Ero in piscina e volevo fotografare mia figlia di 8 anni. Lo smartphone non funzionava perché si era surriscaldato (38° C all'ombra). Tiro fuori la mia Minolta Riva 130, caricata con una Kodak Gold 200. Zoommo, attivo il flash in fill in e...click❤
@@Nikonisti_ita ne uso diverse, mi piaciono ancora tantissimo. Sono un fan Pentax, ma in pratica le amo tutte, soprattutto quelle anni 80 e 90. Giuro non lo faccio per moda. Semplicemente non ho mai smesso di usarle dall'età di 12 anni. Altra macchina con cui ho scattato tantissime DIA é la FM2 (quella con l'otturatore in titanio a nido d'api. Il quale ovviamente si ruppe (era davvero troppo delicato).
Confermo il fatto che la fotografia a pellicola sta riprendendo vita e mi auguro che in ogni città ci sia un laboratorio che sviluppi e stampi. Da canto mio ho rimesso in funzione le mie macchine analogiche, che belle che sono!
@@sebastianolantieri1151 ed è anche molto bello vedere che in certi laboratori ci sono anche ragazzi giovani che si appassionano alle fasi di sviluppo e stampa, cosa assolutamente fondamentale!!
Ed aggiungerei un' altra cosa . Di fronte al piano dell' ingranditore , sei in contatto con il passato , ( la scena , le luci , i soggetti , lo scatto) , sei in contatto con il presente ( la proiezione del negativo . . . . ) , il futuro , la stampa che sarà . E' un percorso Zen . Io lo vivo così .
Chi l ha provata l' ama per sempre perché è bellissimo creare una foto da 0 con i meccanismi combinare i tempi e diaframmi gli ISO della pellicola e poi sviluppare stampare in camera oscura senza essere condizionato dal tempo e la fretta . Ma non solo provatela per credere e sarete stregati❤.
Uso analogico e polaroid quando la foto che sto per scattare mi trasmette un’emozione. Quando mia figlia corre e gioca, quando con la mia compagna ridiamo, quando nonna e nipote giocano insieme… quelle foto sono così preziose che voglio immortalare l’essenza del momento. Poi si, ho una macchina digitale per le foto dove voglio il massimo controllo e qualità. Ma le stampo sempre. Stampate stampate! I file sono polvere digitale
Premesso che ognuno ha le proprie motivazioni, le mie sono essenzialmente due: 1. Mi ritrovo a scattare "SOLO" le foto che mi sento di fare. Detto in parole povere, su 36 pose solo 3 o 4 foto sono da buttare e il resto lo reputo splendido. 2. Non puoi "manipolare" le foto. Quello scatti e quello hai. Con la pellicola escono fuori le caratteristiche del fotografo e delle lenti (oltre che della pellicola) nel bene e nel male.
Condivido tutto ciò che dici sulla pellicola, ho iniziato ad usare la pellicola proprio per quel motivo, per la lentezza e rendere le foto uniche. Due cose che mi sento di aggiungere: alcune macchine fotografiche non hanno bisogno di batteria e quindi possono essere usate ovunque, ricordo di un fotografo che ha fatto un progetto fotografico sui treni africani (mi sembra) solo a pellicola così non aveva bisogno di portarsi batterie o avere il problema di ricaricarle. La seconda è che la pellicola così come una reflex digitale o una mirrorless digitale ha come prodotto finale un certo look and feel, quindi è esprimere le proprie idee con un certo linguaggio diverso da quello canonico
Hai ragione Claudio! Anche io credo che le macchine senza automatismi abbiano un qualcosa di veramente intoccabile e senza tempo. Instancabili. E sì, il mood vintage ha di sicuro un fascino innegabile. Che forse è uno dei motivi per cui anche i giovani ci si avvicinano.
io parlo per la mia esperienza, nato all'inizio della famosa Gen Z ovvero 1998, ho vissuto solo gli ultimi anni prima dell'avvento del digitale, ho visto VHS, cd, qualche musicassetta e fotografie a pellicola tramite la macchina di mio padre, ma è stato talmente per poco tempo che per me la nostalgia non è una delle motivazioni, ma per farla breve e non fare un papirone, in un mondo dove ogni cosa è sotto software, è digitale, immediata e onestamente non sempre affidabile, provare genuina emozione nel sentire uno scatto con soltanto parti meccaniche, niente elettronica se non al massimo per il flash e l'attacco a caldo, è qualcosa che fa girare le rotelle a chi come me e piu giovani han sempre vissuto in un mondo dove si rompe qualcosa, si butta e si compra nuovo, non si guarda quanto dura e al massimo si da buon valore se il telefono ti dura 6 anni... dove ora scatto con una Zeiss 6x9 del 1937, e fa foto meravigliose. queste son cose che chi è giovane e ci pensa un'attimo rimane sbalordito, altri invece la approcciano per le Vibes, la grana della pellicola, cosa che si, nostalgica e ha il suo look ma non è molto nelle mie corde, io come hai esattamente detto nel video, voglio dare peso alle pose che ho, fotografare o creare se possibile qualcosa che mi piace, anche sfruttando l'ambiente circostante senza dovermi muovere, ma credo che il motivo per cui qualcuno scatta ad analogico sia molto piu personale rispetto al solo piacere della fotografia, se no non ci spenderesti soldi costantemente, e quest'esperienza a noi manca (conta che son tornato ad usare un'ipod per ascoltare la musica per cercare di staccarmi un pò di piu dal telefono, e sta funzionando) e piccola nota, io ho imparato tutto da zero con la fotografia tramite rullino, consigliato? MEH, tornare dopo una vacanza dove ho scattato 9 rullini con 2 rullini totalmente sotto esposti per quanto una ottima media per uno che non ha mai scattato prima d'ora, meglio evitare 😂 in ogni caso, son 2 anni che scatto, sono un novizio ancora, ma adoro tutto il processo, fino alla stampa ad ingranditore che son riuscito a provare con teli vari e trucchetti simili nel bagno di casa haha
Super felice della tua testimonianza così ricca e piena di osservazioni! Condivido il tuo ragionamento, pur essendo un po' più vecchia di te. Ci pensavo proprio l'altro giorno, che non siamo più in grado di stare da soli coi nostri pensieri senza il telefono in mano. Quindi condivido al 100% questa tua idea e bisogno di "staccarti" dalle modalità di oggi. Grazie di essere passato!
Ciao Ely, sottoscrivo tutto di quello che hai citato nel contenuto come ragioni di questo interesse cresecente, in particolare vorrei approfondire la riflessione sul tema della matericità, estendendo un po' il pensiero ad alrri ambiti. Come sai ho una figlia di 20 anni e mi piace moto parlare coi ragazzi, quello che noto io è un bisogno quasi di vivere delle esperienze meno "virtuali" in tutto qello che fanno, perchè qualcosa che a loro è mancato. Sono molto affascinati dai diapositivi in genere, una volta Rebecca mi disse che loro invidiavano il fatto che "nella mia epoca" di adoloescente noi avevamo praticamente un oggetto per ogni cosa : ".. se eri in giro ascoltavi la musica con il walkman, arrivavi ni casa e c'erano i vinili ed il piatto, se volevi giocare, accendeevi la console, ma essa serviva quello scopo, non ci guardavi i film, per quello c'era il vdeo registratore, e così via.. .." . Attenzione non sto parlando di una moda di ritorno al pasato come in realtà avviene sempre, parlo proprio di una mancaza esperienziale dei ragazzi di oggi, che con il Cellulare sempre con loro ci fanno tutto, ma poi le loro case sono "vuote", il cellualre si rompe e se ne comprera un altro, anche lui impersonale che riprpoporrà tutte le funzioni del precedente, ma non rimarrà mai nulla ad essere testimonianxza del tuo tempo, a cu poterti affezionare..
