Marco ti rimane dentro anche se sono passati tanti anni. Marco riusciva ad emozionarmi e purtroppo nessuno ci riesce più nel ciclismo di oggi. Credo che non lo dimenticherò mai.... Ciao Marco...
Marco era un puro , e solo i puri diventano miti , diventano leggende , hai lasciato la vita perchè un mito come te non poteva sopportare la quotidianità meschina della vita , ma hai dato a tutti una grande lezione con cui noi tutti non possiamo fare a meno di confrontarci
Gran documento.. Pantani mi è rimasto dentro, forse proprio per il suo essere un eroe tragico e perchè nella sua storia non c'è un lieto fine, come in certe tragedie greche o in certi film drammatici.. lui era capace di soffrire come pochi, sia sportivamente come capacità fisica, ma anche nell'anima, e forse proprio questo lo ha portato alla sua triste fine. Marco nello sport è stata uno di quelle cose che sono troppo belle per poter durare a lungo. Spero che ora stia bene lassù, GRAZIE CAMPIONE
Sottoscrivo tutto cio' che hai detto. Veramente. "Tragedia grega", "eroe tragico"... è anche per questo che ho Marco nel cuore, perchè proprio questo lo rende speciale!!! Grazie del commento.
roberto sesto Si è fermato da solo. In fondo cos'era successo? Gli era stato trovato l'ematocrito oltre i limiti consentiti ed era stato sospeso 15 giorni. Andava al Tour, lo vinceva, o faceva bene, e finiva lì. Quanti corridori sono stati fermati in corsa nella storia del ciclismo? Penso a Merckx al Giro 1968, Pollantier nel 1975, Virenque, Zülle e Dufuex (addirittura portati in carcere a seguito del caso Festina), Simoni e Garzelli al Giro 2003. Invece Pantani è come se si fosse auto inflitto una punizione, entrando poi nel vortice della cocaina, che lo ha condotto inesorabilmente alla morte
dimentichi che ha provato nel 2000 a rialzarsi, ma sette procure lo hanno messo sotto lente senza concludere nulla. Raccontiamola tutta la storia, è stato fregato da tutti, anche da quelli che hanno guadagnato con le sue imprese. Per finire, l'autopsia del midollo spinale ha dimostrato che se avesse fatto uso di sostanze dopanti, non ne ha abusato.
L'intervistatore è straordinario. Zavoli grande giornalista. Pantani scarno e sofferente. Cerca anche di sdrammatizzare all'inizio, ma con poco successo. L'ironia del giovane ragazzo di Cesenatico dura a malapena un attimo.
Per me è un piacere enorme. Questo era Marco Pantani, non mi stancherò mai di dirlo: chi non ha capito che uomo fosse, ha conosciuto solo un grandissimo ciclista. Dietro c'era un grande uomo.
@@erminiopreziosi1967 è stato un eroe tragico, ritrovatosi in un contesto non pulito e nell'epoca peggiore possibile, quella dell'EPO non rilevabile e de facto lecita. Non ha fatto nè più, nè meno, niente di diverso da quanto tutti gli altri ciclisti a lui contemporanei erano soliti fare nei grandi eventi. E' caduto in ogni tipo di spirale, finendo per pagare il prezzo più alto possibile, perchè non ha saputo accettare la vergogna. Il che lo pone su un superiore piano morale.
non ho mai conosciuto marco ma gli voglio bene come se fosse un fratello...alcune considerazioni: - probabilmente era dopato come il 99% dei ciclisti ma era comunque il più forte e avrebbe vinto in ogni caso (avendo una tenacia, una capacità di sopportazione della fatica e del dolore e delle doti fisiche uniche) - la logica mi porta a credere che a madonna di Campiglio avesse effettivamente la coscienza pulita (non aveva senso rischiare a 2 tappe dalla fine di un giro vinto e la sua reazione umana) - era comunque un ragazzo buono, dotato di grande intelligenza e sensibilità come dimostra anche questa intervista
ragazzi ieri ho conosciuto il dott rempi,dottore di pantati fino al 1999,l'ho tempestato di domande su marco,curiosita',ricordi,vedere a distanza di anni ancora l'emozione di cui ne parla.la prima cosa che mi ha detto...marco era troppo fuori dal comune per stare in questo mondo.
