha nel momento in cui si affronta un dibattito.
Quello che noto sempre di più sui social ed in generale, è che molti partono dal presupposto di avere sempre ragione e cosa ancora più grave si sentono moralmente e intellettualmente superiori.
Nel racconto è proprio questo che viene messo in risalto, infatti il dibattito finisce quando il rabbino cambia atteggiamento nei confronti dello suo studente amico, in poche parole il rabbino, ferito nell'orgoglio, ha rinfacciato al suo amico studioso, la sua superiorità nella conoscenza delle sacre scritture.
Cosa voglio dire con questo, che ciò che uccide il dibattito non sono la logicità o meno delle argomentazioni, ma con quale spirito ci approcciamo ad esso, se con umiltà o con senso di superiorità.
Anche perchè bisogna fare un altro ragionamento, la logicità e la razionalità sono solo alcuni aspetti dell'essere umano, ma gli esseri umani sono composti anche da irrazzionalità e istinto quindi non ci si può aspettare che in una conversazioni le argomentazioni siano solo logiche ed irrazionali.
Esempio metti a dibattito un credente ed un ateo.
La realtà è che bisogna accettare che ogni essere umano ha una chiave di lettura della reatà differente.
Mio fratello Fabio, morto tre anni fa di Covid, avrebbe apprezzato molto il tuo video (come me, del resto!), perché grande studioso del mondo ebraico e del periodo storico legato alla Shoah. Inoltre io e mio fratello eravamo sempre pronti a scontrarci su ....quasi tutto ma ci amavamo molto!
Anche a me manca molto mio fratello, mio interlecutore fecondo.... Oggi se non sei d'accordo con l'altro, sei subito eliminato ed il rapporto si rompe.... Ordinerò il tuo libro.
Ho adorato questo video perchè nella scienza si usa una pratica molto simile a questi confronti.
Per pubblicare un articolo scientifico devi essere "confutato" da più di una personalità, padrona dell'argomento in questione, e devi riuscire a replicare perfettamente a ciascuna di esse per avere l'approvazione all'articolo. Il che richiede una padronanza dell'argomento e uno studio completo del tema.
Purtoppo a scuola invece vince chi riesce a imparare più cose a memoria e prima di tutti.
Siano lodati i dibattiti culturali!
L’idea fondante della discussione della tesi di laurea sarebbe proprio questa, bisognerebbe applicare il principio fin da prima. Si tenta di farlo con la filosofia, non sempre si riesce.
Ho avuto la fortuna di avere professori alle medie e alle superiori che stimolavano questo tipo di apprendimento, non solo come un esercizio estemporaneo di dibattito ma come colonna portante dell’insegnamento e dell’approfondimento.
Anche all’università i compagni con i quali si discuteva alle volte anche animatamente sono stati importanti quanto i docenti e libri per apprendere e approfondire la materia.
Dal confronto alle volte anche accesso (se non è acceso non è sentito veramente) nasce quella scintilla per andare oltre approfondire.
Similmente allo sport la mente a bisogno di allenarsi e di trovare un avversario per potersi confrontare e dare il meglio.
sei una straordinaria persona, mi fa impazzire la tua assoluta onestà intellettuale. Apprezzo soprattutto l assenza di proselitismo politico tanto caro ai tanti neo influencer. grazie ti ammiro Roberto
Grazie caro Mercadini per far conoscere la fantastica cultura ebraica. Progenitrice di tante menti attive e luminose. Ciò che occorrerebbe al nostro mondo. Io mi coltivo e grazie anche a te per farlo. Di sicuro acquisterò il tuo libro. Buone cose
È molto bello sentire che in altre culture una cosa a cui io do tantissimo valore ma che intorno a me trovo sempre meno apprezzata e coltivata (la voglia di discutere di opinioni differenti proprio con lo scopo di crescita reciproca e senza voler dimostrare chi ha ragione e chi ha torto) sia invece alla base dell’educazione. Video molto bello come sempre :)
Purtroppo è una cosa ormai rara, perché di fronte a un confronto, viene molte volte malinteso come " litigio " o " discusione"
Essere in disaccordo oggi è motivo di interpretazione aggressiva e divisiva
Ho scoperto il tuo canale da pochi giorni grazie a una citazione di Stefano Tiozzo,e che dire? Sto divorando i tuoi video!!
