splendida spiegazione, preferisco di gran lunga il suo ed altri (pochi) canali dove non si fa semplice e banale divulgazione ad uso social, bensì si va a fondo delle questioni utilizzando tutta la matematica necessaria del caso. La fisica è complicata e non deve essere necessariamente alla portata di tutti, trovo stupida e fastidiosa la recente moda di fare fisica "divertente", fisica che "piace" a tutti e così via; la fisica non è instagram, like e social, la fisica è impegno, studio e matematica avanzata. Complimenti ancora!
La disponibilità a seguirla è esclusivamente merito del suo modo di spiegare cose complesse. La seguo da molto tempo sempre in veste di chi trova interesse sulla fisica Quantistica e le relative idee e sperimentazioni. Però il tutto richiede rispetto nei confronti di chi spiega argomenti impegnativi. E riascoltare la lezione per me è importante per focalizzare tanti passaggi importanti.
Grazie per il suo lavoro, Professore. Avendola seguita negli anni su questi temi, mi è sembrato abbastanza agevole riuscire ad interpretare le entità quantistiche come messaggeri concettuali. Le stesse entità , dotate a quanto pare di un software intelligente, esprimono configurazioni a caratteristiche complesse e, cosa fondamentale, opportune. Il fine tuning domina la scena.
Non c'è fine tuning nell'interpretazione concettualistica. Una realtà pancognitivista non richiede un fine tuning iniziale, non necessariamente se non altro. Un saluto.
Come sempre una visione geniale dell' universo. Mi chiedevo se sipuo' fare il ragionamento inverso, dimostrare che per entita macroscopiche le probabilita' quantistiche non possono vakete. Una sorta di unificazione di fisica quantistica e classica in base all' interpretazione concettualistica insomma
Grazie per l'apprezzamento. Sono gli esperimenti (i loro protocolli) che determinano la struttura delle probabilità, non il fatto che l'entità misurata sia microscopica o macroscopica...
Buongiorno Professore, grazie, lezione affascinante! Una domanda: come va intesa questa macchina? E' "solo" un esperimento mentale? Oppure è realmente realizzabile? Grazie
In linea di principio potrebbe essere realizzata, ma non è importante farlo. Il suo interesse risiede nell'offrirci delle intuizioni sui processi quantistici (in questo caso, un processo di scattering). La "macchina di spin" di Aerts, ad esempio, ha permesso lo sviluppo di un formalismo quantistico generalizzato estremamente interessante.
Video molto interessante. Argomento complesso ma reso alla grande, come sempre. Un unico passaggio non mi è del tutto chiaro. Perché la seconda sfera (o più in generale quelle successive alla prima) non riuscirà mai ad equilibrare la prima? Lei ha parlato di momento torcente insufficiente; ma questo si verifica a causa dell'attrito che si avrebbe sul perno, oppure prescinde da esso e si verificherebbe anche in una situazione ideale senza attrito ? E se sì, come "dovrebbe essere" la seconda sferetta per avere possibilità di riequilibrare il tutto, le basterebbe avere una massa e/o una carica maggiore della prima (oltre naturalmente la carica inversa) ? Grazie mille
Grazie per l'apprezzamento. La seconda sfera, se di carica opposta alla prima, esplorerà solo una piccola distanza del binario dell'altalena, poiché è già inclinata nella direzione opposta al suo moto iniziale; quindi, a meno che non sia in effetti di massa superiore alla prima, non riuscirà ad esercitare un momento di forze superiore a quello esercitato dalla prima.