un grande campione, una leggenda che è stato fatto fuori dalla stampa, dai colleghi, dai medici, dai media, dalla mafia...e il motivo è solo uno: era un personaggio scomodo per tutte queste persone...uno che diceva quello che pensava e che in gara dava la paga a tutti...per me rimane sempre un mito...un fuoriclasse, chi quel giorno ha manomesso quella provetta, ha messo fine ai giorni di marco il pirata.
Jacopo Muscedere nn è stato protetto come altri e per il resto valanzasca lo ha spiegato come lo han fregato,gli italiani son scesi dal carro con giornalisti annessi e lui lì è morto
mauro pollopo se non sai le cose stai zitto, il processo di madonna di campiglio è terminato con la sua assoluzione il che vuol dire che non si era dopato
mattia canta Basti pensare che dopo “tanto “ tempo L autopsia ha confermato un basso Uso di EPO, poi lui era psicologicamente fragile, il RE americano NO, poi se vuoi vado avanti....
@@davidespisani8871 Esatto, Pantani non accettò che si fosse capito che barava come gli altri, voleva restare puro, come si illudevano i tifosi, c'è anche da dire che è vero Armstrong è forte, si è rifatto una vita, fa programmi alla radio commenta il ciclismo ecc... Inoltre Armstong ha 5 figli, Pantani invece aveva solo donne da discoteca.
Ringrazio di cuore Nicola Calamari per aver messo in rete questa pagina di storia, della storia di un grande atleta e di un uomo ancora più grande. grazie davvero
Grazie mille :)) è un piacere condividere queste cose, soprattutto questa intervista che, per chi ama Pantani, secondo me è troppo importante. Grazie ancora
Armstrong e Pantani due fuoriclasse. Entrambi colpiti da grandi sfortune ad inizio carriera. Armstrong è stato più cinico, cattivo. Mentre Pantani ha svolto il ruolo dell'eroe romantico. Il doping era una costante.
ormai vinto perchè continuasse a attaccare, a vincere tappe e a non lasciare nemmeno le briciole ai rivali rispondeva "guarda quanti tifosi si sono accampati da 2 giorni li per me solo per vedermi scattare e dare spettacolo....come faccio a deluderli?!" NESSUNO COME TE....SPERO SOLO CHE TU SIA IN UN POSTO MIGLIORE
Senza madonna di campiglio 99 il dopato americano amico di bush non avrebbe vinto il tour!pantani emozionava armstrong si dopava e ricattava!la cosa vergognosa è che nessuno tra giornalisti e ciclisti come simoni lo abbia sottolineato!brucino all'inferno chi ha affossato il piu' grande!un'emozione per sempre!
Il più grande campione che abbia visto. Senza incidenti di Pantani Indurain non avrebbe vinto 5 tours e Rijs e Ullrich non avrebbero mai vinto un tour. Il danese neanche con 90 di ematocrito staccava Pantani in salita.
La cosa triste è che Marco dovette scendere a compromessi con il contesto dell'epoca ed adottare il medesimo modus operandi, molto probabilmente, se non assai certamente, perché cilindrate completamente diverse dalla sua avevano iniziato ad over-performare grazie alla cultura dell'arricchimento (chiamiamola così) che la biochimica italiana fece spopolare negli anni '80, e non potevano più essere staccate dal suo naturale talento e dalle sue naturali doti. Per poi pagarne il prezzo in modo sproporzionato, praticamente come unico capro espiatorio, quando il sistema si è dato una finta ripulita. Tra l'altro con metodi di fatto contrari ai principi basici di un qualsiasi Stato di diritto, perché ricordiamo che è finito indagato, imputato e condannato senza che vi fosse una legge per farlo. Oltretutto partendo da persona offesa che doveva essere risarcito dallo Stato. Che poi come mai nessun altro, delle decine di ciclisti che incapparono nell'inconveniente dell'ematocrito oltre 50, si vide mai cercare dalle procure le cartelle cliniche per finire indagato?
