DIEGO FUSARO: Tommaso d'Aquino e le cinque vie per dimostrare l'esistenza di Dio

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  • เผยแพร่เมื่อ 23 ก.พ. 2023
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ความคิดเห็น • 13

  • @francidani1
    @francidani1 ปีที่แล้ว +6

    Io conosco questa dimostrazione di tipo fisico dell'esistenza di Dio: L'universo è calibrato perfettamente per consentire la vita, infatti un valore appena maggiore della forza di gravità lo farebbe collassare su se stesso, mentre un suo valore minore lo farebbe dissolvere. Da ciò si capisce che un essere superiore abbia fissato i parametri che governano l'universo, così consentendo la vita. Questo essere superiore deve essere Dio.

  • @micio1830
    @micio1830 ปีที่แล้ว +1

    Molto interessante riproporre queste riflessioni che portano chiarezza in un tempo di molteplici fanatismi. Dio viene visto sempre in relazione all'esperienza del mondo. In questo modo scruta la ragione e trova la sua irrinunciabile ragione a essere umile. L'esistenza la dobbiamo considerare una perfezione? È creata e resa perfetta dalla dipendenza da Dio. Con la ragione ci si accorge dell'assolutezza che esige affermare l'essere per sé sussistente,il senza principio,ma che non possiamo afferrare, possedere e del nostro essere relativi che non possiamo cambiare. Nella fede Dio lo si conosce in se stesso in persona e ci appartiene,si fa esperienza di comunione e noi siamo resi suoi famigliari,diventa il nostro Dio,una cosa grandissima,che supera la logica e che per l'uomo da solo con se stesso è impossibile. E l'uomo scopre la certezza della sua libertà al suo cospetto e come gli è necessario essere,la sua completezza che significa cuore,ragione,affettività in unione e grazia. Da entrambe le fonti la prima cosa che si impara è che Dio non lo si può imprigionare,che sarebbe illogico identificarlo con i principi della logica e che si deve obbedire alla via che Dio stesso è,ma che siamo anche quelli che gli possono fare domande,a cui è dato conversare,voluti per essere eletti e non come l'invasato che va in automatico. Mosè gli chiede come si chiama, Salomone gli chiede come fa a stare in pochi cubiti del tempio e la risposta è che lui può tutto. La creazione si può dire l'averci fatto una casa in lui e come una casa per lui,la prima lettera del testo sacro ci insegna subito un metodo teoretico,ci insegna quello che non va indagato e a guardare davanti a noi,allo stare al cospetto come metodo del suo farsi presente