@@autoricerca Ok ora ho capito, è per via del fatto che per gravità la prima sfera ha avuto il tempo di scivolare via nell'estremità destra, per cui quando cadrà la seconda, la prima avrà un braccio di leva maggiore. Ora mi è chiaro. Grazie ancora :)
Buongiorno, non sono molto convinto al punto del video (23:30) che il momento di forza esercitato dalla sfera di sinistra non sarà sufficiente rispetto quello esercitato dalla sfera di destra. Infatti ciò che afferma è certamente vero se la sfera di sinistra fosse appoggiata in modo tale da avere velocità nulla per cui la sua forza peso sarebbe l'unica forza che determinerebbe il momento di forza il quale sarebbe certamente inferiore a quello generato dalla identica sfera di destra nel suo stato di quiete. Poiché invece la sfera di sinistra giunge da una certa altezza, questa impatta sulla guida a pendolo con un certo carico dinamico il quale si aggiunge al normale peso per cui potrebbe verificarsi che tale carico dinamico maggiore del peso stesso della sfera compensi o superi il minor braccio del momento che quindi provochi l'effetto contrario, cioè lo spostamento della sfera destra verso sinistra. Quindi non posso concordare con lei sull'esito di cosa accade dopo dell'impatto della sfera sinistra, dipende dall'altezza di caduta e dalla lunghezza dei bracci. Buona serata
c'ho pensato anch'io, ma in realtà, l'obiezione può essere superata a patto di una leggera modifica della macchina: infatti, nulla impedisce di riempire il fondo della macchina con un fluido smorzatore che attutisca la caduta delle sfere sull'altalena.
Molto interessante perché fornisce un criterio per interpretare il mondo: 1. esistono i quanti, ciò non va dimostrato, ma è scoperto. Semmai occorre dimostrare perché a volte l’apparenza classica sembra essere continua. Da chimico ci sono abituato. 2. I quanti non sono particelle: smettiamo di pensarle come tali, come “oggetti”. Qui ci sono meno abituato, ma se mi vien detto che sono eccitazioni di campo quantistico posso ben capire che queste eccitazioni, in particolare nelle interazioni, possono scomporsi e ricomporsi mutate in qualche dimensione. 3. Le leggi probabilistiche diventano spiegabili e non devono più essere postulate come ai tempi di Born. Queste intuizioni non risolvono però un mio dubbio, dovuto certamente alla mia incompetenza: ma questa visione è diversa (per Bell) da una sorta di teoria alle variabili nascoste?
Solitamente le variabili nascoste vengono associate allo stato del sistema. Cioè, se conoscessimo quelle variabili, sapremmo predire con certezza l'esito di ogni esperimento. Nel caso descritto nel video, e nell'approccio del gruppo di Bruxelles, le variabili nascoste sono associate alle "interazioni nascoste" tra l'entità misurata e l'ente misuratore, che vengono attualizzate di volta in volta come in un processo di "rottura di simmetria". Questa tipologia di variabili nascoste non sono contemplate dal teorema di Bell, per questo sono in grado di violare le famose diseguaglianze, come ho spiegato in altri video.
@@alfredotifi759 Non esattamente, lo 'stato' definisce le proprietà attuali (e potenziali) di un'entità fisica, in un dato momento, definibile a prescindere dal contesto di misura. Quando si esegue una misura, lo stato, anche se conosciuto in modo completo, non permette di predire con certezza il suo esito, perché il processo stesso di misura implicherebbe l'attualizzazione di una "interazione di misura", selezionata in modo non predeterminato da un insieme di interazioni di misura potenziali ("nascoste"), e questo processo di attualizzazione è contestuale, avviene nel momento stesso in cui la misura viene eseguita.
@@autoricerca ma tutte le interazioni sono contestuali, siano chiamate misure o meno. Allora se lo stato del sistema, che include parametri potenziali (attualizzabili in potenza), cambia in seguito a interazioni, diventa problematico esprimere le leggi della fisica sulla base delle misure. Per cui si ricorre a leggi probabilistiche, che sono accessibili sperimentalmente solo con logica frequentistica. Perdendo quindi le dinamiche contestuali specifiche della singola interazione. Le “macchine” simulano leggi probabilistiche tramite situazioni di caos deterministico. Ciò che mi intriga è che come possa funzionare la simulazione, se non c’è violazione delle formule di Bell, potrebbe essere in opera anche un meccanismo deterministico della realtà a fare quello che fanno le simulazioni. Comunque un simile modello spiegherebbe anche senza introdurre variabili nascoste. Quello che da “fastidio” è una sorta di deliberata rinuncia a cercare spiegazioni di come i quanti possano generare le probabilità frequentiate che osserviamo sperimentalmente.