Chi crede che lo sport sia ancora pulito continua ad illudersi dietro si nascondono solo interessi di pochi ,lui di sicuro lui era uno che interferiva negli interessi di qualcuno .
Uomo dalla grande sensibilità, intelligenza e integrità morale.... quando chi non ha potuto ammirarti mi chiederà di te non gli dirò tanto che hai vinto il giro o il tour ma gli dirò due cose: -in un ciclismo in cui uno come basso o come riccò ammisero candidamente di essersi dopati col sorrisetto sulle labbra dicendo "ma si dai ho fatto una cavolata, ma ora ho capito, ora ho capito" come se nulla fosse....pantani per 2 punti percentuali di ematocrito superiori al limite consentito
Io adoravo Pantani sono convinto che lui era pulito ed è stato ucciso. Chi lo insulta non capisce nulla di ciclismo e non ha capito la grande persona che era.
Il grande Marco Pantani è stato ucciso come altri, da rosita perché era un UOMO puro, dava fastidio e non si è piegato al sistema e alla fine voleva spifferare tutto, R.I.P. in pace GRANDE UOMO.
Probabile.. Ma a cosa si riferisse precisamente non si sa: l'inimicarsi il gruppo, l'aver preso troppo di petto la sospensione del 99 oppure come dici tu l'assunzione di sostanze?! Non ci è dato di saperlo, ognuno interpreti come crede. Resta il fatto che questa rimane l'intervista meno conosciuta ma più significativa di Marco Pantani. Il merito è di un giornalista come Zavoli, fatto con uno stampo che non si usa più nel giornalismo odierno.
Zavoli è di una classe sopraffina, a parte lo stile, il metodo di indagine non cerca di prestare il fianco alla tristezza,per non dire "patetismo" di Pantani, come hanno fato tutti gli altri giornalisti sportivi che lo hanno conosciuto e intervistato, ma si pone con distacco, come con distacco ha il dovere di porsi un uomo verso il fantasma del "proprio" passato.
Distaccarsi dal proprio passato non è sempre cosa facile. Io trovo che Pantani nel suo "patetismo" abbia qualcosa di poetico nel linguaggio e nel modo di esprimersi, considerando che aveva studiato pochissimo e non era certo un vate. Zavoli rimase sorpreso da Pantani "lo trovai molto più ragionante di quanto pensassi". Ma all'ultima domanda ("Lei pensa che la nostra storia la scrivano sempre gli altri?") un Moggi, un Berlusconi, uno Schettino avrebbero senz'altro risposto di sì, colpa di toghe rosse, neroazzurre o costacrociere... e allora preferisco il patetismo di Pantani ("ognuno ha una grande possibilità di esprimere se stesso..ma ci sono persone che ti possono far del male.") ammesso che di patetismo si tratti.
è certamente un brutto termine, lo so, poco onorevole, ma l'ho semplicemente mutuato da un'intervista a Giuseppe Martinelli, ex d.s. di Pantani, e che non era certo uno che vedeva Marco una volta sì e 5 no sui giornalacci. E guarda , poi, che l'attenzione non volevo metterla sul "patetismo" dell'ultimo Pantani, ma sul cattivo lavoro di molti giornalisti (direi tutti tranne uno, effettivamente) che hanno dimostrato una assoluta mancanza di equilibrio in tutta la vicenda, o attaccando Pantani o esaltandolo/assecondandolo in quella sorta di drammaturgia che teneva incollato l'italiano alle cronache della sua vita. Pessimi, pessimi accattoni e speculatori, soprattutto quelli che si dicevano "suoi amici"
Non posso che darti ragione su questo ed essere d'accordo con te. Seppur ami Pantani e rappresenti una parte della mia vita perchè a lui sono legati ricordi bellissimi tra le montagne del Tour de France con un camper e la mia famiglia, non nego gli errori che può aver commesso, come ogni uomo. Non nasconderli come fa in questa intervista mi sembra già un segno di maturità, anche se a continuo a pensare che abbia pagato tutto troppo caro anche al di là degli errori commessi.
