Io ho smesso di usare facebook due anni fa, proprio perché era diventato una specie di droga, passavo sulla home ore e ore a leggere post e arrabbiarmi dell'ignoranza di alcune persone o di quello che succedeva. Devo dire che mi sono sentito meglio già dopo due giorni e mi sono ritrovato con più tempo che ho speso leggendo o cercando di imparare qualcosa per il mio lavoro o per le mie passioni. L'account facebook c'è ancora, ma ci entro una volta al mese.
Sicuramente bisogna un po ridimensionare il tempo passato sui social. Tuttavia come hai detto tu ci sono modi e modi, personalmente dedico la maggior parte del tempo a video informativi come quelli presenti sul tuo canale o altri. Poi noto anche una differenza tra social, Facebook ad esempio, per quanto bistrattato e invaso da boomer, tende ad essere più informativo di Instagram. Per lo meno apre di più al discorso a parer mio. Comunque begli spunti di riflessione, magari darò una letta al libro 😊.
E si Eliana ti confermo anche io che i social amplificano il mio stato d'animo Non ho momenti di noia perché già approfitto di ogni istante senza uno schermo, ma il mio utilizzo dei social (quando non legato al lavoro) è legato al senso solitudine che da un po' sto provando e i social non sono minimamente una soluzione. Sono perfettamente d'accordo con te e con ciò che c'è sul quel libro che sto prendendo in considerazione di leggere e approfondire. Grazie per il consiglio
È un problema sul quale ragiono da anni, con alcuni passi significativi (ho eliminato il mio profilo facebook da oltre un anno) ma anche alcune situazioni critiche (ore e ore di instagram ogni cavolo di giorno in quarantena...). Questo video però mi sta dando parecchi spunti per riflettere e soprattutto agire!
Grazie per questo video!☺️ Ho iniziato a leggere lo stesso libro qualche mese fa ed è stata un’esperienza illuminante, nel senso che ha dato modo di vedere e pensare alla tecnologia in modo diverso, lo consiglio molto!
Grazie per il consiglio di lettura! È da quasi un anno che ho cancellato qualsiasi tipo di social e quando ho voglia di 'scrollare' e 'tenermi aggiornata' guardo qualche video su youtube. Mi sono accorta che sprecavo tempo prezioso, senza neanche rendermi conto passavo ore a guardare cose che effettivamente ti deprimono se entri nel social con l'umore storto. La cosa che però mi urtava di più era la cattiveria della gente: non ci si saluta per strada, ma su facebook si è sempre pronti ad insultare. Da quando mi sono autoesclusa dalla vita sociale virtuale ho riscoperto una VERA vita sociale arricchita da gente che ha interesse a passare del tempo con me e che si ricorda la data del mio compleanno senza che Facebook gliela ricordi..
Video interessante. Non ho mai avuto social per disinteresse a farmi i fatti degli altri e a pubblicare i miei e, perché no, anche avversione alle cose modaiole. Quindi non sono in grado di capire cosa si provi. Però nel tempo libero (come attività digitali) amo giocare a videogiochi, guardare film, serie tv o video divulgativi e di cucina su TH-cam. Secondo me lo svago, soprattutto dopo il lavoro, è dovuto. Non è detto che le attività digitali non siano costruttive o non ti arricchiscano. Dipende. È giusto non avere solo interessi digitali, infatti amo anche viaggiare, fare passeggiate in mezzo alla natura e cucinare. Il punto che forse è sottolineato poco nel video è che non bisogna vivere con l'ansia di avere sempre il cervello attaccato o con l'ansia che si sta sprecando o non sfruttando al massimo il proprio tempo. Altrimenti non ne stai comunque godendo. Secondo me in tutte le cose la verità sta nel mezzo. Nell'equilibrio che una persona si sente di dover mantenere per stare bene.
Io nel mio tempo libero imparo l’olandese. E posso farlo grazie ad internet quando cucino, faccio fare pipì al cane o passo l’aspirapolvere. La possibilità di conoscenza che abbiamo oggi è esponenzialmente più grande di quella che avevano anche solo i nostri genitori. Certo bisogna usarla in maniera intelligente..
Ora, se già mi sentivo in colpa per il tempo che spreco (in generale), adesso non posso fare altro che rannicchiarmi in un angolo al buio… Scherzi a parte, casualmente questo video è capitato in un momento in cui ne avevo parecchio bisogno. O comunque ha toccato un "nervo scoperto". Quindi grazie.
Interessante, io ho smesso di andare sui social, ma in realtà gia boicottavo FB fin dalla sua nascita, pero diciamo quando ho iniziato a usare internet per "studiare" e quando ho spento la TV definitivamente, in realtà l'avevo gia mezza spenta da un decennio, pero ufficialmente non lo avevo ancora pensato, diciamo negli ultimi anni ho deciso solo di ascoltare le cose che penso che siano costruttive e mi fanno studiare, mi indicano libri da leggere ecc. il massimo dello svago è riflettere guardando un youtuber come te, che sia un minimo colta su certi argomenti altrimenti non penso che avrei continuato a guardarti. diciamo dopo aver fatto questo passo, ho iniziato a trovare piacere nello studio (una cosa nuova) e poi un fortissimo senso di rifiuto per le pubblicità e le chiaccherate idiote tipo quelle che senti alla radio prima di una canzone che tu dici, fammi sentire la canzone e basta! …oggi non scendo a compromessi, cambio stazione radio oppure metto un CD. Sembra quasi, o forse è cosi, che pulendo le interferenze la nostra mente si liberi e decolli...
Hai colto il punto, ci sono arrivato anche io alle tue conclusioni da solo, purtroppo è un percorso che come dici tu è faticoso, oggi la maggior parte delle persone tende ad anestetizzarsi, non riflette su cosa le rendono felici, è da un anno che sono in pensione e chiedendo a coetanei e amici cosa faranno quando andranno in pensione quasi nessuno aveva una risposta pronta, come dire... al mio futuro non ho pensato
Principalmente utilizzo i social network per infotainment ma anche per confrontarmi con altre persone. La piattaforma che utilizzo maggiormente è Telegram. Come hai già detto tu, le tecnologie sono imparziali, è l'uso che ne facciamo "il problema". Il social network è anche uno strumento di diffusione culturale, a me piace seguire su TH-cam lezioni universitarie e tutorial pratici di progettazione grafica e non ho mai sentito una sola volta la sensazione che io stia perdendo il mio tempo. Un aspetto che mi piacerebbe approfondire maggiormente è proprio la parte relativa "all'educazione". Non solo toccando l'aspetto della moderazione di utilizzo, ma anche sui contenuti che ciascuno di noi sente il bisogno di comunicare.
