vorrò sempre bene a questo ragazzo e come dimostra anche questa intervista era un ragazzo intelligente e sensibile che sentiva che gli stavano facendo pagare un prezzo che non doveva pagare.
Giornalisti così non ce ne sono più molti. Il Giornalismo sta scomparendo, rimangono pochi eroi. "Sono istintivo ma anche molto spaventato" Marco Pantani
"Lo giurerebbe? Io non sono uno che giura". Una conversazione che vale più di una ammissione di colpa. L'immensa caratura giornalistica di Zavoli, un letterato vero, unita a una sincera empatia e rispetto per il dramma e i limiti del suo interlocutore che mai come in questa occasione (niente a che vedere con il qualunquismo pietista di Minà) rivela la propria natura ipersensibile. Ma rivela anche la propria enorme ambiguità di fronte a un epilogo imprevisto, sicuramente controverso, fatto di accanimento giudiziario ma purtroppo incontrovertibilmente macchiato dal doping, uno fra tanti le cui gesta si sono rivelate fondate anche sulla medicina. Inevitabilmente. Pantani è stato un grandissimo acrobata su un filo lungo come una salita ma troppo fragile, destinato a rompersi e trasformarsj in cappio. Uno dei più grandi eroi tragici della storia italiana. Solo silenzio per lui, rispetto per chi l'ha amato davvero, ammirazione per la ruspante dignità di sua mamma.
Non so che tipo di intervista avrebbe potuto fare zavoli all’indomani di madonna di campiglio. Fatto sta che pantani chiamò minà, il quale avrebbe potuto nascondersi come tutti i giornalisti fecero in quei giorni. Io non vedo molte ambiguità in questa intervista, stiamo parlando di un uomo al quale si è chiesto di vuotare il sacco come se fosse solo il suo. Avrebbe dovuto vuotare anche quello di altri, e come avrebbero reagito loro? Come avremmo reagito noi? Conconi lavorava per lo stato, lo stato ti schiaccia. La verità è che non c’era via di uscita. Questo si nota da questa intervista. Nessuno vedeva via d’uscita, nemmeno zavoli. È qui che sta la sua grandezza, nel rispetto di chi aveva davanti. Ma è anche vero che nel 2001 era più facile guardare la realtà. I successi erano lontani, mentre per Minà c’era ancora speranza, frutto dell’ incredulità di tutti noi. All’epoca gli si chiedeva di salire in bici e continuare come se nulla fosse accaduto. L’avrebbero risparmiato tutti. Del corridore e dell’uomo ci si iniziò a preoccupare dopo, quando era troppo tardi, perché era più semplice accettare ciò che era ormai evidente. Marco Pantani è un eroe omerico, impossibile per lui la gloria nel mondo odierno. Gli eroi di oggi si prestano al dipinto senza macchia e senza paura, il concetto di eroe di oggi è quello “americano”. L’americano, una delle chiavi di lettura della sua vicenda, l’americano, quell’avversario bionico che non si poteva e non si doveva battere, non necessariamente in pista ma nella sua narrazione. Riposa in pace Marco.
@@claudiop77 esiste una relazione da parte di chi solitamente collabora per Ris e Nas che esclude qualsiasi manipolazione... Manipolazione che la stessa difesa di Marco non prende in considerazione!! Strano no ? Prima urlano ai eventi che sono stati fregati e poi nelle sedi opportune se ne dimenticano 🤨🤨🤨🤨
non so perche Zavoli scegliesse sempre questi microfoni soporiferi. già la sua voce è bassa, forse vuole consegnare ogni secondo e ogni parola alla memoria ma così è di un melenso e malinconico insopportabile. poi questa fissa della Romagna, la musichetta di Amarcord, le luci fioche....boh, qui si parla di un uomo incastrato, Zavoli invece cosa voleva ottenere? la psicanalisi di un Cristo morente? scusate non vorrei offendere nessuno ma anche se lo avessi visto per la prima volta in diretta nel 2001, non mi sarebbe piaciuta granchè. povero Marco, usato è dire poco.
Il dopping e stato Ben fatto. Pantani SA che ha commesso un errores e non lo perdona a se stesso. Colui che si droga e malato e non lo riconosce. L'orgoglio era vincere a tutti i costi e non sempre si puo. Bisogna saper perdere e sanamente.