@@AlfredoTifi Considera il seguente esempio. Una persona ti pone una domanda alla quale non hai mai riflettuto. Sei forzato a scegliere tra due risposte possibili. Ad esempio: sei a favore o contro il nucleare? Pur conoscendo alla perfezione lo stato della tua mente, in quel momento, è impossibile prevedere quale sarà la tua risposta, perché verrà attualizzata sul momento, sulla base delle fluttuazioni presenti nel contesto interrogativo in cui ti trovi. Ecco, una misura quantistica è la stessa cosa. Una misura classica è invece un contesto interrogativo dove conosci in anticipo la risposta alla domanda che ti viene posta. Ad esempio: Sei o non sei un fumatore?
Stai lavorando su un polo di trasferimento d'onda usi i gradini stai spostando le pedine come alice e bob 😅così mi trovi 😊un po' li sposti un po' devono essere assorbite, onde una destra fa mezzo giro una sinistra fa mezzo giro come trovi i zeri di carica di un mezzo detro sinistro se ai mezzo e 1 l'uno lo posso ruotare tipo mezzo con uno legato con meno meno 1 mezzo sinistro o inverso e se ai mezzo mezzo sinistro e mezzo mezzo destro non si legano i mezzi di due cariche di assorbimento dello stesso polo una decade 😊❤ o guardi con un occhio destro o uno sinistro poi ti sposti 😊 O stai usando la comprensione con divisione di 4 due a destra e due a sinistra con carica dispari le cariche con due poli li attiri con la carica di partenza che può ruotare in due poli di legame la la seconda divisione non si e caricata di due poli a un polo e un mezza onda di assorbento che respince il legame di tre mezzi d'onda devi invertire un mezzo per legare i due poli 😅(mi conffunnio) 😅
Caro professore, Lei non può essere non interessante... purtroppo ogni tanto mi perdo ma solo per mia ignoranza...e va anche bene perché mi obbliga approfondire tematiche...grazie!
@@autoricercaVostra risposta, caro Professore, per me dimostra ancora un volta, livello/grandezza del vostro pensiero... magari maglietta che aveva esiste in vendita? grazie, alla prossima
Alla fine non c’è bisogno di fare tutto il processo, basta fermarsi alla prima carica. Anche perché difficilmente non si aggregherebbero prima dell’otturatore
Il dettaglio di come funziona l’otturatore è poco importante, ma è molto più suggestivo ritrovare a sinistra o a destra l’intera entità composita che entra nella macchina.
"Per definizione la quantistica è inspiegabile"... non credo che nel formalismo quantistico sia presente una tale definizione, o allora me la sono persa. Mai abbassare le braccia, la nostra comprensione del mondo evolve. Questo modello semplice, che presento, non ha la pretesa di spiegare tutta la fisica quantistica, ma sicuramente permette di sviluppare delle intuizioni.
@@autoricerca è vero mi sono espresso male volevo solo esasperare la complessità a cui siamo di fronte e giustamente fai bene a fare ipotesi perche molte scoperte avvengono per caso e intuizioni.
Posso dire senza ombra di dubbio ( e quindi ricado nella fisica classica) che questa lezione è FANTASTICA!!!!
Sei davvero molto gentile.
splendida spiegazione, preferisco di gran lunga il suo ed altri (pochi) canali dove non si fa semplice e banale divulgazione ad uso social, bensì si va a fondo delle questioni utilizzando tutta la matematica necessaria del caso. La fisica è complicata e non deve essere necessariamente alla portata di tutti, trovo stupida e fastidiosa la recente moda di fare fisica "divertente", fisica che "piace" a tutti e così via; la fisica non è instagram, like e social, la fisica è impegno, studio e matematica avanzata. Complimenti ancora!
Sei molto gentile, grazie per questo cortese commento. Mi fa molto piacere.