Per il discorso sulle emozioni: Anche io ogni tanto mi isolo dal mondo per comprendere le mie emozioni, rabbia e tristezza soprattutto, e scrivo tutte le mie riflessioni per poterle rileggere e capirmi, altre volte invece dico quello che mi viene in mente e registro la mia voce per risentirmi. Sto usando questi metodi da quasi 2 anni e mi trovo bene.
Se i social facciano male o meno, e in che modo, è senz'altro un argomento di grandissima importanza e interesse. Che il tempo vada per forza utilizzato in maniera produttiva, invece, mi pare opinabile. Insomma, farsi male no, ma uscire a fare cose "per migliorare sé stessi"... perché? Trovo difendibilissimo il diritto a passare il proprio tempo svaccati sul divano, onestamente. E lo dico da persona che tende praticamente a non farlo.
Perché tendenzialmente le persone che passano il proprio tempo svaccati sul divano sono i primi a lamentarsi della propria esistenza :) Se uno dovesse venire da me a dirmi "Io sono felice di non fare nulla della mia vita", sarei felice per lui!
Discorso più che attuale e, come tu stessa hai detto, difficile da gestire.. Il fatto che amplifichi gli stati d'animo lo noto anche io, compresa la questione solitudine; quando vivo una buona compagnia, affettiva o lavorativa che sia, passo molto meno tempo nei social in modo passivo e non ne sento neanche il bisogno. Il problema della gestione dello strumento però, personalmente, rimane e percepisco estremamente utile quanto insufficiente il distaccarsi dal mondo tech. Faccio un esempio. Mi è capitato, per mancanza di internet o telefono/pc assente, di essere molto più confident col mondo esterno, interessarmi a cose mai cagate prima, tipo libri, dentro casa ed essere più reattivo agli stimoli. Tali stimoli che però talvolta necessitavano di un supporto tecnologico per ottenere un risultato ottimale, come cercare un determinato argomento trattato in un libro, la funzione di una determinata parte del corpo che mi sono chiesto durante una passeggiata/discussione, l'aspetto di una pianta etc; o fare qualcosa che solo col digitale posso fare: ad esempio è da tanto che ho pensato di ricostruire palazzi presenti in qualche videogioco Pokémon con la modellazione 3D e poi farci un bel render per vedere come sarebbe realisticamente (utile per accrescere le mie skill nell'ambito mentre faccio qualcosa che è fra i miei più antichi interessi, ovvero i pokémon) E' da tanto che non vedo film o serie animate nonostante mi piaccia farlo, vorrei imparare nozioni di sartoria, insomma vorrei fare tanto che incrocia sia il modo fisico, sia quello digitale. Quindi il problema, che non si oppone negativamente quanto mi fa sorgere perplessità, non è tech si con stacchi e fine, quanto "come e come mai alla fine mi perdo nel tunnel della passività mentale se, fino a prima, volevo affermarmi nel mondo" Come faccio, emotivamente e psicologicamente, ad accorgermene ed avere la forza di staccarmi quando ciò avviene? Il limite fra compagnia-dipendenza-utilità si fanno poi molto sottili. Altro esempio, quando cucino cose abbastanza semplici che mi vengono ormai meccaniche, mi capita di tenere dei video in sottofondo per compagnia, vivendo da solo. Soltanto che, finito di mangiare, magari continuo a guardare per mezz'ora ed ore. O magari faccio altro che invece richiede attenzione ma, tornando al discorso solitudine, pur di non sentirmi solo mi distraggo col sottofondo che però non mi fa vivere ciò che invece vorrei fare bene (perché ne ho piacere a farlo) O magari mi piacerebbe fare contenuti sul web conseguente allo stimolo positivo di voi creator ma poi, per non abbandonare la comfort zone (anche se negativa), non faccio nulla: banalmente ho un video da editare di un disegno che è fermo da mesi, nonostante mi piacerebbe imparare nozioni di montaggio video. Disegno che è stato realizzato in digitale e ciho perso molto tempo poichè scrollavo instagram. Alla stessa maniera concordo sulla questione che i bambini (e mi spiace un botto quando li vedo alienati) debbano essere controllati sull'uso dei dispositivi smart invece che tenuti calmi con essi. Ovviamente non sono un esperto in materia, lascio la parola a chi ne sa e vorrei saperne di più, penso che più di "quanto tempo passato" si debba capire "come" impiegarlo (stessa cosa vale per noi); ad esempio da piccino volevo tanto saper usare il pc ma più di paint per cazzeggio saltuario non me lo si faceva usare, "fame" che poteva essere saziata in modo produttivo come qualsiasialtro gioco. Ovviamente non discuto sulla questione "riconoscimento della realtà durante lo sviluppo",difatti mi piacerebbe capirlo anche per non fare eventuali errori con gente piccina con la quale potrò vivere dei momenti. Con ciò non voglio assolutamente che hai torto anzi tutt'altro, è ancor più sensato e comprensibile il punto di vista data la quarantena (come detto prima,staccare ed uscire "dal cellulare" mi ha fatto benissimo, quanto invece ormai non si possa più parlare, per fortuna (credo) di "mondo tech" e "mondo fisico", ormai sono circa fusi. Ergo, il problema non è avere voglia di guardare la tv (ieri) stare al pc (oggi), quanto "come non ci resto dipendente?" Comunque argomento molto interessante, mi ha fatto moolto piacere trovare spunti di riflessione!😁🌱🐾🌈 (MA QUANTO CAZ HO SCRITTO O.O)
Nel momento in cui hai parlato di "Con quante persone riesce una persona ad essere in contatto?" io pensato subito a 150 e avere la conferma esatta delle mie idee è sempre bellissimo
Ciao, bel video. Ti consiglio come ulteriore lettura sul tema il testo di J. Lanier “10 ragioni per cancellare subito i tuoi account social”. L’autore, partendo dalla problematicità dell’architettura economica che sorregge tali aziende, analizza il come i maggiori social network (facebook, instagram e twitter, soprattutto) stiano danneggiando la salute mentale delle persone e il dibattito politico. Ciao 😊
Comunque che dici di quelli che pensano sempre che desiderano molto una famiglia? Che vogliono sposarsi e avere dei figli e una casa.. Io sarei fra quelli, non so, mi sembra tutto così monotono senza una moglie, una famiglia e dei figli. Ovviamente ognuno ha i suoi pensieri.
