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Un restauratore padrone dell'italiano non ha un valore aggiunto ma completa la sua competenza e la sua comunicazione. Lei è padrone dei materiali e anche delle parole, complimenti!
Grazie Gianni per questo video molto istruttivo per persone come me che sanno poco di queste cose, e che è un bene avere una minima conoscenza. Il restauratore è un mestiere bellissimo, purtroppo ci sono vandali che evidentemente non possiedono quella passione vera che è indispensabile in ogni lavoro ma sopratutto in questo tipo di lavoro.
Quando andavo a scuola ( ho frequentato l' istituto d'arte, con indirizzo: restauro del mobile antico) mi ricordo che, si parlava di ricostruire massimo il 30% e che riguardava soprattutto le parti strutturali che , senza le quali il mobile sarebbe stato inutilizzabile. E parliamo sempre di mobili di un certo periodo e una certa importanza. Su certi pezzi ho visto parti ricostruite in plexiglass.Anche se non svolgo l'attività di restauratore,da appassionato, la penso proprio come te. Ciao buone feste.
...buongiorno gianni grazie...potrebbe essere interessante, a completamento dell'argomento, realizzare un video su come riconoscere se a un mobile gli è stata data della gommalacca, nitro, impregnante, mordente, etc...
La gommalacca la riconosci senza ombra di dubbio bagnando un coton fioc com alcool e sfregandolo in un punto nascosto; se diventa colore ambra è gommalacca. L'impregnante non ha senso darlo ad un mobile 🤔
@@alessandroalberto6431 tutto sta degenerando: guarda la musica e la pittura, tanto per fare due esempi. Per questo, dobbiamo tenerci stretto quello che hanno costruito i nostri avi...
@@Restaura_con_Gianni Proprio così !!! Per questo conservo molti ricordi tra cui mobili ed altre strutture in legno o ferro appartenute ai miei nonni e bisnonni. Oltre al rispetto nei loro confronti nutro altrettanto rispetto verso chi li ha costruiti con abilità e passione, che traspaiono nonostante gli anni trascorsi !!!
Però anche su mobili degli anni 50 di design, attenzione ad apportare modifiche! Ci sono mobili di design anni 50 che costano sul mercato più di mobili del XIX secolo.... Purtroppo il prezzo lo fa il mercato, non noi, Gianni...
Concordo pienamente, ma qui si apre un altro problema: ogni giorno che passa, i mobili, come tutto il resto, vengono costruiti con materiali sempre meno durevoli, anche quelli di fascia alta: sono stato a montare mobili nuovi "di gran pregio" in una palazzo sugli Champs Alisee, in Kazakistan nella nuova casa di un riccone kazako, ho collaborato alla costruzione di mobili per un emiro: Abdulla Al Futtaim. Tutto MDF che fra 30 anni al massimo finirà in discarica e del nostro secolo non resterà memoria alcuna. Ma non sono sicuro che questo sia un male 🤔
Grazie Federico. Per quanto i riguarda, il meglio che ho per aiutarti è questo video: th-cam.com/video/A6bxViYtEF0/w-d-xo.html Ma per diventare esperti in quello che mi chiedi, ci vogliono molti libri, frequentare molte mostre e negozi di antiquariato. Una cosa sempre più difficile, perchè il numero di negozi sono diminuiti di oltre il 90%, così come le mostre ed anche i libri in vendita non sono più così numerosi come un tempo... Per i libri, ho visto che sono in vendita su eBay molte copie dell'opera "corso di restauro e antiquariato" della De Agostini. é un'opera spettacolare che ti consiglio al 100% anzi, credo che ci farò su un video perchè è un'occasione da non perdere!
Sig. Gianni buongiorno. Ho un tavolo allungabile mediante tiri in ciliegio massiccio, epoca fine 700-inizio 800 in patina. Cosa potrei fare per disinfettare il piano, gli allunghi e il cassetto senza spatinarlo? Dare gommalacca molto allungata in alcool 99gradi sullo sporco/patina non mi sembra il caso... Dare acetone per disinfettarlo? Non altera il colore del legno e ha evaporazione immediata? Mi dia Lei, però, un consiglio, perché vorrei usarle il tavolo per mangiare (sia pure con la massima attenzione e il rispetto per il mobile ...).
