Darwin's Journey ha tutte le carte in regola per piacerci: eppure non ci diverte come dovrebbe. Voi cosa ne pensate? Vi sono mai capitate le sensazioni che descriviamo nel video? Se volete acquistare il gioco, usate questo link così da aiutare il nostro progetto critico: www.dungeondice.it/24799-darwin-s-journey.html?dda=884FC58E5
Bravo Mosé. Al di là del fatto di essere o non essere d'accordo con te apprezzo tantissimo la tua capacità comunicativa e il tuo livello di approfondimento! Grazie
@@Lamascherariposta ciao, per qualche motivo questo gioco sta riattirando la mia attenzione, ma memore della tua analisi, sono andato un attimo a rivederla. volevo chiederti, visto che sembra un grosso problema il fatto di dover pagare penale il posizionamento su slot già occupato (alla maniera di lorenzo il magnifico), hai provato a togliere la penalità come house rule ? se si, il gioco "migliora" ? sono in effetti un po un fan del patching casalingo.
Ciao Mosè. Ho trovato questa recensione particolarmente interessante. Ho giocato questo gioco moltissime volte (sempre in 2 giocatori), testando sia la versione base che le varie espansioni. Anche io mi sono ritrovato a perdere molte volte, spesso, sebbene non sempre, con distacchi di punti significativi. Penso anche io che ciò sia legato ad una preponderante componente strategica e di cascate di combo difficilmente controllabili (questo si sente in maniera ancora più forte nell'espansione Fireland, con l'introduzione di più tracciati e delle carte avventura). Concordo anche sul fatto che si tratti di una scelta ben precisa di design e che il gusto e la sensibilità del giocatore abbiano un ruolo decisivo nel definire il tipo di accoglimento di queste dinamiche. Nel mio caso, ad esempio, nonostante le numerose sconfitte, sento in generale di tollerare bene questo aspetto e ritengo il gioco estremamente stimolante verso la capacità di organizzarsi alla partita successiva nell'essere sempre più concentrato, studiando come innescare combo e quindi avere maggiori possibilità di vittoria. Proprio per questo motivo si sta ritagliando un posto tra i miei giochi preferiti in assoluto.
@morenotroiano6858 Grazie per il tuo commento! Concordo con quel che scrivi: tutto dipende da ciò che si cerca e da quello che ci fa divertire. Gli appassionati di gioco da tavolo hanno un problema che è tipico di chi frequenta i nuovi linguaggi: pensare che esistano "giochi belli" e "giochi brutti" e che tutti debbano apprezzare i primi e schifare i secondi. È molto più complicato di così: il gioco da tavolo è una macro-categoria dentro cui ci sono miriadi di modalità espressive. Penso che per un comunicatore sia importante soprattutto far passare quali sono queste modalità: sarà poi il fruitore a decidere se fanno per lui o meno.
Ciao Mosè, video molto interessante, per un titolone, come dici tu, che molti attendevano. Tendo a fidarmi della tua analisi critica anche perchè sui giochi che abbiamo provato entrambi, condivido i tuoi giudizi (Wingspan e 7 Wonders Duel sono dei capolavori). Non mi piace tendenzialmente un gioco che può farti vincere già dall'inizio con qualche mossa ben studiata, anzi preferisco la meccanica esattamente opposta. Vista la tua analisi, mi orienterò sicuramente più su altri giochi degli autori come Newton o Marco Polo I (se lo trovo da qualche parte). Grazie anche per aver suddiviso il video in sezioni, così che ho potuto subito concentrarmi sulla tua analisi!
@andreafranco8930 Grazie mille per il commento! Sì, questa volta mi sono ricordato la divisione in capitoli! :-D Questo gioco è stato molto apprezzato, ti conviene cercare qualche altro parere oltre al mio prima di accantonarlo del tutto!
Ottima analisi del gioco e recensione :) Sei sempre molto preso da quello che esponi a video che alla fine avevi tutti i capelli scompigliati :D bellissimo!
Trovo limitato fare una recensione basata su partite fatte solo in 2 giocatori, per quante partite fatte (meno peggio di chi giudicata con solo una partita alle spalle). E' sicuramente un gioco di combo, o meglio, di riuscire a spremere le poche azioni a disposizione per avere i migliori risultati. La mappa va letta perchè da lì capisci cosa conviene fare. In 2 giocatori soldi più scarsi ma presenti negli spazi viaggio/esplorazione. Alea presente nel refill delle lacche, volendo fare una critica, però son quelle ad inizio round per tutti. Un gioco corposo che non consiglierei a tutti, così come Tiletum e Woodcraft
@TheSt3va Mi pare di dire chiaramente che ho giocato solo in 2, così da permettere a tutti di contestualizzare il mio giudizio. Magari in futuro cercherò di mettere la cosa ancora più in evidenza.
Sì, non ho detto che non era chiaro. Dico che fare una recensione basata sull'esperienza fatta solo in 2 giocatori, su un gioco da 2 a 4 (i solitari non li considero), non da modo al recensore di fare un'analisi completa (positiva o negativa non importa). Faccio un controesempio: se uno fa la recensione di Grand Austria Hotel, avendolo giocato solo in 2, mi dirà che è bello e veloce (forse), ma non avendolo provato in 4 con il noto problema di downtime che si crea alle prime partite (che però basta a far cadere l'appeal del gioco ad alcuni) si rischia di dare un'informazione parziale e potenzialmente sviare chi guarda (nel bene o nel male). Non so se sono stato chiaro. Poi chiaro, se non hai modo di provarlo in tutte le configurazioni, o se cmq non ti interessa ai fini di farci l'analisi, nessun problema. C è chi fa recensioni scritte o filmate con 1-2 partite, magari pure con le regole sbagliate (non il tuo caso).
@@Lamascherariposta per carità, sei stato onesto nel ripeterlo però la maggior parte delle cose che dici in 3 o 4 non esistono proprio. io finora sempre fatte partite tese vinte per una manciata di punti, per un'azione particolarmente riuscita nel finale, con possibilità strategiche ben diverse (una volta con la nave all'arrivo, una volta con la nave mai mossa e tanti libri, una volta con tante lacche e due lavoratori "laureati" d'oro ma zero libri, etc etc)
Non me ne sono mai avvicinato perché non mi interessa il tema, ma non sei il primo a propormelo come gioco che potrebbe interessarmi. Prima o poi lo proverò!
Adoro il tuo modo di comunicare 😀 Grazie per l'accorata recensione e ... complimenti per l'abnegazione verso i tuoi gusti enologici, spero che adesso tu abbia imparato ad apprezzare il buon vino! A parte scherzi, l'umiltà che dimostri nel restare curioso verso ciò che non comprendi è la chiave del tuo successo. Anche al tavolo da gioco!
@Dr.Houserules Grazie mille per il commento, apprezzo davvero molto quel che hai scritto! E sono nel mio piccolo orgoglioso di portare avanti una comunicazione che si mantiene aperta al nuovo.
Ciao Mosè Ho comprato il gioco la settimana scorsa e fino a d'ora ho fatto solo due partite in due giocatori, in entrambe ho vinto, la prima 123 a 65 punti mentre la seconda 184 a 140 punti. Con questo volevo dirti che il secondo giocatore già alla seconda partita è migliorato tantissimo nonostante non prediliga i giochi german; io magari essendo più abituato ad ottimizzare le mosse dei lavoratori e pianificare i turni a venire ho fatto risultati migliori. Sarà che venendo da giochi come Lorenzo il magnifico, shogun no katana che ti basta prendere e muovere la katana sbagliata e ti vedi bloccata tutta la fucina. Questo titolo mi è piaciuto molto mi sento più a mio agio e non mi fa sentire la pressione come negli altri titoli prima citati dove se fai due o tre mosse sbagliate comprometti tutta la partita. Quindi forza e coraggio Mosè un giocatore del tuo calibro questo gioco se lo mangerà vivo è solo questione di entrare bene nel flusso di gioco e vedrai che ti darà grande soddisfazioni.
Ciao Mosè! Grazie per l analisi. Nn ho ancora provato il gioco, ma dalle regole e da quel che ho visto in giro me lo aspetto proprio come l hai descritto. Hai provato Barrage? La sensazione é simile? Vedi delle analogie? Quali differenze?
@lh1776 Grazie a te per il commento! Non ho mai giocato Barrage e me ne sono tenuto lontano principalmente per il suo essere così rigoroso e spietato: in quel caso però aveva un peso notevole per me anche il fatto che lo ritenevo un gioco proprio brutto da guardare. Questo aveva un suo fascino estetico e tematico che mi ha convinto a provarlo.
Secondo me fai bene a dargli altre opportunità. Te lo dice uno che fino ad ora ha quasi sempre perso come nel tuo caso, sia in 2 che in 4 giocatori (praticamente sono due giochi diversi e paradossalmente in 2 è molto più stretto per i motivi che citavi anche tu) ma mi sono sempre divertito e devo dire che mi lascia sempre la voglia di migliorarmi e studiare di più altre strategie vincenti. Di fatto le combo, quando innescate, danno moltissima soddisfazione, per il momento mi sta divertendo tanto. Tra l'altro mi è capitato più volte di vedere vincitori i giocatori alla prima partita per cui non vedo neanche questa grandissima difficoltà nel recuperare l'esperienza (anche se alla fine io stesso ci ho fatto ancora poche partite) però c'è anche da dire che ogni partita è nettamente diversa dall'altra per via della grandissima variabilità (altra cosa secondo me promossa di questo gioco)
@DanieleDAusilioOfficial Grazie per il commento! Continuerò a giocarlo senz'altro. Sono curioso di vedere se spunteranno house rule per renderlo meno soffocante in 2. Quanto alla variabilità, mi spiace solo che le azioni speciali siano alla fine così situazionali: nelle mie partite le abbiamo usate davvero raramente (il più delle volte proprio mai).
Ciao Mosè. Ho apprezzato molto la tua recensione, molto chiara in cui esprimi molto bene le tue idee. Detto ciò, non so se le condivido. Ho provato il gioco in 4 (una sola partita al momento) ed in parte è successo quello che dici. Il giocatore che ha vinto (l’unico che ci aveva già giocato) lo ha fatto con molto vantaggio su di me. Io secondo ho fatto tantissimi punti più degli altri due. Probabilmente perché avevo già letto che bisogna per forza puntare sulle combo e quindi mi ero già preparato a ragionare in questo modo. Mi sono però accorto che abbiamo commesso un errore al setup del museo, usando quello da 3 giocatori della figura del manuale. Questo ha comportato che è stato molto più facile riempirlo, con meno monete e più avanzamenti sul tracciato dell’evoluzione amplificando moltissimo i divari. Senza di quello, probabilmente sarei arrivato molto vicino al giocatore “esperto” e gli altri avrebbero fatto molto meglio. In pratica mi sono divertito molto perché il gioco ha meccanismi quasi perfetti e già la prima volta sono riuscito a capirli e sfruttarli abbastanza. Mi sono sfuggite alcune cose, ma è normale la prima volta. Certo, un neofita di giochi da tavolo verrà massacrato per diverse partite e quindi non gli piacerà mai.
@stefanocandi6376 Grazie per i complimenti! Aspetto un tuo feedback dopo qualche partita con tutte le regole corrette. Mi sento però di obiettare alla tua ultima affermazione: dici che un neofita verrà massacrato per diverse partite. Ma qui secondo me stai confondendo la contrapposizione tra giocatore neofita o esperto e giocatore abile o meno abile. In altre parole: essere un giocatore assiduo non vuol dire necessariamente essere un giocatore difficile da battere. Non tutti i giocatori si accostano all'hobby con intenti agonistici: molti non sono interessati a vincere a tutti i costi, ma solo a godersi l'esperienza.
Ottimo video come sempre. Detto questo, non sono per niente d'accordo.... Ho giocato parecchie partite sia in solitario sia in 3/4 giocatori e non ho mai avuto questa sensazione. Probabilmente giocando in due e perdendo sempre (scherzo 😂) non riesci a recuperare...Io invece ho avuto la tua sensazione proprio con Marco Polo, visto che l'hai citato.
ma anche se sei neofita e vieni massacrato, il gioco non è stretto e ti permette di fare moltissime cose. magari arrivi ultimo a milioni di punti di distanza, ma se puoi fare e fai tantissime cose divertenti e incrociate ti sei divertito lo stesso.
Sono contento di aver ascoltato questa recensione. Perché esprimi delle perplessità che in qualche modo ho riscontrato anch’io. Innanzitutto, mi ha dato sin da subito l’impressione di un minestrone di cose già viste, una specie di incrocio tra Marco Polo e Barrage. Poi, l’ho trovato estremamente confusionario a livello di tabellone e a livello di grafica. E come dici tu, non mi dà tutta questa voglia di giocare. Devo riconoscere che lo sto imparando solamente adesso, ma già dal setup mi ha un po’ infastidito. Quando invece mi sono approcciato a Barrage, ad esempio, mi sono subito reso conto che si trattava di un giaccone, e mi ha subito trasmesso il desiderio di cimentarmi con altri giocatori. Analogamente, mi era piaciuto molto sin da subito Tiletum, che ha delle similitudini con DJ. Nel caso di Darwin’s Journey, invece, questa voglia e questo desiderio vengono subito meno.