consentito e che potevano essere giustificati in 100 modi diversi dal doping disse che non si sarebbe più rialzato e morì proprio per quei 2 punti in più perchè sentì che nessuno gli avrebbe più creduto.... -in un ciclismo in cui uno come basso va a parlare di soldi con simoni a 20 km dal traguardo per chiedergli quanto vuole per lasciarlo vincere o uno come Vinokourov compra per 150000 euro la vittoria della liegi-bastogne-liegi, marco pantani quando gli si chiedeva a giro d'italia
Nel programma Atlantide mi sembra ci siano state diverse imprecisioni. L'intervista dovrebbe essere andata in onda il 10 luglio 2001 nella puntata "Tempo di bicicletta" del programma Rai "Diario di un cronista". Puntata che non mi è ancora riuscito di trovare. Ciao. Tommaso
lo fermarono in una maniera ignobile,speriamo che almeno nell'aldila' abbiano centinaia di anni per pentirsene.pero' spererei sempre che i colpevoli venissero condannati in questa vita
perchè non ha mai accettato la vergogna personale, temendo di aver tradito i tifosi e l'opinione pubblica. E contemporaneamente era consapevole di essere un capro espiatorio per un contesto omertoso ed ipocrita in cui tutti facevano le stesse cose, ma nessuno ha voluto alleggerirgli il peso. Di lì è come se fosse entrato in un vicolo cieco, al cui traguardo si è dato l'autodistruzione e la liberazione.
@@mr.raccoon. ha sostanzialmente ragione. tra l'altro i responsabili di questa tragedia siamo noi italiani, che abbiamo ripreso le auto emo-trasfusioni utilizzate dai finlandesi per lo sci di fondo, abbiamo poi sviluppato e diffuso l'utilizzo dell'epo come fosse un integratore, abbiamo fatto di Marco un capro espiatorio.
![L'Ultimo Volo - Marco Pantani [Sky Sport] Parte 1](http://i.ytimg.com/vi/DPrYu6dtoSI/mqdefault.jpg)
Intervista stupenda. Quanta onesta' nelle sue parole e quanta dignita' nella sua frase finale. Campione ineguagliabile!
Marco ti rimane dentro anche se sono passati tanti anni. Marco riusciva ad emozionarmi e purtroppo nessuno ci riesce più nel ciclismo di oggi. Credo che non lo dimenticherò mai.... Ciao Marco...
Marco era un puro , e solo i puri diventano miti , diventano leggende , hai lasciato la vita perchè un mito come te non poteva sopportare la quotidianità meschina della vita , ma hai dato a tutti una grande lezione con cui noi tutti non possiamo fare a meno di confrontarci
Si vede la sincerità e l'amore di Marco per la bicicletta.Nessuno come Te.❤
Pantani era un uomo molto sensibile ed un vero campione e queste cose non le toglierà mai nessuno!!!!!!!
Marco aveva già capito che dietro c'era un interesse oscuro e la vicenda Vallanzasca ha almeno restituito la verità . Uomo e sportivo pulito
È stato bello tifare per te Campione
Parole da campione, eri e resti il numero uno
Quanto ci manchi Marco.
Gran documento.. Pantani mi è rimasto dentro, forse proprio per il suo essere un eroe tragico e perchè nella sua storia non c'è un lieto fine, come in certe tragedie greche o in certi film drammatici.. lui era capace di soffrire come pochi, sia sportivamente come capacità fisica, ma anche nell'anima, e forse proprio questo lo ha portato alla sua triste fine.