Fornisci tantissimi argomenti interessanti su cui riflettere.
In merito a questo,posso solo dirti che il mio migliore amico lo adoro per questo, perché è spesso in disaccordo con me e mi stimola a pensare e documentarmi per poter ribattere (cosa che lui invece odia!).
Anche con i miei fratelli sono quasi sempre in disaccordo su questioni religiose,sociali e politiche, ma con loro invece non si può discutere. Trovo che discutere con una persona sia interessante a patto che l'altro non inizi ad insultarti pesantemente,e difatti è questa la morale della storia: sapersi controllare e non scendere sul personale. I due protagonisti del racconto, alla fine,muoiono entrambi per il dispiacere. Mi aspettavo una riconciliazione oltretomba che invece non avviene.
Nella vita reale, quando uno dei due "contendenti" si abbassa utilizzando offese che riguardano la persona,i rapporti finiscono.
Secondo me, il dibattito ebraico va inteso più come “ho fatto un ragionamento, adesso vorrei che lo metteste alla prova cercando delle incongruenze, che eventualmente tenterò di risolvere”
In questo senso è davvero utile a perfezionare la propria conoscenza; non è, come pensano molti, da intendere come un dibattito moderno, in cui si cerca di avvalorare soltanto la propria tesi…
Esattamente.
Ed è l'unico sistema per arrivare ad una reale comprensione di ogni cosa.
Ma bisogna farlo con la mente aperta a ricercare esclusivamente la comprensione profonda di ogni aspetto della vita.
Si però prima o poi si dovrà arrivare ad una conclusione, cioè voglio dire non deve essere che per forza bisogna obbiettare, magari si può essere d'accordo o arrivare ad essere d'accordo dopo un po'. Non bisogna esagerare neanche al contrario, non so se mi sono spiegato bene.
@@Joe-fd3ow
Se l’universo è un sistema aperto, sempiterno ed illimitato, allora quel che tu dici non va bene poiché, potenzialmente, in ogni istante possono venire ad esistere condizioni logiche inedite, da mettere alla prova.
Se invece l’universo è in sistema chiuso, quello che tu scrivi si auto-attua nel momento stesso in cui la conoscenza umana diviene perfetta, completa e totalmente coerente con la natura di ogni cosa; a quel punto, qualsiasi prova tu proponga, non dovrebbe essere possibile scalfirla sul piano logico, e gli studiosi non potrebbero fare altro che convenire nella stessa idea.
Mettere perpetuamente alla prova non ha lati negativi poiché, in sostanza, ad un certo punto sarà la realtà stessa a impormi di fermarmi, anche se io non vorrei (questo sempre nel caso di un sistema chiuso)
Nel caso di un sistema aperto, a priori non c’è ragione di porre limiti alle prove, e siccome non conosciamo ancora l’estensione dell’universo, questo vale doppiamente.
Cammina fino a quando non tocchi il muro, o fino a quando non ti ritrovi a calpestare i tuoi stessi passi d’inizio, il che sarebbe comunque un punto d’arrivo.
Bellissimo racconto Roberto! Grazie per queste perle❤
Tante riflessioni sorgono attorno all' importanza del confronto e la bellezza della ricerca congiunta della verità senza imposizione dogmatica che purtroppo inficia sovente ogni sviluppo.
Nella mia immensa ignoranza e semplicità ho sempre ammirato la cultura ebraica.
Ho sempre avuto molta paura ad avvicinarla, solo Moni Ovadia, di tanto in tanto, mi faceva sentire meno inadeguato.
Ora mi hai fatto venire voglia di riprendere in mano l’argomento e non vedo l’ora che esca il tuo libro per (ri)iniziare questo percorso.
Grazie per aver smesso di fare il programmatore ❤️
Bellissimo video, ancora una volta, di grande significato e importanza.
Adesso il compito sarà quello di contraddirlo citando i precedenti video mercadinici
Roberto sei una persona speciale, grazie per questi spunti di riflessione
Avevo una cara amica d'infanzia, poi docente di reigione, con la quale, per alcune splendide serate inoltrate e prima di rientrare alle nostre abitazioni mi dilungavo spesso in questo confronto dialettico di crescita reciproca: io non credente ma curiosissimo di ogni parere ben argomentato, lei ferma nella sua fede ma ansiosa di ascoltare il mio controbattere fondato su altrettanto solide (per noi giovani studenti allora) motivazioni scientifiche e razionaliste.
