#Einstein

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  • เผยแพร่เมื่อ 24 ม.ค. 2025

ความคิดเห็น •

  • @annamanoni4454
    @annamanoni4454 ปีที่แล้ว +2

    Einstein

  • @ipergiovanni
    @ipergiovanni 21 วันที่ผ่านมา +1

    La più semplice dimostrazione che la simultaneità relativa è una scemenza fisica.
    Bob si trova al centro della stazione e Alice si trova al centro del treno.
    Quando il treno attraversa la stazione e Bob è esattamente di fronte ad Alice, due sassi colpiscono la testa e la coda del treno in corrispondenza di due pulsanti e così determinando l'accensione di due luci vicino ai medesimi pulsanti.
    Bob, ripetendo a pappagallo le parole di Einstein, dice ad Alice:
    - "due sassi hanno simultaneamente colpito il. treno, ma non per te, perché tu, avanzando insieme al treno, hai visto arrivare prima il fronte d'onda luminoso partito dalla testa del treno e poi quello partito dalla coda del treno".
    Alice dice a Bob:
    - "guarda che sono in grado di smentirti, ed infatti quando i due sassi hanno colpito la testa e la coda del treno, rispettivamente dalla testa e dalla coda del treno, oltre ad accendersi le due luci, sono automaticamente partiti anche due proiettili, e mentre il primo mi ha sfiorato l'orecchio sinistro, l'altro mi ha sfiorato l'orecchio destro, e ciò è avvenuto simultaneamente perché i due proiettili percorrono lo stesso spazio S alla stessa velocità, sebbene in direzioni opposte"
    Al che Bob ne conviene e nel modo:
    - "hai ragione, il problema è la mia stupidaggine di avere impiegato come espediente la luce delle due lampadine, ed infatti usando i due proiettili, anche per me i due eventi sono simultanei, e ciò perché il proiettile proveniente dalla testa del treno percorre una distanza "S-X" minore di "S" e ad una velocità diminuita di una quantità pari alla velocità del treno, e perché invece il proiettile proveniente dalla coda del treno percorre una distanza "S+X" questa volta maggiore di "S" e ad una velocità questa volta aumentata di una quantità sempre pari alla velocità del treno".
    Di conseguenza gli esperimenti confermano semplicemente che quelle di Einstein solo solo teorie matematiche e non teorie fisiche.
    Giovanni (ing. elettronico di lungo corso).

    • @maledettafisica
      @maledettafisica  21 วันที่ผ่านมา +1

      Il tuo ragionamento è sbagliato nel momento in cui parlando delle velocità dei proiettili utilizzi le trasformazioni di Galileo e non quelle di Lorentz. Se tu applicassi le corrette leggi fisiche concorderesti con quanto detto da Einstein. Lui utilizza la luce nei suoi esperimenti perché applicare le corrette leggi fisiche é facile e può essere fatto senza calcolatrice: la luce ha la stessa velocità in tutti i sistemi di riferimento.
      Detto questo, se la teoria della relatività (sia ristretta che generale) non fosse una legge fisica, ma solo una teoria matematica, sarebbe alquanto bizzarro che brillanti fisici abbiano saputo misurarne gli effetti in esperimenti reali e non mentali, e che brillanti ingegneri abbiano usato le equazioni di Einstein per realizzare strumentazioni come il GPS o le centrali nucleari.

    • @ipergiovanni
      @ipergiovanni 21 วันที่ผ่านมา +1

      > @maledettafisica ha risposto:
      > Il tuo ragionamento è sbagliato nel momento
      > in cui parlando delle velocità dei proiettili
      > utilizzi le trasformazioni di Galileo e non
      > quelle di Lorentz.
      Non ho usato le trasformazioni di Galilei, ma un banale ragionamento logico confermato dai relativi banali conti aritmetici (sul web da oltre 2 anni ci sono i passaggi matematici precisi, non posso segnalarti il link perché gli algoritmi di TH-cam di conseguenza eliminerebbe questo messaggio).
      A riprova, se non vengono automaticamente sparati 2 sassi, ma vengono sparati automaticamente 2 fotoni e quindi a velocità "c", le trasformazioni di Galileo, come tutti sanno, sono impossibili da usare, invece il mio ragionamento logico si, con annessi banali conti aritmetici. Il motivo è che alla fine dei passaggi aritmetici la velocità del treno sparisce del tutto perché nel passaggio finale appare sia con il segno positivo e sia con il segno negativo.
      Tutta la querelle su chi sia più fondamentale fra le trasformazioni di Galileo o quelle di Lorenz cade perchè sul piano pratico sono praticamente non necessarie entrambe.
      > Se tu applicassi le corrette leggi fisiche
      > concorderesti con quanto detto da Einstein.
      Einstein ha confuso le leggi fisiche con banali formule matematiche che infatti conducono a scemenze fisiche.
      > Lui utilizza la luce nei suoi esperimenti
      > perché applicare le corrette leggi fisiche
      > é facile e può essere fatto senza calcolatrice:
      > la luce ha la stessa velocità in tutti i sistemi di riferimento.
      Einstein era fissato della luce e degli orologi, è stato più un matematico che un fisico e che infatti nemmeno lontanamente pensava che si potessero usare dei proiettili invece della luce.
      > Detto questo, se la teoria della relatività
      > (sia ristretta che generale) non fosse una
      > legge fisica, ma solo una teoria matematica,
      > sarebbe alquanto bizzarro che brillanti fisici
      > abbiano saputo misurarne gli effetti in
      > esperimenti reali e non mentali, e che brillanti
      > ingegneri abbiano usato le equazioni di Einstein
      > per realizzare strumentazioni come il GPS o le
      > centrali nucleari.
      Anche Einstein ha fatto uso di esperimenti mentali, è bizzarro che solo a lui vuoi concedergli di poterlo fare.
      La teoria tolemaica funzionava grazie al trucco matematico degli epicicli e se qualcosa non andava, aggiungevano nuovi epicicli. In modo simile le teorie di Einstein funzionano grazie al trucco matematico della simultaneità relativa. La prima applicazione tecnologica poi che mi viene in mente e che funziona con la matematica e non fisica teoria tolemaica è ad esempio la meridiana. Quindi una teoria che genera tecnologia funzionante non è affatto detto che sia una teoria fisica.
      Il discrimine è un altro: chiedersi se una teoria genera o meno scemenze fisiche, per cui se gli esperimenti la confermano significa solo che siamo di fronte a una micidiale teoria matematica molto ben camuffata da teoria fisica.
      Giovanni.

