Legs Weaver n 100 Agente Alfa

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  • เผยแพร่เมื่อ 18 ม.ค. 2025
  • Centenari Bonelli: Legs Weaver n 100 Legs Cento: “I Pirati di Marte” 2004
    Luigi Mignacco - Francesca Palombo
    Playlist: Nathan Never
    Un viaggio nello spazio…. e Intelligenza artificiale

ความคิดเห็น • 9

  • @agenziaalfa2678
    @agenziaalfa2678 7 หลายเดือนก่อน

    Mi hai fatto venire voglia di rileggerlo 😀

  • @GiselleOrtiz-t9w
    @GiselleOrtiz-t9w 8 หลายเดือนก่อน +2

    buongiorno video eccellente,al contrario del signor gianelli trovo questo molto interessante e pone degli spunti che sta a noi approfondire il conduttore lancia delle idee ,viaggia nello spazio e intelligenza artificiale e chiaramente non potrebbe spiegarlo tutto sennò ci metterebbe un ora.
    trovo Legs e Waver e May Frayn due figure eccellenti,e devo dire molto belle. Mi piace la passionalità di May e il suo essere donna. disegni molto belli e la fantascienza a colori è tutta un altra storia.
    Buona giornata

  • @rosariom.5368
    @rosariom.5368 8 หลายเดือนก่อน +2

    Buonasera a lei complimenti per questo nuovo video Rosario da Soccavo

  • @rosariom.5368
    @rosariom.5368 8 หลายเดือนก่อน +2

    Volevo chiedervi è uscita una nuova raccolta di albi se ho capito bene di Braccio di Ferro sono ristampe cosa ne pensate di questa iniziativa grazie

    • @ceraunavoltailclassico1180
      @ceraunavoltailclassico1180  8 หลายเดือนก่อน

      Ciao rosario, si sono ristampe, non le ho visionate ma mi hanno detto sono molto interessanti per gli appassionati del genere. Ciao1

  • @andreagianelli5273
    @andreagianelli5273 8 หลายเดือนก่อน +2

    Lo dico senza troppi giri di parole: fumetto, per me, nettamente di serie b,sia in fatto di sceneggiatura che di disegni,quantomeno rispetto a Nathan Never, questo sì nettamente di serie a. Forse sarebbe stato meglio invertire le presentazioni dei due centenari: Legs non ne sarebbe uscita,ai miei occhi, così schiacciata di fronte a un autentico gigante del fumetto fantascientifico. Non nego che vi siano temi di attualità, come quelli accennati (la dimensione spaziale e l’Intelligenza Artificiale), ma sono come buttati lì, senza un minimo di approfondimento. Personalmente, non li definirei nemmeno temi, bensì accenni e nulla di più. Insomma, una sceneggiatura, direi, appena discreta, per non dire superficiale specie se confrontata col colosso Nathan Never: quanti temi Nathan sa trattare con profondità,con apertura a ogni tipo di considerazioni, rimandi, citazioni, riflessioni esistenziali! E qui? A parer, mio il finale è paradigmatico di quella superficialità della sceneggiatura che quasi sfocia in tristezza: un marito che lascia per noia la moglie (la noia è quanto di meglio riesce a far emergere dalla riflessione sulla sua vita dopo essere scampato alla morte) per ritrovare che cosa? Una vita altrettanto noiosa alla quale si rassegna. Nessuna prospettiva, nessun ribaltamento, nessun pentimento per aver lasciato la moglie che diceva di amare. Niente. Ma la amava, poi, veramente? Un minimo di scavo psicologico si poteva, secondo me, almeno abbozzare. Invece, ancora niente. Il dialogo finale, certamente ironico (“Ma a che servono gli uomini”? “A me le donne hanno procurato guai a non finire, e hanno reso la mia vita più avventura e degna di essere vissuta”), mi lascia piuttosto esterrefatto: gli uomini non servirebbero a niente? Le donne procurano guai? E sono i guai a rendere la vita degna di essere vissuta? D’accordo, forse il dialogo va preso solo in chiave ironica: ci si fa due risate (e anche io me le faccio), e nulla di più. Ma, allora, è ancora un ennesimo niente: e questo non fa che dimostrare, per me, una volta di più la superficialità, il "volare basso" del fumetto (non escluderei addirittura che qualcuno, in quel dialogo finale, prendendolo troppo sul serio, ci vedesse qualche battuta sessista…). Sappiamo che Legs, come testata autonoma, non ha avuto una lunga vita: forse anche per i motivi che ho detto? Un suggerimento per una futura recensione di Legs: i motivi che hanno portato alla chiusura della testata.