Mai ci siamo salutati con frustrazione ma, invece, con la netta sensazione di aver dato e ricevuto, contestualmente, una visione altra che ci avrebbe accompagnato in un sonno sereno. Grazie Angela, colgo una nuova occasione per salutarti dove sei ora.
Esistono tanti scienziati di cultura ebraica che sono e sono stati brillanti nel loro settore, e mi viene da credere che ci sia un legame con quello di cui tu parli; studiare in questo modo può essere un punto di forza in tanti settori della conoscenza.
La Peer Education ante litteram. Ennesimo video di qualità, il Mercadini non delude mai.
😮😮😮😮😮Io sono senza parole. Ti dico solo grazie, forse il video più bello che ho visto dei tuoi ✌️
Roberto, essere in disaccordo con Te non è facile visto che i tuoi ragionamenti, figli di studi e comprensioni importanti risultano difficili da ribattere. Ma ci provo. Sto al gioco. La storia di per sé colpisce perché i due personaggi muoiono per le loro passioni interiori. Il terzo, il compagno più accondiscendente vive. Io dico, quindi, fin dove portare le nostre passioni? Fino a fare morire? Fino a morirne? Oppure un senso di equilibrio superiore dovrebbe riportarci al centro universale della nostra umanità rispetto al tutto? Grandissimi complimenti come sempre!
Come mi piace il tuo modo di esporre le tue idee, ti stimo
Se una cosa del genere avvenisse nel mondo odierno dove tutti pensano di sapere tutto e voglio avere ragione su tutto e su tutti probabilmente saremmo prossimi all'estinzione!
Grande Roberto!
Proprio perché hai sempre manifestato un grande interesse per la cultura ebraica, avrei molto piacere che fossi tu che spiegassi le problematiche territoriali tra palestinesi ed israeliani. Sono certo che con te finalmente avrò una versione oggettiva, imparziale e completa, scusa il cambio di tema e il suggerimento.
Bellissimo video, sono d'accordo anche se non sono d'accordo.
Questa storia perlopiù mostra che discutere con gli altri sia utile a noi stessi, il che è condivisibile ma dipende molto dai contenuti e dall'intento che gli interlocutori hanno.
Se ti metti a discutere con gli altri con un grosso bagaglio di nozioni e con un intento formativo e costruttivo, dai sicuramente più di ciò che ricevi da una persona "povera" (in senso metaforico, da più punti di vista). Per fortuna impari anche in quel caso: a tacere e a non confrontarti con chi, nel tempo, hai imparato a riconoscere quale persona refrattaria al confronto 😂
Ciao Roberto, felice di risentirti, presentazione del libro promettente direi, argomento non facile da trattare quello delle religioni tuttavia la tua intelligenza arguta e la tua riflessiva delicatezza nel trattare argomenti come la bomba atomica, mi fa venir voglia di leggere questo tuo nuovo libro tutto d'un fiato. Un caro saluto da una donna piena di fede.
Ho sentito un "richiamo mercadinico" e tra i video mi ha attirato subito questo. Complimenti come sempre👏
Bravissimo, una esposizione emozionante!!
Bentornato Roberto. Ci sei mancato 💖
Mi pare una bella lezione contro ogni settarismo. Grazie! 🌷 Non vedo l'ora di comprare il nuovo libro.
Grazie....è proprio in un sano conflitto socio cognitivo che possono nascere delle nuove idee.....evviva la democrazia della mente. Grazie di cuore caro Mercadini
Se uno oggi osa contestare un pensiero, un'opinione dominante, invece di essere vista come una positiva, maturante dialettica, viene in certi contesti nazionali e internazionali o messo a tacere o arrestato o ucciso...grazie caro Roberto per averci ricordato quanto fondamentale sia il confronto, anche e soprattutto attraverso un contrasto dialettico, per far progredire noi stessi e la società in cui viviamo!
La terra é piatta, fattene una ragione, allora.
@@argomagma Mi auguro sia una battuta, se no siamo messi male ..io pensavo a figure come Assange, Politkovskaja o adesso per chi parla di un possibile accordo di pace nella guerra in Ucraina, che viene visto come un filo-putiniano...per i vari complottisti di vario tipo o i negazionisti del metodo scientifico sono l'anti-dialettica....da scamparsi come la peste!