  • @ugopagano1574
    @ugopagano1574 ปีที่แล้ว +1

    Cominciamo a capire di Chi stiamo parlando: Dio non è una persona qualsiasi che si può tranquillamente ignorare, trascurare o evitare, ma è un'Esistenza UNICA, IMMENSA ed ETERNA. Questa Esistenza Onnipotente e Onnisciente ha un'Etica e una Logica a dir poco Perfetta ed è sempre Esistita in una propria Dimensione che è quella Spirituale, che è una Dimensione parallela alla nostra che ha Creato ed è fatta di spazio, materia e del conseguente "tempo" affinché la materia e lo spazio possano evolversi. Perché l'ha Creata? Agli occhi di Dio, l'universo è solo un immenso teatro, mentre la terra è il nostro "Palcoscenico" su cui possiamo esibirci. Perché dobbiamo esibirci, per dimostrare cosa? Per dimostrare a noi stessi, o meglio alla nostra coscienza, non a Lui che conosce da sempre le nostre scelte, come abbiamo Desiderato e Accettato la Sua Esistenza: come Padre, come Amico e come Dio, o abbiamo invece desiderato di ignorarlo e di rifiutarlo come Padre, come Amico e come Dio. Per chi non l'avesse ancora capito, il passaggio terreno a questo serve: per dimostrare cosa ha significato per ognuno di noi la Sua Esistenza. "Tutto o niente". La vera differenza quindi, non sta tra i vari Credi nel mondo, ma tra gli atei e chi Crede, e Cristo venne proprio per Avvertirci: Credere in Dio Padre e amarci come fratelli. Tutti i Credenti, anche chi appartiene a altre religioni, hanno un "Particolare IMPORTANTISSIMO che li accomuna": Hanno Desiderato e Accettato l'Esistenza di un Essere Unico e Superiore che chiamano con nomi diversi, certo, e che Pregano, Venerano e Rispettano anche se ognuno a modo suo. Solo l'ateo non lo Venera, non lo Prega e non lo Rispetta, anzi deride chi Crede e spesso offende Dio stesso. Chi pensa sarà Degno della Sua Misericordia? Chi lo ha Accettato o chi lo ha rifiutato? Cosa succede subito dopo il trapasso? l'anima che è simile a un'ombra molto chiara con vesti, ben definita e ci somiglia nei tratti somatici, è una vera macchina del tempo perché ha la capacità di attraversare spazi e dimensioni temporali Incredibilmente Enormi in una frazione del nostro secondo, senza mezzi di trasporto e senza ali da battere, gli basta solo volerlo che è già a destinazione. Subito dopo il trapasso dicevo, si presenterà al Suo Cospetto e succederà qualcosa che non immaginiamo nemmeno. Vedremo la nostra coscienza aprirsi e farci rivivere tutto quello che abbiamo fatto di bene e di male durante il passaggio terreno, anche quello dimenticato, ha una funzione molto simile alla famosa scatola nera degli aerei che registrano tutto durante il tragitto terreno. Tutto si svolgerà nella Pace più profonda che è una caratteristica di quella Dimensione, non subiremo richiami o contestazioni per i nostri peccati, che ripeto Dio conosce da sempre, ma vedremo la nostra coscienza, in una sorta di autocondanna, che ci farà capire cosa ci Attende e questo rispecchierà Perfettamente l'Esito del Giudizio Divino. Passeremo per la Sua Misericordia, ma per i peccati commessi ne pagheremo le conseguenze. Per Etica Divina Dio essendo "Bene Assoluto", non vuole e non può castigare in "Prima Persona" le anime Indegne o non meritevoli, ma ha demandato alla nostra coscienza questo compito: Saremo perciò giudici di noi stessi. Cosa ci Aspetta se siamo anime Degne? La possibilità di percepire al livello del cuore delle Meravigliose, Stupende ed Eterne Sensazioni che sono la Gioia della Sua Grazia e del Suo Amore, che l'anima avverte, ma è più corretto dire che "Sente" al livello del cuore. Il Paradiso non è un luogo dove ammirare cascate o laghetti, ma è una "Condizione Esistenziale" di Gioia Eterna. Anche l'anima di chi ha rifiutato la Sua Esistenza continuerà ad esistere per l'eternità, ma capirà a proprie spese che esistere senza l'Amore Divino che si ha rifiutato, significherà un'esistenza impossibile e infernale, che non sono le fiamme, ma l'assenza del Suo Amore che è molto peggio. Per questa nostra e Importantissima scelta, ci ha dato la massima libertà di coscienza, senza nessuna imposizione da parte Sua e ci ha mandato il Figlio per AVVISARCI e poterci SALVARE. Siamo noi e solo noi a decidere se esistere con Lui nella Sua Eternità oppure senza di Lui.

  • @enzolionetti6872
    @enzolionetti6872 ปีที่แล้ว +2

    io preferisco l'argomento ontologico di Anselmo, senza escludere quella dell'acquinate....ma faccio mio anche l'argomento teologico di Barth: quando parliamo di Dio, in realtà, parliamo di noi stessi. Grazie come sempre e un caro saluto

  • @ermetetrismegisto5341
    @ermetetrismegisto5341 ปีที่แล้ว +1

    C'è qualcuno dentro di noi che osserva. Questo è un fatto.

  • @mariaceciliaoberweis3797
    @mariaceciliaoberweis3797 ปีที่แล้ว +1

    Quis ut Deus...
    Nemo ut Deus...
    Maranatha'...

  • @giusyriccio4173
    @giusyriccio4173 ปีที่แล้ว +3

    Il mondo senza Dio si accorgerà presto che Dio Creatore esiste.. pregate e non pensate troppo!