Dividere in tre parti il tempo giornaliero è stato un errore del passato, io che cominciavo a lavorare alle 7 del mattino con una pausa di un ora e mezza alle dodici sballa i conti dalle sette alle cinque e mezza sono dieci ore e mezza che ti occupa il lavoro, otto ore di sonno e il tempo libero lo spendi nell'occuparti di te stesso, dovevano dividere la giornata in quattro parti non in tre, un errore del passato, si dovrebbe cambiare questa misura. Allora io so maschio etero a cui piace la fregna, quindi il profilo è diverso dal tuo, in interessi e altro, ci sono problematiche davvero lunghe da spiegare, ti citerei canali come breaking italy, Marco Crepaldi, questo per i temi sociali/politici. Io fb lo uso 15 minuti al giorno, voglio solo foto di fregne nel mio album dei ricordi e mettere una citazione o una riflessione su accadimenti personali dopo una seduta di brainstorming personale. Tranne te, tra me e te, fibra è damolto che non si sente.
Ciao eliana, ti ho scoperto da poco, e volevo chiederti, siccome sei ingegnera, cosa ne pensassi del corso di ingegneria gestionale e se hai avuto modo di confrontarti con qualche ingegnere gestionale.
ciao mi permetto di risponderti in quanto anche io sono ingegnere (informatico) per l'esattezza...magari qualche consiglio potrebbe comunque esserti utile! Io ho terminato la magistrale un paio di anni fa, ma mi è capitato anche di fare un paio di esami in comune con gestionale. Onestamente a mio avviso come facoltà oggi va molto di moda in teoria, ma poi a livello pratico rimane secondo me troppo un ibrido fra l'approccio manageriale economico e quello ingegneristico informatico, visto che ci sono comunque diversi esami di iinformatica e programmazione. Se sei interessata all'approccio gestionale nel senso dell'analisi dei dati ti consiglierei magari un corso più diretto verso la data science, molto interessante e in continua evoluzione. Magari fammi sapere che ne pensi..e in bocca al lupo!
Ciao supermat, grazie mille per la risposta!, riguardo al data science ci ho dato una leggera occhiata e ritengo che se mai dovessi scegliere quel percorso, non opterei per gestionale come mi hai già consigliato...la mia domanda iniziale riguardava un dubbio che non riesco a togliermi: nonostante nei corsi di laurea in ingegneria gestionale di molti atenei italiani, si riscontra una mole notevole di esami comuni a tutte le branche di ingegneria (nello specifico ho analizzato il percorso di laurea della mia città), non capisco come mai gli altri ingegneri debbano deridere/screditare il corso.... Nel senso, molti di questi studenti al quale ho posto la stessa domanda mi rispondono con "perchè non è una vera ingegneria", "perchè ha esami più facili" oppure "tanto vale andare a fare economia aziendale" e così via. Personalmente non credo che queste affermazioni aiutino le persone come me a indirizzarsi verso una scelta, al contrario danno l'idea che queste risposte siano dettate da un odio incondizionato ed inconsapevole (mentre parlavo con questi studenti la conversazione si concludeva con un "dai si scherza, neanche so che cosa faccia un gestionale, ahahaha"). Per quanto riguarda il tuo commento, ho visto qualche esame di informatica nel corso di studi di gestionale, ma a essere sincero (per quello che ho avuto modo di osservare da semplicissimo navigatore del web), mi è sembrato che gestionale avesse molti più esami in comune con meccanica (ad esempio nell'univerisità della mia città, hanno in comune: elettrotecnica, tecnologia applicata alle macchine, chimica, meccanica applicata, disegno tecnico industriale...più le classiche materie del primo anno comuni a tutte le ingegnerie). Indagando sull'origine del corso, tra l'altro, mi è parso di capire (correggetemi nel caso) che gestionale sia nata proprio da meccanica, come un corso parallelo che cercava di costruire una figura con competenze, riguardanti l'impiantistica, simili a quelle di meccanica, ma che andasse a ricoprire un ruolo specifico nel management (che invece, non era adatto ad un meccanico). In definitiva, da quello che ho cercato di cogliere nelle descrizioni dei corsi sparsi negli atenei italiani, il corso di ingegneria gestionale non mi è apparso come "un ibrido fra l'approccio manageriale economico e quello ingegneristico informatico", bensì un unione fra "l'approccio manageriale economico e quello ingegneristico meccanico". Siccome sono solo un utente della piattaforma, senza alcuna esperienza personale nell'ambiente, volevo chiederti cosa ne pensassi, sperando di non essere apparso scontroso nella risposta (in tal caso, chiedo venia).
Alberto Cardelli anzitutto non ti preoccupare per il tono, non mi pongo mai dall’alto del piedistallo, anzi anche quando insegno e spiego so che comunque sono il primo che continua ad imparare! Se butti un occhio sul mio canale capirai ancora meglio quello che dico... Per quanto riguarda gestionale...hai ragione diciamo che colleghi di facolta ingegneristiche un po piu antiche la bisfrattano alquanto...ma direi ne piu e ne meno come le novità che vengono sempre prese in modo negativo e attaccate perchè non comprese a pieno, sia nel bene che nel male! Per il resto che dire non starei a dare troppo peso a queste voci di corridoio, ma piuttosto a quello che ti ispira di più come argomenti e materie...sicuramente c’e economia manageriale e aziendale, un po d’informatica c’e ovunque...ora non so dirti di preciso se nasca come distaccamento di ingegneria meccanica, ma secondo me alla fine per la tua valutazione cambia poco! Prova a farti queste domande: quanto ti piacere trovare soluzioni a problemi!? E che rapporto hai con la tecnologia!? Vorresti costruire o progettare un motore!? Qaunto ti interessa di piu marketing o digital marketing!? Guarda quali sono i tuoi interessi principali e scegli...tanto tutto viene poi da sè...io ingegneria informatica poi intelligenza artificiale e robotica. Ora digital marketing e imprenditorialità per la mia attività privata...come vedi non puoi programmare tutto da zero, puoi solo abbassare il rischio di errore (scientificamente parlando XD).