@@argomagma non stai contestando un’opinione dominante, ma un’oggettività
Grazie Roberto. Ho sempre pensato quello che hai raccontato in questo video e ho sempre apprezzato le persone che con questo processo di confronto graduale siano state in grado di farmi cambiare idea: poche, ma veramente buone.
Bellissimo e profondissimo video, grazie sempre per tenermi compagnia con tematiche così belle. Non vedo l'ora di poter acquistare il tuo libro
È davvero potentissima questa storia che ci hai portato Roberto, davvero grazie mille.
Sostengo da tempo che i proverbi abbiano un fondo enorme di verità. Quando si dice "si dà ragione ai matti", al contrario il disaccordo e le obiezioni sviluppano l'essere umano e lo elevano verso il prossimo. Grazie per l'ottimo spunto che mi hai regalato! Felice giornata.
Mi sei mancato Prof.Roberto.
Mi mancava il tuo modo di raccontare le cose,le tue espressioni,la tua simpatia la tua grande recitazione nello spiegare argomenti profondi e filosofici come questo.Sei molto,molto in gamba.
Mi sono molto rallegrato ad ascoltarti
e mi hai alzato anche il morale poiché sto vivendo un particolare momento di sofferenza personale a causa di forti stress.
Grazie un caro saluto e con ansia aspetto un altro tuo video.
Ho il problema che controbattendo spesso nelle conversazioni, pur non alzando mai la voce e non offendendo mai la persona, l'interlocutore spesso e volentieri si sente attaccato e va prima sulla difensiva e poi all'attacco ma non all'interno della "lotta" tra tesi, ma a livello personale.
Vuol dire che non ha argomenti, glielo fai notare e vinci.
Madonna santa se uno deve commuoversi su TH-cam così, un 25 aprile, un pomeriggio. Mi hai spostato. Grazie.
una storia incredibile, come sempre, sei riuscito a trasmettere perfettamente il messaggio, gran bel video davvero!
P.S. Il libro lo prenderò assolutamente! Come ho fatto con gli altri 3!
Carissimo Roberto, premetto che sono un tuo grande fan ed estimatore, ho letto quasi tutti i tuoi libri, ti seguo su youtube da sempre, mi ascolto i tuoi podcast e ti ammiro tantissimo (sembra l'incipit della "Lettera a Savonarola" di Benigni e Troisi "Meglio che dicimm subbito che simmo seguaci" :D ), ma, a parte gli scherzi, questa volta vorrei permettermi di sollevare una piccola obiezione. L'esempio dello "scontro di vedute" a colpi di dissenso e confutazioni, basato, così com'è presentato, esclusivamente sul confronto verbale, si presta benissimo quando si tratti di confrontarsi in contesti umanistici, filosofici, etici, così come possono essere considerate quelle che in definitiva sono principalmente opere letterarie, la Bibbia, il Corano o i libri sacri in generale. Ambiti in cui a prevalere può essere l'opinione e non i fatti. Secondo me, però, lo stesso "metodo" tenderebbe a zoppiccare in ambito scientifico, dove, se è vero come è vero che quando si presentino uno studio, una ricerca, una teoria, una pubblicazione, questi verranno proposti al vaglio di altri luminari, studiosi, ricercatori o scienziati esperti in quell'ambito, (gli unici che sarebbero in grado di sollevare dubbi o obiezioni), alla fin fine ciò che conta sempre e comunque sono i fatti, le prove, le dimostrazioni. Quindi non basterebbe più un'opinione, il principio di autorità, la dialettica per confutare ciò che viene proposto: per farlo si deve necessariamente essere in grado anche e soprattutto di proporre un nuovo studio, una nuova teoria, una nuova ricerca che sia capace di smentire o migliorare ciò che viene illustrato. Dialetticamente chiunque potrebbe cercare di voler smentire il fatto che sia la Terra a girare attorno al Sole e non viceversa, che la forza di gravità non esiste, che la teoria della relatività generale presenta delle lacune, è il sale della ricerca scientifica, ma in definitiva ciò può essere fatto soltanto presentando una dimostrazione di ciò che si afferma ottenuta seguendo lo stesso percorso e applicando il metodo scientifico. Credo che potresti magari poter fare un nuovo video per completare questo, anche perché sono quasi sicuro che sarai d'accordo con me sulla mia obiezione. Tanti cari saluti
Bellissimo! ❤ Quando il tuo interlocutore è brillante e intelligente ne vale la pena. Purtroppo, spesso, si incontrano piccioni che, durante una bella partita a scacchi, fanno la cacca sulla scacchiera, si girano… e se ne vanno.