@TheSimmon72 Grazie mille per il tuo commento! L'entusiasmo unanime dietro per Darwin's Journey è anche secondo me decisamente esagerato. Mi sono chiesto a lungo il motivo di questa venerazione verso un gioco in fondo così poco innovativo e così rigido nella struttura: può aver avuto un ruolo anche il lunghissimo percorso produttivo, che ha aumentato enormemente l'attesa e quindi anche l'eccitazione nel momento in cui il gioco è finalmente arrivato nelle mani degli appassionati.
Ciao Mosè, ottima analisi come sempre.. Finalmente sono riuscito a provarlo anch'io qualche giorno fa.. Devo dire che verso metà partita ho avuto la sensazione di cui parli nel video. Il gioco è un bel gioco, molto simile a Newton, però effettivamente quella sensazione di frustrazione che si prova nel guardare altri fare combo a raffica ed io in continuazione sperare di trovare 2 monete per fare la mia azione. Inoltre sui diversi tracciati se ti ritrovi indietro a volte fai fatica anche a recuperare perché molte cose sono state scoperte dagli altri, quindi hai la sensazione continua di dover seguire un traguardo che continua a spostarsi.. La voglia di rigiocarlo c'è l'ho, giustamente non posso ritenermi bravo dopo una sola partita, ma devo dire che mi sono rivisto nella tua analisi. P.S. in 4 è improponibile.. Tra setup e spiegazione è un parto gemellare..
@evilenko88 Grazie per il commento! Sono contento di vedere che non sono l'unico: il plauso generalizzato verso questo gioco un po' mi preoccupava. Secondo me col tempo sempre più persone 'vedranno' le sue parti più problematiche con maggior chiarezza.
Ciao Mosè, come procede con la terapia d'urto con questo gioco? L'ho provato anche io, partita a 4 giocatori, ed ho avuto le tue stesse sensazioni, già dopo le prime due, tre mosse ero certo di non riuscire più a recuperare con un senso di frustrazione molto accentuato. Ci sono alcune meccaniche piacevoli, come le ceralacche per specializzare i lavoratori, mentre ho trovato il percorso della nave abbastanza inutile: devi sprecare un lavoratore per poter muovere la tua nave solo per non ricevere i punti negativi della Beegle? Pensa che chi ha vinto la partita (e che l'ha giocato un paio di volte) la sua nave non l'ha mai mossa, ha solo esplorato la prima isola con il suo esploratore e poi si è concentrato sulle tessere bonus. E nonostante abbia giocato un po' a caso, non sono arrivato ultimo! Lascerò decantare la delusione, lo riproverò fra qualche mese sperando di poter cambiare la mia opinione. Un saluto!
@Fabokun Grazie per il commento, sono felice di non essere l’unico! Per questo gioco c’è un consenso generalizzato che francamente mi spiego poco (un po’ come con Baldur’s Gate III). Non lo gioco da un po’, ma lo tengo perché voglio almeno provare tutte le espansioni.
e con una sola partita pensi di aver compreso un gioco? impossibile vincere senza muovere la nave, chiaramente sapeva solo giocare un po' meglio di voi ma avrebbe vinto anche puntando solo sulla nave. pensa che io su 4 partite, 2 volte ero ultimissimo alla fine del secondo round per poi vincere la partita anche con distacco...
Molto interessante e molto chiaro, come sempre, Mosè. Grazie della tua analisi. Non ho ancora provato il gioco, dai gameplay al tempo della campagna kickstarter mi era sembrato molto intricato, pieno di tracciati/bonus interconnessi e un po' troppo stretto e "asfissiante" per i miei gusti. La tua analisi aggiunge ulteriori elementi di riflessione...
Esperienza personale a questo gioco (a cui ho fatto ancora poche partite): prima partita fatta in 4 con una persona che aveva già giocato e le altre alla prima partita. Fin fal primo turno si era vista una partita da parte dell'"esperto" di futt'altro tipo rispetto alla nostra. Lui era 2 turni avanti con lo svuotamento della plancia perosale e con la specializzazione. Lamentava inoltre del fstto di raggiungere troppo prrsto il 'climax' e che poii per lui ci fossero solo mosse peogrammate 'obbligstorie'. Vince di quaai 120 punti su di me che aerivo secondo. Sorpreso che si possa fare cosi tanto (oltrettutto uscendo dal tracciaro del gioco), non vedo l'ora di riprovsrko. Arriva la mia copia e faccio 2 solifari. Seconsa partfta in multiplayer: io e un altro alla seconda partita e un terzo giocatore alla prima. Qui non si nota chi stia vincendo dal primo turno ma riesco a peendee un po' di distanza dal terzo turno. Finisco sopra di 40 punti a fatica sul secondo (il giocatore alla prima partita) . Capisco che certe sensaioni al tavolo possano non piacere, ma a me per ora invoglia a provare le diverse combinazioni cercnado di addattarmi alls partita, piu che di turno in turno (anche se devo dire che nella partia in cui ho vinto non ho porgrammato cosi tanto da un turno all'altro) Bella discussione e analisi Mosè. È sempre bello discutere sui giochi in maniera costruttiva.
@fabiopanizza886 Grazie per aver condiviso la tua esperienza! Soprattutto perché hai ben descritto un altro problema dei giochi così rigorosi e spietati: se vuoi vincere, devi fare mosse programmate e obbligatorie. Io preferisco che ci sia un qualche guizzo di imprevedibilità.
Concordo il tuo pensiero; a prescindere dal fatto che il gioco non mi ha mai attratto ne esteticamente, ne per questa possibilità di fare "troppe combo" (troppa entropia mi disturba), quando un gioco termina con una vittoria schiacciante non lo trovo divertente, ne da vincitore ne da perdente. Lo sarà forse per i giocatori dell'estremismo deterministico dove il tutto sta nel dimostrare quanto lo si ha lungo (il tracciato punteggio), ma personalmente sono più per un gioco che termina con pochi punti di scarto, che lascia una bruciante voglia di rivalsa per quella poca differenza, e dove anche chi ha poca esperienza con la mossa giusta (o la fortuna giusta) riesce a strappare la vittoria al campione di turno. Se non essere esperto nel gioco mi condanna a perdere di 50 punti, allora l'esperto del gioco che mi invita a giocare può anche dedicarsi alla versione solitaria che io faccio altro per divertirmi 😀 Alla fine se devo studiare, fondermi i neuroni nella concentrazione o allenarmi per poter giocare a qualcosa con vaga speranza di fare una buona partita contro il mio avversario, allora vado direttamente sul gioco deterministico per eccellenza della storia: gli scacchi.
@@Lamascherariposta Si ovviamente, una difficolta iniziale dettata dall'esperienza sul titolo ci può anche stare, ma deve essere una questione di due o tre partite massimo per poi poterlo padroneggiare abbastanza da non essere seppellito quando si perde; tantomeno deve essere una caratteristica del gioco che di sua natura spinge un giocatore annientando gli altri, a prescindere dalla loro esperienza. Certo alla fine sta tutto nel concetto che diamo alla parola "gioco".
@francescospagnolo Molto meglio Newton: soprattutto perché le sue combo sono più controllate e perché non mi dà mai la sensazione di essere irrimediabilmente fuori gioco dopo aver sbagliato una singola mossa.
@@Lamascherariposta tra l'altro ha un costo decisamente più abbordabile e, dicono, una modalità solitario molto divertente. Newton è spesso in offerta, ora vedo.
Non ho provato il gioco, anche se, proprio come te, anch'io apprezzo molto i suoi autori per cui ero abbastanza certo che fosse la mia cup of tea. Non ho finanziato la campagna a suo tempo perché mi sembrava fosse un'iterazione che poco si spostava dal percorso di design dei suoi autori e mi dava un po' una sensazione di vecchio. In ogni caso, mi piacerebbe sapere come collochi questo gioco e i suoi difetti in relazione a Barrage, che è dello stesso Luciani e che è notoriamente stretto, punitivo, interattivo, e che fra l'altro condivide con darwin's journey gli obbiettivi da rincorrere a fine round.
@CristianStenico Come ho già risposto a un altro utente, non ho mai giocato a Barrage. Mi ha tenuto lontano il suo aspetto, che giudico veramente poco piacevole, ma anche la fama della sua spietatezza. Nel caso di Darwin's Journey il tema e l'estetica erano decisamente nelle mie corde, ma non sono in grado di fare un confronto con Barrage.
Condivido buona parte delle tue perplessità, probabilmente avevo aspettative troppo alte a causa dell hype che ha accompagnato il suo arrivo nelle case dei backers. A me il gioco tuttavia è parso troppo lineare per i miei gusti, le combo che puoi ottenere sono molto soddisfacenti ma sono poche in relazione al numero di turni effettivi, è un gioco CON combo ma non DI combo, pertanto chi riesce a concatenarle meglio può trovarsi in netto vantaggio, a differenza di altri titoli in cui tutti potenzialmente possono farsi il proprio "motore di combo". Inoltre, sempre per me, è un gioco da 4 giocatori secchi, in 2 e 3 risulta più stretto e si arranca di più c è da pagare per fare qualsiasi azione. La meccanica della Beagle inoltre non mi è piaciuta particolarmente, è molto meno snervante del tracciato del Re presente in Tiletum, ma giocarci sopra è abbastanza necessario per non farsi mangiare i punti degli obiettivi della tratta, e non lo trovo particolarmente divertente. A me il gioco è piaciuto, lo continuerò a giocare sempre con piacere quando i miei amici me lo proporranno, ma non lo comprerò, non lo ritengo “necessario" per la mia collezione, e meno male che almeno qualcosina risparmio 😂
@Sinistro82 Grazie per il tuo commento, che mi aiuta a focalizzare meglio quel che dico nel video. Il problema non è il sistema di combo in sé, quanto il fatto che le combo non sono così comuni: quindi chi le fa acquista un vantaggio immediato e tangibile sugli altri, vantaggio che spesso è difficile da recuperare.
@@Lamascherariposta si, padroneggiando il gioco ognuno può farsi i suoi 2/3 turni di combo, ma chi prima arriva meglio alloggia: sei il primo a fare la tua combo mettendo il lavoratore x nel posto y? Bene, il secondo già dovrà pagare 2 monete se è interessato allo stesso spazio azione e via dicendo, perdendo, nel migliore dei casi, 1 turno, che in un gioco di ottimizzazione non è poco. Comunque il gioco non è strettissimo, ma un po' questa meccanica di pagare per utilizzare spazi azione già occupati, vista già in altri giochi,è un altra meccanica che non mi fa particolarmente impazzire, si crea un po' una "corsa a occupare prima il posto", non è così fondamentale/necessario come nel precedentemente citato tiletum, però resta comunque un requisito importante. Insomma, nell insieme il gioco è fatto bene, ma non mi viene da gridare tutto questo “al capolavoro". Poi anche sulla variabilità, almeno del contenuto retail, avrei da ridire qualcosina...è vero che cambiano tante cose, ma sono "settoriali" e, del più, neanche te ne accorgi in una partita. Insomma, probabilmente il gioco mi sarebbe piaciuto di più, molto di più, senza essere obbligato a perdere turni per ottenere monete solo per andare in spazi già occupati, di cose da fare ce ne sono tante, invece, a parer mio, sei obbligato a massimizzare prevalentemente 1/2 aspetti del gioco ad ogni partita curandoti il giusto del resto.