Direi che il punto di vista di Rebi tramite il tuo sia sicuramente molto parlante. E molto sensata l'astrazione ad altri settori. Noi (e mi ci metto anche io nella generazione delle cose materiche) abbiamo proprio vissuto un'altra realtà. Ci sta che ai ragazzi di oggi manchino certe cose e le ricerchino in qualche modo.
Ciao, io utilizzo il digitale per tutti i lavori che devono essere consegnati in tempi brevi e per alcuni tipi di fotografie che produco. Se voglio fare invece foto dal sapore antico, bianconero ( sviluppo e stampo in casa ) e che poi una volta stampate le salvo in un raccoglitore, scatto a pellicola. Il digitale è comodo e fa fare tante cose, ma può andare incontro a perdite di dati, Un negativo invece, ben conservato, dura decenni. Insomma, ognuno dei due sistemi ha pregi e difetti.
Credo che il marketing di Lomography non faccia bene alla fotografia, sia per l’idea (scatta senza pensare), sia per il rapporto qualità/prezzo. Come si fa a vendere una Diana di plastica a 100 euro? Poi, a parte Lomography, avere una camera oscura è diventato un lusso, il costo della carta è raddoppiato rispetto a 10 anni fa, perfino quello della Foma! Quindi in che senso la fotografia analogica va di moda? Certo, una fotocamera e un rullino a colori possono permetterselo tutti, ma in quanti hanno una camera oscura?
Secondo me però questo punto di vista non tiene in conto tutti coloro che magari si incuriosiscono e decidono di avvicinarsi a questo mondo. A quello serve il marketing di lomography. E poi sinceramente, tutti abbiamo scattato con una compatta, da bambini. Poi c'è chi vuole capire cosa c'è dietro lo scatto, e si compra una reflex, e chi invece pianta lì e fine. Non pensi che da questo punto di vista possa avere senso, un passaggio "entry level"? Non tutti abbiamo papà o mamma che facevano i fotografi di professione 😂
Il marketing di Lomography si ispira ancora oggi alla lomografia degli anni '90. Camera oscura? Tanti sviluppano in casa, esistono kit (come quello Paterson/Ilford) che ti permettono di sviluppare in casa senza una vera camera oscura. In pochi ormai stampano, è ormai molto più comune scannerizzare il rullino.
@@elisa.bonafe avvicinare i giovani con prezzi surreali? La Smena da un rigattiere costa 20, massimo 30 euro. È giusto copiarla e venderla a 200 euro? La macchinetta che fai vedere nel video costa 159 euro; ne ho una uguale che usciva dai fustini del Dixan. E poi lo slogan, “non pensare, scatta!”. Mi sembra che nel video hai sostenuto l’opposto.
@@Sergio-kg3sx ognuno fa quello che vuole, ma francamente scannerizzare un rullino come scopo ultimo del processo fotografico mi sembra ridicolo. Voglio la fotografica analogica e poi alla fine mi ritrovo con un file digitale? Quindi spendo per il rullino, compro i chimici, sviluppo, acqua a fiumi… e alla fine che ho fatto? Un jpeg. Che poi lo sviluppo, a meno che non ti chiami Mario Giacomelli, non ha nulla di creativo, il bello sta proprio nella stampa.
@@Nessuno777 un attimo. Io non sto affatto dicendo che si debba comprare un corpo macchina così. Sto solo dicendo che il loro marketing è diretto non ai professionisti. E se il ragazzino decide di avvicinarsi al complesso mondo dell'analogico con un tramite "easy", non lo vedo necessariamente come un male. Non tutti hanno voglia di farsi X settimane di studio per capire cosa comprare a livello di macchine e lenti, all'inizio, e non tutti hanno persone che ne sanno a cui chiedere. Loro fanno il loro marketing, esattamente come Pentax ha appena messo fuori un corpo macchina a ben altre cifre. Qualcuno la compra? Buon per loro.. non sono certo io che posso definire le logiche del mercato 😊 e non tutti hanno la voglia di mettersi a fotografare imparando le basi della fotografia. Magari, se gli piace quello che ottengono con un corpo macchina del genere, poi si interessano, studiano, e passano ad altro. Quindi non vedo il motivo di vedere la cosa in maniera così pessimista, dal momento che mi sembra possa avere un risvolto positivo. Altrimenti anche i cellulari vanno bannati per lo stesso motivo, in quanto punta e scatta per eccellenza. Eppure la realtà tecnologica è questa e dobbiamo farci i conti, che ci piaccia o meno. 😊
Io fotografo sia in digitale che in analogico e sviluppo “in casa”; scatto in analogico 35mm e 6x6 in bianco e nero avendo la fortuna di poterlo fare per passione e dedico tutto il tempo necessario - una sorta di zen - alla costruzione dell’immagine, all’esposizione e magari posso pure avere il lusso di decidere di non fotografare.. il digitale lo uso per foto sportive o di natura dove il fattore tecnologico semplifica le cose, o se magari sto fotografando per un “committente” che ha necessità del digitale. Credo sia una grande fortuna avere oggi la possibilità di utilizzare entrambe le tecnologie e godere dei vantaggi indiscutibili del moderno - io da reflex sono passato a mirrorless FF e devo dire che semplifica davvero tanto il lavoro. Però a mio gusto, la fotografia argentica è un piacere di gran lunga superiore, sia per la matericità dell’immagine che per il processo che porta veramente a scrivere con la luce senza che questa debba essere tradotta in binario..
Di argomenti da sviscerare ce ne sarebbero veramente molti. Personalmente credo che la spiegazione più vicina stia nella parola Nostalgia, almeno per chi ha provato l'analogico nel passato. Per i più giovani invece si può parlare di Anemoia, cioè la nostalgia per qualcosa che non si è mai vissuto, che può nascere sicuramente per diversi motivi. Alla fine dei conti una foto stampata dal digitale e una foto sviluppata dalla pellicola raggiungono lo stesso risultato materico, è possibile anche addirittura quasi lo stesso risultato visivo. Eppure... E' la stessa cosa che penso quando vedo per strada persone che guidano un'auto d'epoca; scomoda, lenta, rumorosa. Eppure... Dalle tue parole viene fuori che anche tu forse sei portata ad una leggera nostalgia, legandoti ai ricordi che ci lascia il tempo che passa (troppo in fretta). Eri la candidata perfetta per la fotografia analogica! :) Ciao Elisa!
@@elisa.bonafe i tuoi video sono sempre interessanti, ci metti veramente tanta passione. Passo spesso nonostante non sia in grado nemmeno di caricare un rullino su una macchina analogica...! :D
@@eliapole ma certo se vuoi ben volentieri! La prossima tappa che abbiamo è il viaggio in Islanda, quindi è un po' impegnativo! Però se vuoi abbiamo ancora 2 posti!
E' bene viaggiare sia con la digitale, che con l'analogica, quest'ultima per gli scatti importanti, indelebili. Io personalmente sono abbastanza alle prime armi, utilizzo una vecchia Canon 6D, con la quale mi trovo benissimo e tra poco mi porterò dietro un'analogica reflex Petri, fine anni 70. Dotazioni minimali per conservare comunque tanti bei ricordi.