Marco nello sport è stata uno di quelle cose che sono troppo belle per poter durare a lungo. Spero che ora stia bene lassù, GRAZIE CAMPIONE
Sottoscrivo tutto cio' che hai detto. Veramente. "Tragedia grega", "eroe tragico"... è anche per questo che ho Marco nel cuore, perchè proprio questo lo rende speciale!!! Grazie del commento.
se non lo femavano avrebbe vinto tanti giri e tour, è morto il piu grande scalatore di tutti i tempi
roberto sesto Si è fermato da solo. In fondo cos'era successo? Gli era stato trovato l'ematocrito oltre i limiti consentiti ed era stato sospeso 15 giorni. Andava al Tour, lo vinceva, o faceva bene, e finiva lì. Quanti corridori sono stati fermati in corsa nella storia del ciclismo? Penso a Merckx al Giro 1968, Pollantier nel 1975, Virenque, Zülle e Dufuex (addirittura portati in carcere a seguito del caso Festina), Simoni e Garzelli al Giro 2003.
Invece Pantani è come se si fosse auto inflitto una punizione, entrando poi nel vortice della cocaina, che lo ha condotto inesorabilmente alla morte
dimentichi che ha provato nel 2000 a rialzarsi, ma sette procure lo hanno messo sotto lente senza concludere nulla. Raccontiamola tutta la storia, è stato fregato da tutti, anche da quelli che hanno guadagnato con le sue imprese. Per finire, l'autopsia del midollo spinale ha dimostrato che se avesse fatto uso di sostanze dopanti, non ne ha abusato.
Marco sei un propio bravo, único e indementicabile....oggi me ricordo di te
Saludos desde Chile 🇨🇱🚴♂️❤
Valerio ogni volta che cercava di rialzarsi trovavano qlks per fallo cadere. Vorrei vedere te nei suoi panni.
L'intervistatore è straordinario. Zavoli grande giornalista. Pantani scarno e sofferente. Cerca anche di sdrammatizzare all'inizio, ma con poco successo. L'ironia del giovane ragazzo di Cesenatico dura a malapena un attimo.
Per me è un piacere enorme. Questo era Marco Pantani, non mi stancherò mai di dirlo: chi non ha capito che uomo fosse, ha conosciuto solo un grandissimo ciclista. Dietro c'era un grande uomo.
Grande dopato vorresti dire.........
@@erminiopreziosi1967 è stato un eroe tragico, ritrovatosi in un contesto non pulito e nell'epoca peggiore possibile, quella dell'EPO non rilevabile e de facto lecita.
Non ha fatto nè più, nè meno, niente di diverso da quanto tutti gli altri ciclisti a lui contemporanei erano soliti fare nei grandi eventi. E' caduto in ogni tipo di spirale, finendo per pagare il prezzo più alto possibile, perchè non ha saputo accettare la vergogna. Il che lo pone su un superiore piano morale.
Marco sei il mio idolo ti considero come un fratello non riesco ancora a credere che non sei più. Tra noi riposa in pace fratello.
non ho mai conosciuto marco ma gli voglio bene come se fosse un fratello...alcune considerazioni:
- probabilmente era dopato come il 99% dei ciclisti ma era comunque il più forte e avrebbe vinto in ogni caso (avendo una tenacia, una capacità di sopportazione della fatica e del dolore e delle doti fisiche uniche)
- la logica mi porta a credere che a madonna di Campiglio avesse effettivamente la coscienza pulita (non aveva senso rischiare a 2 tappe dalla fine di un giro vinto e la sua reazione umana)
- era comunque un ragazzo buono, dotato di grande intelligenza e sensibilità come dimostra anche questa intervista
Non hanno mai dimostrato nessuna positività al doping, solo fuffa
@@bagarreterribile9649 é stato dimostrato invece! Pantani ulrich jalabert positivi al tour 1998!
ragazzi ieri ho conosciuto il dott rempi,dottore di pantati fino al 1999,l'ho tempestato di domande su marco,curiosita',ricordi,vedere a distanza di anni ancora l'emozione di cui ne parla.la prima cosa che mi ha detto...marco era troppo fuori dal comune per stare in questo mondo.
Perché fuori dal comune?
un grande campione, una leggenda che è stato fatto fuori dalla stampa, dai colleghi, dai medici, dai media, dalla mafia...e il motivo è solo uno: era un personaggio scomodo per tutte queste persone...uno che diceva quello che pensava e che in gara dava la paga a tutti...per me rimane sempre un mito...un fuoriclasse, chi quel giorno ha manomesso quella provetta, ha messo fine ai giorni di marco il pirata.