Ho visto un video dove consiglia utilizzo di alcool per sverniciare leggermente. Ma non vorrei sverniciarlo, vorrei semplicemente pulire la parte lignea e asportare la sporcizia ma lasciare la patina. Se lo pulisco striscando con uno straccio in modo energico e olio paglierino? Poi sarà possibile disinfettarlo con acetone? Credo il tavolo non sia stato lucidato in passato con gommalacca..
L'acetone e' un solvente,non capisco perché lo vorresti disinfettare con acetone.Se passi l'acetone porti via tutta la gommalacca e ti verrà una superfice opaca e piena di striature date dalle tue passate . Spero che Gianni ti indichi le cose giuste da fare. 👋👋
@@andreapanzini8290 prego,attenzione all'alcol perché e' proprio il diluente naturale della gommalacca , a meno che tu non decida di rinunciare di nuovo tutto il tavolo e non tutti sono all'altezza,inoltre la gommalacca e' molto delicata e non e' adatta ad un uso intensivo. Non sono un vero esperto però se il tavolo non e' proprio rovinato, darei una bella doppia passata di cera d'api naturale e dopo una bella essiccazione darei una vigorosa lucidata.👏👏👋👋
@@KenWarrior buongiorno. Per togliere la sporcizia più grossa, dato che il tavolo era in un posto in cui si accumulata tantissima polvere anche scura, consigli prima una passata di spugna umida, appunto per togliere non la patina ma la sporcizia? Poi una passata di cera... Oppure seconda domanda: per pulirlo dare una passata con olio paglierino e paglietta FINISSIMA come i capelli. È una paglietta che io solitamente uso per satinare dopo aver dato la gommalacca. È una paglietta eccezionale, spagnola, credo. Finissima...non sfregia il legno. La conosci?
Un corniciaio che ho conosciuto , negli anni ottanta , faceva ancora la colla di pelli di coniglio : ha avuto da ridire con il vicinato e si è trovato a dover usare il vinavil
Posso immaginare... Un tempo le pelli di coniglio bollite era il principale modo per fare la colla; tanto che cerano degli uomini che giravano per le campagne in cerca di pelli ed i contadini quando uccidevano un coniglio, tenevano da parte la pelle per guadagnarci qualche soldo...
@@Restaura_con_Gianni Sì, mio nonno le rivoltava riempiendole con carta di giornale e le appendeva sotto la tettoia. Periodicamente passava un uomo che si annunciava al grido "Pelli di coniglio!"; era una gioia, perché il ricavato finiva nelle mie tasche!
@@Restaura_con_Gianni se si pensa che nel restauro di organi vengono riutilizzati i chiodi forgiati a mano per non invalidare la storicità degli strumenti..poi ovviamente una molla in ottone rotta viene sostituita replicandola con filo di ottone nuovo.
condivido il tuo pensiero. Ma quello che posso fare è solo informare e deridere un pochino questa mania di massacrare pezzi di antiquariato che non li rifarà nessuno
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Per tutti gli abbonati: video in larga anteprima, che supera un anno, senza pubblicità e priorità nella risposta ai commenti!
Un restauratore padrone dell'italiano non ha un valore aggiunto ma completa la sua competenza e la sua comunicazione.
Lei è padrone dei materiali e anche delle parole, complimenti!
Grazie Gianni per questo video molto istruttivo per persone come me che sanno poco di queste cose, e che è un bene avere una minima conoscenza. Il restauratore è un mestiere bellissimo, purtroppo ci sono vandali che evidentemente non possiedono quella passione vera che è indispensabile in ogni lavoro ma sopratutto in questo tipo di lavoro.