non vedo l'ora di comprare anche questo . Grazie Maestro
Grazie per questo video ❤ sempre ottimi spunti di riflessione, raccontati in modo squisito
Non vedo l'ora di ordinare il libro 😍
L'episodio narrato con implacabile capacità oratoria dal Merca è bellissimo. Ma chissà quanti, oltre a me, aspettavano un finale "ulteriore" rispetto alla morte del rabbino.
Il finale ulteriore lo da in teatro, a chi paga. 😅
Forse il tuo più bel video di sempre... Grazie!😊
Stupendo questo racconto. E tu sei una persona veramente interessante!!!
Sei stressato, hai mal di testa? Nessun problema! Una semplice dose di Mercadinix Plus ti fa passare subito tutti i malesseri! 💪😉
Bellissimo sentirtelo esporre dal vivo questo racconto del Talmud
Sei un grande, grazie per i video, gli spettacoli, i libri e, soprattutto, per i monologhi
Grazie anche per aver illustrato le estreme conseguenze della fallacia argomentativa 'confutazione ad hominem'
Provo a fare la mia umile obiezione, con la doverosa premessa che non sono assolutamente un esperto di ebraismo e che pertanto mi rifaccio solo a quello che ho compreso dalle parole di Mercadini. Come ogni racconto, anche questo ha una morale che potremmo definire assoluta, e in quanto tale poco aderente alla realtà complessa di tutti i giorni. Nel racconto si parla anzitutto di un sistema in cui viene predisposto lo studio in coppie basato sul confronto, dove quest'ultimo serva a far "progredire la conoscenza". L'implicito è appunto che tutti gli studiosi vogliano arrivare ad un obiettivo comune, la verità del testo sacro. Fuori dal contesto del racconto vediamo invece come la maggior parte dei momenti conflittuali nasca da una premessa differente: quello che sostengo è che le persone, quando dibattono, non vogliono - se non raramente - arrivare alla stessa "verità". Si parte, molto più frequentemente, da assunti diversi basati su interessi altrettanto diversi.
Come al solito, grazie. Proprio ieri sera si discuteva di ciò
Buonasera, bello il racconto! io penso che la "competizione" come nello sport sia una lama a doppio taglio. Se è vero che incita al miglioramento allo stesso modo scalda gli animi e offusca la ragione (credo che ciò emerga dal racconto)... poi mia momentanea opinione
Che bello! Fino a pochi mesi fa facevo parte di un'associazione in cui gli educatori mi accusavano continuamente di essere polemico. Mi hai confermato che hanno enormemente torto, anche se io volevo che mi contraddi... dai scherzo XDD
Che bravo che sei Roberto! Grazie, un caro saluto
Grazie di esistere!
Quanto ci sei mancato!.......👍👍👍
È sempre un piacere ascoltarti
Ieri mi sono scontrato e accalorato con un amico: avevamo poco prima assistito a una conferenza del Festival di scienza e filosofia di Foligno e ci siamo trovati in disaccordo sul tema dell'esistenza di differenze biologiche tra gruppi umani particolari, sul rapporto di tali differenze con le differenze culturali, etc. Ovviamente avevo ragione io :-) e ovviamente lui a un certo punto ha detto che non sapevo di cosa parlavo, allora anch'io sono andato "sul personale" come lui, ma poi quando mi sono calmato ho riflettuto, ho preso in considerazione meglio anche il suo punto di vista, l'ho incluso nel mio ragionamento - e l'ho superato (a mio parere, ovvio). E' fondamentale scaldarsi e darsi contro, ed è fondamentale che la ragione e l'amicizia siano superiori alla conflittualità.
Che tu avessi ragione è tutto da dimostrare 🤓
Bell'esempio, per spiegare che l'intento comune è evolvere il sapere, attraverso le sfumature di interpretazioni diverse, nella speranza che con ciò che ognuno offre, se ne esca tutti più ricchi. Win-Win
Non sono assolutamente d'accordo con te, ma proprio niente niente niente, neanche una virgola... ... e lo dico solo perché sono d'accordo con quanto dici nel video. Grande Rob.