Barava come tutti, ma non ha saputo accettare l'idea di essere stato scoperto...
Jacopo Muscedere nn è stato protetto come altri e per il resto valanzasca lo ha spiegato come lo han fregato,gli italiani son scesi dal carro con giornalisti annessi e lui lì è morto
mauro pollopo se non sai le cose stai zitto, il processo di madonna di campiglio è terminato con la sua assoluzione il che vuol dire che non si era dopato
mattia canta Basti pensare che dopo “tanto “ tempo L autopsia ha confermato un basso Uso di EPO, poi lui era psicologicamente fragile, il RE americano NO, poi se vuoi vado avanti....
@@davidespisani8871 Esatto, Pantani non accettò che si fosse capito che barava come gli altri, voleva restare puro, come si illudevano i tifosi, c'è anche da dire che è vero Armstrong è forte, si è rifatto una vita, fa programmi alla radio commenta il ciclismo ecc... Inoltre Armstong ha 5 figli, Pantani invece aveva solo donne da discoteca.
Ringrazio di cuore Nicola Calamari per aver messo in rete questa pagina di storia, della storia di un grande atleta e di un uomo ancora più grande. grazie davvero
Grazie mille :)) è un piacere condividere queste cose, soprattutto questa intervista che, per chi ama Pantani, secondo me è troppo importante. Grazie ancora
gli occhi tristi... Dopo M. di Campiglio aveva questi occhi...
Sonia mi sono iscritto al suo canale TH-cam, potrebbe ricambiare per favore
ERA VERAMENTE IL PIU' FORTE DI TUTTI
Marco era tanto tanto intelligente e sensibile
Chi ha fatto del male a Pantani pagherà col tempo ciò che ha fatto perché tutto torna anche il male che si fa!!!!
CI MANCHI CAMPIONE!
Uomo dal grande cuore, sia inteso come organo che come magazzino di profondo sentimento. Ciao unico mio vero idolo sportivo.
grazie mille perquesto video, non avevo mai visto questa intervista. grazie!
Bellissima, Pantani e Zavoli due grandi
Armstrong e Pantani due fuoriclasse. Entrambi colpiti da grandi sfortune ad inizio carriera. Armstrong è stato più cinico, cattivo. Mentre Pantani ha svolto il ruolo dell'eroe romantico. Il doping era una costante.
ormai vinto perchè continuasse a attaccare, a vincere tappe e a non lasciare nemmeno le briciole ai rivali rispondeva "guarda quanti tifosi si sono accampati da 2 giorni li per me solo per vedermi scattare e dare spettacolo....come faccio a deluderli?!"
NESSUNO COME TE....SPERO SOLO CHE TU SIA IN UN POSTO MIGLIORE
grandi emozioni
Ciao campione
Senza madonna di campiglio 99 il dopato americano amico di bush non avrebbe vinto il tour!pantani emozionava armstrong si dopava e ricattava!la cosa vergognosa è che nessuno tra giornalisti e ciclisti come simoni lo abbia sottolineato!brucino all'inferno chi ha affossato il piu' grande!un'emozione per sempre!
sparta white sono d'accordo tutto fango intorno al re pantani
Il più grande campione che abbia visto. Senza incidenti di Pantani Indurain non avrebbe vinto 5 tours e Rijs e Ullrich non avrebbero mai vinto un tour. Il danese neanche con 90 di ematocrito staccava Pantani in salita.
La cosa triste è che Marco dovette scendere a compromessi con il contesto dell'epoca ed adottare il medesimo modus operandi, molto probabilmente, se non assai certamente, perché cilindrate completamente diverse dalla sua avevano iniziato ad over-performare grazie alla cultura dell'arricchimento (chiamiamola così) che la biochimica italiana fece spopolare negli anni '80, e non potevano più essere staccate dal suo naturale talento e dalle sue naturali doti.
