Un vero tenore di grazia. Magnífica voce e tecnica impecable, proprio quella dal ottocento. Un esempio per la nuova generazione. Grazie per condividere.
Verissimo! Uno dei commenti più semplici e giusti che si potessero leggere!!! Purtroppo, chi parla di presunta mancanza di volume di canto lirico non ne capisce nulla, Benelli era un Tenore di grazia, che non ha niente a che vedere con un Tenore di forza, per usare due termini ancora ottocenteschi, ognuno ha il volume e squillo corrispondente alla tipologia all'interno del registro vocale al quale appartiene, e direi fortunatamente!! Ma temo che alcuni dei più grandi tenori che abbiamo avuto nel Novecento, da De Lucia e Bonci, Valletti a Gigli e Schipa, Pertile, Merli, Lauri-Volpi, e tanti altri del periodo del 78 giri, IL PERIODO D'ORO, in diversi casi non piacerebbero oggigiorno, eh certo, per loro esiste al massimo solo Caruso, Di Stefano, Corelli, Del Monaco, oltre non vanno. Per quanto riguarda gli acuti come si può appurare da questa raccolta di audio scelti l'altezza della nota si sente perfettamente, e quella è l'unica indicazione che l'acuto c'è eccome, il volume è un parametro sbagliato, ma non c'è da stupirsi con l'ambiente mondiale declinato che ci ritroviamo, con una mancanza di preparazione musicale e soprattutto vocale mai vista prima in Italia e non solo! Poi basarsi su ascolti di celluloide consumati su cellulari, cd, dvd ecc. è gravissimo errore, un cantante lirico va giudicato ascoltandolo dal vivo nelle sedi deputate. Gira da tempo, per esempio, una critica sulla presunta nasalità di Kraus, che si può percepire in certa misura nelle registrazioni, ma chi l'ha ascoltato in teatro sa che la sua voce risultava in modo assai diverso!
Veramente eccezionale. Tutte le voci ben messe in teatro squillano e hanno volume, altrimenti non si spiegherebbe come un ottavino, che non ha grosso volume ma ha tanto squillo, si senta anche sopra ai fortissimi orchestrali. Il tenore Benelli non aveva nessun problema tecnico sul passaggio di registro tenorile, ne' su acuti e sopracuti, non aveva bisogno di sforzare la voce come fanno oggi strumenti vocali maltrattati che durano pochi anni e non squillano ma ingolano sembrando voluminosi. Baritoneggiare per un tenore è un errore imperdonabile.
Artista dotato di acuta intelligenza,consiglio a tutti il gustosissimo libro "Cantanti vil razza dannata!". Splendido tenore di grazia!in un periodo di voci ultramuscolari...
Non è assolutamente vero che Benelli non avesse volume e acuti-sopracuti. Innanzitutto, bisogna considerare cosa disse, intervistato da Celletti, il grande Lauri-Volpi lasciando ai posteri il dono di questa straordinaria testimonianza : "il mio maestro Cotogni diceva: Figlio mio, canta nei centri, ma risolvi negli acuti, perché il centro è proprio dei baritoni, il registro basso è dei bassi, ma non indugiate, non ingrossate i centri perché aumentate il volume; IL VOLUME NELLE VOCI E' COME IL GRASSO NEI CORPI, NON E' MUSCOLO. E questo dogma cotognano io l'ho avuto sempre presente, e infatti non m'ha nociuto ...e infatti forse sono una delle poche gole che non ha avuto noduli alle corde vocali" - inoltre sempre il grande Volpi scrisse nel suo diario : (Lauri Volpi - “A viso aperto”, Corbaccio, dall’Oglio editore, 1953, pagina 333 : Diario, 11 aprile 1950).