Sulla pulizia di Pantani a parlare è il file Dblab di Conconi da cui emerge che l'uso che del doping faceva Pantani era di gran lunga inferiore a quello di tanti corridori e in linea con quello degli altri. I suoi valori naturali, invece, erano di gran lunga superiori a quelli di tutti gli altri corridori, anche attuali (vomax=90ml/min/kg; watt-soglia= 7,5 watt/kg). Il fatto che il corridore più talentuoso finora vissuto sia stato trattato all'epoca e ancora oggi sia considerato da alcuni ignoranti come un mero prodotto del doping è semplicemente vergognoso.
@@tommasoboccellari270è uno dei pochi commenti veri e di livello superiore che ho mai letto su Marco, in giro si leggono ancora oggi commenti di fessi che non ragionano con la propria testa e ripetono fesserie per sentito dire, non abbiamo protetto un campione di livello superiore che ci è stato invidiato da tutti gli altri
L'ho cercato per vent'anni.
Non toglietelo mai.
Grazie.
Gli occhi feriti e lo sguardo di chi non si fida di nessuno, un leone reso agnello dall'invidia e dal denaro, uno degli infiniti enigmi italiani.
Fino ad ora era introvabile tutto intero. Grazie per il grande regalo di Natale. Ciao Marco
Un'intervista da pelle d'oca. Zavoli giornalista acuto come pochissimi nella storia italiana, Marco ❤
Sempre nel cuore il grande campione che non è stato rispettato
Volevo dirtelo dopo Madonna di Campiglio....😢te l ho dico dopo 24 anni.....SEI SEMPRE IL MIO CAMPIONE
Documento eccezionale, grazie.
vorrò sempre bene a questo ragazzo e come dimostra anche questa intervista era un ragazzo intelligente e sensibile che sentiva che gli stavano facendo pagare un prezzo che non doveva pagare.
Giornalisti così non ce ne sono più molti. Il Giornalismo sta scomparendo, rimangono pochi eroi. "Sono istintivo ma anche molto spaventato" Marco Pantani
Marco sempre nei pensieri e nel Cuore❤.Sei con Me PIRATA❤
"Lo giurerebbe? Io non sono uno che giura". Una conversazione che vale più di una ammissione di colpa. L'immensa caratura giornalistica di Zavoli, un letterato vero, unita a una sincera empatia e rispetto per il dramma e i limiti del suo interlocutore che mai come in questa occasione (niente a che vedere con il qualunquismo pietista di Minà) rivela la propria natura ipersensibile.
Ma rivela anche la propria enorme ambiguità di fronte a un epilogo imprevisto, sicuramente controverso, fatto di accanimento giudiziario ma purtroppo incontrovertibilmente macchiato dal doping, uno fra tanti le cui gesta si sono rivelate fondate anche sulla medicina. Inevitabilmente. Pantani è stato un grandissimo acrobata su un filo lungo come una salita ma troppo fragile, destinato a rompersi e trasformarsj in cappio. Uno dei più grandi eroi tragici della storia italiana. Solo silenzio per lui, rispetto per chi l'ha amato davvero, ammirazione per la ruspante dignità di sua mamma.
Non so che tipo di intervista avrebbe potuto fare zavoli all’indomani di madonna di campiglio.
Fatto sta che pantani chiamò minà, il quale avrebbe potuto nascondersi come tutti i giornalisti fecero in quei giorni.
Io non vedo molte ambiguità in questa intervista, stiamo parlando di un uomo al quale si è chiesto di vuotare il sacco come se fosse solo il suo.
Avrebbe dovuto vuotare anche quello di altri, e come avrebbero reagito loro? Come avremmo reagito noi?
Conconi lavorava per lo stato, lo stato ti schiaccia.
La verità è che non c’era via di uscita. Questo si nota da questa intervista. Nessuno vedeva via d’uscita, nemmeno zavoli. È qui che sta la sua grandezza, nel rispetto di chi aveva davanti. Ma è anche vero che nel 2001 era più facile guardare la realtà. I successi erano lontani, mentre per Minà c’era ancora speranza, frutto dell’ incredulità di tutti noi.
All’epoca gli si chiedeva di salire in bici e continuare come se nulla fosse accaduto. L’avrebbero risparmiato tutti.