Grazie, ti viene voglia di studiare così da come ce lo hai proposto ❤️🔥
Grazie mille. Bellissima riflessione. Avvisa quando uscirà il tuo libro!!!
Grande Mr.Mercadini !! La seguo e La stimo molto.Sempre bravo e sempre TOP! Oh Yeah !!
"Polemos è il dio del mondo" disse Eraclito, ma Sartre ci ha insegnato che "l'inferno sono gli altri", perché come diceva un mio conoscente "il mondo è brutto perché è vario". Guardiamo bene: a cosa miriamo? Vincere! E più sentirò che la mia opinione è prossima alla "Verità", tanto più sentirò di avere la vittoria in pugno, però "Mai la verità ha vinto; è sempre stata soltanto il mio
mezzo per vincere" poiché "per me è tutto lo stesso se vince Dio o la verità; prima di tutto voglio vincere io" (Stirner). Quindi esistono due tipi di paradiso: quello in cui tutti arrivano a darti ragione nella tua verità, e quello in cui riconosci che ciò è impossibile e vinci nella sconfitta, godendo dell'imperfezione fai di necessità virtù, perdi un match, ma all'orizzonte salvaguardi un altro patrimonio, la ricchezza dell'amore per l'altro: chi s'accontenta... gode. Allora avrà avuto ragione Voltaire per cui "La pace è più importante della verità". Ma se ciò è vero che senso ha voler attingere la conoscenza dai libri, soprattutto quelli di verità rivelate, libri che per questo si dicono sacri? Se io e tu ci scanniamo per la verità abbiamo dimenticato che sopra di noi ve n'è una più grande di entrambi che cerchiamo di comprendere poiché la conoscenza è potere (verità anche più grande della Verità), ma sarà stato anche che le nostre interpretazioni soggettive sono irrinunciabili, più vere di quella stessa verità; vere o no che siano sono la legge. Non abbiamo potuto fare a meno di dire la nostra. Vanitas vanitatis et omnia vanitas!
Pare la morale finale di questa storia che per il rabbi vivere nel contraddittorio fosse più importante che imporre la propria verità, ma vediamo se non gli starà bene che tutti accettino la verità del Talmud. Quindi per la stessa ragione (traslata: ognuno è il proprio Domeneddio) Roberto Mercadini deve elogiare la mia obiezione alla sua predicazione e biasimare tutti gli altri commentatori che si stringono attorno a lui per condividere questa bella lezione di saggezza. A Bologna c'è un modo non tanto fine per apostrofare quelli che si spalleggiano... a vicenda. Il rabbi può arrivare ad insegnare quello che poi Stirner descriverà come l'indispensabile proclama della "guerra di tutti contro tutti", al fine di realizzare l'individualità propria, ma siccome oggigiorno qualunque afflato egoistico o individualista è malvisto dall'opinione comune, considerato illegittimo in quanto arbitrario, diremo ai ragazzi di scuola che lo studente è al centro del progetto educativo, ma se si ribella al comune compromesso della convivenza e del bene comune subito lo si vorrà rimettere in fila, perché tu puoi opporti e polemizzare, ma solo sino a dove e come io te lo concedo. Certo: i bastian contrari sono preziosi sino a quando però non scassano.
Contrastare e obbiettare aiuta indubbiamente a crescere. Grazie Roberto.
Roberto l'ultimo tuo monologo a splendida cornice mi è piaciuto tantissimo ! Bravo.
Io ci leggo qualcos'altro: il significato più giusto potrebbe essere che il conflitto a tutti i costi, dato che porta a morire i due personaggi, sia deleterio per la vita dell'uomo e utile solo a velocizzare il progresso degli studi. La cooperazione superando gli scontri, la condivisione dei saperi, porterà magari a un progresso più lento, ma migliora la vita dell'uomo.
Fantastico! Mi hai conquistata! Subito iscritta
Concetto meraviglioso. Solo un piccolo appunto; se non c'è ascolto non si può nemmeno di dibattere e ognuno rimane sempre della propria opinione. Bruttissimo quando ti zittisco o così e basta.
So che non c’entra niente col video ma visto che ti adoro e ti stimo moltissimo mi domando come una persona come te in cui l’enorme conoscenza è pari livello con la tua umiltà ad andare d’accordo e stimare Rick du fer che trovo decisamente arrogante e superbo! Sbaglio io ?