Per poi pagarne il prezzo in modo sproporzionato, praticamente come unico capro espiatorio, quando il sistema si è dato una finta ripulita. Tra l'altro con metodi di fatto contrari ai principi basici di un qualsiasi Stato di diritto, perché ricordiamo che è finito indagato, imputato e condannato senza che vi fosse una legge per farlo. Oltretutto partendo da persona offesa che doveva essere risarcito dallo Stato.
Che poi come mai nessun altro, delle decine di ciclisti che incapparono nell'inconveniente dell'ematocrito oltre 50, si vide mai cercare dalle procure le cartelle cliniche per finire indagato?
Che bella questa frase... W Marco
Rip entrambi
sei stato unico ....x me
Chi crede che lo sport sia ancora pulito continua ad illudersi dietro si nascondono solo interessi di pochi ,lui di sicuro lui era uno che interferiva negli interessi di qualcuno .
Qui era tornato un uomo.
Uomo dalla grande sensibilità, intelligenza e integrità morale....
quando chi non ha potuto ammirarti mi chiederà di te non gli dirò tanto che hai vinto il giro o il tour ma gli dirò due cose:
-in un ciclismo in cui uno come basso o come riccò ammisero candidamente di essersi dopati col sorrisetto sulle labbra dicendo "ma si dai ho fatto una cavolata, ma ora ho capito, ora ho capito" come se nulla fosse....pantani per 2 punti percentuali di ematocrito superiori al limite consentito
Io adoravo Pantani sono convinto che lui era pulito ed è stato ucciso. Chi lo insulta non capisce nulla di ciclismo e non ha capito la grande persona che era.
se tu sei convinto che fosse pulito significa che proprio non sai documentarti un minimo...
Chissà di che anno è questa intervista. Penso 2000 o 2001. Che tristezza. Riposa in pace Pantani.
Il grande Marco Pantani è stato ucciso come altri, da rosita perché era un UOMO puro, dava fastidio e non si è piegato al sistema e alla fine voleva spifferare tutto, R.I.P. in pace GRANDE UOMO.
Nel finale, l'amarissima ammissione di colpevolezza di Marco Pantani.
Probabile.. Ma a cosa si riferisse precisamente non si sa: l'inimicarsi il gruppo, l'aver preso troppo di petto la sospensione del 99 oppure come dici tu l'assunzione di sostanze?! Non ci è dato di saperlo, ognuno interpreti come crede. Resta il fatto che questa rimane l'intervista meno conosciuta ma più significativa di Marco Pantani. Il merito è di un giornalista come Zavoli, fatto con uno stampo che non si usa più nel giornalismo odierno.
Zavoli è di una classe sopraffina, a parte lo stile, il metodo di indagine non cerca di prestare il fianco alla tristezza,per non dire "patetismo" di Pantani, come hanno fato tutti gli altri giornalisti sportivi che lo hanno conosciuto e intervistato, ma si pone con distacco, come con distacco ha il dovere di porsi un uomo verso il fantasma del "proprio" passato.
Distaccarsi dal proprio passato non è sempre cosa facile. Io trovo che Pantani nel suo "patetismo" abbia qualcosa di poetico nel linguaggio e nel modo di esprimersi, considerando che aveva studiato pochissimo e non era certo un vate. Zavoli rimase sorpreso da Pantani "lo trovai molto più ragionante di quanto pensassi". Ma all'ultima domanda ("Lei pensa che la nostra storia la scrivano sempre gli altri?") un Moggi, un Berlusconi, uno Schettino avrebbero senz'altro risposto di sì, colpa di toghe rosse, neroazzurre o costacrociere... e allora preferisco il patetismo di Pantani ("ognuno ha una grande possibilità di esprimere se stesso..ma ci sono persone che ti possono far del male.") ammesso che di patetismo si tratti.