@@Sinistro82 Verissimo: il diario con le azioni speciali il più delle volte non viene neanche toccato. Quindi questa varietà è più supposta che reale: e poi in ogni caso a cosa serve tanta variabilità se poi la struttura del gioco è così rigida? In tutta sincerità, neanche io capisco perché tutti urlano al capolavoro: secondo me succede anche per via della snervante attesa. Ci piace dirci che è un capolavoro così abbiamo l'illusione di non aver aspettato per niente :-D
@@Lamascherariposta probabilmente l attesa ha contribuito molto a creare aspettativa sul titolo, senza contare che c è l effetto kickstarter: una volta investiti dei soldi in un progetto è difficile essere obiettivi sulla resa una volta arrivato. In genere questo accade per altre tipologie di titoli, prevalentemente American o giochi con produzioni stellari, a questo giro è capitato con Darwins Journey, pledgiato da tante persone della community. Poi come sempre si tratta di gusti, io tra i titoli provati recentemente mi sono divertito di più con Woodcraft e Viandanti a sud del Tigri (ottimi anche in 2) ed ho deciso di prendere questi piuttosto che Darwins Journey (che però mi è piaciuto) e Tiletum (che invece non mi è piaciuto per niente). Comunque sarà un titolo di cui si sentirà parlare per molto, sia per l hype in community sia perché è fatto bene, un po' come successo con Carnegie lo scorso anno
Ciao Mosè, aspettavo con curiosità il tuo parere su questo eccezionale titolo (ecco, così sai subito cosa ne penso!) e le tue riflessioni sono sempre occasione interessante di spunto e ragionamenti. Pur avendo capito benissimo cosa volevi dirci, nonché il tuo punto di vista, devo dire che le mie sensazioni sono agli antipodi. Proprio quelle che definisci criticità, per me sono pregi, mi riferisco ai combo a cascata e la strettezza che ritengo una sfida nella sfida. per quanto riguarda il "runaway leader" mi è capitato di perdere malamente le prime due partite, ma sapevo benissimo che avrei perso perché me le sono prese come occasioni di studio più che di competizione. Se ti accorgi di essere indietro, ci sono così tanti modi per fare punti, che ti devi proprio "impegnare" per restare a guardare il tuo avversario macinare obiettivi e combo a ripetizione. Forse è proprio questione di approccio che ti rende tanto o meno gradevole lo sviluppo, negativo o positivo che sia, della partita. Anche quando ho perso, mentre il mio avversario in un turno svolgeva 4 azioni, quelle sono state occasioni proprio per imparare da chi aveva tracciato correttamente un percorso vincente e migliorare di conseguenza. Dal solo tracciato dell'evoluzione si possono ottenere a fine partita 90 punti, come è capitato a me, il che la dice lunga sulla possibilità di recupero, anche se dopo i primi due turni ti vedi indietro.😉 Spero di essere stato esplicativo e aspetto di leggere cosa ne pensi🙂
@damianoraimondi5332 Grazie mille per il tuo commento! Capisco alla perfezione quel che stai dicendo. A distanziarci è forse il fatto che io non penso che lo studio connesso a un gioco da tavolo debba essere per forza così 'cattivo'. Non c'è nessunissimo problema nel perdere, neanche nel perdere 'male': ma l'impressione di essere in una spirale negativa a causa magari di un errore compiuto all'inizio secondo me non dovrebbe esserci.
Ciao Mosè! Aspettavo con ansia la tua recensione su questo gioco che mi stava incuriosendo! Volevo invece dirti che da neofita mi piacerebbe moltissimo un video in cui spieghi le varie caratteristiche dei giochi da tavolo e le varie “definizioni” perché spesso faccio fatica a capire le varie differenze 😅…una specie di “giochi da tavolo for dummies”😂😂
Ciao Mosè, riflessioni molto interessanti, devo dire che non avendolo mai giocato in due giocatori (solo in 3 o 4) condivido solo alcuni dei tuoi ragionamenti, vero che se hai già esperienza al gioco non puoi far divertire dei neofiti... o non giochi tu, oppure tu fai una azione e 10 combo e loro una sola mossa, per quanto riguarda i costi aggiuntivi per compiere azioni, penso che se si lavora sugli obiettivi si riesca bene a compensarli, uno non ti fa pagare più costi per le lacche, l'altro ti sconta una moneta a lavoratore. Però una cosa che mi manda in bestia di questo gioco ed è l'azione riconsegnare un esemplare al museo, non ha minimamente senso... consegni due volte lo stesso esemplare e ti fai una marea di avanzamenti libro, soprattutto se è l'ultimo della colonna... Trovo il gioco abbastanza tematizzato nelle dinamiche delle azioni, adoro lo studiare gli esemplari al museo per completare obiettivi... ma quella proprio non la concepisco!
@19Superfluo86 Grazie mille per il commento! Il museo in effetti ha un funzionamento un po' particolare. Io tra l'altro non amo molto i giochi dove c'è un tracciato dei punti 'secondario': avrei preferito se quel tracciato, anziché fare solo punti, desse qualche altro bonus aggiuntivo. Però senza far scattare combo eh! :-D
ma riconsegnare due volte lo stesso esemplare non si può fare a meno che non esca, e non è scontato, l'azione specifica che lo permetta. ma è uno spazio azione opzionale di 6 su 18 in un gioco con 30 spazi azione disponibili.
Ciao Mosè! Allora premetto che ho fatto solo una partita e domani farò la seconda quindi prendi il mio commento per quel che è. Altra premessa doverosa amo i giochi in cui devo studiare fin dalla prima posso che potrebbe risultare determinante perché in caso di vittoria avrei un appagamento infinito. Mi importa poco dello scarto di punti rispetto agli altri, a me importa l'aver giocato bene, che la strategia che ho pensato funziona e sono riuscito a modellarla in funzione degli imprevisti (gli altri). La prima partita sono riuscito ad individuare il punto di forza che mi avrebbe dato maggior vantaggio e ho girato tutto intorno a quello e ho vinto. Mi sono alzato dal tavolo con un'immensa voglia di rigiocarlo, amo troppo superare gli esami che il gioco mi propone, ho sempre amato i giochi di logica e matematici. Stesso feeling me l'ha dato laltro giorno Barrage, devi essere al limite del perfezionismo per vincere. Invece non mi è piaciuto per nulla Woodcraft, l'ho trovato troppo lungo e questo era veramente un solitario di gruppo praticamente e in 4 (seppure ho vinto) volevo terminare gia a tre quarti di partita. Concludo citato una frase dei game designer della Splotter: se il primo turno non fosse tanto importante quanto l'ultimo allora è inutile che ci sia!
@nicolomacellaro1460 Sarebbe interessante chiedere ai giocatori con cui hai giocato se si sono divertiti anche loro come ti sei divertito tu. Lo scopo di un gioco da tavolo dev'essere far divertire il gruppo: se uno si diverte e gli altri capiscono che stanno giocando solo per tirare la volata all'altro non è molto piacevole. Trovo poi curioso che affermi che un gioco deve farti "superare un esame": se un gioco mi dà questa sensazione per me è un aspetto negativo, non certo positivo. Ognuno ha la sua sensibilità ed è giusto così. A suo tempo stetti lontano da Barrage proprio perché avevo percepito questa sua caratteristica (oltre che per il fatto che lo trovo veramente brutto da guardare): Darwin's Journey mi riconferma nella mia posizione.
@@Lamascherariposta fortunatamente nella partita che ho fatto non abbiamo avuto questa sensazione di run away leader perché è stato tutto un po' in bilico fino al conteggio finale dove ho staccato il secondo di 30 punti. Confermo quindi che ci siamo divertiti perché poi ci siamo messi a parlare entusiasti delle possibilità del gioco e sul come avremmo potuto fare meglio (aspetto che questo secondo me è fondamentale in un gioco per metterlo nelle mie prime posizioni). Darwin's, come Barrage, va studiato fin dal set up perché si deve ottimizzare le esigue azioni che si hanno, sprecarne vuol dire avvantaggiare chi sta giocando meglio. In comune questi due giochi anno il tracciato nave (per DJ) e il tracciato produzione energia (per Barrage) che ti mettono nella condizione di pensare al futuro plasmando la tua strategia fin dalla prima mossa. Comunque ero stracurioso di questa analisi perché pensavo ti fosse piaciuto quanto è piaciuto a me perché sento che siamo molto simili nei gusti e nel modo di porci davanti il gioco. Mi ritrovo tantissimo nella tua parabola sul vino perché è come ho sempre ragionato io ed è esattamente quello che sto facendo (anche se ancora non riesco a gustarmi un rosso ma almeno riesco adesso ad apprezzare il bianco 🤣🤣). Grazie mille per questo tuo video perché comunque il rovescio della medaglia fa sempre bene per una giusta analisi critica :)
@nicolomacellaro1460 Grazie a te! Come scrivi anche tu penso che sia utile che ci sia chi esprime perplessità anche sui giochi più amati e apprezzati: la differenza di punti di vista può solo arricchire il dibattito tra appassionati. Continuerò a studiare il gioco e se lo riterrò necessario ne riparlerò.
A me il gioco piace molto. Anche se in due è "stretto", le combo che si riescono a fare mi divertono! Rispetto a Newton (gioco degli stessi autori con cui è molto imparentato per qualche dinamica) l'ho ingranato meglio.
@Fiondo1969 Easy: lo si dice apertamente nella propria analisi. E comunque se un gioco si presenta come giocabile in 2 giocatori deve funzionare bene anche in 2 giocatori.
Allora. Un elemento di una valutazione critica è la scalabilitá. Esistono giochi epici, bellissimi, che scalano male. Terra Mistica in 2 è assai largo. Throught the ages è un gioco da 2/3, in 4 diviene ingiocabile. Ark nova in 4 non si gioca e in 2 trova la sua miglior configurazione. Il fatto che questi giochi scalino male non li trasforma in brutti giochi. E visto che la scalabilita è una caratteristica importante da tenere in conto nel scegliere se comprare o no un gioco, il recensore, se vuole essere rigoroso, dovrebbe provarlo in tutte le sue configurazioni. Da Miss Meeple, al Meeple con la Camicia, al Puzzillo del sud, Agzaroth, lo Chef ludico eccetera, tutti sempre provano il gioco in tutte le loro configurazioni. Poi, che il gioco sia stretto e punitivo, a sua volta è una caratteristica. Ovvio che se non sei capace di far le combo perdi male. Ci sta che a te non piaccia, pero vedo troppa voglia di convincere che ciò che è un gusto personale debba considerarsi un difetto tout court. E anche qui mi pare che l'approccio non sia rigoroso. Opinione personale, ovviamente.
È difficile rispettare l'opinione di un critico anche se diversa dalla nostra? Mosè, la tua analisi mi ha molto divertito e non mi ha tolto la voglia di provarlo.
@Fiondo1969 Il rigore di un critico è dato anzitutto dalla sua formazione come critico e dal suo metodo. Un buon critico farà una buona recensione (cioè: una recensione utile al maggior numero di persone) anche se non avrà provato il gioco in ogni configurazione possibile. Viceversa, un critico privo di formazione e di metodo farà recensioni pessime anche dopo aver provato il gioco in ogni modo esistente. Citi tanti bravi creator, alcuni dei quali mi sono anche stati di ispirazione: ma non sono qui per diventare come loro. Ognuno ha il suo progetto, la sua personalità e i suoi obiettivi. E partire dal presupposto che fanno tutti così quindi così dev'essere giusto è un pessimo modo di ragionare: nel gioco come anche nella vita.
Premetto che se ti seguo e scrivo è perchè mi piace il tuo stile. In particolare i tutorial. Detto ciò. Io non dico che siccome lo fanno tutti allora va fatto. Dico che, essendo l'elemento della scalabilitá assai importante, a volte dirimente, è una grave mancanza, secondo me, non provare il gioco in ogni configurazione. Poi io i giochi li gioco spesso in due quindi mi viene utileseguirti.
...E comunque forse bisognerà pensare anche di cambiare i tavoli in casa (forse anche al Play 😄) poichè si vedono ormai tabelloni e plance sempre più ampi e grandi con sempre più spazi anche piccolissimi -sfruttati benissimo, ci mancherebbe- dove posizionare i Meeples e quindi sempre più azioni, sempre più concentrazione , applicazione maniacale delle regole non sempre comprese benissimo e sovente parecchie marmellatone di punteggio. Ricordo, ed è un mio personalissimo parere, che rimane sì un' "Opera d' Ingegno" ben prodotta, ma è sempre e soltanto un passatempo ludico, un gioco, insomma. E, giustamente, quale significato vogliamo dare a questa parola? Ciao a Tutti.
@MrNomade63 Il tema in realtà è meno lineare di quel che si può pensare. Il gioco dev'essere qualcosa di spensierato? Io mi diverto molto coi videogiochi gestionali complessi, per esempio. Lo stesso vale per i giochi da tavolo: il punto è cercare quel di cui si ha bisogno.
Darwin's è il fratello di Newton (infatti non mi garbano entrambi) - Woodcraft fatto una partita (stravinta in 3 tutti alla prima partita) e l'ho abbandonato (Vladimír Suchý per me autore più sopravvalutato) - uno dei pochi gIOchi di Combo che mi piace e digerisco bene è Gizmos (la durata del titolo aiuta in questo)
Ciao, grazie per il commento! Io in realtà con Newton mi diverto molto e non mi sento stupido come mi sento quando gioco a DJ. È vero che i due giochi sono strettamente imparentati, ma mi pare che Newton sia meno punitivo. Ho giocato solo una volta a Woodcraft: carino, ma non mi ha convinto a comprarlo.
Non so, pur apprezzandone il tema, questo gioco non mi ha mai minimamente attirato. La grafica del tabellone appare estremamente caotica ed è per il mio gusto decisamente respingente. Mi sembra ci siano un po' troppe cose da fare e da tenere d'occhio che appesantiscono il tutto. Guarderò sicuramente il tuo gameplay per verificare se sono troppo prevenuto e sto esprimendo un giudizio frettoloso. :-)
@davideiodice5763 È sicuramente un gioco molto ricco di opzioni, al limite dell'ipertrofia. Anche questa è una scelta che non mi sentirei di bollare come un difetto: ma capisco se qualcuno si sente spaesato.