Ci sei mancato, aspetto di leggere il libro👏👏👏
Non ci lasciare più senza tuoi video però eh...anche se il tuo nuovo libro mi incuriosisce da come ne hai brevemente parlato...mi sa che dovrò aspettarlo e prenderlo
@Roberto Mercadini, grazie per la delicatezza d'inserire la trascrizione del audio, sei un mito!!! E adesso con "Cornice" finita, fatti crescere capelli e barba a modo tuo😊
E' esattamente quello che ho sperimentato sulla mia pelle: il terrore della discussione tra la gente comune, o meglio (peggio), di persone scelte, o così pensavo, perché scelgono delle vite alternative, tipo formare delle comunità rurali autosufficienti, (o quasi). Il terrore di confrontarsi su temi di primaria importanza, (per me) come l'accettazione del diverso, dell'anomalo, dello straniero. Il confronto, anche acceso sulla differenza tra integrazione ed assimilazione. Nulla. Impossibile. M'hanno sbattuto fuori: è più facile eliminare la persona che pone il problema, che affrontare il problema.
Quelle comunità sono, spesso per proprio statuto, fondate sull'unanimità decisionale, il che rende inevitabile l'allontanamento di qualsiasi elemento di disturbo.
@@wasmagpie Sì, lo so...ma che tristezza! Se quelle sono le persone alternative alla società "normale", dio ci scampi e liberi!
Contentissimo, sia perché mi era mancato Roberto sia come youtuber che come scrittore, sia perché forse il libro esce il giorno del mio compleanno :D
Ben tornato Roberto
Non ero a conoscenza di questa cosa nella cultura ebraica, ma onestamente la trovo una cosa bellissima. A me personalmente piace molto il confronto e penso che sia molto importante avere confronti continui, anche perché penso che magari alcune tesi messe in atto da quella persona possono anche farti riflettere e, per quanto tu possa continuare ad avere la tua opinione e difenderla, controbattendo l'opinione dell'altro, può farti anche capire che magari nella sua tesi c'è qualcosa di stimolante che ti fa sentire stimolato a dire la tua e controbattere la sua tesi per offrire e affermare la tua.
Bellissimo racconto, poi come lo trasmetti arriva tantissimo. Mi hai fatto ricordare del film 'A serious man' che tocca alcune tematiche del mondo ebraico e che credo tu sapresti raccontare nel tuo modo così profondo
Intanto mi preparo a prendere il tuo libro appena esce 😊
Bellissimo, tutti dovrebbero pensare come tu...👍
Sempre un piacere ascoltarti... Ma mi rimane un dubbio, come si conclude questo confronto? Ad un certo punto uno dei due finisce le citazioni e si dichiara "sconfitto"?
grande, il confronto e la contraddizione, invece poi ci scontriamo con i demoni della superbia, delle virgolette e dei 3 puntini, gli "autori" (che poi cosa vuol dire?) che credono di essere i nuovi Hemingway
La discussione per tesi contrapposte è importantissima e molto utile. Tant'è che, bene o male, forse non con il grado di intensità delle discussioni che si svolgono nelle yeshivah, ma è il metodo usato in tutto il mondo e che ha portato allo sviluppo del mondo occidentale. Edward de Bono, lo psicologo che ha definito il concetto di "pensiero laterale", però però ha basato i suoi insegnamenti proprio sulla critica a questo metodo. Dice de Bono che tra le due parti quasi sempre prevale la divesa della propria posizione e in questo modo si rinuncia in partenza all'uso di altre modalità di pensiero che potrebbero portare ad una maggior comprensione dei problemi o a soluzioni migliori. Senza assolutamente pensare di buttare via la critica, de Bono suggerisce di arricchirla e integrarala con altri approcci, come il branistorming, la provocazione, il pensiero emotivo, il ragionamento per assurdo, la generazione di alternative e così via.
Caro Roberto, come sempre, ci porti perle di saggezza... il racconto è molto interessante ma io non condivido il metodo di studio ebraico... o meglio, non del tutto, perché non penso che opporre OGNI VOLTA un'opinione contrastante sia proficuo... certo si sviluppa il senso critico, la capacità di ragionamento e si "osservano" le cose da un punto di vista al quale non avevamo pensato.. ma questo, ripeto, non credo sia giusto sempre: a volte essere d'accordo è altrettanto importante (mia opinione, ovviamente)...