è certamente un brutto termine, lo so, poco onorevole, ma l'ho semplicemente mutuato da un'intervista a Giuseppe Martinelli, ex d.s. di Pantani, e che non era certo uno che vedeva Marco una volta sì e 5 no sui giornalacci. E guarda , poi, che l'attenzione non volevo metterla sul "patetismo" dell'ultimo Pantani, ma sul cattivo lavoro di molti giornalisti (direi tutti tranne uno, effettivamente) che hanno dimostrato una assoluta mancanza di equilibrio in tutta la vicenda, o attaccando Pantani o esaltandolo/assecondandolo in quella sorta di drammaturgia che teneva incollato l'italiano alle cronache della sua vita. Pessimi, pessimi accattoni e speculatori, soprattutto quelli che si dicevano "suoi amici"
Non posso che darti ragione su questo ed essere d'accordo con te. Seppur ami Pantani e rappresenti una parte della mia vita perchè a lui sono legati ricordi bellissimi tra le montagne del Tour de France con un camper e la mia famiglia, non nego gli errori che può aver commesso, come ogni uomo. Non nasconderli come fa in questa intervista mi sembra già un segno di maturità, anche se a continuo a pensare che abbia pagato tutto troppo caro anche al di là degli errori commessi.
Sembrava chiedere aiuto 😟
Sarebbe utile mettere in descrizione la data dell'intervista. Grazie
Perche' non fa condividerlo su Facebook?????
consentito e che potevano essere giustificati in 100 modi diversi dal doping disse che non si sarebbe più rialzato e morì proprio per quei 2 punti in più perchè sentì che nessuno gli avrebbe più creduto....
-in un ciclismo in cui uno come basso va a parlare di soldi con simoni a 20 km dal traguardo per chiedergli quanto vuole per lasciarlo vincere o uno come Vinokourov compra per 150000 euro la vittoria della liegi-bastogne-liegi, marco pantani quando gli si chiedeva a giro d'italia
Salve, ha l'intervista completa? Grazie. Tommaso
Qualcuno sa se si trova intera? Grande Marco, Giustizia🙏☀️💜
di niente, ciao! ;)
Grande Marco sei stato fermato da un mondo di merda, che ha creato un caso mediatico che non c'era, addio amico di tante emozioni.
Anno dell'intervista?
Posso sapere quando è stata realizzata questa intervista? Grazie.
Ad Atlantide ieri hanno detto novembre 2003
Nel programma Atlantide mi sembra ci siano state diverse imprecisioni. L'intervista dovrebbe essere andata in onda il 10 luglio 2001 nella puntata "Tempo di bicicletta" del programma Rai "Diario di un cronista". Puntata che non mi è ancora riuscito di trovare. Ciao. Tommaso
Di che anno è l'intervista?? 2000??
lo fermarono in una maniera ignobile,speriamo che almeno nell'aldila' abbiano centinaia di anni per pentirsene.pero' spererei sempre che i colpevoli venissero condannati in questa vita
Nicola mi sono iscritto al suo canale, potrebbe ricambiare per favore
Di che hanno è questa intervista???
penso sia nel periodo 99-2004
Io ho solo una domanda....perché marco....
perchè non ha mai accettato la vergogna personale, temendo di aver tradito i tifosi e l'opinione pubblica. E contemporaneamente era consapevole di essere un capro espiatorio per un contesto omertoso ed ipocrita in cui tutti facevano le stesse cose, ma nessuno ha voluto alleggerirgli il peso. Di lì è come se fosse entrato in un vicolo cieco, al cui traguardo si è dato l'autodistruzione e la liberazione.
A quel tempo, tutti erano dopati. È uno sport sporco.
Tu si che hai capito tutto
@@mr.raccoon. ha sostanzialmente ragione. tra l'altro i responsabili di questa tragedia siamo noi italiani, che abbiamo ripreso le auto emo-trasfusioni utilizzate dai finlandesi per lo sci di fondo, abbiamo poi sviluppato e diffuso l'utilizzo dell'epo come fosse un integratore, abbiamo fatto di Marco un capro espiatorio.
Per molti.. ;)
Eroico
HEISENBERG
:.)
Lui solo lui..... Il resto è noia....
Come ai fatto %? A diventare fuso dalla testa ai piedi eri un campione uguale###