Sai Mosè, il discorso è che questo gioco è arrivato con un Hype incredibile visto da quanto lo si aspettava. Io sono curioso di provarlo più e più volte perché in teoria ha tutto quello che ricerco in un gioco. Secondo me le tue sensazioni sono giustificate.
Però ho una domanda: perché non provi le stesse sensazioni quando giochi a Tapestry? Anche quello è un gioco che può restituire le stesse sensazioni che descrivi (runaway leader, problemi di bilanciamento..) e qui mi ricollego alla domanda di cui sopra: non è che ti aspettavi un po’ troppo dal gioco?
@vincenzocappiello6786 Cito Tapestry anche nel video: sono due giochi davvero molto diversi. Tapestry non ha un approccio rigoroso e punitivo, e le sue 'combo', se così si possono chiamare, scattano in momenti predefiniti, quelli in cui si cambia epoca: lì si ottiene il grosso dei punti e si può capovolgere la situazione data. Può essere che mi aspettassi troppo, certo. Ma può anche essere, più semplicemente, che non sia il genere di eurogame che mi piace.
Immagino che questa sia stata una delle tue analisi critiche più lunghe riguardanti un gioco da tavolo. Mi spiace che Darwin’s Journey non ti abbia conquistato appieno. Oltre a te, seguo con piacere anche i video pubblicati dal Puzzillo del Sud ed entrambi (col il proprio stile) avete fatto emergere i suoi possibili pregi e difetti. Partita un po’ troppo statica e diretta in due giocatori (preferendo delle sfide a 3 o 4) e messo in guardia per i match tra neofiti ed esperti, dove, quest’ultimi, avranno un vantaggio mostruoso padroneggiando combo e quant’altro. Gioco con una bella grafica, meccaniche ben studiate e longevo grazie alla variabilità delle partite durante la preparazione del gioco. La plancia principale ha un bell’impatto sui giocatori alle prime armi sia per le sue dimensioni importanti che per l’affollamento d’icone. C’è davvero tanta roba da guardare e studiare. M’interessava capire il flusso di gioco e il tuo pensiero a riguardo. Gioco bello e meticoloso, a cui però bisogna dedicare tanto tempo per essere giocato al meglio. Sicuramente non per tutti o, per lo meno, bisogna trovare il compagno o il gruppo giusto per intavolarlo. Serate e pomeriggi ludici non sono molti e impiegare diverse ore per fare anche solo una partita diventerebbe deleterio. Guarderò sicuramente altrove, anche se il prodotto e il prezzo proposto non sono niente male.
@lucachiarvesio2963 Molti recensori lo definiscono un capolavoro, io sono in totale disaccordo. Anche solo il fatto che abbia una curva di apprendimento così spietata mi basta a non definirlo un capolavoro. È sempre bello confrontare le opinioni diverse!
Quindi per riassumere: se vinci non ti sentì soddisfatto e se perdi ti senti umiliato a morte…a patto che non bevi vino mentre giochi. Allora tutto fila 😂😂😂
La parabola del vino è parecchio pazza! aahahahaha! Che dire di DJ? Ho avuto fin dalle prime giocate online, da parte di apprezzati tuoi colleghi, una sensazione di stortura che non mi spiego. Principalmente perché vado a caccia di giochi unici nel loro genere e qui di "unico" non ci vedevo molto. Sarebbe da provare, ovvio, ma me ne trattengo al momento, non è scattato il senso di "ah, qua c'è da divertirsi!". Quello che tu racconti è un gioco di aperture, che poi in vari incastri, padroneggiandolo, apre a combinazioni vantaggiose. Questa sarebbe una precisa scelta stilistica, che in linea di massima trovo anche nelle mie corde. Ma... ma poi lo sviluppo della partita deve dare occasione di raddrizzare il tiro o compensare o rimanere comunque entro margini di competizione, per quello che concerne il divertimento - lo so, ognuno si diverte a suo modo, questo è vago, eppure giocare è tutto lì, un processo che si esprime nel divertimento. Quindi non faccio promesse, pur nel massimo rispetto degli autori, e credo che continuerò a osservarlo a distanza. Del resto credo che per un po' smetterò di giocare a Brass Birmingham perché ultimamente so di vincere a neanche metà gioco e dopo devo solo "tenere" rispetto ai miei amici, che non si accorgono allo stesso modo che sono avanti di un bel po' e ragionano sulla prossima mossa. Mi crea frustrazione; allo stesso tempo non posso consigliare la strategia migliore in risposta a questo e quello... Per aggiungere un elemento alla discussione, trovo che i giochi di piazzamento lavoratori più moderni, efficienti e palpitanti sono quelli accompagnati dall'utilizzo di carte, in varie modalità, che innescano altre variabili e sono però sottoposti a un guizzo di alea controllabile - lo stesso Brass è così, come Ark Nova, Dune Imperium, Arnak, Concordia ecc. Per ora è tutto.
@mariopasqualotto1189 È come sempre una riflessione molto interessante, la tua. Se ne parlava anche con altri utenti: in che misura la presenza di una componente pur minima di alea può essere implementata per smussare le differenze di esperienza e di abilità al tavolo? E in che misura l'amore per il determinismo dimostra una malcelata volontà di pretendere di dimostrare attraverso il gioco chi ce l'ha più lungo (l'ingegno)? :-) Io sono assolutamente d'accordo con te: va bene premiare il più bravo, ma ci sono fior di giochi che mostrano che lo si può fare senza massacrare gli altri senza pietà. Siamo tutti felici (spero) che sia ormai del tutto superata l'eliminazione del giocatore come meccanica accettata e presente nei GdT moderni: ora però dobbiamo passare dal disegno di legge ai decreti attuativi, per così dire.
@@Lamascherariposta Lo stesso Agricola, che non ricorre a carte per piazzare lavoratori nel meccanismo generale, ha l'alea iniziale delle occupazioni e dei miglioramenti (me lo hai evocato quando parli dello studio della strategia prima della prima mossa, roba che di per sé mi piace tantissimo). Forse questo più che alea è "leggera asimmetria aleatoria", ma ci siamo capiti. E poi del tutto sgombriamo il terreno: premiare il più bravo è per lo più doveroso, però nella molteplicità di scelte che il più bravo ha espresso efficacemente durante lo svolgimento, sudandosele. Da qui lo spasso maggiore per tutto in gruppo di gioco - si può vincere o perdere ma ci si trova tutti appagati.
Bravo si percepisce l'onestà intellettuale. Si vede che i giochi li pagate quando fate recensioni. Bravo. Gioco dove devo fare tante cose ma, quando ci pensi non vedi una meta precisa, dispersivo. Quando perdi lo sai subito
Seguo il tuo canale non volentieri,di più. Prima di comprare un gioco(perché neanche a me i giochi li regalano) mi informo se ne hai fatto una recensione:apprezzo il tuo stile, le tue considerazioni, il modo che hai di approcciare quest'argomento con la serieta che merita un attivita che da lavoro a tante persone. Detto questo,non condivido la tua acredine nei confronti di questo gioco. Pensa mia moglie che non ha mai letto una riga di regolamento, mentre io interpreto alla perfezione il ruolo di secchione, mi batte spesso non solo a questo gioco ma anche a molti altri. Ma, nonostante questo, io adoro Darwin's journey proprio perché mi permette,al di la del risultato,di fare combo a cascata e mi illudo che alla fine strappero la vittoria finale. Aggiungo che mia moglie nell'ascoltare la tua recensione si è divertita moltissimo ma concorda che sei troppo severo e che bisogna dare una ulteriore possibilita ad un gioco che, a detta sua, nasconde enormi potenzialita. Ciao e scusa la lungaggine
Ciao cari Nunzio e Marianna! Pensa che invece io ho sempre avuto l'impressione, quando ho perso, di non aver avuto più speranza già dal secondo turno (per non dire dal primo). E qualcosa di simile è capitato quando ho vinto: era chiaro troppo presto che avrei vinto io e che non c'era nulla da fare per l'altro. Ci si può comunque divertire, ma per quanto mi riguarda è un aspetto problematico. Sicuramente darò altre possibilità al gioco: ma sono abbastanza convinto che dopo l'onda di entusiasmo iniziale ci si dimenticherà abbastanza presto di questo titolo.
Ho ascoltato tutto il tutorial e devo dire che praticamente non son d'accordo su nulla 😆se non sul fatto che chi lo conosce abbia un vantaggio su chi invece no. Per il resto penso sia semplicemente un gioco che predilige una strategia profonda (che come tutte le strategia viene adattata durante la battaglia) ed è proprio in virtù di questo che alcuni giocatori non riescono a goderselo in fondo.
@GranMaestroDantes Grazie per il commento! Ognuno ha il suo punto di vista. Io non penso che la strategia profonda debba per forza concretizzarsi nel bloccare o frustrare chi non riesce ad 'afferrarla'. DJ è un gioco che se non sei bravo ti fa sentire un cretino: ecco, a me questa sensazione non piace e non penso sia un buon modo per veicolare complessità e profondità.
@@Lamascherariposta E° successo anche a me alla prima partita soprattutto tuttavia questo mi ha dato motivo di impegnarmi maggiormente e di affrontarlo divesamente rispetto ad altri giochi allo stesso modo di Barrage
Fatte 3 partite in 2 giocatori ... stesse sensazioni di frustazione e poco divertimento ....bel gioco ma non c'è mai stata gara sull'esito finale ... al piu piccolo errore non recuperi più ... non credo sia un problema legato ai 2 giocatori anzi secondo me in 4 è ancora peggio ... 1 fa le combo e gli altri 3 hanno voglia di cambiare gioco ...
@maxghelfi3042 Sapevo che non potevo essere il solo :-) Secondo me molto dipende dal grado di soddisfazione che i giocatori hanno nell'essere presi a sberle dal gioco anche per il più piccolo errore: ad alcuni appassionati questa cosa piace molto!
@@Lamascherariposta Prima di archiviarlo :) vorrei provare a fare qualche altra partita con una piccola modifica tenenedo la penatilà a 2 monete come in partite a 3-4 giocatori .. tu cosa ne pensi ??
Darwin's Journey ha tutte le carte in regola per piacerci: eppure non ci diverte come dovrebbe. Voi cosa ne pensate? Vi sono mai capitate le sensazioni che descriviamo nel video?
Se volete acquistare il gioco, usate questo link così da aiutare il nostro progetto critico: www.dungeondice.it/24799-darwin-s-journey.html?dda=884FC58E5
Bravo Mosé. Al di là del fatto di essere o non essere d'accordo con te apprezzo tantissimo la tua capacità comunicativa e il tuo livello di approfondimento! Grazie
@michelelaterza2260 Grazie mille! Apprezzo davvero le tue parole! :-)
finalmente qualcuno che fa una recensione. gli altri video visti sembrano solo pubblicità. forse lo sono veramente
@danielepriore3183 Grazie mille! Spero di non apparire come il bastian contrario per partito preso perché non è così :-)
@@Lamascherariposta ciao, per qualche motivo questo gioco sta riattirando la mia attenzione, ma memore della tua analisi, sono andato un attimo a rivederla. volevo chiederti, visto che sembra un grosso problema il fatto di dover pagare penale il posizionamento su slot già occupato (alla maniera di lorenzo il magnifico), hai provato a togliere la penalità come house rule ? se si, il gioco "migliora" ? sono in effetti un po un fan del patching casalingo.
Ciao Mosè. Ho trovato questa recensione particolarmente interessante. Ho giocato questo gioco moltissime volte (sempre in 2 giocatori), testando sia la versione base che le varie espansioni. Anche io mi sono ritrovato a perdere molte volte, spesso, sebbene non sempre, con distacchi di punti significativi. Penso anche io che ciò sia legato ad una preponderante componente strategica e di cascate di combo difficilmente controllabili (questo si sente in maniera ancora più forte nell'espansione Fireland, con l'introduzione di più tracciati e delle carte avventura). Concordo anche sul fatto che si tratti di una scelta ben precisa di design e che il gusto e la sensibilità del giocatore abbiano un ruolo decisivo nel definire il tipo di accoglimento di queste dinamiche. Nel mio caso, ad esempio, nonostante le numerose sconfitte, sento in generale di tollerare bene questo aspetto e ritengo il gioco estremamente stimolante verso la capacità di organizzarsi alla partita successiva nell'essere sempre più concentrato, studiando come innescare combo e quindi avere maggiori possibilità di vittoria. Proprio per questo motivo si sta ritagliando un posto tra i miei giochi preferiti in assoluto.