Non capisco la retorica verso le persone religiose. Ma da quando la fede porta a pensare che possiamo sprecare la vita, in vista dell'oltretomba? A me risulta invece che sprecare il tempo sia (letteralmente, teologicamente) un peccato che letteralmente confesso quando vado a confessarmi. Diamine uno dei capisaldi del catechismo e dei percorsi per i giovani in oratorio è proprio sul valorizzare la vita e non sprecare il tempo. Anche perché se così non fosse, allora ammazziamoci no? Ma che concezione è?! Per quel che mi riguarda (e per quanto riguarda letteralmente tutte le persone di fede che conosco, e sono un bel po') il tempo è dono di Dio, e non va sprecato.
C'era bisogno di scriverci un libro? Ci sono ventimila miliardi di strumenti per rimanere concentrati (app, plugin per il browser ecc.). Piuttosto (e qui si vede che ho fatto Sociologia all'Università) chiediamoci perché succede, perché è un carattere tipico della nostra società più che di altre. :-)
Ciao! Se hai qualche indicazione dal punto di vista sociologico, ti andrebbe di condividerle? Sono sicura che sia una cosa di interesse anche per chi ci dovesse leggere! (E io sono super curiosa)
Secondo me il tuo discorso non centra il punto, nel senso che denuncia un problema vero e reale, ma non dà gli strumenti per risolverlo, ma solo buoni propositi, destinati a infrangersi perché non ci si può dare una forza che non si ha, solo perché la si vorrebbe avere. Per quello che mi riguarda una soluzione a questi problemi c'è, ed è la motivazione a fare cose grandiose. Quando ad esempio dici che ti accontenti di essere serena, di amare ed essere riamata, e che non pretendi di cambiare il mondo, stai ammettendo di stare rinunciando ad avere la forza che potresti avere scegliendo di porti traguardi grandiosi. Considera che il nostro cervello ti dà la forza che ti serve a raggiungere gli obiettivi che ti poni (se devi sollevare un peso di 10 chili ti dà più forza rispetto a sollevare un peso di 1 chili), pertanto se ti poni obiettivi mediocri avrai forza mediocre e senza forza a muoverti sarai un'ameba, preda della corrente, ivi compresa la corrente trascinante dei social. Ciascuno di noi dovrebbe puntare a fare qualcosa di grandioso, perché questo è l'unico modo che io conosco per essere pervasi da una grandissima forza e determinazione perché il momento in cui tu decidi di cambiare il mondo è anche il momento in cui il mondo vedrà te stesso cambiare.
Ciao! Grazie per il tuo punto di vista, ma non condivido. Quando dico che il mio obiettivo nella vita è essere serena, dal tuo punto di vista mi sto accontentando, dal mio punto di vista è invece ciò che davvero voglio: arrivata a 30 anni, con una vita che, come tutte le vite, non può essere giudicata a scatola chiusa dall'esterno, ho fatto il mio percorso introspettivo. Sono contenta che per te sia un obiettivo mediocre, vuol dire che tu sarai in grado di fare grandi cose! Però ricordati che ognuno è fatto a modo suo, non tutti devono diventare Elon Musk :) Servono anche persone che fanno cose nel loro piccolissimo mondo :)
@@TotheScienceBeyond grazie per la tua risposta, che mi consente di chiarire meglio alcuni aspetti, come anche di aggiungere che il tuo video l'ho apprezzato molto e lo ritengo un video utile, soprattutto per il messaggio introspettivo che hai dato e comunicato efficacemente. Saper dialogare soli con se stessi è una capacità fondamentale che tutti dovrebbero sviluppare, per molteplici motivi. Riguardo invece la questione che ho sollevato non vorrei che ci fossero equivoci, non importa cosa si vuole, ma il livello con cui lo si vuole, perché il livello determina la forza. Pertanto va benissimo anche puntare alla serenità, che tra l'altro è un obiettivo straordinariamente difficile da ottenere. Ma sarai d'accordo anche tu che se persegui la serenità con una forza 10 volte maggiore otterrai risultati migliori. Quindi in generale direi a una persona che vuole essere serena, di evitare che quello sia solo un proposito, o un'aspirazione generica, ma di puntare ad esempio a diventare la persona più serena al mondo, di imparare a conoscere i suoi problemi come mai nessuno è riuscito a fare. Più grande è il proprio obiettivo maggiore la forza che il nostro cervello ci mette a disposizione.
Ah io uso internet per informarmi avere spunti di idee che posso realizzare e che mi aiutino nella vita quotidiana per risparmiare tempo e ci riesco ma due cose fatico a trovare una casa come lo voglio io a buon prezzo e una ragazza come te intelligente e molto carina, quando inventeranno la clonazione istantanea?!?! No non sono un ciccione o deforme che sta dietro al PC a quelle carine non piaccio perché sono nerd e a quelle nerd non piacciono a me perché non hanno estetica XD
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Io ho smesso di usare facebook due anni fa, proprio perché era diventato una specie di droga, passavo sulla home ore e ore a leggere post e arrabbiarmi dell'ignoranza di alcune persone o di quello che succedeva. Devo dire che mi sono sentito meglio già dopo due giorni e mi sono ritrovato con più tempo che ho speso leggendo o cercando di imparare qualcosa per il mio lavoro o per le mie passioni. L'account facebook c'è ancora, ma ci entro una volta al mese.
Uguale fraaa 😂
Sicuramente bisogna un po ridimensionare il tempo passato sui social.
Tuttavia come hai detto tu ci sono modi e modi, personalmente dedico la maggior parte del tempo a video informativi come quelli presenti sul tuo canale o altri.
Poi noto anche una differenza tra social, Facebook ad esempio, per quanto bistrattato e invaso da boomer, tende ad essere più informativo di Instagram. Per lo meno apre di più al discorso a parer mio.
Comunque begli spunti di riflessione, magari darò una letta al libro 😊.