Brillante !!! io ero arrivato più o meno alle stesse conclusioni studiando gli "alianti" negli automi cellulari mono e bi-dimensionali. Grazie !
Grazie per l’apprezzamento!!!
La disponibilità a seguirla è esclusivamente merito del suo modo di spiegare cose complesse.
La seguo da molto tempo sempre in veste di chi trova interesse sulla fisica Quantistica e le relative idee e sperimentazioni.
Però il tutto richiede rispetto nei confronti di chi spiega argomenti impegnativi.
E riascoltare la lezione per me è importante per focalizzare tanti passaggi importanti.
Ringrazio per il gentilissimo apprezzamento.
la sua dimostrazione è un autentico capolavoro, chiara e divertente.👏
Grazie davvero per il cortese apprezzamento
un bel video pesante da spacca cervello !!! fra un mesetto spero di capire tutto !!!
Non ci ho capito nulla ma è affascinante ascoltarlo
Grazie per il suo lavoro, Professore.
Avendola seguita negli anni su questi temi, mi è sembrato abbastanza agevole riuscire ad interpretare le entità quantistiche come messaggeri concettuali.
Le stesse entità , dotate a quanto pare di un software intelligente, esprimono configurazioni a caratteristiche complesse e, cosa fondamentale, opportune.
Il fine tuning domina la scena.
Non c'è fine tuning nell'interpretazione concettualistica. Una realtà pancognitivista non richiede un fine tuning iniziale, non necessariamente se non altro. Un saluto.
@@autoricerca Grazie della risposta
Mi spiego meglio con Platone
Il mondo delle idee e’ perfetto
Il problema è l’attualizzazione nella materia.
Buona serata professore ❤
Buona serata!
Come sempre una visione geniale dell' universo. Mi chiedevo se sipuo' fare il ragionamento inverso, dimostrare che per entita macroscopiche le probabilita' quantistiche non possono vakete. Una sorta di unificazione di fisica quantistica e classica in base all' interpretazione concettualistica insomma
Grazie per l'apprezzamento. Sono gli esperimenti (i loro protocolli) che determinano la struttura delle probabilità, non il fatto che l'entità misurata sia microscopica o macroscopica...
Buongiorno Professore, grazie, lezione affascinante! Una domanda: come va intesa questa macchina? E' "solo" un esperimento mentale? Oppure è realmente realizzabile? Grazie
In linea di principio potrebbe essere realizzata, ma non è importante farlo. Il suo interesse risiede nell'offrirci delle intuizioni sui processi quantistici (in questo caso, un processo di scattering). La "macchina di spin" di Aerts, ad esempio, ha permesso lo sviluppo di un formalismo quantistico generalizzato estremamente interessante.
Video molto interessante. Argomento complesso ma reso alla grande, come sempre. Un unico passaggio non mi è del tutto chiaro. Perché la seconda sfera (o più in generale quelle successive alla prima) non riuscirà mai ad equilibrare la prima? Lei ha parlato di momento torcente insufficiente; ma questo si verifica a causa dell'attrito che si avrebbe sul perno, oppure prescinde da esso e si verificherebbe anche in una situazione ideale senza attrito ? E se sì, come "dovrebbe essere" la seconda sferetta per avere possibilità di riequilibrare il tutto, le basterebbe avere una massa e/o una carica maggiore della prima (oltre naturalmente la carica inversa) ? Grazie mille
Grazie per l'apprezzamento. La seconda sfera, se di carica opposta alla prima, esplorerà solo una piccola distanza del binario dell'altalena, poiché è già inclinata nella direzione opposta al suo moto iniziale; quindi, a meno che non sia in effetti di massa superiore alla prima, non riuscirà ad esercitare un momento di forze superiore a quello esercitato dalla prima.
@@autoricerca Ok ora ho capito, è per via del fatto che per gravità la prima sfera ha avuto il tempo di scivolare via nell'estremità destra, per cui quando cadrà la seconda, la prima avrà un braccio di leva maggiore. Ora mi è chiaro. Grazie ancora :)
Perchè è stato attribuito al modulo quadro della funzione d'onda il significato di densità di probabilità?