@morenotroiano6858 Grazie per il tuo commento! Concordo con quel che scrivi: tutto dipende da ciò che si cerca e da quello che ci fa divertire. Gli appassionati di gioco da tavolo hanno un problema che è tipico di chi frequenta i nuovi linguaggi: pensare che esistano "giochi belli" e "giochi brutti" e che tutti debbano apprezzare i primi e schifare i secondi. È molto più complicato di così: il gioco da tavolo è una macro-categoria dentro cui ci sono miriadi di modalità espressive. Penso che per un comunicatore sia importante soprattutto far passare quali sono queste modalità: sarà poi il fruitore a decidere se fanno per lui o meno.
Ciao Mosè, video molto interessante, per un titolone, come dici tu, che molti attendevano.
Tendo a fidarmi della tua analisi critica anche perchè sui giochi che abbiamo provato entrambi, condivido i tuoi giudizi (Wingspan e 7 Wonders Duel sono dei capolavori). Non mi piace tendenzialmente un gioco che può farti vincere già dall'inizio con qualche mossa ben studiata, anzi preferisco la meccanica esattamente opposta. Vista la tua analisi, mi orienterò sicuramente più su altri giochi degli autori come Newton o Marco Polo I (se lo trovo da qualche parte).
Grazie anche per aver suddiviso il video in sezioni, così che ho potuto subito concentrarmi sulla tua analisi!
@andreafranco8930 Grazie mille per il commento! Sì, questa volta mi sono ricordato la divisione in capitoli! :-D
Questo gioco è stato molto apprezzato, ti conviene cercare qualche altro parere oltre al mio prima di accantonarlo del tutto!
Ottima analisi del gioco e recensione :)
Sei sempre molto preso da quello che esponi a video che alla fine avevi tutti i capelli scompigliati :D bellissimo!
@rockgi123 Grazie mille! A volte mi faccio trascinare dalla mia stessa retorica :-D
Trovo limitato fare una recensione basata su partite fatte solo in 2 giocatori, per quante partite fatte (meno peggio di chi giudicata con solo una partita alle spalle).
E' sicuramente un gioco di combo, o meglio, di riuscire a spremere le poche azioni a disposizione per avere i migliori risultati.
La mappa va letta perchè da lì capisci cosa conviene fare.
In 2 giocatori soldi più scarsi ma presenti negli spazi viaggio/esplorazione.
Alea presente nel refill delle lacche, volendo fare una critica, però son quelle ad inizio round per tutti.
Un gioco corposo che non consiglierei a tutti, così come Tiletum e Woodcraft
@TheSt3va Mi pare di dire chiaramente che ho giocato solo in 2, così da permettere a tutti di contestualizzare il mio giudizio. Magari in futuro cercherò di mettere la cosa ancora più in evidenza.
Sì, non ho detto che non era chiaro. Dico che fare una recensione basata sull'esperienza fatta solo in 2 giocatori, su un gioco da 2 a 4 (i solitari non li considero), non da modo al recensore di fare un'analisi completa (positiva o negativa non importa).
Faccio un controesempio: se uno fa la recensione di Grand Austria Hotel, avendolo giocato solo in 2, mi dirà che è bello e veloce (forse), ma non avendolo provato in 4 con il noto problema di downtime che si crea alle prime partite (che però basta a far cadere l'appeal del gioco ad alcuni) si rischia di dare un'informazione parziale e potenzialmente sviare chi guarda (nel bene o nel male).
Non so se sono stato chiaro.
Poi chiaro, se non hai modo di provarlo in tutte le configurazioni, o se cmq non ti interessa ai fini di farci l'analisi, nessun problema. C è chi fa recensioni scritte o filmate con 1-2 partite, magari pure con le regole sbagliate (non il tuo caso).
@@Lamascherariposta per carità, sei stato onesto nel ripeterlo però la maggior parte delle cose che dici in 3 o 4 non esistono proprio. io finora sempre fatte partite tese vinte per una manciata di punti, per un'azione particolarmente riuscita nel finale, con possibilità strategiche ben diverse (una volta con la nave all'arrivo, una volta con la nave mai mossa e tanti libri, una volta con tante lacche e due lavoratori "laureati" d'oro ma zero libri, etc etc)
Wow che analisi, complimenti, aspiro ad analizzare un gioco così come fai tu.
Grazie mille Damiano, sei troppo generoso! :-)
Ciao Mosè… ma come si può acquistare la collector’s edition? Grazie
@essnena Non saprei. Hai provato a guardare nel sito di Thundergryph?
Ciao Mosè, domanda un pò fuori dal contesto ... di un Dune: Imperium cosa pensi?
Non me ne sono mai avvicinato perché non mi interessa il tema, ma non sei il primo a propormelo come gioco che potrebbe interessarmi. Prima o poi lo proverò!
@@Lamascherariposta lo spero allora! Mi interessa saperlo proprio perché voi siete molto analitici e ero curioso
Ciao, a distanza di 1 anno dal video… cosa ne pensi? Come è andato il percorso? Grazie 🙏🏽
Ciao Valerio!
Non l'ho ancora ripreso in mano. Ma ce l'ho ancora nella collezione 'ready to play', quindi non perdere le speranze :-)
Adoro il tuo modo di comunicare 😀 Grazie per l'accorata recensione e ... complimenti per l'abnegazione verso i tuoi gusti enologici, spero che adesso tu abbia imparato ad apprezzare il buon vino! A parte scherzi, l'umiltà che dimostri nel restare curioso verso ciò che non comprendi è la chiave del tuo successo. Anche al tavolo da gioco!
@Dr.Houserules Grazie mille per il commento, apprezzo davvero molto quel che hai scritto! E sono nel mio piccolo orgoglioso di portare avanti una comunicazione che si mantiene aperta al nuovo.
Ciao Mosè
Ho comprato il gioco la settimana scorsa e fino a d'ora ho fatto solo due partite in due giocatori, in entrambe ho vinto, la prima 123 a 65 punti mentre la seconda 184 a 140 punti. Con questo volevo dirti che il secondo giocatore già alla seconda partita è migliorato tantissimo nonostante non prediliga i giochi german; io magari essendo più abituato ad ottimizzare le mosse dei lavoratori e pianificare i turni a venire ho fatto risultati migliori. Sarà che venendo da giochi come Lorenzo il magnifico, shogun no katana che ti basta prendere e muovere la katana sbagliata e ti vedi bloccata tutta la fucina. Questo titolo mi è piaciuto molto mi sento più a mio agio e non mi fa sentire la pressione come negli altri titoli prima citati dove se fai due o tre mosse sbagliate comprometti tutta la partita. Quindi forza e coraggio Mosè un giocatore del tuo calibro questo gioco se lo mangerà vivo è solo questione di entrare bene nel flusso di gioco e vedrai che ti darà grande soddisfazioni.
@ste9919 Grazie per la fiducia! :-)
Devo riprendere il titolo e approfondirlo, e non mancherò di riparlarne se mi sembrerà il caso!
grazie mille per la recensione, mi ha risolto un bel dubbio!
@yandash77 Grazie a te per il commento!
Ciao Mosè! Grazie per l analisi. Nn ho ancora provato il gioco, ma dalle regole e da quel che ho visto in giro me lo aspetto proprio come l hai descritto. Hai provato Barrage? La sensazione é simile? Vedi delle analogie? Quali differenze?
@lh1776 Grazie a te per il commento!
Non ho mai giocato Barrage e me ne sono tenuto lontano principalmente per il suo essere così rigoroso e spietato: in quel caso però aveva un peso notevole per me anche il fatto che lo ritenevo un gioco proprio brutto da guardare. Questo aveva un suo fascino estetico e tematico che mi ha convinto a provarlo.
Secondo me fai bene a dargli altre opportunità. Te lo dice uno che fino ad ora ha quasi sempre perso come nel tuo caso, sia in 2 che in 4 giocatori (praticamente sono due giochi diversi e paradossalmente in 2 è molto più stretto per i motivi che citavi anche tu) ma mi sono sempre divertito e devo dire che mi lascia sempre la voglia di migliorarmi e studiare di più altre strategie vincenti. Di fatto le combo, quando innescate, danno moltissima soddisfazione, per il momento mi sta divertendo tanto. Tra l'altro mi è capitato più volte di vedere vincitori i giocatori alla prima partita per cui non vedo neanche questa grandissima difficoltà nel recuperare l'esperienza (anche se alla fine io stesso ci ho fatto ancora poche partite) però c'è anche da dire che ogni partita è nettamente diversa dall'altra per via della grandissima variabilità (altra cosa secondo me promossa di questo gioco)
@DanieleDAusilioOfficial Grazie per il commento! Continuerò a giocarlo senz'altro. Sono curioso di vedere se spunteranno house rule per renderlo meno soffocante in 2.
Quanto alla variabilità, mi spiace solo che le azioni speciali siano alla fine così situazionali: nelle mie partite le abbiamo usate davvero raramente (il più delle volte proprio mai).
Ciao Mosè. Ho apprezzato molto la tua recensione, molto chiara in cui esprimi molto bene le tue idee. Detto ciò, non so se le condivido. Ho provato il gioco in 4 (una sola partita al momento) ed in parte è successo quello che dici. Il giocatore che ha vinto (l’unico che ci aveva già giocato) lo ha fatto con molto vantaggio su di me. Io secondo ho fatto tantissimi punti più degli altri due. Probabilmente perché avevo già letto che bisogna per forza puntare sulle combo e quindi mi ero già preparato a ragionare in questo modo. Mi sono però accorto che abbiamo commesso un errore al setup del museo, usando quello da 3 giocatori della figura del manuale. Questo ha comportato che è stato molto più facile riempirlo, con meno monete e più avanzamenti sul tracciato dell’evoluzione amplificando moltissimo i divari. Senza di quello, probabilmente sarei arrivato molto vicino al giocatore “esperto” e gli altri avrebbero fatto molto meglio. In pratica mi sono divertito molto perché il gioco ha meccanismi quasi perfetti e già la prima volta sono riuscito a capirli e sfruttarli abbastanza. Mi sono sfuggite alcune cose, ma è normale la prima volta. Certo, un neofita di giochi da tavolo verrà massacrato per diverse partite e quindi non gli piacerà mai.
@stefanocandi6376 Grazie per i complimenti!
Aspetto un tuo feedback dopo qualche partita con tutte le regole corrette.
Mi sento però di obiettare alla tua ultima affermazione: dici che un neofita verrà massacrato per diverse partite. Ma qui secondo me stai confondendo la contrapposizione tra giocatore neofita o esperto e giocatore abile o meno abile. In altre parole: essere un giocatore assiduo non vuol dire necessariamente essere un giocatore difficile da battere. Non tutti i giocatori si accostano all'hobby con intenti agonistici: molti non sono interessati a vincere a tutti i costi, ma solo a godersi l'esperienza.
Ottimo video come sempre. Detto questo, non sono per niente d'accordo.... Ho giocato parecchie partite sia in solitario sia in 3/4 giocatori e non ho mai avuto questa sensazione. Probabilmente giocando in due e perdendo sempre (scherzo 😂) non riesci a recuperare...Io invece ho avuto la tua sensazione proprio con Marco Polo, visto che l'hai citato.
ma anche se sei neofita e vieni massacrato, il gioco non è stretto e ti permette di fare moltissime cose. magari arrivi ultimo a milioni di punti di distanza, ma se puoi fare e fai tantissime cose divertenti e incrociate ti sei divertito lo stesso.
Sono contento di aver ascoltato questa recensione.
Perché esprimi delle perplessità che in qualche modo ho riscontrato anch’io.
Innanzitutto, mi ha dato sin da subito l’impressione di un minestrone di cose già viste, una specie di incrocio tra Marco Polo e Barrage.
Poi, l’ho trovato estremamente confusionario a livello di tabellone e a livello di grafica.
E come dici tu, non mi dà tutta questa voglia di giocare. Devo riconoscere che lo sto imparando solamente adesso, ma già dal setup mi ha un po’ infastidito.
Quando invece mi sono approcciato a Barrage, ad esempio, mi sono subito reso conto che si trattava di un giaccone, e mi ha subito trasmesso il desiderio di cimentarmi con altri giocatori. Analogamente, mi era piaciuto molto sin da subito Tiletum, che ha delle similitudini con DJ. Nel caso di Darwin’s Journey, invece, questa voglia e questo desiderio vengono subito meno.
@TheSimmon72 Grazie mille per il tuo commento!
L'entusiasmo unanime dietro per Darwin's Journey è anche secondo me decisamente esagerato. Mi sono chiesto a lungo il motivo di questa venerazione verso un gioco in fondo così poco innovativo e così rigido nella struttura: può aver avuto un ruolo anche il lunghissimo percorso produttivo, che ha aumentato enormemente l'attesa e quindi anche l'eccitazione nel momento in cui il gioco è finalmente arrivato nelle mani degli appassionati.