Del corridore e dell’uomo ci si iniziò a preoccupare dopo, quando era troppo tardi, perché era più semplice accettare ciò che era ormai evidente.
Marco Pantani è un eroe omerico, impossibile per lui la gloria nel mondo odierno.
Gli eroi di oggi si prestano al dipinto senza macchia e senza paura, il concetto di eroe di oggi è quello “americano”.
L’americano, una delle chiavi di lettura della sua vicenda, l’americano, quell’avversario bionico che non si poteva e non si doveva battere, non necessariamente in pista ma nella sua narrazione.
Riposa in pace Marco.
campione indimenticato derubato di un giro stravinto e perseguitato ingiustamente
Derubato anche no...
@@mauropollopo2960La provetta è stata quasi certamente alterata
@@claudiop77 esiste una relazione da parte di chi solitamente collabora per Ris e Nas che esclude qualsiasi manipolazione... Manipolazione che la stessa difesa di Marco non prende in considerazione!! Strano no ? Prima urlano ai eventi che sono stati fregati e poi nelle sedi opportune se ne dimenticano 🤨🤨🤨🤨
si sentiva braccato e perseguitato.
Marco è rimasto da solo.
r.i.p.
Ti hanno sfiancato, e sei caduto, fin troppo forte x essere un semplice uomo. Se avessi resistito nella tua purezza … ma è solo un sogno
Ti sei sempre rialzato , perchè non ti sei rialzato di nuovo ? grande MArco
Perchè era solo un uomo come tutti noi.
@@giovannitocco bravooooo, è cosi
😘😘
❤
❤️🔥🙏🔥❤️
😊Lui era solo con una Vita con gente non ad-hoc.
Non si sente l audio
MARCO PANTANI IMBATTIBILE N 1
Gli dovevano far dire che era dopato ...pantani capro espiatorio della solita invidia italiana ...mentre gli altri sport andavano a pane e acqua ...
Invidia italiana?? Ma se lo tifavano tutti.
Un mjTO EteRNo
non so perche Zavoli scegliesse sempre questi microfoni soporiferi. già la sua voce è bassa, forse vuole consegnare ogni secondo e ogni parola alla memoria ma così è di un melenso e malinconico insopportabile. poi questa fissa della Romagna, la musichetta di Amarcord, le luci fioche....boh, qui si parla di un uomo incastrato, Zavoli invece cosa voleva ottenere? la psicanalisi di un Cristo morente? scusate non vorrei offendere nessuno ma anche se lo avessi visto per la prima volta in diretta nel 2001, non mi sarebbe piaciuta granchè. povero Marco, usato è dire poco.
Quello che hanno fatto a pantani è vergognoso. Lo sport divrebbe insegnare certi valori ma cin questo fatto meglio mandare i propi figli in discoteca
Il dopping e stato Ben fatto. Pantani SA che ha commesso un errores e non lo perdona a se stesso. Colui che si droga e malato e non lo riconosce. L'orgoglio era vincere a tutti i costi e non sempre si puo. Bisogna saper perdere e sanamente.
Sulla pulizia di Pantani a parlare è il file Dblab di Conconi da cui emerge che l'uso che del doping faceva Pantani era di gran lunga inferiore a quello di tanti corridori e in linea con quello degli altri.
I suoi valori naturali, invece, erano di gran lunga superiori a quelli di tutti gli altri corridori, anche attuali (vomax=90ml/min/kg; watt-soglia= 7,5 watt/kg).
Il fatto che il corridore più talentuoso finora vissuto sia stato trattato all'epoca e ancora oggi sia considerato da alcuni ignoranti come un mero prodotto del doping è semplicemente vergognoso.
@@tommasoboccellari270 Si vuole credere che un doping e serio, ben fatto. Chi pensa che la camorra fa quel che le pare...in ciclismo professionale.
@@tommasoboccellari270è uno dei pochi commenti veri e di livello superiore che ho mai letto su Marco, in giro si leggono ancora oggi commenti di fessi che non ragionano con la propria testa e ripetono fesserie per sentito dire, non abbiamo protetto un campione di livello superiore che ci è stato invidiato da tutti gli altri
@@elq4527 solo tu potevi condividere un commento del povero Boccellari 🤣🤣🤣🤣... Pulizia e doping ....
Eppure si continua a negare e dire che il ciclismo e pulito.
sembra un incontro con uno psicologo
Vero si
❤