O a Mario del Monaco... Il volume è come grasso nei corpi? Non sono d'accordo. Lauri volpi nei centri cantava leggero: bene. Ma in molte registrazioni ad esempio in recondita armonia, i suoi acuti non erano ok
In secondo luogo, le voci in generale e anche gli acuti non sono mica uguali, dipendono dalla tipologia di voce, un tenore di grazia NON DEVE AVERE la voce di un tenore lirico-spinto o drammatico e neanche quella di un tenore lirico puro o pieno, è proprio il bello della voce lirica, oltre ad essere un fatto fisiologico e di repertorio, all'interno della tipologia del tenore di grazia. Poi, non si può negare che Benelli (a differenza di Schipa, forse il più grande tenore di grazia del Novecento) avesse, come viene dimostrato dalle registrazioni e dal pubblico che ha assistito ai suoi 47 anni di carriera in teatro dal vivo, non solo gli acuti, si bemolle, si bequadro e do, ma anche i sopracuti, do diesis, re e mi bemolle sopracuti. Uniformare tutto (come vorrebbero tutti, compresi tanti docenti di canto) è un crimine contro la Musica e l'opera lirica in particolare. Un tenore "di grazia" non solo non può, ma soprattutto non deve avere la medesima voce di un altro tipo di tenore, che nell'Ottocento veniva chiamato "di forza". E qui oggi presente vivente non c'è nessuno al livello di Benelli né tantomeno di Lauri-Volpi, quindi qualunque commento irreale come quelli che si divertono a scrivere o dire certi melomani e anche certi musicisti impreparati non ha alcuna validità, perché non proviene da chi possa dimostrare di avere una autorità in campo, oltre ad essere un comportamento altamente diseducativo. Questa storia del volume è uno stereotipo gravissimo, perché è del tutto sbagliato, si deve cantare a mezza voce e ogni tanto specie in acuto cantare a piena voce, chi non lo fa e non lo fa fare sta solo distruggendo l'opera lirica. E questo vale sempre, anche nel repertorio successivo a quello più battutto da Benelli, ad esempio nella musica di Verdi che a suo stesso dire prediligeva la mezza voce, non solo come ribadisce egli stesso nelle sue lettere, ma anche come si può vedere riportato nelle partiture delle sue 27 e più opere, che il Cigno di Busseto infarcisce di piani, pianissimi, mezze voci, filati ecc. e invece non ve ne importa assolutamente niente, siete solo capaci di dire che sareste dei grandi verdiani, mentre invece non fate che costantemente tradire l'autore e come ascoltatori (cercando il suono spinto innaturalmente e ingrossato innaturalmente) e come come musicisti (rimuovendo e sostituendo le indicazioni verdiane, ma anche pucciniane, altro autore ricchissimo di dinamiche completamente disattese, e tutto questo non comunicandolo ufficialmente al pubblico, massima scorrettezza). Benelli (con un ampio repertorio da tenore di grazia, compreso tra il Barocco e il Novecento) insieme a diversi altri cantanti sommi del secolo scorso dovrebbe essere preso solo come modello, purtroppo una serie di urlatori e loro sostenitori ha preso il potere del mondo della lirica, ma ognuno singolarmente, e anche come massa di persone, è responsabile di ciò e dovrà renderne conto!
Excellent examples here. There seems to be a lot of confusion among people about what is a leggiero tenor and what is a tenore di grazia. Hopefully, those who listen to this will be much clearer on what a tenore di grazia is and the kind of music he sings. Tenore di grazia appears to be more capable of complex fiorituras and agile leaps among high notes singing high tessitura pieces than perhaps a leggiero tenor could be. Because of this, I would classify them as a sub-group of the leggiero tenor group. The chiaroscuro/timbre is similar. For example, Tito Schipa is a fine leggiero tenor. However, his high range is particularly limited, and he was not capable of this kind of agile leaping back and forth among high notes. If a tenore di grazia is such as capable of doing pieces like in this TH-cam posting, there's no way Tito should be classified as a tenore di grazia. But Tito is definitely of a similar timbre. His chiaroscuro is similar. I would say he has a bit more vocal "heft" than this guy. He is of the larger group leggiero tenor. /// By the way, this guy is good too. I wouldn't listen to him day in and day out like I would listen to for instance, Giuseppe Di Stefano. But I would certainly listen to him. I would go to see him perform opera, for sure. He's worth the time and money--undoubtedly.