    • @deriotodesco2187
      @deriotodesco2187 ปีที่แล้ว +2

      Buongiorno, il Motore immobile, l'Atto Primo, cioè Dio secondo Aristotele non è il creatore, il demiurgo, l'universo si è formato per andare verso di Lui, verso il Perfetto. Essendo perfetto, sempre secondo Aristotele, Dio non dà e non chiede amore, in parole povere pregare è tempo sprecato. Ebbene, uscendo dal pensiero aristotelico e ammettendo che Dio sia il Creatore, e io ci spero, all'uomo ha donato la ragione e quindi la facoltà di pensare. Io, purtroppo, non posseggo la fede che Lei ha e penso, forse troppo, e spesso i miei pensieri sono rivolti a Dio, forse anche questo è un modo di pregare.

    • @giusyriccio4173
      @giusyriccio4173 ปีที่แล้ว +1

      @@deriotodesco2187 I pensieri rivolti a Dio, se rispettosi, sono sempre preghiere..
      Io sono ignorante, seguo Fusaro perché le sue "lezioni" mi appassionano, per questo credo che ognuno di noi ha una virtù, lei e Fusaro avete la ragione, io ho la fede, che mi appaga in tutto! Grazie per la sua delucidazione. Le auguro buona giornata.

  • @franselafrato
    @franselafrato ปีที่แล้ว +1

    La prima causa, quella del primo movimento, non regge, dal momento che viene stabilito un inizio del tutto, quando invece potrebbe il tutto essere, incomprensibilmente per la ragione umana, qualcosa senza un inizio, senza una fine e senza un ordine gerarchico.
    La seconda causa segue il filone della prima, ammettendo un “senso” della vita umana che invece, come motivo, potrebbe non esserci, cosí come in effetti non c’è, anche se l’uomo si affanni ad inventarsi qualcosa per motivare la sua esistenza e dargli cosí un senso. Per cui, non esistendo un senso, non esiste una causa e un causante.
    La terza causa, quella della “contingenza” è una mera speculazione filosofica nella quale si astrattizza un concetto per poi equipararlo alla Realtà concreta. Ossia, per giustificare qualcosa, se ne inventa un’altra che riporti a quella cosa.
    La quarta causa, quella della perfezione, prende come riferimento l’esistenza umana, e cosí si viene a cadere in un discorso gerarchico che farte parte (forse soltanto) della vita umana. Ovvero, anche qui, si esteriorizza qualcosa per farla rientrare in un’altra.
    La quinta via assomiglia un po’ alla seconda e alla terza: inventarsi un fine per risalire ad un’origine.
    Ho avuto l’impressione di San Tommaso camminando sugli specchi e perdersi nei meandri mentali per poter giustificare ai suoi contemporanei, l’esistenza di Dio.
    Al giorno d’oggi difficilmente, al di là di uno studio della Storia della Filosofia, si continuerebbe a cercare di estrapolare concetti di tal genere per farli rientrare nella Realtà.
    Si vede che ai tempi di San Tommaso (che continuano ad essere anche i tempi odierni) non si era ancora arrivati alla semplice motivazione spirituale per la quale, la nostra sola mera esistenza è la dimostrazione lampante dell’esistenza di Dio stesso.
    Grazie profesó, per aver riproposto studi del passato. Rivisti alla luce attuale in maniera più “neutrale” e con un personale bagaglio culturale e vitale maggioremente acquisito, sembrano elucubrazioni senza senso o quanto meno, con poca relazione con la Realtà.
    Chi sa che in definitiva, San Tommasso fosse stato più attratto dalla filosofia che dalla religione. Ottima sintesi finale conclusiva del video.
    Saluton al profesoro.

  • @refkamurati676
    @refkamurati676 ปีที่แล้ว +2

    HAHAHAHAHAHAHAHAHAH TI STAI CONNTRADENDO DA SOLO PARE CI SIA UNA BRICIOLA DI FEDE IN OCIDENTE ?. RICORDATI TRA FEDE E SANRITA ! SONO DUE COSE COMPLETAMENTE DIVERSE!!!.