Esatto..abbiamo la fortuna di poter fare entrambe le cose. Io alla lunga x i viaggi ho smesso di portarla, la digitale. Tanto se devo scattare un paesaggio a diaframma chiuso, posso farlo esattamente uguale con il telefono. Per i ricordi, scelgo l'analogico 💕
@@elisa.bonafe condivido, ormai gli smartphone riescono ad avere foto di buon livello, pur non avendo i sensori di una reflex professionale, ma più che sufficienti per le foto "quotidiane". Il fascino di una reflex che chiude la tendina non ha eguali!! Digitale o analogica, la foto l'hai catturata! Hai preso quell'attimo, tutto tuo. A mio parere sensazione unica!! 🤗
Muoversi tra Fotografia rischiosa, Fotografia come atto apotropaico e Fotografia come contraltare al mondo contemporaneo, protempore, è una bella esperienza! Io però sono un po' pessimista, in verità: l'impressione è che per "la massa dei giovani(issimi)" sia semplicemente una posa e non tutto il bello di cui sopra da te detto. La Fotografia (di cui sopra) non dovrebbe apparire su instagram con tanto di file interminabili di hashtag...? Potrei sbagliarmi ma se così fosse allora che contraltare è se poi e scan eccetera eccetera? Mi fermo dai😅 Comunque grazie! Io non fotografo per lavoro, video come questi che mi coccolano in momenti in cui penso "ma chi me lo fa fare?" Fotografo, stampo, metto negli album, godo, riguardo, stampo più grande, appendo, godo, riguardo e riguardano in pochi, "si non l'ho messa su insta". La Fotografia rischiosa La Fotografia come atto apotropaico La Fotografia come contraltare al mondo contemporaneo, protempore. 😍
@@Disatteso eh non te lo so dire, vedremo se sarà solo un fenomeno temporaneo o se invece avrà radici più profonde! Comunque condivido il tuo pensiero. Su Instagram faccio schifo, in pratica non pubblico mai niente. Trovo molto più stimolante parlare qui delle esperienze che faccio, rispetto a mettere foto qui e là (cosa ovviamente controproducente, in questo momento storico, a livello professionale..).. ma evidentemente sono una boomer anche io 😂
E ci risiamo. Ho solo 36 scatti e sono costretto a ragionare. Io ho 12 reflex 35mm,anni 70-80-90, una biottica medio formato, ed 2 Canon digitali. Quando fotografo con le analogiche ragiono, faccio altrettanto con le digitali. Quando esco con quest'ultime, difficilmente scatto più di 72 scatti. Altrettanto faccio con le analogiche. Il discorso dei 36 scatti può vincolarmi sulla selezione del soggetto. Devo limitarmi perché ho solo quel rullino. Ma chi dice che ne devo portare solo uno e non due o tre? Forse il costo?Ma questo mi vincola sicuramente su cosa fotografare, non sul ragionamento prima di scattare.In merito, poi, al discorso del contraltare, a mio avviso, non sta ne in cielo ne in terra. Non si fotografa in pellicola xche ragiono, a causa degli scatti limitati e mi da un'emozione che non può darmi il digitale. La pellicola da emozioni differenti da quelle del sensore. Nella fattispecie quella bianconero, a mio avviso, inarrivabile anche dal monochrome. Ma anche il colore analogico è differente da quello digitale. È solo una questione di gusti. C'è chi dice che il digitale sia superiore all'analogico, ma io preferisco la grana al rumore, ad esempio.A dimostrazione che si può ragionare anche col digitale, la mia Canon 5d mark 1 acquistata nel 2008 ha, attualmente, quasi 10mila scatti. 📷📷📷📷
@@claudiodelfini9134 ovviamente si tratta anche di questione di gusti. In merito al discorso del numero di scatti, è anche qui una cosa personale. Anche io ad esempio scatto pochissimo anche in digitale, ma ci sono persone che in digitale di prassi fanno raffiche (e non certo perché stanno facendo foto in cui sono una necessità tecnica). Quando si ha questa tendenza, l'analogico costringe a una brusca frenata, anche se di rullini decidi di usarne parecchi. Quindi per qualcuno è un ottimo esercizio.
E anche qui non sono daccordo. Chi in digitale, di prassi, è abituato a rafficare, con l'analogico si rompe presto le palle e lascia perdere. Ripeto, la pellicola viene cercata e apprezzata, nonostante le sue limitazioni, da chi vuole qualcosa di diverso dal digitale e non perché le foto escono ragionate. Lo stesso discorso potremmo farlo in alta fedeltà. Davvero vogliamo credere che l'audiofilo è disposto a lasciare la versatilità del supporto digitale, per prendere il vinile meno perfetto, con il fruscio e più bisognoso di manutenzione, solo perché è tornato di moda o per nostalgia? Oppure si è reso conto che il digitale puzza troppo di perfezione e suscita meno emozioni rispetto all'analogico? 🤔🤔🤔🤔
Ciao Elisa :-) secondo me la risposta è abbastanza semplice, la fotografia analogica non si presta, o si presta pochissimo, a manipolazioni, quindi le fotografie su pellicola danno quel senso di verità che le fotografie digitali non hanno più, data la facilità per chiunque di modificarle anche radicalmente. E la gente oggi ha un grande bisogno di verità, perché il mondo che ci circonda sembra sempre di più un gogantesco fake.
Concordo, caro Alfredo. Penso anche io che questa sia una componente molto importante. Sta passando la smania di ostentare perfezione. Ti mando un grande bacione
La fotografa analogica torna perché è la vera fotografia. Il mese scorso siamo andati in ferie, io con la mirrorless e mio figlio con la instax (sarebbe la Polaroid della Fuji) Abbiamo fotografato insieme ma toccare le foto con mano era più emozionante, anche se non erano perfette
@@fabiocapelli3295 ho anche io la instax ed è stato il mio primo approccio all'"analogico" se così vogliamo chiamarlo.. e devo dire che ne sono sempre stata affascinata, ben prima di prendere in mano dei rullini. Chiaro che mi rimane sempre un po' lì perché le instax hanno un degrado importante. Ho anche una polaroid pronta all'uso con una cartuccia e ancora non mi sono mai decisa a mettermici. Per quanto veda gente che fa robe incredibili, con le polaroid, quindi come al solito è questione di studiare 😂
Humm... Davvero interessante il suo ragionamento, ma temo che la risposta al quesito sia molto più variegato. Ma le posso rispondere con una affermazione che mi viene di getto: cicli, ricicli, tricicli. La pentax coglie il momento e onestamente la cosa la trovo senza senso visto che con 50 euro si porta a casa nel mercato dell'usato una reflex vivitar con il suo 50ino e nessuna limitazione. Brava lei ragiona😊
@@giorgiodieugenio5614 la risposta al quesito sicuramente è vastissima e chissà quante cose non mi sono nemmeno venute in mente! e data la portata di questa "riscoperta" direi che davvero ci sarebbe da ragionarci su, come fenomeno storico/sociologico, anche. La tematica è davvero interessante!
L' analogico ha ripreso vita perché le persone hanno capito che del digitale non resterà niente (visto che non si stampa più). La fotografia digitale è un grande inganno e il suo utilizzo è giustificato solo per i fotografi di cronaca e sportivi. Tutto il resto è "filosofia".