    • @maledettafisica
      @maledettafisica  20 วันที่ผ่านมา +2

      Quando scrivi "ad una velocità diminuita di una quantità pari alla velocità del treno" tradotto in formule significa
      V' = V - Vt
      che è esattamente l'espressione della composizione galileiana delle velocità ricavabile direttamente dalle trasformazioni di Galileo. È quindi evidente che stai usando le trasformazioni di Galileo. I passaggi per ricavarla li puoi trovare spiegati su qualunque testo di fisica del liceo o di fisica 1 del primo anno di università.
      Fintanto che usi quelle trasformazioni per trattare fenomeni relativistici è ovvio che tutto ti appaia insensato. Ma una teoria che non è in accordo con l'esperienza è falsa. Tanto maggiore la velocità del treno, tanto più evidente che Galileo aveva torto. Grazie ad Einstein possediamo una teoria sempre in accordo con la nostra esperienza. Se utilizzi le corrette trasformazioni allora puoi star certo di trovare gli stessi risultati concettuali sia con raggi di luce che con proiettili.
      Per concludere la discussione, una teoria in fisica è sostanzialmente una descrizione matematica di un fenomeno naturale. Distinguere tra teorie matematiche e fisiche lo trovo un controsenso.

    • @ipergiovanni
      @ipergiovanni 20 วันที่ผ่านมา +1

      > @maledettafisica ha risposto:
      > Quando scrivi "ad una velocità diminuita
      > di una quantità pari alla velocità del treno"
      > tradotto in formule significa
      > V' = V - Vt
      > che è esattamente l'espressione della composizione
      > galileiana delle velocità ricavabile direttamente
      > dalle trasformazioni di Galileo. È quindi evidente
      > che stai usando le trasformazioni di Galileo.
      Che è come dire la scemenza che pur avendo usato la formula che consente di calcolare l'area del quadrato moltiplicando per 4 l'area di uno dei 4 triagoli che lo compongono, vuol dire che ho usato la formula A=l^2 perchè dalla prima possianmo ricavare la seconda formula.
      > I passaggi per ricavarla li puoi trovare spiegati
      > su qualunque testo di fisica del liceo o di fisica 1
      > del primo anno di università.
      Per confrontare il tempo che si impiega ad usare il mio ragionamento e quindi la relativa formula per arrivare al risultato numerico della simultaneità assoluta, con il tempo che invece occorre per arrivare al risultato applicando le trasformazioni di Galileo, ho chiesto all'intelligenza artificiale Gemini di fare il secondo calcolo, ebbene Gemini letteralmente non ci riesce, alla faccia di chi come te dice che sono la stessa muoversi come ho fatto io e come dobrebbe farsi usando le trasformazioni di Galileo.
      > Fintanto che usi quelle trasformazioni per
      > trattare fenomeni relativistici è ovvio che
      > tutto ti appaia insensato.
      Guarda che le trasformazioni di Lorentz sono una conseguenza della sedicente esistenza della simultaneità relativa, basta leggere le prime pagine del famoso articolo di Einstein del 1905, per cui non puoi difendere la prima utilizzando la seconda, a meno di ammettere che sono lecite le argomentazioni circolari.
      > Ma una teoria che non è in accordo con
      > l'esperienza è falsa.
      Appunto.
      > Tanto maggiore la velocità
      > del treno, tanto più evidente che Galileo aveva
      > torto.
      Ripeto: io non ho usato le trasformazioni di Galileo.
      > Grazie ad Einstein possediamo una teoria sempre
      > in accordo con la nostra esperienza. Se utilizzi
      > le corrette trasformazioni allora puoi star certo
      > di trovare gli stessi risultati concettuali sia
      > con raggi di luce che con proiettili.
      Ripeto: senza usare nè le trasformazioni di Galileo e nè quelle di Lorentz ho dimostrato che la simultaneità è assoluto con un banale ragionamento con annessa relativa formula.
      > Per concludere la discussione, una teoria in fisica
      > è sostanzialmente una descrizione matematica di un
      > fenomeno naturale. Distinguere tra teorie matematiche
      > e fisiche lo trovo un controsenso.
      Ripeto: la teoria tolemaica è sostanzialmente una descrizione matematica del fenomeno naturale: moto dei pianeti, eppure tutti sanno che è una teoria fisica falsa.
      Giovanni.