E si Eliana ti confermo anche io che i social amplificano il mio stato d'animo
Non ho momenti di noia perché già approfitto di ogni istante senza uno schermo, ma il mio utilizzo dei social (quando non legato al lavoro) è legato al senso solitudine che da un po' sto provando e i social non sono minimamente una soluzione.
Sono perfettamente d'accordo con te e con ciò che c'è sul quel libro che sto prendendo in considerazione di leggere e approfondire.
Grazie per il consiglio
bravissima. riflessioni semplici ma realisticamente utili. complimenti.
È un problema sul quale ragiono da anni, con alcuni passi significativi (ho eliminato il mio profilo facebook da oltre un anno) ma anche alcune situazioni critiche (ore e ore di instagram ogni cavolo di giorno in quarantena...). Questo video però mi sta dando parecchi spunti per riflettere e soprattutto agire!
Grazie! 😘
Grazie per questo video!☺️ Ho iniziato a leggere lo stesso libro qualche mese fa ed è stata un’esperienza illuminante, nel senso che ha dato modo di vedere e pensare alla tecnologia in modo diverso, lo consiglio molto!
Grazie per il consiglio di lettura! È da quasi un anno che ho cancellato qualsiasi tipo di social e quando ho voglia di 'scrollare' e 'tenermi aggiornata' guardo qualche video su youtube. Mi sono accorta che sprecavo tempo prezioso, senza neanche rendermi conto passavo ore a guardare cose che effettivamente ti deprimono se entri nel social con l'umore storto. La cosa che però mi urtava di più era la cattiveria della gente: non ci si saluta per strada, ma su facebook si è sempre pronti ad insultare. Da quando mi sono autoesclusa dalla vita sociale virtuale ho riscoperto una VERA vita sociale arricchita da gente che ha interesse a passare del tempo con me e che si ricorda la data del mio compleanno senza che Facebook gliela ricordi..
Video interessante. Non ho mai avuto social per disinteresse a farmi i fatti degli altri e a pubblicare i miei e, perché no, anche avversione alle cose modaiole. Quindi non sono in grado di capire cosa si provi. Però nel tempo libero (come attività digitali) amo giocare a videogiochi, guardare film, serie tv o video divulgativi e di cucina su TH-cam. Secondo me lo svago, soprattutto dopo il lavoro, è dovuto. Non è detto che le attività digitali non siano costruttive o non ti arricchiscano. Dipende. È giusto non avere solo interessi digitali, infatti amo anche viaggiare, fare passeggiate in mezzo alla natura e cucinare.
Il punto che forse è sottolineato poco nel video è che non bisogna vivere con l'ansia di avere sempre il cervello attaccato o con l'ansia che si sta sprecando o non sfruttando al massimo il proprio tempo. Altrimenti non ne stai comunque godendo.
Secondo me in tutte le cose la verità sta nel mezzo. Nell'equilibrio che una persona si sente di dover mantenere per stare bene.
Io nel mio tempo libero imparo l’olandese. E posso farlo grazie ad internet quando cucino, faccio fare pipì al cane o passo l’aspirapolvere. La possibilità di conoscenza che abbiamo oggi è esponenzialmente più grande di quella che avevano anche solo i nostri genitori. Certo bisogna usarla in maniera intelligente..
Magari 4 ore per me.. bellissime e interessantissime riflessioni
Ora, se già mi sentivo in colpa per il tempo che spreco (in generale), adesso non posso fare altro che rannicchiarmi in un angolo al buio…
Scherzi a parte, casualmente questo video è capitato in un momento in cui ne avevo parecchio bisogno. O comunque ha toccato un "nervo scoperto". Quindi grazie.
Bel video, brava Eliana.
Eliana sei sempre interessante...super complimenti
Interessante, io ho smesso di andare sui social, ma in realtà gia boicottavo FB fin dalla sua nascita, pero diciamo quando ho iniziato a usare internet per "studiare" e quando ho spento la TV definitivamente, in realtà l'avevo gia mezza spenta da un decennio, pero ufficialmente non lo avevo ancora pensato, diciamo negli ultimi anni ho deciso solo di ascoltare le cose che penso che siano costruttive e mi fanno studiare, mi indicano libri da leggere ecc. il massimo dello svago è riflettere guardando un youtuber come te, che sia un minimo colta su certi argomenti altrimenti non penso che avrei continuato a guardarti.
diciamo dopo aver fatto questo passo, ho iniziato a trovare piacere nello studio (una cosa nuova) e poi un fortissimo senso di rifiuto per le pubblicità e le chiaccherate idiote tipo quelle che senti alla radio prima di una canzone che tu dici, fammi sentire la canzone e basta! …oggi non scendo a compromessi, cambio stazione radio oppure metto un CD.
Sembra quasi, o forse è cosi, che pulendo le interferenze la nostra mente si liberi e decolli...
Hai colto il punto, ci sono arrivato anche io alle tue conclusioni da solo, purtroppo è un percorso che come dici tu è faticoso, oggi la maggior parte delle persone tende ad anestetizzarsi, non riflette su cosa le rendono felici, è da un anno che sono in pensione e chiedendo a coetanei e amici cosa faranno quando andranno in pensione quasi nessuno aveva una risposta pronta, come dire... al mio futuro non ho pensato
Buongiorno!
Principalmente utilizzo i social network per infotainment ma anche per confrontarmi con altre persone.
La piattaforma che utilizzo maggiormente è Telegram.
Come hai già detto tu, le tecnologie sono imparziali, è l'uso che ne facciamo "il problema".
Il social network è anche uno strumento di diffusione culturale, a me piace seguire su TH-cam lezioni universitarie e tutorial pratici di progettazione grafica e non ho mai sentito una sola volta la sensazione che io stia perdendo il mio tempo.
Un aspetto che mi piacerebbe approfondire maggiormente è proprio la parte relativa "all'educazione".
Non solo toccando l'aspetto della moderazione di utilizzo, ma anche sui contenuti che ciascuno di noi sente il bisogno di comunicare.
Per il discorso sulle emozioni: Anche io ogni tanto mi isolo dal mondo per comprendere le mie emozioni, rabbia e tristezza soprattutto, e scrivo tutte le mie riflessioni per poterle rileggere e capirmi, altre volte invece dico quello che mi viene in mente e registro la mia voce per risentirmi. Sto usando questi metodi da quasi 2 anni e mi trovo bene.