@@elisa.bonafe sì certo ma per un risultato su misura niente era meglio del fai da te, anche oggi non affiderei mai i miei file alla post produzione di altri
@@kovre è una idea un po' da fotografia amatoriale quella che un risultato migliore si ottiene solo con il fai da te. Tanti professionisti del passato, anche quelli celebrati, si affidavano a laboratori in epoca analogica.
@@Sergio-kg3sx dipende dalle tue capacità e le mie in camera oscura erano, perché per fortuna ho potuto smettere, molto buone, quello che è veramente amatoriale è fotografare in pellicola oggi:-)
non credo assolutamente a questa cosa,e ho centinaia di diapo e altrettanti negativ ho fotografato con pentax dall 80 fino alla prima digitale una nikon 4100 di mia figlia,devo dire che rivedere lo scatto dopo pochi minuti è un altra cosa,con il rullino devi aspettare di finirlo poi portarlo a far sviluppare,allora erano anche soldini,o te lo sviluppi da solo o lascia perdere,forse non sicuramente con questo "cesso"scusate oggi sicuramente un buon smartphone io s21ultra è meglio,forse prendere una nikon f4 su ebay,si trovano a poche centinaia di euro,non in Italia perchè pensano di vendere un opera d arte,un paio di obiettivi e hai una vera macchina fotografica,se poi sei un "feticista" come quelli che preferiscono ancora il libro cartaceo è un altra cosa. Che si impari a fotografare una vera balla,cosa impari a vedere uno scatto fatto una settimana prima senza ricordare i dati usati,oppure carta penna e ogni scatto scrivere Se sei un amante dell oggetto un altra cosa,ma non questa e lo dice uno che se potesse si farebbe un corredo Pentax digitale compreso quella B&W I giovani interessati ma dove?che nessuno tra i miei 4 nipoti vuole almeno imparare ad uare una digitale
Guarda la cosa che mi ha spinto a parlare di questa tematica è stata proprio vedere che gli staff di un laboratorio fotografico e di un grande negozio di fotografia analogica di milano erano tutti ragazzi under 25..non under 40. Under 25, ragazzi nati a inizio millennio (nemmeno come me, che qualche anno di pellicole, da bambina, ancora me lo sono visto). Che poi la fotografia, e la fotografia analogica in particolare, sia sempre stata e rimanga tutt'ora una nicchia di persone, è ovvio, non sarà mai una cosa veramente mainstream. Peraltro, come credo di aver sottolineato nel video, è palese che il fenomeno sia tanto più interessante proprio dato il confronto impari della pellicola rispetto alla comodità, al costo, e alla facilità di un qualunque telefono. Per fortuna però, i giovani che affiancano le vecchie generazioni e si interessano alla pellicola ci sono e sono tanti. E il fatto che il mercato delle pellicole sia di nuovo in ripresa lo dimostra, così come il fiorente mercato dell'usato. Poi ognuno è libero di scegliere il mezzo che preferisce, ma che in questo momento ci sia un interesse rinnovato verso la fotografia a pellicola è innegabile 😊
@@az09az0909az il range di cosa? Età? Guarda li vedi personalmente nel video dedicato alla Pentax. Vedrai che sono tutti ragazzi molto giovani, qualcuno forse addirittura sotto i 20 anni. E ti assicuro che ne conosco anche sparsi sul resto della penisola, non solo su Milano. In ogni caso, il fatto che ci siano brand (ad esempio proprio Pentax) che hanno appena investito per una nuova camera a pellicola (discutibile o meno che sia come hanno scelto di farla), ti fa capire che qualche segno di ripresa del mercato c'è. O altrimenti sono dei pazzi che non sanno cosa stanno facendo. Idem per quanto riguarda Lomography, che continua imperterrita a mettere fuori nuove pellicole e nuove macchinine, palesemente non per i professionisti in possesso di ammiraglie del secolo scorso, ma per ragazzi che tentano di approcciarsi alla pellicola da assoluti neofiti e marziani, essendo nati con un cellulare in mano. Forse sta anche a noi fare vedere che può essere una cosa tanto bella, no?
Attualmente, l'analogico costa💰💰💰 uno sproposito!!! Ho incominciato a fotografare in 🎞pellicola, quando tutti erano passati al 🎛digitale, e un fotocamera anche economica costava 💰un botto,💥 mentre un rullino Pro veniva sui €6/8, e lo stesso per lo sviluppo!!! Ora un rullino🎞 Pro viene ben €25 e chiedono altri €25 per🖨 svilupparlo. Ora che conviene, il 🎛digitale, non solo per costi 💰di sviluppo e 🎞rullini, ma anche perchè le fotocamere 📷digitali, ormai, soprattutto sull'usato, le tirano dietro!!! E proprio in questo periodo, la massa, è passata alla pellicola !!! Un Pianeta🌎 che non capisco, ma che mi piace un 💥botto, perchè Vario!!!
...ho iniziato negli anni 70...Zenith -E. Mi ha lasciato nei primi anni 2000...già soltanto guardare dentro a quei mirini, è tutta un' altra storia. il digitale ? ...è comodo.
Dici cose interessanti, giuste e alcune non le capisco. Cosa c’entri l’ inclusività con lo scattare a pellicola. Se proprio ci vuoi infilare il discorso direi che sarebbe il contrario, visto che le foto a pellicola sono più difficilmente modificabili. Ma non immodificabili: la manipolazione fotografica di è sempre fatta, in camera oscura prima del digitale.
@@hariseldon1977 hai ragione, mi sono spiegata male.. era un ragionamento di getto ma un po' contorto, probabilmente. intendevo dire che la pellicola restituisce un'idea (di base) più veritiera e cruda della realtà. Che, ad una generazione abituata ai filtri di Instagram, probabilmente spaventa, sempre ossessionata dall'apparire al meglio e dal voler mostrare e dimostrare e ostentare. Il ragionamento mi portava quindi a pensare ad un'accettazione un po' più ampia della realtà reale, senza l'ostentazione tipica dei social network. Forse il termine inclusività non è semanticamente quello più appropriato. Non me ne veniva uno migliore 😊
Grazie per aver guardato questo video! Raccontami anche il tuo punto di vista! ❤
Ero in piscina e volevo fotografare mia figlia di 8 anni. Lo smartphone non funzionava perché si era surriscaldato (38° C all'ombra). Tiro fuori la mia Minolta Riva 130, caricata con una Kodak Gold 200.
Zoommo, attivo il flash in fill in e...click❤
@@edobette e come minimo sarà uno scatto che ricorderai per sempre ❤️
@@edobette bello sapere che c'è ancora chi le usa. Ho fatto il mese scorso la recensione della Riva 70!
@@Nikonisti_ita ne uso diverse, mi piaciono ancora tantissimo. Sono un fan Pentax, ma in pratica le amo tutte, soprattutto quelle anni 80 e 90.
Giuro non lo faccio per moda. Semplicemente non ho mai smesso di usarle dall'età di 12 anni.
Altra macchina con cui ho scattato tantissime DIA é la FM2 (quella con l'otturatore in titanio a nido d'api. Il quale ovviamente si ruppe (era davvero troppo delicato).
@@edobette povera fm2 l'hai fatta riparare?