Lo si deduce dalla più generale regola di Born quantistica.
Buongiorno, non sono molto convinto al punto del video (23:30) che il momento di forza esercitato dalla sfera di sinistra non sarà sufficiente rispetto quello esercitato dalla sfera di destra. Infatti ciò che afferma è certamente vero se la sfera di sinistra fosse appoggiata in modo tale da avere velocità nulla per cui la sua forza peso sarebbe l'unica forza che determinerebbe il momento di forza il quale sarebbe certamente inferiore a quello generato dalla identica sfera di destra nel suo stato di quiete. Poiché invece la sfera di sinistra giunge da una certa altezza, questa impatta sulla guida a pendolo con un certo carico dinamico il quale si aggiunge al normale peso per cui potrebbe verificarsi che tale carico dinamico maggiore del peso stesso della sfera compensi o superi il minor braccio del momento che quindi provochi l'effetto contrario, cioè lo spostamento della sfera destra verso sinistra. Quindi non posso concordare con lei sull'esito di cosa accade dopo dell'impatto della sfera sinistra, dipende dall'altezza di caduta e dalla lunghezza dei bracci. Buona serata
c'ho pensato anch'io, ma in realtà, l'obiezione può essere superata a patto di una leggera modifica della macchina: infatti, nulla impedisce di riempire il fondo della macchina con un fluido smorzatore che attutisca la caduta delle sfere sull'altalena.
Molto interessante perché fornisce un criterio per interpretare il mondo: 1. esistono i quanti, ciò non va dimostrato, ma è scoperto. Semmai occorre dimostrare perché a volte l’apparenza classica sembra essere continua. Da chimico ci sono abituato. 2. I quanti non sono particelle: smettiamo di pensarle come tali, come “oggetti”. Qui ci sono meno abituato, ma se mi vien detto che sono eccitazioni di campo quantistico posso ben capire che queste eccitazioni, in particolare nelle interazioni, possono scomporsi e ricomporsi mutate in qualche dimensione. 3. Le leggi probabilistiche diventano spiegabili e non devono più essere postulate come ai tempi di Born. Queste intuizioni non risolvono però un mio dubbio, dovuto certamente alla mia incompetenza: ma questa visione è diversa (per Bell) da una sorta di teoria alle variabili nascoste?
Solitamente le variabili nascoste vengono associate allo stato del sistema. Cioè, se conoscessimo quelle variabili, sapremmo predire con certezza l'esito di ogni esperimento. Nel caso descritto nel video, e nell'approccio del gruppo di Bruxelles, le variabili nascoste sono associate alle "interazioni nascoste" tra l'entità misurata e l'ente misuratore, che vengono attualizzate di volta in volta come in un processo di "rottura di simmetria". Questa tipologia di variabili nascoste non sono contemplate dal teorema di Bell, per questo sono in grado di violare le famose diseguaglianze, come ho spiegato in altri video.
@@autoricerca ottimo: quindi si può fare a meno del concetto di stato come indipendente da qualsiasi tipo di interazione.
@@alfredotifi759 Non esattamente, lo 'stato' definisce le proprietà attuali (e potenziali) di un'entità fisica, in un dato momento, definibile a prescindere dal contesto di misura. Quando si esegue una misura, lo stato, anche se conosciuto in modo completo, non permette di predire con certezza il suo esito, perché il processo stesso di misura implicherebbe l'attualizzazione di una "interazione di misura", selezionata in modo non predeterminato da un insieme di interazioni di misura potenziali ("nascoste"), e questo processo di attualizzazione è contestuale, avviene nel momento stesso in cui la misura viene eseguita.