I question Di Stefano's popularity because for me his voice is the classic generic one, unidentifiable among others. He hitched his wagon to the falling star Callas and was thus famous, but I'm sure they had an affair too.
@@rogerpropes7129 How refreshing, someone absolutely dismissive of GDS! I can't agree with you. GDS was an incredible singer in the 1950s. However, your opinion is noted 😁. Yes, he and Callas briefly had an affair. But he didn't hitch to Callas; Callas hitched to him! 😉 I really can't say his voice is "unidentifiable." He had a signature style and voice!
@@mickey1849 'Pippo' was first as admired for his good looks as his voice, which he ruined by his careless lifestyle, or so I've read. BTW, a few years ago a young Romanian tenor named Bogdan Mihai emerged as a fantastic 'tenore de grazia' or 'leggiero', whatever, but he seems to have turned pop singer--do you know him?
@@rogerpropes7129 Undoubtedly, Pippo was a handsome boy! A lady-slayer! /// No, I have never heard of this Bogdan Mihai. I'm sorry to hear he went pop if he really had ability as an opera singer, and if he was getting jobs. So many people are singing down in their throats or up in their noses these days--more shouting than good singing😑. If he was good, he'll regret his choice later after he grows older. Pop music is a sappy genre to sing in day in and day out. I was thinking, perhaps to be an opera singer and a jazz singer on the side might be fun. But not pop. Not day in and day out 🤮. There's more to life than it just being about the money.
Furthermore Di Stefano is defined as a lyric tenor and compared with Pavarotti, Gigli, Carreras, etc. Which do you prefer today in the Rubini 'de grazia' bel canto roles, J. D. Florez, Lawrence Brownlee, Maxim Mironov, or Michael Spyres? And where do you rate Joseph Schmidt?.
Un vero tenore di grazia. Magnífica voce e tecnica impecable, proprio quella dal ottocento. Un esempio per la nuova generazione. Grazie per condividere.
Un grande artista....otre che grande interprete.
Verissimo! Uno dei commenti più semplici e giusti che si potessero leggere!!! Purtroppo, chi parla di presunta mancanza di volume di canto lirico non ne capisce nulla, Benelli era un Tenore di grazia, che non ha niente a che vedere con un Tenore di forza, per usare due termini ancora ottocenteschi, ognuno ha il volume e squillo corrispondente alla tipologia all'interno del registro vocale al quale appartiene, e direi fortunatamente!! Ma temo che alcuni dei più grandi tenori che abbiamo avuto nel Novecento, da De Lucia e Bonci, Valletti a Gigli e Schipa, Pertile, Merli, Lauri-Volpi, e tanti altri del periodo del 78 giri, IL PERIODO D'ORO, in diversi casi non piacerebbero oggigiorno, eh certo, per loro esiste al massimo solo Caruso, Di Stefano, Corelli, Del Monaco, oltre non vanno. Per quanto riguarda gli acuti come si può appurare da questa raccolta di audio scelti l'altezza della nota si sente perfettamente, e quella è l'unica indicazione che l'acuto c'è eccome, il volume è un parametro sbagliato, ma non c'è da stupirsi con l'ambiente mondiale declinato che ci ritroviamo, con una mancanza di preparazione musicale e soprattutto vocale mai vista prima in Italia e non solo! Poi basarsi su ascolti di celluloide consumati su cellulari, cd, dvd ecc. è gravissimo errore, un cantante lirico va giudicato ascoltandolo dal vivo nelle sedi deputate. Gira da tempo, per esempio, una critica sulla presunta nasalità di Kraus, che si può percepire in certa misura nelle registrazioni, ma chi l'ha ascoltato in teatro sa che la sua voce risultava in modo assai diverso!
Insomma non era un trombone; non aveva lo starnazzo che tanto piace ai nostri giorni, ma la sua voce era chiara, brillante, udibile...
Veramente eccezionale. Tutte le voci ben messe in teatro squillano e hanno volume, altrimenti non si spiegherebbe come un ottavino, che non ha grosso volume ma ha tanto squillo, si senta anche sopra ai fortissimi orchestrali. Il tenore Benelli non aveva nessun problema tecnico sul passaggio di registro tenorile, ne' su acuti e sopracuti, non aveva bisogno di sforzare la voce come fanno oggi strumenti vocali maltrattati che durano pochi anni e non squillano ma ingolano sembrando voluminosi. Baritoneggiare per un tenore è un errore imperdonabile.