Confermo il fatto che la fotografia a pellicola sta riprendendo vita e mi auguro che in ogni città ci sia un laboratorio che sviluppi e stampi. Da canto mio ho rimesso in funzione le mie macchine analogiche, che belle che sono!
@@sebastianolantieri1151 ed è anche molto bello vedere che in certi laboratori ci sono anche ragazzi giovani che si appassionano alle fasi di sviluppo e stampa, cosa assolutamente fondamentale!!
Ed aggiungerei un' altra cosa . Di fronte al piano dell' ingranditore , sei in contatto con il passato , ( la scena , le luci , i soggetti , lo scatto) , sei in contatto con il presente ( la proiezione del negativo . . . . ) , il futuro , la stampa che sarà . E' un percorso Zen . Io lo vivo così .
Chi l ha provata l' ama per sempre perché è bellissimo creare una foto da 0 con i meccanismi combinare i tempi e diaframmi gli ISO della pellicola e poi sviluppare stampare in camera oscura senza essere condizionato dal tempo e la fretta . Ma non solo provatela per credere e sarete stregati❤.
@@marcotacchi un grande amore, direi 🎞️
Uso analogico e polaroid quando la foto che sto per scattare mi trasmette un’emozione. Quando mia figlia corre e gioca, quando con la mia compagna ridiamo, quando nonna e nipote giocano insieme… quelle foto sono così preziose che voglio immortalare l’essenza del momento. Poi si, ho una macchina digitale per le foto dove voglio il massimo controllo e qualità. Ma le stampo sempre. Stampate stampate! I file sono polvere digitale
@@lucacapomagi4829 concordo al 100% con la tua visione 💞
Premesso che ognuno ha le proprie motivazioni, le mie sono essenzialmente due: 1. Mi ritrovo a scattare "SOLO" le foto che mi sento di fare. Detto in parole povere, su 36 pose solo 3 o 4 foto sono da buttare e il resto lo reputo splendido. 2. Non puoi "manipolare" le foto. Quello scatti e quello hai. Con la pellicola escono fuori le caratteristiche del fotografo e delle lenti (oltre che della pellicola) nel bene e nel male.
Condivido tutto ciò che dici sulla pellicola, ho iniziato ad usare la pellicola proprio per quel motivo, per la lentezza e rendere le foto uniche. Due cose che mi sento di aggiungere: alcune macchine fotografiche non hanno bisogno di batteria e quindi possono essere usate ovunque, ricordo di un fotografo che ha fatto un progetto fotografico sui treni africani (mi sembra) solo a pellicola così non aveva bisogno di portarsi batterie o avere il problema di ricaricarle.
La seconda è che la pellicola così come una reflex digitale o una mirrorless digitale ha come prodotto finale un certo look and feel, quindi è esprimere le proprie idee con un certo linguaggio diverso da quello canonico
Hai ragione Claudio! Anche io credo che le macchine senza automatismi abbiano un qualcosa di veramente intoccabile e senza tempo. Instancabili.
E sì, il mood vintage ha di sicuro un fascino innegabile. Che forse è uno dei motivi per cui anche i giovani ci si avvicinano.
Avevo fatto anche io un video sul senso di scattare a pellicola. E secondo me i motivi sono più legati ai limiti della pellicola che ai pregi.
@@Nikonisti_ita penso anche io!
Piaciuto moltissimo il concetto di instantgram.
io parlo per la mia esperienza, nato all'inizio della famosa Gen Z ovvero 1998, ho vissuto solo gli ultimi anni prima dell'avvento del digitale, ho visto VHS, cd, qualche musicassetta e fotografie a pellicola tramite la macchina di mio padre, ma è stato talmente per poco tempo che per me la nostalgia non è una delle motivazioni, ma per farla breve e non fare un papirone, in un mondo dove ogni cosa è sotto software, è digitale, immediata e onestamente non sempre affidabile, provare genuina emozione nel sentire uno scatto con soltanto parti meccaniche, niente elettronica se non al massimo per il flash e l'attacco a caldo, è qualcosa che fa girare le rotelle a chi come me e piu giovani han sempre vissuto in un mondo dove si rompe qualcosa, si butta e si compra nuovo, non si guarda quanto dura e al massimo si da buon valore se il telefono ti dura 6 anni... dove ora scatto con una Zeiss 6x9 del 1937, e fa foto meravigliose. queste son cose che chi è giovane e ci pensa un'attimo rimane sbalordito, altri invece la approcciano per le Vibes, la grana della pellicola, cosa che si, nostalgica e ha il suo look ma non è molto nelle mie corde, io come hai esattamente detto nel video, voglio dare peso alle pose che ho, fotografare o creare se possibile qualcosa che mi piace, anche sfruttando l'ambiente circostante senza dovermi muovere, ma credo che il motivo per cui qualcuno scatta ad analogico sia molto piu personale rispetto al solo piacere della fotografia, se no non ci spenderesti soldi costantemente, e quest'esperienza a noi manca (conta che son tornato ad usare un'ipod per ascoltare la musica per cercare di staccarmi un pò di piu dal telefono, e sta funzionando)
e piccola nota, io ho imparato tutto da zero con la fotografia tramite rullino, consigliato? MEH, tornare dopo una vacanza dove ho scattato 9 rullini con 2 rullini totalmente sotto esposti per quanto una ottima media per uno che non ha mai scattato prima d'ora, meglio evitare 😂 in ogni caso, son 2 anni che scatto, sono un novizio ancora, ma adoro tutto il processo, fino alla stampa ad ingranditore che son riuscito a provare con teli vari e trucchetti simili nel bagno di casa haha
Super felice della tua testimonianza così ricca e piena di osservazioni! Condivido il tuo ragionamento, pur essendo un po' più vecchia di te. Ci pensavo proprio l'altro giorno, che non siamo più in grado di stare da soli coi nostri pensieri senza il telefono in mano. Quindi condivido al 100% questa tua idea e bisogno di "staccarti" dalle modalità di oggi. Grazie di essere passato!
Ciao Ely, sottoscrivo tutto di quello che hai citato nel contenuto come ragioni di questo interesse cresecente, in particolare vorrei approfondire la riflessione sul tema della matericità, estendendo un po' il pensiero ad alrri ambiti. Come sai ho una figlia di 20 anni e mi piace moto parlare coi ragazzi, quello che noto io è un bisogno quasi di vivere delle esperienze meno "virtuali" in tutto qello che fanno, perchè qualcosa che a loro è mancato. Sono molto affascinati dai diapositivi in genere, una volta Rebecca mi disse che loro invidiavano il fatto che "nella mia epoca" di adoloescente noi avevamo praticamente un oggetto per ogni cosa : ".. se eri in giro ascoltavi la musica con il walkman, arrivavi ni casa e c'erano i vinili ed il piatto, se volevi giocare, accendeevi la console, ma essa serviva quello scopo, non ci guardavi i film, per quello c'era il vdeo registratore, e così via.. .." . Attenzione non sto parlando di una moda di ritorno al pasato come in realtà avviene sempre, parlo proprio di una mancaza esperienziale dei ragazzi di oggi, che con il Cellulare sempre con loro ci fanno tutto, ma poi le loro case sono "vuote", il cellualre si rompe e se ne comprera un altro, anche lui impersonale che riprpoporrà tutte le funzioni del precedente, ma non rimarrà mai nulla ad essere testimonianxza del tuo tempo, a cu poterti affezionare..