Ciao Mosè, ottima analisi come sempre.. Finalmente sono riuscito a provarlo anch'io qualche giorno fa.. Devo dire che verso metà partita ho avuto la sensazione di cui parli nel video. Il gioco è un bel gioco, molto simile a Newton, però effettivamente quella sensazione di frustrazione che si prova nel guardare altri fare combo a raffica ed io in continuazione sperare di trovare 2 monete per fare la mia azione. Inoltre sui diversi tracciati se ti ritrovi indietro a volte fai fatica anche a recuperare perché molte cose sono state scoperte dagli altri, quindi hai la sensazione continua di dover seguire un traguardo che continua a spostarsi.. La voglia di rigiocarlo c'è l'ho, giustamente non posso ritenermi bravo dopo una sola partita, ma devo dire che mi sono rivisto nella tua analisi. P.S. in 4 è improponibile.. Tra setup e spiegazione è un parto gemellare..
@evilenko88 Grazie per il commento! Sono contento di vedere che non sono l'unico: il plauso generalizzato verso questo gioco un po' mi preoccupava. Secondo me col tempo sempre più persone 'vedranno' le sue parti più problematiche con maggior chiarezza.
Ciao Mosè, come procede con la terapia d'urto con questo gioco?
L'ho provato anche io, partita a 4 giocatori, ed ho avuto le tue stesse sensazioni, già dopo le prime due, tre mosse ero certo di non riuscire più a recuperare con un senso di frustrazione molto accentuato.
Ci sono alcune meccaniche piacevoli, come le ceralacche per specializzare i lavoratori, mentre ho trovato il percorso della nave abbastanza inutile: devi sprecare un lavoratore per poter muovere la tua nave solo per non ricevere i punti negativi della Beegle? Pensa che chi ha vinto la partita (e che l'ha giocato un paio di volte) la sua nave non l'ha mai mossa, ha solo esplorato la prima isola con il suo esploratore e poi si è concentrato sulle tessere bonus.
E nonostante abbia giocato un po' a caso, non sono arrivato ultimo!
Lascerò decantare la delusione, lo riproverò fra qualche mese sperando di poter cambiare la mia opinione.
Un saluto!
@Fabokun Grazie per il commento, sono felice di non essere l’unico! Per questo gioco c’è un consenso generalizzato che francamente mi spiego poco (un po’ come con Baldur’s Gate III). Non lo gioco da un po’, ma lo tengo perché voglio almeno provare tutte le espansioni.
e con una sola partita pensi di aver compreso un gioco? impossibile vincere senza muovere la nave, chiaramente sapeva solo giocare un po' meglio di voi ma avrebbe vinto anche puntando solo sulla nave. pensa che io su 4 partite, 2 volte ero ultimissimo alla fine del secondo round per poi vincere la partita anche con distacco...
Molto interessante e molto chiaro, come sempre, Mosè. Grazie della tua analisi. Non ho ancora provato il gioco, dai gameplay al tempo della campagna kickstarter mi era sembrato molto intricato, pieno di tracciati/bonus interconnessi e un po' troppo stretto e "asfissiante" per i miei gusti. La tua analisi aggiunge ulteriori elementi di riflessione...
@neurodave_ Grazie per il commento! Stretto e asfissiante è proprio una buona definizione per quanto mi riguarda :-)
Esperienza personale a questo gioco (a cui ho fatto ancora poche partite): prima partita fatta in 4 con una persona che aveva già giocato e le altre alla prima partita. Fin fal primo turno si era vista una partita da parte dell'"esperto" di futt'altro tipo rispetto alla nostra. Lui era 2 turni avanti con lo svuotamento della plancia perosale e con la specializzazione. Lamentava inoltre del fstto di raggiungere troppo prrsto il 'climax' e che poii per lui ci fossero solo mosse peogrammate 'obbligstorie'. Vince di quaai 120 punti su di me che aerivo secondo. Sorpreso che si possa fare cosi tanto (oltrettutto uscendo dal tracciaro del gioco), non vedo l'ora di riprovsrko. Arriva la mia copia e faccio 2 solifari. Seconsa partfta in multiplayer: io e un altro alla seconda partita e un terzo giocatore alla prima. Qui non si nota chi stia vincendo dal primo turno ma riesco a peendee un po' di distanza dal terzo turno. Finisco sopra di 40 punti a fatica sul secondo (il giocatore alla prima partita) . Capisco che certe sensaioni al tavolo possano non piacere, ma a me per ora invoglia a provare le diverse combinazioni cercnado di addattarmi alls partita, piu che di turno in turno (anche se devo dire che nella partia in cui ho vinto non ho porgrammato cosi tanto da un turno all'altro)
Bella discussione e analisi Mosè. È sempre bello discutere sui giochi in maniera costruttiva.
@fabiopanizza886 Grazie per aver condiviso la tua esperienza! Soprattutto perché hai ben descritto un altro problema dei giochi così rigorosi e spietati: se vuoi vincere, devi fare mosse programmate e obbligatorie. Io preferisco che ci sia un qualche guizzo di imprevedibilità.
Sei il migliore!!! Sempre, bravo perché non segui la massa. Non cambiare mai.
@salvatoremusumeci8690 Grazie mille! :-)
Ciao hai ancora fatto partite a questo gioco? Sono cambiate le tue impressioni?
@vittoriop9407 Non ci ho più giocato. Ma ce l'ho ancora e conto di rimetterci le mani in futuro.
Concordo il tuo pensiero; a prescindere dal fatto che il gioco non mi ha mai attratto ne esteticamente, ne per questa possibilità di fare "troppe combo" (troppa entropia mi disturba), quando un gioco termina con una vittoria schiacciante non lo trovo divertente, ne da vincitore ne da perdente. Lo sarà forse per i giocatori dell'estremismo deterministico dove il tutto sta nel dimostrare quanto lo si ha lungo (il tracciato punteggio), ma personalmente sono più per un gioco che termina con pochi punti di scarto, che lascia una bruciante voglia di rivalsa per quella poca differenza, e dove anche chi ha poca esperienza con la mossa giusta (o la fortuna giusta) riesce a strappare la vittoria al campione di turno. Se non essere esperto nel gioco mi condanna a perdere di 50 punti, allora l'esperto del gioco che mi invita a giocare può anche dedicarsi alla versione solitaria che io faccio altro per divertirmi 😀 Alla fine se devo studiare, fondermi i neuroni nella concentrazione o allenarmi per poter giocare a qualcosa con vaga speranza di fare una buona partita contro il mio avversario, allora vado direttamente sul gioco deterministico per eccellenza della storia: gli scacchi.
@Hunters12Melpomene A me può anche andare bene un gioco che premia gli esperti: ma devo diventare esperto dopo 5/6 partite, non dopo 100 :-D
@@Lamascherariposta Si ovviamente, una difficolta iniziale dettata dall'esperienza sul titolo ci può anche stare, ma deve essere una questione di due o tre partite massimo per poi poterlo padroneggiare abbastanza da non essere seppellito quando si perde; tantomeno deve essere una caratteristica del gioco che di sua natura spinge un giocatore annientando gli altri, a prescindere dalla loro esperienza. Certo alla fine sta tutto nel concetto che diamo alla parola "gioco".
Ritieni che sia meglio Newton? E perchè?
@francescospagnolo Molto meglio Newton: soprattutto perché le sue combo sono più controllate e perché non mi dà mai la sensazione di essere irrimediabilmente fuori gioco dopo aver sbagliato una singola mossa.
@@Lamascherariposta tra l'altro ha un costo decisamente più abbordabile e, dicono, una modalità solitario molto divertente.
Newton è spesso in offerta, ora vedo.
grande mose aspettavo un tuo video su questo gioco :D
@lorenzocavalieri7085 Grazie mille! :-)
Non ho provato il gioco, anche se, proprio come te, anch'io apprezzo molto i suoi autori per cui ero abbastanza certo che fosse la mia cup of tea. Non ho finanziato la campagna a suo tempo perché mi sembrava fosse un'iterazione che poco si spostava dal percorso di design dei suoi autori e mi dava un po' una sensazione di vecchio.
In ogni caso, mi piacerebbe sapere come collochi questo gioco e i suoi difetti in relazione a Barrage, che è dello stesso Luciani e che è notoriamente stretto, punitivo, interattivo, e che fra l'altro condivide con darwin's journey gli obbiettivi da rincorrere a fine round.
@CristianStenico Come ho già risposto a un altro utente, non ho mai giocato a Barrage. Mi ha tenuto lontano il suo aspetto, che giudico veramente poco piacevole, ma anche la fama della sua spietatezza. Nel caso di Darwin's Journey il tema e l'estetica erano decisamente nelle mie corde, ma non sono in grado di fare un confronto con Barrage.
Condivido buona parte delle tue perplessità, probabilmente avevo aspettative troppo alte a causa dell hype che ha accompagnato il suo arrivo nelle case dei backers. A me il gioco tuttavia è parso troppo lineare per i miei gusti, le combo che puoi ottenere sono molto soddisfacenti ma sono poche in relazione al numero di turni effettivi, è un gioco CON combo ma non DI combo, pertanto chi riesce a concatenarle meglio può trovarsi in netto vantaggio, a differenza di altri titoli in cui tutti potenzialmente possono farsi il proprio "motore di combo". Inoltre, sempre per me, è un gioco da 4 giocatori secchi, in 2 e 3 risulta più stretto e si arranca di più c è da pagare per fare qualsiasi azione. La meccanica della Beagle inoltre non mi è piaciuta particolarmente, è molto meno snervante del tracciato del Re presente in Tiletum, ma giocarci sopra è abbastanza necessario per non farsi mangiare i punti degli obiettivi della tratta, e non lo trovo particolarmente divertente. A me il gioco è piaciuto, lo continuerò a giocare sempre con piacere quando i miei amici me lo proporranno, ma non lo comprerò, non lo ritengo “necessario" per la mia collezione, e meno male che almeno qualcosina risparmio 😂
@Sinistro82 Grazie per il tuo commento, che mi aiuta a focalizzare meglio quel che dico nel video. Il problema non è il sistema di combo in sé, quanto il fatto che le combo non sono così comuni: quindi chi le fa acquista un vantaggio immediato e tangibile sugli altri, vantaggio che spesso è difficile da recuperare.
@@Lamascherariposta si, padroneggiando il gioco ognuno può farsi i suoi 2/3 turni di combo, ma chi prima arriva meglio alloggia: sei il primo a fare la tua combo mettendo il lavoratore x nel posto y? Bene, il secondo già dovrà pagare 2 monete se è interessato allo stesso spazio azione e via dicendo, perdendo, nel migliore dei casi, 1 turno, che in un gioco di ottimizzazione non è poco. Comunque il gioco non è strettissimo, ma un po' questa meccanica di pagare per utilizzare spazi azione già occupati, vista già in altri giochi,è un altra meccanica che non mi fa particolarmente impazzire, si crea un po' una "corsa a occupare prima il posto", non è così fondamentale/necessario come nel precedentemente citato tiletum, però resta comunque un requisito importante. Insomma, nell insieme il gioco è fatto bene, ma non mi viene da gridare tutto questo “al capolavoro". Poi anche sulla variabilità, almeno del contenuto retail, avrei da ridire qualcosina...è vero che cambiano tante cose, ma sono "settoriali" e, del più, neanche te ne accorgi in una partita. Insomma, probabilmente il gioco mi sarebbe piaciuto di più, molto di più, senza essere obbligato a perdere turni per ottenere monete solo per andare in spazi già occupati, di cose da fare ce ne sono tante, invece, a parer mio, sei obbligato a massimizzare prevalentemente 1/2 aspetti del gioco ad ogni partita curandoti il giusto del resto.
@@Sinistro82 Verissimo: il diario con le azioni speciali il più delle volte non viene neanche toccato. Quindi questa varietà è più supposta che reale: e poi in ogni caso a cosa serve tanta variabilità se poi la struttura del gioco è così rigida? In tutta sincerità, neanche io capisco perché tutti urlano al capolavoro: secondo me succede anche per via della snervante attesa. Ci piace dirci che è un capolavoro così abbiamo l'illusione di non aver aspettato per niente :-D
@@Lamascherariposta probabilmente l attesa ha contribuito molto a creare aspettativa sul titolo, senza contare che c è l effetto kickstarter: una volta investiti dei soldi in un progetto è difficile essere obiettivi sulla resa una volta arrivato. In genere questo accade per altre tipologie di titoli, prevalentemente American o giochi con produzioni stellari, a questo giro è capitato con Darwins Journey, pledgiato da tante persone della community. Poi come sempre si tratta di gusti, io tra i titoli provati recentemente mi sono divertito di più con Woodcraft e Viandanti a sud del Tigri (ottimi anche in 2) ed ho deciso di prendere questi piuttosto che Darwins Journey (che però mi è piaciuto) e Tiletum (che invece non mi è piaciuto per niente). Comunque sarà un titolo di cui si sentirà parlare per molto, sia per l hype in community sia perché è fatto bene, un po' come successo con Carnegie lo scorso anno
Ciao Mosè, aspettavo con curiosità il tuo parere su questo eccezionale titolo (ecco, così sai subito cosa ne penso!) e le tue riflessioni sono sempre occasione interessante di spunto e ragionamenti.