Un cantante grande!
Bravo, Maestro! Un Esempio per i "tenori" di Oggi!
Esemplare ❤
Artista dotato di acuta intelligenza,consiglio a tutti il gustosissimo libro "Cantanti vil razza dannata!".
Splendido tenore di grazia!in un periodo di voci ultramuscolari...
Non è assolutamente vero che Benelli non avesse volume e acuti-sopracuti. Innanzitutto, bisogna considerare cosa disse, intervistato da Celletti, il grande Lauri-Volpi lasciando ai posteri il dono di questa straordinaria testimonianza : "il mio maestro Cotogni diceva: Figlio mio, canta nei centri, ma risolvi negli acuti, perché il centro è proprio dei baritoni, il registro basso è dei bassi, ma non indugiate, non ingrossate i centri perché aumentate il volume; IL VOLUME NELLE VOCI E' COME IL GRASSO NEI CORPI, NON E' MUSCOLO. E questo dogma cotognano io l'ho avuto sempre presente, e infatti non m'ha nociuto ...e infatti forse sono una delle poche gole che non ha avuto noduli alle corde vocali" - inoltre sempre il grande Volpi scrisse nel suo diario : (Lauri Volpi - “A viso aperto”, Corbaccio, dall’Oglio editore, 1953, pagina 333 : Diario, 11 aprile 1950).
Concordo perfettamente.
Vallo a dire a Giacomini haha
O a Mario del Monaco... Il volume è come grasso nei corpi? Non sono d'accordo. Lauri volpi nei centri cantava leggero: bene. Ma in molte registrazioni ad esempio in recondita armonia, i suoi acuti non erano ok
In secondo luogo, le voci in generale e anche gli acuti non sono mica uguali, dipendono dalla tipologia di voce, un tenore di grazia NON DEVE AVERE la voce di un tenore lirico-spinto o drammatico e neanche quella di un tenore lirico puro o pieno, è proprio il bello della voce lirica, oltre ad essere un fatto fisiologico e di repertorio, all'interno della tipologia del tenore di grazia. Poi, non si può negare che Benelli (a differenza di Schipa, forse il più grande tenore di grazia del Novecento) avesse, come viene dimostrato dalle registrazioni e dal pubblico che ha assistito ai suoi 47 anni di carriera in teatro dal vivo, non solo gli acuti, si bemolle, si bequadro e do, ma anche i sopracuti, do diesis, re e mi bemolle sopracuti. Uniformare tutto (come vorrebbero tutti, compresi tanti docenti di canto) è un crimine contro la Musica e l'opera lirica in particolare. Un tenore "di grazia" non solo non può, ma soprattutto non deve avere la medesima voce di un altro tipo di tenore, che nell'Ottocento veniva chiamato "di forza". E qui oggi presente vivente non c'è nessuno al livello di Benelli né tantomeno di Lauri-Volpi, quindi qualunque commento irreale come quelli che si divertono a scrivere o dire certi melomani e anche certi musicisti impreparati non ha alcuna validità, perché non proviene da chi possa dimostrare di avere una autorità in campo, oltre ad essere un comportamento altamente diseducativo. Questa storia del volume è uno stereotipo gravissimo, perché è del tutto sbagliato, si deve cantare a mezza voce e ogni tanto specie in acuto cantare a piena voce, chi non lo fa e non lo fa fare sta solo distruggendo l'opera lirica. E questo vale sempre, anche nel repertorio successivo a quello più battutto da Benelli, ad esempio nella musica di Verdi che a suo stesso dire prediligeva la mezza voce, non solo come ribadisce egli stesso nelle sue lettere, ma anche come si può vedere riportato nelle partiture delle sue 27 e più opere, che il Cigno di Busseto infarcisce di piani, pianissimi, mezze voci, filati ecc. e invece non ve ne importa assolutamente niente, siete solo capaci di dire che sareste dei grandi verdiani, mentre invece non fate che costantemente tradire l'autore e come ascoltatori (cercando il suono spinto innaturalmente e ingrossato innaturalmente) e come come musicisti (rimuovendo e sostituendo le indicazioni verdiane, ma anche pucciniane, altro autore ricchissimo di dinamiche completamente disattese, e tutto questo non comunicandolo ufficialmente al pubblico, massima scorrettezza). Benelli (con un ampio repertorio da tenore di grazia, compreso tra il Barocco e il Novecento) insieme a diversi altri cantanti sommi del secolo scorso dovrebbe essere preso solo come modello, purtroppo una serie di urlatori e loro sostenitori ha preso il potere del mondo della lirica, ma ognuno singolarmente, e anche come massa di persone, è responsabile di ciò e dovrà renderne conto!