Direi che il punto di vista di Rebi tramite il tuo sia sicuramente molto parlante. E molto sensata l'astrazione ad altri settori. Noi (e mi ci metto anche io nella generazione delle cose materiche) abbiamo proprio vissuto un'altra realtà. Ci sta che ai ragazzi di oggi manchino certe cose e le ricerchino in qualche modo.
Ciao, io utilizzo il digitale per tutti i lavori che devono essere consegnati in tempi brevi e per alcuni tipi di fotografie che produco. Se voglio fare invece foto dal sapore antico, bianconero ( sviluppo e stampo in casa ) e che poi una volta stampate le salvo in un raccoglitore, scatto a pellicola. Il digitale è comodo e fa fare tante cose, ma può andare incontro a perdite di dati, Un negativo invece, ben conservato, dura decenni. Insomma, ognuno dei due sistemi ha pregi e difetti.
Vero! Concordo anche io su questa modalità ibrida, credo possa essere la combo migliore
Credo che il marketing di Lomography non faccia bene alla fotografia, sia per l’idea (scatta senza pensare), sia per il rapporto qualità/prezzo. Come si fa a vendere una Diana di plastica a 100 euro? Poi, a parte Lomography, avere una camera oscura è diventato un lusso, il costo della carta è raddoppiato rispetto a 10 anni fa, perfino quello della Foma! Quindi in che senso la fotografia analogica va di moda? Certo, una fotocamera e un rullino a colori possono permetterselo tutti, ma in quanti hanno una camera oscura?
Secondo me però questo punto di vista non tiene in conto tutti coloro che magari si incuriosiscono e decidono di avvicinarsi a questo mondo. A quello serve il marketing di lomography. E poi sinceramente, tutti abbiamo scattato con una compatta, da bambini. Poi c'è chi vuole capire cosa c'è dietro lo scatto, e si compra una reflex, e chi invece pianta lì e fine. Non pensi che da questo punto di vista possa avere senso, un passaggio "entry level"? Non tutti abbiamo papà o mamma che facevano i fotografi di professione 😂
Il marketing di Lomography si ispira ancora oggi alla lomografia degli anni '90. Camera oscura? Tanti sviluppano in casa, esistono kit (come quello Paterson/Ilford) che ti permettono di sviluppare in casa senza una vera camera oscura. In pochi ormai stampano, è ormai molto più comune scannerizzare il rullino.
@@elisa.bonafe avvicinare i giovani con prezzi surreali? La Smena da un rigattiere costa 20, massimo 30 euro. È giusto copiarla e venderla a 200 euro? La macchinetta che fai vedere nel video costa 159 euro; ne ho una uguale che usciva dai fustini del Dixan. E poi lo slogan, “non pensare, scatta!”. Mi sembra che nel video hai sostenuto l’opposto.
@@Sergio-kg3sx ognuno fa quello che vuole, ma francamente scannerizzare un rullino come scopo ultimo del processo fotografico mi sembra ridicolo. Voglio la fotografica analogica e poi alla fine mi ritrovo con un file digitale? Quindi spendo per il rullino, compro i chimici, sviluppo, acqua a fiumi… e alla fine che ho fatto? Un jpeg. Che poi lo sviluppo, a meno che non ti chiami Mario Giacomelli, non ha nulla di creativo, il bello sta proprio nella stampa.
@@Nessuno777 un attimo. Io non sto affatto dicendo che si debba comprare un corpo macchina così. Sto solo dicendo che il loro marketing è diretto non ai professionisti. E se il ragazzino decide di avvicinarsi al complesso mondo dell'analogico con un tramite "easy", non lo vedo necessariamente come un male. Non tutti hanno voglia di farsi X settimane di studio per capire cosa comprare a livello di macchine e lenti, all'inizio, e non tutti hanno persone che ne sanno a cui chiedere. Loro fanno il loro marketing, esattamente come Pentax ha appena messo fuori un corpo macchina a ben altre cifre. Qualcuno la compra? Buon per loro.. non sono certo io che posso definire le logiche del mercato 😊 e non tutti hanno la voglia di mettersi a fotografare imparando le basi della fotografia. Magari, se gli piace quello che ottengono con un corpo macchina del genere, poi si interessano, studiano, e passano ad altro. Quindi non vedo il motivo di vedere la cosa in maniera così pessimista, dal momento che mi sembra possa avere un risvolto positivo. Altrimenti anche i cellulari vanno bannati per lo stesso motivo, in quanto punta e scatta per eccellenza. Eppure la realtà tecnologica è questa e dobbiamo farci i conti, che ci piaccia o meno. 😊
Io fotografo sia in digitale che in analogico e sviluppo “in casa”; scatto in analogico 35mm e 6x6 in bianco e nero avendo la fortuna di poterlo fare per passione e dedico tutto il tempo necessario - una sorta di zen - alla costruzione dell’immagine, all’esposizione e magari posso pure avere il lusso di decidere di non fotografare.. il digitale lo uso per foto sportive o di natura dove il fattore tecnologico semplifica le cose, o se magari sto fotografando per un “committente” che ha necessità del digitale. Credo sia una grande fortuna avere oggi la possibilità di utilizzare entrambe le tecnologie e godere dei vantaggi indiscutibili del moderno - io da reflex sono passato a mirrorless FF e devo dire che semplifica davvero tanto il lavoro. Però a mio gusto, la fotografia argentica è un piacere di gran lunga superiore, sia per la matericità dell’immagine che per il processo che porta veramente a scrivere con la luce senza che questa debba essere tradotta in binario..
@@edoardovivan8555 condivido ogni parola!
Di argomenti da sviscerare ce ne sarebbero veramente molti. Personalmente credo che la spiegazione più vicina stia nella parola Nostalgia, almeno per chi ha provato l'analogico nel passato. Per i più giovani invece si può parlare di Anemoia, cioè la nostalgia per qualcosa che non si è mai vissuto, che può nascere sicuramente per diversi motivi.
Alla fine dei conti una foto stampata dal digitale e una foto sviluppata dalla pellicola raggiungono lo stesso risultato materico, è possibile anche addirittura quasi lo stesso risultato visivo. Eppure...
E' la stessa cosa che penso quando vedo per strada persone che guidano un'auto d'epoca; scomoda, lenta, rumorosa. Eppure...
Dalle tue parole viene fuori che anche tu forse sei portata ad una leggera nostalgia, legandoti ai ricordi che ci lascia il tempo che passa (troppo in fretta). Eri la candidata perfetta per la fotografia analogica! :)
Ciao Elisa!
Bella disamina. Tutte cose assolutamente vere. Grazie di essere passato caro! 💕
@@elisa.bonafe i tuoi video sono sempre interessanti, ci metti veramente tanta passione. Passo spesso nonostante non sia in grado nemmeno di caricare un rullino su una macchina analogica...! :D
@@eliapole soccia ma allora devi assolutamente imparare!!! 😊😊
@@elisa.bonafe magari partecipo a un tuo workshop! Perché no! 😁
@@eliapole ma certo se vuoi ben volentieri! La prossima tappa che abbiamo è il viaggio in Islanda, quindi è un po' impegnativo! Però se vuoi abbiamo ancora 2 posti!
E' bene viaggiare sia con la digitale, che con l'analogica, quest'ultima per gli scatti importanti, indelebili. Io personalmente sono abbastanza alle prime armi, utilizzo una vecchia Canon 6D, con la quale mi trovo benissimo e tra poco mi porterò dietro un'analogica reflex Petri, fine anni 70. Dotazioni minimali per conservare comunque tanti bei ricordi.