Video stra- bellissimo🥰❤❤❤❤❤❤
Ero giunto alle tue stesse considerazioni. 👌
Se i social facciano male o meno, e in che modo, è senz'altro un argomento di grandissima importanza e interesse. Che il tempo vada per forza utilizzato in maniera produttiva, invece, mi pare opinabile. Insomma, farsi male no, ma uscire a fare cose "per migliorare sé stessi"... perché? Trovo difendibilissimo il diritto a passare il proprio tempo svaccati sul divano, onestamente. E lo dico da persona che tende praticamente a non farlo.
Perché tendenzialmente le persone che passano il proprio tempo svaccati sul divano sono i primi a lamentarsi della propria esistenza :)
Se uno dovesse venire da me a dirmi "Io sono felice di non fare nulla della mia vita", sarei felice per lui!
bel video
Evadere dalle proprie responsabilità. Tristemente, confermo.
mai pensato di fare un podcast ? io ti seguirei
Discorso più che attuale e, come tu stessa hai detto, difficile da gestire..
Il fatto che amplifichi gli stati d'animo lo noto anche io, compresa la questione solitudine; quando vivo una buona compagnia, affettiva o lavorativa che sia, passo molto meno tempo nei social in modo passivo e non ne sento neanche il bisogno.
Il problema della gestione dello strumento però, personalmente, rimane e percepisco estremamente utile quanto insufficiente il distaccarsi dal mondo tech. Faccio un esempio.
Mi è capitato, per mancanza di internet o telefono/pc assente, di essere molto più confident col mondo esterno, interessarmi a cose mai cagate prima, tipo libri, dentro casa ed essere più reattivo agli stimoli. Tali stimoli che però talvolta necessitavano di un supporto tecnologico per ottenere un risultato ottimale, come cercare un determinato argomento trattato in un libro, la funzione di una determinata parte del corpo che mi sono chiesto durante una passeggiata/discussione, l'aspetto di una pianta etc; o fare qualcosa che solo col digitale posso fare: ad esempio è da tanto che ho pensato di ricostruire palazzi presenti in qualche videogioco Pokémon con la modellazione 3D e poi farci un bel render per vedere come sarebbe realisticamente (utile per accrescere le mie skill nell'ambito mentre faccio qualcosa che è fra i miei più antichi interessi, ovvero i pokémon)
E' da tanto che non vedo film o serie animate nonostante mi piaccia farlo, vorrei imparare nozioni di sartoria, insomma vorrei fare tanto che incrocia sia il modo fisico, sia quello digitale.
Quindi il problema, che non si oppone negativamente quanto mi fa sorgere perplessità, non è tech si con stacchi e fine, quanto "come e come mai alla fine mi perdo nel tunnel della passività mentale se, fino a prima, volevo affermarmi nel mondo" Come faccio, emotivamente e psicologicamente, ad accorgermene ed avere la forza di staccarmi quando ciò avviene?
Il limite fra compagnia-dipendenza-utilità si fanno poi molto sottili.
Altro esempio, quando cucino cose abbastanza semplici che mi vengono ormai meccaniche, mi capita di tenere dei video in sottofondo per compagnia, vivendo da solo. Soltanto che, finito di mangiare, magari continuo a guardare per mezz'ora ed ore. O magari faccio altro che invece richiede attenzione ma, tornando al discorso solitudine, pur di non sentirmi solo mi distraggo col sottofondo che però non mi fa vivere ciò che invece vorrei fare bene (perché ne ho piacere a farlo)
O magari mi piacerebbe fare contenuti sul web conseguente allo stimolo positivo di voi creator ma poi, per non abbandonare la comfort zone (anche se negativa), non faccio nulla: banalmente ho un video da editare di un disegno che è fermo da mesi, nonostante mi piacerebbe imparare nozioni di montaggio video. Disegno che è stato realizzato in digitale e ciho perso molto tempo poichè scrollavo instagram.
Alla stessa maniera concordo sulla questione che i bambini (e mi spiace un botto quando li vedo alienati) debbano essere controllati sull'uso dei dispositivi smart invece che tenuti calmi con essi. Ovviamente non sono un esperto in materia, lascio la parola a chi ne sa e vorrei saperne di più, penso che più di "quanto tempo passato" si debba capire "come" impiegarlo (stessa cosa vale per noi); ad esempio da piccino volevo tanto saper usare il pc ma più di paint per cazzeggio saltuario non me lo si faceva usare, "fame" che poteva essere saziata in modo produttivo come qualsiasialtro gioco. Ovviamente non discuto sulla questione "riconoscimento della realtà durante lo sviluppo",difatti mi piacerebbe capirlo anche per non fare eventuali errori con gente piccina con la quale potrò vivere dei momenti.
Con ciò non voglio assolutamente che hai torto anzi tutt'altro, è ancor più sensato e comprensibile il punto di vista data la quarantena (come detto prima,staccare ed uscire "dal cellulare" mi ha fatto benissimo, quanto invece ormai non si possa più parlare, per fortuna (credo) di "mondo tech" e "mondo fisico", ormai sono circa fusi.
Ergo, il problema non è avere voglia di guardare la tv (ieri) stare al pc (oggi), quanto "come non ci resto dipendente?"
Comunque argomento molto interessante, mi ha fatto moolto piacere trovare spunti di riflessione!😁🌱🐾🌈
(MA QUANTO CAZ HO SCRITTO O.O)
Ho letto tutto il commento, giuro!
Mi trovo in linea con quanto dici, sarebbe interessante sentire cosa ne pensa uno psicologo!
@@TotheScienceBeyond Sono curioso anche io. Grazie dell'attenzione, fossi io forse non mi sarei letto 😂
Nel momento in cui hai parlato di "Con quante persone riesce una persona ad essere in contatto?" io pensato subito a 150 e avere la conferma esatta delle mie idee è sempre bellissimo
Ciao, bel video.
Ti consiglio come ulteriore lettura sul tema il testo di J. Lanier “10 ragioni per cancellare subito i tuoi account social”.
L’autore, partendo dalla problematicità dell’architettura economica che sorregge tali aziende, analizza il come i maggiori social network (facebook, instagram e twitter, soprattutto) stiano danneggiando la salute mentale delle persone e il dibattito politico.