Pur avendo capito benissimo cosa volevi dirci, nonché il tuo punto di vista, devo dire che le mie sensazioni sono agli antipodi.
Proprio quelle che definisci criticità, per me sono pregi, mi riferisco ai combo a cascata e la strettezza che ritengo una sfida nella sfida.
per quanto riguarda il "runaway leader" mi è capitato di perdere malamente le prime due partite, ma sapevo benissimo che avrei perso perché me le sono prese come occasioni di studio più che di competizione.
Se ti accorgi di essere indietro, ci sono così tanti modi per fare punti, che ti devi proprio "impegnare" per restare a guardare il tuo avversario macinare obiettivi e combo a ripetizione.
Forse è proprio questione di approccio che ti rende tanto o meno gradevole lo sviluppo, negativo o positivo che sia, della partita.
Anche quando ho perso, mentre il mio avversario in un turno svolgeva 4 azioni, quelle sono state occasioni proprio per imparare da chi aveva tracciato correttamente un percorso vincente e migliorare di conseguenza.
Dal solo tracciato dell'evoluzione si possono ottenere a fine partita 90 punti, come è capitato a me, il che la dice lunga sulla possibilità di recupero, anche se dopo i primi due turni ti vedi indietro.😉
Spero di essere stato esplicativo e aspetto di leggere cosa ne pensi🙂
@damianoraimondi5332 Grazie mille per il tuo commento!
Capisco alla perfezione quel che stai dicendo. A distanziarci è forse il fatto che io non penso che lo studio connesso a un gioco da tavolo debba essere per forza così 'cattivo'. Non c'è nessunissimo problema nel perdere, neanche nel perdere 'male': ma l'impressione di essere in una spirale negativa a causa magari di un errore compiuto all'inizio secondo me non dovrebbe esserci.
Ciao Mosè! Aspettavo con ansia la tua recensione su questo gioco che mi stava incuriosendo!
Volevo invece dirti che da neofita mi piacerebbe moltissimo un video in cui spieghi le varie caratteristiche dei giochi da tavolo e le varie “definizioni” perché spesso faccio fatica a capire le varie differenze 😅…una specie di “giochi da tavolo for dummies”😂😂
@chiaravegliach791 Quel che mi chiedi è in cantiere! Però è un progetto dai tempi lunghi, dovrai portare pazienza :-)
@@Lamascherariposta tuuuuutto il tempo che volete! Se poi nel frattempo ci scappasse una recensione di Tokaido Duo è tutto grasso che cola 🤣🤣
@chiaravegliach791 Tokaido Duo è tra i giochi che ho intenzione di prendere a Modena se lo trovo :-)
@@Lamascherariposta bon basta hai tutto quello che serve per rendermi felice 🤣🤣
Ciao Mosè, riflessioni molto interessanti, devo dire che non avendolo mai giocato in due giocatori (solo in 3 o 4) condivido solo alcuni dei tuoi ragionamenti, vero che se hai già esperienza al gioco non puoi far divertire dei neofiti... o non giochi tu, oppure tu fai una azione e 10 combo e loro una sola mossa, per quanto riguarda i costi aggiuntivi per compiere azioni, penso che se si lavora sugli obiettivi si riesca bene a compensarli, uno non ti fa pagare più costi per le lacche, l'altro ti sconta una moneta a lavoratore. Però una cosa che mi manda in bestia di questo gioco ed è l'azione riconsegnare un esemplare al museo, non ha minimamente senso... consegni due volte lo stesso esemplare e ti fai una marea di avanzamenti libro, soprattutto se è l'ultimo della colonna... Trovo il gioco abbastanza tematizzato nelle dinamiche delle azioni, adoro lo studiare gli esemplari al museo per completare obiettivi... ma quella proprio non la concepisco!
@19Superfluo86 Grazie mille per il commento! Il museo in effetti ha un funzionamento un po' particolare. Io tra l'altro non amo molto i giochi dove c'è un tracciato dei punti 'secondario': avrei preferito se quel tracciato, anziché fare solo punti, desse qualche altro bonus aggiuntivo. Però senza far scattare combo eh! :-D
ma riconsegnare due volte lo stesso esemplare non si può fare a meno che non esca, e non è scontato, l'azione specifica che lo permetta. ma è uno spazio azione opzionale di 6 su 18 in un gioco con 30 spazi azione disponibili.
Ciao Mosè! Allora premetto che ho fatto solo una partita e domani farò la seconda quindi prendi il mio commento per quel che è. Altra premessa doverosa amo i giochi in cui devo studiare fin dalla prima posso che potrebbe risultare determinante perché in caso di vittoria avrei un appagamento infinito. Mi importa poco dello scarto di punti rispetto agli altri, a me importa l'aver giocato bene, che la strategia che ho pensato funziona e sono riuscito a modellarla in funzione degli imprevisti (gli altri). La prima partita sono riuscito ad individuare il punto di forza che mi avrebbe dato maggior vantaggio e ho girato tutto intorno a quello e ho vinto. Mi sono alzato dal tavolo con un'immensa voglia di rigiocarlo, amo troppo superare gli esami che il gioco mi propone, ho sempre amato i giochi di logica e matematici. Stesso feeling me l'ha dato laltro giorno Barrage, devi essere al limite del perfezionismo per vincere. Invece non mi è piaciuto per nulla Woodcraft, l'ho trovato troppo lungo e questo era veramente un solitario di gruppo praticamente e in 4 (seppure ho vinto) volevo terminare gia a tre quarti di partita.
Concludo citato una frase dei game designer della Splotter: se il primo turno non fosse tanto importante quanto l'ultimo allora è inutile che ci sia!
@nicolomacellaro1460 Sarebbe interessante chiedere ai giocatori con cui hai giocato se si sono divertiti anche loro come ti sei divertito tu. Lo scopo di un gioco da tavolo dev'essere far divertire il gruppo: se uno si diverte e gli altri capiscono che stanno giocando solo per tirare la volata all'altro non è molto piacevole. Trovo poi curioso che affermi che un gioco deve farti "superare un esame": se un gioco mi dà questa sensazione per me è un aspetto negativo, non certo positivo. Ognuno ha la sua sensibilità ed è giusto così. A suo tempo stetti lontano da Barrage proprio perché avevo percepito questa sua caratteristica (oltre che per il fatto che lo trovo veramente brutto da guardare): Darwin's Journey mi riconferma nella mia posizione.
@@Lamascherariposta fortunatamente nella partita che ho fatto non abbiamo avuto questa sensazione di run away leader perché è stato tutto un po' in bilico fino al conteggio finale dove ho staccato il secondo di 30 punti. Confermo quindi che ci siamo divertiti perché poi ci siamo messi a parlare entusiasti delle possibilità del gioco e sul come avremmo potuto fare meglio (aspetto che questo secondo me è fondamentale in un gioco per metterlo nelle mie prime posizioni). Darwin's, come Barrage, va studiato fin dal set up perché si deve ottimizzare le esigue azioni che si hanno, sprecarne vuol dire avvantaggiare chi sta giocando meglio. In comune questi due giochi anno il tracciato nave (per DJ) e il tracciato produzione energia (per Barrage) che ti mettono nella condizione di pensare al futuro plasmando la tua strategia fin dalla prima mossa.
Comunque ero stracurioso di questa analisi perché pensavo ti fosse piaciuto quanto è piaciuto a me perché sento che siamo molto simili nei gusti e nel modo di porci davanti il gioco. Mi ritrovo tantissimo nella tua parabola sul vino perché è come ho sempre ragionato io ed è esattamente quello che sto facendo (anche se ancora non riesco a gustarmi un rosso ma almeno riesco adesso ad apprezzare il bianco 🤣🤣).
Grazie mille per questo tuo video perché comunque il rovescio della medaglia fa sempre bene per una giusta analisi critica :)
@nicolomacellaro1460 Grazie a te! Come scrivi anche tu penso che sia utile che ci sia chi esprime perplessità anche sui giochi più amati e apprezzati: la differenza di punti di vista può solo arricchire il dibattito tra appassionati. Continuerò a studiare il gioco e se lo riterrò necessario ne riparlerò.
A me il gioco piace molto. Anche se in due è "stretto", le combo che si riescono a fare mi divertono! Rispetto a Newton (gioco degli stessi autori con cui è molto imparentato per qualche dinamica) l'ho ingranato meglio.
@martinazanon6097 A me invece Newton piace decisamente di più, mi sembra più aperto e permissivo.
Chiedo. Un gioco che gira al meglio a 3/4 giocatori, a proposito di regole della critica, cone si fa a recensirlo se ci si ha giocato solo in due?
@Fiondo1969 Easy: lo si dice apertamente nella propria analisi. E comunque se un gioco si presenta come giocabile in 2 giocatori deve funzionare bene anche in 2 giocatori.
Allora. Un elemento di una valutazione critica è la scalabilitá. Esistono giochi epici, bellissimi, che scalano male. Terra Mistica in 2 è assai largo. Throught the ages è un gioco da 2/3, in 4 diviene ingiocabile. Ark nova in 4 non si gioca e in 2 trova la sua miglior configurazione. Il fatto che questi giochi scalino male non li trasforma in brutti giochi. E visto che la scalabilita è una caratteristica importante da tenere in conto nel scegliere se comprare o no un gioco, il recensore, se vuole essere rigoroso, dovrebbe provarlo in tutte le sue configurazioni. Da Miss Meeple, al Meeple con la Camicia, al Puzzillo del sud, Agzaroth, lo Chef ludico eccetera, tutti sempre provano il gioco in tutte le loro configurazioni.
Poi, che il gioco sia stretto e punitivo, a sua volta è una caratteristica. Ovvio che se non sei capace di far le combo perdi male. Ci sta che a te non piaccia, pero vedo troppa voglia di convincere che ciò che è un gusto personale debba considerarsi un difetto tout court. E anche qui mi pare che l'approccio non sia rigoroso. Opinione personale, ovviamente.
È difficile rispettare l'opinione di un critico anche se diversa dalla nostra? Mosè, la tua analisi mi ha molto divertito e non mi ha tolto la voglia di provarlo.
@Fiondo1969 Il rigore di un critico è dato anzitutto dalla sua formazione come critico e dal suo metodo. Un buon critico farà una buona recensione (cioè: una recensione utile al maggior numero di persone) anche se non avrà provato il gioco in ogni configurazione possibile. Viceversa, un critico privo di formazione e di metodo farà recensioni pessime anche dopo aver provato il gioco in ogni modo esistente.
Citi tanti bravi creator, alcuni dei quali mi sono anche stati di ispirazione: ma non sono qui per diventare come loro. Ognuno ha il suo progetto, la sua personalità e i suoi obiettivi. E partire dal presupposto che fanno tutti così quindi così dev'essere giusto è un pessimo modo di ragionare: nel gioco come anche nella vita.
Premetto che se ti seguo e scrivo è perchè mi piace il tuo stile. In particolare i tutorial. Detto ciò. Io non dico che siccome lo fanno tutti allora va fatto. Dico che, essendo l'elemento della scalabilitá assai importante, a volte dirimente, è una grave mancanza, secondo me, non provare il gioco in ogni configurazione. Poi io i giochi li gioco spesso in due quindi mi viene utileseguirti.
...E comunque forse bisognerà pensare anche di cambiare i tavoli in casa (forse anche al Play 😄) poichè si vedono ormai tabelloni e plance sempre più ampi e grandi con sempre più spazi anche piccolissimi -sfruttati benissimo, ci mancherebbe- dove posizionare i Meeples e quindi sempre più azioni, sempre più concentrazione , applicazione maniacale delle regole non sempre comprese benissimo e sovente parecchie marmellatone di punteggio.
Ricordo, ed è un mio personalissimo parere, che rimane sì un' "Opera d' Ingegno" ben prodotta, ma è sempre e soltanto un passatempo ludico, un gioco, insomma. E, giustamente, quale significato vogliamo dare a questa parola? Ciao a Tutti.
@MrNomade63 Il tema in realtà è meno lineare di quel che si può pensare. Il gioco dev'essere qualcosa di spensierato? Io mi diverto molto coi videogiochi gestionali complessi, per esempio. Lo stesso vale per i giochi da tavolo: il punto è cercare quel di cui si ha bisogno.
Darwin's è il fratello di Newton (infatti non mi garbano entrambi) - Woodcraft fatto una partita (stravinta in 3 tutti alla prima partita) e l'ho abbandonato (Vladimír Suchý per me autore più sopravvalutato) - uno dei pochi gIOchi di Combo che mi piace e digerisco bene è Gizmos (la durata del titolo aiuta in questo)
Ciao, grazie per il commento!
Io in realtà con Newton mi diverto molto e non mi sento stupido come mi sento quando gioco a DJ. È vero che i due giochi sono strettamente imparentati, ma mi pare che Newton sia meno punitivo. Ho giocato solo una volta a Woodcraft: carino, ma non mi ha convinto a comprarlo.