Esatto..abbiamo la fortuna di poter fare entrambe le cose. Io alla lunga x i viaggi ho smesso di portarla, la digitale. Tanto se devo scattare un paesaggio a diaframma chiuso, posso farlo esattamente uguale con il telefono. Per i ricordi, scelgo l'analogico 💕
@@elisa.bonafe condivido, ormai gli smartphone riescono ad avere foto di buon livello, pur non avendo i sensori di una reflex professionale, ma più che sufficienti per le foto "quotidiane". Il fascino di una reflex che chiude la tendina non ha eguali!! Digitale o analogica, la foto l'hai catturata! Hai preso quell'attimo, tutto tuo. A mio parere sensazione unica!! 🤗
Secondo me è il nero che da la luce , cioè la fotografia , ed il nero dell'argento sulla carta, gli inchiostri non lo possono dare .
Muoversi tra
Fotografia rischiosa, Fotografia come atto apotropaico e Fotografia come contraltare al mondo contemporaneo, protempore, è una bella esperienza!
Io però sono un po' pessimista, in verità: l'impressione è che per "la massa dei giovani(issimi)" sia semplicemente una posa e non tutto il bello di cui sopra da te detto. La Fotografia (di cui sopra) non dovrebbe apparire su instagram con tanto di file interminabili di hashtag...? Potrei sbagliarmi ma se così fosse allora che contraltare è se poi e scan eccetera eccetera? Mi fermo dai😅
Comunque grazie! Io non fotografo per lavoro, video come questi che mi coccolano in momenti in cui penso "ma chi me lo fa fare?" Fotografo, stampo, metto negli album, godo, riguardo, stampo più grande, appendo, godo, riguardo e riguardano in pochi, "si non l'ho messa su insta".
La Fotografia rischiosa
La Fotografia come atto apotropaico
La Fotografia come contraltare al mondo contemporaneo, protempore. 😍
@@Disatteso eh non te lo so dire, vedremo se sarà solo un fenomeno temporaneo o se invece avrà radici più profonde! Comunque condivido il tuo pensiero. Su Instagram faccio schifo, in pratica non pubblico mai niente. Trovo molto più stimolante parlare qui delle esperienze che faccio, rispetto a mettere foto qui e là (cosa ovviamente controproducente, in questo momento storico, a livello professionale..).. ma evidentemente sono una boomer anche io 😂
E ci risiamo. Ho solo 36 scatti e sono costretto a ragionare. Io ho 12 reflex 35mm,anni 70-80-90, una biottica medio formato, ed 2 Canon digitali. Quando fotografo con le analogiche ragiono, faccio altrettanto con le digitali. Quando esco con quest'ultime, difficilmente scatto più di 72 scatti. Altrettanto faccio con le analogiche. Il discorso dei 36 scatti può vincolarmi sulla selezione del soggetto. Devo limitarmi perché ho solo quel rullino. Ma chi dice che ne devo portare solo uno e non due o tre? Forse il costo?Ma questo mi vincola sicuramente su cosa fotografare, non sul ragionamento prima di scattare.In merito, poi, al discorso del contraltare, a mio avviso, non sta ne in cielo ne in terra. Non si fotografa in pellicola xche ragiono, a causa degli scatti limitati e mi da un'emozione che non può darmi il digitale. La pellicola da emozioni differenti da quelle del sensore. Nella fattispecie quella bianconero, a mio avviso, inarrivabile anche dal monochrome. Ma anche il colore analogico è differente da quello digitale. È solo una questione di gusti. C'è chi dice che il digitale sia superiore all'analogico, ma io preferisco la grana al rumore, ad esempio.A dimostrazione che si può ragionare anche col digitale, la mia Canon 5d mark 1 acquistata nel 2008 ha, attualmente, quasi 10mila scatti. 📷📷📷📷
@@claudiodelfini9134 ovviamente si tratta anche di questione di gusti. In merito al discorso del numero di scatti, è anche qui una cosa personale. Anche io ad esempio scatto pochissimo anche in digitale, ma ci sono persone che in digitale di prassi fanno raffiche (e non certo perché stanno facendo foto in cui sono una necessità tecnica). Quando si ha questa tendenza, l'analogico costringe a una brusca frenata, anche se di rullini decidi di usarne parecchi. Quindi per qualcuno è un ottimo esercizio.
E anche qui non sono daccordo. Chi in digitale, di prassi, è abituato a rafficare, con l'analogico si rompe presto le palle e lascia perdere. Ripeto, la pellicola viene cercata e apprezzata, nonostante le sue limitazioni, da chi vuole qualcosa di diverso dal digitale e non perché le foto escono ragionate. Lo stesso discorso potremmo farlo in alta fedeltà. Davvero vogliamo credere che l'audiofilo è disposto a lasciare la versatilità del supporto digitale, per prendere il vinile meno perfetto, con il fruscio e più bisognoso di manutenzione, solo perché è tornato di moda o per nostalgia? Oppure si è reso conto che il digitale puzza troppo di perfezione e suscita meno emozioni rispetto all'analogico? 🤔🤔🤔🤔
Ciao Elisa :-) secondo me la risposta è abbastanza semplice, la fotografia analogica non si presta, o si presta pochissimo, a manipolazioni, quindi le fotografie su pellicola danno quel senso di verità che le fotografie digitali non hanno più, data la facilità per chiunque di modificarle anche radicalmente. E la gente oggi ha un grande bisogno di verità, perché il mondo che ci circonda sembra sempre di più un gogantesco fake.
Concordo, caro Alfredo. Penso anche io che questa sia una componente molto importante. Sta passando la smania di ostentare perfezione. Ti mando un grande bacione
@@elisa.bonafe :-) anche a te, cara Elisa
La fotografa analogica torna perché è la vera fotografia.
Il mese scorso siamo andati in ferie, io con la mirrorless e mio figlio con la instax (sarebbe la Polaroid della Fuji)
Abbiamo fotografato insieme ma toccare le foto con mano era più emozionante, anche se non erano perfette
@@fabiocapelli3295 ho anche io la instax ed è stato il mio primo approccio all'"analogico" se così vogliamo chiamarlo.. e devo dire che ne sono sempre stata affascinata, ben prima di prendere in mano dei rullini. Chiaro che mi rimane sempre un po' lì perché le instax hanno un degrado importante. Ho anche una polaroid pronta all'uso con una cartuccia e ancora non mi sono mai decisa a mettermici. Per quanto veda gente che fa robe incredibili, con le polaroid, quindi come al solito è questione di studiare 😂
Humm... Davvero interessante il suo ragionamento, ma temo che la risposta al quesito sia molto più variegato. Ma le posso rispondere con una affermazione che mi viene di getto: cicli, ricicli, tricicli. La pentax coglie il momento e onestamente la cosa la trovo senza senso visto che con 50 euro si porta a casa nel mercato dell'usato una reflex vivitar con il suo 50ino e nessuna limitazione. Brava lei ragiona😊
@@giorgiodieugenio5614 la risposta al quesito sicuramente è vastissima e chissà quante cose non mi sono nemmeno venute in mente! e data la portata di questa "riscoperta" direi che davvero ci sarebbe da ragionarci su, come fenomeno storico/sociologico, anche. La tematica è davvero interessante!