Ciao 😊
La parte sul danneggiamento del dibattito politico deve essere molto interessante!!
Applausi!
4:17 anche io 😍
Gran bel video, tema fondamentale nella società odierna!
Carina!
Il mio scopo nella vita è non avere figli e non lasciare nemmeno un centesimo dei miei risparmi in questo mondo.
ieri ero depresso e triste, e lo ero di più mentre ero sul social... oggi spengo tutto
Confermo!!!
Comunque che dici di quelli che pensano sempre che desiderano molto una famiglia? Che vogliono sposarsi e avere dei figli e una casa..
Io sarei fra quelli, non so, mi sembra tutto così monotono senza una moglie, una famiglia e dei figli.
Ovviamente ognuno ha i suoi pensieri.
Anch'io quando dico "Feriale" penso alle ferie.
Maledetta lobby della Crusca che ci illude
@@TotheScienceBeyond 🤣
Merita una condivisione, a proposito del libro dei visi 🤣🤦🏻♂️
2020: non solo cucio i miei vestiti, ma tengo corsi di cucito...
Però lavoro con il web ed i social ^_^
Avere un hobby "pratico" spesso ti cambia davvero l'umore!
Dividere in tre parti il tempo giornaliero è stato un errore del passato, io che cominciavo a lavorare alle 7 del mattino con una pausa di un ora e mezza alle dodici sballa i conti dalle sette alle cinque e mezza sono dieci ore e mezza che ti occupa il lavoro, otto ore di sonno e il tempo libero lo spendi nell'occuparti di te stesso, dovevano dividere la giornata in quattro parti non in tre, un errore del passato, si dovrebbe cambiare questa misura.
Allora io so maschio etero a cui piace la fregna, quindi il profilo è diverso dal tuo, in interessi e altro, ci sono problematiche davvero lunghe da spiegare, ti citerei canali come breaking italy, Marco Crepaldi, questo per i temi sociali/politici.
Io fb lo uso 15 minuti al giorno, voglio solo foto di fregne nel mio album dei ricordi e mettere una citazione o una riflessione su accadimenti personali dopo una seduta di brainstorming personale.
Tranne te, tra me e te, fibra è damolto che non si sente.
Perché la vita deve avere uno scopo?
Ciao eliana, ti ho scoperto da poco, e volevo chiederti, siccome sei ingegnera, cosa ne pensassi del corso di ingegneria gestionale e se hai avuto modo di confrontarti con qualche ingegnere gestionale.
ciao mi permetto di risponderti in quanto anche io sono ingegnere (informatico) per l'esattezza...magari qualche consiglio potrebbe comunque esserti utile!
Io ho terminato la magistrale un paio di anni fa, ma mi è capitato anche di fare un paio di esami in comune con gestionale. Onestamente a mio avviso come facoltà oggi va molto di moda in teoria, ma poi a livello pratico rimane secondo me troppo un ibrido fra l'approccio manageriale economico e quello ingegneristico informatico, visto che ci sono comunque diversi esami di iinformatica e programmazione. Se sei interessata all'approccio gestionale nel senso dell'analisi dei dati ti consiglierei magari un corso più diretto verso la data science, molto interessante e in continua evoluzione.
Magari fammi sapere che ne pensi..e in bocca al lupo!
Ciao supermat, grazie mille per la risposta!, riguardo al data science ci ho dato una leggera occhiata e ritengo che se mai dovessi scegliere quel percorso, non opterei per gestionale come mi hai già consigliato...la mia domanda iniziale riguardava un dubbio che non riesco a togliermi:
nonostante nei corsi di laurea in ingegneria gestionale di molti atenei italiani, si riscontra una mole notevole di esami comuni a tutte le branche di ingegneria (nello specifico ho analizzato il percorso di laurea della mia città), non capisco come mai gli altri ingegneri debbano deridere/screditare il corso....
Nel senso, molti di questi studenti al quale ho posto la stessa domanda mi rispondono con "perchè non è una vera ingegneria", "perchè ha esami più facili" oppure "tanto vale andare a fare economia aziendale" e così via.
Personalmente non credo che queste affermazioni aiutino le persone come me a indirizzarsi verso una scelta, al contrario danno l'idea che queste risposte siano dettate da un odio incondizionato ed inconsapevole (mentre parlavo con questi studenti la conversazione si concludeva con un "dai si scherza, neanche so che cosa faccia un gestionale, ahahaha").
Per quanto riguarda il tuo commento, ho visto qualche esame di informatica nel corso di studi di gestionale, ma a essere sincero (per quello che ho avuto modo di osservare da semplicissimo navigatore del web), mi è sembrato che gestionale avesse molti più esami in comune con meccanica (ad esempio nell'univerisità della mia città, hanno in comune: elettrotecnica, tecnologia applicata alle macchine, chimica, meccanica applicata, disegno tecnico industriale...più le classiche materie del primo anno comuni a tutte le ingegnerie). Indagando sull'origine del corso, tra l'altro, mi è parso di capire (correggetemi nel caso) che gestionale sia nata proprio da meccanica, come un corso parallelo che cercava di costruire una figura con competenze, riguardanti l'impiantistica, simili a quelle di meccanica, ma che andasse a ricoprire un ruolo specifico nel management (che invece, non era adatto ad un meccanico).
In definitiva, da quello che ho cercato di cogliere nelle descrizioni dei corsi sparsi negli atenei italiani, il corso di ingegneria gestionale non mi è apparso come "un ibrido fra l'approccio manageriale economico e quello ingegneristico informatico", bensì un unione fra "l'approccio manageriale economico e quello ingegneristico meccanico".
Siccome sono solo un utente della piattaforma, senza alcuna esperienza personale nell'ambiente, volevo chiederti cosa ne pensassi, sperando di non essere apparso scontroso nella risposta (in tal caso, chiedo venia).
Alberto Cardelli anzitutto non ti preoccupare per il tono, non mi pongo mai dall’alto del piedistallo, anzi anche quando insegno e spiego so che comunque sono il primo che continua ad imparare! Se butti un occhio sul mio canale capirai ancora meglio quello che dico...
Per quanto riguarda gestionale...hai ragione diciamo che colleghi di facolta ingegneristiche un po piu antiche la bisfrattano alquanto...ma direi ne piu e ne meno come le novità che vengono sempre prese in modo negativo e attaccate perchè non comprese a pieno, sia nel bene che nel male!