@@autoricerca ma tutte le interazioni sono contestuali, siano chiamate misure o meno. Allora se lo stato del sistema, che include parametri potenziali (attualizzabili in potenza), cambia in seguito a interazioni, diventa problematico esprimere le leggi della fisica sulla base delle misure. Per cui si ricorre a leggi probabilistiche, che sono accessibili sperimentalmente solo con logica frequentistica. Perdendo quindi le dinamiche contestuali specifiche della singola interazione. Le “macchine” simulano leggi probabilistiche tramite situazioni di caos deterministico. Ciò che mi intriga è che come possa funzionare la simulazione, se non c’è violazione delle formule di Bell, potrebbe essere in opera anche un meccanismo deterministico della realtà a fare quello che fanno le simulazioni. Comunque un simile modello spiegherebbe anche senza introdurre variabili nascoste. Quello che da “fastidio” è una sorta di deliberata rinuncia a cercare spiegazioni di come i quanti possano generare le probabilità frequentiate che osserviamo sperimentalmente.
@@AlfredoTifi Considera il seguente esempio. Una persona ti pone una domanda alla quale non hai mai riflettuto. Sei forzato a scegliere tra due risposte possibili. Ad esempio: sei a favore o contro il nucleare? Pur conoscendo alla perfezione lo stato della tua mente, in quel momento, è impossibile prevedere quale sarà la tua risposta, perché verrà attualizzata sul momento, sulla base delle fluttuazioni presenti nel contesto interrogativo in cui ti trovi. Ecco, una misura quantistica è la stessa cosa. Una misura classica è invece un contesto interrogativo dove conosci in anticipo la risposta alla domanda che ti viene posta. Ad esempio: Sei o non sei un fumatore?
Bellissimo.
Stai lavorando su un polo di trasferimento d'onda usi i gradini stai spostando le pedine come alice e bob 😅così mi trovi 😊un po' li sposti un po' devono essere assorbite, onde una destra fa mezzo giro una sinistra fa mezzo giro come trovi i zeri di carica di un mezzo detro sinistro se ai mezzo e 1 l'uno lo posso ruotare tipo mezzo con uno legato con meno meno 1 mezzo sinistro o inverso e se ai mezzo mezzo sinistro e mezzo mezzo destro non si legano i mezzi di due cariche di assorbimento dello stesso polo una decade 😊❤ o guardi con un occhio destro o uno sinistro poi ti sposti 😊
O stai usando la comprensione con divisione di 4 due a destra e due a sinistra con carica dispari le cariche con due poli li attiri con la carica di partenza che può ruotare in due poli di legame la la seconda divisione non si e caricata di due poli a un polo e un mezza onda di assorbento che respince il legame di tre mezzi d'onda devi invertire un mezzo per legare i due poli 😅(mi conffunnio) 😅
Caro professore, Lei non può essere non interessante... purtroppo ogni tanto mi perdo ma solo per mia ignoranza...e va anche bene perché mi obbliga approfondire tematiche...grazie!
Ogni tanto mi perdo anch'io 😅
@@autoricercaVostra risposta, caro Professore, per me dimostra ancora un volta, livello/grandezza del vostro pensiero... magari maglietta che aveva esiste in vendita? grazie, alla prossima
Alla fine non c’è bisogno di fare tutto il processo, basta fermarsi alla prima carica. Anche perché difficilmente non si aggregherebbero prima dell’otturatore
Il dettaglio di come funziona l’otturatore è poco importante, ma è molto più suggestivo ritrovare a sinistra o a destra l’intera entità composita che entra nella macchina.
UTOPISTICO!!!!!!! Per definizione la quantistica è inspiegabile e tutti i tentativi di spiegarli senza capirne le leggi che li governano è utopistico.
"Per definizione la quantistica è inspiegabile"... non credo che nel formalismo quantistico sia presente una tale definizione, o allora me la sono persa. Mai abbassare le braccia, la nostra comprensione del mondo evolve. Questo modello semplice, che presento, non ha la pretesa di spiegare tutta la fisica quantistica, ma sicuramente permette di sviluppare delle intuizioni.
@@autoricerca è vero mi sono espresso male volevo solo esasperare la complessità a cui siamo di fronte e giustamente fai bene a fare ipotesi perche molte scoperte avvengono per caso e intuizioni.