L' analogico ha ripreso vita perché le persone hanno capito che del digitale non resterà niente (visto che non si stampa più). La fotografia digitale è un grande inganno e il suo utilizzo è giustificato solo per i fotografi di cronaca e sportivi. Tutto il resto è "filosofia".
Io non capisco i miei colleghi fotografi, miei coetanei, che dopo aver passato anni a smazzarsi in camera oscura ne hanno ancora voglia 😅
Beh non è mica obbligatorio, i laboratori esistono 😂
@@elisa.bonafe sì certo ma per un risultato su misura niente era meglio del fai da te, anche oggi non affiderei mai i miei file alla post produzione di altri
@@kovre che sia il top non c'è dubbio, ma personalmente non penso che mi metterei a fare sviluppo, soprattutto lavorando molto col colore.
@@kovre è una idea un po' da fotografia amatoriale quella che un risultato migliore si ottiene solo con il fai da te. Tanti professionisti del passato, anche quelli celebrati, si affidavano a laboratori in epoca analogica.
@@Sergio-kg3sx dipende dalle tue capacità e le mie in camera oscura erano, perché per fortuna ho potuto smettere, molto buone, quello che è veramente amatoriale è fotografare in pellicola oggi:-)
non credo assolutamente a questa cosa,e ho centinaia di diapo e altrettanti negativ ho fotografato con pentax dall 80 fino alla prima digitale una nikon 4100 di mia figlia,devo dire che rivedere lo scatto dopo pochi minuti è un altra cosa,con il rullino devi aspettare di finirlo poi portarlo a far sviluppare,allora erano anche soldini,o te lo sviluppi da solo o lascia perdere,forse non sicuramente con questo "cesso"scusate oggi sicuramente un buon smartphone io s21ultra è meglio,forse prendere una nikon f4 su ebay,si trovano a poche centinaia di euro,non in Italia perchè pensano di vendere un opera d arte,un paio di obiettivi e hai una vera macchina fotografica,se poi sei un "feticista" come quelli che preferiscono ancora il libro cartaceo è un altra cosa.
Che si impari a fotografare una vera balla,cosa impari a vedere uno scatto fatto una settimana prima senza ricordare i dati usati,oppure carta penna e ogni scatto scrivere
Se sei un amante dell oggetto un altra cosa,ma non questa e lo dice uno che se potesse si farebbe un corredo Pentax digitale compreso quella B&W
I giovani interessati ma dove?che nessuno tra i miei 4 nipoti vuole almeno imparare ad uare una digitale
Guarda la cosa che mi ha spinto a parlare di questa tematica è stata proprio vedere che gli staff di un laboratorio fotografico e di un grande negozio di fotografia analogica di milano erano tutti ragazzi under 25..non under 40. Under 25, ragazzi nati a inizio millennio (nemmeno come me, che qualche anno di pellicole, da bambina, ancora me lo sono visto). Che poi la fotografia, e la fotografia analogica in particolare, sia sempre stata e rimanga tutt'ora una nicchia di persone, è ovvio, non sarà mai una cosa veramente mainstream.
Peraltro, come credo di aver sottolineato nel video, è palese che il fenomeno sia tanto più interessante proprio dato il confronto impari della pellicola rispetto alla comodità, al costo, e alla facilità di un qualunque telefono. Per fortuna però, i giovani che affiancano le vecchie generazioni e si interessano alla pellicola ci sono e sono tanti. E il fatto che il mercato delle pellicole sia di nuovo in ripresa lo dimostra, così come il fiorente mercato dell'usato. Poi ognuno è libero di scegliere il mezzo che preferisce, ma che in questo momento ci sia un interesse rinnovato verso la fotografia a pellicola è innegabile 😊
@@elisa.bonafe Milano! E il range di che tipologia di under 25?
@@az09az0909az il range di cosa? Età? Guarda li vedi personalmente nel video dedicato alla Pentax. Vedrai che sono tutti ragazzi molto giovani, qualcuno forse addirittura sotto i 20 anni. E ti assicuro che ne conosco anche sparsi sul resto della penisola, non solo su Milano.
In ogni caso, il fatto che ci siano brand (ad esempio proprio Pentax) che hanno appena investito per una nuova camera a pellicola (discutibile o meno che sia come hanno scelto di farla), ti fa capire che qualche segno di ripresa del mercato c'è. O altrimenti sono dei pazzi che non sanno cosa stanno facendo. Idem per quanto riguarda Lomography, che continua imperterrita a mettere fuori nuove pellicole e nuove macchinine, palesemente non per i professionisti in possesso di ammiraglie del secolo scorso, ma per ragazzi che tentano di approcciarsi alla pellicola da assoluti neofiti e marziani, essendo nati con un cellulare in mano. Forse sta anche a noi fare vedere che può essere una cosa tanto bella, no?
@@elisa.bonafe impiego , studio ; Milano è una città particolare
Credere di poter comprendere i fenomeni attraverso solo ed esclusivamente la propria esperienza è una forma di chiusura mentale e narcisismo.
Attualmente, l'analogico costa💰💰💰 uno sproposito!!!
Ho incominciato a fotografare in 🎞pellicola, quando tutti erano passati al 🎛digitale, e un fotocamera anche economica costava 💰un botto,💥 mentre un rullino Pro veniva sui €6/8, e lo stesso per lo sviluppo!!!
Ora un rullino🎞 Pro viene ben €25 e chiedono altri €25 per🖨 svilupparlo.
Ora che conviene, il 🎛digitale, non solo per costi 💰di sviluppo e 🎞rullini, ma anche perchè le fotocamere 📷digitali, ormai, soprattutto sull'usato, le tirano dietro!!! E proprio in questo periodo, la massa, è passata alla pellicola !!!
Un Pianeta🌎 che non capisco, ma che mi piace un 💥botto, perchè Vario!!!
Ma la fotografia e' arte? i piu grandi fotografi hanno sempre detto che non si preoccupano se, facendo foto, fanno arte... :)
Non ti so rispondere. Forse si, è proprio così. 😊 Sicuramente è un percorso personale molto importante
Condivido tutto,grandi video .scusa pero' il nome del canale non mi piace,grazie del video
L'ho cambiato da un po', non mi piaceva essere autocelebrativa 😂
...ho iniziato negli anni 70...Zenith -E. Mi ha lasciato nei primi anni 2000...già soltanto guardare dentro a quei mirini, è tutta un' altra storia. il digitale ? ...è comodo.
@@gufo431 💕💕
Dici cose interessanti, giuste e alcune non le capisco. Cosa c’entri l’ inclusività con lo scattare a pellicola. Se proprio ci vuoi infilare il discorso direi che sarebbe il contrario, visto che le foto a pellicola sono più difficilmente modificabili. Ma non immodificabili: la manipolazione fotografica di è sempre fatta, in camera oscura prima del digitale.
@@hariseldon1977 hai ragione, mi sono spiegata male.. era un ragionamento di getto ma un po' contorto, probabilmente. intendevo dire che la pellicola restituisce un'idea (di base) più veritiera e cruda della realtà. Che, ad una generazione abituata ai filtri di Instagram, probabilmente spaventa, sempre ossessionata dall'apparire al meglio e dal voler mostrare e dimostrare e ostentare. Il ragionamento mi portava quindi a pensare ad un'accettazione un po' più ampia della realtà reale, senza l'ostentazione tipica dei social network. Forse il termine inclusività non è semanticamente quello più appropriato. Non me ne veniva uno migliore 😊