Grazie Gianni! 👋👋👋
Grande Gianni ottima spiegazione, un grande saluto 😉
Quando andavo a scuola ( ho frequentato l' istituto d'arte, con indirizzo: restauro del mobile antico) mi ricordo che, si parlava di ricostruire massimo il 30% e che riguardava soprattutto le parti strutturali che , senza le quali il mobile sarebbe stato inutilizzabile. E parliamo sempre di mobili di un certo periodo e una certa importanza. Su certi pezzi ho visto parti ricostruite in plexiglass.Anche se non svolgo l'attività di restauratore,da appassionato, la penso proprio come te. Ciao buone feste.
Grazie Francesco, ora si diffonde sempre più l'uso della resina epossidica, con ottimi risultati.
Buon Natale e felice anno anche a te!
Bella zio 👍
...buongiorno gianni grazie...potrebbe essere interessante, a completamento dell'argomento, realizzare un video su come riconoscere se a un mobile gli è stata data della gommalacca, nitro, impregnante, mordente, etc...
La gommalacca la riconosci senza ombra di dubbio bagnando un coton fioc com alcool e sfregandolo in un punto nascosto; se diventa colore ambra è gommalacca.
L'impregnante non ha senso darlo ad un mobile 🤔
è davvero un piacere asoltarti, lo farei per ore!
Fra cent'anni si dirà che neanche sui mobili vintage si potrà fare un restyling, che sarà invece permesso sui manufatti dell'Ikea !!!
Sì sì per come stanno andando le cose con certi pupazzi euronazionali
fra 100 anni ci saranno ancora manufatti Ikea al di fuori delle discariche?🤔😁
@@Restaura_con_Gianni
Devo ammettere che i primissimi mobili in legno seppur lamellare non erano male, poi tutto è degenerato !
@@alessandroalberto6431 tutto sta degenerando: guarda la musica e la pittura, tanto per fare due esempi.
Per questo, dobbiamo tenerci stretto quello che hanno costruito i nostri avi...
@@Restaura_con_Gianni
Proprio così !!!
Per questo conservo molti ricordi tra cui mobili ed altre strutture in legno o ferro appartenute ai miei nonni e bisnonni.
Oltre al rispetto nei loro confronti nutro altrettanto rispetto verso chi li ha costruiti con abilità e passione, che traspaiono nonostante gli anni trascorsi !!!
Però anche su mobili degli anni 50 di design, attenzione ad apportare modifiche! Ci sono mobili di design anni 50 che costano sul mercato più di mobili del XIX secolo.... Purtroppo il prezzo lo fa il mercato, non noi, Gianni...
Concordo pienamente, ma qui si apre un altro problema: ogni giorno che passa, i mobili, come tutto il resto, vengono costruiti con materiali sempre meno durevoli, anche quelli di fascia alta: sono stato a montare mobili nuovi "di gran pregio" in una palazzo sugli Champs Alisee, in Kazakistan nella nuova casa di un riccone kazako, ho collaborato alla costruzione di mobili per un emiro: Abdulla Al Futtaim.
Tutto MDF che fra 30 anni al massimo finirà in discarica e del nostro secolo non resterà memoria alcuna.
Ma non sono sicuro che questo sia un male 🤔
Ciao Gianni, è da poco che ti seguo e mi sto appassionando ai tuoi video. Una domanda, ma come facciamo a riconoscere l'età di un mobile? Grazie
Grazie Federico.
Per quanto i riguarda, il meglio che ho per aiutarti è questo video:
th-cam.com/video/A6bxViYtEF0/w-d-xo.html
Ma per diventare esperti in quello che mi chiedi, ci vogliono molti libri, frequentare molte mostre e negozi di antiquariato.
Una cosa sempre più difficile, perchè il numero di negozi sono diminuiti di oltre il 90%, così come le mostre ed anche i libri in vendita non sono più così numerosi come un tempo...
Per i libri, ho visto che sono in vendita su eBay molte copie dell'opera "corso di restauro e antiquariato" della De Agostini. é un'opera spettacolare che ti consiglio al 100% anzi, credo che ci farò su un video perchè è un'occasione da non perdere!