In bocca al lupo per il nuovo libro!
Ciao Roberto, scusa la domanda probabilmente fuori dal contesto di questo video. volevo solo chiederti che per un ragazzo di 16 anni secondo te è meglio leggere o ascoltare i libri? Vorrei sapere la tua opinione.
Incredibile. Stamattina prima di vedere il video stavo ragionando tra me e me proprio su questo argomento😅😅
Bellissimo pensiero
Racconto molto sagace e ottimamente reso. Credo che questo racconto voglia non solo avvalorare l'importanza di non essere d'accordo e il conseguente valore dialettico, quanto insegnare il fatto che questa pratica polemica, necessita anche di un grande autocontrollo e disciplina tra i suoi praticanti. Un poco come i giochi di ruolo, il piano del personaggio e quello del giocatore dovrebbero rimanere rigidamente separati, in modo da non portare i conflitti da un piano all'altro. Il prezzo è quello di sacrificare sull'altare dell'orgoglio, un'amicizia così rara e preziosa, che per i canoni aristotelici sarebbe classificabile come la più alta, proprio perché aveva come fine il bene reciproco. Forse avrei intitolato il video: l'importanza di ricordarsi di essere amici, anche quando non si è d'accordo.
Siiii non vedo l'ora che esca il libro nuovo❤❤❤
Grazie Prof. Roberto, non sempre sono per l'appunto d'accordo con la sua opinione, ma non posso negare che la sua saggia capacità nell'affrontare varie tematiche in modo libero dalle classiche linee intellettuali che spesso legano la libertà di opinione e pensiero, lei riesce a dare un senso al fatto che ogni pensiero elaborato da essere umano, a un valore unico.. e il confronto tra tutti noi nelle varie tematiche a cui ognuno di noi spende tempo e vita per dare un valore alla propria esistenza, dev'essere assolutamente oggetto di controversie in quanto diversamente significherebbe essere un numero da sommare alla massa ... questo lo posso confermare in quanto essendo Testimone di Geova, non immagina quanto vorrei confrontarmi su diversamente tematiche con il "Mio prossimo" , ma che diversamente si confronta semplicemente liquidandomi con le varie scusa... non mi interessa...non ho tempo... ho già la mia religione... ma nessuno di loro a capito che la mia voglia di parlare con le persone è puramente per costruire uno scontro costruttivo su pensieri avvallati sempre dalle scritture ... ma non succede mai ... e allora spesso mi chiedo ... quando professiamo il nostro credo senza voler neppur essere disposti ad un confronto, possiamo dire di essere veramente nel nostro profondo di essere cristiani o altro ? Del resto Gesù a speso la sua vita proprio per contrastare scribi e farisei i quali erano per l'appunto i dotti della legge ecc ..
Grazie per l'attenzione Prof. Roberto
D.z
Considerata questa pikkola prefazione.. il libro passerà sicuramente inosservato e incontestato. AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAAHHAHAHAHAHAHAHAHAHA
sei un'uomo cui dare rispetto
In bocca,al.lupo buono per il nuovo libro Leggeremo come gli Helohim vivevano descritto nella Torah e negli altri libri dell'A.T.
Nell'attesa descrittiva sulla vita di Jeoshua ben Joseph in tutti i libri del N.T. e quelli esseni di Qumran
Ciao Roberto
.
Ci mancavi ❤
Ci mancavi!
D'altra parte questa storia insegna che anche un confronto troppo acceso non è proprio il massimo, soprattutto quando si scade nelle offese personali
L'importante è che il libro non inizi con "Facciamo finta che" 😂
bella questa!
Che bello video!. Nello spirito dell'opposizione. Se i seguaci della Torah credono che Cristo non fosse il Messia. Quando dicono che verrà? E perché sono così sicuri che Cristo non fosse il Messia?
Grazie Roberto
Hai perfettamente ragione :)
Energia positiva contagiosa
Grazie 🌱🙏🏻
Ciao Roberto a me ha molto intrigato il racconto del Talmud " il forno di akhnai" con i suoi due finali differenti presentì uno nel Talmud babilonese e uno in quello di Gerusalemme, che mettono in luce due opposti modi di risolvere un conflitto