Per il resto che dire non starei a dare troppo peso a queste voci di corridoio, ma piuttosto a quello che ti ispira di più come argomenti e materie...sicuramente c’e economia manageriale e aziendale, un po d’informatica c’e ovunque...ora non so dirti di preciso se nasca come distaccamento di ingegneria meccanica, ma secondo me alla fine per la tua valutazione cambia poco!
Prova a farti queste domande: quanto ti piacere trovare soluzioni a problemi!? E che rapporto hai con la tecnologia!? Vorresti costruire o progettare un motore!? Qaunto ti interessa di piu marketing o digital marketing!?
Guarda quali sono i tuoi interessi principali e scegli...tanto tutto viene poi da sè...io ingegneria informatica poi intelligenza artificiale e robotica. Ora digital marketing e imprenditorialità per la mia attività privata...come vedi non puoi programmare tutto da zero, puoi solo abbassare il rischio di errore (scientificamente parlando XD).
Non capisco la retorica verso le persone religiose. Ma da quando la fede porta a pensare che possiamo sprecare la vita, in vista dell'oltretomba?
A me risulta invece che sprecare il tempo sia (letteralmente, teologicamente) un peccato che letteralmente confesso quando vado a confessarmi. Diamine uno dei capisaldi del catechismo e dei percorsi per i giovani in oratorio è proprio sul valorizzare la vita e non sprecare il tempo.
Anche perché se così non fosse, allora ammazziamoci no? Ma che concezione è?! Per quel che mi riguarda (e per quanto riguarda letteralmente tutte le persone di fede che conosco, e sono un bel po') il tempo è dono di Dio, e non va sprecato.
elio-danna.com/loneliness-solitude/
si parla della solitudine come premio
C'era bisogno di scriverci un libro? Ci sono ventimila miliardi di strumenti per rimanere concentrati (app, plugin per il browser ecc.). Piuttosto (e qui si vede che ho fatto Sociologia all'Università) chiediamoci perché succede, perché è un carattere tipico della nostra società più che di altre. :-)
Ciao! Se hai qualche indicazione dal punto di vista sociologico, ti andrebbe di condividerle?
Sono sicura che sia una cosa di interesse anche per chi ci dovesse leggere! (E io sono super curiosa)
Non deludi mai!
Secondo me il tuo discorso non centra il punto, nel senso che denuncia un problema vero e reale, ma non dà gli strumenti per risolverlo, ma solo buoni propositi, destinati a infrangersi perché non ci si può dare una forza che non si ha, solo perché la si vorrebbe avere.
Per quello che mi riguarda una soluzione a questi problemi c'è, ed è la motivazione a fare cose grandiose. Quando ad esempio dici che ti accontenti di essere serena, di amare ed essere riamata, e che non pretendi di cambiare il mondo, stai ammettendo di stare rinunciando ad avere la forza che potresti avere scegliendo di porti traguardi grandiosi. Considera che il nostro cervello ti dà la forza che ti serve a raggiungere gli obiettivi che ti poni (se devi sollevare un peso di 10 chili ti dà più forza rispetto a sollevare un peso di 1 chili), pertanto se ti poni obiettivi mediocri avrai forza mediocre e senza forza a muoverti sarai un'ameba, preda della corrente, ivi compresa la corrente trascinante dei social.
Ciascuno di noi dovrebbe puntare a fare qualcosa di grandioso, perché questo è l'unico modo che io conosco per essere pervasi da una grandissima forza e determinazione perché il momento in cui tu decidi di cambiare il mondo è anche il momento in cui il mondo vedrà te stesso cambiare.
Ciao!
Grazie per il tuo punto di vista, ma non condivido.
Quando dico che il mio obiettivo nella vita è essere serena, dal tuo punto di vista mi sto accontentando, dal mio punto di vista è invece ciò che davvero voglio: arrivata a 30 anni, con una vita che, come tutte le vite, non può essere giudicata a scatola chiusa dall'esterno, ho fatto il mio percorso introspettivo.
Sono contenta che per te sia un obiettivo mediocre, vuol dire che tu sarai in grado di fare grandi cose!
Però ricordati che ognuno è fatto a modo suo, non tutti devono diventare Elon Musk :) Servono anche persone che fanno cose nel loro piccolissimo mondo :)
@@TotheScienceBeyond grazie per la tua risposta, che mi consente di chiarire meglio alcuni aspetti, come anche di aggiungere che il tuo video l'ho apprezzato molto e lo ritengo un video utile, soprattutto per il messaggio introspettivo che hai dato e comunicato efficacemente. Saper dialogare soli con se stessi è una capacità fondamentale che tutti dovrebbero sviluppare, per molteplici motivi.
Riguardo invece la questione che ho sollevato non vorrei che ci fossero equivoci, non importa cosa si vuole, ma il livello con cui lo si vuole, perché il livello determina la forza. Pertanto va benissimo anche puntare alla serenità, che tra l'altro è un obiettivo straordinariamente difficile da ottenere. Ma sarai d'accordo anche tu che se persegui la serenità con una forza 10 volte maggiore otterrai risultati migliori. Quindi in generale direi a una persona che vuole essere serena, di evitare che quello sia solo un proposito, o un'aspirazione generica, ma di puntare ad esempio a diventare la persona più serena al mondo, di imparare a conoscere i suoi problemi come mai nessuno è riuscito a fare. Più grande è il proprio obiettivo maggiore la forza che il nostro cervello ci mette a disposizione.
Tra le ore sprecate metterei anche quelle per leggere quel libro! :-)
Il dislike, che ti hanno messo è di un credente.
Ah io uso internet per informarmi avere spunti di idee che posso realizzare e che mi aiutino nella vita quotidiana per risparmiare tempo e ci riesco ma due cose fatico a trovare una casa come lo voglio io a buon prezzo e una ragazza come te intelligente e molto carina, quando inventeranno la clonazione istantanea?!?! No non sono un ciccione o deforme che sta dietro al PC a quelle carine non piaccio perché sono nerd e a quelle nerd non piacciono a me perché non hanno estetica XD
Non so che dirti, io un nerd me lo sono sposato! Non mollare! XD
Primo... ah no :/