Sig. Gianni buongiorno. Ho un tavolo allungabile mediante tiri in ciliegio massiccio, epoca fine 700-inizio 800 in patina. Cosa potrei fare per disinfettare il piano, gli allunghi e il cassetto senza spatinarlo? Dare gommalacca molto allungata in alcool 99gradi sullo sporco/patina non mi sembra il caso... Dare acetone per disinfettarlo? Non altera il colore del legno e ha evaporazione immediata? Mi dia Lei, però, un consiglio, perché vorrei usarle il tavolo per mangiare (sia pure con la massima attenzione e il rispetto per il mobile ...).
Ho visto un video dove consiglia utilizzo di alcool per sverniciare leggermente. Ma non vorrei sverniciarlo, vorrei semplicemente pulire la parte lignea e asportare la sporcizia ma lasciare la patina. Se lo pulisco striscando con uno straccio in modo energico e olio paglierino? Poi sarà possibile disinfettarlo con acetone? Credo il tavolo non sia stato lucidato in passato con gommalacca..
L'acetone e' un solvente,non capisco perché lo vorresti disinfettare con acetone.Se passi l'acetone porti via tutta la gommalacca e ti verrà una superfice opaca e piena di striature date dalle tue passate . Spero che Gianni ti indichi le cose giuste da fare. 👋👋
@@KenWarrior grazie.
@@andreapanzini8290 prego,attenzione all'alcol perché e' proprio il diluente naturale della gommalacca , a meno che tu non decida di rinunciare di nuovo tutto il tavolo e non tutti sono all'altezza,inoltre la gommalacca e' molto delicata e non e' adatta ad un uso intensivo. Non sono un vero esperto però se il tavolo non e' proprio rovinato, darei una bella doppia passata di cera d'api naturale e dopo una bella essiccazione darei una vigorosa lucidata.👏👏👋👋
@@KenWarrior buongiorno. Per togliere la sporcizia più grossa, dato che il tavolo era in un posto in cui si accumulata tantissima polvere anche scura, consigli prima una passata di spugna umida, appunto per togliere non la patina ma la sporcizia? Poi una passata di cera... Oppure seconda domanda: per pulirlo dare una passata con olio paglierino e paglietta FINISSIMA come i capelli. È una paglietta che io solitamente uso per satinare dopo aver dato la gommalacca. È una paglietta eccezionale, spagnola, credo. Finissima...non sfregia il legno. La conosci?
Il restauro è un mestiere moderno e per fortuna.
Tra cent'anni non ci sarà in giro nessun mobile di Ikea 😃😃😃
Saranno tutti in discarica, e speriamo che noon ci sia più nemmeno l'Ikea 🤔😂
Un corniciaio che ho conosciuto , negli anni ottanta , faceva ancora la colla di pelli di coniglio : ha avuto da ridire con il vicinato e si è trovato a dover usare il vinavil
Posso immaginare...
Un tempo le pelli di coniglio bollite era il principale modo per fare la colla; tanto che cerano degli uomini che giravano per le campagne in cerca di pelli ed i contadini quando uccidevano un coniglio, tenevano da parte la pelle per guadagnarci qualche soldo...
@@Restaura_con_Gianni Sì, mio nonno le rivoltava riempiendole con carta di giornale e le appendeva sotto la tettoia. Periodicamente passava un uomo che si annunciava al grido "Pelli di coniglio!"; era una gioia, perché il ricavato finiva nelle mie tasche!
Viene usata ancora in liuteria ed in organaria. Il vantaggio è la scollatura con vapore.
@@vittoriobacchiega9118 si e non solo: migliora anche il suono
@@Restaura_con_Gianni se si pensa che nel restauro di organi vengono riutilizzati i chiodi forgiati a mano per non invalidare la storicità degli strumenti..poi ovviamente una molla in ottone rotta viene sostituita replicandola con filo di ottone nuovo.
Rispetto la posatezza e l'educazione, ma non c'è tanto da ridere riguardo a quello che si trova su you tube.-. un mobile rovinato rimane cmqe rovinato
condivido il tuo pensiero.
Ma quello che posso fare è solo informare e deridere un pochino questa mania di massacrare pezzi di antiquariato che non li rifarà nessuno