Non so, pur apprezzandone il tema, questo gioco non mi ha mai minimamente attirato. La grafica del tabellone appare estremamente caotica ed è per il mio gusto decisamente respingente. Mi sembra ci siano un po' troppe cose da fare e da tenere d'occhio che appesantiscono il tutto. Guarderò sicuramente il tuo gameplay per verificare se sono troppo prevenuto e sto esprimendo un giudizio frettoloso. :-)
@davideiodice5763 È sicuramente un gioco molto ricco di opzioni, al limite dell'ipertrofia. Anche questa è una scelta che non mi sentirei di bollare come un difetto: ma capisco se qualcuno si sente spaesato.
Sai Mosè, il discorso è che questo gioco è arrivato con un Hype incredibile visto da quanto lo si aspettava.
Io sono curioso di provarlo più e più volte perché in teoria ha tutto quello che ricerco in un gioco.
Secondo me le tue sensazioni sono giustificate.
Però ho una domanda: perché non provi le stesse sensazioni quando giochi a Tapestry? Anche quello è un gioco che può restituire le stesse sensazioni che descrivi (runaway leader, problemi di bilanciamento..) e qui mi ricollego alla domanda di cui sopra: non è che ti aspettavi un po’ troppo dal gioco?
@vincenzocappiello6786 Cito Tapestry anche nel video: sono due giochi davvero molto diversi. Tapestry non ha un approccio rigoroso e punitivo, e le sue 'combo', se così si possono chiamare, scattano in momenti predefiniti, quelli in cui si cambia epoca: lì si ottiene il grosso dei punti e si può capovolgere la situazione data.
Può essere che mi aspettassi troppo, certo. Ma può anche essere, più semplicemente, che non sia il genere di eurogame che mi piace.
dopo un po' di partite posso dire che personalmente è il gioco piu divertente degli ultimi 5/6 anni
@antoniopescara Lo definirei in tanti modi, ma "divertente" non è tra questi :-D
È bello che esistano persone con gusti differenti!
@@Lamascherariposta pensa che, per tutti nemesis è un gran gioco divertente, io dopo 2 ore di partita al tavolo quasi dormivo 🤣
@antoniopescara Penso che con Nemesis avrei anche io quella reazione :-D
Immagino che questa sia stata una delle tue analisi critiche più lunghe riguardanti un gioco da tavolo. Mi spiace che Darwin’s Journey non ti abbia conquistato appieno. Oltre a te, seguo con piacere anche i video pubblicati dal Puzzillo del Sud ed entrambi (col il proprio stile) avete fatto emergere i suoi possibili pregi e difetti. Partita un po’ troppo statica e diretta in due giocatori (preferendo delle sfide a 3 o 4) e messo in guardia per i match tra neofiti ed esperti, dove, quest’ultimi, avranno un vantaggio mostruoso padroneggiando combo e quant’altro. Gioco con una bella grafica, meccaniche ben studiate e longevo grazie alla variabilità delle partite durante la preparazione del gioco. La plancia principale ha un bell’impatto sui giocatori alle prime armi sia per le sue dimensioni importanti che per l’affollamento d’icone. C’è davvero tanta roba da guardare e studiare. M’interessava capire il flusso di gioco e il tuo pensiero a riguardo. Gioco bello e meticoloso, a cui però bisogna dedicare tanto tempo per essere giocato al meglio. Sicuramente non per tutti o, per lo meno, bisogna trovare il compagno o il gruppo giusto per intavolarlo. Serate e pomeriggi ludici non sono molti e impiegare diverse ore per fare anche solo una partita diventerebbe deleterio. Guarderò sicuramente altrove, anche se il prodotto e il prezzo proposto non sono niente male.
@lucachiarvesio2963 Molti recensori lo definiscono un capolavoro, io sono in totale disaccordo. Anche solo il fatto che abbia una curva di apprendimento così spietata mi basta a non definirlo un capolavoro. È sempre bello confrontare le opinioni diverse!
Quindi per riassumere: se vinci non ti sentì soddisfatto e se perdi ti senti umiliato a morte…a patto che non bevi vino mentre giochi. Allora tutto fila 😂😂😂
@simonebotta9191 Ehm... sì, esatto, volevo dire proprio questo! :-D
Farai una partita con Martina?😅
@marisamacari50 Non è in programma, ma non si sa mai :-)
Dalla descrizione mi sembra un gioco dove si sgomita alla grande come Arnak....
@alesorio Non ho giocato ad Arnak ma sicuramente si sgomita :-)
La parabola del vino è parecchio pazza! aahahahaha!
Che dire di DJ?
Ho avuto fin dalle prime giocate online, da parte di apprezzati tuoi colleghi, una sensazione di stortura che non mi spiego. Principalmente perché vado a caccia di giochi unici nel loro genere e qui di "unico" non ci vedevo molto. Sarebbe da provare, ovvio, ma me ne trattengo al momento, non è scattato il senso di "ah, qua c'è da divertirsi!".
Quello che tu racconti è un gioco di aperture, che poi in vari incastri, padroneggiandolo, apre a combinazioni vantaggiose. Questa sarebbe una precisa scelta stilistica, che in linea di massima trovo anche nelle mie corde. Ma... ma poi lo sviluppo della partita deve dare occasione di raddrizzare il tiro o compensare o rimanere comunque entro margini di competizione, per quello che concerne il divertimento - lo so, ognuno si diverte a suo modo, questo è vago, eppure giocare è tutto lì, un processo che si esprime nel divertimento.
Quindi non faccio promesse, pur nel massimo rispetto degli autori, e credo che continuerò a osservarlo a distanza.
Del resto credo che per un po' smetterò di giocare a Brass Birmingham perché ultimamente so di vincere a neanche metà gioco e dopo devo solo "tenere" rispetto ai miei amici, che non si accorgono allo stesso modo che sono avanti di un bel po' e ragionano sulla prossima mossa. Mi crea frustrazione; allo stesso tempo non posso consigliare la strategia migliore in risposta a questo e quello...
Per aggiungere un elemento alla discussione, trovo che i giochi di piazzamento lavoratori più moderni, efficienti e palpitanti sono quelli accompagnati dall'utilizzo di carte, in varie modalità, che innescano altre variabili e sono però sottoposti a un guizzo di alea controllabile - lo stesso Brass è così, come Ark Nova, Dune Imperium, Arnak, Concordia ecc.
Per ora è tutto.
@mariopasqualotto1189 È come sempre una riflessione molto interessante, la tua. Se ne parlava anche con altri utenti: in che misura la presenza di una componente pur minima di alea può essere implementata per smussare le differenze di esperienza e di abilità al tavolo? E in che misura l'amore per il determinismo dimostra una malcelata volontà di pretendere di dimostrare attraverso il gioco chi ce l'ha più lungo (l'ingegno)? :-)
Io sono assolutamente d'accordo con te: va bene premiare il più bravo, ma ci sono fior di giochi che mostrano che lo si può fare senza massacrare gli altri senza pietà. Siamo tutti felici (spero) che sia ormai del tutto superata l'eliminazione del giocatore come meccanica accettata e presente nei GdT moderni: ora però dobbiamo passare dal disegno di legge ai decreti attuativi, per così dire.
@@Lamascherariposta Lo stesso Agricola, che non ricorre a carte per piazzare lavoratori nel meccanismo generale, ha l'alea iniziale delle occupazioni e dei miglioramenti (me lo hai evocato quando parli dello studio della strategia prima della prima mossa, roba che di per sé mi piace tantissimo). Forse questo più che alea è "leggera asimmetria aleatoria", ma ci siamo capiti.
E poi del tutto sgombriamo il terreno: premiare il più bravo è per lo più doveroso, però nella molteplicità di scelte che il più bravo ha espresso efficacemente durante lo svolgimento, sudandosele. Da qui lo spasso maggiore per tutto in gruppo di gioco - si può vincere o perdere ma ci si trova tutti appagati.
La consegna del ks è ancora in corso perché ancora sono qui ad aspettare la mia copia uff
@AndreaMazzeilenders18 Oh no! Pensavo che ormai fosse finita. Mi spiace! Ma vedrai che arriva :-)
@@Lamascherariposta lo spero!! la cosa più brutta è vederlo già in vendita al play e c'è gente che ancora lo deve avere
@AndreaMazzeilenders18 Questa è una cosa veramente insopportabile, che è capitata anche a me. Hai tutta la mia solidarietà.
@@-Lenders18- stai aspettando la tua copia?? 😖😖 Assurdo
@@damianoraimondi5332 si ancora nulla
Bravo si percepisce l'onestà intellettuale. Si vede che i giochi li pagate quando fate recensioni. Bravo. Gioco dove devo fare tante cose ma, quando ci pensi non vedi una meta precisa, dispersivo. Quando perdi lo sai subito
@IDM29 Grazie mille per il commento e per le belle parole!
Seguo il tuo canale non volentieri,di più. Prima di comprare un gioco(perché neanche a me i giochi li regalano) mi informo se ne hai fatto una recensione:apprezzo il tuo stile, le tue considerazioni, il modo che hai di approcciare quest'argomento con la serieta che merita un attivita che da lavoro a tante persone. Detto questo,non condivido la tua acredine nei confronti di questo gioco. Pensa mia moglie che non ha mai letto una riga di regolamento, mentre io interpreto alla perfezione il ruolo di secchione, mi batte spesso non solo a questo gioco ma anche a molti altri. Ma, nonostante questo, io adoro Darwin's journey proprio perché mi permette,al di la del risultato,di fare combo a cascata e mi illudo che alla fine strappero la vittoria finale. Aggiungo che mia moglie nell'ascoltare la tua recensione si è divertita moltissimo ma concorda che sei troppo severo e che bisogna dare una ulteriore possibilita ad un gioco che, a detta sua, nasconde enormi potenzialita. Ciao e scusa la lungaggine
Ciao cari Nunzio e Marianna!
Pensa che invece io ho sempre avuto l'impressione, quando ho perso, di non aver avuto più speranza già dal secondo turno (per non dire dal primo). E qualcosa di simile è capitato quando ho vinto: era chiaro troppo presto che avrei vinto io e che non c'era nulla da fare per l'altro. Ci si può comunque divertire, ma per quanto mi riguarda è un aspetto problematico. Sicuramente darò altre possibilità al gioco: ma sono abbastanza convinto che dopo l'onda di entusiasmo iniziale ci si dimenticherà abbastanza presto di questo titolo.
Che analisi... 😂... Già non ero molto interessato a questo gioco... Ora l ho archiviato...
@diegowar7966 Molti l'hanno già indicato come il gioco dell'anno: ascolta anche altre campane! :-)
non mi convince questo DJ, ancora non l'ho provato cmq....il tabellone di primo acchitto è terribile a vedersi!
@scytheitalia In effetti fa un po’ effetto Excel. Ma ho visto di peggio 🙂
Ho ascoltato tutto il tutorial e devo dire che praticamente non son d'accordo su nulla 😆se non sul fatto che chi lo conosce abbia un vantaggio su chi invece no. Per il resto penso sia semplicemente un gioco che predilige una strategia profonda (che come tutte le strategia viene adattata durante la battaglia) ed è proprio in virtù di questo che alcuni giocatori non riescono a goderselo in fondo.
@GranMaestroDantes Grazie per il commento!
Ognuno ha il suo punto di vista. Io non penso che la strategia profonda debba per forza concretizzarsi nel bloccare o frustrare chi non riesce ad 'afferrarla'. DJ è un gioco che se non sei bravo ti fa sentire un cretino: ecco, a me questa sensazione non piace e non penso sia un buon modo per veicolare complessità e profondità.
@@Lamascherariposta E° successo anche a me alla prima partita soprattutto tuttavia questo mi ha dato motivo di impegnarmi maggiormente e di affrontarlo divesamente rispetto ad altri giochi allo stesso modo di Barrage
È il the age of decadence dei gdt 😂
@giuliosf Non esageriamo: quello non lo toccherò mai più fino alla fine dei miei giorni, invece questo voglio provare a padroneggiarlo :-D
Fatte 3 partite in 2 giocatori ... stesse sensazioni di frustazione e poco divertimento ....bel gioco ma non c'è mai stata gara sull'esito finale ... al piu piccolo errore non recuperi più ... non credo sia un problema legato ai 2 giocatori anzi secondo me in 4 è ancora peggio ... 1 fa le combo e gli altri 3 hanno voglia di cambiare gioco ...
@maxghelfi3042 Sapevo che non potevo essere il solo :-)
Secondo me molto dipende dal grado di soddisfazione che i giocatori hanno nell'essere presi a sberle dal gioco anche per il più piccolo errore: ad alcuni appassionati questa cosa piace molto!
@@Lamascherariposta Prima di archiviarlo :) vorrei provare a fare qualche altra partita con una piccola modifica tenenedo la penatilà a 2 monete come in partite a 3-4 giocatori .. tu cosa ne pensi ??