B R A V O !!!
Ben sappiamo cosa comporti a priori il saper eseguire tali pagine. STUDIOOOOO, zero miracoli.
grandissimo cantante ma acuti e sopracuti proprio non li aveva
gli mancava soprattutto il volume
Ma ci sei il tenore leggero si chiama leggero anche per il fatto del volume. Che ignorante
Excellent examples here. There seems to be a lot of confusion among people about what is a leggiero tenor and what is a tenore di grazia. Hopefully, those who listen to this will be much clearer on what a tenore di grazia is and the kind of music he sings. Tenore di grazia appears to be more capable of complex fiorituras and agile leaps among high notes singing high tessitura pieces than perhaps a leggiero tenor could be. Because of this, I would classify them as a sub-group of the leggiero tenor group. The chiaroscuro/timbre is similar. For example, Tito Schipa is a fine leggiero tenor. However, his high range is particularly limited, and he was not capable of this kind of agile leaping back and forth among high notes. If a tenore di grazia is such as capable of doing pieces like in this TH-cam posting, there's no way Tito should be classified as a tenore di grazia. But Tito is definitely of a similar timbre. His chiaroscuro is similar. I would say he has a bit more vocal "heft" than this guy. He is of the larger group leggiero tenor. /// By the way, this guy is good too. I wouldn't listen to him day in and day out like I would listen to for instance, Giuseppe Di Stefano. But I would certainly listen to him. I would go to see him perform opera, for sure. He's worth the time and money--undoubtedly.
I question Di Stefano's popularity because for me his voice is the classic generic one, unidentifiable among others. He hitched his wagon to the falling star Callas and was thus famous, but I'm sure they had an affair too.
@@rogerpropes7129 How refreshing, someone absolutely dismissive of GDS! I can't agree with you. GDS was an incredible singer in the 1950s. However, your opinion is noted 😁. Yes, he and Callas briefly had an affair. But he didn't hitch to Callas; Callas hitched to him! 😉 I really can't say his voice is "unidentifiable." He had a signature style and voice!
@@mickey1849 'Pippo' was first as admired for his good looks as his voice, which he ruined by his careless lifestyle, or so I've read. BTW, a few years ago a young Romanian tenor named Bogdan Mihai emerged as a fantastic 'tenore de grazia' or 'leggiero', whatever, but he seems to have turned pop singer--do you know him?
@@rogerpropes7129 Undoubtedly, Pippo was a handsome boy! A lady-slayer! /// No, I have never heard of this Bogdan Mihai. I'm sorry to hear he went pop if he really had ability as an opera singer, and if he was getting jobs. So many people are singing down in their throats or up in their noses these days--more shouting than good singing😑. If he was good, he'll regret his choice later after he grows older. Pop music is a sappy genre to sing in day in and day out. I was thinking, perhaps to be an opera singer and a jazz singer on the side might be fun. But not pop. Not day in and day out 🤮. There's more to life than it just being about the money.
Furthermore Di Stefano is defined as a lyric tenor and compared with Pavarotti, Gigli, Carreras, etc. Which do you prefer today in the Rubini 'de grazia' bel canto roles, J. D. Florez, Lawrence Brownlee, Maxim Mironov, or Michael Spyres? And where do you rate Joseph Schmidt?.